Chiara Grasso - Etologa

Chiara Grasso - Etologa

🐾Ethologist
🌍Wildlife ethical tourism
📖Books:Viaggia green/Brutti sporchi e cattivi
🦁Safari guide

16/12/2021

VIDEO VIRALE DEL CANE E DELL'ORSO CHE "GIOCANO" IN ABRUZZO...è DAVVERO COSì?

Migliaia di ricondivisioni e decine di testate giornalistiche stanno riportando la notizia Disneyana di questo pastore tedesco che dicono stia giocando con l'orsetto, nel Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise. Sarebbe sicuramente molto bello, poetico e puccioso se così fosse, peccato che di gioco, nell'interazione tra i due animali, non ci sia nemmeno la lontana parvenza.

Il cane sta chiaramente avendo un comportamento difensivo nei confronti della compagna umana (a cui infatti rivolge diversi sguardi durante l'interazione con il plantigrado), la postura, la coda e l'abbaio sono segnali di un comportamento tutto meno che giocoso.

L'orso, sembra invece, in allerta. Questo continuo girarsi intorno pur rimanendo fermo su sé stesso, il non perdere mai d'occhio il cane che non lo lascia in pace un secondo e i tentativi di avvicinamento con il muso, mi danno l'idea che non fosse molto a suo agio davanti al comportamento del cane.

Tuttavia, perchè non attacca il cane o gli uomini?
Partendo dal presupposto che gli animali selvatici l'ultima cosa che vorrebbero fare è perdere energie per attaccare l'Uomo, consapevoli della nostra "forza", in questo caso si tratta di un orso umanizzato: Juan Carrito, l'orso di due anni che qualche settimana fa fu trasportato in alta montagna perché troppo abituato all'essere umano. A quanto pare, secondo i Carabinieri forestali, è tornato a Villalago, dove era nato (dove è stato girato il video).
Evidentemente abituato alla presenza umana, quindi, l'orso non è eccessivamente spaventato dalla situazione e dalla presenza dei due umani a pochi metri da lui, ma non sembra certo giocoso e felice dell'atteggiamento del pastore tedesco.

Morali:
1) No, i due non stanno giocano. L'idea di Red e Toby è una visione Disneyana che storpia le evidenze etologiche tali per cui è molto difficile che ci siano interazioni tra domestici e selvatici, se non prima mediate da un'umanizzazione e un avvicinamento alla nascita (imprinting).
2) La situazione poteva finire in tragedia! Se fosse stato un altro orso (meno umanizzato, o troppo umanizzato) poteva trasformarsi in una disgrazia in cui a pagarne le conseguenze sicuramente alla fine sarebbero stati il cane (probabilmente ucciso o ferito brutalmente) e l'orso (considerato poi animale pericoloso, quindi rinchiuso in cattività o abbattuto).
3) I cani vanno tenuti al guinzaglio. Il comportamento della padrona del cane è di quanto più irresponsabile si possa vedere in montagna. Lasciamo correre i cani liberi laddove non ci sia rischio di incontrare fauna selvatica. La libertà del nostro cane è sicuramente importante, ma non più importante della vita e dell'incolumità degli animali che abitano boschi, montagne e colline.
4) E' fondamentale ricordarci che gli animali selvatici non devono essere né avvicinati, nè alimentati proprio per evitare di umanizzarli e quindi renderli in qualche modo dipendenti dall'essere umano e pertanto maggiormente pericolosi o maggiormente vulnerabili. Lasciamoli selvatici.
5) E' stato scientificamente provato che antropomorfizzare i comportamenti animali nei giornali, nei film e nei media può essere pericoloso per la percezione che le persone hanno di quella specie ed è quindi controproducente per la conservazione e la tutela faunistica.

Ripeto, sarebbe potuta finire in tragedia. Altro che "gioco". Che il lieto fine ci faccia riflettere, invece di sorridere e che ci inviti a sviluppare un pensiero e uno sguardo critico davanti ai titoli accattivanti.

Photos from Chiara Grasso - Etologa's post 13/12/2021

IN LIBRERIA LA MIA ULTIMA CREATURA

È stato mentre Christian scriveva il suo saggio scientifico sugli animali brutti, sporchi e cattivi che io ho pensato fosse fondamentale portare questo tema anche ai più piccoli.

