Ginnastica Pediatrica

Quali giochi possono essere utili dopo i 3 anni?
Vi faccio vedere quelli che utilizziamo noi ☀️
Qual è il gioco preferito del vostro bimbo in questo momento?

“Mamma guarda io oggi copio così di anni, guarda, devi fare ‘OK’ con le dita, ecco vedi… 3” 🎈🥳
Chissà quante avventure ancora ti aspettano piccola Nora Stefania ❤️

“Posso darti un bacio?”
“Lo vuoi un abbraccio?”
“Hai voglia di fare due coccole?”
“Vuoi stringermi forte forte?”
Siamo i tuoi genitori e da sempre ti chiediamo il permesso, ti chiediamo se ti va, se sei d’accordo di ricevere un abbraccio, una coccola, un bacio.
Allo stesso modo quando hai voglia tu ci abbracci, ci baci, ci stringi.
Abbiamo sempre pensato non fosse mai troppo presto per insegnarti che solo tu decidi quando e come vuoi un bacio, un abbraccio, una coccola.
Poi un giorno, uscendo dall’asilo assieme al piccolo Tommy e ai suoi genitori, ci salutiamo… Tommy dice alla sua mamma “Mamma bacio a Nora” e lei dice a lui “Chiedile se lo vuole prima”
Non vi siete più lasciati ☺️

5 anni esatti

Quanta strada fatta insieme… e non parlo solo dell’avere un figlio, ma di tutto quello che costruire una famiglia comporta!
Se riguardo Chiara e Luca in quella foto ricordo perfettamente l’estrema spensieratezza di quel periodo quando gli unici pensieri erano il lavoro e giri in montagna, ricordo che riuscivamo SEMPRE ad ascoltare il consiglio di mia zia “ragazzi cercate di non andare a letto arrabbiati” ci diceva sempre! E ci riuscivamo!!
Poi abbiamo allargato la famiglia e le turbolenze sono iniziate. Subito! Turbolenze a cui non eravamo minimamente preparati. O meglio, la teoria la conoscevamo benissimo “Ricordatevi che ora che diventerete genitori, non dovrete dimenticarvi di essere prima di tutto, coppia, cercate di coltivare il rapporto”. Perfetto!
Anzi no, perché diventava difficile non andare a letto arrabbiati e chiarire quando alle spalle avevi una settimana in cui non avevi dormito più di 3-4 ore a notte.
Era difficile trovare il tempo per chiarire o confrontarsi con un neonato in casa che ha costantemente bisogno di te e di contatto.
E così sono arrivati i silenzi, il non chiarire subito, le litigate a cui non eravamo per niente soliti, le priorità sono cambiate, il tempo per andare in montagna è diminuito e quella volta in cui c’era la possibilità, stai certo che Nora si sarebbe alzata con la febbre o con il raffreddore 😅
Quando poi ci siamo sentiti dire “Non c’è nulla di strano nell’andare in crisi dopo l’arrivo di un figlio, soprattutto nei primi due anni di vita di un bimbo. Tutta la famiglia deve ricostruirsi, ognuno di voi deve conoscersi di nuovo: prima come individuo, come genitore e come partner ma restate coerenti ai vostri obiettivi, al vostro amore, a tutto quello che avete costruito
Noi 5 anni dopo 🤍

