Soffro di Disturbo di Conversione e sono viva. Rosaria Ranieri

Soffro di Disturbo di Conversione e sono viva. Rosaria Ranieri

Si inizia con l'Ansia e si arriva alla Depressione. Il passo verso il Disturbo Ossessivo/Compulsivo

20/02/2021

Quando stavo male ero talmente occupata a commiserarmi, che non mi rendevo conto di quanto facessi soffrire quelli che mi stavano accanto. Ero talmente disperata che pensavo che tutto mi fosse dovuto e che gli altri avessero il dovere morale di sostenermi. Ora che ne sto venendo fuori ho capito che il mio comportamento era egoista e molto poco rispettoso. Che pretendevo dagli altri che si annientassero per stare appresso a me. Che tenessero i loro problemi chiusi in un cassetto, per occuparsi dei miei. Solo adesso mi rendo conto degli sforzi che facevano per farmi stare meglio. E li ringrazio e mi scuso.

18/02/2021

Credo che il bello della vita consista nel modo in cui la affrontiamo, e non coincida necessariamente con gli obiettivi che riusciamo a raggiungere. Credo che non sia importante solo arrivare a destinazione, ma viaggiare comodi. Quello che voglio dire è che a volte è più importante il percorso che la meta. Che non dobbiamo vivere solo per arrivare al traguardo, ma goderci ogni attimo del cammino. Essere felici, anche un solo minuto al giorno, vale più di mille vittorie.

16/02/2021

Le scelte che facciamo condizionano la nostra vita. Quelle giuste ci fanno vivere meglio, quelle sbagliate ci insegnano a crescere. Riconoscere di avere fatto un errore è il modo migliore per trovare la via maestra. Questo in teoria. Perché in pratica è un po' più complicato. In pratica ci sono errori che ripetiamo in continuazione, e sempre uguali. Io faccio sempre lo stesso. Continuo a farmi piacere le persone, anche quando non lo meritano. Continuo a non saper distinguere chi vuole solo usarmi, da chi mi è sinceramente vicino. E ogni volta mi dico che non succederà più. Ma poi ci ricasco. A consolarmi la consapevolezza che di amici veri ne ho tanti, e che in loro mi posso comunque rifugiare.

13/02/2021

Ho fatto un atto di coraggio e sono salita sulla bilancia. Il verdetto è stato inesorabile. Mi ha detto, senza mezzi termini, che sono grassa. Ma dopotutto lo sapevo già. Non serve pesarsi per sapere se si è in forma, oppure no. La cosa strana è che vedere il mio peso scritto non mi ha fatto nessun effetto. Voglio dire, so perfettamente che non va bene, ma non riesco a farmene una malattia. Ho passato anni, praticamente tutta la mia vita, a fare a botte con il mio peso. Ora non mi interessa più. Che c'entra, lo vedo da me che dovrei dimagrire, ma non mi ci strappo tutti i capelli per questo. Quello che la vita mi ha insegnato, è che ci sono problemi più seri della forma fisica. Che stare in pace con se stessi è molto più importante che superare la prova costume.

11/02/2021

Mi guardo indietro e mi sembra impossibile che io sia la stessa persona di due anni fa. Quella che stava in piedi a fatica e che non riusciva a muoversi per i gran dolori. Quella che era convinta di avere una malattia incurabile, che l'avrebbe portata a morte certa. E come mi arrabbiavo quando lo psichiatra mi diceva che non avevo niente di irreversibile, e che lavorando su di me ne sarei venuta fuori. Che dovevo trovare un mio equilibrio, e tutto si sarebbe risolto. Pensavo che non ci avesse capito niente. Poi ho iniziato a fare psicoterapia, e di colpo ho cambiato prospettiva. Ho imparato che la mente può fare brutti scherzi, e che sta a noi cercare di smascherarla. Certo, non è che adesso possa correre la maratona, ma riesco a vivere una vita normale.

08/02/2021

Il silenzio è d'oro. Ma a volte fa più male di mille parole. Ci sono momenti nei quali avremmo bisogno di tante risposte che non arrivano. Momenti nei quali ci basterebbe un segno, per capire in che direzione muovere. Quando non abbiamo la più pallida idea di cosa passi nella testa di chi ci sta di fronte. Momenti nei quali ci sentiamo in colpa, perché crediamo di aver sbagliato in qualcosa. Quando il senso delle cose ci sfugge, e andiamo a cercare un senso in tutto quello che non riusciamo a spiegare, e non ci diamo pace. Il silenzio è d'oro. Ma solo quando hai la coscienza sporca, e non sai come giustificare le tue azioni.

