I Vivi di Volata

I Vivi di Volata

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Photos from I Vivi di Volata's post 27/07/2024

Oggi ultimo incontro prima delle vacanze...
Ultimo pomeriggio a casa di Luca, un po' dal carattere tecnico ed organizzativo per calendarizzare i prossimi impegni... cmq tutti presenti per il 14 settembre, ma anche di prove in particolare di "AMICI" che sarà il primo spettacolo a tornare in scena nella prossima stagione.
Per quanto riguarda il nuovo testo L' ISTITUTO... quasi tutte le scene principali sono state lette, messe quasi a memoria ed iniziato ad abbozzare i diversi movimenti.... intanto, come sottolinea il regista : studiate, studiate....
In particolare poi ci siamo dedicati alla lettura di "AMICI", che era stato un po' trascurato per una rivisitazione dell'insieme soprattutto curando i ritmi e le coloriture delle diverse battute... Dopo un primo "smarrimento" ci siamo ritrovati e recuperato tempi, ritmi e coloriture come richiedeva Luca... che poi ha ripetuto... studiate, studiate.... "i nostri compiti per le vacanze"!!!!
Incontro impegnativo e stancante non solo per il "lavoro messo in atto" ma anche per il caldo che certo non aiutava.... cmq portato avanti e terminato positivamente come sottolineato da Luca, sempre molto attento e meticoloso durante le prove!!!
Un brindisi con un buon bicchiere di vino bianco freddo ha posto fine all'incontro.... augurandoci buone vacanze.... Ma buone vacanze anche a tutti voi ed in particolare a chi ci segue e.... vorrà seguirci...!!! 👍😊
Ciaoooooo....

12/07/2024

Breve digressione socio/politica per inquadrare, argomentare, far comprendere il testo, l'idea, l'opionione... entro cui si muove e si sviluppa la commedia "L' ISTITUTO", da poco in lavorazione e trasposizione scenica.

EUROPA
So per chi batte il mio cuore.
So
per chi avrei votato in Francia.
Non è mai bene dare ascolto al cuore, specie in politica.
Votare la cosìddetta destra significa distruggere l' Europa che non è unita se non per gli interessi della finanza, dell' industria e della distribuzione.
Votare la cosìddetta sinistra significa consentire alla finanza, all' industria e alla distribuzione di beni e servizi di proseguire sicura nei propri lucri.
Occorre un' Europa unita in sede politico e militare con un governo centrale in una federazione di Stati - federazione, non Confederazione - che impedisca ai gruppi finanziari di lucrare con l'inflazione ormai devastante.
So che è impossibile.
Gli elettori votano per odio e risentimento, ciechi a qualunque progetto politico.
Il cancro della democrazia.
Credo che continueremo a tenerci la plutocrazia al potere.
Ecco la visione della commedia
"L' ISTITUTO", ecco come finiremo, non io, che sarò carne per vermi, ma i nostri figli, i nostri nipoti.
Il Manifesto di Ventotene è carta per cesso.
(LSG)

04/07/2024

Pomeriggio da Luca... per le prove del nuovo testo teatrale da mettere in scena appena possibile.
Partire non è facile...
Ci vogliono tempo, costanza, curiosità, disponibilità, voglia di impegnarsi, di "mettersi a n**o" o meglio di "ricostruire un altro te" per essere "quel personaggio".
Oggi, proprio perché agli inizi di questo nuovo percorso, è stato messo in atto un lavoro molto certosino, impegnativo, preciso, graduale... Ogni "attore", come un pezzo di creta sul tornio, pian piano si modellava non sulle mani del regista, ma dalle sue parole, dai suoi suggerimenti : intenzioni, pause, variazioni di tono, sospiri, velocità, sottolineature, fisicità del corpo da adattare alle intenzioni da esprimere e da trasmettere... Daniela, Lauretta e Nadia hanno pian piano dato vita ai loro tre personaggi, molto particolari e caratterizzati, per dare loro spessore e credibilità.
È stata una bella "lezione" di regia...
una quasi perfetta sintonia tra le diverse e motivate indicazioni registiche e le diverse interpretazioni delle attrici.
Il tutto sullo sfondo di un contesto politico, economico, sociale ed implicazioni psicologiche ed emotive molto concrete e sentite...
(Si è lavorato sulla scena VII del 1' Atto.)