Viviamo in una società di esclusione sociale, razziale e culturale. Una società in cui i nostri ragazzi si sentono sminuiti dai compagni di classe con più followers su TikTok, in cui il bullismo fa ancora da padrone dietro ai banchi di scuola e dietro agli schermi dei cellulari.
Una società in cui i genitori trasmettono la paura dei boschi ma non dell'inquinamento e in cui il desiderio di eccellere e "arrivare" viene prima del desiderio di conoscere la propria felicità.

Sto diventando madre. Nel mio grembo batte il cuore di una bimba che domani si troverà a doversi fronteggiare con chi le dirà che deve assomigliare a qualcun altro per essere felice...e in quel momento, spero di esserle a fianco per farle leggere questo mio ultimo libro.
📖Un libro che racconta di una giovane ragazzina dai "poteri magici" che riesce a capire cosa pensano gli animali. Solo dopo scoprirà che questa non è magia...ma .
E così, uno per uno, incontrerà dieci degli animali che la gente considera "brutti, sporchi e cattivi". Dal lupo, alla pantegana, al ragno, alla vipera...

🦇Animali che vengono schiacciati, perseguitati e che quasi nessuno vuole proteggere.
Grazie al suo potere magico, questi animali le racconteranno le loro vicende, i loro sogni e le loro paure. Animali che spesso non sono consci di quanto siano importanti per la Natura e gli equilibri dell'ecosistema e che ancora non hanno trovato il loro posto nel mondo.

Solo così, attraverso queste "chiacchierate", gli animali troveranno la forza di apprezzare la loro diversità e lei, questa ragazza, crescerà consapevole del suo di ruolo nel mondo che è proprio quello di proteggere i più deboli.🕷️

Grazie ad Edizioni Lindau per aver creduto in questo progetto e buona lettura a tutti voi (anche agli adulti che vogliono viaggiare con la fantasia)❤️

Photos from Chiara Grasso - Etologa's post 11/08/2021

UN GRANDE TRAGUARDO CHE BALLA AL RITMO DI TURISMO SOSTENIBILE

Quando nelle interviste mi chiedono quando ho iniziato ad occuparmi di ed etico con gli animali, io non so mai cosa rispondere e la cosa mi imbarazza!
Questo perché non c'è stato un vero e proprio inizio, ma come ogni amore è stato un percorso, una consapevolezza crescente, una passione che si è formata e trasformata negli anni.
Dagli laurea in psicologia agli studi di , dal piacere di raccontare, al lavoro di divulgatrice, dall'amore per l'insegnamento al diventare educatrice ambientale, dalla passione per i viaggi, alla formazione come guida ambientale e guida safari.

📜E oggi sono onorata ed emozionata di aver raggiunto un altro piccolo grande tassello da aggiungere a questo quadro professionale e personale sfaccettato e sempre più multicolor!

Dopo 6 mesi di studio, ricerca e formazione con il fuso orario Chileno, e dopo un esame nel pieno del primo trimestre di gravidanza, ora sono ufficialmente una professionsita del turismo sostenibile, certificata dal Global Sustainable Tourism Council - GSTC organizzazione di turismo mondiale riconosciuta dalle Nazioni Unite per l'ambiente.

🌍Come dico sempre, non può esserci conservazione senza educazione e attraverso il turismo sostenibile abbiamo davvero la possibilità di agire da vicino per la salvaguardia ambientale e sociale. Abbiamo l'onore di poter trasmettere conoscenza, sensibilizzazione e informazioni, abbiamo la fortuna di utilizzare i fondi turistici per il recupero, la tutela culturale e la conservazione faunistica.

Ecco perchè sono felicissima di questa certificazione, per costruire insieme a voi, un futuro di speranza in nome dell'ambiente.

