E-Ventum

Inaugura oggi Bergamo Brescia 2023! Per l’occasione l'esposizioni di E-Ventum illumineranno per questi ultimi tre giorni di festa le vie del Carmine.

La prima edizione di E-VENTUM è andata così bene che abbiamo deciso di posticipare la chiusura e prorogare la permanenza delle opere con l’inaugurazione di
Bergamo Brescia 2023 Capitale della Cultura:
DOMENICA 22 GENNAIO

Ed ogni cosa è connessa con tutte le altre
2022
ferro, neon
710 cm x 145 cm, h 600 cm

"Impara a vedere. Renditi conto che ogni cosa è connessa con tutte le altre."
Dalle parole di un grande maestro come Leonardo Da Vinci nasce la riflessione di Massimo Uberti, che si interroga sulle dinamiche della società, dell'uomo e del mondo.
Tutto è interconnesso da invisibili fili che ci uniscono, che creano un vincolo con ogni persona che incontriamo ed ogni evento della nostra vita. Un cerchio infinito che disegnamo senza poterlo vedere nel suo insieme, ma che l'artista ci ricorda stiamo tracciando.
Ed ogni cosa è connessa e prende senso, il fato si svela quando ci fermiamo ad osservarlo, tutto quello che c'è stato prima serve per condurti a quel punto, quel momento in cui capisci che sei connesso con tutto ciò che ti circonda e molto di più.

What sticks and why
2022
ferro, alluminio, neon
100 cm x 100 cm, h 605 cm

Il mio impulso iniziale pare essere spinto dalla necessità di porre in un contesto pubblico un qualche cosa che parla di se stesso attraverso l’evidenza di una serie di affermazioni trasparenti. Con questo intendo le asserzioni n**e che utilizzano i confini e bordi linguistici interni esistenti, realizzate attraverso materiali scomposte nel loro uso; il vetro trasparente dei tubi, l’alluminio a grezzo e i cavi in vista. Un oggetto che vuole la sua autonomia ma non esclusivamente in senso formale; da acceso/attivo, ma anche da spento/disattivato. What sticks to what and why spunta simultaneamente come affermazione e domanda. C’è qualcosa di appiccicoso, ed esiste qualcosa che si appiccica…we don’t know which is which (non sappiamo qual è l’uno e qual è l’altro). Come oggetto si pone in un contesto pubblico in cui non abbiamo il controllo sulle dinamiche di accrescimento di valore artistico. Colloco un oggetto tra le dinamiche delle relazioni e la misera sostanza, ed è questo, forse, lo spazio che mi interessa investigare, tentando di catturare, come in una grande trappola per mosche, significati e valori che possono solamente emergere qui tra la sparizione dell’oggetto reale dietro le qualità sensuali della sua esistenza nel mondo.

Hug
2019
n. 9 corpi illuminanti RGB, lamiera forata
700 cm x 150 cm, h 250 cm

L’installazione Hug, realizzata per il festival Lumina del 2019 viene riallestita all’interno della piazza che ospita la nuova Sala di Lettura di via Milano 140 creando un fil rouge tra il quartiere Carmine e quello di Via Milano.
Hug nasce con la volontà di approfondire le dinamiche delle relazioni interpersonali, di scoprire nuove sfumature e riflessioni.
Hug coinvolge l’utente nella realizzazione dell’opera, facendolo diventare parte integrante della stessa e facendone risaltare le sue idee, le sue peculiarità; lo rende parte di un gruppo dinamico che rispetta limiti e confini personali ma che al tempo stesso crea uno scambio continuo tra le varie identità.
I colori degli utenti, scelti sull’app HugForUs (scaricabile da Apple App Store e su Google Play Store) verranno trasformati in Luce andando ad illuminare l’installazione.
Attraverso l’uso della lamiera forata come superficie di proiezione della Luce avremo una doppia visione dell’opera; risulta molto marcata la differenza di luminosità tra la parte posteriore dell’opera rispetto al fronte, punto principale di visione dell’opera: possiamo percepire e riconoscere in maniera sfocata le varie identità, ma per scoprirle, conoscerle e sentirsi parte integrante di questa comunità colorata dovremo metterci in gioco in prima persona.

