Progetto Su Per Giu

Progetto Su Per Giu

Contact information, map and directions, contact form, opening hours, services, ratings, photos, videos and announcements from Progetto Su Per Giu, .

Su.Per.Giu, acronimo di Supporto Personale e Giuridico, è un gruppo di lavoro formato da due psicoterapeute e un avvocato che offre consulenza, formazione teorica e supporto pratico in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo.

Photos from Progetto Su Per Giu's post 14/12/2023

Eccoci a mantenere le nostre tradizioni: ci vediamo online per programmare e organizzare gli interventi per la cittadinanza, ma almeno una volta l'anno ci vediamo per celebrare il progetto, le persone, le vite intorno ad esso!
Buone Feste da tutte noi!

26/11/2023

Grazie per la partecipazione di ieri ad Anguillara Veneta! Un gruppo bello attivo di genitori e nonnɜ che si è messo in gioco!
Grazie nuovamente ad Auser per l' invito e alla parrocchia per averci ospitate in una sala molto bella!
Vi aspettiamo il 16.03.2024 con un' altra conferenza molto interessante, ma il tema lo sveleremo più avanti!

22/11/2023

Sabato 25 novembre saremo ad Anguillara Veneta, ospiti della parrocchia e del circolo Auser. Parleremo di bullismo online e offline, di ascolto e comprensione delle emozioni che ci attraversano per evitare di agire impulsivamente. In questi giorni così faticosi per i fatti di cronaca e in concomitanza di una data così importante come quella della giornata contro le violenze di genere è un onore dare il nostro contributo.
Vi aspettiamo!

Photos from Progetto Su Per Giu's post 26/11/2022

Da questo autunno abbiamo ripreso le formazioni per le scuole su e . Qui siamo all'istituto Comprensivo di Saonara (PD) nella formazione a docenti e genitori, durante la settimana ci occupiamo anche delle classi prime della secondaria. Finora abbiamo respirato una bella energia e partecipazione. ☺️💪 Eleonora Soffiato psicoterapeuta Dott.ssa Fabbris Fausta_psicologa e psicoterapeuta

29/12/2021

Chi affronta un episodio di bullismo o cyberbullismo, sia esso autore del fatto o parte lesa, genitore o insegnante del minore o della minore coinvolta, si trova improvvisamente proiettato in una dimensione di incertezza e disagio difficili da dipanare.
La nostra équipe, formata da due psicoterapeute e un’avvocata, nasce con l’intento di offrire supporto, consulenza e assistenza professionale a tutti gli attori coinvolti, a vario titolo, in fatti di bullismo e cyberbullismo.
Le professioniste dell’équipe svolgono la loro attività di consulenza e assistenza sia in presenza che online.

22/12/2021

Le serate informat(t)ive, intese come occasioni di divulgazione e apprendimento partecipato aperte alla cittadinanza e realizzate in collaborazione con amministrazioni pubbliche e soggetti privati, rappresentano storicamente il primo progetto originale della nostra équipe e costituiscono senz’altro un ottimo esempio del taglio pratico che caratterizza la formazione erogata da Su.Per.Giu.
Scopo precipuo di queste serate è sensibilizzare trasversalmente il mondo degli adulti sulla diffusione del fenomeno del bullismo online o offline e consentire all’uditorio di comprendere le implicazioni giuridiche e relazionali che immancabilmente caratterizzano questi episodi.

15/12/2021

Comunicazione assertiva, poteri e doveri educativi, educazione digitale: sono questi i temi fondamentali dei laboratori esperienziali che la nostra équipe propone a tutti i genitori interessati a potenziare la relazione con i propri figli e figlie al fine di prevenire il fenomeno del bullismo, intercettare rapidamente i segnali di disagio e intervenire in modo efficace in chiave di supporto e tutela.
Questa particolare proposta formativa si focalizza su alcuni obiettivi quali:
1) comportamenti efficaci nella relazione genitori-figli: allenare l’ascolto attivo e l’accoglienza reciproca;

2) educazione digitale: conoscenza dei rischi e benefici delle tecnologie digitali, esercizio responsabile della propria capacità genitoriale, diritto e dovere di sorveglianza sulle attività digitali dei figli minori di età.

09/12/2021

La dimensione umana e relazionale del gruppo classe rappresenta, in potenza, una risorsa preziosa nel costruire percorsi virtuosi di contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo.