📚Tutto quello che ho imparato fino ad ora, tutte le mie esperienze, i miei errori, i miei consigli ed i miei spunti di riflessione ve li ho raccolti insieme a quelli di Christian ...nel nostro ultimo libro "Viaggia Green Nella Natura"
E ora, sperando di poter presto tornare a viaggiare (in tre...), vi dedico questa gioia.
Io, Gaia dentro di me, il profumo del mare, il successo del nostro libro e questo traguardo sostenibile.
❤️Chiedimisesonofelice

Photobombing: Riuscite a trovare Luciano il gabbiano?

03/06/2021

Oggi è un giorno magnifico!
Oggi realizziamo un sogno.
📚Il nostro primo libro insieme, e il mio primo in assoluto, esce ufficialmente in tutte le librerie e online.

Ma "Viaggia green nella natura", non è un libro qualunque. È un libro che abbiamo scritto con il cuore e con la scienza, raccontando le nostre esperienze in giro per il mondo, i nostri errori e tutto quello che abbiamo imparato per un turismo più sostenible ed etico, condividendo con voi i consigli che daremmo ai nostri migliori amici. È un libro in cui ci abbiamo messo l'anima, in ogni pagina dal bordo verde.

E cosa vi abbiamo raccontato? Abbiamo raccontato di come essere turisti consapevoli ed etici, rispettando natura, persone e animali🌎
Qual è il viaggio del post pandemia? Come scegliere l'albergo giusto? E il camper? È sostenibile? Cosa fare se incontriamo una vipera nel bosco, e come riconoscere un vero centro di recupero in cui fare volontariato? Cosa mettere in una valigia sostenibile e come comportarsi in viaggio per rispettare le popolazioni locali? E il cibo? Come fare camping responsabile, come poter recuperare acqua se ci troviamo in una situazione di emergenza? E come si fa a ma in totale sicurezza sanitaria? [Spoiler: le due cose sono strettamente interconnesse🌱]

Questi e altri tantissimi (ma davvero tanti) consigli pratici e spunti di riflessione su come viaggiare green nella natura, tra cui alcuni super itinerari da fare in Italia e in Europa in mezzo alla natura, attraverso percorsi per famiglie, amici o viaggiatori solitari.

E visto che mi conoscete e lo sapete...non è mancata la componente etica e di benessere animale🐾
E allora vi portiamo con noi nel futuro del
Un libro scritto a quattro mani e due zampe, pagine Word riempite tra Africa, Polonia, Italia, Portogallo e Spagna, per rispondere a tutte le domande che da sempre riceviamo da tutti voi.
Insomma, un libro pieno di noi, per voi...per la natura.

Partiamo? 💚

Grazie Edizioni Sonda per aver creduto in noi e averci dato l'opportunità di raccontare il del

Photos from Chiara Grasso - Etologa's post 21/04/2021

UNA COSA BELLA

Da sempre ero contro gli zoo. Da piccola credevo fossero prigioni per gli animali, esposti al pubblico per soldi, come oggetti.
Ho combattuto gli zoo per tanti anni, fin quando grazie alla mia tesi di laurea non iniziai a vedere ➡️oltre i preconcetti sulle strutture protette.
Scoprii che molti zoo si occupano della conservazione grazie ai fondi e alle entrate dei visitatori. Gli zoo moderni sono luoghi di ricerca, educazione e salvaguardia di specie a rischio.
🦁Sia chiaro, non preferirò mai vedere un leone in gabbia rispetto ad uno libero che corre in savana, ma con il tempo ho capito l'importanza di quell'individuo (spesso recuperato da circhi o altre situazioni tragiche) per i progetti di riproduzione ex situ e per la creazione di un pool genetico utile alla reintroduzione in natura se necessario.

La cosa principale è ovviamente garantire che gli animali ospitati negli zoo stiano bene e siano in un ottimo stato di salute e benessere. Per questo l' e la lettura del comportamento animale sono fondamentali.

Ed ecco il mio ruolo!
🙏🏼Da poche settimane sono uno dei 5 membri del consiglio d'amministrazione del Bioparco di Roma. Un grande immenso orgoglio. Un riconoscimento al duro lavoro e agli sforzi di una giovane scienziata, che ora vengono ripagati.
Ieri ho avuto l'onore di essere partecipe alla cerimonia di piantumazione dell'albero della pace in occasione dell' di domani e dell'Accordo di Abramo insieme al Presidente Petretti, la sindaca Raggi, l'ambasciatore israeliano Dror Eydar e quello del Bahrein, Nasser Mohamed Yousef Al Belooshi.

