Palazzo Ducale
Benvenuti al Palazzo Ducale di Venezia. Parte della Fondazione Musei Civici di Venezia
Allegoria della Battaglia di Lepanto
Al secondo piano di nella Sala del Collegio una grande tela posta sopra al Tribunale esalta la prestigiosa vittoria ottenuta a Lepanto il 7 ottobre 1571 dalla flotta cristiana su quella turca, con il prevalente contributo di navi e uomini veneziani.
👉Nel dipinto vediamo il Doge Sebastiano Venier, inginocchiato, che ringrazia Gesù Cristo che lo benedice, affiancato da San Marco e Santa Giustina (celebrata proprio il 7 ottobre).
👉Tra le figure dietro al Doge sulla destra la fanciulla riccamente vestita, rappresentazione allegorica di Venezia, che regge il c***o Ducale mentre sulla sinistra la figura vestita di bianco che regge un calice, la personificazione della Fede.
Le dei Musei internazionali ✨
Martedì 17 settembre alle ore 10.00 nella Chiesetta del Doge di avrà luogo la presentazione degli Atti del Convegno "Perle 3.0. Le collezioni di perle dei musei internazionali" dell'edizione 2023 che si è svolta al Museo Correr.
I diversi saggi confluiti nel volume dimostrano come le collezioni di perle di vetro custodite in alcuni dei più importanti musei internazionali siano fondamentali per cercare di ricostruire nel dettaglio la storia della produzione di questi oggetti nel corso dei millenni.
L'evento rientra all'interno degli appuntamenti dell'ottava edizione della The Venice Glass Week.
Per informazioni segui Museo del Vetro e Fondazione Musei Civici Venezia
Foto Augusto Panini
Il ✨
Uno dei luoghi più amati e fotografati di . Il Ponte dei Sospiri fu realizzato nel 1614 per unire all’edificio adiacente destinato alle Prigioni Nuove.
👉 Chiuso e coperto, è costituito da due corridoi separati da una parete. Uno collega le Prigioni alle Sale del Magistrato alle Leggi e della Quarantia Criminal al piano nobile del Palazzo Ducale; l’altro mette in comunicazione le Prigioni con le Sale dell’Avogaria e col Parlatorio.
👉 Il celebre soprannome di “ponte dei sospiri” risale all’epoca romantica, e si riferisce al sospiro del prigioniero che, uscendo dal tribunale di Palazzo, oltrepassa il canale attraversando il ponte per raggiungere la cella nella quale sconterà la pena e può appena intravvedere, attraverso le piccole finestre, la laguna, San Giorgio, la libertà.
I MONDI DI MARCO POLO - IL MILIONE
Marco Polo, fu molto più di un mercante e così anche il testo cui deve la sua fama, (o Devisement dou Monde), è molto di più di un libro di mercatura: è una sorta di biografia (o di autobiografia) ma può anche essere letto come un manuale geo-etnografico.
Il Milione non è un freddo resoconto dell’Asia ma un brillante, luminoso e meraviglioso susseguirsi di novità, regalia sorprendenti e oggetti magnifici: le dimore del Khan e l’organizzazione dell’impero mongolo, le pietre preziose, una fauna e una flora lussureggianti e senza paragoni, territori sconfinati e città meravigliose, fra cui Suzhou, la “Venezia d’Oriente”.
👉lo sapevi? Secondo quanto riferito nelle righe iniziali, il Milione fu scritto nel 1298 e l’opera, si dice ancora, fu il frutto di un lavoro a due mani, perché Marco fece “registrare per iscritto” le cose meravigliose vedute e udite durante la sua permanenza in Asia allo scrittore Rustichello da Pisa, autore di prose cavalleresche, conosciuto mentre i due si trovavano prigionieri nelle carceri di Genova.
In mostra a è possibile vedere due bellissime edizioni dell'opera di del 1400, una versione tradotta in tedesco e una in antico-francese.
Marco Polo, Devisement dou monde, versione TB,
traduzione tedesca edizione a stampa:
Das Puch des edelen Ritters und Landtfarers Marcho Polo,
Norimberga, Friedrich Creussner, 1477, f. 1 verso in-folio Berlino,
Staatsbibliothek, Inc 1801 an 4° Inc 2223
________________
Marco Polo, Devisement dou monde, versione antico-francese Fr
Francia centro-settentrionale (Orléans, Blois), metà XV secolo (1440 ca.)
