I disturbi respiratori nel sonno

I disturbi respiratori nel sonno

a cura del dott. Cesare Arezzo
Specialista in Fisiopatologia Respiratoria
tel. 3409185522 .

03/12/2023

Tutti conoscono qualcuno che russa, o forse il russatore sei tu. Fino a poco tempo russare era considerato solo un fastidio. Svariati film hanno spesso ritratto il russatore in senso comico, con personaggi e scherzi sui russatori. Tuttavia, ora può essere un buon momento per smettere di ridere e fare una seria chiacchierata sul russare e sulle apnee nel sonno. Il russamento avviene quando le vie aeree si rilassano e si restringono, facendo vibrare l’aria che vi passa. L’ apnea si verifica quando questo restringimento è completo e l’individuo smette di respirare, il che significa che il suo corpo non riceve più ossigeno. A causa della diminuzione di ossigeno avvengono dei microrisvegli (il cervello si sveglia senza che la persona se ne accorga) ed il giorno dopo il paziente si sente sonnolento. La qualità di vita ne risulta molto alterata e si possono verificare patologie come infarto, aritmie, ictus, ipertensione, insufficienza cardiaca, diabete e altro.

10/09/2023

E’ una risorsa preziosa da spendere dopo consulenza specialistica nei casi di pazienti obesi di III classe (BMI > 40), non responsivi o intolleranti alla terapia ventilatoria (CPAP) e in cui ogni precedente tentativo di calo ponderale sia fallito nel breve o lungo periodo. I pazienti vanno inquadrati anche dal punto di vista psicologico per valutare la possibile aderenza al programma complessivo di perdita di peso e ri-orientamento alimentare. Occorre affidare i pazienti a Centri di riferimento stante le potenziali complicanze intra, peri e post-operatorie e per un regolare follow up in un centro specializzato. Indicazioni:
• BMI (indice di massa corporea) > 40
• BMI tra 30 e 4 o con patologie associate migliorabili con il calo di peso (ipertensione, diabete, artrosi, OSAS)
• Fallimento di precedenti tentativi dietetici o farmacologici
• Età superiore ai 18 anni
• Obesità stabile da più di 5 anni
• Assenza di patologie endocrine
• Assenza di dipendenza da alcool o droghe
• Consenso e compliance soddisfacente del paziente
• Rischio operatorio accettabile

03/09/2023

L’obesità può contribuire in maniera importante allo sviluppo delle apnee notturne. Nell’obesità grave il diaframma è spinto verso l’alto e questo spostamento è maggiore nella posizione supina; la conseguenza è una sua minore capacità di contrazione. Un’altra ipotesi è che il grasso viscerale comporti un incremento dell’attività dei muscoli respiratori portando alla produzione di una pressione negativa al punto tale da collassare le vie aeree superiori durante la fase inspiratoria. La sindrome delle apnee notturne sembra avere un impatto importante anche sulle funzioni metaboliche; infatti i pazienti affetti da questa patologia hanno un rischio maggiore di sviluppare insulino-resistenza e intolleranza glucidica maggiore. Naturalmente l’obesità sembra avere un forte impatto sullo sviluppo delle OSAS: in molti studi si è riscontrato un netto miglioramento del quadro clinico dopo calo ponderale. D’altro canto l’osservazione che i pazienti affetti da OSAS trovano molte difficoltà a perdere peso ha fatto ipotizzare che questa sindrome sia associata a delle alterazioni del metabolismo che potrebbero contribuire allo sviluppo dell’obesità e complicherebbero ulteriormente la sua gestione. I pazienti affetti da OSAS infatti non hanno un apporto costante di ossigeno ai tessuti, a causa delle desaturazioni che seguono le apnee e potrebbero avere delle alterazioni del metabolismo, in particolare di quello lipidico, in quanto i grassi richiedono una quantità di ossigeno maggiore rispetto agli altri nutrienti per essere ossidati.

