SMN -Santa Maria Nascente
Scuola parrocchiale paritaria
"Se non avessi avuto la certezza che l'uomo può essere migliorato, non avrei avuto la forza di lottare per cinquant'anni, più volte ricominciando l'opera che da altri era stata distrutta. Non avrei la forza, alla mia età, di continuare a girare per il mondo, predicando questa verità."
Maria Montessori
"𝐍𝐨𝐢 𝐜𝐢 𝐢𝐥𝐥𝐮𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐥𝐞 𝐯𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐥𝐚𝐧𝐭𝐫𝐨𝐩𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐦𝐢𝐬𝐞𝐫𝐞𝐯𝐨𝐥𝐢 𝐛𝐫𝐢𝐜𝐢𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞, 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐝𝐮𝐥𝐭𝐢. 𝐀𝐝 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐢𝐛𝐨, 𝐚𝐝 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐮𝐧 𝐬𝐮𝐬𝐬𝐢𝐝𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐚𝐝 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐢𝐥𝐞𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚. 𝐌𝐚 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐝𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐫𝐢𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐚𝐢 𝐦𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭𝐚̀."
Maria Montessori
Gianni Rodari dedica questa poesia alla figlia Paola, quando era bambina, un autentico manifesto pedagogico:
Il gioco di fare da sola
È quello che più ti tenta
Già non vuoi che ti tenga la mano
Ogni giorno vai più lontano
Per questo sono così pronto
A dirti sempre di si
Per ripagarmi fin d’ora
Dei no che mi dovrai dire
Per essere giusta con te stessa.
« Potrà trovarsi in una situazione d’angoscia l’insegnante che essendo chiamata a dirigere una classe di simili bambini non ha altre armi che l’idea fondamentale di offrire ai bambini i mezzi di sviluppo e di lasciarli esprimere liberamente. Il piccolo inferno che è cominciato a scatenarsi in questi bimbi trascinerà a sé ogni cosa che ne sia alla portata, e l’insegnante, se passiva, sarà sopraffatta da una confusione e da un rumore quasi inconcepibili (....).
(L'insegnante) deve aiutare a risalire queste creaturine, che stanno correndo a precipizio lungo una via discendente. Deve chiamarle, destando i dormienti con la voce e il pensiero. Un vigoroso e fermo richiamo è solo e vero atto di bontà verso queste piccole anime»
Maria Montessori - La mente del bambino
Photo: 1930s Sèvres, France. Child playing with a combination of red rods, pink cubes, brown stairs, and number rods.
‘If teachers expect from the child a faithful repetition of what is written upon those prepared lessons, you will never have the revelation of the inner gauge of the child’ (Montessori, 2019, p.131)
Montessori, M. (2019) The Age of Miracles. Chennai: Indian Montessori Foundation
Come si può slegare mente e corpo? Si può davvero credere che l'intelligenza di un bambino o di una bambina sia slegata dal movimento, dal suo compiere azioni?
Non è possibile e questa è una delle convinzioni fondanti del pensiero pedagogico di Maria Montessori.
Le mani stanno al cuore della pedagogia montessoriana. Non rappresentano solo un organo sensoriale, quanto un luogo deputato allo sviluppo cognitivo di tutte le intelligenze dei bambini e delle bambine.
In un’epoca in cui la maggioranza dei neonati veniva ancora fasciata in culla, Maria Montessori “liberò” il corpo e le mani dei bambini per farle tornare ad essere uno strumento fondamentale di apprendimento, per stabilire relazioni con l’ambiente e le persone.
Anche io ne sono profondamente convinto e insieme a Laura Beltrami (che vedete in questa foto) ho curato l'edizione di "L'Intelligenza delle Mani", la prima racconta di testi montessoriani sull’argomento, in un’antologia illuminante e ricca di spunti pratici per i genitori e gli educatori di oggi.
In un mondo ipertecnologico come quello contemporaneo, la scoperta dell’ambiente attraverso il movimento e i sensi rappresenta una tappa decisiva per uno sviluppo sano e completo dei nostri figli.
Penso che sia sbagliato baciare in bocca i propri figli. O dire loro "ti amo".
