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05/05/2024
06/04/2024

🇮🇹Buon inizio di giornata a tutti voi con questo scorcio della Ca****la Sistina, Musei Vaticani

🇬🇧Good start to the day to all of you with this view of the Sistine Chapel, Vatican Museums

06/04/2024

(✏️ Agostino Gramigna) Otto minuti in tutto. Otto maledetti minuti trascorsi nel vano tentativo di comunicare la sua paura. Gli ultimi della sua vita, passati nell’ anonima stazione di polizia di Agioi Anargyro, alla periferia nord di Atene. Mentre in strada, proprio sotto il commissariato, c’era qualcuno che la stava aspettando, armato di coltello. Così è morta Kyriaki Griva. Pugnalata alla schiena dal suo ex fidanzato. Aveva 28 anni. Il femminicidio ha scosso la Grecia. Secondo i dati ufficiali del Ministero per la Protezione dei Cittadini, gli episodi di violenza domestica nel Paese sono raddoppiati dal 2020.

Il 31 marzo, accompagnata da un’amica, Kyriaki era andata nella stazione di polizia per chiedere aiuto. A pochi metri c’era il suo ex che l’aspettava. Visibilmente scossa e nervosa è stata accolta dall’ufficiale di servizio. Ha riferito di essere spaventata. Ha parlato del suo ex fidanzato, delle violenze subite e del suo essere violento. Sarebbe voluta tornare a casa e aveva chiesto un’auto di pattuglia che l’accompagnasse. Sentiva la sua presenza. Giù. Il poliziotto ha preso mentalmente nota. Ma non l’ha trattenuta nel dipartimento, né si è occupato del suo ritorno a casa. Non ha nemmeno conservato i suoi dati. Le ha detto semplicemente che non avevano pattuglie in quel momento e che avrebbe dovuto telefonare all’ operatore del servizio per averne una. Kyriaki è uscita dal dipartimento e immediatamente ha telefonato. La sua voce: «Mi sto perdendo. È arrivato qui. Mi aiuti». Dall’altro capo del telefono una voce fredda, irritata. La risposta: «Signora, l’auto di pattuglia non è un taxi». Pochi secondi dopo Kyriaki è morta.

L’ondata di sdegno in Grecia è andata ingrossandosi man mano che sono saltati fuori i particolari che hanno preceduto il delitto. I media hanno riferito particolari delle testimonianze dei poliziotti che avevano parlato con Kyriaki all’interno del commissariato prima di consegnarla all’assassino e pubblicato il documento audio in cui si sente la conversazione della vittima dal suo cellulare che chiede aiuto all’operatrice della polizia. ​👉 Leggi l'articolo completo sul sito del Corriere

06/04/2024

“Educare vuol dire condurre qualcuno all’evoluzione, dall’impulso all’emozione, dall’emozione al sentimento. Un ragazzo che ha sentimento non brucia un migrante che dorme su una panchina, non picchia un disabile. Se queste cose accadono è perché la scuola non ha educato. Per educare bisogna avere a che fare con la soggettività degli studenti, che oggi è messa fuori gioco. Se è vero che al posto dei temi si fa la comprensione del testo scritto, si è spostata la valutazione dalla soggettività alla prestazione. A questo punto è chiaro che anche la scuola è serva del modello tecnico. I ragazzi non contano più come soggetti ma solo nelle loro prestazioni [...] La realtà è che siamo passati da una scuola umanistica a un’educazione anglosassone, perdendo un’infinità di valori della prima.”

Umberto Galimberti

04/03/2024

Le vicende del Ponte si intrecciano con quelle del Tunnel più lungo al mondo. Sono entrati nel vivo i lavori per realizzare il più grande tunnel sottomarino, lungo 18 km, che unirà la Danimarca e la Germania. Si chiama Fehmarnbelt e, dopo 10 anni di progettazione, la costruzione è iniziata. Il completamento è previsto per il 2029. Permetterà di risparmiare un’ora rispetto ai traghetti.