Per questo motivo Su.Per.Giu. ha elaborato una proposta formativa specifica, finalizzata a favorire nelle alunne e negli alunni la riflessione consapevole circa le conseguenze del proprio agire, il potenziamento dell’empatia, la gestione efficace delle emozioni e lo sviluppo dell’intelligenza inter e intrapersonale.

01/12/2021

La frequenza con cui, statisticamente, si verificano episodi di bullismo e cyberbullismo in contesto scolastico ha reso imprescindibile l’adeguata formazione in questa materia di dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico, amministrativo e ausiliario.

Per rispondere a questa esigenza la nostra équipe ha strutturato un percorso specifico.

La formazione erogata da Su.Per.Giu. coniuga dimensione teorica e taglio pratico, spaziando dall’illustrazione dei principali riferimenti normativi in materia di bullismo e cyberbullismo, compresa la trattazione dei contenuti della Legge 71/2017, all’esame della casistica più ricorrente di bullismo online e offline connessa con l’ambiente scolastico, sino all’analisi delle conseguenze relazionali, psicologiche e giuridiche derivanti da episodi di bullismo.

Particolare attenzione viene riservata all’acquisizione, da parte dei fruitori dei nostri corsi, delle competenze utili per iniziare ad elaborare autonomamente modelli di gestione dei casi di bullismo e cyberbullismo.

24/11/2021

Tratto dal nostro nuovissimo sito👏
Su.Per.Giu., acronimo di Supporto Personale e Giuridico, è una équipe di lavoro multidisciplinare formata dalle Dott.sse Fausta Fabbris ( ) ed Eleonora Soffiato (.ssaelesoffiato), entrambe psicologhe e psicoterapeute, e dall’Avv. Tàina Ranci.
Su.Per.Giu. integra costantemente
le differenti competenze ed esperienze professionali di ciascuna.
Ci occupiamo di formazione, consulenza e assistenza in materia di bullismo e cyberbullismo, operando principalmente nelle province di Padova e Rovigo.

18/11/2021

Avevamo annunciato novità importanti per questo autunno, ricordate?

Ebbene, superato un piccolo intoppo dell'ultima ora, siamo finalmente pronte a condividere con tuttə voi la nostra ultima fatica: si tratta di www.progettosupergiu.it, il sito che abbiamo pensato e realizzato per raccontare cos'è SuPerGiu.

Perché il sito?

Perché abbiamo avvertito la necessità di illustrare più compiutamente il nostro progetto, di strutturare in modo organico le informazioni relative alla nostra proposta formativa, di approfondire i temi del bullismo e del cyberbullismo con contributi originali e riferimenti bibliografici e sitografici.

E adesso permetteteci di dire GRAZIE a tutte le persone che hanno contribuito con il loro lavoro a dare concretezza alla nostra idea, disegnando un sito a misura dei nostri desideri e (speriamo) dei vostri bisogni

Grazie a Elisa Bellamio per aver realizzato il sito e per aver accolto tutte le numerose richieste di modifiche, aggiunte, e ancora modifiche...😅

Grazie a per le meravigliose illustrazioni originali che accolgono i visitatori in home page e raccontano per immagini lo spirito di SuPerGiu.

Grazie, infine, a .mortin_photo per le foto che accompagnano le nostre biografie e per la deliziosa disponibilità manifestata sul set fotografico.

Buona navigazione a tuttə!

25/12/2020

Car* tutt*,
in questi mesi la nostra équipe, pur non essendo stata attiva sui social, ha continuato a lavorare silenziosamente a nuovi progetti che, incrociando le dita, vedranno la luce nel 2021.
Condividiamo questa gioia con voi e vi auguriamo di cuore buone feste!
🎄🎊✨

01/09/2020

Ben ritrovati a tutti! Auguriamo una buona ripresa a lavorator*, student*, famiglie e bambini*...
Come vi racconteremo nelle stories quest'autunno/inverno lo utilizziamo per poter dare un servizio e un sostegno migliori in futuro!
Ci vediamo nelle stories😉

30/06/2020

BUONE VACANZE
Con questo post nell'ultimo giorno di giugno vi vogliamo salutare e ringraziare di questo primo anno "social" condiviso con voi.
Torneremo a Settembre belle cariche! Nei prossimi due mesi daremo velocità al lavoro imbastito negli scorsi mesi e saremo molto orgogliose di presentarvelo con l'inizio dell'anno (scolastico) prossimo.
Perciò vi aspettiamo numerosi e partecipi, ma intanto...BUONE VACANZE!
Eleonora, Fausta, Taina, aka équipe SuPerGiu

27/06/2020

BUON PRIDE A TUTT*!!