30/06/2024

MINISTRO

La figura del Ministro della Sanità ne L’istituto è ricalco dell’oratore ne Le sedie di Ionesco, giunto a fine commedia per svelare le speranze e i programmi dei due vecchi coniugi in paziente attesa. Ricalco, ma rovesciamento, giacché in Ionesco le sillabe dell’oratore chiudono la pièce nello stordimento dei due vecchi coniugi, ne L’istituto suscitano un delirio di applausi del personale sanitario, dei parenti ed amici dei degenti-pazienti.
Emblema del potere politico che recita a memoria una parte già predisposta e priva di significato, perché il sistema dei partiti politici che compongono i Parlamenti sfoggia e agli interessi della grande industria e della finanza privata.
Non mie parole, queste, ma dell'ex presidente del Consiglio della Repubblica italiana Mario Monti, seppure pronunciate in modo più cauto e quasi in sordina.
Il Ministro dell'utopia sanitaria è così un pupazzo, una testa di legno al servizio di interessi più grandi di lui, anzi egli ne è partecipe, complice, un alto direttore di società per azioni imprestato alla politica. Anch'egli una marionetta.
Perché la sua recita funzioni, il Ministro ha bisogno del sostegno della Direttrice, dell'infermiere e dell' inserviente, nonché del personale dell'istituto.
Sono i piccoli elementi dell'ingranaggio che permettono al sistema di funzionare.
E l'olio dell'ingranaggio è il densro, quand'anche la promessa del futuro danaro.
Avarizia, direbbe Dante.
(LSG)

17/06/2024

Intanto proseguono le letture a tavolino del testo, i primi abbozzi di memoria ed il montaggio di alcune scene... comunque tutto in dive**re..
Prima di mettere a fuoco altri personaggi ecco, necessarie alcune riflessioni registiche.

Attori e regia

Recitare è seguire un binario interpretativo: sembra che il percorso sia obbligato, che non vi sia spazio per la creatività dell’attore
come declamare un verso endecasillabo, seguendo le appoggiature ritmiche. La velocità della motrice, la variazione di velocità, come le coloriture delle sezioni prima e dopo le appoggiature ritmiche sono la libertà dell’attore, come la percezione del pubblico, diversa per ogni serata.

Se l'attore segue le indicazioni di regia, il suo lavoro approfondisce le coloriture e il ritmo, per rendere universale la battuta, cosicché lo spettatore si riconosca in quanto l'attore recita/declama/interpreta.

È poi la complicità con gli altri attori..

E ancora le pause, le sospensioni suoni che condisco o ogni battuta, perché non è sempre consentito recitare una tragedia classica.
Il teatro di oggi è fatto di suoni e gesti non scritti, non segnalati dal drammaturgo. Una dovizia di particolari che rende la recitazione variegata come un prato di fiori.
(LSG)

11/06/2024

Ancora parole, pensieri, immagini.... per delineare, descrivere e capire altri due interpreti de "L' Istituto".

Infermiera e inserviente
Nella favola di Esopo "I colombi domestici e i colombi selvatici" un uccellatore porta i suoi colombi domestici nel bosco, dove tende le sue reti tra le fronde, cosicché i suoi colombi emettano suoni di richiamo per i colombi selvatici che rimangono intrappolati nelle reti. Alle rimostranze dei selvatici per essere stati ingannati, i colombi domestici rispondono : "A noi conviene così."

Filosofia di schiavi.

Stessa situazione quando in un supermercato la cassiera ti rivolge la domanda di rito : "Sacchetto?", benché tu abbia preso solo due pezzi a prezzi di Cartier. Dovresti pagare anche 15 centesimi per il sacchetto bio-degradabile? o quando in farmacia la neo-assunta ti vende una confezione di analgesico con 12 pillole, pur disponendo di altra confezione da 2 pillole, o ancora al mercato l'inserviente ti mette nella sporta 3 albicocche guaste su 6.

