Dott.ssa Alice Montanaro - Psicoterapeuta

📌 𝗥𝗢𝗠𝗔

Istituto Santa Chiara [sede di 𝘃𝗶𝗮 𝗣𝗿𝗼𝗽𝗲𝗿𝘇𝗶𝗼 𝗻. 𝟲 𝗥𝗼𝗺𝗮], presidio di riabilitazione e poliambulatorio specialistico, cerca per la sua sede di Roma 2 addetti alla segreteria:
𝑈𝑛 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑒𝑠𝑝𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑒 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑠𝑡𝑎

𝐏𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚:
Si richiede esperienza nel settore sanitario.
L' addetto in segreteria si occuperà delle seguenti mansioni:
👉 Accoglienza dei pazienti
👉 Gestione delle agenda dei medici e collaboratori
👉 Fatturazione
👉 Gestione delle pratiche legate alle assicurazioni sanitarie
👉 Piccola contabilità quotidiana
👉 Prima nota
👉 Gestione delle chiamate e mail

Competenze e capacità richieste:
• Ottime doti comunicative e relazionali
• Buona conoscenza dei principali strumenti informatici (utilizzo del PC, email, Internet, programmi per la gestione e archiviazione di dati, compilazione di fogli di calcolo)
• Doti organizzative e di multitasking, ossia la capacità di gestire in modo efficace ed efficiente più compiti contemporaneamente
• Conoscenza di almeno una lingua straniera
• Ottima capacità relazionale e propensione verso i pazienti
• Precisione, affidabilità e puntualità
• Problem solving
• Buona gestione dello stress
• Capacità di lavorare in team

𝐒𝐭𝐚𝐠𝐢𝐬𝐭𝐚:
Requisiti necessari
• età massima 29 anni
• essere disoccupati ai sensi dell'art. 19 del d. lgs. 150/2015

Il candidato ideale possiede:
👉 Ottima capacità relazionale e propensione verso i pazienti
👉 Cordialità
👉 Precisione e affidabilità
👉 Approccio positivo ed empatico
👉 Problem solving
👉 Buona gestione dello stress
👉 Capacità di lavorare in team

Per la candidatura inviare il cv a:
[email protected]

I cv pervenuti che non rispettino i requisiti di candidatura non saranno presi in considerazione

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91 e a persone di tutte le nazionalità ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

🧡 Una giornata importante quella di oggi 🔈 che abbiamo iniziato a organizzare più di un mese fa ♥️

Abbiamo fatto una piccola gita a Lecce, dove ci siamo diretti dalle svariate parti della Puglia. Organizzare orari e spostamenti non è stato semplice ▶️ ha richiesto il pieno reclutamento delle nostre tanto amate funzioni esecutive, ma alla fine - con un po’ di ansietta - ci siamo riusciti 💝

Ci siamo recati presso la fondazione .ergo che ci illuminato con i loro progetti e le loro attività lavorative. Oggi siamo stati ospitati presso il loro laboratorio nel cuore di Lecce, gestito da giovani adulti con neurodivergenza. Abbiamo ammirato le loro opere d’arte e ci siamo fatti raccontare il loro percorso.

“Io ci ho iniziato a pensare prima della fine della scuola, perché io volevo lavorare” ci ha raccontato uno dei lavoratori.

Anche noi lo vogliamo, lo vogliamo tantissimo e piano piano ci stiamo riuscendo.

Grazie alla Fondazione e grazie ai ragazzi che sicuramente ci sono stati di esempio.

🥏 Gli imprevisti e le difficoltà non sono mancati, ma con un po’ di adrenalina e con tanti sorrisi ci siamo rimessi in treno.. in viaggio di ritorno, arricchiti, verso le nostre quotidianità.

🎁 Un grazie a tutti ed ai meravigliosi educatori, compagni indispensabili di questa grande avventura chiamata Corp-Osa-Mente.

Il Centro X Fragile Padova: Modello di Multidisciplinarietà e Integrazione

Complimenti a che per i suoi amici di Corposamente ha creato un’immagine da conservare sul cellulare del centro storico di Lecce.

La prossima settimana infatti effettueremo una piccola gita che stiamo organizzando da tempo, perché partire è facile, pianificare di meno!

Ognuno ha fatto il suo e non vediamo l’ora di raccontarlo! Tante attività (ricreative e lavorative) ci aspettano in una delle città più belle della Puglia.

