Ti vorrei ancora dire

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Ti vorrei ancora dire... uno spazio per salutare i nostri cari portati via dal Covid-19

Questa pagina è stata creata e pensata dallo staff di Studio Desmos per raccogliere i ricordi delle persone che ci hanno lasciato a causa del Coronavirus.

27/10/2020

Sono aperte le iscrizioni per la terza edizione del gruppo per i genitori separati.
Scrivi a [email protected]

Timeline photos 30/09/2020

È appena uscito sul nostro blog il nuovo articolo "Fare squadra, anche a distanza!"
Potete leggerlo al link https://www.studiodesmos.it/fare-squadra-anche-a-distanza/

30/04/2020

Ciao Nonna!
Ecco, è arrivato il momento.. ma ti sei lasciata abbracciare dalla pace del Signore: il tuo animo ribelle e la tua vita di resistenza hanno forse trovato una tregua!

Ci hai messo tanto a convincerti, sapevi che il tuo Mario t'aspettava -forse, come dicevi tu- in paradiso, ma il tuo compito qui non era concluso.
Tante volte ti hanno detto che stavi per morire. Fin da quando giovane ragazzina durante la guerra ti rifiutavi di nasconderti nei fossi con la tua mamma.. già da allora non cedevi, sapevi di dover mantenere la tua dignità e restare nel tuo letto aspettando che finissero i bombardamenti. Se devo morire muoio qui, mi dicevi sempre, a casa mia, non in un fosso.

Poi le malattie più improbabili, il lavoro la famiglia..i figli persi e quelli ritrovati.. il nonno che è partito troppo presto e tu che ti sei presa cura di tutti senza troppi fronzoli e con tanti segreti nel cuore. A volte un po' come un sergente che manda avanti il campo. Sembrava non avessi troppo tempo per le coccole.. ma poi ci accoglievi a casa tua con una tazza di acqua e zucchero, dove era racchiusa tutta la tua dolcezza e la tua voglia di trasgredire.

Poi è arrivata la vecchiaia e tante cose sono cambiate. non hai più avuto bisogno della corazza e la tua ironia ha invaso la nostra casa di gioia nuova e inaspettata.

Con qualche parolaccia di troppo ci hai regalato vecchie canzoni, ricordi, emozioni.. Negli ultimi anni sei stata sempre presente. Non ti sei persa niente delle nostre vite.
Volevi essere mamma fino alla fine, essere sicura che i tuoi figli, i tuoi nipoti e nipotini fossero ben saldi, ancorati al giusto, alle cose importanti, amati e innamorati. Però Daniele bravo uomo, vero? E ce li hai i libri adesso? Così mi accoglievi e mi salutavi ..sempre!

Nella confusione dell'ultimo periodo, nell'umana paura della morte - che non hai mai nascosto- chiedevi a noi di tenerti un posto in paradiso! .. forse perché questa vita a cui eri così attaccata non ti ha mai regalato molto e sapevi che le cose belle vanno conquistate con fatica..

Ringrazio per il dono grande che sei stata per noi, per il tuo amore discreto e costante, per l'ironia degli ultimi anni e per la verità dei primi.
Ringrazio perché hai aspettato che nascesse mio figlio prima di partire..
Ringrazio perché hai smesso di resistere ai dolori e ora so che stai bene.

Manchi già tanto.. è sempre dura salutare chi parte, e spero che queste mie parole arrivino al tuo cuore.
Ciao nonna!

28/04/2020

Se questo maledetto virus non ti avesse portato via da me, avremmo avuto ancora molti anni da dedicare ai nostri nipoti nella loro maturità e nella loro formazione.
I figli che non abbiamo avuto sarebbero stati loro.

24/04/2020

Milano, 20 aprile 2020

Ci affidiamo alle parole di Don Carlo Stucchi, che nel benedirla ha detto alla mamma e alla zia che ora la nonna è già in paradiso, perché il purgatorio lo ha vissuto quando era qui, sola nella sua camera, dove però lei si sentiva “trattata come una regina”…la nonna della semplicità, felice con poco.
E allora la immagino nel suo paradiso, il suo posto dei sogni: tra le montagne della sua Valtellina, circondata dalla natura e dalle caprette che accudiva quando era bimba. E lì immagino, insieme a lei, tutti noi e il nonno, seduti attorno ad una bella tavolata, pronti a gustare i suoi amati pizzoccheri, che le avevo promesso avremmo assaporato tutti assieme una volta dimessa.