In questo periodo Nora è alle prese con le sue prime sfide di socializzazione o meglio, le piace tantissimo parlarcene! Stamattina ore 6:40 arriva nel lettone, 10 minuti di coccole sotto le coperte poi ci dice: “ieri all’asilo i bambini mi prendevano tutti i giochi”.
Le abbiamo chiesto “e tu cosa facevi?!”
“Io piangevo” ci dice.
Ci siamo seduti sul letto, lei con il suo peluche in mano e le abbiamo detto “adesso proviamo a fare come succede all’asilo, però troviamo un’altra soluzione”
Ho preso il suo peluche e le ho detto “adesso io sto giocando con tigro, prova a prendermelo come fanno i tuoi amici all’asilo”
Lei fa per prenderlo ma non lo lascio e le dico “Adesso ci sto giocando io, appena finisco te lo do!”
Si è messa a ridere e mi ha detto “faccio così allora”
L’altro giorno invece è tornata e ci ha detto “Un bambino mi ha detto che sono br**ta”, le ho chiesto cosa le avesse risposto lei. “Niente” mi ha detto … “ci sono rimasta male”
Allora le ho detto: “Se qualcuno dovesse dirmi che sono br**ta io gli direi: Ti sbagli, io sono BELLISSIMA, sei tu che ci vedi male!”
Vuoi che proviamo? “Si dai mamma!”
Mi metto davanti a lei dico “Cosa rispondi se un bimbo ti dice che sei br**ta?”
E lei mi guarda, sorride… io le dico: “Ti….???”
E lei “TI AMO!”
Perfetto 🤪♥️
Sta capitando anche ai vostri bimbi?

🌻 F i n e • S e t t i m a n a 🍹
Ti accorgi che il tempo scorre quando vai a pranzo dai tuoi amici con figli e, a differenza di tutte le altre volte, riesci incredibilmente a concludere una conversazione, a stare seduto per tutto il pasto, senza dover correre di qua e di là per prestare attenzione che non volino bicchieri o altro.. E ti limiti semplicemente ad osservare la sala da pranzo che pian piano diventa come il gioco “prato fiorito” e sorridi!

Ti accorgi che il tempo scorre quando il regalo per la festa della mamma è fatto dalle mani della tua bimba e non da tuo marito che ti prende un pensierino da parte sua..

Ti accorgi che il tempo scorre quando la tua bimba torna a casa dall’asilo con il suo primo invito ad una festa di compleanno 🎈

Ti accorgi che il tempo scorre quando la tua bimba, che fino al giorno prima non è quasi mai neanche voluta salire su un triciclo, affronta la sua prima discesa al fianco del suo migliore amico 🤍

Ti accorgi che il tempo scorre quando non ricordi neanche il tempo di essere stata fuori a ballare per tornare alle 4 del mattino!
Ti accorgi che il tempo scorre quando pensi che non ti basterà tutta la settimana per riprenderti dall’aver fatto le 4 del mattino 🤪

Come è cambiato l’addormentamento in questi anni con te!
I primi 4 mesi sono stati un incubo. Soprattutto a causa del reflusso penso tu abbia dormito nel tuo lettino una decina di volte 😅 Per il resto, sempre in braccio in verticale (ricordo perfettamente tutte le sensazioni ed emozioni provate in quel periodo). Io sul divano per la prima parte della notte, papà nel lettone e poi verso le 3.30 il cambio, lui sul divano con te ed io a riposare un po’.
Poi è andata decisamente meglio, certo con i soliti risvegli oppure le nottate con tosse o raffreddore però tutto nella norma.
Arriva poi il momento di salutare il ciuccio, e con lui, salutiamo anche le belle nottate tranquille per un po’ 💪🏻
Adesso che il ciuccio resta solo un lontano ricordo (a parte quando ridendo mi dici “mamma, non riesci a dormire? se vuoi andiamo a cercare il mio ciuccio che non c’è più, oppure ne compriamo uno nuovo!”🤣) c’è questa nuova routine di fare il trenino della buonanotte, con assolutamente le stesse frasi da ripetere ogni volta che si arriva alla “stazione letto e “tutti i passeggeri sono pregati di sdraiarsi e di farsi rimboccare le coperte” e guai a cambiarle!! E poi la storia della buonanotte a cui ormai Dalì non può non partecipare.
Quanto cresci velocemente Nora!
Anche voi avete la vostra routine della buonanotte?

