Video Game Therapy

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Siamo un gruppo di psicologi e psicoterapeuti clinici, esperti in gaming e nuove tecnologie, che ha pensato di proporre il mezzo videoludico commerciale come strumento terapeutico e psicopedagogico integrandolo in percorsi già in essere.

25/07/2024

La è sempre stata per me una "cometa guida" nella mia professione. E lo è tutt'ora. Mi sono sempre chiesto il senso vero della creatività, ma penso di averlo capito davvero solo quando ho iniziato ha studiare il con concetto di del grande psicologo Mihaly Csikszentmihalyi, che ha descritto dettagliatamente questo concetto, come anche il concetto di , e da quando ho ripreso a anche grazie alla Video Game Therapy®.

Prima di lui un concetto simile, quello di , era stato descritto dal grande psicoanalista austriaco Alfred Adler, forse è per questo che ho proprio scelto di diventare un Adleriano nella mia professione clinica.

Ma la cosa che davvero vorrei portare qui, non è tanto parlare di me, ma del fatto che la creatività, per come la intendiamo, a mio avviso pochi la conoscono, soprattutto oggi. E che l'applicazione di questa concettualizzazione è per me una delle sfide del nostro futuro (prossimo).

Si dice che creatività sia qualcosa, ma non è a mio avviso del tutto completa questa risposta. Qualcuno dice che creatività è , , , , , e via dicendo. Ma anche in questo caso, a mio avviso, non ci siamo del tutto.

Se vogliamo dare un certo valore alle singole parole, mi viene da associare la parola alla parola . Ma alimentare che cosa? Alimentare il attraverso il processo, il movimento "verso", il far girare gli ingranaggi indipendentemente dal prodotto finale e finito.

Questa a mio avviso è la più alta forma di creatività. Se non alimento il nuovo ma mi focalizzo solo su alcuni aspetti iniziali o finali del processo, sarò creativo solo in parte. Alimentare il nuovo vuol dire anche "lasciare andare" gli ingranaggi, vuol dire a volte improvvisare, a volte invece analizzare più accuratamente il processo. Alimentare il nuovo vuol dire avere la coerenza di qualcosa, verso qualcosa, con qualcuno, verso qualcuno.

Poi sta solo a noi decidere cosa sia il nuovo.
Ma se alimento solo me stesso, l'ingranaggio si rompe.

19/07/2024

Far sorgere delle negli adolescenti e nei giovani adulti, al di là del loro stile di vita, delle loro fragilità psicologiche, ma partendo dall'idea che ognuno ha un mondo interiore da poter esplorare.

Grazie a persone davvero autentiche e determinate, coerenti ed empatiche, come Maurizio Ceccoli della Cooperativa "Il Volo" di San Marino, presso la stessa, all'interno della Repubblica di San Marino, verrà aperto un , in cui da Settembre partiranno le prime prese in carico con l'approccio innovativo, basato sul gaming terapeutico, della Video Game Therapy® (www.videogametherapy.it).

E' stato bello poter parlare del del (video)gioco, come linguaggio ormai universale tra gli under 20, ancora pochissimo compreso e valorizzato dalla nostra comunità scientifica e professionale in Italia (purtroppo lo devo dire).

Da questa esperienza Sanmarinese nascerà poi, insieme all'Università ed alla scuola, un filone di ricerca che andrà ad affiancare altre ricerche già in atto, come quella con la neuropsichiatria di Torino e con il ME-LAB di Arma di Taggia (IM), quelle con l'Università di Bergamo e le innovative ricerche sul con il Prof. Marcello Sarini della Bicocca di Milano.

Senza ricerca, non si può andare avanti. Ma ci vuole anche .

Quel coraggio che a volte manca, perchè la paura di far vivere emozioni, quali il dolore, la paura, la rabbia attraverso il (video)gioco in modo del tutto libero, fa ancora paura. Ma il gioco è un' fatta di regole, principi, feedback immediati. Il (video)gioco è un'attività faticosa, non tanto distrattiva. Ci vuole impegno nella Video Game Therapy®.