25/06/2020

2018.
Il Ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli individua in Milovan Farronato il curatore del Padiglione Italia per la Biennale d'Arte in programma a Venezia nel 2019.
Mentre l'ambiente culturale e artistico nazionale accoglie con favore la nomina di Farronato, l'allora assessore all'istruzione, formazione e pari opportunità della Regione Veneto Elena Donazzan commenta così la nomina:"Lei, pardon, lui è : ieri è stato nominato dal Ministro dei beni culturali Alberto bonisoli alla guida del Padiglione Italia alla Biennale d'arte di Venezia 2019. Sì, avete capito bene. Lui è stato chiamato a rappresentare l'Italia la Biennale d'Arte Veneziana del prossimo anno: non al Carnevale di Venezia quindi, ma all'appuntamento culturale più importante per il Veneto e per l'Italia tutta, lui sarà il nostro biglietto da visita verso le migliaia di visitatori internazionali che parteciperanno alla Biennale. Le foto tratte dal suo profilo Instagram si commentano da sole: sia chiaro, ciò che fa nel privato non mi interessa. Ma posso dire che quando si deve rappresentare una nazione servirebbe essere quanto meno... più autorevoli?
Non so voi, ma io non ho parole!".
Make-up. Ballerine glitterate. Outfit femminili. Ecco la "colpa" di Farronato secondo l'assessore Donazzan: l'esibizione di un gusto estetico e, Dio non voglia, sessuale non conforme allo standard atteso basterebbe a minare il prestigio di una intera nazione.
Sentite anche voi puzza di omofobia?

2020.
Tromello, 4000 abitanti, provincia di Pavia.
Gianmarco Negri, avvocato, esponente di una lista civica, viene eletto sindaco con uno scarto amplissimo sugli avversari.
Perché ne parliamo qui?
Perché Gianmarco Negri è il primo sindaco transgender eletto in Italia, per di più in seno ad una piccola comunità.

Due esempi, due storie differenti che raccontano di un'Italia irrisolta, un'Italia in cui l'orientamento sessuale di una persona costituisce tuttora oggetto di scontro, di definizione, di giudizio, di parametro in base al quale escludere o includere.

23/06/2020

COME REAGISCE L’”ESTERO” AI COMING OUT DI PERSONAGGI POLITICI E FAMOSI?
Abbiamo preso come esempio principale gli Stati Uniti, paese che negli ultimi anni, in particolare negli ultimi mesi non si è assolutamente dimostrato capace di integrare, rispettare, dare valore alla vita dei suoi cittadini. Con le ultimissime scelte assurde Trump ha tolto diritti e garanzie alla comunità transgender peggiorando la situazione sociale e sanitaria del Paese. Perché allora prendere gli USA come esempio? Perché in West Virginia Rosemary Ketchum, dichiaratamente transgender, è stata eletta in consiglio comunale di una cittadina americana. Perché Cynthia Nixon, famosa attrice conosciuta ai più per il ruolo di “Miranda” in “Sex&the city” è sposata e ha dei figli con sa moglie e Ellen de Generes ha un suo seguitissimo programma in tv. Certo anche lì c’è molto ancora da fare, ma il coming out non è temuto come nel nostro Paese. La possibilità si sdoganare certi pregiudizi, atteggiamenti, preconcetti passa dal “metterci la faccia”: alzarsi in piedi e battersi per i propri e gli altrui diritti. Passa attraverso la televisione nazional popolare. Attraverso i libri letti fin da piccoli.
Perché c’è bisogno di integrazione, di ampliamento di vedute e di educazione.

