Cellula Coscioni Catania
Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Cellula Coscioni Catania, Organizzazione no-profit, Catania.
La cellula è un'articolazione territoriale dell’Associazione LUCA COSCIONI, costituita con la finalità di sostenere l’attività dell’Associazione e di promuovere iniziative locali.
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Qui sopra la risposta del sindaco Trantino al nostro post ritirata poco dopo (ma chi gestisce la comunicazione del sindaco? già successo un’altra volta). Ci sembra giusto comunque replicare poiché quel post è comparso anche se per poco.
Siamo un circolo del Partito Democratico, caro Sindaco. Un partito che ha una sede, una segretaria provinciale, un segretario regionale, una segretaria nazionale. Ha poi una rappresentanza all’interno del consiglio comunale di Catania i cui nomi sono scritti a chiare lettere nella sala comunale. Questo gruppo di persone non era nella maggioranza che sosteneva il sindaco Enzo Bianco cui, non sapendo cosa dire, assegnate tutte le responsabilità delle questioni aperte in città. Ma chi oggi guida il gruppo del suo partito, Fratelli d’Italia, era in quella maggioranza. Non faccia lezioni a noi che abbiamo con lealtà contestato sempre quella amministrazione. Si prenda le sue responsabilità, avendo fatto parte della amministrazione precedente in modo organico. Si adatti ad avere una opposizione in consiglio ed in città. È la democrazia, darling (con rispetto).
Questo post è stato scritto da Maurizio Caserta
SIGNORA MIA, CHE INCIVILTA' A CATANIA!
“Non se ne può proprio più!” tuona il Sindaco in queste ore. Si lamenta perché ci sono interi quartieri dove non fanno la differenziata. C’è pure gente che mette tutto nello stesso sacchetto. E sono sempre gli stessi, quei quartieri lì, come si chiamano… Librino, San Giovanni Galermo.
Poi c’è la cenere dell’Etna, che fino a ieri si doveva lasciare fuori dalla porta ma oggi no e forse domani si può riprovare.
Meno male che adesso Enrico sta organizzando per bene le cose: pensate che sta organizzando gruppi di volenterosi, tutti con la stessa maglietta, che vanno in giro a scovare quegli incivili. E gliela faranno pagare. Quelli si meritano questo e altro!
Ovviamente stiamo un po’ parafrasando, perché non vogliamo credere che il Sindaco di Catania, città in emergenza continua (anche se le emergenze sono sempre le stesse: la spazzatura, il caldo, la cenere, la viabilità…) voglia veramente mettersi a capo di ronde di volenterosi cittadini dediti a scovare i colpevoli del rifiuto non conforme.
Sempre più si chiedono perché non dedichi il suo tempo a costruire percorsi di risanamento del bilancio, senza accusare i creditori del Comune di essere senza cuore.
Sappiamo già quali siano i problemi della città, ma come li vuole risolvere?
Crede veramente il Sindaco di Catania che la complessa filiera dello smaltimento dei rifiuti si riduca a sanzionare i rifiuti non conformi. O non sa nulla di quella filiera oppure vuole solo coprire le responsabilità politiche dell’ultima amministrazione (che ha gestito gli appalti); oppure delle società di raccolta; oppure delle società che gestiscono le discariche?
Nel suo ultimo post Fb sul tema dei rifiuti il sindaco, con una dose di irresponsabilità politica mai vista prima, chiama i cittadini alla difesa della città dagli incivili.
Non esiste solo il salotto buono; dovrebbe ricordarlo prima di organizzare ronde di notte, come nei fumetti o nei quadri di Rembrandt.
Sono 10 le nuove richieste di accesso al "suicidio assistito" presentate alle ASL di 3 diverse Regioni. 10 richieste di aiuto e di riconoscimento di un diritto che già esiste, che potrebbero finire nel nulla.
O per l'assenza di leggi regionali che regolano le procedure e i tempi per rispettare questo diritto, o perché potrebbero essere ignorate a causa della decisione della Corte costituzionale, attesa in questi giorni, sul requisito dei "trattamenti di sostegno vitale".
Se la Corte dovesse stabilire che i "trattamenti di sostegno vitale" sono da intendere in senso restrittivo, e sono quindi un requisito indispensabile per avere diritto al "suicidio assistito" (insieme alla lucida volontà, la sofferenza insopportabile, la condizione irreversibile), non solo Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese rischierebbero anni di carcere, ma molte di queste 10 nuove richieste finirebbero, per chi le ha espresse, in una condanna a subire fino alla fine.
Intanto, le persone hanno già una posizione chiara in merito all'aiuto alla morte volontaria. Lo dicono i numeri di un recente sondaggio SWG: l'84% degli italiani è favorevole, in modo trasversale ai Partiti e alle convinzioni personali, a una legge che regolamenti l'eutanasia.
Negli ultimi 12 mesi sono anche aumentate del 28% le chiamate al Numero Bianco (attivo tutti i giorni allo 06.99313409), il servizio gratuito creato dall'Associazione Luca Coscioni per far luce sui diritti oggi disponibili alla fine della vita, dalle cure palliative al "suicidio assistito".
15.559 richieste di informazioni e aiuto in un anno, circa 43 chiamate al giorno. In particolare a crescere sono state le richieste di informazioni su eutanasia e aiuto alla morte volontaria. 9 richieste al giorno, più di 3000 all'anno. Un aumento quindi del 43%.
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