In questi giorni, da quando l’abbiamo salutata per l’ultima volta, ci si è stretto attorno un mondo di parenti, di amici, di conoscenti, tutti incredibilmente capaci di farci sentire il loro affetto e tutti così vicini, seppure fisicamente lontani.
Mi hanno detto che i nonni sono i nostri angeli custodi, mi hanno detto che le nonne sono mamme al quadrato, mi hanno detto che i nonni sono la certezza di tenerezza.
La nonna Clara era ed è tutto questo, e molto di più.

La nonna che ci ha visti crescere e che ci ha cresciuti, accompagnandoci, sostenendoci, viziandoci e tifando sempre per noi nipoti e, ora, anche per il piccolo Malique, che la faceva tanto ridere e sorridere.

La nonna che mi accompagnava a ginnastica artistica e a catechismo, la nonna che mi curava quando avevo la febbre alta e vedevo i mostri uscire dall’armadio, la nonna che mi dava un cucchiaino di limone e zucchero quando avevo mal di pancia, e quella magica pozione, colma del suo amore, mi bastava per far passare tutti i mali, la nonna che accompagnava me e Laura in giro per l'Italia a fare pubblicità e che, appena c’era occasione, ricordava con noi quei viaggi, rimembrandoli come delle avventure condivise e quasi segrete, tutte nostre.

La nonna che passava intere giornate a guardare le foto di noi nipoti, della mamma e della zia, e che non si stancava mai di raccontarci cosa era successo nel contesto di ogni specifica foto scattata e appesa alle pareti di casa sua.

La nonna delle torte e dei bigliettini pieni di dolcezza, la nonna delle cartoline, la nonna degli auguri di compleanno, degli auguri di Natale, degli auguri di Pasqua, degli auguri di onomastico, degli auguri di anniversario, mai perdersene uno. Tutti spediti per posta, la nonna sempre in cerca di buste e francobolli.

La nonna delle polpette, del pesce finto e delle cotolette, della bistecca che prima andava lasciata a mollo nell’olio, perché così poi rimaneva più tenera.

La nonna che amava leggere, fare la settimana enigmistica, guardare le sue soap preferite.

La nonna che si dispiaceva quando pensava che la mamma, la zia, il papà e Angelo tribolassero troppo per lei, quando si rendeva conto che correvano tanto per portarla alle visite mediche o per aiutarla nella quotidianità.

La nonna della gratitudine e della riconoscenza, della dolcezza ma anche della schiettezza, la nonna dai sorrisi sinceri e dall'amore negli occhi e nel cuore.

La nonna che non voleva mai pesare su noi nipoti, mai darci preoccupazioni, ma che si preoccupava sempre di noi e per noi.

La nonna dai profondi occhi colmi di orgoglio per i nostri successi, e carica di empatia per i nostri piccoli dispiaceri.

La nonna che ha vissuto la guerra e ci ha insegnato che ogni cosa è un dono, e che non si butta via niente.

La nonna che bastava una telefonata, una rosellina o una fotografia per vederla immensamente sorpresa e felice e per essere sicuri che, nei giorni successivi, avrebbe raccontato a tutti di quanto era fortunata ad averci.

La nonna che non terminava mai una telefonata senza avermi detto di stare attenta, di essere prudente, di salutare Alvise e di volerci sempre bene, insegnandoci quell’amore e quella pazienza che lei ha sempre dimostrato per il nonno, anche quando lui brontolava un po’ e la faceva arrabbiare.

La nonna che negli ultimi tempi mi chiedeva se ero a Cremona o ero “a Bagg a sonà l’orghen".

La nonna che c'era a Latina, c'era al mare, c'era in montagna, c'era ad Heidelberg senza lasciarsi spaventare dai 3 treni per arrivarci, c'era al nostro matrimonio, resistendo fino all'ultima canzone di festeggiamenti.

La nonna che c’era sempre. E sempre ci sarebbe stata, e sempre ci sarà.

Perché sei in noi, sei nel nostro dna e, soprattutto, sei nelle nostre anime e nei nostri cuori. Non abbiamo potuto starti vicino fisicamente negli ultimi tempi, ma - come mi ha scritto un’amica in un momento di mio sconforto - tu lo sapevi che ti pensavamo in ogni istante, perché ormai era scritto nella tua pelle che eri pensata ed amata da noi. E così sarà.
Tu continuerai a vivere mediante noi, perché porteremo avanti i valori che tu ci hai trasmesso e di cui ti sei fatta modello, e saremo le persone che tu, insieme ai nostri genitori, ci hai insegnato ad essere.
Noi continueremo a vivere anche mediante te, che da Lassù certamente ci osservi, presenza costante, silenziosa ma mai invadente. Ci terrai sempre per mano, ci seguirai passo passo, accompagnandoci nelle sfide della vita, esultando con noi nei momenti di gioia, preoccupandoti per noi, proteggendoci e sorridendoci con quel tuo sorriso che scalda il cuore.