Manuela Bedeschi
FELICITAS HUMANITAS LIBERTAS
2022
ferro, neon
250 cm x 250 cm, h 393 cm

Nel mio percorso artistico propongo da tempo parole che, esposte in luoghi pubblici, possano invitare il passante ad una riflessione, anche se inconsapevole e veloce. Questo intendo per Public Art.
L’uso del latino è entrato in questo progetto da quando ho sentito il bisogno di storicizzare la frase “ANDRÀ TUTTO BENE”, tormentone dell’orrendo periodo Covid che avevo deciso di esporre sul balcone. Il latino rendeva in questo modo classica una frase attuale, aggiungendo con questa scelta significati altri a quelle parole apparentemente normali che rimarranno, però, indelebili per chi ne ha vissuto il contesto. Nello stesso periodo, rileggendo Marguerite Yourcenar e le sue ipotetiche, ma storicamente realistiche e profonde considerazioni di Adriano Imperatore, ho ritrovato le tre parole HUMANITAS FELICITAS LIBERTAS che già ricordavo ed ora riconsidero con ulteriore ammirazione, pensando che sappiano riassumere con chiarezza quanto dovrebbe perseguire l’uomo, se ispirato dalla saggezza.
Qui a Brescia le espongo nel Quartiere del Carmine, luogo di sovrapposizioni culturali e di vita spesso problematiche, come un invito a considerarle seriamente, precedute dal classico augurio latino VALE UT VALEAS, Vedi di star bene.

You Me Us
2022
n. 12 corpi illuminanti RGB, sedute in acciaio
300 cm x 35 cm, h 250 cm

Grazie a You Me Us (in via Milano 140) e ad Hug (in vicolo delle Due Torri), due quartieri, oggetto di importanti riqualificazioni per la città di Brescia, dialogano in armonia.
L'opera interattiva richiede la partecipazione attiva dei visitatori che dopo aver scaricato l’app HugForUs (presente sia Apple App Store e su Google Play Store) potranno selezionare un colore che, dopo una breve sequenza di luci, prenderà spazio nell'installazione.
Le tre sedute luminose sfruttano la tecnologia del progetto di social lighting HugForUs, dove segni colorati dall’andamento ritmico e narrativo di grande effetto modificano ancora una volta la nostra percezione dello spazio in un ritmo dolce e cadenzato dalla volontà dell’utente e ti permettono di essere abbracciati dai colori di tutti.
La Luce che ci rappresenta incontra i colori e le sfumature degli altri, modificando e variando così il nostro percepire.
“...vuole regalare a tutti, senza alcun tipo di limite che sia di età o di lingua, un abbraccio composto dalla propria Luce e da quella degli altri, vuole aiutarci a comprendere come noi, e di conseguenza le nostre scelte, non navighiamo in un oceano buio ma siamo immersi in un mare di Luce, quelle di tutti.”

E-Ventum è acceso e con lui anche tutta la città di Brescia! ✨
Qualche foto dell’inaugurazione di ieri pomeriggio e delle accensioni ufficiali delle 5 installazioni.

Le opere risplenderanno fino al 6 gennaio 2023 e saranno accese tutti i giorni dalle ore 16 alle 24.

Foto di:

Domani è finalmente il grande giorno!
Alle 17:15 inauguriamo la prima edizione di E-Ventum

Qui trovate la mappa dove sono collocate le opere 💥

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- Vicolo Due Torri
- Via Milano 140

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- Contrada del Carmine 2F

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- Via Nino Bixio 9

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- Piazza Rovetta

L'inaugurazione di E-Ventum è sempre più vicina e stiamo facendo le ultime rifiniture per essere pronti all'accensione ufficiale di Domenica 04 Dicembre 17:15 ☄

Per non farci mancare nulla abbiamo realizzato anche una tiratura limitatissima di shopper con il nostro logo e il nostro caratteristico colore

Grazie a Maurizio e al suo brand per avercele prodotte💥

[IT]