La schiavitù è condizione dell' animo

Così l'infermiera e l'inserviente ne
L' Istituto assumono lo stesso atteggiamento dei colombi domestici: a loro conviene fare così
In più nelle due donne vi è la consapevolezza di essere parte di un meccanismo di perfetto inganno,
l' orgoglio di essere dall'altra parte, la parte del più forte.
È quando si rivelano, togliendosi la
maschera, appare un volto di diaccia
Indifferenza.

Qualunque sistema socio-politico- economico si mantiene e prospera grazie ai suoi schiavi.
(LSG)

06/06/2024

Pensieri, parole ed immagini per introdurvi sempre di più e meglio nell'atmosfera del nostro prossimo spettacolo "L'istituto"... che muove i primi passi nella sua preparazione ed allestimento.....

SBARBARO
"Farfalle" : così il poeta chiama le sarti e in pausa davanti l'ingresso del laboratorio. Esse punzecchiano un giovane paraplegico in sedia a rotelle, per vendicarsi, ma inconsapevoli, di altri uomini che le
"prendono" e "sciupano".
Il paraplegico sorride felice, anziché
"sb****re la testa nel ferro della
carrozzella". (da Trucioli)
Immagine di dolore e di ridicola illusione, giacché anche un paraplegico sente pulsare in sé il desiderio che mai sarà soddisfatto.
La Direttrice ne L' Istituto rievoca
l' immagine del poeta ligure, ma costruisce un quadretto idilliaco, come se il dolore fosse annullato, e per sempre.
Non esiste dramma, lacerazione, dolore che il ricovero in clinica non possa sedare. Compito dell' istituzione è la sedazione, perché i degenti-pazienti giungano alla morte sereni e grati.
(LSG)

01/06/2024

Meriggiare

"com' è la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia,"

Questa la chiusa di Montale, che la Direttrice de L’istituto rovescia, ribalta, snatura con un’operazione ideologica che susciterebbe l’invidia di Tartufo Ella dichiara che il muro non ha cocci aguzzi di bottiglia, perché il muro, forse allegoria di separazione divisione esclusione impedimento ostacolo, è eretto per l’andare e ve**re di lucertole fra sole e ombra, tra anfratti e pietra liscia, come se la vita, il muro in particolare
non sia travaglio ma gioco nell' armonia celestiale del creato. Non vi è esclusione per i degenti-pazienti della clinica, ma occasione di gioco, di vita senza dive**re nella felicità immobile del quadretto.
Ancora una volta negazione del dolore, del dive**re, per la serenità di una vecchiaia in placida attesa della morte che altro non è che breve passaggio per altraVita.
(LSG)

29/05/2024

"La forza della vita"

"e sono quell' acqua di nube,
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza,
che pure stanotte non c'era."

La chiusa della Lirica di Quasimodo,
Specchi, per il dirompere della vita come forza dionisiaca, nell' apparente morte dell' albero, energia
che rompe la dura corteccia dell' albero per il rinascere della primavera. Il miracolo della vita.

E la Direttrice ne l' Istituto sembra rievocare la lirica di Quasimodo
nell' immagine idilliaca di fauna e flora, per lei il miracolo non è la forza dionisiaca prorompente dell'apparenza di morte, ma il ripetersi nel tempo dell'armonia della natura, come fosse sempre primavera. Manca il dive**re, manca il tempo: manca il contrasto da uno
status all'altro, che solo garantisce quell' armonia.