26/08/2023

La tipica macchietta comica che ritrae la persona addormentata in situazioni di imbarazzo, che si lascia sfuggire un gorgoglio (miccia per innescare gomitate d’intesa e battute), fa ridere solamente chi non conosce rischi e complicanze legate al russamento. La sonnolenza durante il giorno, la mancanza di concentrazione, la stanchezza cronica, il rischio di appisolarsi sono solo i sintomi minori di un processo che può portare conseguenze anche preoccupanti. Il russamento è un fenomeno acustico. Il grande pericolo di chi russa si chiama Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno. In genere è il partner che si accorge che qualcosa non va nella qualità del sonno: il segno d’allarme è l’improvvisa interruzione del russamento, le apnee. Dopo alcuni secondi, segue un profondo respiro e la ripresa del russare. L’interruzione del respiro rende il sonno leggero e frammentato. Le conseguenze più evidenti si verificano durante il giorno, con un impatto sulla qualità della vita anche molto pesante. Le apnee infatti sono corresponsabili e aggravanti di situazioni come obesità, calo del desiderio sessuale, sonnolenza diurna, diabete, ipertensione, patologie cardiache, polmonari e neurologiche, con un rischio elevato di morti repentine, infarto e ictus. Per risolvere il problema del russare occorre prestare attenzione allo stile di vita, imparando abitudini alimentari che evitino il sovrappeso e l’assunzione di alcool nei pasti serali, fattori che provocano l’arretramento della lingua nel sonno a causa di un rilassamento eccessivo e scomposto. Per lo stesso motivo non si deve abusare di sonniferi e tranquillanti. La posizione ideale per russare di meno è di fianco.

06/08/2023

Gli odontoiatri hanno la possibilità di intercettare precocemente i segni e sintomi della Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS). Allo stesso tempo, possono valutare se il paziente presenta le indicazioni per essere sottoposto a trattamento con specifici dispositivi orali (Oral Appliances, OA). E’ importante che l’odontoiatra conosca e condivida con il paziente i diversi approcci terapeutici all’OSAS, come la terapia medica, l’impiego della somministrazione notturna di aria a pressione positiva (Continuous Positive Airway Pressure, CPAP) e la terapia chirurgica dei tessuti orofaringei o di riposizionamento delle ossa mascellari.
tratto da
http://www.cesarearezzo.it/nuovo/2021/01/23/odontoiatria/

30/07/2023

La prevalenza dei disordini respiratori del sonno (sleep apnea, OSAS) colpisce i bambini in età scolare in una percentuale variabile tra 1 e 6%; quest’ampia variabilità è dovuta ai diversi metodi di valutazione.
Conseguenze dell’OSAS pediatrico non trattato sono:
- scarsa resa scolastica
- sonnolenza diurna
- problemi comportamentali (Johnson EO et al, 2006; Beebe et al, 2010; Brockmann PE et al, 2012);
- deficit di crescita staturale (Marcus CL et al, 1994);
- enuresi notturna (Bascom A et al, 2011);
- cefalea mattutina (Vendrame M et al, 2008);
- aumentato rischio di otiti (Kırıs M et al, 2012) e di patologie cardiovascolari, quali il cuore polmonare (Kwok KL et al,2008).

17/07/2023

La sonnolenza alla guida è causa e/o concausa di numerosi incidenti stradali. L’Ente pubblico statunitense National Transport Safety Board ha sottolineato l’importanza dell’eccessiva sonnolenza diurna come causa d’incidenti stradali di veicoli pesanti. La sonnolenza alla guida viene riferita da circa un autista su 30 e aumenta di otto volte il rischio di incidenti gravi. Gli studi mostrano una chiara relazione tra i disturbi del sonno ed incidenti negli autotrasportatori. Molti incidenti che coinvolgono autisti professionali sono legati alle apnee. L’applicazione del dispositivo CPAP mostra una significativa riduzione del numero e gravità degli incidenti.
Occorre costituire una rete di screening di massa e di diagnosi primaria in grado di inquadrare clinicamente in modo adeguato questi pazienti nell’interesse della collettività nazionale ed internazionale mirando alla tutela psico-fisica dell’autotrasportatore e più specificamente alla riduzione del rischio legato alla sonnolenza.