E proprio perché non sarò mai felice di vedere un orango dietro ad un vetro, farò di tutto affinché gli animali stiano bene, grazie a decisioni che avranno un peso importante nella vita di quegli individui. È la mia missione e come sapete, è stata e sarà sempre la mia priorità!❤️

🐾Sono felice perché la conservazione ex situ è una delle poche armi che abbiamo contro l'estinzione degli animali selvatici in natura...e io ora sono ancora di più, parte di questa macchina chiamata !

Chiara Grasso: «Così si vive facendo l'etologa» - VanityFair.it 19/03/2021

Che cosa vuol dire fare l'etologa oggi?
Quali soddisfazioni? Quali difficoltà?

👉🏼In quest'intervista racconto il cammino che mi ha portato dove sono oggi. Sicuramente un punto di partenza e non di arrivo, per continuare a diffondere il rispetto animale, grazie alla scienza!

Chiara Grasso: «Così si vive facendo l'etologa» - VanityFair.it Fondatrice dell'associazione «EticoScienza», si impegna a promuovere un’etologia che non veda l'animale come mero strumento di business, bensì come essere senziente, degno di ricevere rispetto. E qui ci racconta come si svolge il suo lavoro

Lori lento, una storia di bracconaggio iniziata con un video su YouTube | OggiScienza 04/03/2021

LORIS LENTO - A RISCHIO ESTINZIONE PER COLPA DI UN VIDEO COCCOLOSO

🎙️Su OggiScienza una mia intervista sul traffico illegale di loris lenti e sull'impatto dei social sulla conservazione.

Un bracconaggio tutt'altro che lento, una corsa contro il tempo per salvare gli ultimi individui di questa magnifica specie che rischia di scomparire...e il tutto per colpa di quel famoso video di quell'esemplare di loris che veniva "solleticato" e alzava le zampe in alto.

➡️L'idea pucciosa era che l'animale soffrisse il solletico, ma in realtà quella reazione di alzare le zampe è un segnale di stress che viene messo in atto in risposta ad un predatore.
Ai loris lenti vengono strappati i denti per poter essere maneggiati e coccolati.

Una sofferenza atroce che viene inflitta ai loris nel turismo e nel commercio come pet...e tutto iniziò da un video sui social.

‼️Ecco perché dobbiamo essere estremamente cauti nel divulgare e condividere video online.

Per leggere tutto l'articolo👇🏾

Lori lento, una storia di bracconaggio iniziata con un video su YouTube | OggiScienza I lori lenti sono divenuti famosi grazie a video che li ritraggono come docili pet, quali non sono. Tutte e 9 le specie sono in declino.

Per un circo senza animali (nuovo e senza sofferenza) - VanityFair.it 17/02/2021

Ma a voi va ancora bene che le nostre tasse vengano utilizzate per gli spettacoli circensi che utilizzano animali?
Ne ho parlato in un'intervista su Vanity Fair Italia 🖋️

"E per quanto rispetto ci sia nella salvaguardia e nelle cure verso l’animale utilizzato per gli spettacoli, già il fatto che lo si stia privando della sua natura, del suo repertorio comportamentale, della libertà di scelta e di manifestare i suoi istinti, è una violenza.

C’è poco da fare moralismo: gli animali nei circhi stanno male indipendentemente dalle frustate o dalle coccole che ricevono, perché si tratta di animali selvatici che non si sono co-evoluti con l’essere umano come invece il cane e il gatto, e non dovrebbero interagire in nessun modo con l’essere umano"

Grazie alla penna di Maria Grazia Filippi per dar voce a queste tematiche 🐒

Per un circo senza animali (nuovo e senza sofferenza) - VanityFair.it Secondo alcune stime ci sono circa 2.000 animali detenuti in poco più di 100 circhi italiani. Ma non sarebbe ora che il circo si trasformasse con spettacoli che non coinvolgono lo sfruttamento e la vita in gabbia di animali selvatici? Chi l'ha fatto ha avuto successo

Photos from Chiara Grasso - Etologa's post 31/12/2020

LANTERNE CINESI: INCENDI E PERICOLI PER LA FAUNA SELVATICA
Almeno per questo capodanno, non utilizzarle!