Pergamena, 325 x 235 mm Buona parte del manoscritto, tra cui la sezione poliana, può essere attribuita alla mano del copista Bertrand Richart (sec. XV) Berna, Burgerbibliothek, manoscritto 125, c. 4 recto
La bellissima Venezia di
In questo dettaglio del dipinto di "Nettuno offre a Venezia i doni del mare" (1756-1758) di Giambattista Tiepolo (1696-1770), Venezia è raffigurata distesa come una bellissima regina, con mantello e corona, mentre Nettuno le riversa sui piedi una cornucopia ricca di doni.
Il dipinto è esposto nella Quadreria lungo il percorso di visita di a Venezia.
Come si presentava la sala del Maggior Consiglio di a durante la Prima Guerra Mondiale. Tutte le opere, compreso il Paradiso del , vennero spostate e nascoste per la salvaguardia del patrimonio durante la guerra.
© Archivio Fotografico Fondazione Musei Civici di Venezia - Museo Fortuny
a Venezia! 🌞
Vi aspettiamo a anche giovedì 15 agosto.
Il museo sarà aperto regolarmente con gli stessi orari (9.00 - 19.00)
Vi aspettiamo! 🌅
I grandi soffitti delle sale di sono costellate da grandissime opere di altrettanti grandissimi artisti.
Oggi vi raccontiamo il dipinto di nella Sala del Consiglio dei Dieci.
Veronese, alla sua prima commissione importante a Venezia, realizza l'opera negli anni in cui lavorava con Giovanni Battista Ponchino, dal 1553.
L'opera sarà una svolta nella carriera del pittore.
ATRIO QUADRATO e TINTORETTO
Al secondo piano di , all'inizio del percorso di visita, dopo aver percorso la Scala d'Oro, si trova l'Atrio Quadrato, una stanza che aveva una funzione di anticamera ai luoghi in cui si riunivano i più importanti organi di governo.
Il decoro della piccola sala risale al XVI secolo, durante il dogado di Girolamo Priùli, raffigurato sul soffitto, in un dipinto di , ornato delle prerogative del potere e dei simboli di Giustizia e Pace.
🗯️✨ Oggi è l'ultimo giorno per passare in edicola e trovare l'ultimo numero di dedicato al grande esploratore veneziano.
All'interno una storia inedita disegnata da .official da leggere tutta di un fiato, ma anche curiosità e immagini che raccontano i viaggi di Marco Polo.
DENTRO LA SALA DEL SENATO
Questa grande sala di venne ricostruita intorno al 1580 a seguito dell'incendio del 1574. Sulla grande parete è possibile ammirare la figura del Cristo ad opera del e la sua bottega.
👉Lo sapevi? Questa sala veniva chiamata anche dei Pregadi, perché il doge “pregava” i membri di partecipare alle riunioni, la sala ospitava le adunanze del Senato, una delle più antiche istituzioni veneziane, la cui creazione risale al XIII secolo.
Il Senato era l’organo deputato a sovrintendere alle materie economico-finanziarie, come la produzione, il commercio e la politica estera e divenne una sorta di comitato ristretto del Maggior Consiglio a cui avevano accesso solo gli esponenti delle famiglie più abbienti.
I SEGRETI DELLA FACCIATA DI PALAZZO DUCALE
Lungo il mattonellato, il portico, le 128 guglie e 134 merli che caratterizzano la facciata di , possiamo incontrare personaggi più o meno nascosti.
Si tratta di altorilievi e sculture che si possono trovare lungo tutto il perimetro del palazzo, dalla Porta della Carta al Ponte della Paglia.
Tra queste opere sicuramente quella più vista è quella posizionata all'angolo più esterno, rivolto verso le colonne della piazza e il bacino, raffigurante Adamo ed Eva, separati da una pianta di fico sulla quale si avvolge il serpente con il volto di Satana.
Sull'angolo perfettamente visibile dal Ponte della Paglia invece troviamo la scena biblica della Genesi dell'Ebbrezza di Noè, in cui Noè ebbro per i frutti della vite viene coperto dai figli, Sam e Iafet. Appena più in là si vede invece il terzo figlio, Cam, con le mani in alto e un'espressione indignata.