Massimo Uberti, bresciano si diploma all'Accademia di Belle Arti di Brera ed esordisce come membro dello spazio Lazzaro Palazzi. Negli anni sviluppa uno specifico linguaggio rivolto alla realizzazione di opere di arte pubblica. Molte le personali e collettive a cui ha partecipato in Italia e all'estero esponendo a: Amsterdam, Manchester, Washington, Shanghai, Pyeongchang e Dubai.
Nel 2017 nasce "ESSERE SPAZIO" e collabora con il Palazzo Ducale di Mantova esponendo "Sforzinda" (2019). Realizza con Hypermaremma "SPAZIO AMATO" (2020) per l'oasi del WWF al Lago di Burano. Nel 2021 per l'anno dantesco, collabora con il Comune di Verona realizzando "PARRAN FAVILLE" e "DA SPONDA A SPONDA". Quest'anno ha inaugurato "ORBITA" (2022), opera permanente vincitrice del bando MIBACT per il PAC, situata presso il Castello Gamba di Chatillon.
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[EN]
Massimo Uberti, from Brescia graduates at the Academy of Fine Arts of Brera and starts off as a member of the space Lazzaro Palazzi. By the years he has developed a specific language oriented to the realization of public art works. He participated to several exhibitions (personal and collective) in Italy and abroad exposing at: Amsterdam, Manchester, Washington, Shanghai, Pyeongchang and Dubai. In 2017 “ESSERE SPAZIO” is born and he collaborates with Palazzo Ducale of Mantova exposing “Sforzinda” (2019). He realizes “SPAZIO AMATO” with Hypermaremma (2020) for the WWF oasis at Lake Burano. In 2021 for the Dantean year, he collaborates with the Municipality of Verona realizing “PARRAN FAVILLE” and “DA SPONDA A SPONDA”. This year he has inaugurated “ORBITA” (2022), permanent work winner of the MIBACT announcement for PAC, situated at the Castle Gamba of Chatillon.

[IT]

Nato a Wiesbanden nel 1973, dopo aver vissuto negli Stati Uniti, patria dei genitori, in Korea, Germania e Giappone, si stabilisce in Italia. Attualmente vive e lavora a Vicenza e insegna Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e la Boston University.
Dalla fine degli anni novanta è presente come artista visivo nella scena dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Nel 2010 è vincitore del premio 2% al MACRO di Roma con il progetto ROPE. Negli ultimi anni ha realizzato numerosi lavori a scala urbana, partecipando a diverse collettive tra cui: La Finestra sul Cortile. Scorci di collezioni private, alla GAM di Milano nel 2017, The Muse, presso il Whanki Museum di Seoul nel 2016, Temi & Variazioni, Scrittura e Spazio alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia nel 2011, La parola nell'arte. Ricerche d'avanguardia nel '900. Dal Futurismo ad oggi attraverso le Collezioni del Mart, al Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto nel 2007.
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[EN]
Born in Wiesbanden in 1973, after living in the United States, his parents' homeland, Korea, Germany and Japan, he settled in Italy. He currently lives and works in Vicenza and teaches at the Accademia di Belle Arti in Venice and Boston University.
Since the late nineties he has been present as a visual artist in the Italian and international contemporary art scene. In 2010 he won the 2% prize at MACRO in Rome with the ROPE project. In recent years he has created numerous works on an urban scale, participating in various collective exhibitions including: La Finestra sul Cortile. Scorci di collezioni private, at the GAM in Milan in 2017, The Muse, at the Whanki Museum in Seoul in 2016, Temi & Variazioni, Scrittura e Spazio at the Peggy Guggenheim Collection in Venice in 2011, La parola nell'arte. Avant-Garde Research in the 20th Century. From Futurism to Today through the Collections of the Mart, at the Museum of Modern and Contemporary Art of Trento and Rovereto in 2007.

Dal 4 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023 4 light artist illuminano 5 spazi a Brescia.

E-ventum è il risultato di un divenire, un movimento, una dinamica per cui qualcosa viene fuori, viene alla luce e in luce.

Per tutto il periodo natalizio il quartiere Carmine verrà illuminato da 5 installazioni di light art, trasformandosi in un museo luminoso a cielo aperto, modificando l’ambiente e la percezione dello spettatore grazie a opere in grado di coinvolgere il pubblico in un’esperienza sensoriale, che può essere letta come un moderno concetto di sublime capace di innalzare l’animo del pubblico provocando sentimento.

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- Vicolo Due Torri
- Via Milano 140

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- Contrada del Carmine 2F

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- Via Nino Bixio 9

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- Piazza Rovetta

[IT]