18/06/2020

UNO SGUARDO AL MONDO DELL'ASSOCIAZIONISMO LGBTQIA

Decidere di fare coming out o essere destinatari di questa dichiarazione, affrontare il transito da un sesso a un altro, reagire ad atti di discriminazione, non è facile.
Per fortuna, non mancano associazioni e forme di aggregazione formali e informali nate per supportare la comunità LGBTQIA attraverso la promozione dei diritti e la tutela delle persone.
Ci sembra quindi giusto, in questa sede, dare spazio e visibilità a chi è impegnato da anni in prima linea in difesa del diritto all'autodeterminazione sessuale ed affettiva di ogni essere umano al di là di qualunque paura o pregiudizio.
Lo facciamo nella consapevolezza di non poter fornire qui un elenco esaustivo che renda giustizia alla fittissima rete di iniziative intraprese nel corso degli anni, ma ci auguriamo che questo post possa comunque dar conto del fatto che, in caso di bisogno, c'è chi può offrire ascolto, comprensione, supporto psicologico e tutela legale.

Cominciamo da Arcigay, l'associazione LGBTI italiana senza scopo di lucro che dal 1985 si batte per la parità dei diritti, l’autodeterminazione, il superamento di stereotipi e pregiudizi nei confronti delle persone LGBTI, e contro ogni forma di discriminazione.

Segnaliamo poi il MIT - Movimento Identità Trans, fondato nel 1979 perché fosse riconosciuta l’identità trans ma anche e soprattutto affinché fossero rispettati i diritti e la dignità della persone trans: il loro diritto a un transito sicuro e garantito, la possibilità di autodeterminarsi e progettare la propria vita.

Menzioniamo con piacere anche Sat-Pink Verona e Padova, il servizio di accoglienza trans nato all’interno del Circolo lgbtq+ Pink con l’intento di dare risposte ai tanti bisogni delle persone transgender di Verona e del Veneto. Nel 2015 ha aperto una sede anche a Padova.

Chiudiamo, infine, con Agedo Nazionale, l’associazione di genitori, parenti e amici di persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, + nata nel 1993 che procede "cercando insieme a molti altri di riproporre costantemente la tematica dei diritti che se non sono per tutti rischiano di configurarsi come privilegi".

16/06/2020

MI* FIGLI* HA FATTO COMING OUT
In collegamento con il post riguardante la difficoltà di fare coming out con la propria famiglia, cerchia sociale, vediamo oggi il punto di vista dei genitori, quindi di chi "riceve" la comunicazione.
Già, perchè se per i figli è complesso, per i genitori non è da meno. Sempre per lo stesso motivo: condizionati da una società giudicante, non si riesce a distinguere cosa è effettivamente importante. Chiedendo a qualsiasi genitore, l'amore non viene mai messo in discussione per come è il figlio. Per esempio: mia mamma quando ero piccola aveva il terrore che i miei capelli fossero sottili e tendenti ad ingrassarsi come quelli di mio papà. E per un po' (fino al cambio ormonale adolescenziale) la mia mamma ha affrontato questa "paura". Ma mica mi ha ripudiata perchè i miei capelli non rispettavano le aspettative. Era preoccupata perchè NON LI SAPEVA GESTIRE. perchè se non li avesse lavati tutti i giorni, "cosa avrebbero pensato le altre persone? Che non sono una buona madre" (anche perchè abitare in paesino di provincia piuttosto bigotto non aiuta). Facendo i dovuti aggiustamenti, i genitori di chi fa coming out vivono la stessa contraddizione. Per indole e istinto non cambia la quota d'amore perchè il figlio si è dichiarato omosessuale. Ma le sovrastrutture mentali e della società non danno ai genitori gli strumenti per gestirla questa notizia. Facendo un passo oltre dovremmo pensare che "gestire" il coming out no dovrebbe essere un problema. Ma non siamo ancora sufficientemente educati (nel senso di aver ricevuto un'educazione libera da giudizio) per questo. Quindi in questo genitori e figli sono accomunati dallo stesso demone: la paura di non essere all'altezza. Come quando un bambino fa qualcosa di pericoloso e passato il momento di panico il genitore si scaglia e urla e sbraita contro il figlio. Quel genitore sta reagendo (male) alla paura. Quindi, se e quando succederà, cari figli, sappiate che i vostri genitori sono in difficoltà. E tale difficoltà la potranno esprimere in modi diversi, ma non smetteranno di amarvi.
Quindi, se e quando succederà, cari genitori, imparate ad ascoltare ciò che sentono i vostri figli e cosa provate voi. Poi comunicatelo.

