marinadecarlo81

Cos'è l’ amore?
È dare senza volere nulla in cambio, è non avere più pretese né dispiaceri, è capire che niente è mio e ricordarmi costantemente di essere solo un amministratore della stupenda Grazia celeste.
L'amore è far fluire la misericordia e la pazienza del Padre in ogni mia cellula e non provare invidia, rabbia o gelosia, nessun sentimento di vanagloria ed orgoglio, ma coltivare con costanza i meravigliosi frutti dello Spirito nei miei giardini emotivi.
L’amore è lasciare che il mistero di Dio si compia in noi e non opporre nessun tipo di resistenza o freno, è lasciarsi morire ogni giorno per poter rinascere a nuova vita in Cristo Gesù.
L’amore è “tollerare ogni cosa, credere ogni cosa, sperare ogni cosa, sopportare ogni cosa”. E questo amore che ci sigilla al cuore di Dio non verrà mai meno, accompagnandoci per l'eternità.

Dimenticare il Mar Rosso, la Tua presenza fedele e costante nel mio arido deserto, la Tua ombra per la mia arsura, la mamma per la mia fame, la Tua acqua per la mia insaziabile sete.
Dimenticare il cammino intrapreso insieme, mano nella mano, a volte, persino in braccio quando le mie forze venivano meno, le Tue carezze quotidiane,i piccoli dettagli di un grande Amore, la Croce, il sacrificio e la libertà, la gioia di conoscerti e lo stupore del velo della Grazia che si alza ancora un po’ per poterti “vedere” meglio.
Dimenticare è un astuto, diabolico lavoro di amnesia, è perdere lentamente il contatto,è cominciare ad appassire nelle mani del nemico. Sbocciamo invece nel giardino celeste, ed ogni giorno ricordiamo ai demoni tutto ciò che il Dio dell'impossibile ha fatto e farà per noi, con noi e in noi, nel nostro difficile passato, nel nostro raggiante presente e nel nostro futuro glorioso.

🌱Buon Sabato🌱
Il Signore ci dice: Quando sentite il peso dei peccati, ricordatevi che sono morto per voi. Quando siete perseguitati e afflitti per amore mio e del Vangelo, ricordatevi che vi ho amati e sono andato ad offrire la mia vita per voi. Quando i vostri doveri vi sembrano pesanti e difficili e i vostri pesi insopportabili, ricordatevi che per amor vostro ho sopportato la croce, trascurandone la vergogna. Quando il vostro cuore viene meno davanti alla prova, ricordatevi che il vostro Redentore vive per intercedere per voi.
Tratto da "Gesù di Nazaret" -Ellen G. White

Come non si può non vedere la mano di Dio nel continuare, generosamente, a sostenere la vita su questo mondo ribelle?
Come si può essere così ciechi da non scorgere la presenza dell’ Onnipotente, intorno a noi? Come si può essere così inghiottiti da non riuscire più a guardare oltre la cortina dell'agnosticismo e dell'egocentrismo umano?
Come siamo arrivati a questo punto?
Che lavoro magistrale ha intessuto il nemico nelle nostre menti! Eppure il nostro Dio è ovunque, tutto il Cielo si muove ancora, disperatamente, per questa Terra alle battute finali, per prenderci per mano e trascinarci fuori dall'incredulità, fuori l'oscurità che ci circonda, vuole tirarci fuori dai vortici delle false idee, delle visioni distorte.
Tutto il Cielo vuole guarire i nostri cuori e aprire i nostri occhi per poterci, tra poco, vedere davvero. Per l’ Eternità.

Sveglia i bambini di Laodicea Signore, ti prego, apri i loro occhi all'imminente Tuo Glorioso ritorno.
Distruggi le catene dei giovani di questi ultimi solenni giorni del relativismo o del moralismo, e scardina i lucchetti delle loro mentali, diaboliche prigioni.
Concedi ad ogni Tuo piccolo, futuro, missionario un'opportunità di conoscerti personalmente, sgombra da ogni inganno, sortilegio, amnesia e distrazione.
Che ci sia sana urgenza nei loro cuori,
che ci sia amore per il prossimo e non per il proprio io, bramosia di viverti pienamente nelle proprie vite, non di riflesso, per sentito dire. Che ci sia la fede di Gesù a muovere ogni loro passo, a guidare ogni loro sogno.
Soltanto la pura, equilibrata, perfetta fedeltà di Gesù.