La sua, della Direttrice, è un' immagine di cessazione del tempo, di eden ritrovato nella clinica, o istituto, di vecchi degenti. Non è vita, ma patina di una condizione mitica.
Un inganno.
(LSG)

25/05/2024

Tra una prova e l'altra... di nuovo in scena con "COLORI". Melologo liberamente ispirato ad una storia vera di Igino Maninacchi in collaborazione con l'ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano (To), venerdì 31 maggio 2024, ore 18,00.
Lo spettacolo è a offerta libera. Il ricavato sarà utilizzato per l'acquisto di materiale sanitario.
Per partecipare:
https://ec.europa.eu/eusurvey/
runner/MelologoColori31maggio2024

24/05/2024

ADEGUARSI
Se è vero che l'essere umano è zoon politikon, secondo la nota definizione aristotelica, il problema di ognuno è adeguarsi alla società in cui vive, alla comunità in cui è chiamato ob torto collo a rapportarsi
Chi non si adegua, viene espulso.
Viene percepito come corpo estraneo. Viene escluso. Viene sedato, così che possa essere sentito come parte del tutto, sia pure menomato.
Importante è l'omologazione, essere uguali. Essere liberi purché eguali.
Questa la direzione della democrazia liberale, questo il suo fine.
Il dramma subentra nel rifiuto di tale eguaglianza, nella rivolta del singolo all'adeguamento. Non è detto che la rivolta sia sempre nel giusto : il più delle volte è un errore. Ma però rimane il dramma di chi dice: no!
Finora è consentito parlare, esprimere un' opinione - un'opinione!,
non una teoria su basi logico-scientofiche: parole al vento - presto anche parlare sarà riguardato con sospetto: il nemico è alle porte.
Ecco la necessità di escludere, espellere, sedare.
Devo essere uguale. L' eguaglianza è il valore supremo.
Ecco la base, comica per altro, de
L' Istituto.
Ecco un altro tassello del teatro dell' indifferenza.
Ecco la vita.
(LSG)

20/05/2024

"L' Istituto", utopia in due atti della Sanità pubblica.
Ecco la seconda nota... del regista.

UTOPIA SANITARIA (2)
Epigrafe de L' Istituto.
Perché utopia? Luogo felice? o non luogo?

Non luogo. La commedia è ambientata in un imminente futuro, forse in Italia, parte di una più ampia Confederazione europea. Europa unita con totale autonomia dei singoli Stati, salvo la difesa, la giustizia confederale e le eventuali crisi globali in economia.

Una distopia?

No, perché la maggioranza dei cittadini europei ha votato, vota e voterà per la Confederazione europea.

Cornice: una clinica di lusso per vetero-degenti, anche per insani, malati di mente.

Pochi i degenti, ma ricchi, più che ricchi.

E i poveri?

(LSG)

15/05/2024

Come anticipato, abbiamo iniziato a lavorare sul nuovo testo... tutti insieme e/o a piccoli gruppi in base alle scene da affrontare...
"L' Istituto", utopia in due atti della Sanità pubblica.
Ecco una prima nota... del regista.
UTOPIA SANITARIA (1)
Questa l'Epigrafe de L' Istituto.
Evito per il momento il significato di utopia per indugiare sull’aggettivo che investe un tema europeo, se non planetario.
Da decenni si levano lamentationes sugli sprechi della sanità pubblica - mi riferisco alla Repubblica italiana -
sull'organico incongruo di medici e infermieri, sulle liste d’attesa per esami specialistici, sui salari inadeguati del personale sanitario.
Le autonomie locali della Sanità pubblica non sembra abbiano la capacità di risolvere, o quanto meno di attenuare, i problemi ogni anno più gravi.
In primis: a mio giudizio la Sanità deve essere pubblica e gestita dal potere centrale, come l'istruzione e la difesa. Occorre aumentare i salari di medici, infermieri e operatori sanitari, occorre immettere nel sistema medici, infermieri ed operatori sanitari, occorre far pagare cifre elevate a chi intasa il pronto soccorso per inerzie, occorre gestire in modo diverso i medici di base, divenuti burocrati, occorre investire in macchinari e ricerca...
In secundis.... Torniamo a bomba:
occorre che tutti i cittadini e non-cittadini paghino le tasse. Il che è impossibile, visto che oltre la metà dei cittadini e non è evasore totale o parziale o minimo. Nessun partito politico, dalla presunta destra alla presunta sinistra, intende operare in tale direzione, pena la perdita di consenso elettorale. Ci avviamo verso la Sanità privata nazionale, argomento de "L'Istituto", ambientato in una clinica privata per vetero-degenti.
(LSG)

