Filosofia della mente

Filosofia della mente

La Filosofia è la vita che si prende cura di sé.
ΦΨ

Psicologa Clinica e della Riabilitazione con approccio Umanistico-Esistenziale, e dott.ssa in Filosofia e Neuroscienze. Sono specializzata nell’ambito dei progetti di supporto per l’autismo e la neurodiversità rivolti alla persona e alla famiglia.

19/09/2024

19 settembre 1985. In ricordo di Italo Calvino

L’arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s’accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla.

Italo Calvino, Il cavaliere inesistente, 1959

08/09/2024

😍 Condivido con tutti voi in anteprima la copertina del mio libro in uscita a novembre 2024.

📚 Della cura. Studi fenomenologici e salute mentale

Natale Calderaro
Eugenio Borgna
Negretto Editore

Alda Merini e il concetto di "follia" (1990) | Ordine e disordine | RSI Archivi 27/08/2024

Una lezione di Alda Merini da ascoltare tutti. 💙 Straordinaria!

Alda Merini e il concetto di "follia" (1990) | Ordine e disordine | RSI Archivi La poetessa Alda Merini ci parla del concetto di follia e della sua esperienza in manicomio, condensata nel libro ""L’altra verità. Diario di una diversa"".O...

12/08/2024

Acqua che all’acqua torna, di luce sfrangiata,
si apre l’onda in spuma.
Movimento perpetuo, arco perfetto,
che si erge, ricade e rifluisce,
onda del mare che il mare stesso nutre,
amore che di se stesso si alimenta.

José Saramago, Le poesie possibili, 1966

22/07/2024

Buon compleanno a Eugenio Borgna. Maestro gentile

Alla base di una sincera vocazione agli studi di medicina ci dovrebbe essere, ma forse è desertica utopia, l’ansia, o la speranza, di vivere insieme ai pazienti e alle pazienti le loro esigenze di aiuto e di cura, questa vocazione dovrebbe essere ancora più decisiva in psichiatria: nella quale non c’è cura se non nel contesto di una comprensione psicologica e umana, mai finita, del destino (del comune destino) di dolore e di speranza.

Come in uno specchio oscuramente, 2007

11/07/2024

Edgar Morin, La sfida della complessità

L’incapacità di riconoscere, trattare e pensare la complessità è un risultato del nostro sistema educativo. Questo ci insegna a convalidare ogni percezione, ogni descrizione, ogni spiegazione in base alla chiarezza e alla distinzione [...] Estraendo un oggetto dal suo contesto e dal suo insieme e rifiutandone i legami e le intercomunicazioni con il suo ambiente, l’inserisce in un compartimento che è quello della disciplina le cui frontiere spezzano arbitrariamente la sistemicità e la multidimensionalità dei fenomeni [...]
Così, isolando e/o frammentando i suoi oggetti, questo modo di conoscenza cancella non solo il loro contesto, ma anche la loro singolarità, la loro località, la loro temporalità, il loro essere e la loro esistenza [...] Un’intelligenza cieca che ha invaso tutti i settori tecnici politici e sociali.
Oggi, il medico generico delle città è diventato non il direttore d’orchestra che conosceva la partitura di tutti gli strumenti, ma l’esperto di scala minore che smista i suoi clienti, dei quali il più delle volte non ha che una conoscenza rapida e superficiale [...]
Non siamo ancora giunti a considerare i nostri mali nelle loro caratteristiche bio-psico-sociali.
Ora, la filosofia era il tipo di pensiero che avrebbe permesso di collegare le conoscenze ma una grande disgiunzione ha separato scienza e filosofia.
Da dove proviene la certezza di questo modo di pensare, così poco sensibile alle cecità e ai disastri che esso provoca?

Edgar Morin, Dobbiamo riscoprire la complessità, 2022

02/07/2024

La «comunità di destino» è la cifra tematica, l'immagine, la metafora palpitante e viva di una condizione di vita che rende la vita degna di essere vissuta anche nel dolore e nella sofferenza, nell’angoscia e nella disperazione. Nella definizione di comunità di destino si vuole tematizzare una «visione del mondo» - una «Weltanschauung» - nella quale si esca dalla nostra individualità, dai confini del nostro egoismo, e si riviva il dolore e la sofferenza altrui come qualcosa che appartiene anche a noi e nella quale siamo tutti implicati. Solo se in noi non viene meno questa arcana ricerca di una «comunione di cura e di destino» saremo capaci di dare un senso al dialogo silenzioso che ci unisce a una persona a cui dare aiuto; un aiuto che può essere la sola zattera sulla quale farla salire: salvandola.