Aspetto un cambiamento, un accenno di movimento, un pezzetto di arcobaleno.
Attendo, al buio, in compagnia delle lacrime, uno spiraglio di luce, un po' di speranza. Rimango fermo, tra preghiere e suppliche, anelando ad un grido di gioia, ad un inizio di redenzione, sognando la Tua Gloria esplodere nei nostri cieli.
Lotto in ginocchio, ogni giorno, per una bandiera bianca, una resa totale, una rinascita, una guarigione.
E quando, tra malinconia e paura, non ti vedo, non ti scorgo,quando navigo nel Tuo silenzio,e tutto rimane uguale, tutto immutato, ricordami Spirito Santo che “la mia causa ti sta sempre davanti”; gridalo ai demoni, sussurralo al mio cuore e poi abbracciami forte per non lasciarmi andare mai più nelle mani dello sconforto.

Agli occhi Tuoi Signore, tutto ciò che ti è gradito, che ti fa esultare di gioia, che ti commuove di felicità e ti rende fiero di me.
Agli occhi Tuoi Adonai, ciò che ti accarezza il cuore, che ti strappa un sorriso di approvazione, che ti fa piangere come una madre davanti alle vittorie di suo figlio.
Agli occhi Tuoi, Dio degli audaci, tutto ciò che è integro, onesto, puro e nobile, che ti rende onore e glorifichi il Tuo santo nome.
Agli occhi Tuoi, Padre buono solo ciò che è pulito, che profumi le mie giornate d'Eternita’ e le Tue di divina tranquillità, che accorci la distanza ed il tempo dal nostro abbraccio eterno, affinché Tu possa dire di me, con orgoglio e fierezza : “Egli ha fatto ciò che è giusto ai Miei occhi”.

Ti ho trafitto a quel legno migliaia di volte, le mie follie hanno messo sul Tuo capo una dolorosa corona di spine. Gli errori, le distrazioni, il trasgredire la Tua legge, contestualizzando, modernizzando la mia visione hanno piantato lunghi chiodi nelle Tue mani.
Il sonno, il non capire chi siamo mescolandoci pericolosamente con il mondo, i giochi di prestigio e la tiepidezza, continuano a conficcare chiodi nei Tuoi piedi innocenti.
Il mormorio, il costruirsi continuamente altari a Baal, il perdere la propria identità e giocare con i demoni trafiggono il Tuo costato, eppure continui a guardarci con occhi amorevoli, continui a pregare intensamente per ognuno di noi, per ogni anima tormentata.
Incessantemente,dagli albori del mondo, continui ad insegnarci come amare, come essere un canale meraviglioso della misericordia del Padre.
“Semplicemente” come vivere la comunione perfetta tra il Cielo e la Terra.

Molto di più di piccoli sprazzi di felicità, di granelli di effimera, spicciola contentezza.
Molto di più di questa miseria, di questa affamata, continua sete emotiva, di piccole gocce di finta acqua, di tristi passi in grandi prigioni.
Molto di più di pochi giorni tranquilli, di esigue tregue in feroci battaglie, di miraggi di oasi,di ologrammi di luce.
Molto di più di quanto possiamo immaginare, pensare e sognare vuole donarci nostro Padre, molto di più di fugaci arcobaleni, di squarci di variegati tramonti, di oscure finestre su albe dorate. Tutto il Cielo è il dono di Dio per ognuno di noi. Non accontentiamoci delle briciole, tutto il Cielo e le Sue copiose benedizioni sono a nostra disposizione. Alziamo il capo ed afferriamole, con bramosia, per fede, perché il Signore l’ ha detto e lo farà.

Voglio conoscerti Signore come mi conosci Tu, voglio che il Tuo carattere si rifletta nel mio, affinché io possa rispecchiarmi nella Tua Gloria.
Voglio che il Tuo Spirito dimori in me, che il mio cuore sia unito al Tuo in quell’ abbraccio profondo ed ancestrale di Creazione.
Sono stato creato per rivelare chi sei, e voglio vivere per essere specchio e riflesso della Tua perfetta immagine, continuando a testimoniare della Tua bontà anche nelle ere infinite del tempo.
Voglio potermi guardare e ritrovarti ogni volta che lo farò. Guardarmi e vederti. E avere certezza che tutta la pienezza della Deità viva in me, oggi e per l'Eternità.

