Preside Maria De Biase
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17/01/2023
17/01/2023
Tempo di iscrizioni: il Liceo delle Scienze Umane, opzione economico - sociale di Torre Orsaia, invita tutti all' Open Day, sabato 21 Gennaio dalle ore 10,30 alle ore 18,00. Non vi stupiremo con effetti speciali né con promesse mirabolanti. La nostra è una scuola molto semplice, la differenza la fanno i docenti. Professionisti seri, capaci di prendersi cura degli alunni. Di tutti e di ciascuno. Ma abbiamo anche una grande novità: dall'anno prossimo ripartiamo anche con l' articolazione socio-sanitaria. Unico istituto in tutto il Cilento ad offrire questa opportunità. Vi aspettiamo...
Mentre si bruciano i libri la memoria si mette sotto scorta. Continuo a pensare che se siamo finiti in questa fetida barbarie la scuola qualche responsabilità ce l'avrà.
La rivista Bambini pubblica nel numerodi ottobre una mia riflessione sul cibo a scuola. L'educazione alimentare come motore di cambiamento del territorio e delle abitudini familiari. Grazie a Monica Guerrae a Federica Buglioni
Facebook: quali amici? . Quelli che - pochi-pochissimi- che leggono quello che scrivi, leggono un articolo che condividi, guardano un video che consigli e poi mettono "mi piace", solo se gli piace . Quelli che mettono "mi piace" senza leggere e senza vedere cosa hai scritto, senza guardare il video o l'articolo, così a priori, a fiducia Quelli che leggono, vedono il video ed anche se gli piace non te lo mettono il " mi piace" , così per spocchia .Quelli che ti chiedono l'amicizia e poi per anni non interagiscono mai ma se li rimuovi si offendonoQuelli che non ti chiedono l'amicizia ma ti seguono dal profilo di un altro ( di solito di un familiare ) Quelli che si nutrono di te, si alimentano delle tue idee, saccheggiano i tuoi pensieri, ti vampirizzano e poi pretendono di darti lezioni Quelli che ti mettono "mi piace" solo ed esclusivamente a qualche post banal-retorico, sentimental-idiota che ogni tanto ti scappa Quelli che si prendono compiaciuti tutti i tuoi " mi piace" ma a te non te ne mettono mai a costo di farsi tagliare un dito, anzi la mano Quelli che non commentano mai con una parola o una riflessione ma ti sommergono di faccine, omini, manine, micilli e cacciuttielli che ti mettono il nervoso, meglio niente sentite a me
Quelli che ....la vita è altrove, fuori di qui, per fortuna.
Grazie e benvenuti a tutti voi, proviamo ad andare avanti insieme.
Un vecchio ricordo del 2015 🍀
Attacco alle bonifiche. Risanamento a rischio nella terra dei fuochi
Negli ultimi giorni ho visto e rivisto questo video, ascoltato le spiegazioni, guardato le immagini, quelle incredibilmente belle, di un bosco piantato su una discarica di rifiuti pericolosi e tossici, quelle terribili che raccontano di minacciosi avvertimenti e di azioni devastanti. Sono passata dall'indignazione alla tristezza, dalla rabbia alla paura. Ora-dico- in un Paese civile una persona che ha realizzato- per lo Stato- un'opera così importante, di una bellezza così sorprendente, un progetto sostanzialmente efficace e funzionante, un modello potente e replicabile dovrebbe essere - come minimo- apprezzata, ma anche protetta. Un lavoro che sarebbe costato allo Stato 20 milioni di euro se una manciata di studiosi ed un caparbio visionario non l'avessero realizzato per un solo milione di euro, salvando la terra e il suo futuro. In un Paese civile un funzionario dello Stato, un uomo che si è impegnato a questi livelli non dovrebbe essere lasciato solo e l'opera realizzata andrebbe curata, affidata e tutelata. Per un Paese civile spero in una magistratura che faccia seriamente il suo lavoro. Vorrei chiedere ai miei tanti " amici" di guardare il video e di condividerlo, con qualche riga di spiegazione.
Il grande lavoro compiuto per bonificare i terreni contaminati della terra dei fuochi è sotto attacco. I cantieri del commissariato alla bonifica hanno subito oltre 20 incursioni distruttive negli ultimi due mesi. Ed è incerto il futuro di uno sforzo che è costato allo stato decine di milioni di ...
Fine settimana a Molfetta con
Se hai una saponetta artigianale tra le mani puoi fare due cose: lavarti le mani o chiederti da dove viene, chi l’ha prodotta, perché ha pensato di fare il sapone.
Abbiamo aperto con Claudio ImprudenteBis, classificato alla nascita un ‘vegetale’ e destinato per questo a diventare nelle logiche del nostro sistema educativo e produttivo uno ‘scarto’ della società, e che invece a 59 anni fa l'educatore.
Abbiamo chiuso con la saponetta dell’immagine realizzata in una scuola pubblica italiana fatta da oli di scarto prodotti dalla comunità di un piccolo paese del Cilento.
Da un rifiuto della comunità può nascere un processo virtuoso per l’intera comunità.
Nel mezzo esperienze che sono fatti veri che stanno già accadendo grazie non a eroi o eroine, super uomini o super donne ma a persone, cittadini, adulti, educatori, operatori sociali e politici che, rispetto al posto dove stanno e al ruolo che hanno, si sono fatti la domanda più banale: ma io che posso fare? e hanno semplicemente cominciato insieme ad altri a cercare risposte ... facendo.
In fondo le rivoluzioni che restano sono quelle che cambiano le premesse.
Al Convegno nazionale "Fatti di scuola" / Molfetta (BA) i fatti ci hanno detto che le premesse stanno già cambiando.
Preside Maria De Biase
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