Il "ti amo" devono dirselo, anche molto spesso, tra di loro gli adulti.
Nessuno però deve fidanzarsi con i propri figli anche perché, senza scomodare Freud, per loro sarebbe un peso terrificante.
Ancora più sbagliato baciarli sulla bocca che è una zona erogena: è un gesto equivoco, denso di compromissioni sessuali.
Ricordiamo l’open day di sabato 14 gennaio!
Il 6 gennaio 1907 nel quartiere popolare San Lorenzo di Roma apre la prima 'Casa dei Bambini'
'Era la fine del 1906. Tornavo da Milano, dove ero stata eletta a prendere parte all'aggiudicazione dei premi all'Esposizione internazionale, nella sezione di pedagogia scientifica e di psicologia sperimentale. Fui invitata dal direttore generale dell'Istituto dei Beni Stabili di Roma ad assumere l'organizzazione di scuole infantili da crearsi nelle case popolari.
La magnifica idea era di riformare un quartiere pieno di rifugiati e di misera gente, come quello di San Lorenzo a Roma, dove una popolazione di circa 30.000 abitanti era stipata, in condizioni che sfuggivano a ogni controllo civico. V'erano operai disoccupati, mendicanti, pr******te, condannati appena usciti dal carcere, i quali tutti avevano cercato rifugio tra le pareti di case rimaste incompiute a causa della crisi economica, che aveva interrotto ogni costruzione in tutto il quartiere.
Il progetto, ideato dall'ingegnere Talamo, si proponeva di comperare tutte quelle mura, quegli scheletri di case e completarli a mano a mano, rendendoli abitazioni stabili per il popolo. Questo piano fu accoppiato con la idea veramente mirabile di accogliere tutti i bambini al di sotto dell'età scolastica in una specie di "scuola nella casa"
(M. Montessori - La scoperta del bambino)
Siamo la patria di Maria Montessori, la pedagogista che elaborò un metodo per organizzare gli apprendimenti in modo da superare la medioevale lezione frontale.
Attualmente, purtroppo, ci sono spinte per far tornare indietro la scuola italiana. Il futuro invece è quello di una scuola che sia una comunità di apprendimento, dove si lavora insieme in un contesto laboratoriale che stimoli gli alunni a fare esperienze.
La storia dell'arte, a esempio, non si studia soltanto sui libri. Si porta la classe a vedere delle mostre!
“Il bambino che ha sentito fortemente l’amore verso l’ambiente e gli esseri viventi, che ha trovato gioia ed entusiasmo nel lavoro, ci fa sperare che l’umanità possa svilupparsi in un senso nuovo.
La nostra speranza per la pace futura non risiede negli insegnamenti che l’adulto può dare al bambino, ma nello sviluppo normale dell’uomo nuovo.”
Maria Montessori
La scuola Santa Maria Nascente augura
Buon Anno
L'educazione dovrebbe inculcare l'idea che l'umanità è una sola famiglia con interessi comuni. Che di conseguenza la collaborazione è più importante della competizione.
Bertrand Russell
Le disabilità aumentano con la riduzione delle capacità psicomotorie.
Qualsiasi psicomotricista onesta non può che riconoscere che trasformare un bambino che ha un ritardo psicomotorio in un criceto della tastiera non può che peggiorare il suo standard neurocognitivo.
Perché i miglioramenti ci sono se, come dice la Montessori, si permette al bambino di usare le mani. Se glielo si impedisce, mettendolo a picchiettare su una tastiera o a trascinare il ditino su uno schermo come un decerebrato, è ovvio che la problematica aumenta. Non c'è nessuna possibilità che i bambini migliorino senza attivare le parti nobili del cervello che sono collegate all'utilizzo delle mani.
È una delle lezioni più banali di neuroscienza e che ricorda il grande lavoro di Maria Montessori.
Buon Natale!
“Lasciamoci sorprendere dalla vita
e dai suoi piccoli miracoli
dai possibili germogli impensabili
che nascono e rinascono
intorno e dentro di noi.”
