Avv. Andrea Lucchina
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AVV. ANDREA LUCCHINA
Nel 2006 si laurea a pieni voti presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2012 è avvocato del Foro di Milano, dopo aver svolto, oltre alla pratica forense, un anno di internship presso la Sesta sezione civile del Tribunale ed aver lavorato per anni presso lo studio di un Professore di Diritto Amministrativo.
Si occupa prevalentemente di Diritto Tributario, assistendo clienti privati e società, sia in ambito stragiudiziale che dinanzi alle Commissioni Tributarie e di Diritto Civile, patrocinando dinanzi a Tribunali e Corti d’appello, su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione al diritto privato, commerciale, bancario e alla responsabilità professionale degli operatori sanitari.
Con ordinanza n. 9635 del 13 aprile 2021 la Suprema Corte ha ribadito l’illegittimità di un atto di accertamento emesso prima del decorso del termine dilatorio previsto dall’art. 12, comma 7 dello Statuto del Contribuente, in caso di accessi, ispezioni e verifiche fiscali presso la sede del soggetto accertato.
Tale norma prevede che, salvo casi di particolare e motivata urgenza, l’atto di accertamento non possa essere emesso prima del decorso del termine di 60 giorni dal rilascio al contribuente della copia del processo verbale di chiusura delle operazioni da parte degli organi di controllo.
Nel caso di specie, tale principio è stato ritenuto operante anche se parte della pretesa risultava ancorata all’esito di indagini bancarie, per le quali non è previsto alcun obbligo di contraddittorio preventivo.
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Con decreto n. 2190 del 9 aprile 2021, il Tribunale di Napoli ha applicato il nuovo art. 183-ter della legge fallimentare per omologare un concordato, anche in mancanza del voto di INPS, valutando che il credito potesse risultare soddisfatto dal concordato in misura non inferiore rispetto all’alternativa liquidatoria.
Il caso si segnala anche per la decisione del principale creditore pubblico, Agenzia delle Entrate, che ha espresso voto favorevole al concordato, preferendo tale soluzione alle alternative, pur rinunciando al 99% della sua pretesa (sulla scorta della circolare 34/E/2020, involgente la “Gestione delle proposte di transazione fiscale nelle procedure di composizione della crisi d’impresa).
Detrazioni fiscali a rischio quando si usa il conto cointestato: la poco condivisibile tesi della Commissione Tributaria Provinciale di Perugia.
Detrazioni fiscali a rischio se usi il conto cointestato La contitolarità delle quote consente la deduzione degli oneri solo al 50% se la spesa è stata sostenuta con pagamento tratto dal conto in comune tra coniugi.
L’Avv. Marco Mannino si occupa prevalentemente di:
DIRITTO CIVILE: con particolare attenzione alla responsabilità civile da infortunio stradale, diritto di famiglia, diritto della privacy e recupero dei crediti.
Assiste società e clienti privati, in ambito nazionale, europeo ed internazionale, dalla fase conciliativa sino alla fase contenziosa ed alla successiva esecuzione.
L’esenzione prevista, in relazione all’IMU, per la casa principale (art. 13, comma 2, D.L. 201/2011) richiede non solo che il possessore e il suo nucleo familiare dimorino stabilmente in detto immobile, ma altresì che ivi risiedano anagraficamente.
Tale principio è stato recentemente puntualizzato dalla Corte di Cassazione, chiamata a pronunciarsi in un caso nel quale la ricorrente aveva la propria residenza anagrafica in un Comune, mentre il proprio coniuge -non legalmente separato- aveva residenza e dimora abituale in un altro Comune (Cass. Civ., sez. trib., 24 settembre 2020, n. 20130).
Le spese di rappresentanza, anche per importi elevati, non configurano un’autonoma organizzazione, in quanto non sono da ritenersi funzionali allo sviluppo della produttività.
Sulla scorta di questo principio la Corte di Cassazione ha recentemente sentenziato che l’avvocato non deve pagare l’IRAP anche in presenza di costi personali importanti per ristoranti e/o alberghi.
Cass. Civ., Sez. Trib., n. 3448 dell’11 febbraio 2021.
