Donne e Pensiero Politico

La scorsa settimana, nell'ambito del convegno nazionale 2024 dell'Associazione italiana di Storia del pensiero politico (AISPP), svoltosi dal 19 al 21 settembre e ospitato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, noi di DoPP abbiamo presentato un panel in due sessioni sul tema DONNE E RIVOLUZIONE.
Vi hanno preso parte alcuni degli studiosi e delle studiose già coinvolti nel nostro progetto. A loro anzitutto vanno dunque i nostri più sentiti ringraziamenti. Ecco il programma:

I SESSIONE (Moderatore: Federico Trocini / Discussants: Arianna Liuti, Matthew D'Auria)
ANNALISA CERON: L'«ambiguous royalism» di Margaret Cavendish
THOMAS CASADEI: La Rivoluzione francese con altri occhi: lo sguardo di Olympe de Gouges
SERENA VANTIN: La «coda della bestia». Mary Wollstonecraft in Francia, 1792-1795.
GIUSEPPE SCIARA: Tra interpretazione storiografica e liberalismo: Madame de Staël e le “Considérations sur la Révolution française”
CRISTINA CASSINA: Rivoluzioni passate, presenti e future: Flora Tristan, inviata speciale

II SESSIONE (Moderatore: Cristina Cassina / Discussants: Maria Laura Lanzillo, Damiano Palano)
CALOGERO LANERI: Riforme e rivoluzione nel pensiero dell’“ultima” Kuliscioff
FEDERICO TROCINI: Rosa Luxemburg e i dilemmi della Rivoluzione
MICHELA NACCI: La rivoluzione di Simone Weil
ELENA LAURENZI: María Zambrano. La rivoluzione ora per ora
PAOLA CATTANI: Simone de Beauvoir rivoluzionaria

Un grazie particolare lo rivolgiamo poi a Damiano Palano per la generosa ospitalità , ai discussants che hanno gentilmente accolto il nostro invito e infine al pubblico di numerosi colleghi che hanno avuto la curiosità e la pazienza di ascoltarci. Qui sotto alcune foto...👇

Fondazione Salvemini
Carocci editore
Altamarea Ediciones

Con grande soddisfazione annunciamo la nascita della serie "Donne e Pensiero politico", pubblicata da Carocci editore e curata da Cristina Cassina, Giuseppe Sciara e Federico Trocini. Il primo volume è dedicato a Madame de Staël (Seguiranno Angela Davis, Flora Tristan, Simone Weil, Mary Wollstonecraft, Virginia Woolf, Maria Zambrano e molte altre).
Lo trovate qui: https://www.carocci.it/prodotto/madame-de-stael

Dal risvolto di copertina: A lungo vittima di pregiudizi di genere e oscurata da ingombranti fi gure maschili – fra tutte l’acerrimo nemico Napoleone Bonaparte –, Madame de Staël è stata spesso ritenuta una semplice animatrice di salotti intellettuali e studiata per lo più come romanziera e letterata. Raramente, invece, è stata presa in considerazione come pensatrice politica. In forma agile e accattivante, il volume ne ricostruisce questo aspetto e il ruolo pubblico nel contesto della Rivoluzione francese e del Consolato bonapartista. Staël dà un contributo fondamentale alla lotta per il trionfo dei principi di libertà e di eguaglianza formale rivendicati con l’Ottantanove; nei suoi scritti propone soluzioni originali in materia costituzionale e mette a fuoco le patologie della nascente democrazia. Per le sue intuizioni merita di essere collocata accanto ai grandi classici del pensiero politico.

Segnaliamo con grande piacere che il prossimo sabato, 11 maggio 2024 (dalle ore 18,30), presso la libreria Setsu-bun - Millevolti di via Cernaia 40, la nostra VALERIA PALUMBO parlerà di Romaine Brooks, Virginia Woolf e del "terzo sesso" in pittura e letteratura...

Ecco qui sotto la locandina👇

E intanto in Spagna, presso l'editore Altamarea Ediciones, sta per essere pubblicato un altro volumetto della collana Mujeres y Pensamiento politico. Si tratta di quello dedicato a Judith Butler. Ne è autrice Maria Giulia Bernardini.