06/02/2021

Non so se sto meglio perché ho ripreso a scrivere, o se ho ripreso a scrivere perché sto meglio. Fatto sta che finalmente riesco di nuovo a lasciare andare i pensieri e ti**re fuori quello che ho dentro. Non so se c'ho avuto il blocco dello scrittore, o se ero semplicemente un po' confusa. Di cose in questo periodo me ne sono successe tante, e forse avevo bisogno di un periodo di decantazione. Di fare pace con me stessa e capire cosa voglio dalla vita. In realtà non lo so ancora, ma almeno adesso so quello che non voglio. Non voglio più permettere a nessuno di intrufolarsi a forza nel mio mondo e di confondermi le idee.

04/02/2021

Stamattina mia madre mi ha insegnato una grande verità. Che non tutte le solitudini sono uguali. Ci sono quelle definitive, di quando non hai nessuno vicino, mai. Quelle che nessuno ti chiede come stai. E ci sono quelle temporanee. Quelle di chi sceglie di vivere da solo, ma ha tutto un mondo intorno. Quelle come la mia. Che sto da sola, ma solo quando decido di stare chiusa dentro casa. Perché ho degli amici fantastici, e una famiglia vicino. A me basta alzare il telefono, o uscire di casa, per avere una parola di conforto o una spalla su cui piangere. Stamattina mia madre mi ha insegnato che sono una donna fortunata.

Chi ha paura di Alda Merini? - Morphema Edizioni Terni - Casa Editrice 02/02/2021

Nell'ultimo periodo mi sono successe tante cose. Ho avuto anche una piccola ricaduta, un paio di mesi in cui non facevo altro che dormire. E non riuscivo a trovare un motivo sufficiente per rimboccarmi le maniche e riprendere in mano la mia vita. Come se non bastasse, una persona cui tenevo particolarmente ha tradito la mia fiducia. All'inizio ho pensato che sarei crollata definitivamente, ma tutto l'ottimismo che ho accumulato negli ultimi anni, mi ha aiutato a farne un nuovo inizio. Ho preso tutta la rabbia, la delusione, la tristezza, e li ho trasformati nella materia prima per un nuovo libro. Perché scrivere mi fa stare bene, è un ottimo antistress. Ma mi fa stare bene anche sapere che qualcuno legge quello che scrivo. È una bella soddisfazione. Chi ha paura di Alda Merini sta ancora in libreria, e adesso è uscita pure la versione ebook (http://www.morphema.it/edizioni/chi-ha-paura-di-alda-merini/).

Chi ha paura di Alda Merini? - Morphema Edizioni Terni - Casa Editrice

17/01/2021

In questi ultimi anni mi sono successe tante di quelle cose bizzarre, che non mi sconvolgo più di niente. Ho imparato che la vita è imprevedibile e che da un giorno all'altro tutte le certezze che abbiamo possono vacillare. Ma ho imparato pure che se il pavimento ti si apre sotto i piedi, basta spostarsi di lato e cambiare strada. Ho imparato che restare fermi a guardare il baratro non porta da nessuna parte. Ho imparato che camminare con la testa all'indietro ti impedisce di trovare il percorso migliore. Ho imparato che bisogna rimboccarsi le maniche e provare, provare, provare, fino a quando non azzecchi la via giusta. Ho imparato un sacco di cose, ma non sono ancora capace di metterle in pratica.

09/01/2021

Non ho iniziato l'anno in ottima forma. E non solo per colpa del raffreddore. Sto un tantino sottotono. È più di un mese che non trovo un verso alle mie giornate. Esco perché non posso farne a meno, ma non mi va nemmeno di vestirmi. Vivo praticamente in tuta e non mi trucco quasi mai. Penso che vista da fuori devo sembrare proprio sciatta. Eppure è come se non me ne importasse niente. Cioè, lo vedo che c'ho un aspetto terribile, eppure in questo momento non me ne preoccupo. Che sono grassa e mal vestita è l'ultimo dei miei pensieri. In questo momento sono concentrata su altro. La cosa che più mi preme, adesso, è scongiurare una ricaduta nella melma della depressione e continuare ad essere perdutamente ottimista. Per tutto il resto c'è tempo.

31/12/2020

C'è sempre un motivo per cui ne vale la pena. Quel momento in cui ti fermi e ringrazi il cielo perché il peggio è passato. A volte è più difficile di quanto vorremmo, ma credere che domani sia migliore ci dà la forza per continuare a combattere ogni giorno. Buon 2021 a tutti

25/12/2020

E alla fine il Natale è arrivato lo stesso. Tanti auguri a chi sperava che sarebbe stato meglio di così e a chi comunque si accontenta. Io per me penso che poco è meglio di niente e ringrazio il cielo per essere arrivata fin qui.