Il Fehmarnbelt collegherà Rodbyhavn e Puttgarden. Il tunnel ferroviario e stradale più lungo al mondo è composto da due autostrade a doppia corsia e due binari elettrificati. La parte sottomarina verrà realizzata immergendo sezioni prefabbricate e scenderà fino a 40 metri sotto il Baltico.

La tipologia dell’infrastruttura è diversa da quella prevista nello Stretto ma ci sono due cose in comune. La prima: Fehmarnbelt e Ponte sono entrambe opere strategiche dello Scan-Med, il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo delle reti Ten-T. La seconda: il Tunnel costerà 10 miliardi di euro (il Ponte con le opere accessorie 12) ma è stato deliberato il co-finanziamento dell’Unione Europea che darà un contributo di 1 miliardo. Lo stesso dovrebbe avve**re per il Ponte, una volta che sarà approvato il progetto dal Cipess e gli atti verranno trasmessi a Bruxelles.

Queste opere sono fondamentali per un continente europeo più connesso, più veloce e più competitivo.

20/08/2023

“Forte e Chiara”, oggi su de La Stampa
Leggetene e ditemi

Odi et amo

“L’odio è un sentimento profondamente sottovalutato.
L’odio è la parte proficua, movente, non invalidante dell’amore. È quel genitore, quell’amico che ti sgrida perché ti ama. E desidera spronarti.
Odiare il male, l’ingiustizia è il bene supremo, e il concentrarsi, il trovare un telos del proprio odio significa, soprattutto, individuare la direzione, il vessillo, la spinta che può e, forse, dovrebbe approntare ogni esistenza. Ma.
C’è un’avversativa potente, potentissima che è l’unica condizione all’uso sano del buon odio: il pensiero critico. Il pensiero critico è l'attitudine a uno scetticismo riflessivo nei confronti di ciò che leggiamo, ascoltiamo e vogliamo.
Lo scetticismo non è atto di snobberia o arroganza, anzi. È curiosità, è approfondimento inderogabile all’agguantare una realtà intesa come verità. Il concetto di buon odio deve, per ciò che ho osservato nella mia vita, essere sempre inzuppato anche nel proprio caffellatte umano. Individuato l’oggetto del buon odio, individuato il traguardo, la riva, la cima della montagna da raggiungere, il nemico da sconfiggere perché il giusto risplenda, ci si deve nutrire non solo del goloso pensiero critico - che è anche strategia - ma lo si deve mettere in relazione alla propria storia umana, alle proprie mani, ai propri colori, alle proprie ginocchia, alle proprie tradizioni.
L’individuare la battaglia da combattere, la meta del cammino da intraprendere, necessita di un meticoloso sguardo nel nostro sé, in virtù del quale potremo vedere, proprio come accade a livello anatomico, cuore, polmoni, sangue, così simili a quelli di tutte le altre creature ma così profondamente diversi, proprio perché solo nostri. Il buon odio abbisogna di una strategia umana che è salvifica perché affonda nella singolarità, nel mistero, nelle abitudini che ognuno racchiude nel proprio guscio. Per sopravvivere basta mangiare, bere e dormire.
Per vivere bisogna avere uno scopo. Bisogna essere trascinati, spinti dalla fame, da un ideale che si fa carne, da regole da rispettare ma che costantemente devono essere osservate non come dogmi fermi come sepolcri, ma come mani che mutano e debbono mutare a seconda di ciò che stringono. Diverse come schizzi di mare. Spesso lo scopo di un’esistenza sta nell’individuare un motivo per cui battersi, un qualcosa da odiare perché il bene, proprio e universale vinca. Perché è giusto così. Ma per provare a restituire dignità alla fatica, al lavoro, al buon odio, bisogna mirare alle stelle, perché male che vada finiremo in cielo. Se si mira al cielo potremmo rimanere impigliati tra i rami degli alberi.
Puntate alle stelle. Sempre. Anche con un dito. Anche con gli occhi, anche con un respiro.
E odiate tutto ciò che si frappone tra voi e loro.
Tra voi e le stelle.”