E voi, le avevate viste? Seguiteci per non perdere altre curiosità di Palazzo Ducale ✨
I CAPOLAVORI DELLA QUADRERIA
Pietà di Giovanni Bellini (1438/1440-1516)
Tra i grandi capolavori in mostra nella Quadreria di , questo dipinto costituisce oggi l’unica testimonianza sopravvissuta dell’attività di Bellini al Ducale come pittore ufficiale della Serenissima Repubblica.
Commissionata con tutta probabilità per decorare l’antica ca****la di San Nicolò, l’opera subì nel tempo numerosi spostamenti, sino all’odierna collocazione presso la Quadreria.
Il dipinto raffigura in primo piano Cristo esanime sostenuto da Maria e Giovanni, mentre ai lati i Santi Nicolò e Marco sono raccolti in preghiera. La grande intensità emotiva della scena promana sia dai volti dei santi sfigurati dal pianto, sia dal corpo ferito di Gesù.
La lastra tombale diventa in questo caso altare del sacrificio, con i due candelabri che rimandano alla celebrazione eucaristica.
Nel 1571, per volontà di tre Avogadori (Michele Bon, Francesco Pisani e Ottaviano Valier), al dipinto furono aggiunte due estensioni paesaggistiche ad opera di Paolo Farinati, che ne alterarono il formato rendendolo rettangolare.
Solamente nel 1948, in vista della mostra monografica su Giovanni Bellini presso Palazzo Ducale, si decise di restaurare il dipinto eliminando le aggiunte cinquecentesche, ripristinando così la composizione originale.
Giovanni Bellini (1438/1440-1516)
Pietà 1472
Olio e tempera su tela
Il riallestimento della Quadreria è stato realizzato da Fondazione Musei Civici Venezia con il contributo di Venice International Foundation
Tra i reperti più raffinati e suggestivi che potete vedere nella mostra dedicata a a , c'è questa bellissima Collana d'oro del XIII secolo della regione del Caspio, proveniente dal di Parigi.
Uno dei "capitoli" della mostra infatti è dedicato proprio agli itinerari del grande mercante veneziano attraverso le terre di Costantinopoli, Crimea, Trebisonda,
Medio Oriente, Iraq e Iran, Afghanistan, Asia Centrale.
In particolare parlando delle grandi culture incontrare da Marco Polo durante i suoi viaggi, quella islamica e sicuramente una delle più importanti e l’arte islamica, come vediamo in questa collana, ha una sua precisa identità e grandezza che mantiene attraverso uno specifico linguaggio decorativo che fa perno su tre elementi di base: l’epigrafia, il motivo geometrico ripetuto e infinito, l’arabesco.
Le terre attraversate da Marco Polo nel Vicino e Medio Oriente e nell’Asia
Centrale erano state islamizzate da lungo tempo, ma attraverso molti dei reperti in mostra possiamo vedere le contaminazioni vissute durante i lunghi periodi di commerci, di guerre e conquiste da parte di altri grandi popoli, come nel caso di alcune ceramiche che imitano ad esempio le ceramiche celesti, tipiche delle produzioni cinesi.
I MONDI DI MARCO POLO
a Palazzo Ducale fino al 29 settembre
info e biglietti visitmuve.it
Nelle immagini:
Collana d’oro
Iran (Gurgan; regione del Caspio), fine XIII secolo
Trentatré elementi d’oro lavorati a filigrana con motivi geometrici e floreali.
Parigi, Museo del Louvre (Dono del governo iraniano al Presidente della Repubblica
Francese, Generale Charles De Gaulle, 1963)
Piatto ceramico con orlo lobato
Iran, Kashan, XIII secolo. Piatto ceramico con orlo lobato in pasta silicea artificiale, forma di derivazione cinese.
Atene, Museo Benaki (Dono Marina Lappa-Diomidous)
Statuetta/Vaso in ceramica raffigurante un soldato mongolo
Iran, Kashan, XIII secolo. Ceramica con impasto in pasta silicea artificiale, dipinta a
lustro metallico sopra una invetriatura trasparente incolore.