Qui il link al servizio della TV di stato di San marino:
https://www.sanmarinortv.sm/programmi/tg-san-marino-p38

Ma soprattutto ci vuole !

12/07/2024

Oggi vogliamo invitare la community di Radio Web InVolo a prendere parte a un'opportunità molto interessante che la Cooperativa Sociale InVolo vuole condividere con chiunque fosse interessato.

In passato abbiamo ospitato in diverse occasioni il dott. Francesco Bocci, ideatore della Video Game Therapy, un'innovativa pratica psicoterapeutica che negli anni ha integrato, con risultati concreti molto interessanti, il medium videoludico nello svolgimento della professione psicoterapeutica.

Giovedì 18 Luglio, a partire dalle ore 9 avrete la possibilità di partecipare gratuitamente alla giornata di formazione che la Cooperativa Sociale InVolo ha organizzato presso la propria sede, in via Guardia di Rocca 13, durante la quale il dott. Francesco Bocci illustrerà ai presenti la Video Game Therapy.

Per informazioni e per prenotarsi (max 20 partecipanti) potete telefonare al numero 3393748965.

Un'occasione da non perdere!

Video Game Therapy Cooperativa Sociale Involo

Photos from Video Game Therapy's post 08/07/2024

Ci sono dei momenti che ti senti di dover essere "grato", senza alcuna retorica.

Si é concluso oggi il ventinovesimo Congresso di Psicologia Individuale dell'International Association of Individual Psychology (IAIP), tenutosi a Colonia, a cui ho avuto la possibilitá di partecipare come relatore in una sessione parallela pomeridiana, sul tema del trauma e dell'aiuto psicologico alle vittime.

E' stato un momento per me importante, ed ero molto emozionato nonostante il mio inglese traballante, perché ho potuto ribadire (a me stesso in primis) alcuni concetti Adleriani che ancora mi accompagnano nella mia professione e sono da guida anche nella mia vita.

Il primo di essi é la forza della "volontá di potenza", intensa non come qualcosa di negativo ma come un'emozione di gioia, estasi, sfida, autocontrollo e quindi legata all' , non alla fuga dalla relazione, ma anzi a relazione.

Il secondo é l' creativo alla vita, la possibilitá di e un nuovo modo di vedere le cose, attraverso il vivere le emozioni in modo e funzionale alla vita.

La terza, e secondo ma per me la piú importante, é la , cioé la possibilitá di sentire le proprie parti sé coese, di viversi il senza scissione, ma anzi di poter sentirsi capaci di esssere aperti, poliedrici e quindi, attraverso la mentalizzazione, integri.

Questi concetti si ritrovano tutti nell'approccio ludoterapeutico della Video Game Therapy®, e ringrazio il collega ed amico adleriano Gian Piero Grandi per aver esposto il poster sulla ricerca in VGT®, in mia assenza, nella sessione dedicata del convegno.

27/06/2024

Il grosso problema é che parte della popolazione non sa .
Nel senso di e di pensieri ed azioni nuove.
Anche solo di pensare di fare.
Ci vergognamo a giocare. Figuriamoci a videogiocare.

Pensiamo che sia solo un utilizzo dell'immaginazione fine a se stesso.
In realtá nel gioco (ed in primis nel videogioco), noi possiamo per la prima volta interagire davvero dentro ad una storia narrata, come se si venisse a creare una dialettica tra "fiaba" e "fiabatore" (cit. Antonino Giorgi).

Non siamo piú capaci di procurarci quel piacere originario, privo di giudizio esterno, privo di aspettative, privo soprattutto di ritualitá forzata, che per esempio un'esperienza di gaming mi puó dare.

Per due motivi principali.

Il primo é che abbiamo paura di , e questa é una dinamica inconscia. "Cadere", "morire", "perdere", "fermarsi", "stare" sono delle prerogative del gioco (e del hashtag ). Mentre vivo una sessione videoludica devo pensare di poter perdere anche il controllo per poi riprenderlo in modo piú consapevole.