14/12/2020

Quando ho trovato l'editore ho pensato di avere avuto una bella botta di fortuna. Poi qualcuno ha cominciato a leggere il mio libro, e sentirmi dire che era bello è stata una grossa soddisfazione. In realtà ho pure pensato che me lo dicessero per cortesia, ma è gratificante lo stesso. L'avevano comunque letto. Ma stamattina una persona mi ha detto che avrebbe piacere di confrontarsi con me, che il libro l'ha toccata profondamente. Ecco, questo va oltre ogni più rosea aspettativa e credo sia l'obiettivo di chiunque decida di scrivere

06/12/2020

Non è mai troppo tardi per cambiare prospettiva. Non so bene quando sia successo, ma da quando vedo il bicchiere mezzo pieno riesco a dare più valore a quello che ho. Che non vuol dire accontentarsi, ma guardare al futuro con più ottimismo

25/11/2020

La maturità ci insegna ad assaporare a fondo ciò che ci circonda. Le persone, le parole, dette e non dette, e i piccoli gesti, quelli che ti cambiano la giornata. Grazie a chi, anche oggi, è riuscito a sorprendermi strappandomi un sorriso, e ha reso speciale il mio compleanno.

19/11/2020

La mia prima copia

18/11/2020

Il sogno si fa sempre più reale. Un conto sentirlo a parole, un altro vederlo nascere...

16/11/2020

Vabbé, è autoreferenziale, ma lo dico lo stesso. Ci siamo. Il mio libro esce giovedì. So che parlo sempre di questo, ma per me è una grande soddisfazione. Anche se sono terrorizzata all'idea che non piacerà a nessuno. Ma già essere riuscita ad arrivare alla pubblicazione, per me è un grande traguardo. Un sogno che si avvera. E non sarò mai sufficientemente grata a mio fratello per avermi spronato a realizzarlo.

13/11/2020

Oggi è il 13 novembre, giorno del mio risveglio dal blackout. Sono già passati due anni e 20 kg. Quando mi sono svegliata, quella mattina, mi sono guardata allo specchio e mi sono fatta pena. Ero talmente magra ed emaciata, che mi sono chiesta come facessi a stare in piedi. Mi guardo adesso e vedo un'altra persona. Completamente diversa, e non solo fisicamente. Sì, adesso sono cicciotta, ma mi sento viva. E, per quanti dolori possa avere, se mi chiedi "come stai?", rispondo "BENE". Perché è la verità. Dopo tanto tempo provo di nuovo la sensazione di avere in mano le redini della mia vita. Prima mi alzavo la mattina e non vedevo l'ora che venisse sera, per tornare a letto. Adesso ho talmente tante cose da fare, che mi pare il tempo non basti mai. E se mi capita una giornata in cui non mi sento bene per niente, so che è un episodio isolato. Che domani sarò di nuovo in sella.

09/11/2020

Ci ho messo un anno prima di trovare il coraggio di far leggere il mio libro a un editore. E mi sono decisa solo perché mio fratello ha insistito tanto. Fatto sta che, passato manco un mese, il libro è in uscita. Sono felicissima, intendiamoci. Ma mi fa un effetto strano. Da una parte sono fiera del fatto che degli estranei abbiano apprezzato il mio lavoro. Dall'altra mi terrorizza l'idea di essere giudicata. Voglio dire, nel libro racconto quello che mi è successo e come l'ho affrontato, e solo adesso mi rendo conto che sarà come essere messa alla berlina. Non che abbia niente da nascondere. È solo che sono sempre stata una persona riservata, e non lo so com'è che mi è venuto in mente di mettere in piazza i fatti miei. Tant'è, ormai è andata e spero almeno di non essere una delusione per chi lo leggerà.
http://www.morphema.it/edizioni/shop/chi-ha-paura-di-alda-merini/

05/11/2020

Si avvicina il secondo anniversario del mio risveglio e io non posso fare a meno di guardarmi indietro. Tutta la strada che ho fatto, le persone che mi hanno accompagnato, le verità che ho visto e le emozioni che ho provato. È stato un periodo molto intenso e pieno di sorprese. Un periodo di grandi soddisfazioni. Se confronto la me che ero con la me che sono ora, mi pare impossibile aver camminato tanto. Sono talmente diversa, da sembrare un'altra persona. Non lo so come ho fatto ad arrivare fin qui, però vorrei rimanerci per sempre.

