Fitoterapiafirenze
Mi chiamo Tiziana Soncini sono un Medico con Master post laurea in Fitoterapia e Omeopatia
BIANCOSPINO ed IPERTENSIONE
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l'ipertensione è una dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari.
In Italia ne soffrono all'incirca 15 milioni di persone.
Non esistono cause di pressione alta precise ed individuabili.
In natura ci sono piante che possono aiutare a diminuire la pressione arteriosa come ad esempio il BIANCOSPINO.
E' un comune arbusto diffuso nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale.
Le sostanze attive vegetali, cioè quelle utilizzate per fini terapeutici, si estraggono dalle foglie e dai fiori.
Gli usi avvalorati da dati clinici sono quelli di abbassare la pressione arteriosa in caso di ipertensione.
E' molto importante sapere che agisce solo sulla pressione diastolica (la minima per intenderci): infatti determina una diminuzione dello spasmo delle coronarie con conseguente aumento del flusso sanguigno.
Tutto questo comporta un aumento della forza contrattile del muscolo cardiaco (azione inotropa positiva).
Ha anche una blanda azione sedativa sul sistema nervoso centrale che può contribuire a diminuire la pressione arteriosa: infatti contribuisce a calmare ansia e nervosismo spesso associati ad un aumento della pressione.
E' una pianta maneggevole: non ha nessuna controindicazioni ed interazione con altri farmaci.
Tuttavia, è sempre bene consultare un medico esperto in Fitoterapia prima di utilizzare il BIANCOSPINO soprattutto se si hanno patologie cardiovascolari o se si assumono farmaci antipertensivi.
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IPERTROFIA PROSTATICA e SERENOA REPENS
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L'Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB) è una patologia che si manifesta negli uomini verso i 40-50 anni diventando più comune e sintomatica con l'avanzare dell'età.
La Prostata è una ghiandola che se aumenta di volume provoca una compressione sull'uretra e di conseguenza sintomi urinari.
I sintomi possono variare da lievi a gravi e sono:
- Minzione frequente ed urgente.
- Difficoltà nell'iniziare e mantenere il flusso urinario.
- Sensazione di svuotamento incompleto della vescica.
- Gocciolamento post minzionale.
- Flusso urinario debole o intermittente.
La terapia dipende dalla gravità dell'ipertrofia e può essere farmacologica nei casi più lievi o chirurgica quando la prostata è molto ipertrofizzata o non risponde alle terapie.
La pianta più conosciuta per il trattamento della IPB è sicuramente la SERENOA REPENS nota come Palma nana o Palmetto originaria del sud degli Stati uniti.
E' disponibile sia come integratore che come farmaco vegetale e viene prescritta per un'ipertrofia di lieve e media intensità riducendo così il volume ed i sintomi ad esso correlati.
Anche in questo caso l'uso di integratori deve essere fatto sotto il controllo di un medico in particolare se si stanno assumendo altri farmaci o se vi siano patologie concomitanti.
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Traumi muscolari: meglio il freddo o il caldo?
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Se dopo un infortunio muscolare sia meglio applicare freddo o calore è una questione aperta da tempo.
Non siamo neppure riusciti ad avere una classificazione delle lesioni muscolari universalmente riconosciuta.
Negli ultimi anni, specie su influsso anglosassone, la maggior parte degli esperti propendeva per il ghiaccio secondo i dettami del RICE.
Un recente studio sperimentale mette in discussione questo approccio o meglio ne sottolinea alcuni aspetti non proprio favorevoli del ghiaccio sulla riparazione della lesione.
La questione si riapre, noi seguiamo l'evolversi delle conoscenze.
Per approfondire: https://www.ondedurtomedico.it/lesioni-muscolari-ghiaccio-o-calore/
Noi rimaniamo a disposizione al 339 3022983 anche WhatsApp
# # Congresso Nazionale di FITOTERAPIA
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il mese scorso si è svolto a Brescia il # # Congresso Nazionale di Fitoterapia.
Hanno partecipato numerosi relatori portando temi di grande interesse.
Si è parlato di Microbioma e Fitoterapici ad effetto prebiotico, di piante per la gestione dell'ansia e i disturbi del sonno, di piante stimolanti come il caffè ed il tè.
Come sempre è stato dato spazio alle relazioni di giovani laureati.
E' un appuntamento annuale a cui non posso mancare sia per l'aggiornamento professionale sia per l'incontro con nuovi e meno nuovi colleghi.
Arriverci all'anno prossimo a Parma.
LONG COVID e INTESTINO
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Il Long Covid è una condizione spesso sottovalutata che colpisce circa il 10-20% delle persone che contraggono il Coronavirus.
Sappiamo oggigiorno che il virus può colpire diversi organi e fra questi anche stomaco ed intestino.
Quando il virus interessa il distretto gastro-intestinale possono manifestrasi sintomi come stitichezza, diarrea, dolore addominale, gonfiore e vomito.
Da sottolineare che questi disturbi possono comparire anche in individui che hanno avuto un'infezione asintomatica o lieve.
Il Coronavirus è in grado di colpire l'intestino nei mesi successivi anche a distanza di un anno.
La Fitoterapia può essere d'aiuto nel ridurre o risolvere questi sintomi.
Fra i diversi integratori efficaci per questi disturbi, sono da prendere in considerazione i Probiotici.
La maggior parte delle persone li conosce e ne fa uso, ma non tutti sanno che se assunti senza un controllo medico possono creare anche effetti indesiderati.