Il secondo é che il (video)gioco é "cosa semplice". Nel senso che mentre (video)giochiamo apparentemente non "produciamo" niente. Se non far emergere parti del nostro inconscio o subcosncio. Il "gioco" non richiede sovrastrutture, se non l'apprendimento delle regole del gioco stesso. Videogiocare per moltissimi fa paura, mette angoscia, perché vuol dire tornare a recuperare il nostro Sé bambino, non a livello nostalgico, ma a livello hashtag .

Ed il bambino é hashtag . Non vuole ritualitá forzate. ll bambino é spirituale, si lascia portare via dal vento. Come il videogiocatore in una seduta di Video Game Therapy® attiva quello che viene definito .

Forse se avessimo meno paura di giocare saremmo piú liberi, anche di pensare e di immaginare.

Ringrazio Marco Chiapparino, Elena Del Fante, Ambra Ferrari, il Prof Roberto Ravera e la Dott.ssa Stefania Guasco e la Cooperativa L'Ancora perché ci credono e ci hanno creduto.

Oggi termina il mio primo passo di formazione qui in Liguria, ad Arma di Taggia, presso l'innovativo Centro "ME-LAB", unico in Italia ed anche all'estero invidiabile, ma in realtá é solo l'inizio di un'avventura che si preannuncia viva e creativa insieme, un pó come quella con cui il grande Alfred Adler definisse il mondo del gioco, ai suoi tempi, ancora analogico, oggi, diventato a pieno titolo digitale.

Video Game Therapy e difficoltà psicologiche dei pazienti: due giorni di formazione in Asl 1 15/06/2024

Scrivere queste righe non è facile. Perchè ci sono tante meozioni dietro quello ho vissuto ad Arma di Taggia, più precisamente a Bussana di Sanremo, questa settimana, invitato come relatore e supervisore scientifico per la Video Game Therapy®, che verrà applicata all'interno del progetto INTEVIDI e nel centro sperimentale ME.LAB di Arma, dove si integrano tra loro telemedicina, realtà virtuale, VGT, ed altre innovazioni digitali per la salute mentale su minori ed adulti.

La cosa bella per me è stata quella di vedere gente motivata a portare avanti il therapeutic gaming, persone che ci credono davvero, e ne vedono il potenziale dal basso e sul campo (al di là delle evidenze scientifiche che ci sono).

E' stato per me un modo anche per valorizzare ancora di più la VGT, perchè il valore si crea solo quando si fa rete. E' il NOI che crea valore, non soltanto l'IO.

E soprattutto non è un prodotto che crea valore, ma l'esperienza soggettiva ( ) che si crea in quel momento attraverso quel prodotto, in un determinato processo.

Grazie a coloro senza i quali non sarebbe stato possibile niente di tutto questo: Roberto Ravera, Enrico Oliva, Marco Chiapparino, e la grande Stefania Guasco.

Ed un grazie sincero va alle mie due "spalle", le top ten Ambra Ferrari ed Elena Del Fante, sempre sul pezzo.

Video Game Therapy e difficoltà psicologiche dei pazienti: due giorni di formazione in Asl 1 I professionisti hanno appreso per quali problematiche specifiche si può utilizzare la Video Game Therapy

Photos from Video Game Therapy's post 15/06/2024

Grazie ai videogiochi abbiamo la possibilità di allenare molte capacità psichiche e mentali.
Oggi, come al solito, vi abbiamo indicato alcuni titoli che usiamo noi durante le sedute e che sono molto interessanti da provare, analizzandoli sotto l'aspetto terapeutico.
Per saperne di più continua a seguirci e rimani aggiornato! 🕹

10/06/2024

La è uno degli aspetti più affascinanti dell'essere umano. Ci spinge a esplorare nuove terre, a scoprire cose nuove e a cercare risposte alle domande più importanti. Ma che cos'è veramente la curiosità e perché è così importante per la nostra vita? Innanzitutto, la curiosità è la capacità di chiedersi perché le cose sono come sono e di voler scoprire nuove informazioni. È la forza trainante dietro alla conoscenza e all'apprendimento, che ci spinge a guardare oltre la superficie delle cose e ad andare sempre un passo avanti. Ma perché la curiosità è così importante per la nostra vita?

