Le cave di Rosso Malpelo

Le cave di Rosso Malpelo

L'A.C. Le Cave di Rossomalpelo APS ETS Così odiato in vita da tutti, eppure, dopo la morte, il suo nome continuava a riecheggiare tra le pareti di quelle cave.

L'Ass. “Le cave di Rosso Malpelo” è stata costituita nel 2003, con l'obiettivo di riscoprire e salvaguardare le cave di rena rossa e mantenere viva la memoria di come nei secoli scorsi le nostre popolazioni si siano con fatica rapportate con l’ambiente dove hanno vissuto. L’associazione è gestita da un gruppo eterogeneo (per interessi, età, competenze) di persone, accomunate dall’interesse per la

06/03/2024

GITA DI DOMENICA 10 MARZO 2024
(Possono partecipare i soci in regola con la quota del 2024. Per informazioni scrivere a [email protected])
CAVA DI GHIARA DI MONPILIERI, LA GROTTA DEL RITROVAMENTO E RESTI DELL'ANTICO PAESE
Tra il 10 e 11 marzo del 1669 iniziò la più disastrosa eruzione dell'Etna, a memoria d'uomo. L'eruzione durò 122 giorni e dopo aver percorso 17 km – seppellendo diversi centri abitati e circa 40 km quadrati di territorio – si riversò in mare allontanandolo per sempre dalle mura del Castello Ursino.
Visiteremo:
La Grotta del Ritrovamento (accanto al Santuario di Monpilieri) che custodisce cospicue tracce della precedente chiesa che fu inghiottita dal flusso lavico. Vi racconteremo come in effetti fu ritrovata la statua della Madonna
I resti dell'antico paese che fu sepolto il 13 marzo e la cosiddetta Grotta dell'Eremita
La Cava di ghiara (nei pressi del Santuario) dal caratteristico ingresso a pozzo, che fu scavata sotto la parte iniziale della colata del 1669
E’ necessaria l'assicurazione giornaliera personale (€ 5.00) per visitare la cava di ghiara.
Difficoltà: medio facile. - L’escursione avrà termine alle ore 13.
Il biglietto d'ingresso alla Grotta del Ritrovamento è a carico dei partecipanti.

10/02/2024

Buongiorno, domani (domenica 11) l'associazione culturale Le cave di Rossomalpelo ha organizzato una passeggiata dedicata alla scoperta della secolare e dura attività nelle cave di estrazione della pietra lavica e alla sua lavorazione prima dell'avvento dell'automazione industriale. Visiteremo l'ex cava Asero che il comune di Nicolosi ha attrezzato per le visite, Oltre la cava di estrazione, visiteremo il laboratorio artigianale (all'aperto) del maestro Pietro Calareso che mostrerà come si fa a squadrare un semplice blocco di pietra o realizzare artistici manufatti lapidei. Calareso ci farà conoscere come lo scalpellino lavora la pietra con gli attrezzi da lavoro tradizionali e ci parlerà di antichi saperi che si tramandavano da una generazione all'altra.
Il Maestro ci attende presso la ditta Calareso Lavica alle ore 10.00.

Abbiamo previsto due punti d'incontro: alle ore 9.00 al posteggio del centro commerciale Katanè (Gravina) per chi proviene da Catania e alle ore 9.30 "Ai pini" a Nicolosi con chi proviene dai paesi etnei.