Alle 18.01 in casa Morelli Taesi regna il caos a partire dal primo minuto in cui mettiamo piede in casa.
Partiamo subito con Nora che mi urla “MAMMAAAAA giochiamo dai!?!”
“Ma certo!” E poi inizia tutta la trafila “allora mamma tu ti metti qui e fai la cassiera” Io mi siedo dove mi ha indicato lei ed è subito “ma no mamma, ti ho detto qui non qui” (giuro che prima aveva indicato un altro posto). Comunque, mi sposto. “Ok adesso io ti passo le tende e tu le passi alla cassa ok?” “Va bene!”. Prendo le ‘tende’ e facendole passare sul rullo della cassa dico “bit” convinta che sia una cosa carina. E subito “ma NOOO MAMMA ma che rumore è? non è così!” devi dire “BIT”. “È quello che ho detto io Nora” le dico. “No mamma tu hai detto bit devi dire bit”. Ok prendo il pacchetto di fazzoletti per continuare con la spesa e lei tutta scocciata “ma dai ti ho detto che facevo io la cassiera!! Che difficile giocare con te” 😅 “gioco con il pongo”
Mi alzo per preparare la cena mentre dall’altra parte della casa sento cadere giochi di ogni tipo…. Nel frattempo mi chiama Luca che finisce il lavoro “Ciao amore!” (Già dal tono sento che c’è qualcosa che deve dirmi) “Sono rimasto a piedi con la macchina, fa niente sono altri i problemi della vita, ora mi organizzo per tornare” 😅 OLÈ 💪🏻

Sarà il viaggio in treno, la musica nelle orecchie, il tempo per me, il sole fuori dal finestrino… ma tutti i Mercoledì mattina, mi ritrovo sempre a pensare ai prossimi obiettivi, anche piccolissimi (quelli per i quali qualcuno potrebbe pensare “ma che obiettivo è?!” E invece per me ha un gran valore), come ad esempio incastrare un pranzo con un’amica speciale ma tra figli e lavoro incredibilmente non si riesce mai
Oppure ad obiettivi mega galattici, quasi irraggiungibili come correre la maratona 😍
Per non dimenticarli li sto annotando tutti 💪🏻
Qual è il vostro prossimo piccolo o grande traguardo?
E, se non lo fate già, ricordatevi di festeggiare ogni volta anche il più piccolo degli obiettivi 🎉

Auguri a tutti i super papà ❤️

Uno studio australiano pubblicato il 4 Marzo 2024, svolto su 220 famiglie ha messo in relazione, utilizzando una tecnologia avanzata di riconoscimento vocale, il tempo trascorso davanti allo schermo e la quantità di parole a cui bambini avevano accesso in una giornata media di 16 ore.
I dati sono stati raccolti ogni 6 mesi, quando i bimbi avevano rispettivamente 12, 18, 24, 30 e 36 mesi di età.

Le tre principali misure che sono state monitorate sono:
- Parole pronunciate dagli adulti
- Vocalizzazioni dei bambini
- Turni di conversazione tra genitori e bimbo

I risultati di questo studio suggeriscono che l’esposizione dei bambini piccoli allo schermo interferisce con le opportunità di parlare, sentire e interagire tramite le parole, nel loro ambiente domestico.

I risultati hanno indicato che per ogni minuto aggiuntivo di esposizione allo schermo, genitori e bambini stavano generalmente parlando o vocalizzando meno e si impegnavano meno nelle conversazioni.

In particolare, a 36 mesi di età, per 1 minuto in più di tempo sullo schermo, i bambini hanno:
- sentito 6,6 parole in meno pronunciate dall’adulto.
- fatto 4,9 vocalizzazioni in meno
- si sono impegnati in 1,1 turni di conversazione in meno.

Nel complesso, riferisce lo studio, i bambini che passano in media tre ore al giorno davanti agli schermi, vengono privati di circa 1139 parole adulte, 843 vocalizzazioni e 194 conversazioni.