Intanto oggi grazie Pierantonio perché tutti insieme “non ci perdiamo mai d’animo”. Grazie anche a tutti i ragazzi del gruppo che hanno applaudito d condiviso la gioia.

Un’altra giornata importantissima quella di oggi per il ragazzi del progetto Corp-Osa-Mente!
Ci siamo recati presso l’ufficio di collocamento mirato di Bari, dove un gruppo di esperti ed il garante delle persone con disabilità A. Giampietro ci hanno accolto con entusiasmo e immensa sensibilità.

▶️ Abbiamo risposto alla domanda di A. che ha chiesto “che cosa é un lavoro?”. Abbiamo provato a cimentarci nella ricerca dello stesso, prendendo come esempio il sogno di M., che vuole diventare un cuoco.

▶️ Abbiamo parlato di quanto la disabilità sia complessa, ma di quanto ancora di più lo e’ se ad essa si associa il vocabolo “intellettiva”. Perché purtroppo neanche nella difficoltà esiste democrazia.

▶️ Ci siamo chiesti perché lo psicoterapeuta accompagni in prima persona gli adulti con disabilità in questi passaggi di vita ed insieme ci siamo detti che solo un lavoro multi-ingrato viaggia su tutti i binari della Vita.

▶️ L’equipe dell’ufficio di collocamento ci ha fornito tanto materiale pratico che i ragazzi studieranno a casa insieme alle preziosissime figure degli educatori, che come sempre ringrazio.

“Nessuno si salva da solo”. Abbiamo bisogno di lavorare insieme e abbiamo bisogno di una società che accolga, ma veramente e praticamente.

Ci siamo salutati con tanti sorrisi e con una lista di aziende pugliesi aperta ad abbracciare gli adulti con DI.
Ma ci siamo salutati anche con un bel po’ d’ansia che proveremo, come sempre, a gestire e ad accettare.

Grazie a tutti e grazie all’Associazione Sindrome X Fragile Sezione Puglia. Grazie a tutto il Team di ricercatori e professionisti che si cela dietro questi volti. E soprattutto grazie ai ragazzi, per la forza di chiedere di più.

Continuo e continuerò sempre a dirlo: gli ostacolo esistono per ricordarci che possiamo prendere la rincorsa e saltare più in alto.

Dott.ssa Alice Montanaro

▶️ Esercizio ▶️

Rispondiamo a questa domanda con una lista di azioni positive ed efficaci che siamo riusciti a mettere in atto (ad esempio nella giornata di oggi).

Per esemplificazione, inserisco la mia relativamente alla giornata di ieri:
Ho letto un capitolo di un libro che volevo leggere da tempp
Ho svolto attività clinica
Sono riuscita a fare una passeggiata
Ho preparato la valigia
Ho parlato al telefono con il mio fidanzato
Ho cenato con un’amica.

All’inizio della giornata, mi sentivo sopraffatta e pensavo che non sarei riuscita a portare a termine tutti i miei impegni. Mettere per iscritto alcune attività ha invece migliorato le mie sensazioni e percezioni, traducendosi in un aumentato senso di autoefficacia.

La vita è difficile per tutti ed a volte può capitare di dimenticare quanti ricordi costruiamo in un solo giorno.
Le autoaffermazioni positive possono aiutarci a non dimenticare quanto a volte ci sembra di far poco, senza che questo corrisponda alla realtà.

Consiglierei di tenere un diario personale in cui prendere nota.

Buon weekend a tutti 💝

X FRAGILE OLTRE LA SINDORME - Convegno all'Università degli Studi di Perugia, Aula Magna Paolo Larizza, sabato 18 maggio 2024. Per infromazioni [email protected]

Dire di no e’ difficile, soprattutto se i destinatari sono le persone a cui teniamo di più.

▶️ Per questo molti genitori, soprattutto in questi ultimi tempi, sembrano non riuscire a somministrare le normali frustrazioni di vita che fino a qualche decennio fa facevano parte delle comuni pratiche educative.

▶️ Sempre più’ bambini si dimostrano incapaci di accettare le frustrazioni e le negazioni. Quando viene negato loro qualcosa, il mondo crolla.
Probabilmente nella diade genitore-bambino non si instaura quella capacità metacognitiva per comprendere che il “legame” possa sopravvivere alla “rottura”.