Tratto da http://www.cesarearezzo.it/.../sonnolenza-diurna-alla-guida/ Mostra meno

10/07/2023

l paziente affetto da sindrome delle apnee notturne (OSAS, sleep apnea) può sviluppare deficit cognitivo-comportamentali, che sembrano prescindere dalla sonnolenza diurna. Oltre alla eccessiva sonnolenza diurna la sleep apnea può provocare una riduzione delle performance diurne che si estrinseca essenzialmente in un serie di difficoltà pratiche che investono l’attività occupazionale, la sfera socio-relazionale, la capacità di organizzazione e pianificazione strategica, la motivazione e la continenza emotiva. Nel bambino, l’OSAS si associa spesso ad un calo del rendimento scolastico. Gran parte dei deficit cognitivi riscontrati rientra nell’ambito delle cosiddette funzioni esecutive. Si ritiene che i deficit cognitivi dell’OSAS possano essere l’effetto di due fattori causali: la frammentazione del sonno e l’ipossia/ipercapnia intermittente.
tratto da http://www.cesarearezzo.it/.../27/osas-e-disturbi-cognitivi/

02/07/2023

La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS, sleep apnea) è più comune nei pazienti con fibrillazione atriale che in quelli con altre malattie cardiovascolari: una percentuale importante dei pazienti con FA soffre infatti di questo disturbo. Visti i dati sulla notevole incidenza di recidiva di FA nei pazienti con OSAS non trattata, ed il minor rischio di recidiva ottenibile con la terapia mediante ventilazione a pressione positiva continua (CPAP), è importante identificare l’ampia proporzione di pazienti con fibrillazione atriale che soffrono di OSAS che sono candidati per questo trattamento. Inoltre potrebbe essere utile effettuare uno screening fra i pazienti con fibrillazione atriale obesi e/o ipertesi

28/06/2023

L’eccesso ponderale è oramai universalmente riconosciuto come predittore di apnee notturne.
Si verifica, durante il sonno, un ripetuto collasso (totale o parziale) delle alte vie respiratorie. Ciò determina delle vere e proprie interruzioni del ritmo respiratorio. Questi eventi si risolvono spesso con dei bruschi microrisvegli (arousal), da cui risulta una frammentazione del sonno, che porta a sua volta ad una eccessiva sonnolenza diurna.

17/06/2023

NON SOLO POLISONNOGRAFIA
In collaborazione con importanti partnership è operativo un percorso specialistico per il paziente affetto da disturbi respiratori nel sonno (OSAS, sleep apnea, sindrome delle apnee ostruttive notturne):
• esecuzione domiciliare e refertazione della polisonnografia
• consulto, in presenza o da remoto, dello specialista per la “presa in carico” e per il prosieguo diagnostico-terapeutico
• fornitura di supporto terapeutico (ventilatore, posizionale, oral device) da parte di azienda leader del settore
• monitoraggio dal remoto dei dati della compliance alla terapia
• follow up periodici
Dott. Cesare Arezzo
Specialista in Fisiopatologia Respiratoria
già Responsabile Ambulatorio di Fisiopatologia Respiratoria Osp. San Paolo Bari
Diagnosi e Terapia dei Disturbi Respiratori Sonno-Correlati
cell. 3409185522
www.cesarearezzo.it
[email protected]

Sonnolenza diurna patologica | I disturbi respiratori nel sonno 14/02/2021

Sonnolenza diurna patologica | I disturbi respiratori nel sonno Sonnolenza diurna patologica by admin · 29 gennaio 2021 Le malattie del sonno che si manifestano principalmente con la sonnolenza stanno riscuotendo un crescente interesse sia nel campo delle scienze neurologiche di base che nell’ambito delle scienze mediche cliniche e sociali. Da un lato, lo sfo...