Domanda per voi questa volta 🤍
A che età hanno smesso di fare il pisolino pomeridiano i vostri bimbi?
Perché qui siamo in fase “assolutamente non ho sonno, ho detto che non ho sonno”!
E nonostante i vari tentativi più svariati, alcuni giorni non c’è proprio modo di farglielo fare

Questa è una di quelle giornate in cui sai già dalla mattina che entro fine giornata un “piantino” te lo farai…! Non per una ragione in particolare, solo… le poche ore di sonno, o le faccende accumulate da fare in casa, oppure alcune questioni di lavoro che continui a rimandare perché non hai mai il tempo di metterti lì a sistemare. O ancora appuntamenti dimenticati perché tutte le volte ti dici -devo segnarlo subito in agenda- e puntualmente non lo fai, ogni tanto la memoria ti aiuta ma questa volta no!
Finita tutta la giornata vai a prendere Nora all’asilo e vuoi essere carica almeno un decimo di quanto lo è lei perché non ti vede da tutto il giorno e ha un sacco di cose da raccontarti, da farti vedere, muore dalla voglia di giocare con te.
Quindi rimandi ancora di qualche ora la tua voglia di “crollare” perché anche tu sei super felice di vederla e di passare le ore che restano prima della nanna con lei.
Poi tra un classico “sì che bello” - “no nono voglio più, non mi è mai piaciuto”, anche se si tratta dello stesso soggetto, che sia cibo o gioco non importa… in casa sembra essere passato un uragano 😅
Mangiate, bagnetto, coccole e gioco con Dalí che nel frattempo reclama la sua passeggiata giornaliera 🐶… Arriva l’ora della nanna accompagnata dal “non voglio andare a dormire” anche se è stanca come non mai.
Si addormenta tra una coccola e una storia che poi titola sempre “Riccioli d’oro”. Esci dalla stanza senza fare rumore e ripensi alle chiacchierate fatte con tutte le famiglie conosciute oggi, di cui la maggior parte con ore arretrate di sonno e più o meno gli stessi meccanismi giornalieri e sorridi pensando a quante cose in comune abbiamo!
Poi guardi un secondo il telefono e ti accorgi che in tutto questo hai accumulato da questa mattina 23 messaggi whatsapp e 8 mail.
Però ti si chiudono gli occhi quindi fai l’unica cosa che ti sembra sensata fare. Appoggiare la testa sul cuscino non prima di aver messo la sveglia alle 6 per domani mattina… Milano arrivo 💪🏻♥️

Ormai è da qualche giorno che siamo in balia del più grande cambiamento in questi ultimi due anni e 4 mesi.
La parte più complessa è la notte, appena Nora capisce che è ora di andare a dormire, anche se è stanchissima, si stropiccia gli occhi, sbadiglia in continuazione…. Basta intravedere il pigiama, o lo spazzolino o il peluche della buonanotte che inizia una battaglia senza fine in cui la frase più ripetuta è “io non voglio andare a dormire” oppure si appoggia al letto mezzo secondo per poi alzarsi e dirci “ecco io ho dormito, adesso giochiamo” e se per caso dopo un’ora si addormenta si sveglia alle 2 dicendo che è pronta per la colazione e non c’è verso di farla riaddormentare.
E tu pensi, ok… la mattina poi avrà sonno, recupererà un po’…. Macché! La mattina non c’è modo poi di farle togliere il pigiama, lo stesso pigiama che ha impiegato ore ad indossare la sera prima, le calze non vanno bene, sono troppo lunghe, o sono troppo corte…
“Mettiamo la felpa Nora che fa freddo”
“NOOO! Io ho caldo non la metto la felpa”
Verso l’ora di pranzo ti dice “Ho proprio fame, cosa mangiamo oggi?” “Ravioli in brodo” “oh! Buonissimi i ravioli in brodo”. Dopo 3 minuti le avvicini il piatto di ravioli “No io questi no, non mi piacciono”. Dopo 10 minuti a contestare i buonissimi ravioli li finisce e ne chiede ancora.
Così tutto il giorno, senza tregua… oggi Luca che mi ha vista un po’ in panico per la gestione mi ha mandato il vocale che vi ho lasciato nelle storie ♥️
Nel frattempo volevo sapere da chi ci è già passato o da chi ci sta passando “ma voi come fate?”