🍒 Esercitiamoci invece, in modo sufficientemente buono (come direbbe Winnicott) a dire di no e a far provare emozioni fondamentali quali colpa, vergogna, paura.
Queste sono indispensabili per vivere in società, dai primi passi a scuola alla vita in comunità.

💝 Non dobbiamo avere paura di ferire. Cerchiamo invece, da adulti responsabili, di esserci dopo la frattura.

▶️ In caso di difficoltà importanti nella gestione dei propri figli, può essere utile effettuare un percorso di parent-training - intervento in cui uno psicoterapeuta specializzato fornisce strategie adeguate ai genitori da poter utilizzare a casa giorno dopo giorno.

Dott.ssa Alice Montanaro

COME STA CHI CURA: UNA SURVEY SUI BISOGNI DEI CAREGIVER FAMILIARI - ISS Persone che oltre a doversi occupare della casa, del lavoro, della propria famiglia in circostanze normali, hanno il peso di un congiunto non autosufficiente, spesso per una malattia cronica come la demenza o una disabilità come i disturbi del neurosviluppo, di cui doversi occupare. Sono i cosiddet...

💝 L’esperienza dell’abuso è una complessa combinazione di emozioni: paura, rabbia, tristezza, dolore si mescolano con la calma, distacco, noia.

🌪️ A volte la persona può apparire come dissociata, come se fosse altrove, soprattutto quando viene richiesto di entrare in relazione. I rapporti infatti non sono, per chi è stato abusato, ambiti in cui lasciarsi andare e dimostrare vulnerabilità.

👁️ Solitamente chi da bambino è stato abusato, diventa un adulto ipervigilante e schivo, convinto di non potersi realmente (af)fidare (a) di qualcuno.

Gli adulti abusati spesso hanno la sensazione che gli altri si approfittino di loro, per cui anche in coppia si aspettano che ad un certo punto il partner si allontanerà.

🧠 Gli studi neurofisiologici mostrano una eccessiva attività dei network cerebrali deputati all’allerta e al controllo, come se il pericolo fosse sempre dietro l’angolo.

🫀 La psicoterapia può cambiare questa tendenza costruendo una relazione salda e attendibile, che vada a modificare i modelli operativi interni dell’individuo e a fungere da termine di confronto positivo.
🧠 La psicoterapia induce un cambiamento dell’attività neurale nelle persone che hanno ricevuto un trauma.

L’ambiente, l’amore, la relazione cambiano tutto: le percezioni, i pensieri, l’espressione genica, la vita.

💋 La via di uscita a volte è lunga e difficile, ma è possibile. La psicoterapia può aiutare a sconfiggere quel senso di sfiducia che ingabbia e toglie il respiro.

🎤 “Dottoressa, io stavo bene, poi di colpo è ricominciato tutto” - “Alice erano 7 mesi che non fumavo più e poi ci sono ricascata” - “Mi sembrava che la psicoterapia stesse funzionando ed invece ieri ho un avuto un attacco di panico”.

🔴 È un tema sensibile quello della ricaduta.

✅ Prima di andare oltre, intanto chiediamoci: si tratta di una ricaduta o invece è “solo” una scivolata (singolo episodio)?
Saper distinguere i due concetti è infatti fondamentale, sia per il terapeuta che per il paziente. Dobbiamo considerare infatti che le aspettative che nutriamo nei confronti di un percorso di cura, ne influenzano significativamente gli effetti.
Per questo all’inizio di un percorso, la scivolata deve essere preventivata. Semplicemente perché siamo umani e perché quando imprevisti/cambiamenti/momenti difficili sopraggiungono, ognuno di noi tende a cascare sul proprio punto di debolezza.

Parlare di una scivolata aiuta a mantenere gli obiettivi raggiunti.

✅ Anche in presenza di una reale ricaduta (il sintomo si presenta con la stessa intensità iniziale) non bisogna allarmarsi.

Da quanto tempo è iniziato il percorso?
Quali strategie il paziente ha a disposizione per affrontare il cambiamento?
È successo qualcosa che ha scatenato il ritorno del sintomo?

Inoltre, la persona che è in terapia oggi è diversa da quella che abbiamo incontrato la prima volta, pertanto anche la ricaduta dovrebbe essere vista secondo una nuova luce.