Difficoltà: adatto a tutti, non presenta difficoltà tecniche.
- La passeggiata avrà termine alle ore 13 circa

27/01/2024

Centro Speleologico Etneo II CSE è una associazione senza fini di lucro, apolitica, apartitica ed aconfessionale, che ha come s

Photos from Le cave di Rosso Malpelo's post 15/01/2024

La seconda tappa dell'escursione è stata la Grotta di Mastro Pietro, sempre nei dintorni di Melilli. La Grotta di origine carsica, impostata lungo una faglia, ben visibile all'interno della cavità, con un evidente "specchio di faglia" cioè una superficie rocciosa perfettamente levigata dovuto al movimento delle rocce separate dalla faglia. Per nostra "fortuna", Alessia, la gentile e preparata geologa che ci aveva guidato all'interno della Pirrera ci ha accompagnato alla Grotta. Io ci ero già stato una quarantina di anni fa, ricordavo un luogo molto diverso, lontano dalla strada, deserto, avevamo dovuto inerpicarci lungo un ripido pendio roccioso tra la vegetazione, mentre adesso siamo giunti comodamente in auto fino a poche decine di metri della cavità, abbiamo posteggiato le auto accanto a un supermercato. L'accesso è piccolo, seminascosto dalla vegetazione e chiuso parzialmente da un antico muro. L'interno inizialmente è basso e molto ampio, probabilmente sarà stato ampliato in passato a uso abitativo ed è caotico, ingombro da massi, legni. Oltre si prosegue per una lunga e maestosa galleria, purtroppo le abbondanti concrezioni che un tempo la adornavano sono state asportate per realizzare degli altari a Melilli. Ci sta del vecchio legname, sembrano i resti di una vecchia ed improbabile imbarcazione, probabilmente sono i resti delle impalcature utilizzate per asportare le stalattiti pendenti dalle alte volte. Ci siamo fermati attorno ad un piccolo e affascinante laghetto (all'esterno l'avremmo definita una pozzanghera...), oltre un ripido scivolo, in salita, coperto da fanghiglia, ci ha impedito la prosecuzione. E siamo ritornati alle auto. Alla volta della terza tappa fuori programma.

Photos from Le cave di Rosso Malpelo's post 14/01/2024

Oggi si è svolta la prima escursione del 2024 dell'Associazione, hanno partecipato una ventina di soci. La prima meta è stata la Pirrera di Sant'Antonio a Melilli.
La Pirrera di Sant'Antonio è una spettacolare cava di pietra bianca (calcare) sotterranea che si apre nei pressi di Melilli, alla base della falesia dell'età Milazziana. La cava si inoltra all'interno della montagna con un reticolo di ampi corridoi lunghi fino a circa 300 metri e ha una estensione di circa 2,5 km quadrati. La volta è sostenuta da possenti pilastri rocciosi, alcuni raggiungono l'altezza massima di 27 metri. Le gallerie incrociando creano dei vasti spazi da dove è possibile ammirare una miriade di prospettive, tutto attorno, di un fascino incredibile. Su alcune pareti si ammirano delle curiose e misteriose conformazioni della roccia, simile a sezioni di onde marine pietrificate. Chissà a cosa sono dovute. La guida che ci accompagnati, una simpatica e giovane geologa di nome Alessia ( componente di una cooperativa locale, che da qualche anno si occupano della fruizione della cavità), molto preparata e visibilmente innamorata del luogo, ci ha raccontato di tutto sulla Pirrera. Sembra che sia stata utilizzata fin dal 1450 per l'estrazione di blocchi calcarei destinati alla realizzazione di edifici e chiese - pecialmente dopo il terremoto del 1693 - a Melilli ed altre città, compresa la chiesa di San Francesco d'Assisi di Catania. L'estrazione della pietra finì nel 1962 perché i cavatori preferirono prestarono la loro manodopera nella realizzazione dell'area del Petrolchimico. Dopo se ne p***e quasi il ricordo, nonostante le potenzialità turistiche divenne una discarica e gli accessi furono inghiottiti da una vegetazione rigogliosa.

