Dottoressa Samantha Errico

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01/01/2022

parlaimo di.. OSTEOARTROSI

L'osteoartrosi è la causa più frequente di dolori alle articolazioni; ne soffre circa il 10% della popolazione adulta, e il 50% delle persone oltre i 50 anni.

È causata dal progressivo consumarsi della cartilagine che ricopre le estremità delle ossa nel punto in cui si congiungono (articolazioni), in particolare quelle su cui grava il peso del corpo.

Le articolazioni più frequentemente colpite infatti sono le ginocchia, le anche, le vertebre lombari (quelle nella parte più bassa della schiena) e quelle cervicali (del collo). In misura minore mani e spalle.

Nei casi più gravi, in cui la cartilagine si consuma completamente e le ossa della giuntura arrivano a sfregarsi le une contro le altre, può essere necessario rimpiazzare chirurgicamente l’articolazione.

La degenerazione della cartilagine può determinare una crescita anomala dell’osso colpito che forma protuberanze o escrescenze anomale. Queste protuberanze possono comprimere i nervi circostanti o addirittura ostruire il circolo sanguigno causando mal di testa, nevralgia del trigemino, formicolio alle dita, vertigini, nausea, alterazioni della vista e dell’udito.

L’artrosi delle vertebre lombari causa frequentemente dolore del nervo sciatico, vale a dire di quel nervo che dalla parte bassa della schiena percorre tutta la gamba.

MA COSA CAUSA L'OSTEOARTROSI ??

- precedenti traumi, danni o operazioni chirurgiche all’articolazione interessata
- precedenti malattie delle articolazioni, (es.artrite reumatoide)
- età
- sesso, le donne sono due volte più colpite degli uomini
- familiari già colpiti da osteoartrosi
- obesità

L'osteoartrosi è una malattia che evolve nel tempo; non può essere guarita. Tuttavia, il suo corso può essere rallentato diminuendo il proprio peso corporeo, avendo cura di mantenere una postura corretta, eseguendo esercizi specifici e, in generale, mantenendosi fisicamente attivi(nuoto stretching e yoga).

Bere molta acqua può aiutare a mantenere in buone condizioni il cosiddetto liquido sinoviale, una sorta di fluido lubrificante che si interpone tra le cartilagini.

Cicli di iniezioni intra-articolari di acido ialuronico possono attenuarne i disturbi, anche se hanno effetti limitati nel tempo.
Bisogna comunque ricordare che con l’avanzare dell’età un grado di osteoartrosi più o meno pronunciato è comune nella maggioranza della popolazione.

Per approfondimenti rivolgetevi al vostro Medico di famiglia o se necessario ad uno Specialista Reumatologo

La salute è il bene più prezioso.

Dott.ssa Samantha Errico
Medico Chirurgo
Specialista in Reumatologia

01/01/2022

GOTTA E ARTRITE
CHE NESSO C'E' ???

La gotta è una malattia del metabolismo sempre più frequente caratterizzata da attacchi ricorrenti di artrite infiammatoria acuta con dolore, arrossamento e gonfiore delle articolazioni
(causati dal deposito di cristalli di acido urico in presenza di iperuricemia).

L'articolazione più frequentemente colpita è, in circa il 50% dei casi, la metatarso-falangea dell'alluce; altre articolazioni interessate sono tallone, gionocchio, polso e dita.

Il dolore articolare inizia solitamente durante la notte e dura da 2 a 4 ore
I primi segni in genere si manifestano in individui maschi fra i 30 e i 60 anni.
Nelle donne questa affezione compare di solito più tardi, dopo la menopausa.

L' Iperuricemia è la causa della gotta. La condizione può verificarsi per una serie di motivi, tra cui dieta, predisposizione genetica o la ipoescrezione renale di urato.

La dieta è ritenuta una delle cause della gotta (l'unica sotto la nostra "gestione") con una forte responsabilità dovuta al consumo di alcool, bevande zuccherate, carne e frutti di mare.
Studi recenti hanno individuato un nesso con vegetali ricchi di purine (fagioli, piselli, lenticchie e spinaci) e di proteine totali

Il consumo di caffè, vitamina C e prodotti caseari, così come il mantenimento della forma fisica, sembra diminuisca il rischio.

Spesso, la gotta si manifesta in combinazione con altri problemi medici come l'obesità, l'ipertensione, l'insulino resistenza ed elevati livelli di lipidi

Un attacco acuto di gotta solitamente si risolve in un periodo che va dai cinque ai sette giorni.
Gli episodi di gotta acuta possono trasformarsi in gotta cronica con distruzione delle superfici articolari, deformità articolare, tofi e dolore e portano il paziente a sviluppare ipertensione, diabete mellito, sindrome metabolica, malattie renali e cardiovascolari.