13/06/2020

Ieri la nostra équipe ha festeggiato il suo secondo anno di attività: un'occasione importante per fare il punto sul percorso compiuto finora e per fissare nuovi obiettivi da raggiungere, ma anche per ritrovare il piacere di lavorare e progettare in presenza.
Buon compleanno a noi!

11/06/2020

IL CAMBIO DI SESSO: COSA PREVEDE LA LEGGE?

Il post di oggi è dedicato all'esame delle disposizioni dettate dal legislatore italiano in materia di rettificazione di attribuzione di sesso: aggiungiamo, così, in questo mese dedicato all'orgoglio omosessuale e più, in generale, alla tutela del diritto alla libera autodeterminazione sentimentale e sessuale, un altro tassello al quadro normativo nato per rispondere alle istanze espresse dalla comunità LGBTQIA.

Cominciamo col dire che il nostro paese si è dotato di una normativa ad hoc in tema di rettificazione di attribuzione di sesso nel 1982, anno cui risale l'entrata in vigore della L. 164/1982, successivamente modificata dal D. Lgs. 151/2011.

Cosa prevede la legge n. 164/1982?
Il legislatore si è essenzialmente preoccupato di disciplinare due aspetti:
- l'autorizzazione a sottoporsi ad intervento chirurgico per poter adeguare i propri caratteri sessuali conformemente all'identità di genere percepita dal richiedente;
- l'autorizzazione a procedere con le dovute rettifiche anagrafiche (nome e sesso).

La legge prevede, infatti, che il transito da un sesso biologico all'altro attraverso l'intervento chirurgico debba essere previamente autorizzato dal Tribunale del luogo di residenza della persona nel contesto di un procedimento cui partecipa il Pubblico Ministero e in cui, nella massima parte dei casi, il Giudice nomina un consulente tecnico allo scopo di valutare le condizioni psico-sessuali dell'interessato.

Perché serve l'autorizzazione del Giudice per sottoporsi all'intervento chirurgico?
Perché, trattandosi di operazione che interviene su organi riproduttivi sani, essa in teoria viola il divieto di compiere atti che ledano l'integrità fisica dell'individuo.

Ad intervento compiuto, l'interessato potrà rivolgersi nuovamente al Tribunale per ottenere l'ordine di rettifica del sesso e del nome all'anagrafe.

Ancora un paio di informazioni.

L'assunzione di terapia ormonale nel contesto del percorso di transito da un sesso all'altro non necessita di autorizzazione.

Si sono moltiplicate, nel corso degli ultimi anni, le sentenze dei Tribunali di merito che hanno autorizzato la rettifica di nome e sesso all'anagrafe anche in assenza di intervento chirurgico di riassegnazione del sesso.

09/06/2020

FARE COMING OUT CON I PROPRI GENITORI
La decisione di fare coming out con i propri genitori, la propria famiglia, più o meno allargata sicuramente è per tutti il risultato di un percorso travagliato, difficile e spesso molto lungo.
Perché? Quali dubbi attanagliano i giovani e meno giovani che vogliono e hanno tutto il diritto di fare questo passo?
Dunque: i giovanissimi e i giovani, gli adolescenti e i neoaduti fanno molta fatica ad attraversare l’adolescenza. Scoprono sé stessi, capiscono quale orientamento sessuale li caratterizza, ma purtroppo lo fanno in mondo, in una società che, sebbene qualche miglioramento l’abbia fatto, rimane profondamente omofoba. Quindi con che disinvoltura si può pensare di dichiarare chi si è se spesso può coincidere con discriminazione, non accettazione, esclusione? Per un adolescente il gruppo dei pari e la famiglia sono fondamentali. La posta in gioco è decisamente alta. L’amore, la considerazione, il rispetto delle persone a cui si vuole bene. La paura è parecchia, il coraggio dev’essere maggiore.
Per le persone più adulte è altrettanto complesso perché probabilmente il fatto di non aver fatto coming out fino a quel momento implica una resistenza in famiglia, una difficoltà nell’accettarsi. Proprio perché il dialogo, le idee, le opinioni emerse in merito in ambito familiare, sociale e amicale danno dei segnali tutt’altro che accoglienti. Inoltre, con l’aumentare dell’età una dichiarazione di questo tipo stravolge la vita fino a quel momento condotta con un’altra “facciata”. Il senso di inganno e tradimento che possono provare i familiari e gli amici può portare a chiusura ed esclusione in un momento in cui invece è necessario il sostegno della rete amicale, sociale, familiare.
Come creare maggior fluidità e tranquillità ai coming out? Costruendo una società accogliente, integrante, non discriminatoria. Ognuno può contribuire con adeguata educazione, formazione, informazione e soprattutto mettendosi per qualche secondo nelle scarpe di chi queste scelte le fa davvero.