Dove pensi che vadano a finire le romantiche lanterne cinesi che accendiamo per festeggiare ricorrenze?
Volano infuocate nei cieli fino a sparire dalla nostra vista.

Ecco dove vanno:

Nel dicembre 2016 nelle alture toscane una lanterna ha causato l'incendio di circa 160 ettari di bosco; il responsabile del lancio della lanterna è stato identificato e denunciato per incendio boschivo colposo. Sempre nel 2016, un gruppo di animalisti ha involontariamente dato fuoco ad un canile uccidendo 40 cani, a Bologna.

Il rischio incendi è rappresentato dal rischio di caduta della lanterna ancora accesa su prati, alberi (soprattutto conifere che a causa della resina prendono fuoco facilmente) e anche su balconi, tetti in legno, barche, ecc.
Il vento in quota rende imprevedibile il luogo di ricaduta della lanterna

Per ragioni di sicurezza, infatti, il suo uso viene sempre più regolamentato (e talvolta proibito) dalle varie autorità statali e locali, come per esempio in Svizzera. In Germania la maggior parte degli stati federali ha introdotto l'obbligo di permesso, che attualmente di solito non viene concesso. In Australia si è deciso un divieto provvisorio.
A quando il divieto anche in Italia?

Festeggia con coscienza.

15/12/2020

Il turismo, anche quelli apparentemente responsabile, è pieno di trappole e truffe.
L'unico modo per non essere vittime e carnefici dell'abuso animale è essere preparati e consapevoli nel riconoscere le strutture giuste ed etiche.

Qui, nella terza puntata della rubrica Wild Angle per LifeGate vi do qualche dritta su come essere davvero viaggiatori sostenibili 🤜🏽🤛🏽🐾

11/12/2020

Ha inizio una nuova avventura di cui sono estremamente onorata e grata🙏🏼 Anche la rivista ufficiale di Natura dell'arma dei Carabinieri si subirà i miei pipponi sull'etologia etica!

Servire lo Stato vuol dire anche educare ad amare e rispettare il nostro pianeta🐾

07/12/2020

NAMIBIA: 170 ELEFANTI ALL'ASTA. CONSERVAZIONE?

Mi state chiedendo in tanti cosa pensi di quanto sta accadendo in Namibia e se queste sono le soluzioni per gestire una sovrappopolazione.

➡️In breve, il governo Namibiano ha scoperto di avere un problema di siccità e visti i tanti elefanti presenti sul territorio (circa 28.000) ha deciso di mettere all'asta 170 di questi *di alto valore* per venderli e diminuire la popolazione che crea danni agli agricoltori.
"Così non li uccidiamo" dice Pohamba Shifeta, ministro dell'ambiente.
"Verranno venduti rispettando il loro benessere e chi li compra deve sottostare al regolamento CITES e non comprarli per ucciderli" garantiscono.
La Namibia non è nuova a queste vendite: lo scorso ottobre ha offerto al miglior offerente 100 bufali selvatici, mentre lo scorso anno aveva annunciato la vendita di 600 bufali, 150 antilopi, 60 giraffe e 28 elefanti.

🐘Il problema non sono gli elefanti che sono troppi. Ma è il motivo per cui gli elefanti sono troppi.
Sappiamo che l'ecosistema si basa su fragili equilibri e quando viene a mancare un anello nella catena trofica, qualcosa si rompe. Alcuni animali/piante spariscono, altri diventano troppi.
Invece di risolvere il problema eliminando gli animali in eccesso dovremmo riuscire a ristabilire l'equilibrio naturale, con i giusti rapporti prede e predatori, competitori e risorse. Dovremmo riuscire a fare 100 passi indietro e fare operazioni di rewilding invece di urbanizzare e colonizzare nuovi territori. Gli elefanti sono animali importantissimi per le savane. Aprono nuovi percorsi e permettono agli animali di attraversare zone prima non percorribili, permettono agli animali di magiare quegli alberi che se non fossero rotti non potrebbero essere accessibili...ma sì. Possono essere anche dannosi per l'ambiente. Come tutto, se è in eccesso. Ma la soluzione non è venderli. È ristabilire le condizioni di un ecosistema sano.

