Federica Vanossi

Ho conosciuto giocolieri di ogni tipo.
Di parole.
Di bugie.
I più arditi giocano col tempo.
I peggiori, con i sentimenti.

Paola Felice

“L'olfatto è una vista strana.
Evoca paesaggi sentimentali.”

Fernando Pessoa

La più bella storia d'amore

L’ultima nota del tuo addio
mi disse che non sapevo nulla
e che arrivavo
al tempo necessario
di imparare i perché della materia.
Così, fra pietra e pietra
seppi che sommare è unire
e che sottrarre ci lascia
soli e vuoti.
Che i colori riflettono
l’ingenua volontà dell’occhio.
Che i solfeggi e i sol
raddoppiano la fame dell’orecchio
Che è la strada e la polvere
la ragione dei passi.

Che la via più breve
fra due punti
è il giro che li unisce
in un abbraccio sorpreso.

Che due più due
può essere un pezzo di Vivaldi.
Che i geni gentili
stanno nelle bottiglie di buon vino.

Una volta imparato tutto questo
tornai a disfare l’eco del tuo addio
e al suo posto palpitante scrissi
la Più Bella Storia d’Amore
ma, come dice l’adagio,
non si finisce mai
d’imparare e aver dubbi.

Così, ancora una volta
tanto facilmente come nasce una rosa
o si morde la coda una stella cadente,
seppi che la mia opera era stata scritta
perché la più bella storia d’Amore
è possibile solo
nella serena e inquietante
calligrafia dei tuoi occhi.

Luis Sepùlveda
(Ovalle, 4 ottobre 1949 – Oviedo, 16 aprile 2020)

Tomas Tranströmer

Stoccolma, 15 aprile 1931
Stoccolma, 26 marzo 2015

Premio Nobel per la letteratura 2011

Sento cadere le pietre che abbiamo gettato,
cristalline negli anni. Nella valle
volano le azioni confuse dell’attimo
gridando da cima a cima degli alberi, tacciono
nell’aria più leggera del presente, planano
come rondini da cima
a cima dei monti finché
raggiungono l’altopiano più remoto
lungo la frontiera con l’aldilà.
Là cadono
le nostre azioni cristalline
su nessun fondo,
tranne noi stessi.

Le pietre

Non tornerò mai,
non tornerò mai
perché mai si torna.


Il luogo ove si torna
è sempre un altro,
la stazione
a cui si torna è diversa.


Non c’è più la stessa gente,
né la stessa luce,
né la stessa
filosofia.

Fernando Pessoa

Sono nitida, poi sfocata
poi spenta,
poi di nuovo sfocata,
poi di nuovo nitida,
e così via
avanti ed indietro
entrando e uscendo
dall’occhio di qualcuno.

Samuel Beckett

Ho da fare!
sto fabbricando
un modello di cuore
interamente
nuovo!

Un cuore
per il futuro: con cui sentire
e amare. Un cuore
con cui capire gli uomini

e anche in grado di dirmi a chi
io possa liberamente
stringere la mano –
e a chi
non dovrei tenderla
mai.

Semën Kirsanov

Lo strano
era che mi sentivo felice
anche se non si vedeva.
E’ così che succede,
so farlo bene,
essere una cosa
e anche un’altra.

Anne Sexton

Gli addii intossicano,
ma intossicano di più le presenze assenti.

Massimo Bisotti

Sogno d'Inverno

Dimmi se è vero che
Fa caldo a mezzogiorno,
Poi manda via il gelo
Dai prati,
E scaccia
La ruggine dagli alberi

Emily Dickynson

Gennaio 2024: le 12 mostre a Torino da non perdere Le mostre di Gennaio 2024 a Torino: scopri i più importanti appuntamenti d'arte in programma questo mese nel capoluogo piemontese

Anno, portami lontano dalle cose ripetute fa che non sia vano il restare solo e consenti il volo alle cose perdute.

Carlo Levi

"For last year's words belong to last year's language
And next year's words await another voice.
And to make an end is to make a beginning."
- T.S. Eliot

Ralph Waldo Emerson (1803-1882) was an American philosopher, essayist, poet, and lecturer who played a pivotal role in the transcendentalist movement of the mid-19th century.

Born in Boston, Massachusetts, Emerson was educated at Harvard University and later became a Unitarian minister. However, he gradually drifted away from organized religion and developed his own philosophical and spiritual beliefs.

Emerson's work is characterized by a focus on individualism, self-reliance, and the importance of nature. He believed that each person has a unique inner voice that should be heeded over societal expectations, and that nature is a source of spiritual and moral inspiration.

Some of Emerson's most notable works include:

• "Nature" (1836): In this essay, Emerson lays out his philosophy of nature as a source of spiritual and moral inspiration, and emphasizes the importance of individual experience and intuition.

• "Self-Reliance" (1841): This essay is perhaps Emerson's most famous work, and it extols the virtues of non-conformity, individualism, and self-reliance.

• "The American Scholar" (1837): This speech, delivered at Harvard University, outlines Emerson's vision of the ideal American scholar as someone who is self-reliant, curious, and independent-minded.

• "Essays: First and Second Series" (1841, 1844): These two volumes of essays contain some of Emerson's most famous works, including "Self-Reliance," "The Over-Soul," and "Circles."

• "Representative Men" (1850): In this book, Emerson profiles several famous historical figures, including Plato, Napoleon, and Shakespeare, and examines their character and achievements.

Emerson's ideas had a profound influence on American culture and thought, and his work continues to be studied and admired today.

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When reading, we don't fall in love with the characters' appearance. We fall in love with their words, their thoughts, and their hearts. We fall in love with their souls.
~ Anonymous

The first green museum in Greece, where Plato's Academy was located

“Esiste una stanchezza dell'intelligenza astratta ed è la più terribile delle stanchezze. Non è pesante come la stanchezza del corpo, e non è inquieta come la stanchezza dell'emozione. È un peso della consapevolezza del mondo, una impossibilità di respirare con l'anima.”

Fernando Pessoa

Il ritorno a casa più famoso della storia è quello di Ulisse, diciamocelo. Un viaggio che è stato un’odissea. Letteralmente.

Da νόστος, a cui si somma ἄλγος, nasce la parola nostalgia, il dolore del ritorno, il desiderio di tornare a casa.
Nostalgia è il nome moderno, introdotto per la prima volta sul finire del 1600, dato dunque a un sentimento antico.

Sentimento che accompagna parte di quel viaggio, allegoria dell’esistenza umana, fatta di desiderio di conoscenza ma anche di sfida con noi stessi.