Rischio anestesiologico | I disturbi respiratori nel sonno 10/01/2021

Rischio anestesiologico | I disturbi respiratori nel sonno Rischio anestesiologico by admin · 7 gennaio 2021 La presenza della Sindrome delle Apnee Ostruttive Notturne (OSAS) non diagnosticata nel soggetto che si sottopone ad intervento di Chirurgia Bariatrica lo pone a rischio di significative complicanze post-operatorie. E’ noto che gli agenti anesteti...

Chirurgia dell’obesità | I disturbi respiratori nel sonno 24/12/2020

Chirurgia dell’obesità | I disturbi respiratori nel sonno Chirurgia dell’obesità by admin · 23 ottobre 2020 E’ una risorsa preziosa da spendere dopo consulenza specialistica nei casi di pazienti obesi di III classe (BMI > 40), non responsivi o intolleranti alla terapia ventilatoria (CPAP) e in cui ogni precedente tentativo di calo ponderale sia falli...

Aritmie cardiache | I disturbi respiratori nel sonno 12/12/2020

Aritmie cardiache | I disturbi respiratori nel sonno Aritmie cardiache by admin · 23 ottobre 2020 Uno studio che mette in relazione aritmie cardiache e Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS) è The Sleep Heart Health Study. L’incidenza di aritmie è stata confrontata in due campioni di partecipanti: 228 soggetti affetti da OSAS con RDI su...

L.G. Ministero | I disturbi respiratori nel sonno 07/11/2020

L.G. Ministero | I disturbi respiratori nel sonno L.G. Ministero by admin · 6 ottobre 2020 Gli odontoiatri hanno la possibilità di intercettare precocemente i segni e sintomi della Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS). Allo stesso tempo, possono valutare se il paziente presenta le indicazioni per essere sottoposto a trattamento con sp...

Malattia coronarica | I disturbi respiratori nel sonno 11/10/2020

Malattia coronarica | I disturbi respiratori nel sonno Malattia coronarica by cesare · 10 ottobre 2020 Uno studio condotto da Toru Mazaki del dipartimento di Cardiologia dell’Ospedale Centrale di Kobe ha evidenziato che i pazienti che hanno subito un intervento di angioplastica mostrano il doppio di probabilità di avere insufficienza cardiaca, attac...

Colpo di sonno | I disturbi respiratori nel sonno 04/10/2020

Colpo di sonno | I disturbi respiratori nel sonno Colpo di sonno by admin · 14 luglio 2020 La sonnolenza alla guida è causa e/o concausa del 22% circa degli incidenti stradali. Le principali cause di incidenti stradali fra gli autotrasportatori sono il debito di sonno, la perturbazione del ciclo sonno-veglia (lavoro a turni), e i disturbi del son...

Obesità morbigena | I disturbi respiratori nel sonno 27/09/2020

Obesità morbigena | I disturbi respiratori nel sonno Obesità morbigena by admin · 21 settembre 2020 Nel corso degli ultimi 10-15 anni il numero di adulti in sovrappeso e obesi negli Stati Uniti è nettamente aumentato. Studi epidemiologici hanno sempre identificato il peso corporeo come il più forte fattore di rischio per l’apnea ostruttiva del s...

Photos from I disturbi respiratori nel sonno's post 16/09/2018
Russamento | I disturbi respiratori nel sonno 03/09/2017

http://www.cesarearezzo.it/nuovo/index.php/2014/03/23/russamento-scherzarsi-su/

Russamento | I disturbi respiratori nel sonno Russamento by admin · 23 marzo 2014 Tutti conoscono qualcuno che russa, se essi risiedono nello stesso nucleo familiare o dormono nello stesso letto, o forse il russatore sei tu. Fino a poco tempo russare era solo un fastidioso, condizione a volte divertente. Svariati film hanno spesso ritratto il r...