🟣 Se avete una storia di depressione, attacchi di panico, disturbi del comportamento alimentare o altro e avete iniziato un percorso di intervento, potrà capitare di scivolare o ricadere.

Non significa che non avete fatto abbastanza o che la terapia non funzioni. Significa che in una corsa, le salite esistono, cosi come anche le buche per la strada. Si cade, ci si sbuccia le ginocchia, ci si rialza, ricordando che il panorama intorno a noi è completamente diverso da quello che ci circondava quando siamo partiti.

Dott.ssa Alice Montanaro

✅ Diverse evidenze scientifiche hanno mostrato che le abilità comunicative delle persone con Sindrome X Fragile (FXS) migliorano con l’età.

🎤 Eppure i test standardizzati evidenziano un declino sia linguistico che cognitivo con la crescita (quindi un fenomeno opposto).

🔴 Perché questo? Perché i punteggi standard non sono in grado di rilevare le diverse traiettorie di sviluppo; infatti dal momento che lo sviluppo delle persone con FXS è più lento rispetto a quello tipico, i test standardizzati potrebbero indicare un declino, invece assente.

🔔 E quindi cosa fare?

🔺 Diventa sempre più indispensabile tarare i test cognitivi, linguistici e neuropsicologici non solo sulla popolazione generale, ma anche in persone con disturbi del neurosviluppo. Questo è qualcosa che gli amici americani stanno già facendo 💪
Speriamo di poter presto aggiungerci anche noi.

⭐️ Intanto, è bene che siano gli stessi specialisti a seguire i bambini/ragazzi nel corso del tempo, ma soprattutto interpretare i risultati ai test con cautela, senza dimenticare di osservare davvero e in più tempi chi abbiamo di fronte.

Qualche fonte: Maltman et al., 2023; Hoffmann, 2022; Hall et al. 2008

✅ Avanti tutta per il gruppo Corp-Osa-Mente che oggi ha toccato tematiche importanti, ma che richiedono ulteriori appuntamenti per essere consolidate. Abbiamo parlato di consenso informato, di legge 68 e di diritti.
Abbiamo parlato di autodeterminazione, di paura di scegliere, di poter e sapere scegliere.

✅ Abbiamo spiegato la sindrome x fragile a due nuove tesiste, abbiamo provato a presentarci ed in alcuni casi ci siamo resi conto di non saperci vendere adeguatamente, aspetto importantissimo nella ricerca di un lavoro.

✅ Abbiamo guardato i curriculum e le lettere di presentazione, per provare nuovamente- sulla base di quanto suggerito dagli educatori che seguono i ragazzi a casa giorno dopo giorno - a capire cosa vogliamo fare da grandi.

🎤 Stiamo crescendo, ma vogliamo e possiamo fare di più.
🎤 Stiamo crescendo, non solo in termini di maturità ma anche di quantità. Abbiamo dato il benvenuto a Nicola, un nuovo educatore e a due laureande in psicologia, con la speranza che la disabilità diventi un interesse comune e non solo di pochi ed affinché lo stereotipo del non saper fare possa essere abbattuto per lasciar spazio alla convinzione del poter vivere come tutti gli altri.

🍪 Credo che esista chi faccia le leggi.
🍩 Credo che esista chi segue le leggi.
🌰 Credo che esista chi cambia le leggi.

Noi queste leggi le vogliamo cambiare, ma per farlo siamo ancora in pochi. Ed invece vogliamo diventare tanti, tantissimi.

Bravissimi ragazzi e grazie infinite agli educatori, senza i quali anche solo sognare sarebbe impossibile.

Grazie ai colleghi di e di per le possibilità ed il lavoro di squadra, che sta facendo la differenza.

Grazie all’Associazione Sindrome X Fragile Sezione Puglia e ci rivediamo a maggio per un incontro che spero ci dia delle risposte in più.

💞 Un intervento che funziona è un intervento che - a mio avviso - incrocia la vita vera, quella di strada dove gli imprevisti sono tanti, ma la voglia di vincerli ancora di più.

💞 Ieri, dopo il nostro incontro di terapia cognitivo-comportamentale in cui abbiamo lavorato su alcune abilità sócio-pragmatiche, ci siamo diretti ad Angeli Rock, un locale per giovani che il giovedi offre una serata karaoke e messaggeria.