Dott.ssa Samantha Errico
Medico Chirurgo
Specialista in Reumatologia

31/12/2021

ARTRITE E SPORT
SI O NO?

E' inutile scrivere quanto lo sport aiuti il nostro organismo a ritrovare un certo equilibrio e permetterci di STARE BENE.

Noto con piacere che anche in età non più giovanissima gli amanti dello sport crescono sempre più e Vi assicuro, sono più di quelli che si immaginano

La risposta è SI purchè ci si attenga alla regola di EVITARE attività che comportino sovraccarichi intensi e/o prolungati a livello di articolazioni e tendini anche nel caso in cui non presentino infiammazioni attualmente attive ma risultino già danneggiate

La cosa che più mi preme sottolineare ai miei cari pazienti sportivi è che è sbagliato continuare una attività sportiva INADATTA dopo aver attenuato il dolore con un trattamento antalgico o anti-infiammatorio perchè in questi casi verranno a crearsi condizioni tali da determinare una successiva progressiva ingravescenza del dolore ed il rischio concreto di una accentuazione del danno anatomico.

In questi casi devono essere privilegiate soprattutto le attività di ciclismo, nuoto, aquagym e tutte quelle attività dove il muscolo lavora ugualmente ma il ginocchio, anca e caviglia sono in scarico.

La ginnastica in acqua senza carico costituisce sicuramente il miglior compromesso tra l’esigenza di garantire una mobilizzazione attiva del rachide e degli arti inferiori e quella di evitare il carico delle articolazioni.

Inoltre potenzia il tono muscolare, svolge benefici effetti a livello di circolo venoso e consente di bruciare quelle calorie che sarebbe altrimenti molto difficile poter smaltire.

Quindi con le giuste regole
decisamente SI allo SPORT

Dott.ssa Samantha Errico
Medico Chirurgo
Specialista in Reumatologia

31/12/2021
31/12/2021

COME SI MANFESTA L' ARTRITE REUMATOIDE ?

Mani, polsi, piedi ma anche più raramente spalle, ginocchia e gomiti dolenti, gonfi, caldi e arrossati possono essere il primo chiaro segnale di un'artrite reumatoide.

In Italia circa 350.000 persone di età compresa tra i 40 e i 70 anni ne soffrono.

Per capirci l' ARTRITE REUMATOIDE è una malattia infiammatoria cronica autoimmune che attacca i tessuti articolari di una persona il cui sistema immunitario, invece di proteggere l’organismo dagli agenti esterni come virus e batteri, si attiva in maniera anomala contro di esso colpendo gli organi in questione che reagiscono con i sintomi citati

Altri sintomi più rari della malattia in corso sono
- secchezza oculare e problemi di vista
- febbre
- problemi respiratori
- Perdita di peso
- Secchezza della fauci, a causa della sindrome di Sjogren’s.

Se da diverse settimane manifesti
Gonfiore, formicolio, dolore o in casi peggiori bruciore a livello di polsi e delle piccole articolazioni di mani e piedi e rigidità al risveglio superiore a 30 minuti c'è un reale sospetto di artrite reumatoide e quindi è necessario consultare uno Specialista Reumatologo

Dott.ssa Samantha Errico
Medico Chirurgo
Specialista in Reumatologia

31/12/2021

Buone Feste

17/10/2021

La reumatologia è quella branca della medicina interna che si occupa dello studio e relativa cura delle malattie reumatiche, cioè un gruppo di affezioni acute, subacute e croniche che interessano l'apparato muscolo-scheletrico ed i tessuti connettivi dell'organismo.

Le malattie reumatiche possono interessare principalmente ossa, articolazioni e muscoli, ma anche organi interni (come cuore, polmoni cervello etc.), vasi e nervi.

Per diverse patologie reumatiche esiste una base genetica, ovvero una predisposizione ad ammalarsi di quella determinata malattia. Si tenga però presente che nell’eziologia delle patologie reumatiche i fattori chiamati in causa sono spesso diversi (endocrini, immunologici, ambientali, genetici) e che al momento varie questioni al riguardo sono ancora irrisolte.

La visita reumatologica è necessaria ad accertare l’origine del disturbo e ad impostare la cura più adatta. Al reumatologo si ricorre su indicazione del medico curante e in presenza di sintomi quali: dolore alle articolazioni, stanchezza e febbre. La visita di controllo è utile al monitoraggio della risposta alle terapie e per perfezionare la cura.

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