ORA...

Eliminare dal territorio 170 elefanti su una popolazione di 28 mila è davvero un misero cerotto su un'emorragia. Perché venderli? A chi poi? A qualche zoo? A qualche finta riserva dove finiranno per essere coccolati dai turisti? A qualche santuario che li utilizzerà come cornice per i selfie di qualche ragazzina?
Perché non decidere di attuare un'opera di ripopolamento laddove c'è bisogno?

👏Nel 2017, 520 elefanti vennero trasferiti a 320 chilometri di distanza. Lo hanno chiamato il “viaggio dei giganti”, un’operazione colossale durata due anni per ripopolare le riserve del Malawi, da un luogo in cui erano diventati troppi, nel Liwonde e Majete, e iniziavano a crearsi conflitti con gli abitanti delle zone. Erano questi i due obiettivi da raggiungere: una migrazione che doveva essere gestita dall’uomo perché ormai i corridoi naturali non esistono più, modificati dai campi per le coltivazioni locali e resi pericolosi dalla presenza dei bracconieri.

«Stiamo riducendo il conflitto nei due parchi sovrappopolati e creiamo le premesse per attirare turismo nel terzo, quello di destinazione, con benefici per le comunità locali. È una soluzione vincente sia per la gente che per la fauna selvatica» spiega il presidente di African Parks.
Un'impresa titanica sotto ogni punto di vista che ha visto 520 elefanti salvi dal bracconaggio, dai conflitti con le popolazioni locali e la cui presenza ha aiutato turismo e conservazione!
Pensate che operazione magnifica.

👎🏾In Namibia invece gli animali si vendono. Si attribuisce loro un valore, un prezzo e si mettono all'asta al miglior acquirente.
Come fossero oggetti di antiquariato.
Dov'è la conservazione in un'azione del genere? Un progetto di business per creare liquidità ed entrate nel governo ma non certo di tutela ambientale.

L'unica speranza che ho è che a comprarli siano delle riserve naturali dove gli animali vengano liberati per i Lodge e i safari sostenibili.
Staremo a vedere!

01/12/2020

La seconda puntata della mia rubrica su LifeGate.
Oggi parliamo di Social Media e conservazione. Cosa si cela dietro ai video pucciosi con animali selvatici? Quali sono i rischi per la salvaguardia di specie a rischio?

01/11/2020

IL NOSTRO STUDIO PUBBLICATO: SOCIAL E CONSERVAZIONE⁣

Una super notizia che inietta speranza!⁣
🗒️ &Animals, rivista scientifica americana peer-reviewed di riferimento sul tema del rapporto Uomo-animali ha pubblicato la nostra metanalisi riguardo l’impatto dei social network sulla visione che gli utenti online hanno sugli selvatici.⁣

❓Qual è il problema?⁣
Facebook, Instagram, Twitter e YouTube sono un potente strumento per la condivisione di campagne di informazione e sensibilizzazione sulle questioni ambientali e animali. Tuttavia, questi strumenti online possono rappresentare un'arma a doppio taglio.⁣

👉🏼Molto spesso, infatti, la diffusione di immagini e video che ritraggono animali a stretto contatto con gli umani può indirettamente promuovere il *commercio e la detenzione* in casa di specie selvatiche protette o incentivare *incontri turistici deleteri per il benessere animale*⁣

❓Cosa abbiamo indagato?⁣
Nel nostro lavoro abbiamo offerto una revisione trasversale della letteratura scientifica abbracciando diverse discipline, dalla zoo-antropologia alla della conservazione. ⁣
🐒In particolare sono stati evidenziati alcuni casi studio su video diventati virali sui social (come quello del lemure coccolato) ed il fenomeno dei cosiddetti "wildlife selfies" in cui i turisti abusano di animali selvatici per portarsi a casa una foto.⁣