💞 E quelle stesse abilità, abbiamo dovuto testarle sul campo:
✅ Presentarci ad uno sconosciuto
✅ Scegliere, ordinare un pasto
✅ Selezionare una canzone, cantarla, lasciare spazio
✅ Raccontare, ascoltare, non invadere

Quando lo psicoterapeuta accompagna la persona con disabilità intellettiva in un evento sociale, non si tratta solo di attività educativa e ricreativa (che è preziosa cosi come lo sono gli educatori). In questo caso tuttavia, vengono riprese alcune tecniche di intervento e adattate, al fine da poter mentalizzare insieme alcuni contenuti.

💞 Ogni psicoterapia è a sé. Per questo (a mio parere) non si può parlare di CBT e basta. Esiste la CBT applicata e adattata. Il terapeuta non va a cena fuori con ogni paziente, ad esempio.
Nel caso della DI tuttavia, l’intervento deve cambiare non gli obiettivi, ma le modalità. Per questo dobbiamo conoscere bene le tecniche terapeutiche.

✅ Ci chiamiamo “I riuniti”, noi di questo primo gruppo di adolescenti con Sindrome X Fragile della regione Lazio. NON inserisco foto, perché il trattamento è in CIECO e chi ne valuterà l’efficacia, non conosce allo stato attuale i ragazzi.

🎤 Intanto tuttavia ringrazio i genitori per questa buonissima torta, le colleghe Elisa Rolleri, e per le spiccate sensibilità e professionalità. Ringrazio il mio gruppo di ricerca che per diverse ragioni ieri non era al tavolo, ma che dietro le quinte lavora affinché questo progetto possa andare avanti giorno dopo giorno.

❤️ La psicoterapia nella disabilità intellettiva è possibile, se si sa come farla e non si ha paura di farla.

💞 Siamo a metà percorso e non so dirvi come andrà a finire, però posso dirvi che ci stiamo impegnando tanto e divertendo, forse - lo spero - anche di più.

▶️ Molto interessanti gli studi nei contesti sperimentali, dove le condizioni sono (si spera) controllate e gli imprevisti ridotti ai minimi termini.

▶️ Diversa è però la “Vita Vera”, quella in cui fa la differenza dove nasci, con chi vivi, dove vai a scuola e che lavoro fai.

✅ Stanno aumentando, in associazione ai trial farmacologici, anche gli studi di evidenza scientifica sulla psicoterapia. Tra questi ci sono certamente gli studi sulla terapia cognitivo-comportamentale che per tale ragione viene definita “evidence based”.

🎉 Le parole sono importanti, perché come noi definiamo qualcosa fa la differenza in come noi decidiamo di intervenire e perché scegliamo un intervento piuttosto che un altro.

Per questo è fondamentale saper distinguere tra due termini spesso utilizzati (erroneamente) in modo interscambiabile:
❗️efficay e ❗️effectiveness

L’efficacy fa riferimento al fatto che qualcosa (un farmaco o un trattamento) funzioni in condizioni sperimentali e controllate (es con studi RCT).

L’effectiveness invece fa riferimento al fatto che quella stessa cosa funzioni fuori da un laboratorio o un ospedale.

▶️ Dobbiamo stare attenti quando leggiamo gli studi scientifici perché non è detto che quanto descritto sia poi replicabile anche in ambiente ecologico.

▶️ Ed è per questo che abbiamo un maggiore bisogno di ricerca in psicoterapia.

▶️ Proprio per questo che abbiamo bisogno di stanziare fondi per tecniche CBT che vengano utilizzate fuori dai “laboratori” ed in larga scala.

✅ Abbiamo bisogno di vincere il gap tra ricerca e clinica, senza sentirci dire che le variabili sono tante.
Noi abbiamo bisogno di quella variabilità perché quella variabilità è la vita di tutti giorni ed è sulla vita fuori dagli ambienti protetti che ci dobbiamo focalizzare.

Perché noi terapeuti e (soprattutto) i nostri pazienti miriamo a dimostrare l’effectiveness. Della efficacy ce ne facciamo ben poco.

✅ La psicoterapia funziona 🎤 non solo perché i nostri pazienti ci riferiscono una riduzione sintomatologica 🎤 ma anche perché in effetti qualcosa accade anche nella loro testa.

