Le massime di vita del signor Baruffaldi

Il signor Baruffaldi non nasconde il suo dispiacere, mentre - tornato in Italia stamane con un volo intercontinentale - riceve al telefono dell'aeroporto la notizia della sconfitta dell'Atalanta (e dell'uscita dall'Europa League) e deve trasmetterla ai due soggetti vicini: quello che lo guarda ha capito tutto dall'espressione (e intanto ha guadagnato cinque milioni), il terzo allampanato alle spalle pensa che la schedina che ha in mano non è più affar suo (e beccherà la sua parte dei cinque milioni, ovviamente senza giocarla a zecchinetta).

Il signor Baruffaldi non contiene la sua incredulità nell'apprendere che il poliziotto in tuta da meccanico che passa dietro di lui e si accende una sigaretta un giorno - e tre film più avanti - si sarebbe esibito in playback in un locale chiamato Pianeta MD, con una sobrissima mise di paillettes rosse, accompagnato dalle "Sorelle Ricotta" (tre figuri testaccini che facevano il coro su "Get Down" di Rocky Roberts), col solo effetto di provocare la rivolta del pubblico e farsi arrestare.

La sorpresa del signor Baruffaldi - impegnato, nei pressi della biglietteria di Fiumicino, nel difficile compito di succhiare una stanghetta degli occhiali da sole - mentre si sente dire da un curioso tipo con la cravatta più assurda del mondo, rimediata chissà dove, che è appena stato avvistato su Rai Movie. Il tutto mentre un tizio alto con nasone e papillon fa finta de leggere er giornale (ah no, quello era un altro in un altro film, ma comunque fa finta).

L'espressione attonita del signor Baruffaldi dopo la visione della partita Italia - Macedonia del Nord, quattro ore dopo aver puntato 5 milioni - una cifra a caso - sulla vittoria della Nazionale a un baracchino di scommesse improvvisato, gestito nei pressi della biglietteria dell'aeroporto da un ex galeotto vestito quasi bene (ma con un marcato accento romano), mentre un tizio allampanato con nasone e papillon gli assicurava che la puntata era un ottimo affare.

Il signor Baruffaldi sconsolato, accasciato su una scomoda sedia a braccioli di un commissariato di polizia - chissà poi perché - dopo aver fatto il conto di quanto spenderà a fine mese tra benzina (per andare all'aeroporto di Fiumicino e tornare a casa), luce e gas, ragionando rigorosamente in lire perché la testa è rimasta ferma al 1977.

L'espressione gioiosa del signor Baruffaldi, dopo aver appreso della vittoria della squadra del suo cuore in terra tedesca e del passaggio ai quarti di finale di Europa League, mentre un futuro piattarolo di Campo de' Fiori appena uscito dar gabbio strabuzza gli occhi, pronto a chiedere "Ah, lei è contento perché ha vinto l'Atalanta??"

Espressione iconica del signor Baruffaldi, colta venerdì mattina all'aeroporto di Roma Fiumicino, alla notizia della vittoria dell'Atalanta contro il Bayer Leverkusen, comunicata da un premuroso e inquieto viaggiatore, pronto a partire per l'Australia.