Per chi fosse interessato, ecco il link della video-lezione di DoPP su Judith Butler: https://www.youtube.com/watch?v=HqDqcUeCaTM

Istituto Salvemini

A volte capita di ricevere riconoscimenti del tutto inaspettati e, proprio per questo, particolarmente graditi.

Su "Il foglio" di oggi si parla di donne che scrivono, di uomini che leggono ciò che le donne scrivono e anche di DoPP...

Grazie di cuore a Donatella Borghesi

Altamarea Ediciones
Istituto Salvemini

Oggi all'Università di Bari, in occasione della laurea honoris causa che le verrà conferita, JUDITH BUTLER terrà la lectio magistralis dal titolo “Imagining beyond Fear and Destruction”. L’evento sarà tramesso in diretta streaming sulla pagina Facebook dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Youtube UniBa.
Qui tutte le info:
https://www.uniba.it/it/eventi-alluniversita/anno-2023/dottorato-honoris-causa-in-gender-studies-a-judith-butler

Segnaliamo con piacere l'uscita di questo volume di Tommaso Greco, professore ordinario di filosofia del diritto nell'Università di Pisa, che a partire da Simone Weil si interroga su cosa sia la giustizia.
"Essere giusti vuol dire essenzialmente questo: spogliarsi di ogni potere, rinunciare alla possibilità di esercitare la forza che possediamo.
Che cos’è la giustizia e come dobbiamo comportarci per essere giusti? Qual è la via per far crescere le nostre relazioni, sottraendole alla logica del dominio che le uccide? E le istituzioni sono capaci di riconoscere i bisogni più profondi dell’essere umano, favorendo l’esercizio della ‘facoltà di attenzione’? Nei tribunali la giustizia è rappresentata bendata, in una mano una spada e nell’altra una bilancia. Non è forse giunto il tempo di provare a togliere la benda che rende cieca la giustizia? Una giustizia capace di vedere l’altro da sé, di rinunciare alla spada in favore della mitezza e di correggere gli equilibri ingiusti; una giustizia capace di far sì che ciascuno – soprattutto chi si trova nella sventura – possa ricevere quell’attenzione che gli conferisce dignità ed esistenza: questa era la ricetta di Simone Weil per curare il mondo ed è una lezione da cui, a ottant’anni dalla sua morte, abbiamo ancora tanto da imparare" (dalla quarta di copertina).

Ed ecco la documentazione fotografica di quanto abbiamo annunciato qualche giorno fa... I volumi di Mujeres y Pensamiento Politico esposti nelle migliori librerie di Madrid e Barcellona...

Altamarea Ediciones
Istituto Salvemini

Sta per arrivare nelle migliori librerie di Spagna e del mondo intero un altro imperdibile volume della nostra collana "Mujeres y Pensamiento politico".

Questa volta tocca a Mary Wollstonecraft e a Serena Vantin...

Grazie ad Altamarea Ediciones, all'Istituto Salvemini e ovviamente a Serena Vantin

Ed ecco un altro dei volumi di Mujeres y Pensamiento Politico. Questa volta tocca a Nancy Fraser.

Grazie mille ad Anna Cavaliere e ad Altamarea Ediciones

Istituto Salvemini

«In Italia si vede, si crede e si sente che è arrivato il tempo delle donne. Quando il pensiero riesce a soggiogare la materia, quando il diritto prevale sulla forza, quando la potenza delle nazioni è determinata dal suo livello di civiltà, e dalla supremazia delle arti e delle scienze, quando nei popoli prevale il trionfo della virtù civica più che i trionfi insanguinati dei guerrieri, allora è giunta l’ora delle donne»; Anna Maria Mozzoni, Discorso al Congresso Internazionale di Parigi, in «L’avenir des femmes», 1 settembre 1878.