La mente non opera nel vuoto, vediamo un esempio❗️

Fonzo e coll. hanno condotto uno studio in cui hanno indagato l’efficacia della terapia di esposizione prolungata nel PTSD (disturbo post traumatico da stress).
Nello specifico, i pazienti con PTSD sono stati sottoposti a fMRI a riposo e durante il completamento di un task di reattività emotiva. I pz sono stati poi randomizzati e distinti in un gruppo di trattamento e di lista di attesa.

I risultati hanno evidenziato che la psicoterapia ha aumentato l’attività della corteccia frontopolare e la connessione di quest’ultima con la corteccia prefrontale ventromediale. Tali cambiamenti si associavano a un miglioramento del benessere psicologico.
In effetti, grazie all’applicazione della TMS su controlli senza PTSD, gli stessi autori hanno osservato che la corteccia frontopolare modula l’attività di quella ventromediale.

✅ Questo significa che la psicoterapia modifica l’attività delle aree frontali, oltre che la gravità sontomatologica.

🎤 Lo ripeto: la psicoterapia si associa a cambiamenti cerebrali.

Per questo funziona, come un farmaco (se vogliamo).

❗️❗️ Questo è solo un esempio, ma il paper (open access) vi rimanda a tanti, tantissimi altri lavori ❗️❗️

✅ Si è tenuto oggi , in collaborazione con , il corso “divers-abilità in rete”, durante il quale abbiamo parlato di disabilità intellettiva, dalla valutazione all’intervento.

🎈 Abbiamo parlato di test standardizzati e dì diagnosi differenziali e sottolineato l’importanza di un lavoro di squadra in tutte le fasi della presa in carico.

🎈 Ci siamo soffermati sulla qualità della vita, un costrutto che tutti nominano, ma che in pochi ancora oggi misurano e ci siamo detti che a poco serve il miglioramento nei punteggi a un test, se questo non si traduce nel miglioramento della propria esistenza.

🎈 Abbiamo parlato di età evolutiva, ma soprattutto di vita adulta, perché i bambini crescono e diventano adulti che vogliono autodeterminarsi. E ci siamo chiesti come possiamo realmente accompagnarli nel loro progetto di vita.

🎤 In questo viaggio, abbiamo chiesto l’intervento di Lucrezia Giannocaro - che ci ha raccontato la sua storia di vita ed i suoi (bi)sogni. Le abbiamo domandato cosa noi professionisti secondo lei potremmo fare per aiutare le persone con difficoltà. Grazie Lucrezia per il tuo intervento e per aver dato voce a chi sta dall’altra parte. Questo è realmente prezioso.

✅ Ci siamo salutati con tanto entusiasmo e voglia di ritornare a lavoro, con nuove idee, ma soprattutto con la consapevolezza che altri esperti nelle altre regioni combattono le nostre stesse battaglie. E non è poco.

Grazie a tutti i corsisti, professionisti che speriamo di rincontrare.
Ed ancora grazie a Lucrezia, che tu e tutti i ragazzi possiate realizzarvi e soddisfare i vostri desideri.

Dott.ssa Alice Montanaro

🎤 Manca poco - Iscrizioni ancora aperte ♻️

🚩𝑫𝒊𝒗𝒆𝒓𝒔-𝒂𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕à 𝒊𝒏 𝒓𝒆𝒕𝒆- 𝒄𝒐𝒓𝒔𝒐 𝒑𝒓𝒂𝒕𝒊𝒄𝒐 𝒔𝒖𝒍𝒍’𝒊𝒏𝒒𝒖𝒂𝒅𝒓𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊𝒂𝒈𝒏𝒐𝒔𝒕𝒊𝒄𝒐 𝒆 𝒍𝒂 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒂 𝒊𝒏 𝒄𝒂𝒓𝒊𝒄𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝒅𝒊𝒔𝒂𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕à 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒂

📅16 marzo 2024

👨‍⚕️👩‍⚕️ Il corso è rivolto a: psicoterapeuti, psicologi, educatori, terapisti della neuropsicomotricità, logopedisti, tecnici della riabilitazione psichiatrica, insegnanti, insegnanti di sostegno, assistenti educativi culturali.

Durante il corso saranno svolte esercitazioni pratiche in piccoli gruppi, workshop, discussioni di gruppo e lavoro su casi clinici.

💻Il corso sarà svolto interamente in modalità ONLINE tramite la piattaforma Zoom.

📚Sarà rilasciato il materiale del corso, così come attestato di partecipazione.