02/05/2024

"Il Teatro è forma artistica di gruppo, è creazione collettiva"

Ricorreva giorni or sono - il 30 aprile, se non erro - la commemorazione del trentesimo anno dalla scomparsa in un incidente del pilota brasiliano di formula 1, Ayrton Senna
Grande Pilota, senza dubbio, benché io non segua le gare, a mio giudizio noiose nella ripetitività dei giri negli autodromo, morto di schianto a velocità sostenuta.
Il 30 aprile 2024 moriva un operaio a Pordenone, se non erro, preso in pieno dal gancio della gru che stava manovrando. Solite parole di sdegno
soliti interventi di esponenti politici.
Ayrton Senna è presentato dai giornalisti televisivi - non compre quotidiani d' informazione - come eroe. La sua figura si staglia a dignità di eroe omerico. Individualità per rendere grande una nazione - il Brasile - e l'attività sportiva che lo vede protagonista.
Nessuno ricorda il nome dell'operaio deceduto il 30 aprile 2024, io in primis. Come nessuno ricorda i nomi degli oltre mille deceduti nel 2023 sul lavoro: morti
bianche.
Elevare ad eroe omerico il pilota di formula 1 mi pare eccessivo, come
stucchevole le parole di commiserazione e compianto che si ergono dal mondo dei partiti, dei sindacati e di molti. Oltre il 60% degli italiani non conosce il numero di morti bianche nel nostro paese. Molti, moltissimi, conoscono la figura di Senna, anche giovanissimi, nati dopo la sua scomparsa.
Ormai siamo nella dimensione politica dell'eroe essenza della nazione, dell'umanità. La moltitudine di morti sul lavoro rimane anonima.
Ricordo che l'etimo di plebe è moltitudine anonima. La plebe rappresenta coloro che mai avranno fama e gloria.
Onore al pilota brasiliano, al suo merito, alle sue indubbie qualità professionali.
Forse tacere, per una volta, una sola volta, sarebbe stato opportuno.
Mi direte: ma che ci azzecca con il
Teatro, con I VIVI DI VOLATA?, che ci azzecca con "AMICI", con "L' Istituto" in preparazione?
Molto. Il teatro è forma artistica di gruppo, è creazione collettiva. Non esistono eroi, non prime donne: esiste eguaglianza, collettività, esiste spirito organico e politico per onorare il fenomeno artistico.
Quando il fenomeno artistico è solo nell'uno, è guidare un bolide di formula 1 è precisione tecnica e artistica insieme, non esiste collettività, non politica, ma deificazione, idolatria. Non esiste società.
(LSG)

29/04/2024

Come proseguire.... ancora due parole... tanto per tenervi aggiornati ed incuriosirvi un po'...
Tra le proposte... "Soggetti smarriti" di Igino Maninacchi, "Antigone" di Sofocle e "L' Istituto" di Luca Ghibaudi.... e "tenere in caldo" "AMICI" per eventuali repliche nei prossimi mesi ed organizzare la nuova stagione teatrale.
L'attenzione verrà posta soprattutto su "L' Istituto", utopia in due atti della Sanità pubblica.... e altresì sulla lettura interpretativa dell' Antigone.
Intanto sabato 4 maggio... primo incontro per " L' Istituto"... si incontreranno la "Direttrice", l' "Infermiera", l' "Inserviente"..... per una lettura della scena V del primo atto ed iniziare a delineare i "3 personaggi" (caratteristiche, posture, tonalità vocale,... battute...).... con la novità della presenza in scena di un "musico" che stride le sue note in sordina.... in determinate scene e particolari situazioni....
In seguito... altre informazioni e curiosità.... voi pensate a seguirci.. cliccare, scrivere, fare domande...
Alla prossima.... Un salutone a tutti 👍😊👍😊👍😊