In primo luogo, ci aiuta a prendere decisioni migliori.

La conoscenza che otteniamo attraverso la nostra curiosità ci consente di valutare le opzioni con maggiore chiarezza e di fare più informate. In secondo luogo, la curiosità ci aiuta asviluppare significative.

Quando siamo curiosi, siamo più inclini ad ascoltare e a capire le altre persone, il che ci consente di costruire rapporti più forti e duraturi. Infine, la curiosità ci aiuta a superare la . Quando siamo curiosi, siamo più disposti a sfidare le nostre paure e a cercare nuove esperienze con entusiasmo e determinazione, e mettiamo in pratica, come ci ha insegnato, il .

Ma la curiosità è anche una vera e propria , che può essere sviluppata e coltivata. Ci sono molte tecniche ed abilitá per stimolare la curiosità, ma una delle piú importanti é l'attivitá ludica (e videoliudica).

Martedí e Mercoledí saró a Bussana per parlare di Video Game Therapy®, all'interno del progetto , promosso dalla ASL1 Ligure e cofinanziato dall'Unione Europea. Ringrazio di cuore i colleghi terapeuti Marco Chiapparino, Stefania Guasco ed il Dott. Roberto Ravera per credere da sempre nel e nel .

Con me ci saranno le amiche e colleghe di sempre, Elena Del Fante ed Ambra Ferrari, con cui condivido la passione per il gaming, la scienza e la psicologia da anni.

Perché portare la Video Game Therapy in contesti di salute mentale sia sempre piú possibile e stimoli sempre la curiositá.

PS: in un prossimo post le foto della formazione!

Photos from Video Game Therapy's post 06/06/2024

Psycoverso è un grande passo nella diffusione dell’approccio della Video Game Therapy®. Siamo molto felici di condividere questa notizia e vi invitiamo a vedere l’intervista al Dr. Luca Pianigiani e Dr.ssa Valentina Bruchi del programma “In Salute”.

LINK INTYERVISTA: https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=769910741986257&id=100069020144557&rdid=0u6CXlk5YB6fchKx

Quando Vecna ti raggiunge: la salute mentale nel mondo dell'intrattenimento 06/06/2024

"Manca, secondo me, la possibilità di avere dei personaggi con caratteristiche magari più vicine a certe sfere di vita sociale, penso per esempio a quanto siano importanti i giochi di Don't Nod, che parlano di adolescenza, emozioni, relazioni. Ecco, penso che l'aspetto relazionale sia un po' una sfida per il mondo videoludico, cioè che tipo di relazioni vivo nel videogioco. Siamo ancora un po' sbilanciati sull'azione, sulla pianificazione, sul problem solving, sull'escape room e ci concentriamo un po' meno sulla parte narrativa, identificativa, identitaria".

Questo un pezzo della mia breve intervista presente nel bellissimo articolo di , che trovate qui di seguito, dal titolo: "Quando Vecna ti raggiunge: la salute mentale nel mondo dell'intrattenimento"

Grazie ad Anna Sidoti per aver citato me e la Video Game Therapy e grazie ad IGN Italia per l'interessamento al

Quando Vecna ti raggiunge: la salute mentale nel mondo dell'intrattenimento Quanto è rappresentata la salute mentale nei film, telefilm e videogiochi? Spoiler: poco.

05/06/2024

Il NOSTRO CORSO di FORMAZIONE ONLINE/FAD a 130 EURO.
Il corso di abilitazione alla VGT è rivolto a PSICOLOGI, PSICOTERAPEUTI, PSICHIATRI, NEUROPSICHIATRI, TERP, PEDAGOGISTI ED EDUCATORI SANITARI.
Acquistandolo potrai apprendere L’UTILIZZO PSICO-PEDAGOGICO E CLINICO/RIABILITATIVO DEL VIDEOGIOCO secondo l’approccio della Video Game Therapy.
Il corso prevede:

👉 TRE incontri online in live di 45 minuti di formazione teorica e con workshop pratico ONLINE, sull’intervento videoludico in area psico-pedagogica e psicologica.