Il trasferimento della casa in favore dell’ex coniuge, che sia attuativo di un accordo di separazione omologato dal Tribunale, è esente (anche con riferimento all’imposta di registro).
Lo ha stabilito una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 4144 del 17 febbraio 2021), che conferma l’orientamento -ormai consolidato- del giudice della nomofilachia.
La recente pronuncia della CTR Lombardia n. 268/1/2021, nell’ammettere il ricorso al giudizio di ottemperanza, si segnala per l’affermazione dell’effettività della tutela del credito del contribuente derivante da sentenza a lui favorevole (e ciò, anche qualora tale pronuncia non contenga un’espressa condanna dell’Ufficio alla restituzione delle somme versate in corso di causa).
Non può essere condannato al pagamento delle spese processuali il contribuente soccombente, nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate si sia difesa in giudizio con i propri funzionari.
È quanto ha ribadito la recentissima sentenza n. 27444 del 1 dicembre 2020 della Suprema Corte di Cassazione.
la Suprema Corte, il 15 luglio 2020 (Cass. Civ., sez. trib., Ordinanza n. 15005) ha ribadito che se l’Amministrazione contesta fatture soggettivamente inesistenti, inserite o meno in una frode carosello, incombe su di essa l’onere di provare (anche in via indiziaria) non soltanto la oggettiva fittizietà del fornitore, ma anche la consapevolezza del destinatario che l’operazione era inserita in un meccanismo volto all’evasione dell’imposta.
Detto in altri termini, l’Ufficio è tenuto a dimostrare che il contribuente disponeva di indizi idonei a porre in allerta qualunque imprenditore onesto e mediamente esperto circa la sostanziale inesistenza della propria controparte commerciale.
Prime applicazioni dell’art. 12 quater della Legge 3/2012, in seguito alle modifiche introdotte con il Decreto Ristori (D.L. 137/2020).
Con ordinanza del 14.01.2021 il Tribunale di La Spezia ha approvato un accordo di composizione della crisi nonostante il voto contrario dell’Agenzia delle Entrate, che pesava quasi per un terzo dell’intero passivo.
Il Tribunale ha dato applicazione al c.d. “Cram Down” erariale, statuendo il seguente principio: “con le norme citate il legislatore impone all’amministrazione finanziaria l’adesione alle proposte di composizione della crisi che consentono la miglior soddisfazione del credito erariale, costituendo la novella normativa l’applicazione del principio di buon andamento e dell’efficienza della Pubblica amministrazione, previsto dall’art. 97 della Costituzione”.
La Suprema Corte di Cassazione, con ordinanza n. 3466 dell’11/02/2021 ha confermato questo principio: anche se non rientra nell’elenco degli atti autonomamente impugnabili dettato dall’art. 19 D.Lgs 546/1992, l’avviso bonario è anch’esso un atto autonomamente impugnabile dinanzi al giudice tributario, in quanto contiene una compiuta pretesa impositiva.
Non può essere condannato al pagamento delle spese processuali il contribuente soccombente, nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate si sia difesa in giudizio con i propri funzionari.
È quanto ha ribadito la recentissima sentenza n. 27444 del 1 dicembre 2020 della Suprema Corte di Cassazione.
Molte aste sono state sospese in questo ultimo anno, ma se siete interessati a un immobile all'asta rivolgetevi a un Avvocato: con il suo aiuto, in questo periodo, potrete concludere un buon investimento (in totale sicurezza).
Immobiliare: 2020 nero per le vendite all’asta, persi oltre 6 miliardi | WSI Secondo lo Scenario aste immobiliari 2020, sono stati 95.329 gli immobili messi all’asta nel corso del 2020, numeri dimezzati rispetto al 2019
L’Avv. Andrea Lucchina si occupa prevalentemente di:
- DIRITTO CIVILE, assistendo la clientela dinanzi alla giurisdizione ordinaria, con particolare attenzione al diritto privato, commerciale, bancario e alla responsabilità professionale in campo medico;
- DIRITTO TRIBUTARIO, assistendo società e clienti privati, sia in ambito stragiudiziale che dinanzi alle Commissioni Tributarie, Provinciali e Regionali, su tutto il territorio nazionale.
la Suprema Corte, il 15 luglio 2020 (Cass. Civ., sez. trib., Ordinanza n. 15005) ha ribadito che se l’Amministrazione contesta fatture soggettivamente inesistenti, inserite o meno in una frode carosello, incombe su di essa l’onere di provare (anche in via indiziaria) non soltanto la oggettiva fittizietà del fornitore, ma anche la consapevolezza del destinatario che l’operazione era inserita in un meccanismo volto all’evasione dell’imposta.