Camminare nel buio, mendicare,trascinarsi in grigie giornate di oscure follie. Si può essere ciechi in molti modi : si possono avere occhi aperti eppur non riuscire a vedere nulla, si può leggere,ascoltare,guardare eppure non scorgere niente. Si può continuare a ridere, a viaggiare, a vivere pur rimanendo senza “luce”.
Ho capito,tra occhi spenti e malinconia, con dolore, di avere avuto disperato bisogno di vederti davvero Gesù. E le mani della Grazia sono arrivate, proprio lì, nel fango della mia oscurità. E ho visto, finalmente,Sangue e Croce, sacrificio di un Giusto e liberazione di un peccatore.
Ho visto la Tua Gloria, il Tuo carattere, ho scorto la Luce. E miracolosamente, con i Tuoi occhi ora vedo l'Eternità.

Ho creduto a menzogne di demoni, ho camminato con gli occhi chiusi per anni, oppresso da visioni distorte e sentimenti fuorvianti.
Ti ho cercato Padre buono nelle mie bugie, tra i miei peccati, in luoghi e cieli occupati da stelle cadute…Sono state illuso da magistrali bluff di conoscerti, di sapere chi fossi, Dio degli oppressi.
Solo quando,accompagnato dallo Spirito Santo ho afferrato la consapevolezza di essere arena e palcoscenico di un crudele ed ancestrale conflitto, ho capito davvero chi eri e chi ero, e ho potuto cominciare a tagliare i fili che mi rendevano burattino nelle mani del nemico. E libertà, felice, gioiosa libertà ho cominciato a respirare a pieni polmoni, trovando rifugio tra le Tue eterne braccia,imparando a vincere sulle potenze dell'aria e a vivere, finalmente,alla Tua gloria ogni giorno, Dio dei prigionieri.

Non voglio perderti di vista Signore nelle trincee di questo vivere, nelle attese di lunghi silenzi, nel caos e nella pressione mentale di questi ultimi giorni.
Non voglio perderti di vista nelle chiacchiere, tra le polemiche,i mormorii, e le amare ribellioni, tra parole di conflitto e voci di demoni. Non voglio perderti Adonai nel tempo prezioso e irripetibile che mi concedi, tra ostacoli e tensione, inghiottito dal mondo e la sua concupiscenza ad annaspare tra boccate di santità e deboli promesse.
Non voglio perderti di vista,nemmeno un secondo, in questa oscurità dottrinale Padre buono. Illumina con la luce del Tuo Spirito il mio cammino affinché possa sempre vederti, chiaramente, davanti ai miei passi.

Siamo completamente immersi in una cosmica guerra, cruente e sanguinosa. Guerra di anime, di controversia, di gran conflitto, di salvezza o perdizione.
Battaglie reali che si combattono ogni giorno, in tutta la loro ferocia, nelle nostre case, tra i nostri affetti, nel nostro vivere e nelle profondità dei nostri pensieri.
Conflitti invisibili eppur tangibili, silenziosi eppur ridondanti nelle nostre menti, trasparenti eppur così totalizzanti,a volte, da riempire tutto il nostro quotidiano.
Una lotta senza sosta si combatte dagli albori del mondo per strappare e vincere ogni singola anima alla Morte, per liberare i prigionieri da catene eterne e dolorose, per restituire identità perdute e custodire la Verità.
Uno scontro, tra il bene e il male, continuo e costante, è in atto, incessantemente, proprio qui,accanto a noi per strappare tizzoni dal fuoco e preparare i prossimi, futuri, abitanti del Cielo.

Sempre più fuori posto nella vita sociale, nei discorsi in famiglia, a tavola con i propri cari, nelle aule a scuola, a volte anche, tra le panche in Chiesa.
Fuori posto in questo mondo che viaggia in direzioni diametralmente opposte alle mie, con sguardi ed obiettivi inconciliabili ad ogni figlio di Dio.
Fuori luogo nella superficialità, nell’ecumenismo, nel sonno e nell'incoerenza di non capire dove siamo collocati nella storia profetica di questa Terra e nel dimenticare troppo spesso, pericolosamente, chi siamo.
Fuori posto in ogni parola o circostanza in cui Tu non ci sei, non sei contemplato, non sei benvoluto.
Nell’ estraniarmi spiritualmente da ogni potestà del nemico, aiutami ti prego Spirito Santo ad essere testimonianza e risveglio, carezza e speranza, curiosità ed ispirazione. Santificami nella Tua verità e sostienimi ad esortare, a consolare, a vigilare sulle Mure di Sion, a camminare tra i malati e le cisterne rotte.
Aiutami anche oggi, Padre mio ad essere in questo mondo, senza essere di questo mondo.