Non ho grandi strategie o consigli a riguardo da darvi MA, sto leggendo tutti i vostri messaggi in privato riguardo le vostre esperienze e strategie che avete utilizzato per togliere il ciuccio ai vostri bimbi.
Così ho pensato di lasciare qui questo post, così chi volesse può scrivere come e andata la propria esperienza e sicuramente sarà utile per tutti i genitori che ci stanno passando o che ci passeranno in futuro 💪🏻
Quindi GRAZIE in anticipo!!

Questa mattina ho sentito una mia amica che non sta affrontando un momento semplice e per messaggio, le ho condiviso un insegnamento che tutt’ora ritengo il più importante di sempre.
Ricordo ancora la sensazione di quando avevo messo la mia vita in modalità “pausa”, senza la minima voglia di fare nulla, di alzarmi dal letto.. sprofondavo nelle sabbie mobili.
La mia terapista al tempo mi disse, uscita da qui, terminato il nostro percorso tu sarai la migliore amica di te stessa, la tua coinquilina del cuore!
“Perchè è così che funziona, TU, Chiara, sei la persona con la quale passerai la maggior parte del tempo nella tua vita. Impara a ballare da sola, a divertirti da sola, ad uscire a cena, leggere un libro in un bar… Impara a ‘prenderti in giro’, permettiti di non essere perfetta, di sbagliare, di piangere, regalati una coccola e poi riparti. Il tutto con la semplice e preziosa compagnia di te stessa.
Solo così arriva poi tutto il resto”
Custodisco da anni queste parole per rileggerle al bisogno. Le ho lasciate alla mia amica e le condivido con voi qui, se mai sentiste il bisogno di leggerle 🤍

Stasera mi sentivo stanca… per le stesse cose che probabilmente a fine giornata stancano anche voi: pensieri per il lavoro, 4 ore dormite in due notti, Nora ingestibile per varie ragioni.. poi ogni volta leggo i giornali, ascolto le notizie, seguo tutto ciò che sta accadendo nelle varie zone del mondo e mi dico “… E tu hai il coraggio di sentirti stanca per la tua giornata?!”

Io sono abbastanza!
Me lo lascio scritto qui e me lo ripeto allo specchio ogni volta che “l’altra me” dubita di questo! Eh sì perché ogni tanto ho la tendenza a credere il contrario e ad autosabotarmi.
A credere che potrei fare sempre meglio, che potrei fare qualcosa in più, che se qualcun altro facesse quello che faccio io sarebbe in grado di farlo meglio…
Mi è capitato di sentirmi sbagliata, inadatta e fuori luogo in tante situazioni. La prima tra tutte è stata quella di non essere riuscita a laurearmi in tempo così che anche mia mamma avrebbe potuto esserci, o quando ho lasciato il mio posto a tempo indeterminato per avviare la mia attività oppure ancora quando sono diventata mamma… il timore delle nuove sfide va sempre a braccetto con il dirmi: “Non puoi fallire altrimenti hai ragione a dire che non sei abbastanza”
Un circolo di pensieri infinito, che non fa altro che autodemolirmi da sola.
Ci sto lavorando tanto su questo aspetto di me e come sempre, confrontandomi con altre persone mi sono resa conto che il “non sentirsi mai abbastanza” è un sentimento molto più comune di quanto si possa pensare.
Invece IO SONO ABBASTANZA! Eccome se lo sono 💪🏻
Sono abbastanza quando arrivo a fine giornata sfinita con la casa in disordine, il frigorifero vuoto, messaggi sul telefono ai quali risponderò domani, mail arretrate, giochi sparsi in ogni angolo della casa, impronte di Dalí sul divano, il letto ancora non fatto dalla mattina, lenzuola non stirate all’asilo, pareti pitturate, sdraiata sul divano quando l’unica cosa che volevo era vedere una serie tv e invece mi addormento durante i titoli iniziali.
E va bene così 💛
Per chiunque si senta ogni tanto così, sappiate che in realtà, SIETE ABBASTANZA!