💻Tutto ciò a conferma dell'influenza negativa di materiale di questo tipo sui social per la conservazione, dovuto all'aumento del commercio ed il bracconaggio di specie selvatiche.⁣

❓Cosa possiamo fare tutti per migliorare la situazione?⁣
•Evitiamo di condividere, mettere like e ripostare contenuti diseducativi. ⁣
Ma non solo!⁣
•Educhiamo i nostri followers, mandiamo messaggi positivi sul comportamento animale e •commentiamo negativamente i post in cui sono presenti comportamenti sbagliati.⁣
NON ESISTE CONSERVAZIONE SENZA EDUCAZIONE!⁣

🐾Lo studio dal titolo “Let Me Take a Selfie”: Implications of Social Media for Public Perceptions of Wild Animals è stato condotto insieme alla ricercatrice canadese Siobhan Isa.

Qui il link: https://www.researchgate.net/publication/344935112_Let_Me_Take_a_Selfie_Implications_of_Social_Media_for_Public_Perceptions_of_Wild_Animals

Giraffa, con la testa tra le nuvole e i piedi per terra 28/10/2020

CON LA TESTA TRA LE NUVOLE ED I PIEDI PER TERRA: MA CHI È LA GIRAFFA?

Lo sapete ormai. Le giraffe hanno un posto speciale nel mio cuore. Dopo averle osservate per 5 mesi, ore e ore ininterrottamente per la tesi di laurea, e avendoci camminato a fianco nella savana selvaggia, ho deciso di parlarne su un rubrica alta e maculata per Rivista Natura❤️
Questa è la prima puntata, per conoscere il gigante buono dell'Africa.

🦒Perché se pensiamo alla savana, sicuramente pensiamo a lei. Così alta, elegante, maestosa e gentile. Forse uno degli animali più amati da grandi e piccini. Ma sappiamo davvero chi è?
Famosa per essere l'animale più alto della Terra... ma, quanto è alta?..e a cosa serve il collo così lungo? Sicuri serva solo a mangiare le foglie più alte degli alberi?
Una, cento, mille...Non tutte le giraffe sono uguali. Quante sottospecie esistono?
Sapete chi è il suo cugino più stretto?

Immergetevi tra gli alberi di acacia insieme a noi🦒Buona lettura!

Giraffa, con la testa tra le nuvole e i piedi per terra Il ruolo del collo della giraffa non sembra essere relazionato solo all'alimentazione, ma anche come carattere sessuale secondario.

Ignorant complicity amongst some safari guides - Africa Geographic 24/10/2020

Mi chiedete spesso se i safari sono o non sono etici.
Partendo dal presupposto che si tratta di animali liberi in natura, quindi di per sé è più etico di andare al circo, dire safari vuol dire tutto e vuol dire niente.
👉🏼La risposta è: DIPENDE DALLA GUIDA con cui scegliete di fare il safari in savana.
Vi parlo da etologa, ma soprattutto da guida safari.

*Non facciamo gli eroi prendendo la prima macchina a noleggio fuori dall'aeroporto avventurandoci in un safari fai da te.
Avere una guida CERTIFICATA è una certezza per la sicurezza, le informazioni fornite e la possibilità di contribuire attivamente alla salvaguardia dell'ambiente.

*Scegliamo quindi solo guide certificate (l'unica valida in Sudafrica per esempio è FGASA). La certificazione è una garanzia per l'etica, per il benessere animale e per la nostra esperienza.

*Siamo in savana, non in uno zoo. Avvistare gli animali non è un obbligo. Non forziamo la guida a portarci per forza dal leopardo o dall'elefante. Le guide guadagnano 4 soldi e per le mance farebbero di tutto. Compreso andare fuori tracciato calpestando la vegetazione, disturbare animali che stanno cacciando, mamme con i piccoli, maschi in calore o animali feriti.

*Ci sono guide che per assicurare l'avvistamento dei "big 5" ai loro turisti, sono arrivati ad alimentare gli animali, facendoli abituare alla macchina fino a farli letteralmente salire sopra il veicolo. Questi animali spesso sono stati poi uccisi perché troppo confidenti, quindi pericolosi. Vogliamo davvero guide così?