21/12/2023

La seconda domenica di gennaio 2024 (giorno 14) l'Associazione Culturale Le cave di Rossomalpelo APS ETS organizza per gli associati una visita a due spettacolari cavità del Comune di Melilli (Sr): la Pirrera di Sant'Antonio e la Grotta di Mastro Pietro.
Alla visita possono partecipare i soci in regola con la quota del 2024. Per informazioni scrivere
a [email protected]

La Pirrera di Sant'Antonio

La Pirrera, scavata nei calcari della Formazione dei Monti Climiti sui cui si erge il centro abitato di Melilli, è una immensa cava sotterranea di calcare (pietra bianca) caratterizzata da una volta sostenuta da mastodontici pilastri alti circa 26 metri, e da corridoi molto spaziosi, illuminati da ampie aperture, che la fanno sembrare una sorta di affascinante e misteriosa cattedrale gotica.


La grotta di Mastro Pietro

La Grotta di Mastro Pietro è una delle oltre 50 cavità carsiche presenti nel territorio melillese, e ha uno sviluppo orizzontale complessivo di circa 192 metri. Al suo interno sono presenti tombe dell'età del bronzo e una consistente quantità di concrezioni, come spettacolari colonne, stalattiti, stalagmiti e drappeggi.

06/12/2023

Franco Politano, Alfio Cariola, Salvo Castro, in rappresentanza dei partner, lo scorso venerdì 21 hanno accompagnato nel Rifugio di Cava Daniele gli studenti e le studentesse del "Laboratorio di progettazione sulla preesistenza e architettura degli interni M-Z" tenuto dal Prof. Luigi Pellegrino del Corso di Laurea in Architettura con sede in Siracusa.
Officine Culturali | COMITATO POPOLARE "ANTICO CORSO"| Centro Speleologico Etneo | Le cave di Rosso Malpelo

13/11/2023

Alcune curiosità sul rifugio antiaerei di via Cardì
Nella relazione dell'ingegnere Orazio Condarelli scritta 1942 sulla ricognizione fatta da lui e altri tecnici nelle cavità di Catania idonee a essere adattate a rifugi, ci sta scritto che una parte della cava di ghiara di via Cardì era stata già sistemata a ricovero dagli abitanti del quartiere e che era necessario migliorare la scalinata di accesso. Io leggendo questa relazione custodita all'Archivio di Stato, circa una ventina di anni fa, mi sono recato all'indirizzo riportato e con grande sorpresa ho trovato una persona particolarmente gentile e disponibili che mi ha mostrato un qualcosa che mi ha molto emozionato, l'accesso al rifugio all'interno di un cortiletto. Sempre tramite questa relazione del 1942 sono riuscito a ritrovare altri rifugi antiaerei a Catania, ma non sempre ho incontrato proprietari del luogo dove si aprono gli accessi, altrettanto disponibili ad accoglierci
Il rifugio di via Cardì quando l'ho ritrovato aveva l'accesso alla scala murato, ma dalla grata che sovrastava il muro era ben visibile la scala che scendeva verso l'ignoto. Il proprietario del luogo per facilitare il nostro passaggio, (la prima volta siamo riusciti a passare attraverso un buco da noi praticato nel muro), ha sostituire il muro con un cancelletto di ferro per permettere facilmente l'accesso a noi speleologi del Centro Speleologico Etneo, però Lui si è sempre rifiutato di visitarlo, e così altri suoi parenti, perché si racconta che sia infestato dai fantasmi "i spiddi" e a volte di notte si sentono i loro gemiti (saranno causati da movimenti d'aria interni durante notti ventose) provenire dal sottosuolo . Però, in effetti, come chi verrà a visitarlo vedrà, qualcosa di misterioso ci sta ed è , la cosiddetta "Camera segreta" (almeno così noi la chiamiamo) cioè un stretto passaggio, poco più di una fessura di una quindicina di centimetri, tra due muri perfettamente accostati ma non uniti. Per diversi anni per noi ha costitio un bel mistero questa aperuta lungo la galleria principale, perché guardando all'interno da diverse angolazioni si vedeva che ci stava un ambiente nascosto , poi un giorno una speleologa dal fisico snello e competente ad affrontare passaggi particolarmente angusti (anni fa, con il nostro aiuto, si è calata a testa in giù in un pozzo artesiano) dopo diversi tentativi è riuscita ad infilarsi nella fessura, il resto ve lo racconto sul posto.
La cava un tempo doveva essere attraversata da un corso d'acqua, ha lasciato delle tracce molto colorate, e fino a pochi anni fa era presente pure una cascatella di acqua allagava un ambiente, che i frequentatori del rifugio, com'è ancora possibile vedere ha usato come latrina e lasciando dei vecchi "candri" smaltati ed ormai corrosi dalla ruggine. Adesso l'acqua è scomparsa e con kei delle interressanti ed inaspettate colonie di piccoli crostacei bianchi.
Questo rifugio è collegato tramite una galleria della cava con il rifugio di via Pioppo.