-Eugenio Borgna, L'agonia della psichiatria







🙏 Mio Maestro gentile

💙 Un insegnamento importante che porto sempre con me in ogni incontro con una famiglia, in ogni dialogo, in ogni cammino nei profondi abissi della sofferenza umana...😀

01/06/2024

E quindi, invece di abbandonarmi alla disperazione, ho optato per la malinconia attiva, per quel tanto che mi consentiva l’energia, in altre parole ho preferito la malinconia che spera, che aspira e che cerca, rispetto a quell’altra che, cupa e stagnante, dispera.

Vincent van Gogh, Lettere a Théo

23/05/2024

'Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini".

Giovanni Falcone

"Non basta scrivere le leggi nei codici se prima non le abbiamo scritte nelle nostre coscienze".

▪️Il 23 maggio 1992 la mafia (trattativa stato-mafia) uccide a Capaci il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

11/05/2024

Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.

José Saramago, Viaggio in Portogallo

26/04/2024

"La mia tendenza, e, io ritengo, la tendenza di tutti coloro che hanno mai cercato di scrivere o di parlare di etica o di religione, è stata quella di avventarsi contro i limiti del linguaggio. Quest'avventarsi contro le pareti della nostra gabbia è perfettamente, assolutamente disperato. L'etica, in quanto sorga dal desiderio di dire qualcosa sul significato ultimo della vita, il bene assoluto, l'assoluto valore, non può essere una scienza".

L. Wittgenstein, Conferenza sull'etica, 1929

[Il 26 aprile 1889 nasceva Ludwig Wittgenstein, uno dei filosofi che non ho mai smesso di studiare. Così importanti le sue lezioni di clinica filosofica in cui ho sempre trovato una possibilità di ripensare il senso di ogni psicologia, ponendo al centro il linguaggio e la possibilità di vedere un esso la difficoltà più grande per le persone, ma anche l'opportunità di migliorare le intenzioni e la nostra opportunità si essere nella cura.
"Se un leone parlasse non lo capiremmo", dice Wittgenstein, mostrando l'importanza non solo delle parole, ma della semantica e dell'aspetto valoriale dell'interazione. Qualcosa che attiene all'etica. Incredibile come proprio i filosofi che non abbiano scritto un libro sull'etica siano invece stati capaci di una rivelazione importante che riguarda la possibilità di pensare il "dovere", e dunque la scelta per noi di un valore da seguire. Un impegno che non può essere frutto di una sperimentazione scientifica ma della decisione personale di essere in un certo modo con l'altro senza ridurre i suoi significati a una logica che non può contenerli].

25/04/2024

Non vi è libertà ogni qualvolta le leggi permettono che, in alcuni eventi, l’uomo cessi di essere persona e diventi cosa.

Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene, 1764

🎨 Vincent van Gogh, La ronda dei carcerati, 1890

23/04/2024

Giornata Mondiale del Libro 📚💙

"Per sognare non bisogna chiedere gli occhi, bisogna leggere".

Michele Foucault, Scritti
letterari, 1994

📷 Milazzo, panchine letterarie

04/04/2024

Se lasciate a se stesse, le faccende umane, possono solo seguire la legge della mortalità, che è la più certa e implacabile legge di una vita spesa tra la nascita e la morte [...] Il corso della vita umana diretto verso la morte condurrebbe inevitabilmente ogni vita umana alla rovina e alla distruzione se non fosse per la facoltà di interromperlo e di iniziare qualcosa di nuovo, una facoltà che è inerente all'azione come un permanente invito a ricordare che gli uomini, anche se devono morire, non sono nati per morire ma per incominciare.

Hannah Arendt, Vita activa, 1958

[Un impegno, non solo una speranza. La volontà di promuovere un nuovo inizio. La Arendt oppone, la natalità all'indifferenza, all'accidia e al male, con una premessa che è già un fare, portando il pensiero oltre, in quella capacità di trascendenza che non è semplice tensione ma prassi, esercizio e creatività, grazie al lavoro che assicura la vita, all'opera che dà forma alle cose e all'azione da cui prende avvio il nuovo].

31/03/2024

Allora sia Pasqua piena per voi che fabbricate passaggi dove ci sono muri e sbarramenti, per voi apertori di brecce, saltatori di ostacoli, corrieri a ogni costo, atleti della parola pace.

🌼

31/03/2024

La grande maggioranza dei popoli detesta la guerra e invoca la pace. [...] Se sia giusto o meno che la loro malvagità prevalga sull’aspirazione di tutti i buoni, giudicatelo voi stessi. Vedete che fino ad ora si sono mostrati inutili i trattati, inconcludente la forza, la punizione. Adesso provate invece quale non sia l’efficacia della concordia e della generosità. Da guerra nasce guerra, vendetta provoca vendetta. Adesso sia la bontà a generare bontà, e la generosità solleciti ad essere generosi....