👉 un attestato di abilitazione da utilizzare nella propria professione sanitaria, con il marchio e nome registrato della Video Game Therapy®.

👉 l’accesso al nostro DRIVE virtuale dove potete trovare tutto il materiale di lavoro ed esplicativo aggiornato di mese in mese.

👉 la SUPERVISIONE ONLINE via telefono e messaggistica della DURATA DI UN ANNO.

👉 l’INGRESSO NELLA RETE DEI PROFESSIONISTI ed inserimento sul sito (se si desidera), con momenti di progettazione e confronto online in comune una tantum.

Durante il corso si parlerà di:
🟦 concetto di videogioco e di gioco;
🟦 Video Game Therapy approach;
🟦 life skill e skill training tramite il videogioco;
🟦 il concetto di Flow e l’esperienza immersiva e trasformativa nel videogioco;
🟦 come utilizzare le dispense durante le sedute di VGT®;
🟦 stili e motivazioni durante il gioco;

Visita il nostro sito per scoprirlo!

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28/05/2024

L'essere si accompagna con l'essere ed entrambe le cose sono strettamente connesse con il modo in cui la nostra mente vaga.

Ciò che può essere meno intuitivo è che la influisce sul nostro umore e viceversa.

Mentre stavo facendo formazione alla Fondazione San Gaetano onlus a Padova, insieme al Dott. Alberto Rainer ed alla Dott.ssa Eva Pagano ed a tutta l'equipe di lavoro del Centro Diurno "Aqua" e della Comunità "La Soglia", che trattano soggetti fragili nell'ambito delle dipendenze e della doppia diagnosi, e del Centro "Aqua Young Therapy", per minori con spettro autistico, ho potuto osservare i legami tra il vagare associativo della mente e la creatività e sono stato colpito dalla forte connessione tra essi, e quanto questo processo possa ridimensionare la , il pensiero automatico e favorire un' emotiva e di pensiero, attraverso il .

L'attività di crea associazioni, e l'approccio scientifico della Video Game Therapy® parte proprio da questo aspetto. Il vagabondaggio mentale che posso vivere giocando migliora la creatività, riduce la ruminazione.

Questo è sia un dato osservabile qualitativamente che studiato in ambito di ricerca clinica (Bar, 2024).

Se pensiamo a quanto i soggetti con dipendenza partano da uno stato depressivo di fondo, capiamo quanto l'attività di guidata da un professionista possa risultare utile per ridimensionare la ruminazione e favorire un pensiero creativo ed un umore migliore. Alice Isen della Cornell University ha dimostrato in un arecente ricerca che un umore migliore è correlato ad un pensiero ampio. Io ho potuto osservare, anche in questa formazione, che attraverso l'attività (video)ludica tutto questo avviene, anche in piccolo gruppo, non solo individualmente.

Photos from Video Game Therapy's post 25/05/2024

La VGT permette di intraprendere un lavoro di contenimento emotivo e di autoregolazione cognitiva. Ricorrendo al videogioco si può instaurare uno stato di equilibrio mentale e di benessere nel paziente.
In questo modo così si favorisce l'insight e si porta il paziente a riflettere su alcuni aspetti salienti del proprio carattere e del proprio stile di vita che emergono nel setting di gioco.
I videogiochi offrono la possibilità̀ di interagire in uno scenario immaginario, concretizzato visivamente grazie al supporto video-digitale. In tale scenario, il paziente può̀ esprimere gli aspetti salienti di sé in assoluta libertà e con meno difese rispetto al ricorso esclusivo al dialogo, grazie anche alle proprietà̀ immersive del videogioco. L’esperienza ludica, particolarmente spontanea può favorire l’attivazione dell’esperienza di FLOW, nel quale i due emisferi sono in equilibrio rispetto alle sfide ed agli obiettivi che il gioco richiede ed interagiscono tra loro in modo equilibrato. Il modello prevede inoltre la presenza di un terapeuta formato che invita il paziente a riflettere, rielaborare e ad attribuire nuovi significati alle sue esperienze. L’approccio prevede modalità innovative che utilizzano meccanismi mirati di ricalco e guida utili ad approcciare anche pazienti con una motivazione scarsa all’accesso alle terapie classiche e particolarmente indicati anche per i setting di gruppo. La Videogame Therapy si contraddistingue inoltre anche per il suo importante effetto psicoeducativo, particolarmente adatto a trattare temi collegati al benessere personale, allo sviluppo delle life skills e all’approccio ad una vita digitale consapevole nelle scuole di ogni ordine e grado.
Inoltre, il paziente, grazie alle proprietà immersive del videogioco può esprimere se stesso con meno difese rispetto alla pratica tradizionale con il dialogo.
Al momento numerose realtà sul territorio italiano stanno utilizzando il modello della VideoGame Therapy® in contesti di terapia e prevenzione oltre che nell’ambito della cura e della promozione del benessere.