Ecco il link per seguire la video-lezione di DoPP dedicata ad Anna Maria Mozzoni: https://www.youtube.com/watch?v=zcPgoWMl0x0&t=94s

Istituto Salvemini

«La virtù o il vizio presuppone la libertà di fare il bene o il male; ma quale moralità esiste per una donna che non ha autonomia, che non ha nulla di suo e che è stata abituata, per tutta la vita, a eludere il potere arbitrario con la dissimulazione e la costrizione con la seduzione?»; Flora Tristan, Passeggiate londinesi, 1840

Ecco il link per seguire la video-lezione di DoPP dedicata a Flora Tristan: https://www.youtube.com/watch?v=QCYXsbX7vC4&t=28s

Istituto Salvemini

Segnaliamo con piacere la prima edizione italiana, a cura di Raoul Lolli, della biografia di Sojourner Truth, la schiava che si liberò e lottò per una vita intera per abolire la schiavitù e affermare i diritti di tutte le donne. La Prefazione è a cura di Thomas Casadei...

Chissà che prima o poi non arrivi anche una video-lezione di DoPP!

Istituto Salvemini

«Cercheremo di essere costruttori di pace. Parlando per i nostri molti obiettori di coscienza, non parteciperemo ad azioni di guerra armata, né alla produzione di munizioni, né acquisteremo obbligazioni del governo per proseguire la guerra, e inviteremo altri a seguirci. Ma neppure, nel nostro atteggiamento critico, saremo distruttivi. Amiamo il nostro Paese, e amiamo il nostro Presidente. Siamo l’unico Paese al mondo in cui uomini e donne di tutte le nazionalità hanno trovato rifugio dall’oppressione. Riconosciamo che nelle intenzioni abbiamo cercato di sostenere la pace, per amore dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, ma in concreto abbiamo fallito, come americani, nel vivere secondo i nostri principi»; Dorothy Day, gennaio 1942

Ecco il link per seguire la video-lezione di DoPP dedicata a Dorothy Day: https://www.youtube.com/watch?v=2fzpbZr-UPk&t=34s

«L’uccisione dell’individualità, dell’unicità, la quale è foggiata in parti eguali dalla natura, dalla volontà e dal destino, ed è diventata una premessa così evidente di tutte le relazioni umane che persino i gemelli identici ispirano un certo disagio, suscita un orrore che mette in ombra lo sdegno della persona giuridico-politica e la disperazione della persona morale. È questo orrore che dà luogo alle generalizzazioni nichilistiche, le quali sostengono, abbastanza plausibilmente, che in fondo tutti gli uomini indistintamente sono bestie. In verità, l’esperienza dei campi di concentramento dimostra che gli uomini possono essere trasformati in esemplari dell’animale umano, e che la ‘natura’ è ‘umana’ soltanto nella misura in cui schiude all’uomo la possibilità di diventare qualcosa di estremamente innaturale, cioè un uomo. Dopo l’uccisione della persona morale e l’annientamento della persona giuridica, la distruzione dell’individualità riesce quasi sempre. Presumibilmente si troverà qualche legge della psicologia di massa capace di spiegare perché milioni di uomini si lasciarono portare incolonnati senza resistere nelle camere a gas, anche se tale legge non spiegherà altro che l’annullamento dell’individualità. È più significativo il fatto che anche quelli condannati individualmente a morte molto raramente tentarono di portare con sé uno dei loro carnefici, che non vi furono o quasi rivolte serie, che persino al momento della liberazione vi furono pochissimi massacri di SS. Perché distruggere l’individualità è distruggere la spontaneità, la capacità dell'uomo di dare inizio coi propri mezzi a qualcosa di nuovo che non si può spiegare con la reazione all’ambiente e agli avvenimenti. Allora non rimangono altro che sinistre marionette con volti umani, che si comportano tutte come il cane dell’esperimento di Pavlov, che reagiscono tutte con perfetta regolarità anche quando vanno incontro alla propria morte e che si limitano a reagire. Questo è il vero trionfo del sistema […]. Se si prendono sul serio le ambizioni totalitarie e non ci si lascia ingannare dall’affermazione del buon senso che si tratta di utopie irrealizzabili, ci si accorge che la società di morenti instaurata nei campi è l’unica forma di società in cui sia possibile impadronirsi interamente dell’uomo. Quelli che aspirano al dominio totale devono liquidare ogni spontaneità, quale la mera esistenza dell’individualità continuerebbe a generare, e colpirla nelle sue manifestazioni più private, per quanto apolitiche e innocue queste possano sembrare. Il cane di Pavlov, l’esemplare umano ridotto alle reazioni più elementari, eliminabile o sostituibile in qualsiasi momento con altri fasci di reazioni che si comportano in modo identico, è il ‘cittadino’ modello di uno stato totalitario, un cittadino che può essere prodotto solo imperfettamente fuori dei campi.
Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo, Edizioni di Comunità, Torino 1999, pp. 623-624.