Atene, Museo Benaki
I prossimi appuntamenti da non perdere a a Venezia
e 🌙🌅
👉 Per Tutti: fino al 30 settembre ogni venerdì e sabato il museo sarà aperto fino alle 23.00 (ultimo ingresso ore 22.00)
👉 Per i residenti dei comuni della Città metropolitana di Venezia e di Mogliano Veneto: durante le giornate dei Musei in Festa (è sufficiente presentare un documento valido alla biglietteria d'ingresso)
Calendario Musei in Festa
Giovedì 1 agosto
Giovedì 19 settembre
Domenica 29 settembre
Domenica 20 ottobre
Domenica 10 novembre
Domenica 15 dicembre
Lo sapevi? Della vita di conosciamo anche i segreti più nascosti e abbiamo tantissimi documenti che raccontano i suoi viaggi, ma non possediamo nessun ritratto plausibile.
Ma il suo viso, baffuto, barbato e solenne, lo ritroviamo in numerosi ritratti ottocenteschi che lo consegnano al mito; giovane bello e sottile negli altrettanto numerosi film e sceneggiati che nel corso del tempo gli sono stati dedicati.
Ma è tutta invenzione.
A Venezia poi la sua tomba è dispersa, e fino alla fine del secolo scorso anche della sua casa si avevano poche notizie. Grazie ad un'indagine archeologica del 1998, un gruppo di abitazioni e un teatro nei pressi della chiesa di San Giovanni Crisostomo a Venezia hanno sostituito quella che, secondo tradizione (e anche secondo alcuni documenti), era la casa di Marco Polo, con il sottoportico e la Corte del Milion.
Lo scavo Teatro Malibran che portò alla luce "la casa di Marco Polo" si rese necessario per l’urgente adeguamento del Malibran come sostituto momentaneo del Gran Teatro della Fenice, bruciato nel gennaio 1996.
In mostra a è possibile vedere, insieme ad alcuni frammenti dei fregi della casa e al testamento di Marco (una pergamena datata 9 gennaio 1324), anche un’analisi archeologica degli scavi del Teatro Malibran, con una dettagliata ricostruzione che racconta in particolare la fase relativa alla casa-fondaco della grande famiglia Polo.
I MONDI DI MARCO POLO
a PALAZZO DUCALE fino al 29 settembre 2024
info e biglietti visitmuve.it
Nella prima immagine
Testamento di Marco Polo
9 gennaio 1324 (more veneto 1323)
Pergamena, 675 x 238 mm
Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana
Nella seconda immagine, sulla parete, da sinistra a destra:
- Leonardo Gavagnin, Il ritorno di Marco Polo, 1848
Venezia, Museo Correr
- Annibale Strata, Ritratto di Marco Polo, 1849
Gorizia, Pinacoteca di Palazzo Attems Petzenstein
- Augusto Gamba, Busto di Marco Polo, 1863
Venezia, Collezione Panteon Veneto, Palazzo Loredan. Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Nasceva oggi a Roma, nel 1593, la grande pittrice
Artemisia era una pittrice di scuola caravaggesca, il padre Orazio infatti era amico stretto del Merisi fin dai primi anni del Seicento, e l'influenza del grande pittore si vede in molte delle opere di Artemisia, dall'uso dei colori a quello della luce.
Tra i capolavori attualmente visibili nella quadreria di c'è il dipinto "Maria Maddalena in estasi" che Artemisia probabilmente completò prima di trasferirsi a Venezia tra il 1626 e il 1629.
Nel dipinto la Maddalena è rappresentata in estasi, con la testa reclinata all’indietro, le mani giunte intorno alle ginocchia e gli occhi chiusi in mistico rapimento. Con questa luce che proveniente dal basso e noncurante dell’osservatore, la santa lascia cadere un lembo della camicia mentre ciocche dei lunghi capelli dorati le incorniciano il volto e le spalle.
La sua figura occupa l’intera superficie del dipinto, fino a risultare quasi compressa entro i limiti della tela, veicolando un forte senso di intimità e sensualità della scena.
Artemisia Gentileschi (1593-post 1654)
Maria Maddalena in estasi, ca. 1620-1625
Olio su tela, 81 x 105 cm
Venezia, Fondazione Musei Civici
Palazzo Ducale in prestito a lungo termine da una collezione privata
Il riallestimento della Quadreria è stato realizzato da Fondazione Musei Civici Venezia e con il contributo di Venice International Foundation
🌙🌅
Lo sapevi? Fino al 30 settembre è possibile visitare a Venezia anche di sera.