E tale prova esige la dimostrazione, in base ad elementi oggettivi e specifici, che il contribuente sapeva, o avrebbe potuto sapere, mediante l’utilizzo dell’ordinaria diligenza, in rapporto alla qualità professionale ricoperta, che l’operazione si inseriva in un’evasione fiscale.
Detto in altri termini, l’Ufficio è tenuto a dimostrare che il contribuente disponeva di indizi idonei a porre in allerta qualunque imprenditore onesto e mediamente esperto circa la sostanziale inesistenza della propria controparte commerciale.
la Suprema Corte, il 15 luglio 2020 (Cass. Civ., sez. trib., Ordinanza n. 15005) ha ribadito che se l’Amministrazione contesta fatture soggettivamente inesistenti, inserite o meno in una frode carosello, incombe su di essa l’onere di provare (anche in via indiziaria) non soltanto la oggettiva fittizietà del fornitore, ma anche la consapevolezza del destinatario che l’operazione era inserita in un meccanismo volto all’evasione dell’imposta.
E tale prova esige la dimostrazione, in base ad elementi oggettivi e specifici, che il contribuente sapeva, o avrebbe potuto sapere, mediante l’utilizzo dell’ordinaria diligenza, in rapporto alla qualità professionale ricoperta, che l’operazione si inseriva in un’evasione fiscale.
Detto in altri termini, l’Ufficio è tenuto a dimostrare che il contribuente disponeva di indizi idonei a porre in allerta qualunque imprenditore onesto e mediamente esperto circa la sostanziale inesistenza della propria controparte commerciale.
L’Agenzia delle Entrate ormai da anni ha adottato strumenti di indagine basati su accertamenti presuntivi, che determinano “a tavolino” i compensi dei lavoratori autonomi (ingegneri, architetti, dentisti, avvocati, commercialisti etc. …) sulla base di alcuni indicatori ritenuti rilevanti quali, ad esempio, il numero delle prestazioni rese.
La Cassazione ha recentemente convalidato tale approccio (Cass. 8491/2020): all’onere della prova “debole” gravante sul Fisco (accertamento fondato su presunzioni), si contrappone un onere della prova contraria “forte”, gravante sul contribuente, che sarà tenuto a dimostrare la correttezza del suo operato.
https://www.ilsole24ore.com/art/dai-dentisti-avvocati-fino-commercialisti-ecco-tutti-dati-sospetti-il-fisco-ADllaln
Responsabilità per trasfusioni di sangue infetto e maxi risarcimenti.
Trasfusione di sangue infetto: maxi risarcimento per erede Il TAR di Palermo Sezione I, con sentenza dell’11 maggio 2020, a definizione del relativo giudizio di ottemperanza, ha ordinato ...
Con la sentenza n. 18079 del 16 giugno 2020 la Sesta sezione della Corte di Cassazione ha stabilito che il Comune, reo di non eseguire una puntuale manutenzione, deve risarcire i danni non patrimoniali ai congiunti dell'automobilista morto a causa di ghiaccio su strada.
La sentenza della Suprema Corte è da segnalare soprattutto perché precisa che anche la positiva prova dell'eccesso di velocità del conducente non esclude la colpa del Comune (rilevando unicamente in termini di concorso di colpa).
https://www.ilsole24ore.com/art/il-comune-paga-la-morte-dell-automobilista-che-esce-strada-il-ghiaccio-ADSnnHm
Due procedure di infrazione UE contro l’Italia per la mancata concessione dei rimborsi sui voli cancellati e pacchetti tutto compreso non goduti.