Ecco il link per vedere la video-lezione di DoPP dedicata ad Hannah Arendt: https://www.youtube.com/watch?v=upXCnIKQlcc&t=34s

Istituto Salvemini

«La rivoluzione avrà luogo soltanto quando tutte le donne saranno compenetrate della loro deplorevole sorte e dei diritti che hanno perduto nella società»; Olympe de Gouges, dedica alla regina scritta nel settembre 1791 e contenuta nella "Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina"

Ecco il link per seguire la videolezione di DoPP dedicata a Olympe de Gouges: https://www.youtube.com/watch?v=DzUhpNXbp3s

Istituto Salvemini

«Nonostante le più belle speranze e idee socialiste, la vita familiare continua nel suo tipico stile reazionario. Da nessuna parte la reazione del modo di pensare si è tanto affermata quanto nella vita familiare, mentre dappertutto il progresso ha fatto dei passi in avanti: nel rapporto tra lavoratore e imprenditore, nella vita sociale degli uomini, anche nello spirito delle scuole e della letteratura, ovunque ciò è accaduto, solo nella vita familiare regna mai come prima l’autorità dell’uomo, sia per quanto riguarda l’aspetto legislativo, sia, e soprattutto, quello degli usi e dei costumi»; Milly Witkop, “Der Frauenbund” (1922)

Ecco il link per seguire la video-lezione di DoPP dedicata a Milly Witkop: https://www.youtube.com/watch?v=JipvU2mDyDs

Istituto Salvemini

«Se [...] le donne saranno libere, impareranno presto a diventare sagge e virtuose, e dovranno diventarlo di più anche gli uomini, perché il miglioramento deve essere reciproco, altrimenti l’ingiustizia che metà della razza umana è costretta a subire, si ritorcerà sugli oppressori e la virtù dell’uomo sarà divorata dall’insetto che tiene sotto i piedi»; M. Wollstonecraft, Il manifesto femminista. Per la rivendicazione dei diritti della donna scritto e pubblicato per la prima volta nel 1792, con un saggio introduttivo di Miriam Brody Kramnick, Edizioni Elle, Roma, 1977.

Ecco il link per seguire la video-lezione di DoPP dedicata a Mary Wollstonecraft: https://www.youtube.com/watch?v=9Ncig_az9ks

Istituto Salvemini

Per chi fosse interessato, diffondiamo con piacere la locandina e il programma del Convegno Internazionale "Femmes en voyage. Une cartographie d'expression française sous l'Ancien Régime", che si svolgerà a Bergamo, domani e dopodomani, 29 e 30 giugno 2023, presso la Sala Castoldi.

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"L'unico momento in cui riconosciamo ciò che chiamiamo "umanità comune" è nei casi estremi, le questioni di vita o di morte; quando ci si aspetta che l'uomo o la donna si comportino come se fossero anche creature umane"; Charlotte Perkins Gilman, The Man-Made World; or, Our Androcentric Culture (1911).