👉 ogni venerdì e sabato il museo sarà aperto fino alle 23.00 (ultimo ingresso ore 22.00)
Vi aspettiamo!
! 🖼 ASSISTENTE CONSERVATRICE/ORE
Se hai meno di 29 anni hai tempo fino al 7 luglio 2024 per inviare la tua candidatura per partecipare al nuovo percorso di Apprendistato per Assistente Conservatrice/ore a a Venezia
⭐️Un'occasione unica per acquisire esperienza in uno dei musei più belli e visitati del mondo, e diventare parte del team di professionisti che si prendono cura delle collezioni del museo.
Il percorso di Apprendistato di Alta Formazione e Ricerca triennale promosso da - Fondazione Musei Civici Venezia
👨🎓La call è promossa in collaborazione con Università degli Studi di Padova, Università Ca' Foscari Venezia, Università Iuav di Venezia e Università degli Studi di Udine
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I CAPOLAVORI DELLA QUADRERIA
Visione apocalittica terzo quarto del XVI secolo di un seguace di Jheronimus Bosch
Tra i capolavori in mostra a , questa affiscinante tavola rappresenta una visione apocalittica, generalmente identificata come una raffigurazione dell’inferno.
Il tema era molto caro ai seguaci e agli imitatori di Jheronimus Bosch, pittore olandese di grande fama attivo tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento.
L’insieme di queste scenette curiose e a tratti crudeli riprendono direttamente alcuni dei modelli impiegati dal maestro fiammingo nelle sue opere.
A spiccare è l’attenzione per il dettaglio, carattere tipicamente fiammingo che veniva apprezzato da numerosi collezionisti veneziani dell’epoca interessati a creare delle collezioni enciclopediche universali.
Il riallestimento della Quadreria è stato realizzato da Fondazione Musei Civici Venezia con il contributo di Venice International Foundation
I MONDI DI MARCO POLO
Esposto a a Venezia, nella seconda sala della dedicata all'illustre esploratore c’è un arazzo lungo quasi 9 metri, realizzato dall’artista veneziano d’adozione Zoran Music, che rappresenta poeticamente l’avventuroso viaggio di .
L’opera venne commissionata a Zoran Music nel 1951 per la Sala di soggiorno di prima classe del transatlantico Augustus. L’arazzo ripercorre il viaggio di Polo secondo lo stile immaginoso e poetico di Music, il ricamo sembra srotolare dinanzi allo spettatore (al passeggero) il viaggio di Marco Polo da Venezia fino in Cina passando per la Terrasanta, la Turchia, la Persia, l'Afghanistan fino al deserto del Gobi, con le scritte ricamate tutte attorno che spiegano le tappe del viaggio.
Attraverso tonalità dorate calde, sfumate tra marrone e arancio con una varietà e una libertà espressiva fantastica nella rappresentazione degli episodi Music riassume l’intero senso di quel viaggio.
Si parte da Venezia: “Qui comincia il viaggio di Messer Marco Polo de Vinegia il quale racconta molte novitadi della Tartaria e daltri paesi assai”
Dopo la dismissione del transatlantico, nel 1975, il manufatto entra nella massima pinacoteca moderna romana e dal 2017 è esposto al MuCa - Museo della Cantieristica di Monfalcone (GO).
Didascalia:
Zoran Music, Storia di Marco Polo,1951
Pannello ricamato, 206 × 856 cm
Roma, La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
(in deposito presso Museo della Cantieristica, Monfalcone)
Inv. 16129
I MONDI DI MARCO POLO - Ciclo di conferenze
Continuano gli incontri dedicati al mondo di al Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia.
Vi segnaliamo i prossimi due incontri dedicati all'universo dei tessuti tra i più belli e preziosi
👉Martedì 18 giugno 2024, ore 18.30
Cristina Da Roit
La via della seta nelle creazioni tessili di Mariano Fortuny
👉Martedì 25 giugno 2024, ore 18.30
Luigi Zanini
Marco Polo, i panni tartarici e le sete italiane
Tutti gli incontri sono gratuiti.
Scopri il programma e prenota al link qua sotto, vi aspettiamo!