📧Per informazioni scrivi a: [email protected]

https://www.istitutorete.it/divers-abilita/

🎈❌ Lavori in corso nella giornata di oggi ❌🎈

È in corso la seconda sessione del 2024 di Corposamente, ormai alla sua terza fase.

♻️ Dopo la consegna degli strumenti di valutazione e la solita/amatissima/irrinunciabile foto di rito

✅ Abbiamo introdotto un tema importante, ovvero quello dell’inserimento lavorativo e per fare questo abbiamo invitato che ci accompagnerà anche nei prossimi incontri (e che quindi ringrazio).

🔆 A cosa serve un curriculum?
🔆 Quanto deve essere lungo?
🔆 Voglio o non voglio inserire la presenza di eventuali difficoltà?
🔆 Cosa é una lettera di presentazione?
🔆 Dove voglio inviare la mia candidatura?

È su questo che ci stiamo focalizzando, grazie all’impiego del role-playing e dei soliti ABC cognitivo-comportamentali che ci seguono passo dopo passo.

🍡 Il prossimo obiettivo è visitare un’azienda e comprendere realmente quali sono le abilità necessarie per un inserimento lavorativo a lungo termine.

Credo che quest’anno ne vedremo delle belle!
Grazie all’Associazione Sindrome X Fragile Puglia per il supporto e la spinta a porsi obiettivi via via più complessi.

Grazie agli educatori presenti oggi e a .96 .ntoni_ che invece lavoreranno da casa.

Grazie ai colleghi, il dott. Paolo Alfieri e la dott.ssa Cristina Caciolo per il supporto e la condivisione dei lavori.
Grazie al prof. Andrea Bosco per aver concesso di inserire tale attività nel progetto dottorale e a tutti i meravigliosi esperti, ovvero i 10 ragazzi destinatari e fautori del progetto al tempo stesso.

A breve chiuderemo i lavori, dandoci dei compiti a casa, sempre più complessi, ma sempre più attuabili.

Bravi noi ❤️

Dott.ssa Alice Montanaro

Xfragile Puglia

❌ Recentemente una delle serie televisive più seguite in Italia ha definito la vigoressia come un disturbo di personalità (DP).

✅ I DP sono tuttavia tuttavia pattern pervasivi di esperienze interne, che compaiono dall’adolescenza in poi, causando una compromissione del funzionamento.

❇️ La vigoressia o dismorfia muscolare è invece una condizione che nel DSM 5 rientra tra i disturbi da dismorfismo corporeo e che sarebbe caratterizzata dalla preoccupazione che il proprio corpo non sia abbastanza muscoloso. Può colpire ambo i sessi anche in età molto giovane. Si distingue dal disturbo del comportamento alimentare (che può essere presente) perché in questo caso il sintomo centrale è il disturbo dell’immagine corporea. Rientra invece tra i disturbi ossessivi proprio per i pensieri ossessivi e ripetitivi riguardanti il proprio corpo a cui si associano atteggiamenti compulsivi o azioni mentali miranti ad annullare tali pensieri.

✅ Questi sintomi compromettono in modo significativo la vita dell’individuo, ma a differenza dei DP non riguardano tutta vita psichica e la sfera comportamentale dell’individuo, ma solo l’aspetto fisico.

♻️ Il trattamento consiste nella psicoterapia cognitivo-comportamentale a cui nei casi estremi può essere associata la terapia farmacologica.

🔆 Chi ne soffre spesso non ne è consapevole ed il dolore che può provare é talmente elevato da esitare sempre più spesso in tentativi di suicidio.

Nel 2024 mi aspetterei una maggiore attenzione semantica in televisione. Se non educhiamo a distinguere, non aiutiamo a comprendere.

Dott.ssa Alice Montanaro

🎈 Nella giornata dedicata all’amore, voglio condividere con voi le parole di una mamma che mi ha raccontato di aver dovuto percorrere un lungo viaggio prima di poter giungere alla diagnosi del figlio, ottenuta qualche mese fa all’età di 11 anni.

Il viaggio cominciava poco dopo la nascita del bambino (che chiameremo O.), quando mamma aveva iniziato a rendersi conto che qualcosa non andava. Il piccolo aveva iniziato a camminare tardi e le prime parole stentavano ad arrivare.