Seguici per saperne di più!

Gaming e salute mentale un obiettivo possibile 23/05/2024

Tecniche e modelli integrati nella Video Game Therapy® e loro applicabilità in ambiente sanitario.

Gaming e salute mentale un obiettivo possibile

Photos from Video Game Therapy's post 21/05/2024

Che cosa vuol dire lavorare per la salute mentale? Vuol dire lavorare per l'integrazione del Sè, per far si che il nostro carattere, la nostra forma originaria, il nostro Sè Bambino possa tornare ad esprimersi, perchè noi possiamo farne esperienza nel momento presente.

Mentre osservavamo quei ragazzi fragili oggi mentre videogiocavano, nel laboratorio di Video Game Therapy® organizzato da Solco, una cara collega mi ha detto una cosa importante "si stanno impegnando davvero". Lo sappiamo ormai, almeno noi del settore, che il (video)gioco è una cosa seria, ma è su questo "impegnarsi" che vorrei porre una breve riflessione.

Quando i ragazzi raggiungevano la condizione di , il dialogo andava bene, e loro riuscivano a scrivere i loro pensieri, ma non a casa, focalizzandosi sull'esperienza del momento, di quel momento di .

Il critico interiore abbassava la guardia raccontando la propria storia segreta,

il ragazzo provava compassione per lui, venivamo a sapere che cosa stesse proteggendo e così via. Quella stessa parte consapevole e curiosa, calma, fiduciosa, spesso persino compassionevole faceva improvvisamente capolino, dando la sensazione di sapere come relazionarsi internamente in modo terapeutico. E' qui che si crea integrazione, passando da quell'impegno, che è anche compassione, poichè l'ambiente (video)ludico ci mette alla prova e ci protegge allo stesso tempo.

Quando si trovano in quello stato, possiamo chiedere ai ragazzi che (videeo)giocano: “Questa, che parte è di te?”, e rispondevano: “Non è una parte come le altre, è più me stesso”, oppure: “È più la mia essenza”, “Questa parte rappresenta chi sono veramente in questo momento".

Il Sé è presente in ognuno di noi. Il Sé non può essere danneggiato, il Sé non deve svilupparsi, il Sé possiede una propria saggezza rispetto a come guarire le relazioni interne così come quelle esterne. Questa è la scoperta più significativa quando si osservaun laboratorio di VGT®. Questo è ciò che cambia tutto. Il Sé è appena sotto la superficie delle nostre parti (o finzioni/compensazioni) protettrici, sicché non appena gli viene fatto spazio, il Sé si fa avanti spontaneamente, spesso del tutto all’improvviso e universalmente.

Finché non lo si sperimenta, è difficile comprendere appieno di che cosa io stia parlando, perchè il videogioco fa paura, è intriso di stereotipi. E' visto più come un prodotto che un'esperienza. Ma (video)giocare è un'esperienza. E ringrazio chi, come l'amica Elena Del Fante e gli stimati Arcadia Café continuano a farlo presente nei loro post.

Ci vediamo al prossimo laboratorio (video)ludico!