Come dirvi che ho appena portato Nora dai nonni (stanotte dorme li ☺️), mi sono messa un vestitino che mi piace un sacco e…. le scarpe con il tacco 😍(ho già mal di piedi 😂) ma tanto felice!

Inserimento parte 2
Dopo una prima settimana trascorsa senza nessunissimo problema, in cui Nora entrava senza praticamente salutarci ora la situazione è decisamente cambiata 🙃
Ancora prima di salire in macchina, direzione asilo, ci dice “io non vado asilo, io non voglio asilo”.
E ovviamente ti si stringe il cuore.
Arriviamo all’asilo e oltre a ripetere che non vuole entrare, piange… e tu la stringi forte ma poi devi per forza darla in braccio all’educatrice perché non puoi fare tardi al lavoro.
Che fatica 🥲
Come sta andando il vostro inserimento? Accetto suggerimenti 🤍🥹

Una settimana di asilo!
Quante emozioni contrastanti questa settimana 🥹
La sera prima del tuo primo giorno mi sono addormentata tardi, continuavo a pensare a come ti saresti trovata, come sarebbe stato.. Piangerai? Non piangerai? Piangerò io? Ti piacerà?
E durante tutti questi pensieri mi sono resa conto che il punto fondamentale della questione e delle mie preoccupazioni era che, dal giorno successivo, avrei dovuto lasciare parte della tua gestione quotidiana nelle mani di una persona che in realtà non conosco per niente.
La tua maestra! Una persona che si prenderà cura di te, che ti dirà di no e tu dovrai ascoltarla come fossimo noi, che ti darà delle regole che dovrai rispettare… una maestra che ti coccolerà se non dormirai, che ti prenderà in braccio se ti farai male e chiederá dove ti fa male per darti il bacio magico e farti passare la bua!
Una persona che, pur non conoscendola bene, ti abbiamo già raccontato che ti vorrà bene, che sarà buona, che imparerai a conoscere… di cui imparerai a fidarti!
Che ruolo infinitamente importante che hanno le educatrici 🌺 Già lo sapevo ma solo ora che vivo in prima persona questa esperienza mi sento di ringraziarvi infinitamente!
“Se i bimbi sentono che vi fidate di loro, si fideranno a loro volta”

Avventure in spannolinamento!
Non sai mai quando scappa ma devi sempre essere pronta 😅
Ieri, tornando verso casa ad un certo punto Nora mi urla “mamma PIPÍ !!!!”
Ormai conosco tutte le piazzole di sosta, parcheggi, nascondigli per fermarmi al volo in quel di Brescia e provincia! Eh si perché sarebbe troppo bello avere poca strada da fare tra casa nostra e i nonni e sarebbe ancor più semplice se Nora volesse fare la p**ì prima di partire.
Ma lei puntualmente, quando prima di fare un viaggio in macchina le dici, vediamo se ti scappa la p**ì, ti risponde “no mamma, ho detto che NO AIIVA (arriva)!” E anche se ci prova “NO AIIVA lo stesso”.
E quindi parti, salite in macchina, stessa routine per cui lei si toglie le scarpe e le calze perché “Eh si mamma qui fa tooopppo caldo!” e dopo 20 minuti, “mamma PIPÌ!”
Allora freccia, ti fermi, apri la sua portiera, la sganci la appoggi scalza a terra e sei tanto felice che anche oggi non abbia bagnato il seggiolino 💪🏻 (già successo).
Torni a casa e, nel rimetterle le scarpe per percorrere il vialetto di casa, ti accorgi che manca una scarpa 🤦🏻‍♀️ e realizzi che, forse, nella fretta, è caduta nel parcheggio al volo per la p**ì!
•
Ditemi che anche per voi lo spannolinamento non è stata una passeggiata! 😆