La mostra I MONDI DI MARCO POLO
Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento
è visitabile a fino al 29 settembre 2024
CONFERENZE I mondi di Marco Polo | Museo di Palazzo Mocenigo Ciclo di conferenze intorno alla mostra "I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento" visitabile a Palazzo Ducale
: C'è tempo fino al 7 luglio per inviare la candidatura per partecipare al nuovo percorso di Apprendistato per Assistente Conservatrice/ore a a Venezia
Il percorso di Apprendistato di Alta Formazione e Ricerca triennale è promosso da - Fondazione Musei Civici Venezia
La call è rivolta alle/ai giovani laureati/e entro i 29 anni ed è in collaborazione con Università degli Studi di Padova, Università Ca' Foscari Venezia, Università Iuav di Venezia e Università degli Studi di Udine
ℹ Scopri come partecipare: https://www.visitmuve.it/it/muve-academy/tirocini-formazione-e-ricerca/apprendistato-di-ricerca/apprendista-palazzo-ducale/
I MONDI DI MARCO POLO
In occasione della a a Venezia, la Presidente MUVE Mariacristina Gribaudi insieme alla Dott.ssa Chiara Squarcina, Direttrice Scientifica di Fondazione Musei Civici Venezia e curatrice della mostra, hanno accolto la Presidente di Qatar Museums Sheikha Al Mayassa Al Thani per una visita speciale alla mostra I MONDI DI MARCO POLO, visitabile fino al 29 settembre 2024.
La mostra presenta oltre 300 reperti, oggetti e opere preziose provenienti da tutto il mondo, che raccontano i viaggi e i popoli incontrati da . Tra le opere in mostra in particolare i due pannelli di tenda tessuti in seta broccato in oro del XIII-XIV secolo provenienti dall'Asia Centrale (seconda immagine), parte della collezione del Museo di Arte Islamica di Doha nel Qatar.
I MONDI DI MARCO POLO
Il viaggio di un mercante veneziano del Duceneto
Fino al 29 settembre 2024
Palazzo Ducale – Appartamento del Doge
info e biglietti su visitmuve.it
I CAPOLAVORI DELLA QUADRERIA
Canaletto, Il Molo verso la riva degli Schiavoni con la colonna di San Marco
Questo meraviglioso dipinto proveniente dalla Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano, visibile nella Quadreria di a Venezia, rientra nell'iniziativa Ospite a Palazzo, la rassegna dedicata alle grandi opere pittoriche, volte a esaltare il ruolo di Venezia e dei suoi protagonisti nella storia e nella cultura europea rafforzando il dialogo tra istituzioni museali.
Il dipinto presenta uno dei temi più fortunati della produzione di , un souvenir di lusso per i giovani aristocratici, specialmente inglesi, che giungevano a Venezia durante il loro Grand Tour.
Parte di una coppia raffigurante le vedute opposte del Bacino di san Marco, la tela fu acquistata da Thomas Osborne (1713-1789), quarto duca di Leeds. La luce cristallina che caratterizza la scena sembra risentire delle nuove teorie introdotte a Venezia da Francesco Algarotti, un amico di Joseph Smith, che nel 1737 pubblicò Il Newtonianismo per le Dame, ovvero dialoghi sopra la luce e i colori, dove vengono divulgate le teorie sulla luce del grande fisico inglese.
Antonio Canal detto Canaletto (Venezia, 1697-1768)
Il Molo verso la riva degli Schiavoni con la colonna di San Marco
Milano, Pinacoteca del Castello Sforzesco
Il riallestimento della Quadreria è stato realizzato da Fondazione Musei Civici Venezia con il contributo di Venice International Foundation.
I MONDI DI MARCO POLO - Ciclo di conferenze
Fino al 9 luglio 2024 al Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia
Durante gli incontri saranno sviluppati alcuni temi a partire dalle suggestioni e dagli spunti che offre la mostra dedicata a ora visitabile a Palazzo Ducale. Tra gli argomenti che verranno trattati, i tessuti come i panni tartarici e le sete italiane, le monete, fino ad arrivare all’arte vetraria tra Venezia e l’Oriente.
Il ciclo si concluderà con l’intervento della Dott.ssa Chiara Squarcina, Direttrice Scientifica di Fondazione Musei Civici Venezia, curatrice della mostra.
Tutti gli incontri sono gratuiti.
Scopri il programma e prenota al link qua sotto, vi aspettiamo!