Nata a Vicenza, vive e lavora tra Verona e Bagnolo di Lonigo (VI). Frequenta l'Accademia Cignaroli di Verona, sarà il Corso tenuto da Roman Opalka a Salisburgo a segnare con più significato il suo lavoro. Come artista da lungo tempo opera nel campo della scultura e della pittura prediligendo sempre più nel tempo le installazioni e gli interventi site-specific, sottolineando gli spazi con segni di luce. Il neon è attualmente il mezzo espressivo principale nella sua ricerca artistica, unione fra scultura e luce. Parole, messaggi rivolti agli spettatori e l’uso del latino per per dare memoria al passato e storicità al presente. Le sue opere spesso finalizzate alla public art realizzate con vari media come neon, cemento, marmo sono presenti in collezioni pubbliche e private fra le quali la Città di Monza, il Parco Sculture di Villa Pisani, Il Parco del Sojo, il MAM di Gazoldo, la Casabianca di Malo, e la GAM di Verona.
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[EN]
Born in Vicenza, she lives and works between Verona and Bagnolo di Lonigo (VI). She attends Accademia Cignaroli of Verona, her work would be marked especially by Roman Opalka’s course held in Salzburg. As a long term artist, she works in the field of sculpture and painting favoring by the time more and more site-specific installations and interventions, underlining spaces with light signs. Neon is now the main expressive means in her artistic research, union between sculpture and light. Words, messages addressed to viewers and the use of Latin to give memory to the past and historical accuracy to the present. Her works often targeted to public art realized with several media as neon, concrete, marble are present in public and private collections like the City of Monza, Parco Sculture of Villa Pisani, Parco del Sojo, MAM of Gazoldo, Casabianca of Malo and GAM of Verona.

[IT]
La ricerca di Marco Amedani si basa su un linguaggio pulito e pulsante, una forma immediata di linguaggio con il quale poter risultare emozionalmente molto vicino al fruitore delle installazioni.

Crea installazioni basate su sistemi interattivi molto intuitivi, dove lascia totalmente spazio alla scelta della persona, rendendola parte integrante dell’opera, arrivando ad eliminare totalmente la sua visione colorimetrica dello spazio per donarla ai fruitori stessi delle installazioni.

Il suo lavoro è uno studio sulle relazioni tra le persone, attraverso una forma di comunicazione non verbale ma a livello emotivo, un lavoro che cerca di abbattere i confini e i limiti che il linguaggio della parola porta con sé.

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[EN]
Marco Amedani’s search is based on a clear and throbbing language, an immediate form of language with which he can be emotionally very close to installations’ user.

He creates installations based on interactive and intuitive systems, where he leaves room to people’s choice, making it part and parcel of the work, ending up to eliminate totally his own colorimetric vision of the space to give it to the same installations’ users.
His work is a study on relations among people, through a form of non-verbal communication but emotionally, a work that tries to break down the boundaries and constraints language of the word brings with it.

Domenica 04 Dicembre, alle ore 18:00 inaugura la prima edizione di E-Ventum 💥

4 light artist illuminano 5 zone di Brescia 🔦

Marco Amedani - Luci Arte e Scenografie
Manuela Bedeschii
Arthur Duff
Massimo Uberti

Evento realizzato da:
Comune di Brescia

Palinsesto:
Buon Natale Brescia
Bergamo Brescia 2023

4 dicembre 2022 → 6 gennaio 2023
4 Light Artist;
5 Spazi;
1 Luogo: Carmine, Brescia.

E-Ventum è il risultato di un divenire, un movimento, una dinamica per cui qualcosa viene fuori, viene alla luce e in luce.

Per tutto il periodo natalizio il quartiere Carmine verrà illuminato da 5 installazioni di light art, trasformandosi in un museo luminoso a cielo aperto, modificando l’ambiente e la percezione dello spettatore grazie a opere in grado di coinvolgere il pubblico in un’esperienza sensoriale, che può essere letta come un moderno concetto di sublime capace di innalzare l’animo del pubblico provocando sentimento.

La nuova manifestazione di light art, voluta e commissionata dal Comune di Brescia a cura di Federica Scolari, si pone l’obiettivo di neutralizzare ogni distanza tra artista e fruitore, entrambi attori sul terreno comune dello spazio urbano.
La volontà è quella di produrre arte sul territorio, e per il territorio, restando a stretto contatto con la cittadinanza, che, da semplice spettatore dell’opera, può diventare parte integrante dell’installazione.
Gli artisti sono chiamati a intervenire sull’ambiente urbano con l’intervento della luce artificiale analizzando la situazione esistente e ponendosi come mezzo di rappresentazione del tessuto urbano, dei suoi legami e dei suoi problemi intervenendo, in maniera temporanea, dando luce alla situazione attuale.

✺ Marco Amedani
- Vicolo Due Torri
- Via Milano 140

✺ Manuela Bedeschi
- Contrada del Carmine 2F

✺ Arthur Duff
- Via Nino Bixio 9

✺ Massimo Uberti
- Piazza Rovetta

Gli artisti, sono chiamati a sollecitare l’interesse dei cittadini a rapportarsi e creare un dialogo sempre più forte di avvicinamento al mondo della light art e alle ultime tendenze dell’arte contemporanea per la prima edizione E-ventum.