04/06/2020

UNIONI CIVILI VS. MATRIMONIO: QUANDO IL SESSO DEL PARTNER FA LA DIFFERENZA

Domanda: perchè abbiamo deciso di dedicare un post all'esame della differente disciplina che il legislatore italiano ha riservato alle unioni civili rispetto al matrimonio?
Risposta: perchè siamo convinte che la discriminazione omofobica che si esprime attraverso atti di bullismo sessuale dipenda anche dal modo in cui l'ordinamento giuridico considera le persone omosessuali.
Un sistema che nega o limita i diritti e le facoltà delle coppie gay "lancia" un messaggio diverso rispetto ad un sistema che, per converso, quei diritti li riconosce e li tutela.

Con la Legge n. 76/2016 (c.d. Legge Cirinnà) nel nostro ordinamento giuridico hanno finalmente trovato riconoscimento tutte quelle coppie formate da persone dello stesso sesso. L'istituto dell'unione civile estende alle coppie omosessuali gran parte dei diritti e dei doveri previsti per il matrimonio, incidendo sullo stato civile della persona.
Tuttavia, permangono delle differenze.

Confrontiamo gli istituti:

👉 sesso del partner
– matrimonio: resta riservato a persone di sesso diverso
– unione civile: si applica alle coppie dello stesso sesso

👉 costituzione del rapporto
– matrimonio: può essere celebrato da un ufficiale dello stato civile o da un ministro di culto
– unione civile: i partners rendono una dichiarazione davanti ad un ufficiale di stato civile

👉 obbligo di fedeltà
– matrimonio: espressamente previsto tra i doveri che discendono dall'unione tra i coniugi, la sua violazione può costituire causa di addebito della separazione
- unione civile: nessuna menzione dell'obbligo di fedeltà

👉 adozione
- matrimonio: ammessa nel rispetto dei requisiti di legge
- unione civile: ammessa solo in casi speciali

👉 scioglimento del rapporto
– matrimonio: sono previsti due step successivi, ossia separazione e divorzio
– unione civile: il rapporto si scioglie tre mesi dopo aver comunicato lo scioglimento all’ufficiale di stato civile

👉 malattia o ricovero di uno dei partner
– matrimonio e unione civile: sono soggetti allo stesso regime: in entrambi i casi uno dei componenti la coppia ha diritto di visita, assistenza, e accesso alle informazioni relative al partner o al coniuge

👉 impresa o azienda familiare
– matrimonio e unione civile sono soggetti allo stesso regime: in entrambi i casi ciascuno dei componenti la coppia partecipa agli utili dell’impresa del partner o del coniuge

👉 risarcimento del danno a causa di morte del partner
– matrimonio e unione civile sono soggetti allo stesso regime: in tutti e due i casi spetta all’altro coniuge o all’altro partner superstite il risarcimento del danno

👉 morte del lavoratore
– matrimonio e unione civile sono soggetti allo stesso regime: in caso di morte di uno dei componenti la coppia, spetta al superstite (coniuge o partner) sia il Trattamento di Fine Rapporto che la Pensione indiretta o di reversibilità

👉 regime patrimoniale
– matrimonio e unione civile: il regime ordinario è la comunione legale dei beni ma si può optare per un regime di separazione o per la costituzione di un fondo patrimoniale (con atto notarile)

👉 successione a causa di morte
– matrimonio e unione civile: in caso di morte di uno dei componenti la coppia (coniuge o partner) al superstite spetta una quota di eredità (con o senza testamento)

Photos from Progetto Su Per Giu's post 01/06/2020

GIUGNO: MESE PRIDE
Il mese che si apre oggi è dedicato alla tematica dell'orgoglio omosessuale. E come équipe abbiamo programmato i prossimi post in modo da approfondire questo tema, come sempre dal punto di visto giuridico e psicologico-emotivo. Qui nelle foto vedete alcuni dei motivi per i quali vogliamo parlarvi di questo argomento.