In commercio esistono tantissimi integratori a base di probiotici ma bisogna fare attenzione alla composizione e soprattutto alla quantità dichiarata perché abbiano un effetto terapeutico.
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La Fitoterapia si tinge di rosa
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Sempre più donne si rivolgono al Medico esperto in Fitoterapia per sottoporsi a cure con rimedi naturali.
La donna giovane si rivolge per infezioni urinarie, per la sindrome premestruale ed altre patologie.
La donna in menopausa invece per eliminare/ridurre i sintomi presenti in questo periodo della loro vita.
Sia le donne giovani che quelle in menopausa ricercano cure con rimedi naturali soprattutto quando la terapia a loro proposta è ormonale per paura dell'aumento di peso e la comparsa di cellulite.
Non tutte le donne sono consapevoli che pur assumendo ormoni, gli Integratori alimentari possono contrastare il peso e la cellulite.
Il messaggio più importante è che questi fitoterapici vengono assunti come rimedi naturali, ma non è sempre così perché possono provocare effetti collaterali o avere interazioni con altri farmaci.
Questo è anche uno dei motivi per cui la donna deve rivolgersi ad un Medico Esperto in Fitoterapia.
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Per confermare l'importanza del Medico esperto in Fitoterapia ed i rischi dell'autoprescrizione.
Criticità in integratori a base di funghi medicinali: servono più controlli Alcuni preparati contenevano una specie fungina diversa da quella indicata in etichetta; altri erano contaminati da micotossine con livelli superiori a quelli di legge
DOLORE GLUTEO un odissea fino alle ONDE D'URTO
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Si è rivolta a noi una donna giovane che da oltre sei mesi lottava con un dolore ad un gluteo attribuito inizialmente ad una sciatalgia da discopatia accertata con la risonanza e come tale curato senza beneficio.
Poi un altro "guaritore" aveva paventato una sindrome del piriforme e come tale era stata curata con tutti i mezzi possibili, fisici e manuali, senza giovamento.
Anche se molto di moda il "piriforme" non è la causa di tutti i mali.
Nel frattempo era ricorsa al cortisone per via generale per poter svolgere almeno le occupazioni indispensabili.
All'anamnesi la signora raccontava di aver sofferto per tanti mesi di una verruca ad un piede e di avere camminato male con sovraccarico dell'altro lato, quello appunto dolorante nella zona glutea e trocanterica.
Effettivamente il gluteo interessato era leggermente più contratto dell'altro ed il dolore si spingeva fino alla parte posteriore del gran trocantere.
Il dolore benché costante peggiorava in posizione seduta e in piedi da ferma, oltre che a letto.
Facciamo diagnosi di sindrome o tendinite del medio gluteo, in conseguenza dei carichi anomali sopportati, per il dolore al piede controlaterale causato dalla verruca.
https://www.ondedurtomedico.it/dolore-laterale-di-anca-e-onde-durto-focali/
Iniziamo la terapia con Onde d'Urto Focali e dopo una settimana dalla prima seduta riferisce la riduzione del dolore di oltre il 50%.
Ha interrotto il cortisone, è tornata ad una vita normale.
Proseguirà il ciclo con qualche altra seduta per stabilizzare il risultato specialmente nella zona trocanterica dove si inserisce il tendine del muscolo medio gluteo.
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QUAL' E' L'ACIDO IALURONICO MIGLIORE ?
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L'utilizzo dell'acido ialuronico in ortopedia ha completamente modificato negli ultimi vent'anni l'approccio terapeutico alle patologie degenerative articolari e tendinee.
E molti si chiedono, ci chiedono: Quale è il migliore ?
Non esiste purtroppo l’acido migliore adatto a tutti, ma esiste un problema di tipo ortopedico o sportivo in una persona che potrebbe giovarsi di un trattamento con acido ialuronico.
E di lì bisogna costruire un percorso insieme che tenga conto di molti fattori, dall'età alla gravità della patologia, dalle aspettative in campo, agli obiettivi da raggiungere.
Trattare un atleta professionista avanti nella sua carriera o un pensionato attivo che vuol mantenere un discreto grado di autonomia, rappresentano mondi molto distanti tra loro.
Ad ognuno di loro però la ricerca offre il prodotto giusto.
Molto conta anche l'esperienza e le conoscenze del professionista.
Per approfondire l'argomento: https://www.stefanoguidotti.com/quale-e-lacido-ialuronico-migliore/
Mettiamo a tua disposizione tanti anni di professione.
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VARIANTI COVID19 e INFARTO OSSEO
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La situazione generale della pandemia Covid19 sta migliorando ulteriormente in termini di contagi e di gravità.
Alcuni studi recenti sulle ultime varianti del virus sembrano però sottolineare il ritorno all'interessamento polmonare con la tipica polmonite bilaterale interstiziale e del maggior effetto tromboembolico che si manifesta soprattutto con infarti e ictus in soggetti particolarmente predisposti.
La patologia infartuale non colpisce solo il cuore ma potenzialmente ogni altro organo, osso compreso.
L'infarto osseo è un quadro clinico molto più subdolo di quello cardiaco e i sintomi sono spesso tardivi e la diagnosi non facile.
I danni possono essere importanti ed invalidanti, specie se la diagnosi tarda ad essere fatta.
Per approfondire l'argomento: https://www.stefanoguidotti.com/infarto-osseo-osteonecrosi-da-covid-19/
Per eventuali contatti rimaniamo disponibili al 339 302 2983 o [email protected].