Photos from I Vivi di Volata's post 20/04/2024

Come proseguire?
Ecco il tema dell'incontro di oggi pomeriggio da Luca, il regista, e come succede in tutti i gruppi si è dato largo spazio a quanto ciascuno di noi aveva da dire, condividere e proporre... consapevoli della buona riuscita dello spettacolo "AMICI" che sarà certo riproposto nei prossimi mesi e soprattutto nella prossima stagione teatrale con la speranza di poterlo inserire nelle varie e possibili rassegne teatrali in Torino e provincia.
Intanto sono già previste due date nei prossimi mesi del "Melologo" "I Colori", di cui daremo le debite informazioni.
Tra le varie proposte : "Soggetti Smarriti", "L' Istituto" e "Antigone".. ci siamo concentrati sugli ultimi due.
"L'istituto", testo di Luca Ghibaudi, è in linea, come "AMICI", con il teatro dell' assurdo /dell' indifferenza: come riflessione sulla mancanza di un' adeguata ed ugualitaria politica sanitaria.
Molto interessante e stimolante il testo di Sofocle "Antigone" (per noi.. quasi una sfida interpretativa).. che ha sollevato dubbi e perplessità... ma anche disponibilità... fiduciosi nelle capacità drammaturgiche e registiche del nostro regista.
Sarà nostro compito nei prossimi giorni..... cimentatarci con i due testi... per poi ritrovarci tra una settimana per riparlarne e definire come procedere e darci un calendario.... di lavoro... 🙄👍😊🤔🤗😉

Photos from I Vivi di Volata's post 01/04/2024

Ben trovati....due chiacchiere.... in
attesa di capire, decidere, scegliere quali "maschere" indossare nei prossimi spettacoli... "due passi fuori porta"... evitando i mercatini vari dove trovi di tutto e di niente... per stradine più silenziose e solitarie
per, camminando lentamente, riflettere un po' sul lavoro teatrale che ci aspetta.... e nel frattempo scattare due foto per distrarre la mente e cogliere nessi, spunti e "bellezze".... alcuni scorci vari, un giardino, una pianta carica di limoni, un dehors, non quello di Dulcinea, un prato di margherite......
Il tutto approfittando di sprazzi di sole caldo, dopo tanta pioggia e vento nei giorni scorsi, tra nuvoloni grigi chiaro/scuri, squarciati da tratti di cielo celeste/azzurro.... in questa pasquetta che sta per finire...intanto il sole si è eclissato....
Un saluto... se avete voglia/o idee scrivete pure... a presto.. Un saluto 😊🥰

27/03/2024

27 marzo - GIORNATA MONDIALE DEL TEATRO - dal 1962. -

TEATRO... come uguaglianza.
Nel corso di una vita spesa nel teatro mi occorse di allestire spettacoli su spettacoli, alcuni riusciti, altri meno.... e di dirigere attrici ed attori, anche qualche bambino, di formazione culturale diversa: taluni laureati, con mansioni di privilegio e rispetto, tal altri con titoli di studio di scuola primaria o secondaria con mansioni comuni o addirittura modeste, tutti comunque con particolare sensibilità artistica e interpretativa.
I primi attingevano dal loro bagaglio culturale stimoli e suggestioni per assolvere le parti loro assegnate, i secondi sempre attenti osservatori degli uomini e della vita, nonché autodidatti, trasferivano in scena in una metamorfosi artistica i modelli umani della loro esistenza.
Tutti ugualmente efficaci, tutti congrui nelle loro interpretazioni alle indicazioni di regia.
Ecco il punto: il teatro favorisce, impone l'uguaglianza fra gli interpreti, perché tutti partecipano con il dolore delle loro esistenze, con la preparazione culturale conseguita,
o con i titoli di studio o da autodidatti, alla creazione artistica, all' interpretazione di un altro essere umano.
Occorre che tutti abbiano l'attitudine alla recitazione e all' interpretazione,
che' senza non si caverebbe un ragno dal buco, oltreché possedere la tecnica indispensabile per qualunque fatto artistico.
L' attitudine' la predisposizione, forse innata, forse lentamente coltivata - ma il terreno deve essere fertile - li rende uguali, perciò liberi, quindi fraterni, quando capiscono che solo l' amalgama degli interpreti rende bello lo spettacolo, indipendentemente dalle battute.
E l'uguaglianza si realizza nella consapevolezza di lavorare per uno scopo, la bellezza dello spettacolo, così come la libertà e la fraternità.
Non la politica come esercizio di potere, sempre collusa con la violenza, ché altrimenti non sarebbe politica, ma il teatro, e forse altre forme artistiche, delle quali taccio per mia ignoranza, rende concreti gli ideali della rivoluzione francese.
(LSG)