In Italia le Compagnie sono legittimate a offrire dei voucher per acquisto di voli futuri come unica forma di rimborso, in forza del cd Decreto Cura Italia.
Secondo la UE si tratta di UNA PROCEDURA CHE FAVORISCE LE COMPAGNIE E PENALIZZA I CONSUMATORI.
https://www.ilsole24ore.com/art/voucher-anziche-rimborsi-i-voli-cancellati-governo-contro-l-ue-AD1Ng3b?refresh_ce=1
Voucher anziché rimborsi per i voli cancellati: il governo contro l’Ue Nonostante la richiesta Ue di procedura d’infrazione il governo intende confermare la possibilità per compagnie aeree e società di navigazione di dare voucher rimborsabili solo dopo 12 mesi
Le strutture dovranno dimostrare di aver posto in essere tutti gli strumenti di protezione concretamente idonei a prevenire il diffondersi del virus al loro interno, configurandosi una responsabilità di tipo omissivo.
Questa responsabilità, di tipo organizzativo, dovrà essere valutata caso per caso, in relazione alla prevedibilità (ed evitabilità) del contagio e della sua diffusione.
https://www.altalex.com/documents/news/2020/05/13/infezioni-da-covid-19-e-responsabilita-organizzativa-struttura-sanitaria?utm_medium=email&utm_source=WKIT_NSL_Altalex-00020008&utm_campaign=WKIT_NSL_AltalexFree31.05.2020_LFM&utm_source_system=Eloqua&utm_econtactid=CWOLT000004355049&elqTrackId=67dfa99ced6341a8a54a899edb593021&elq=4a3923418e4c419db70e84db78d8ebbf&elqaid=50251&elqat=1&elqCampaignId=28989
Studi legali e Covid-19: arriva il vademecum del Consiglio nazionale forense Misure tarate sul caso concreto e differenziate per datori di lavoro e no, con i distinguo per i contratti di appalto dalla pulizia alla manutenzione
Liti su affitti, forniture e rimborsi: il lockdown rilancia la mediazione Con i tribunali in affanno, l’accordo stragiudiziale può essere la via per risolvere le controversie figlie della crisi scatenata dall’epidemia
04.05.2020. Fase 2.
Lo studio di Milano (via Della Guastalla n. 5) riapre anche per la ricezione clienti.
Durante il periodo di chiusura i locali sono stati completamente sanificati.
I clienti sono pregati di presentarsi già minuti dei propri dispositivi di sicurezza.
All’ingresso verranno forniti copriscarpe e disinfettante.
Dopo ogni ricevimento e prima del successivo, opportunamente distanziato, la sala riunioni verrà nuovamente disinfettata.
La ricezione clienti viene comunque limitata alle urgenze ed ai casi strettamente necessari ancora fino (almeno) all’11 maggio.
Consigliamo a tutti di preferire la videoconferenza via Skype o Microsoft Teams, ove possibile.
RECAPITI:
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Lo studio di Gavirate (VA) riprenderà la ricezione clienti solo dopo l’11 maggio.
In attesa di potervi ricevere nuovamente nei nostri studi di Milano (Via Della Guastalla 5) e Gavirate (Via Al Lido 5), ricordiamo ai nostri clienti che su appuntamento siamo a disposizione per videoconferenze su Skype e Microsoft Teams.
Ci trovate ai seguenti indirizzi:
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Coronavirus, l’«ex» non può scappare con i figli per paura del contagio: diritto di visita anche a Pasqua Il Tribunale di Roma ribadisce che il diritto di visita dell’altro coniuge dev’essere garantito anche a Pasqua. E l’epidemia non va strumentalizzata
Un genitore può rifiutarsi di vedere il figlio minore, senza per ciò esser tenuto ad alcun versamento in favore del coniuge collocatario.
Tale rifiuto potrà comportare l’affidamento esclusivo in capo all’altro genitore e, nei casi più gravi, la decadenza dalla potestà genitoriale.
E’ quanto stabilito dalla sentenza n. 6471/2020 della Corte di Cassazione, pubblicata il 6 marzo 2020, che ha chiarito importanti aspetti in merito a questo tema delicato.
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Gavirate, 21026
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