Cristo è casa quando riconosco la Sua voce e sento di essere in famiglia con gli occhi chiusi e le mani giunte, quando respiro l'aria del Cielo nel grigiore dei miei giorni e cammino sopra le mie spaventose tempeste.
Cristo è casa nell'inno che intono nelle mie prigioni, nel canto che accompagna i miei crogioli,nella lode che brilla,come stella, nell'oscurità di queste mura.
Cristo è casa quando la solitudine si fa pesante e le parole, a volte, a tavola, si fermano in gola e non riesco ad esprimere quanto io sia felice e grato a Dio nonostante tutto, nonostante tutti. Cristo è casa perché è l'unica dimora familiare per me,la sola porta che voglio attraversare e la vera fonte da cui voglio attingere per le ere infinite del tempo.
Cristo, per Grazia, è casa mia, ed io, senza alcun merito, casa Sua.

Settembre, il mese del pianto incessante dei bambini, di letali inganni del nemico, di assurde falsità che nascono e crescono come rovi nelle nostre, sbagliate convinzioni.
Settembre, il mese di “piccoli” dolori, di amare distorsioni, di lacrime e innaturali distacchi, di braccia tese, di urla e disperazione, a volte, di rassegnati silenzi e sguardi tristi.
Settembre e le trappole, i sospiri di Dio, i Suoi progetti d'amore materno e vera educazione andati in fumo. Il Suo desiderio di simbiosi, di cura esclusiva in famiglia, di autentica preparazione per il Regno, distrutti da mani d'uomo e di demoni.
Abbi pietà ancora di noi, Padre buono, scardina con la luce del Tuo Spirito la falsa educazione e riunisci di nuovo, le Tue piccole creature alle loro famiglie per essere fedeli al Tuo Patto e preparare quest’ ultima generazione pensante ad incontrati, tra poco,indomita e santa, tra le nuvole del cielo.

Ho cercato amore in ogni carezza, finta o vera che sia stata, in ogni casa di carta e castello di fumo.
Ho cercato sicurezza in ogni attenzione, in ogni parvenza di calore, l’ho cercata persino nelle mie morali prostituzioni.
Ho cercato la libertà in ogni prigione possibile, in ogni grigio arcobaleno, in visioni distorte con lenti oscurate, in pericolose scorciatoie di finta felicità.
Ho cercato me stesso in ogni errore commesso, nelle lacrime amare versate e fatte versare, nell’ infanzia di guerra e tristezza che ho attraversato con passi di bambino e grandi macigni sul cuore.
Ho cercato di riempire i miei vuoti con ogni forziere d'oro scintillante,ma solo quando mi sono guardato mendicante a rovistare nella spazzatura, ti ho trovato, Dio dei distrutti.
È lì nella mia miseria che ho potuto ammirare spiragli dorati di amata salvezza.È li che ho capito chi sono e, di dolce riflesso, chi sei Tu, Mio gentile Creatore. È lì che ogni giorno, in ginocchio, trovo e ricevo tutto ciò di cui ho bisogno.
Tutto il Cielo, sempre, proprio per me, per te.

Chi sono io?
Sono una creatura libera e dipendente dal Padre che adempie alla legge immutabile del prendere da Dio soltanto per dare al mio prossimo.
“Sono consapevole di non poter produrre nulla e di non avere nessuna proprietà”.
Nella mia autentica identità è racchiusa la fondamentale e solenne verità che io sono soltanto un tramite limpido e pulito dell'amore dell'Altissimo, uno strumento, un ponte della Misericordia Celeste.
Io non sono Dio, non sono la fonte dell'amore, non sono spiritualmente indipendente, non ruota tutto intorno a me e niente è mio.
Capire chi siamo ci libera davvero di ogni dolore, di ogni perdita, di ogni inganno del nemico perché non siamo più le vittime, non c'è perdita in noi, in ogni caso siamo e rimaniamo soltanto un canale, "un sistema aperto e dipendente dal Creatore."
Ecco la sorprendente e semplice rivelazione sul mio io: sono morto a me stesso e permetto ora, per Grazia , che Cristo viva la Sua vita meravigliosa in me.

Fino alla fine camminerò a testa alta, fiero e degno di rappresentarti nel miglior modo possibile, Padre mio.
Fino alla fine volerò sostenuto dal Tuo Consolatore, leggero ed umile, coraggioso ed audace, sopra le montagne di ostacoli ed insidie che minacciano la mia visione.
Fino alla fine la Tua vita perfetta scorrera’ nelle mie vene,indondera’ di pace e fermezza il mio cuore e renderà liberi davvero i miei passi ed i miei intenti.
Fino alla fine non potrò fare altro che servirti, che seguirti e ricordarmi di ogni Tuo prodigio, Dio del deserto, e testimoniare di Te,Mio Re, preceduto dalla potenza del Tuo Spirito.
Fino alla fine la mia volontà sarà sigillata alla Tua, le mie parole saranno le Tue parole ed il mio agire sarà il Tuo volere.
Senza filtri, senza veli. Uno con Te fino alla fine di questo mondo e per l’ Eternità.