Ecco il link per seguire la video-lezione di DoPP dedicata a Charlotte Perkins Gilman: https://www.youtube.com/watch?v=gK5YLMlk_LA

Istituto Salvemini

Nata nel contesto segregazionista degli Stati Uniti del sud, nel 1959 Angela Davis (1944-) si trasferisce a New York e qui entra in contatto con gli ambienti del radicalismo politico, segnalandosi per il suo impegno in favore dei diritti civili. Allieva di Herbert Marcuse (1898-1979), a partire dai primi anni Sessanta intraprende un itinerario intellettuale segnato a fondo dall’intreccio tra militanza politica e riflessione teorica, che nel 1963 la spingerà a prender parte al festival della Gioventù Comunista di Helsinki e, di lì a poco, a trascorrere due anni a Parigi, dove avrà occasione di approfondire l’opera di Frantz Fanon (1925-1961). Una volta rientrata negli Stati Uniti, Davis comincia a dar forma alla sua riflessione sulle discriminazioni di razza e classe, secondo una prospettiva sensibilmente diversa rispetto alle posizioni allora assunte dal cosiddetto nazionalismo nero. Ancorché vicina al Black Panther Party, tra le cui fila milita per due anni, Davis resterà per oltre un ventennio iscritta al partito comunista, nella convinzione che l’emancipazione degli afro-americani fosse possibile solo grazie all’azione di un movimento internazionale orientato in senso anti-capitalista e anti-imperialista. Ripetutamente vittima delle attenzioni dell’FBI di Edgar Hoover, negli anni Settanta e Ottanta Davies avrebbe proseguito il suo impegno sia sul piano civile, sia sul piano teorico, offrendo un fondamentale contributo allo sviluppo dei cosiddetti black studies e, in particolare, introducendo il concetto di intersezionalità, più recentemente ripreso anche da Kimberlé Crenshaw.

A guidarci nell’approfondimento della sua figura è, ancora una volta, Raffaella Baritono, docente di storia e istituzioni delle Americhe presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna.

Ecco il link per seguire la video-lezione di DoPP dedicata ad Angela Davis: https://www.youtube.com/watch?v=rb1XQQAoXK0

Istituto Salvemini

"Per essere precise, Marx non ha mai affrontato la questione femminile in sé o come tale. Tuttavia ha forgiato la più irrinunciabile e importante arma per la lotta delle donne per l’ottenimento di tutti i loro diritti. Il suo concetto materialistico di storia non ci fornisce alcuna formula pronta per la questione femminile ma fa però qualcosa di molto più importante: ci dona il metodo corretto per esplorare e comprendere tale questione”; Clara Zetkin, Was die Frauen Karl Marx verdanken (1903)

Ecco il link per seguire la video-lezione di DoPP dedicata a Clara Zetkin: https://www.youtube.com/watch?v=UR5BYKEsBWw

Istituto Salvemini

Per chi fosse interessato, segnalo il CfP in vista del convegno internazionale IMMAGINARI DISTOPICI CONTEMPORANEI / CONTEMPORARY DYSTOPIAN IMAGINARIES che avrà luogo a Torino dal 4 al 6 ottobre 2023.

Il convegno, promosso dal Dipartimento di Culture, Politica e società dell'Università di Torino, dalla Fondazione Luigi Firpo e dalla Fondazione Luigi Einaudi Onlus di Torino, è aperto a storici, storici del pensiero politico, scienziati politici, letterati, giuristi, sociologi, filosofi e a ogni altro studioso interessato al tema in oggetto.

Per presentare un paper (di non oltre venti minuti), è sufficiente inviare un abstract di 300 parole e una breve biografia ENTRO IL PROSSIMO 15 GIUGNO a Manuela Ceretta ([email protected]) e a Federico Trocini ([email protected]).

La comunicazione dell'avvenuta accettazione della proposta è prevista per il 15 luglio 2023.

Per ulteriori informazioni, cfr. il testo del CfP allegato👇

Fondazione Luigi Einaudi onlus - Torino
Fondazione Luigi Firpo - Centro di Studi sul Pensiero Politico Onlus

Segnaliamo con piacere questa bella occasione di dialogo tra studiose e studiosi italiani e NANCY FRASER, che sarà all'Università di Roma "La Sapienza", Dipartimento di Filosofia, il 16 e 17 maggio.

Il 5 maggio 1837 nasceva Anna Maria Mozzoni, pioniera del movimento di emancipazione delle donne in Italia e, non a caso, traduttrice de "La servitù delle donne" di John Stuart Mill

Qui il link per vedere la video-lezione di DoPP dedicata a lei: https://www.youtube.com/watch?v=zcPgoWMl0x0&t=86s

Istituto Salvemini