I bambini e il personale della scuola dell’infanzia Santa Maria Nascente, augurano a tutti liete feste e un sereno Natale
"Credetemi; i tentativi della così detta educazione moderna che cercano semplicemente di liberare i bambini da supposte repressioni non sono sulla buona strada. Lasciar fare agli scolari quel che vogliono, divertirli con occupazioni leggere, riportarli quasi a uno stato di natura selvaggia, non è sufficiente. Non si tratta di “liberare” da alcuni legami, si tratta di ricostruire; e la ricostruzione richiede l’elaborazione di una “scienza dello spirito umano”. È un lavoro paziente, un lavoro fatto di ricerche, a cui devono contribuire migliaia di persone dedicate a questo intento."
Maria Montessori - Formazione dell'uomo
Noi c’eravamo.
È stata una splendida mattina. Abbiamo condiviso spazi, strumenti e materiali oltre alla nostra creatività, col pensiero rivolto ai nostri bambini, ai loro bisogni e ai loro interessi. Mattine come queste meritano di essere ricordate perché la fatica profusa dona sempre grandi doni.
Grazie a tutti e a tutte per la partecipazione.
L’UMILIAZIONE NON HA MAI UN VALORE EDUCATIVO
L’umiliazione non ha mai un valore educativo.
E’ qualcosa che ti fa sentire sbagliato.
Un educatore competente ti dice “Hai fatto uno sbaglio”.
Mai e poi mai ti dirà qualcosa che ti fa sentire sbagliato.
L’umiliazione è stata la strategia preferita della cosiddetta “pedagogia nera”.
Alice Miller ha approfondito, nei suoi magnifici libri, i danni che essa ha prodotto su intere generazioni.
Michael Haneke, nel film “Il nastro bianco” ha mostrato i danni dell’umiliazione come metodo educativo, in una storia che congela il cuore.
L’umiliazione usata come strumento educativo costringe a vivere nella paura e rende l’apprendimento una strategia finalizzata a compiacere l’educatore.
Genera dipendenza. Mai autonomia e crescita.
Se “funzioni bene” a scuola, ti premio e ti stimo.
Se “funzioni male” a scuola, ti umilio e ti punisco.
Umiliare per promuovere la crescita è sempre – e ribadisco SEMPRE – controproducente.
Ci sono parole che in educazione non dovrebbero mai essere evocate.
MAI.
Una di queste parole è umiliazione.
L’umiliazione a volte – è vero – promuove il riscatto. Ma quasi sempre genera vendetta e dolore inutile.
Spero, penso e presumo che citare una simile parola in un discorso che cerca di spiegare quali sono le “leve” che fanno crescere, sia stato solo un enorme e grossolano errore. Un errore che nel discorso della persona massimamente autorevole in ambito educativo, suona davvero inaccettabile. Se così fosse, occorre – con umiltà (la cui radice etimologica è identica a quella di umiliazione) – saper dire “Ho fatto uno sbaglio. Non lo farò più”. E’ così che si comprende che la persona che fa uno sbaglio in realtà non è una persona “sbagliata”.
Un'ultima riflessione: le parole sono importanti. Chi ha il privilegio di gestire una posizione autorevole deve imparare a selezionarle con una cura assoluta. Sentire la responsabilità di ciò che si dice è un dovere inevitabile e necessario di chi ha il privilegio di poter dire parole che hanno un peso.
“Seminate nei bambini idee buone anche se non le capiscono.
Gli anni saranno incaricati di decifrarle nella loro comprensione e di farle fiorire nel loro cuore.
Tutti parlano di pace, ma nessuno educa alla pace.
Le persone educano alla competizione e questo è l’inizio di qualsiasi guerra.
Quando educhiamo a cooperare ed essere solidali l’uno con l’altro, quel giorno, educheremo per la pace”.
Maria Montessori
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Sesto San Giovanni
20099
Orario di apertura
Lunedì | 07:30 - 18:00 |
Martedì | 07:30 - 18:00 |
Mercoledì | 07:30 - 18:00 |
Giovedì | 07:30 - 18:00 |
Via Monfalcone 54
Sesto San Giovanni, 20099
Benvenuti nella nostra scuola! Da noi sono di casa l'allegria, l'entusiasmo e la voglia di crescere