24/03/2024

... tanto per non perdere l'abitudine a scrivere ed a tenervi informati...... Ieri sera tutti da Luca (il regista)....
non per provare, ma per parlare e confrontarci un po' sul lavoto svolto finora... e tra racconti, riflessioni varie.. e battute, ne è venuto fuori un quadro soddisfacente. Infatti i due spettacoli sia al Ridó, sia al Kairos hanno funzionato bene ed il pubblico ce lo ha dimostrato apertamente con applausi, complimenti generali e personali!!!
Chiaramente per Luca (il regista) "ce ne stava ancora" .. es.... non tutti sempre erano sul pezzo, non sempre le risate degli Amici erano" crasse" come avrebbe voluto, alcuni momenti di calo, alcuni errori di movimento che hanno "impalato" altri, soprattutto una maggior timbratura della voce per arrivare anche allo spettatore più lontano...
Il tutto (per fortuna) sorseggiando un buon bianco fresco!!!!
Impegni più urgenti sponsorizzare lo spettacolo presso altri teatri per riproporlo quanto prima.
È stato girato un filmato che verrà inviato a "chi di dovere" sperando di essere inseriti nelle varie rassegne teatrali!!!!!
E per finire la bella notizia che è già pronto un nuovo testo, scritto dal regista, a cui pensare!!!!!! Un testo
come "AMICI" sul genere del teatro dell'assurdo e dell' indifferenza.
Breve presentazione del contesto e dei personaggi.... e da leggere nei prossimi giorni per poi trovarci il 13/04 per confrontarci ed esprimere le nostre impressioni... e metterlo in cantiere.
E per chiudere in bellezza... tutti insieme a.... mangiare e bere qualcosa....
Invitiamo tutti coloro che ci hanno seguito finora di scriverci, suggerimenti, impressioni.... critiche.. Grazie!!
Chiudiamo con una foto fatta al Kairos.....

Photos from I Vivi di Volata's post 16/03/2024

Ieri sera.... a teatro..
È stato un piccolo/grande successo.
Tutto è scivolato via... con ritmo, risate, parole, emozioni, atmosfere, parole, cambi di scene....
Qualche inciampo, qualche battute non precise.... mescolate... ma solo per noi... Il pubblico non se ne è accorto... seguiva con attenzione e partecipazione... Sentivi che ogni parola, ed erano tante giungevano al punto giusto ed al momento giusto!!
Grazie alla regia precisa e puntuale del regista Luca Ghibaudi.
Una bella sensazione.... esplosa solo alla fine,.. durante non era possibile poteva disturbare, distrarre i personaggi nel loro muoversi, nei loro gesti ripetuti e soprattutto nelle loro parole, parole e ancora parole!!!
Una piccola magia che ha coinvolto un po' tutti....
Ancora applausi e poi strette di mani
complimenti, voglia di spiegare, condividere....un testo così attuale ed impegnativo... che lascia ad ognuno spunti e motivi per indugiare e per riflettere.
Forse "me la canto e me la suono tutto da solo" ma un po' di verità vi assicuro che c'è.
Se non fosse che, come tutti i veri "artigiani" dovremo smontare, ricomporre, ricaricare la scenografia e riportarla a destinazione, avremo continuato a scambiarci "ancora il non detto" per un po'.... ma poi... le luci si devono spegnere..e dobbiamo
andare.
Ciao, grazie per la vostra preziosa presenza... Buona serata....
Alla prossima.... e ancora grazie per essere venut*.
E noi, come tradizione, tutti insieme a mangiare e bere.... ci voleva proprio 😊👍