Ti vogliamo bene nonnina e ci mancherai tanto
Chiara
con Laura, Francesco, Anna, Margherita, Giovanni e Malique

24/04/2020

Il mio papà, il mio eroe…
Caro Papà ne hai combattute di battaglie con coraggio e determinazione, la vita non ti ha risparmiato dolori enormi; hai superato una grave malattia quando eri piccolo, hai scampato alla strage della stazione di Bologna, hai perso la mamma e il papà senza poterli salutare e infine hai lottato per anni contro una br**ta malattia che si chiama Alzheimer.
Quando ti sei ammalato io ero arrabbiata con te, non ti riconoscevo e non mi riconoscevi, ho sofferto ma, con il tempo, ho imparato ad amarti ancora di più di prima, mi sono presa cura di te, proprio come una mamma fa con il proprio
bambino.
Fino a che un giorno, un Virus ha deciso di prenderti con forza e portarti via da noi…
Hai lottato con tutte le tue forze perché sapevi che anche noi potevamo essere stati esposti al tuo stesso destino e quando hai saputo che stavamo bene hai deciso che era il momento di andare.
Caro papà, tu mi hai trasmesso una grande fede e quindi so per certo che andrai in un posto meraviglioso dove non c’è più tristezza, dolore, indifferenza e cattiveria. Dove sarai amato e dove assaporerai un’enorme pace.
Mentre ti scrivo i nostri Angeli sono attorno a te in quel letto di ospedale, in quella camera… dove riposi, papà li abbiamo mandati per te per farti sentire che ti vogliamo bene e che non ti dimenticheremo mai.
Grazie papà per tutti i momenti che abbiamo condiviso con te, anche e specialmente quelli della tua malattia perché essa ci ha dato la possibilità di poterti curare e accudire fino a quando Dio ce l’ha permesso, porteremo con noi tutti questi momenti.
Paola

Ps: grazie di vero cuore a tutti i medici che hanno creduto e combattuto per salvare la vita al mio papà, che Dio vi benedica e vi preservi affinché possiate salvare più persone possibili.

23/04/2020

Ti vorrei ancora dire... uno spazio per salutare i nostri cari portati via dal virus Covid-19

Questa pagina è stata desiderata e creata dallo staff di Studio Desmos per raccogliere i ricordi delle persone che ci hanno lasciato a causa del Coronavirus. Attraverso la scrittura infatti "si può mettere parola ai sentimenti e alle emozioni che abitano il ricordo della persona amata e persa. Dare espressione e prosa a quelle emozioni permette di dar loro un posto nel cuore e sulla carta". (leggi l'articolo sul nostro blog - https://www.studiodesmos.it/ti-vorrei-ancora-dire/ )

Come funziona?

Per poter condividere i tuoi pensieri basta seguire la pagina e contattarci scrivendo su Messenger il testo che vorreste pubblicare. Puoi anche mandare il tuo testo alla mail [email protected] .

SI SEGNALA CHE L'INVIO DELLE LETTERE AUTORIZZA STUDIO DESMOS ALLA PUBBLICAZIONE ANONIMA ALL'INTERNO DELLA PAGINA.

- Gli scritti verranno letti dallo staff e poi pubblicati in forma anonima, con il solo nome di battesimo, o con il tuo nome, sarai tu a specificare la modalità.
Se lo desideri puoi anche mandarci una foto da condividere insieme alle tue parole.

La nostra speranza è quella di offrire uno spazio di pensiero: un memoriale di ricordi che rimarranno scritti e che saranno condivisibili da tutti noi, lontani ma vicini.

Studio Desmos per Ti vorrei ancora dire

Studio Desmos è un’équipe di ricerca e intervento, costituita da due psicologhe psicoterapeute e da un pedagogista. Rispondiamo ai bisogni di individui, famiglie, scuole e organizzazioni, come singoli professionisti o come équipe multidisciplinare in rete con il territorio. L’attività di Studio Desmos si articola in percorsi Terapeutici, di Sostegno, Consulenza e Formazione. La nostra mission è dare valore, sostenere e prenderci cura delle persone che incontriamo e dei loro legami.

https://www.studiodesmos.it/

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