🎈 “Ero molto preoccupata, cosi ho cercato di fissare un appuntamento in ASL, ma la prima data disponibile era dopo un anno e mezzo, praticamente mio figlio avrebbe compiuto 4 anni e mezzo”.

❤️ Nella giornata degli affetti, sento di dover sottolineare che il tempestivo accesso alle cure così come la presa in carico globale del paziente siano una delle forme di amore più importanti.

❤️ L’amore è attenzione ed uno Servizio Pubblico che non offre spazio ai propri pazienti, a mio avviso non ama abbastanza.

🍀 Fortunatamente esistono i genitori, i super-eroi che non si fermano davanti a nulla e che continuano a cercare.

Una di questi è la mamma di O. che a 3 anni gli ha permesso di iniziare logopedia privatamente, per proseguire con le terapie comportamentali.
Peccato che - come diceva anche la mamma - non tutti possono permetterselo.

E lo Stato lascia indietro.

❤️ Buon San Valentino - a tutti i miei pazienti, ai più grandi, ai più piccoli, ai genitori ed ai nonni. A chi ha poca autostima, a chi soffre d’ansia, a chi ha una disabilità ed ha chi deve affrontare condizioni fisiche importanti. Auguri a tutti loro che giorno dopo giorno trovano la forza di sedersi dinanzi a me e ricominciare.

❤️ L’amore terapeutico è solo una delle forme d’amore, ma è un amore potente.

❤️ Che i servizi pubblici possano presto sovraffollarsi di tanti amori potenti, potentissimi.

📣 Durante e Dopo di Noi: un incontro di approfondimento con Anffas

Si svolgerà 📅 sabato 10 febbraio 2024 ⏰ dalle ore 9:30 alle ore 12:30, in modalità mista (in presenza a Roma, presso la sede di Anffas Nazionale e da remoto su piattaforma Zoom) l'evento su “Durante e Dopo di Noi” - Conoscere ed applicare la Legge n. 112/2016 per garantire il diritto delle persone con disabilità ad essere libere di scegliere dove, come e con chi vivere.

Si tratta di un appuntamento importante dedicato alla conoscenza della Legge n. 112/2016 con la partecipazione di 👤 Roberto Speziale, Presidente Nazionale Anffas, e degli 👩‍⚖️ Avv.ti Alessia Maria Gatto e Corinne Ceraolo Spurio, componenti del Centro Studi Giuridici e Sociali di Anffas Nazionale.

È possibile partecipare ai lavori previa iscrizione via mail 📧 [email protected]
n.b. la partecipazione in presenza è garantita fino ad esaurimento posti

▶️ Non è mai facile capire cosa fare della propria vita.
Non scegliamo di nascere. A un certo punto siamo vivi e basta, sentendo dentro di noi il “dovere” di dar un senso ai nostri giorni fino alla loro fine.

▶️ Ce lo domandiamo sin dai primi momenti tra i banchi di scuola, quando la maestra ci domanda cosa vogliamo fare da grandi.
E andiamo avanti cosi, giorno dopo giorno.

▶️ Poi diventiamo grandi e ci sentiamo quasi in colpa se ancora non l’abbiamo capito. Ma chi lo dice che non si possa ripartire a 50 anni? Chi lo dice che a 30 dobbiamo sapere tutto? Chi lo dice che a 25 anni si fanno le scelte irreparabili?

▶️ Non è mai tardi, anzi è sempre il momento giusto per capire chi vogliamo essere e cosa vogliamo fare. Qualche domanda potrebbe sicuramente aiutarci a farlo:
1. Se non avessi paura, cosa faresti a partire da domani mattina? E perché invece hai paura? Lavora su questo.
2. Quali sono i tuoi valori? Ad esempio, se la famiglia è al primo posto, potresti avere un’idea di quanto spazio sei disposto a dedicare al tuo lavoro.
3. Non si può avere tutto. A cosa sei disposto a rinunciare? Ad esempio, a qualcuno può andar bene avere una minore vita sociale per la própria carriera, a qualcun altro no.
4. Perché non stai realizzando il tuo progetto già adesso? Probabilmente ci sono dei passaggi da affrontare. Comprendili, numerali, vivili.

▶️É sempre il momento giusto per parlare con te stesso. Qualora non dovessi riuscirci, un terapeuta cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarti a farlo. La terapia non è solo cura, ma anche occasione di crescita e consapevolezza.