Erasmo da Rotterdam, Il lamento della pace (Querela pacis), 1517

Auguri a voi🌼🐣

Photos from Filosofia della mente's post 21/03/2024

Sergio Zavoli:
Se di lei qualcuno avesse detto, e forse sarà successo, che era f***e, o gravemente disturbata, quale reazione avrebbe avuto? E le anomalie degli altri, magari nascoste sotto un’apparente salute, le vide mai? Quante volte avrebbe avuto motivo di far sua la frase di Seneca “Chi dunque guarirà coloro che si credono sani”?

Alda Merini:
Mi fanno molta pena quelli che credono di essere qualche cosa di più. La salute e la vita possono esserci tolte in qualsiasi momento. Questa provvisorietà della vita, ma anche le gioie, dovrebbero farci riflettere molto di più.

Dall'intervista di Sergio Zavoli ad Alda Merini, 1963, dal libro di Zavoli "Il dolore inutile, la pena in più del malato".

Qui l'intervista completa:
https://www.news-forumsalutementale.it/il-dolore-di-alda-di-sergio-zavoli/

Il 21 marzo del 1931 nasceva Alda Merini 💙

21/03/2024

Il 21 marzo 1931 nasceva Alda Merini

Dovrei chiedere scusa a me stessa
per aver creduto di non essere mai abbastanza.

13/03/2024

Discernimento è qui inteso come una dote. Diciamo che è fornito di discernimento colui che sa giudicare senza fatica in modo giusto. Chi ha discernimento è dunque disposto a riconoscere le ragioni legate alla situazione dell'altro, e quindi è anche incline alla comprensione e, eventualmente, al perdono. Anche qui è chiaro che non si tratta di un sapete tecnico.

-Verità e metodo, 1960

💙 13 marzo 2002. In ricordo del grande maestro Hans-Georg Gadamer

E ritorno alle giornate di studio, agli scambi nei corridoi della mia università, e ai momenti in cui mi avvicinavo all'etica aristotelica in punta di piedi scoprendone l'immensità.
Oggi come allora, in cerca dell'umano.

11/03/2024

Zavoli: Professor Basaglia, francamente, le interessa più il malato o la malattia?
Basaglia: Oh, decisamente il malato.

💙 nasceva oggi Franco Basaglia

Nell'inverno della dimenticanza, deve rimanere viva la memoria
di chi ha riformato radicalmente la salute mentale italiana e ha rivoluzionato il modo in cui pensiamo al malato e alla malattia mentale. Quando mi chiedono perché ho deciso di divulgarne l'opera e seguirne la pratica rispondo: perché è un dovere morale e la migliore speranza che abbiamo per restare umani.

Nel link il docufilm e l'intervista completa: ⬇️
https://www.rainews.it/video/2021/12/I-giardini-di-Abele-Quando-Zavoli-incontro-Basaglia-nel-manicomio-di-Gorizia-c00e9c80-6b57-470f-ad1d-372441ad5a18.html

08/03/2024

Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.

Alda Merini, A tutte le donne 🌾💛

01/03/2024

L'educazione è il momento che decide se noi amiamo abbastanza il mondo da assumercene la responsabilità e salvarlo così dalla rovina, che è inevitabile senza il rinnovamento, senza l'arrivo di esseri nuovi, di giovani.Nell'educazione si decide anche se noi amiamo tanto i nostri figli da non estrometterli dal nostro mondo lasciandoli in balìa di se stessi, tanto da non strappargli di mano la loro occasione d'intraprendere qualcosa di nuovo, qualcosa d'imprevedibile per noi; e prepararli invece al compito di rinnovare un mondo che sarà comune a tutti.

Hannah Arendt, Tra passato e futuro, 1961

23/02/2024

In giorni come questi, spesso
la tetraggine m'assale
e il vivere d'ora in ora
mi tortura. Ma arrivi tu
che sconfiggi la noia
coi tuoi discorsi variopinti.
Anche oggi cercheremo una breccia.
Una parola che ci possa salvare
e che ci tenga in bilico
sul confine ideale tra realtà
e fantasia potrà, anche
se per poco, cangiare l'esistenza.

Eugenio Montale, Diario postumo

19/02/2024

Cominciare da se stessi: ecco l'unica cosa che conta. In questo preciso istante non mi devo occupare di altro al mondo che non sia questo inizio. Ogni altra presa di posizione mi distoglie da questo mio inizio, intacca la mia risolutezza nel metterlo in opera e finisce per far fallire completamente questa audace e vasta impresa. Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo è la trasformazione di me stesso.

Martin Buber, Il cammino dell'uomo, 1947 (conferenza tenuta in occasione del Convegno di Woodbrook a Bentveld in Olanda)

17/02/2024

Il filosofo non deve mai sopprimere la luce della ragione per paura di più potenti...

De immmenso et innumerabilibus

17 febbraio 1600. In ricordo di Giordano Bruno. Arso vivo in piazza per le sue teorie giudicate eretiche dal tribunale dell'Inquisizione dello Stato Pontificio.