Autonomi e partite IVA Lombardia

Autonomi e partite IVA Lombardia

Sviluppare proposte, sostenere e rappresentare la categoria degli autonomi e Partite IVA

La verità degli Autonomi e Partite IVA in Italia 18/04/2024

La verità degli Autonomi e Partite IVA in Italia Fate emergere la realtà - i pro e i contro - degli Autonomi e Partita IVA.

15/01/2024
15/01/2024

Anonimo:
Dopo 12 anni da dipendente con un lavoro d'oro, ho deciso nel 2009 di approfittare di un'ingente buonuscita per coronare il sogno di aprire un negozio per bambini nel 2011. Da allora sono passati 13 anni e non c'è giorno che sia passato senza maledirmi per questa mia enorme imprudenza. Ti fanno credere che nella vita si debba sempre avere il coraggio di sfidare i propri limiti, di uscire dalla confort zone per inseguire i propri sogni, ti dicono che questo farà di te una persona di successo, ma non ti dicono che oltre al coraggio ci va una buona dose di fortuna. Le persone da fuori mi vedono come una donna intraprendente, realizzata, ma non hanno la minima idea di quanto invece precaria sia diventata la mia vita. La notte non riesco a dormire, nonostante le giornate pesanti di lavoro, vado a letto e inizio a pensare a tutte le cose che devo pagare, alle rate, alle scadenze, ai finanziamenti, al fatto che ormai non gioisco nemmeno più se ottengo dei buoni risultati, perché tanto tutto quello che entra serve per pagare qualcuno o qualcosa. Tutto il mio lavoro finisce nelle mani altrui, a me rimangono solo la gloria ed i complimenti dei clienti. Si potesse campare di quello sarei ricca. Eppure io ricca non volevo diventarlo, mi interessava solo vivere serenamente questo mio piccolo sogno e di avere di che vivere dignitosamente. Invece sono qui, schiava di un incubo da cui non so come uscirne. È un lavoro che amo, ma che come in tanti settori ti fa vivere sempre sul filo del rasoio non sapendo mai se quel giorno entreranno o meno clienti. Questa perenne incertezza è uno strazio psicologico che mi ha ormai completamente deteriorata a livello mentale. Soffro di ansia, tachicardia, insonnia e se potessi tornerei indietro senza battere ciglio. Ogni tanto,poi, qualche vecchia collega la incroci o ti viene a trovare e ti racconta che dal 2020 lavorano solo il smartworking, che "chi sta meglio di noi" ed io mi sento la più grande stupida sulla faccia della Terra.

15/01/2024

Anonimo:
Secondo me il vero problema è che qua in Italia accettiamo tutto senza opporre alcuna resistenza per paura di sanzioni e ripercussioni sulle nostre attività lavorative.
Dobbiamo cominciare ad unirci invece e fare azioni concrete di dissenso.
Non esiste che un libero professionista debba pagare un anno anticipato di presunti incassi/fatturato.
Non esiste che un commerciante debba pagare nei primi anni il 110% di tasse e debba andare in perdita per poi vedere forse in seguito qualche guadagno.
Non esiste in genere subire tante ingiustizie quando nel resto d'Europa e del mondo una pressione fiscale del genere è pure utopia, non si permetterebbero mai perché sanno bene che il giorno dopo sarebbe tutto bloccato con milioni di lavoratori in strada a protestare fino all'annullamento delle leggi assurde.
Solo qui in Italia i diritti del cittadino sono ormai mera opinabile opinione.

02/01/2024

ANONIMO :
A dicembre quasi sicuramente dopo 12 anni chiudo l'attività.
Non so cosa farò a 51 anni, ma ormai è diventato impossibile lavorare.
Tieni aperto o per pagare fornitori e per sopravvivere o per pagare la tasse.
Io ho preferito non perdere la faccia con i fornitori e pagarli sempre puntuale in questi 12 anni e cercare di sopravvivere.
Lo stato con il suo pizzo può aspettare.
Niente lussi, ho una macchina di 10 anni, in 12 anni ho chiuso per ferie solo 4 volte ( di cui una per motivi di salute e 1 perché mi sono sposato).
Vogliono farci morire tutti ma adesso basta non ci sto più al loro sporco gioco.

19/12/2023

Anonimo:
Ogni volta che vedo qualcuno aprire una partita iva, che sia anche solo per gestire l'attività di qualcun altro, o peggio ancora per aprire un qualcosa ipotecando la propria casa, la casa dei genitori ecc mi viene da PIANGERE. E penso immediatamente, poveri fessi. Oggi è così, sparirei se solo potessi ma lascerei la mia famiglia in cattive acque e con debiti per 400mila euro residui, quindi non scapperò. Ma a volte vorrei sparire. In bocca al lupo a tutti.

Bocconi riunisce Autonomi e Partite Iva, 4 milioni e 700mila italiani senza rappresentanza politica 18/12/2023

Bocconi riunisce Autonomi e Partite Iva, 4 milioni e 700mila italiani senza rappresentanza politica

Bocconi riunisce Autonomi e Partite Iva, 4 milioni e 700mila italiani senza rappresentanza politica «Autonomi e Partite Iva: proposte del libro bianco». All’appuntamento con questo titolo, presso la SDA Bocconi a Milano, si sono...