*Evitiamo i grandi parchi nazionali, soprattutto senza guida. Un leone accerchiato da 17 macchine di turisti imbecilli che ne attirano l'attenzione fischiettando non è il massimo del safari etico. Oltretutto nei parchi nazionali c'è molto più rischio di corruzione quindi bracconaggio.

🦒Insomma, appena sarà possibile tornare in savana (sarò la prima a farlo), facciamolo con consapevolezza!

Ignorant complicity amongst some safari guides - Africa Geographic This refreshingly honest opinion editorial looks at eco-ethics amongst safari guides as they go about finding animals for guests

20/10/2020

ETICOSCIENZA VINCE LA CAUSA CONTRO TIGER EXPERIENCE
🐯Il benessere animale, first

▪️I FATTI:
Da sempre ETICOSCIENZA - Associazione di Etologia Etica (associazione che ho fondato, di cui sono presidente) è nel mirino di circensi, allevatori e detentori di animali selvatici per la nostra divulgazione contro gli spettacoli e l’interazione tra uomo e fauna selvatica.
Le nostre battaglie non si sono fermate solo ai social e all’educazione collettiva, ma sono state spesso diplomatiche e politiche dirette a chi può cambiare le leggi. Questo, chiaramente, ha alimentato ulteriormente l’astio di queste categorie e lobbies nei nostri confronti. 👉🏼Tra queste c’è stata, in prima linea “Tiger Experience”.

Tiger Experience è una mostra faunistica che ospita grandi felini nel Veneto. Era stata oggetto un’indagine di Edoardo Stoppa di Striscia La Notizia e anche di interventi dei NAS che hanno condotto alla sua temporanea chiusura e sequestro nel 2011/2012.😳

Alla luce di ciò, nel luglio 2018, in un nostro articolo, ci siamo espressi contrari ad un servizio televisivo in cui veniva pubblicizzato il centro, promuovendo l’interazione innaturale tra animali selvatici e persone.
Ai proprietari di Tiger Experience, comprensibilmente, non piacque l’articolo che divenne virale e fecero un comunicato stampa contro ETICOSCIENZA attaccando l’associazione.

▪️LA QUERELA:
Poche settimane dopo ci arrivò una querela per diffamazione per aver scritto: “Questo posto, come Tiger Experience in Italia, sono orribili realtà mascherate da un buon ufficio marketing, una bella facciata ‘rescued’, ma in realtà celano orrori ben peggiori del circo”. Abbiamo sempre avuto la serena certezza che quanto affermavamo non fosse diffamatorio.
Il giudice delle indagini preliminari, infatti, chiese l’archiviazione della querela.❗

Nonostante ciò, Tiger Experience impugnò l’archiviazione ed il caso fu preso in mano da un secondo giudice. Questa volta di merito.

▪️LA SENTENZA:
Il 13 luglio scorso ci è arrivata la sentenza ufficiale e definitiva da parte del Tribunale di merito che ha deliberato l’infondatezza della querela.

✌🏾Le motivazioni della sentenza affermano che, per quanto la critica di Chiara Grasso riguardo Tiger Experience fosse dura, “del resto che la spettacolarizzazione fosse effettuata, si ricava dalle dichiarazioni rese da persone che avevano visitato Tiger Experience, allegate da quest’ultima alla denuncia […] Pertanto si tratta di una critica dura ma non diretta alla persona di Giovanni Mattiolo bensì al modo di intendere quale sia il trattamento più consono alla natura degli animali selvatici”.

▪️CONCLUSIONI:
In definitiva è stato accertato che:👉🏼 non solo non c’è alcuna diffamazione nelle nostre affermazioni, ma c’è fondatezza e accortezza legale.
❗Siamo e restiamo sempre sereni e legalmente coperti su quanto pensiamo, affermiamo e facciamo. Chiunque pensi di poterci attaccare o insultare impunemente, tenga conto che alla fine la giustizia ha sempre la meglio e questa ne è la prova.

Un ringraziamento particolare allo Studio legale Avv. Mittone che ha sposato la causa, sostenendoci con competenza e determinazione.

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