09/11/2023

La seconda domenica di dicembre (giorno 10) l'Associazione Culturale Le cave di Rossomalpelo APS ETS organizza una visita allo storico e affascinante Rifugio Antiaerei sotto roccia di via Cardì (Cibali). Alla visita possono partecipare i soci in regola con la quota del 2023 e gli eventuali nuovi soci in regola con la quota del 2024. Per informazioni scrivere a [email protected]

13/10/2023

Quest'anno sarà possibile scegliere di destinare il 5x1000 all' Associazione Culturale Le cave di Rossomalpelo APS ETS. Se ti va, nella dichiarazione dei redditi puoi inserire nell'apposita casella il Codice Fiscale: 93122240877. Grazie

24/08/2023

Il Rifugio di Cava Daniele è uno dei luoghi più intriganti, suggestivi ed emotivi della Catania sotterrane. Pienamente convinti che restituirlo al pubblico sia fondamentale per il quartiere Antico Corso e per la città di Catania, i partner del progetto continuano a lavorare insieme, in assoluta sinergia, per la sua riapertura.

🏛 Officine Culturali: L'associazione, impresa sociale dal 2018, nasce nel 2009 e si impegna quotidianamente nella valorizzazione e tutela del patrimonio, attivando processi che stimolino una partecipazione culturale consapevole e contrastino il fenomeno delle povertà educative.

📍 Comitato Popolare "Antico Corso": Fondato nel dicembre del 2000, è un comitato cittadino che pone lo sviluppo sulla cultura, della partecipazione e della condivisione dei beni collettivi, come elemento fondamentale della lotta alla mafia e alla corruzione, promuove diverse iniziative a livello cittadino che coinvolgono le istituzioni, le scuola, le altre associazioni e i cittadini.

⛰ Centro Speleologico Etneo: Nasce a Catania nel 1984, fondato da un folto gruppo di amici e già esperti speleologi. L'associazione ha in breve consolidato la propria presenza nel tessuto socio-culturale cittadino sia svolgendo un'intensa attività esplorativa e scientifica in Sicilia, in Italia e all'estero sia collaborando con Enti Pubblico preposti alla gestione e alla tutela del territorio.

⛏ Le cave di Rosso Malpelo: Costituita nel 2013 si occupa soprattutto della ricerca, studio, salvaguardia e divulgazione delle cave di estrazione della rena rossa. L'Associazione collabora con il Dipartimento di Geologia dell'Università di Catania, il Centro Speleologico Etneo, la Sovrintendenza ai BB. CC. AA e con altre istituzione pubbliche e private.

Photos from Rifugio di Cava Daniele's post 30/01/2023
22/10/2022

Franco Politano Presidente dell'A. C. Le Le cave di Rosso Malpelo, lo scorso venerdì 21 presso la sede dell'Ordine degli Architetti di Catania ha commentato la presentazione di un PowerPoint che ha per tema "Le cave di rena rossa nella realtà catanese" per gli studenti e le studentesse del "Laboratorio di progettazione sulla preesistenza e architettura degli interni M-Z" tenuto dal Prof. Luigi Pellegrino del Corso di Laurea in Architettura con sede in Siracusa.

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