29/10/2020

Quello che nessuno ti dice quando soffri di depressione, è che quando se ne va poi ti manca.Cioè, non ti manca essere depresso, ti manca stare tutto il giorno senza fare niente. Quandoguarisci, ammesso che si possa mai guarire sul serio, invece ti tocca pedalare. Hai le giornatetalmente piene che non ti ci scappa di abbrutirti sul divano. Non so come spiegarmi. Mettiamoio. Adesso ho mille impegni. Faccio volontariato alla Banca del Tempo, mio fratello mi hatrovato un lavoretto e, visto che il primo me lo stanno pubblicando, ho pure iniziato a scrivere ilsecondo libro. Non mi annoio mai, e intendiamoci, è bellissimo. Solo che a volte mi pare chetutta questa roba mi si mischi. Come se non riuscissi a districarmi tra le varie attività e finissi pernon dedicare la giusta attenzione ad ognuna di esse. Sto sempre in affanno, mi faccio venirel’ansia anche quando so perfettamente che non c’ha senso. Probabilmente è una st*****ta, mami sento come se il mio cervello non fosse più abituato a gestire quello che succede aldi fuori di me. Come se ogni cosa fosse troppo onerosa per lui

21/10/2020

La sintesi non è mai stata il mio forte, ma stavolta non so che dire. È che la fortuna continua a sorridermi, e io non c'ero abituata. Ho trovato l'editore

20/10/2020

L'ho detto tante volte: ho avuto in dono due vite. Una me l'hanno data mia madre e mio padre, l'altra l'amnesia. La prima me la ricordo poco, come se non fosse successo niente di che. O forse quello che è successo apparteneva all'altra me, ed è rimasto con lei. La seconda è tutta un'altra cosa. È partita lenta e faticosa, ma poi ha preso il via. E va talmente veloce che a volte fatico a starle dietro. Succede un sacco di roba e ci bazzica tanta gente. Sta tutto fitto fitto, che come ti giri sbatti addosso a qualcosa e, se non stai attento, ti fai male. È un po' stressante qualche volta, ma mai noiosa. E non è male essere stanchi quando hai faticato troppo ma ne è valsa la pena.

13/10/2020

In questi mesi ho affrontato tante sfide. E alcune le ho anche superate. Con fatica sono riuscita a riportare a galla quella Rosy che s'era smarrita. Mi hanno aiutato. Mi hanno spronato. Mi hanno incoraggiato. È come se fossi nata di nuovo e il bello è che ogni cosa che faccio è una scoperta, un'avventura. E ci sto prendendo gusto. Oso sempre di più. E gli obiettivi che mi pongo sono sempre più difficili. L'ultimo potrebbe essere addirittura impossibile: ho deciso di trovare un editore. Perché nel frattempo ho anche scritto un libro

05/10/2020

Raccontare delle mie paure, dei miei problemi, non è stato subito facile. Non è facile condividere quando il tuo universo inizia e finisce con te. Quando tutto intorno ti rema contro. È un salto nel buio. Ad un certo punto decidi che basta e ti butti. Succede quando ammetti di avere un problema e riconosci di avere bisogno di aiuto. È fatta. Passetto passetto cominci ad aggrapparti a qualche mano. A scambiare qualche sorriso con qualcuno. E poi ti viene voglia di fare due parole. E poi dieci, cento, mille. E alla fine non riesci più a fermarti. Ci prendi gusto. E quasi ti dispiace quando non hai niente di spiacevole da raccontare. Fino a quando non scopri che è gradevole anche parlare di cose belle. Che non è vergogna essere sereni.

26/09/2020

Ho deciso di allargare la mia famiglia. Un passo importante, per una che fino a qualche mese fa riusciva a malapena a badare a se stessa. Si chiama Sigismondo e dovrò dedicargli molte attenzioni. Non è come la mia Marlene. Lui è piccolo e, siccome è un randagio, deve pure stare in quarantena. Sarà una bella sfida, ma non sono spaventata. È solo un altro scalino da salire.

22/09/2020

Felicità è quando le tue mani ti danno retta e fanno quello che che gli chiedi. Quando la normalità non ti mette a disagio facendoti sentire inadeguata

18/09/2020

Oggi un'amica mi ha chesto: "come stai?". "Bene", ho risposto. Mi è venuto spontaneo, perché era la verità. Ed è stata la mia prima volta. La prima volta in 2 anni. Non "abbastanza bene" o "benino". Bene pieno. Grazie Simonetta, se non me l'avessi chiesto non me ne sarei nemmeno resa conto

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