Portami in braccio Signore quando le forze vengono meno ed i miei passi si fanno pesanti, quando la paura paralizza il mio procedere ed il cuore quasi smette di ba***re.
Portami in braccio Padre mio quando il nemico mi lascia agonizzante ai bordi della mia esistenza, quando colpisce i miei cari, e mi lascia moribondo, mentre tenta di chiudere i miei occhi alla certezza che invece Tu sei proprio accanto a me. E quando ne avrò bisogno circondami di luce e coraggio.
Portami in braccio Adonai quando mi mancheranno le energie e mi lascerò andare, al sicuro, nel Tuo santo riposo per trovare pace e conforto.
Tra terrore e tristezza, tra oscurità e insidie, io voglio rimanere tra le Tue braccia, e sentire il Tuo calore riscaldare la mia gelida anima, sentire il Tuo cuore ba***re insieme al mio,il Tuo dolce respiro calmare i miei singhiozzi e la Tua voce soave rassicurare la mia solitudine. Presto saremo insieme, sullo stesso Trono, per l’ Eternità, Dio dei malati.

Ti rendo lode Mio Signore per le catene che hai spezzato delle mie dipendenze, e per le prigioni mentali che hai aperto con la Tua mano potente e liberatrice.
Ti rendo lode Mio Redentore per aver pulito il fango dai miei piedi ed il Tuo sangue dalle mie mani omicide.
Ti rendo lode Mio Creatore per le Tue carezze che giungono sul viso ed il cuore con vivi colori di tramonti e venti di primavera.E mi lascio amare da paesaggi struggenti, dal limpido mare, da un prato in fiore.
Ti rendo lode Padre buono per aver contato persino il numero dei miei capelli, per aver circondato le mie mura ed esserti preso cura dei miei tormenti, per avermi abbracciato nella solitudine delle mie oscure paure e non aver permesso che scivolassi via come cenere dalle Tue amorevoli mani.
Ti rendo lode o mio Salvatore per essere diventato morte affinché io diventassi vita, la Tua Vita,tramite quel legno e tre chiodi che sono diventati per me speranza e simbolo dell’ Amore perfetto.

Voglio perdermi di vista nella contemplazione di Cristo, Colui che ha portato sul Calvario tutte le nostre malattie, i nostri tormenti, i dolori di questa umanità agonizzante, che ha coperto con il manto della Sua giustizia tutte le nostre follie, e ha ricucito quella ferita ancestrale che ci separava dal Padre.
Voglio perdermi negli occhi di Colui che ha costruito con le Sue mani insanguinate il ponte sul quale posso passare per essere ricongiunto al Cielo.
Voglio contemplare,con profonda umiliazione,la Croce fino a quando la Sua luce non abbia illuminato ogni angolo buio del mio carattere ad essere trasformato ad immagine di Cristo, il Mio Salvatore.
Voglio perdermi nell’ abbraccio con quel legno che mi ricorda il prezzo enorme che hai pagato, Mio Redentore,per me, peccatore salvato per Grazia.

Signore Tu conosci i miei dolori, i miei fallimenti, i tormenti, conosci le lotte interiori cruenti e massacranti. Quante volte sono annegato, quante volte ho annaspato nel fango, quanto freddo Signore, quanto freddo ho provato.
Tu sai la fatica e la disperazione di non conoscerti ancora, di vagare nel buio, a tastoni, di perdermi in vicoli ciechi, senza uscita.
Quante volte sono finito in gabbia, catturato da un nemico crudele, quanto tempo passato tra quattro mura a guardare un soffitto, quando invece la libertà era ad un passo da me, bastava che aprissi quella porta per farti entrare…
Adonai grazie perché pur conoscendo le mie brutture, le mancanze ed i deserti, sei rimasto, amandomi di un amore puro, santo e perfetto, anche nelle mie mostruosità.
Sei rimasto nella mia solitudine, nel buio dei miei giorni, nel pianto di un dolore. Sei rimasto per restare, per sempre.
Rimasto per poter attraversare, con ognuno di noi,mano nella mano, le ere infinite di giorni felici, Dio d' eternità.