28/05/2020

APP ANONIME: ISTRUZIONI PER L'USO

Kik Messenger, ThisCrush, Tellonym, Moco Chat, Beep, Oneone, Psst.
La lista potrebbe continuare ancora.
Di cosa si tratta? Di applicazioni per chattare in anonimato che consentono agli utenti di interagire fra loro e pubblicare informazioni e immagini in modo anonimo.
Si tratta di app molto diffuse tra i giovani e i giovanissimi, il cui apprezzamento nei confronti di questo tipo di servizi si basa essenzialmente su due fattori:

📌 primo, è possibile porre in forma anonima agli altri utenti domande che si reputano in qualche modo imbarazzanti o compromettenti e soddisfare, così, le proprie curiosità;

📌 secondo, l'anonimato permette di costruire un'identità virtuale a misura dei propri desideri e delle proprie aspirazioni, così da presentarsi al meglio nel mondo online.

L'anonimato cela, tuttavia, molteplici rischi: dalla condivisione di contenuti inappropriati all'adescamento online, dal sexting al cyberbullismo.

Poichè l'accesso a queste app richiede, di norma, un'età compresa tra i 13 e i 17 anni, è importante che il mondo adulto sia consapevole dell'esistenza di queste tecnologie, del loro funzionamento e dei rischi che queste comportano.

A questo proposito, vi lasciamo alcuni suggerimenti che speriamo possano esservi utili:

👉 affrontate periodicamente con i vostri figli e le vostre figlie la questione di quali app stanno usando o hanno usato e informatevi sul loro funzionamento;

👉 nel caso degli utenti più giovani, intervenite direttamente sui loro dispositivi modificando le impostazioni dell'app store in modo tale da selezionare solo contenuti adatti alla loro età;

👉 fissate alcune regole legate all'uso delle app: tempi e modalità di impiego dei loro device durante l'arco della giornata, tipologia di contenuti condivisibili;

👉 spiegate ai ragazzi e alle ragazze i rischi dell'anonimato, incentivando l'uso consapevole delle app: i divieti categorici e immotivati non funzionano!

👉 in caso di cyberbullismo, sexting o altre difficoltà, mantenete la calma, sostenete la persona danneggiata e rivolgetevi a figure competenti in materia (es. referente scolastico per il cyberbullismo, psicologo, avvocato, polizia postale, ecc...).

26/05/2020

COMPORTAMENTI RISCHIOSI ONLINE E CYBERBULLISMO

Il cyberbullismo può avere molte facce: sexting, revenge p**n, diffamazione, furto d'identità, trattamento illecito dei dati personali, minaccia, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, alterazione e manipolazione di dati altrui.
Apparentemente non c'è limite a ciò che la rete consente di fare per nuocere consapevolmente alla vittima.
Esiste, tuttavia, un'alternativa.
Un'alternativa basata sull'uso responsabile della rete, sulla costruzione della consapevolezza dei rischi connessi all'immissione di informazioni personali online, sull'adozione di politiche basate sulla prevenzione, sulla valorizzazione della riservatezza come strumento di protezione.
Contenere il rischio online si può!
Come?
Vediamolo insieme:
👉 proteggendo le password con cui accediamo ai nostri account: proteggere significa variare periodicamente le password, costruire password forti, custodirle in modo appropriato e non condividerle con altre persone;
👉 facendo logout ogni volta che terminiamo una sessione;
👉 selezionando le informazioni e i dati condivisi online: più comunichiamo dati personali, più aumenta il rischio che questi dati ci vengano sottratti e vengano usati illecitamente;
👉 prestando particolare attenzione alle impostazioni della privacy dei nostri profili social: selezionare il pubblico con cui condividere specifici contenuti è un ottimo modo per evitare che le nostre foto e i nostri dati possano essere impiegati per danneggiarci;
👉 valutando attentamente le informative per il trattamento dei dati personali che, normalmente, accettiamo senza leggere: a chi stiamo dando il consenso per trattare i nostri dati? A chi potranno essere trasmessi?
👉 installando un antivirus che protegga i nostri dispositivi;
👉 richiedendo immediatamente sostegno in caso di abusi: genitori, insegnanti, pediatri, psicologi, forze dell'ordine, sportelli dedicati alla tutela della web reputation sono figure in grado di affiancare e sostenere un giovanissimo vittima di cyberbullismo.

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