16/05/2024

La parte video-ludico-narrativa è costituita da un “tema” che è presente in tutti i narrative games. Si tratta della giornata di un “antieroe” (che chiameremo bambino interiore) e comprende i momenti e le situazioni abituali che la caratterizzano.

L'apertura della giornata è costituita sia dal risveglio e dalla ripresa di azioni e gesti quotidiani, sia dalla disponibilità ad affrontare le novità che il nuovo giorno può riservare. Il nostro bambino interiore lo inizia all'interno di un contesto conosciuto, familiare, protetto, circondato dalle persone e dagli oggetti noti e a cui viene conferito un preciso posto e significato.

L'uscita corrisponde al momento della separazione dall'ambiente familiare, rassicurante e affettivamente carico, per andare incontro a esperienze nuove e sfidanti. Il bambino le affronta, a volte con curiosità e entusiasmo, altre con timore e prudenza.

L'impegno è il momento della giornata in cui il nostro bambino interiore vive esperienze significative sia dal punto di vista cognitivo che affettivo-sociale. Le attività richiedono attenzione e fatica; il bisogno di crescere e la voglia di superarsi devono fare i conti con la realtà e con la tentazione di aggirare sbrigativamente gli ostacoli.

Nel momento della distensione il bambino rivolge l'attenzione ad altre situazioni, esperienze o incontri, distogliendola dall'impegno.

Il rientro corrisponde alla conclusione delle esperienze più significative della giornata del nostro piccolo eroe e al suo ritorno a luoghi e relazioni note e rassicuranti.

Infine il commiato è il momento in cui, prima di addormentarsi, il pensiero ritorna sugli eventi più importanti della giornata per trattenerne emozioni e conoscenze.

A partire da questa struttura portante del “tema”, il testo delle singole ludonarrazioni presenta diverse variazioni. Gli elementi che nelle narrazioni si modificano sono: il protagonista e i personaggi della storia, l'ambiente, le situazioni e i motivi che connotano gli eventi della giornata.

Ogni storia consente di incontrare emozioni, stati d'animo, affetti e sentimenti diversamente modulati. L'avventura o il rischio da affrontare muovono, in alcuni personaggi, spirito di iniziativa, coraggio, sfida; in altri, il timore di deludere le aspettative degli adulti, la paura di fallire, lo scoraggiamento.

Emozioni e sentimenti sono espressi prevalentemente attraverso analogie che consentono di raggiungere gli stati d'animo più difficili da esprimere, svelandone le intime sfumature e custodendone, insieme, il silenzio.

Fonte: Antonietti/Giorgietti (2022)

Questo è ciò che avviene nella fase di per durante una seduta di Video Game Therapy con tipologie di narrativo, con risultati davvero interessanti, perchè la nostra mente è (davvero) meravigliosa!

15/05/2024

Perché scegliere di utilizzare la Video Game Therapy®?

I videogiochi offrono la possibilità̀ di interagire in uno scenario immaginario, concretizzato visivamente grazie al supporto video-digitale. In tale scenario, il paziente può̀ esprimere gli aspetti salienti di sé in assoluta libertà e con meno difese rispetto al ricorso esclusivo al dialogo, grazie anche alle proprietà̀ immersive del videogioco.

L’esperienza ludica, particolarmente spontanea può favorire l’attivazione dell’esperienza di , nel quale i due emisferi sono in equilibrio rispetto alle sfide ed agli obiettivi che il gioco richiede ed interagiscono tra loro in modo equilibrato. Il modello prevede inoltre la presenza di un terapeuta formato che invita il paziente a riflettere, rielaborare e ad attribuire nuovi significati alle sue esperienze.

L’approccio prevede modalità innovative che utilizzano meccanismi mirati di ricalco e guida utili ad approcciare anche pazienti con una motivazione scarsa all’accesso alle terapie classiche e particolarmente indicati anche per i setting di gruppo.

La Video Game Therapy si contraddistingue inoltre anche per il suo importante effetto psicoeducativo, particolarmente adatto a trattare temi collegati al benessere personale, allo sviluppo delle e all’approccio ad una vita digitale consapevole nelle scuole di ogni ordine e grado.