Ci sono giornate che partono benissimo e altre meno. Questa è partita con crisi ripetute di pianto. Hai presente quei pianti che accadono per ogni-piccola-cosa… ?!
Perché vuole giocare ma tu non sei capace di giocare come dice lei, perché il biscotto che esce dalla confezione è rotto, perché dopo che sei riuscita a trovare un biscotto integro (e tiri un sospiro di sollievo) lei lo morde e poi dice che è rotto.
Perché vuole una canzone, la metti su, però non era quella… e non è mai quella giusta.
Poi vi preparate per uscire e vuole mettersi i sandali da sola, solo che li mette al contrario e glielo fai notare… apriti o cielo… potrei continuare 😅
Ditemi che non siamo solo noi ad avere giornate così 💪🏻☀️

Un nuovo studio pubblicato su JAMA Pediatrics il 21 Agosto ha indagato sull’associazione di alcuni ambiti dello sviluppo infantile con il tempo trascorso davanti allo schermo (meno di 1 ora, da 1 ora a 2, da 2 a 4 ore, più di 4 ore)
Sono stati osservati 7097 bambini su 5 aspetti: la comunicazione, la motricità grossolana, la motricità fine, la capacità di problem solving e le abilità sociali e personali. Gli stessi bimbi sono stati poi rivalutati a 2 e a 4 anni.
Ciò che è emerso è che più un bambino ha trascorso del tempo davanti ad uno schermo all’eta di 1 anno, più si sono osservati ritardi dello sviluppo nella comunicazione e nella risoluzione dei problemi all'età di 2 e 4 anni.

Nell’articolo si legge come l'American Academy of Pediatrics, considerando la difficoltà al giorno d’oggi in cui tutto è digitale, suggerisca, nel momento in cui viene introdotto lo screen time, di selezionare programmi che definisce di “alta qualità”, più educativi.

Non si è qui a giudicare nessuno, questa è informazione 💛

Buona giornata genitori!

Buon compleanno a me 🌺

Oggi Nora ha fatto i suoi primi 50 minuti di camminata in salita.
Ci siamo sempre chiesti quando sarebbe arrivata la sua voglia di camminare in salita per un po’ di tempo.
In Val di Fassa si è fatta delle lunghissime camminate in discesa ma, in salita, dopo al massimo 10 minuti chiedeva di stare nello zaino mentre oggi, quasi non ne voleva sapere dello zaino… E così, dopo aver visto due signori con i bastoncini da trekking, ha raccolto un bastone e non si è più fermata!! O meglio, dopo un sacco di strada ci ha detto “Ecco, adesso voglio in braccio” 😍
Penso che questa passeggiata ai Laghetti di Bruffione la ricorderemo per molto tempo🤍!

Sei qualcosa che non si può spiegare 💛

Una delle cose che nessuno ti racconta, perché non succede a tutti, ma a noi è successa… è che dopo la nascita di un bimbo gli equilibri della coppia cambiano, completamente. C’è la necessità di creare un nuovo equilibrio che tenga conto della coppia e della nuova famiglia.
E ci vuole del tempo per ristabilire questi equilibri, almeno per quanto ci riguarda ce n’è voluto parecchio. E va bene parlarne perché, come dice il mio amico don Abramo “mica siete la famiglia del Mulino Bianco”. E “meno male!” Mi vien da dire… si però a volte che fatica!
Eppure credo che questa fatica valga la pena, perché prima di essere genitori siamo coppia. E la capacità della coppia di essere forte porterà con se il fatto e la consapevolezza che la bimba che abbiamo messo al mondo si, è “nostra” ma la vita sarà sua e sua soltanto…
Bisognerebbe forse parlarne di più e normalizzare, come mi piace tanto fare, situazioni che capitano molto più spesso di quanto si possa pensare… per alleggerirle e poterle superare con una consapevolezza diversa 🤍

Vi abbraccio🌻

Domani Nora parte per qualche giorno al mare con il nonno 💛
Se i vostri bimbi le hanno mai fatte, come sono andate le prime mini vacanze con nonni o zii?