Foto di Valentina Anile

13/03/2024

Appello ai naviganti:

"AMICI" al Kairos

Un'opportunità di amicizia, scusate il gioco di parole, assistere, venerdì 15 marzo, h 21, al Teatro Onda Larsen Spazio Kairos, Via Mottalciata 7 (To) allo scherzo in un atto di Luca Ghibaudi dal titolo "AMICI" presentato dalla compagnia "I Vivi di Volata" in collaborazione con l'associazione "I Senza Confini" e sotto l'egida della UILT.
Un' occasione da non perdere per vari motivi:
- non vi sono partite di calcio trasmesse in tv,
- potrete a vostra discrezione rivolgere domande, avanzare critiche a fine spettacolo,
- le attrici e gli attori sono bravi, e non lo dico io, ma spettatori che ebbero modo di essere presenti al precedente incontro,
- lo spettacolo ha durata limitata, circa 80 minuti, ché ogni spettacolo non dovrebbe superare i 90 minuti per gustare l'interpretazione,
- il ritmo veloce commistione di comico e tragico secondo gli insegnamenti di Shakespeare,
- totale inverosimiglianza delle situazioni e dei dialoghi per rendere il vero.
Insomma, venite, ché vi divertirete.
Non rimane che ridere. 😊😂🤗
(LSG)

Info e prenotazioni dalle ore 15,00 alle ore 19,00 ai numeri:
334/7970977
348/3942740
o inviare un messaggio su WhatsApp.

11/03/2024

Ecco perché dovete vedere "AMICI",
ovvero l'indifferenza a seguito della sedazione.
A presto................. SEDAZIONE................
Il problema di ogni sistema politico, non importa l'ideologia, è mantenere il surplus di popolazione nell'ambito del vivere civile, senza problemi di disordini o rivolte, garantendo secondo le leggi vigenti il diritto di sciopero e di manifestazione.
Non è un problema da poco.
Molte sono le occasioni di malcontento.
Molti i facinorosi.
Molti pescano nel torbido.
È non si può in un paese democratico reprimere.
Occorre reprimere, sedare.
Occorre distogliere i cittadini dai problemi del paese.
Inflazione, burocrazia, inefficienza sanitaria e dell' istruzione, lentezza del sistema giudiziario, disoccupazione giovanile, salari insufficienti, pensioni inadeguate, fuga all'estero dei migliori elementi, violenza dilagante, etilismo, tossico- dipendenza, pedofilia in rete, evasione fiscale, sacche di privilegio
balneari, farmacisti, notai, giornalisti, tassisti, avvocati, distributori di acque minerali......
Non si possono risolvere per magia tali problemi.
Meglio sopire, sedare.
Portare all’attenzione dei cittadini casi pietosi, eclatanti, cronaca rosa, sport,........
E sedazione significa indifferenza verso i problemi.
Ecco perché dovete vedere "Amici"
ovvero l'indifferenza a seguito della sedazione.
A presto.
(LSG)

09/03/2024

..........."AMICI".........
Sabato 2 marzo 2024, spettacolo al Ridò.
Applausi finali e complimenti del pubblico per tutti... ma ecco una sintesi raccolta dal Regista, colloquiando con il pubblico:
- attrici ed attori bravi,
- satira pungente,
- ritmo incalzante,
- fra teatro dell'assurdo e varietà,
- comico e violento,
- regia mai prevaricante sugli
interpreti,
- spettacolo corale,
- efficace assenza di musica,
- musicalità nelle parole.
Alcune conseguenti considerazioni:
- una serata per ridere,
- una serata forse per indugiare,.
- teatro inverosimile per offrire
un' Immagine del vero,
- teatro dell' indifferenza.
A presto!!! Intervenite numerosi.



Replica: venerdì 15/3/2024, h 21,00
Onda Larsen Teatro - Spazio Kairos
Via Mottalciata 7 (To)
Per info e prenotazioni, dalle 15,00 alle 19,00 ai numeri :
- 334/7970977
- 348/3942740
o inviare messaggio su WhatsApp.

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