La mostra I MONDI DI MARCO POLO
Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento
è visitabile a fino al 29 settembre 2024
Comune di Venezia Venezia Serenissima
CONFERENZE I mondi di Marco Polo | Museo di Palazzo Mocenigo Ciclo di conferenze intorno alla mostra "I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento" visitabile a Palazzo Ducale
I MONDI DI MARCO POLO
I Polo attraversano nei loro grandi viaggi regni e potentati politici e militari organizzati in modi diversi e mondi culturali, artistici e religiosi difformi tra loro.
PAX MONGOLICA
Tutto ciò in un momento storico, quello del XIII secolo, nel quale l’Asia è più o meno tutta sotto il controllo di varie dinastie mongole tra loro imparentate. È l’età irripetibile denominata in seguito come l’epoca della “pax mongolica”, che permetteva di viaggiare in modo sicuro lungo strade e regioni fino ad allora poco note.
LE RELIGIONI
Ma nei suoi viaggi incontra anche diverse fedi religiose, raccontate tra le sale di attraverso preziosissimi reperti, così come illustrate nel celebre testo del Milione.
I Cristiani (in varie declinazioni, compresa quella nestoriana), i Musulmani (anche questa civiltà con sfumature non secondarie), i Cinesi (Confuciani, Buddhisti, Taoisti…) e gli Indiani (appunto l’Induismo).
Un mondo da esplorare e rivivere con gli occhi di Marco Polo.
I MONDI DI MARCO POLO
Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento
Fino al 29 settembre 2024
Palazzo Ducale a Venezia
Info e biglietti su visitmuve.it
Grande successo di pubblico per Vita da doge, il nuovo allestimento dell'Appartamento del doge, visitabile fino al 6 gennaio.
A cura di Valeria Cafà e Daniele D'Anza, coordinamento scientifico Chiara Squarcina, allestimento Francesca Boni
Guarda il video
VITA DA DOGE - Nuovo allestimento dell'Appartamento del Doge, Palazzo Ducale Visitabile fino al 6 gennaio 2024 il nuovo allestimento dell'Appartamento del Doge di Palazzo Ducale.VITA DA DOGE, a cura di Valeria Cafà e Daniele D'Anza, c...
come promesso ecco il video della preziosa conferenza del prof. Riccardo Lattuada sui dipinti della nuova Quadreria di
Conferenza - I capolavori della nuova Quadreria di Palazzo Ducale, da Venezia alle Fiandre Conferenza tenuta da Riccardo Lattuada (Professore ordinario, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli), introdotta da Elena Marchetti (Conserv...
Grande successo di pubblico in occasione della conferenza “Tiziano, Tintoretto, Artemisia, Van Dyck: i capolavori della nuova quadreria di Palazzo Ducale, da Venezia alle Fiandre” tenutasi venerdì 13 ottobre presso la Chiesetta a Palazzo Ducale. Il Professor Riccardo Lattuada (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli) ha illustrato le opere esposte nelle nuove sale della Quadreria di Palazzo Ducale, provenienti dalle collezioni di e da un prestito a lungo termine di collezione privata europea.
Per chi volesse recuperare l’intervento, la conferenza sarà presto disponibile sui canali youtube della Fondazione Musei Civici di Venezia.
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Our Story
È il luogo-simbolo della città, già sede del Doge e delle magistrature statali, rappresentazione altissima della civiltà veneziana in tutti i suoi aspetti. Capolavoro dell’arte gotica, l’edificio si struttura in una grandiosa stratificazione di elementi costruttivi e ornamentali. Gli interni, superbamente decorati da legioni di artisti tra cui Tiziano, Veronese, Tiepolo, Tintoretto, Vittoria, consentono ampi, straordinari percorsi: dalle enormi sale della vita politica alle preziose stanze dell’Appartamento del Doge, dalle inquietanti prigioni alle luminose logge sulla Piazza e sulla laguna. È inoltre parte del percorso integrato de I Musei di Piazza San Marco, che include, con un unico biglietto, anche la visita al Museo Correr, al Museo Archeologico Nazionale e alle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana
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Indirizzo
San Marco 1
Venice
30124
Orario di apertura
Lunedì | 09:00 - 18:00 |
Martedì | 09:00 - 18:00 |
Mercoledì | 09:00 - 18:00 |
Giovedì | 09:00 - 19:00 |
Venerdì | 09:00 - 18:00 |
Sabato | 09:00 - 18:00 |
Domenica | 09:00 - 18:00 |