Come posso integrare la VGT nella mia realtà lavorativa?

Al momento numerose realtà sul territorio italiano (Scuole, Enti del terzo settore, ASL ed ASST) stanno attivamente utilizzando il modello della VideoGame Therapy® in contesti di terapia e prevenzione oltre che nell’ambito della cura e della promozione del benessere. Per poter meglio conoscere questo tipo di approccio e le sue applicazioni pratiche vi invitiamo a scoprirne le potenzialità in un momento di webinar gratuito, aperto a professionisti, scuole e alle realtà collegate alla salute mentale il giorno 23 maggio 2024 dalle ore 9.30.

I professionisti saranno a disposizione per accogliere domande e per approfondire le vostre richieste che potranno poi essere riviste sulla base di specifiche proposte personalizzate.

LINK PER LA DIRETTA: https://www.linkedin.com/events/7195432898647228416/comments/

Video Game Therapy Project - YouTube 10/05/2024

Cosa rende la Video Game Therapy® specifica rispetto alla psicologia del gaming o ad altri che utilizzano, soprattutto a livello internazionale, il a livello ? Il fatto che è un marchio registrato?

Penso solo in parte.

La differenza la fanno la e le che parlano di essa, le case history, gli HUB aperti, le prese in carico ed i professionisti e , e abilitati.

Tra fine 2024 ed inizio 2025 uscirà il primo libro sugli elementi di VGT® ed entro il 2024 uscirà un nuovo paper su due single case con Università degli Studi di Bergamo e la collaborazione di Marcello Sarini, Andrea Greco e Maura Crepaldi.

Perchè questo posto? Per dire che la VGT® esiste, e siamo solo all'inizio del gaming terapeutico in Italia, e ringrazio tutti coloro che ci hanno creduto, che ci credono e che ci crederanno e che la aiuteranno a crescere.

Sul sito www.videogametherapy.it trovate anche la nuova a questo indirizzo, che racconta la storia della VGT® fin dalla sua nascita:
https://www.videogametherapy.it/site/timeline

Qui anche il nuovo canale YouTube, dove stiamo inserendo tutti gli interventi dell'ultimo webinar internazionale del 23.03.2024:
https://www.youtube.com/-lr1yz

Video Game Therapy Project - YouTube Share your videos with friends, family, and the world

06/05/2024

E' bene che fissiate chiaramente nella vostra mente il fatto che sentimento tumultuosi come l'ira, l'ostilità, la paura, l'ansia, l'insicurezza, sono causati dalle nostre stesse risposte e non sempre dall'esterno. Risposta significa "reazione" e quindi "tensione" verso qualcosa. Mancanza di risposta significa rilassamento.

Si è provato che è improbabile che ci si senta come descritti sopra se i nostri muscoli restano perfettamente rilassati. Tutto ciò non sono altro che i nostri sentimenti. La tensione è quindi una preparazione all'azione, un "essere pronti a rispondere". Mentre il rilassamento dei muscoli presuppone un abbandono mentale o un atteggiamento rilassato.

Durante la Video Game Therapy® il paziente riesce a vivere entrambe queste dinamiche mentali, la ed il hashtag ,
che nel restano in perfetto equilibrio tra loro, soprattutto la prima non invade il secondo.

Lo spazio videoludico può funzionare quindi anche come una stanza tranquilla nella propria mente, un calmo angolo nel proprio io, come la profondità dell'acqua, che niente può sconvolgere, non importa quando violente possano essere le onde in superficie e quante sfide io debba affrontare in-game.

Questo piccolo angolo interiore, costruito dalla nostra immaginazione, funziona da camera di decompressione mentale e spirituale.
Esso ci depressurizza dalla tensione, dalla preoccupazione, dalle pressioni, dai pensieri; ma non è fuga, non è evitamento della nostra natura fragile;
è semplicemente permettersi, senza conseguenze, di "riportare a zero" la macchina, prima di affrontare un nuovo problema o una nuova sfida; nel (video)gioco questo diventa possibile, come in una .

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Video game therapy a Game Ground Bolzano

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