18/12/2023

Dal web:
Oggigiorno avere una P.I è un grande sacrificio.
Nulla toglie che per lavorare con il pubblico sempre più esigente e con poco denaro a disposizione bisogna avere delle qualità, era un tempo che "tanto apro che si lavora". Ci vuole competenza nel settore in cui si lavora e nella parola "competenza" ho racchiuso molte cose tra cui la persona del "titolare".
Nulla toglie che siamo SUPERTASSATI e che i costi di gestione ormai sono saliti alle stelle come i costi delle materie prime che si vanno a vendere.
Detto ciò penso che Nulla cambierà finché non ci sarà un governo che ci possa far ripartire in un modo equo.
Sarà una lenta agonia per molti, tanti se non saranno presi provvedimenti ,ma la cosa più grave non sarà solo la chiusura di un'attività, ma la distruzione di una vita privata a causa di pignoramenti, fermi amministrativi ecc ecc. Tutto questo andrà a minare l'armonia famigliare che rimane l'ultimo rifugio sicuro.
Buona vita ragazzi.

12/12/2023

Anonimo:
Salve, vorrei fare una considerazione, correggetemi se sbaglio. Un artigiano ha una tassazione Irpef del 23% fino a 15000€. Oltre si passa al 25% a cui si aggiunge il 24% di Inps. Ora, ipotizziamo che produco un bene di 5000€ e il mio utile, pagato tutto è di 1000€, pago il 23% e mi rimane 670€ in tasca. Se però supero la soglia dei 15000, scatta la fascia successiva e su quei 1000€ ci pago 25%irpef e 24%inps, ossia 250+240€. Mi metto in tasca 510€. Praticamente ho lavorato di più, con più sacrifici, sudore, più ore, più stanchezza, rischi, per incassare meno? Che senso ha? Vi prego non venitemi a dire che l'inps lo sto accantonando per la pensione.

01/12/2023

Eugenio Filograna e Csapitalia presentano il libro bianco sugli autonomi e Partite IVA in Bocconi: appuntamento martedì alle 16, alla presenza del Ministro Raffaele Fitto.

Si inizierà alle ore 12.30 con il Welcome Lunch dell’incontro PNRR LAB e si proseguirà poi alle 16.00 con la presentazione della Ricerca CSAPITALIA-BOCCONI.

REGISTRAZIONE ALL'EVENTO: https://forms.sdabocconi.it/events/login.php?evento_id=044995602644f096dbbeaaa6c3e8a0

23/11/2023

Non smetteremo mai di ripeterlo

21/11/2023

Su Instagram: scritto da una ragazza della stessa età di Giulia:
22 anni.
Noi di Autonomi e Partite Iva ci stringiamo alla famiglia.

21/11/2023

Semplice no?

16/11/2023

Lo Stato mi ha preso tutto, anche la mia voglia di vivere.
"Ho 46 anni, una ditta di famiglia, settore maglieria. Anni bellissimi, anni 80 e 90...poi l'euro... un prototipo che prima costava 2.000.000 di lire dopo veniva pagato 400 euro.
Poi pian piano, pur di lavorare, abbiamo abbassato i prezzi, da 400 euro a 250...da 17 dipendenti a 5...siamo riusciti però a mandare in pensione i dipendenti prossimi...
I margini si sono via via ristretti in modo paradossale, ma l'idea di chiudere non è mai stata presa in considerazione per una sorta di orgoglio.
Una ditta fondata nel 1983, sana, con voglia di lavorare e potenziale, intorno al 2015 la fatidica scelta... pagare i dipendenti e i fornitori o pagare lo Stato? meglio pagare chi ha lavorato per noi, pensavamo, è più corretto a livello morale.
Intanto i margini continuavano a diminuire, fino ad arrivare al punto di avere debiti con fornitori, dipendenti ZERO e debiti con lo stato per 500.000 euro.
Con tutta sincerità, noi non abbiamo case di lusso, auto di lusso o abiti o gioielli di lusso, siamo una famiglia modesta, senza grilli per la testa.
Questo stalking da parte dello Stato mi sta uccidendo.
Non abbiamo messo i soldi alle Cayman, non abbiamo evaso per tenerli in tasca o costruirci la piscina, abbiamo solo pagato i nostri dipendenti.
Mi uccide il pensiero che ci hanno pignorato lo stabile, il fatto che non c'è modo di dialogare con l'ADE, mi uccide che il manifatturiero del made in Italy sia andato in vacca, surclassato dai cinesi e dalla delocalizzazione, una corsa ai prezzi al ribasso, senza qualità.
Mi uccide aprire la pec tutte le mattine e avere il vomito ogni volta che mi sveglio per venire a lavorare, preferirei morire. Hanno preso tutto ciò che potevano di materiale, ma di "non materiale" hanno preso la cosa più importante, la mia voglia di vivere."

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