Forte e Chiara, in edicola.
Questa e tutte le rubriche puoi leggerle qui 👉 https://www.lastampa.it/specchio/rubriche/forte-e-chiara

20/08/2023

C’è un episodio che ha raccontato mio figlio più piccolo che mi ha commosso. Eravamo insieme alla partita di addio di Andrea Pirlo e mio figlio si è avvicinato a uno di loro per chiedere un autografo e superando la timidezza gli ha detto: “sono Leonardo Baggio, mio papà ha giocato con te…”. E lui, con il suo sorriso unico gli ha risposto: “No… Sono io che ho avuto il privilegio di giocare con tuo papà!”. Era uno che purtroppo non c’è più: Gianluca Vialli, e il solo pensiero mi fa ve**re la pelle d’oca. Mio figlio è nato nel 2005, quando io avevo già smesso di giocare, ma ci sono ancora tante persone che mi vogliono bene e gli raccontano che qualcosa di buono l’ho combinato. Ecco, l’amore della gente e la stima dei miei colleghi mi riempiono d’orgoglio
Roberto Baggio

20/08/2023

20/08/2023

Per sempre❤️
Forever❤️
CARLO MAZZONE

Guardiola indossa la tshirt dedicata alla corsa di Mazzone contro l'Atalanta: «Ho perso un padre» 20/08/2023

Guardiola indossa la tshirt dedicata alla corsa di Mazzone contro l'Atalanta: «Ho perso un padre» Dopo la vittoria contro il Newcastle, il tecnico del City si è presentato in sala stampa con la maglietta raffigurante il suo ex allenatore: «Un padre per me, ha avuto un grande impatto su tutti quelli che ha incontrato»

19/08/2023

(✏️ Enrico Galletti) «Qui? Qui mi hanno dato lettino e ombrellone: gratis. Ho chiesto se dovessi consumare per forza, mi hanno risposto che no, solo se si vuole. La distanza fra gli ombrelloni è impensabile, la doccia è calda, i bagni sono strapuliti, caffè e acqua minerale costano in totale due euro, ci sono chilometri di spiaggia senza nessuno, l’acqua è così: come la vedete. Pieno agosto. Costo zero. Certo, non in tutte le zone è così. Ma il giorno di Ferragosto, sempre qui, con 10 euro ho pagato due lettini e un ombrellone. Non vi viene il sano desiderio di mandare a quel paese qualcuno dei nostri balneari?».

Il geologo Mario Tozzi non lo scrive, ma il luogo che immortala nello sfogo diventato virale sui social, è la Grecia. Zona di Rodi.

E se possibile, quelle parole rendono ancor più calda un’estate già contrassegnata dal dibattito sui rincari.

«Se mi aspettavo che il post ricevesse migliaia e migliaia di reazioni? Onestamente no – dice Tozzi al telefono con il Corriere della Sera –. Tutti mi chiedono dove mi trovo e se sto facendo pubblicità a qualcuno. Abituato agli influencer, non ho neanche scritto il Paese».

La morale però, per Tozzi è una: «Le spiagge ci sono dappertutto, ma solo da noi se ne abusa così. Qui in Grecia, per quanto non ci sia l’attrezzatura della Romagna, il mare, che fino a prova contraria è patrimonio di tutti, è gestito in modo diverso. A Polignano ti chiedono 60 euro per lettino e ombrellone in mezzo al cemento, fra centinaia di altre persone».

Tozzi continua: «In questa estate in cui si continua a parlare di caro prezzi, si distoglie l’attenzione dal vero punto: in Italia i privati si sono appropriati delle spiagge con canoni irrisori, perché i Comuni non sanno gestirle. E così si arricchiscono pagando spese bassissime e spennando i bagnanti. Qui sono gratis pure i sorrisi. Da qui il mio post. Di questi tempi stupisce ritrovare traccia di questa maniera sostenibile di gestire il bene comune accogliendo le persone e non mungendole come mucche». 👉 Leggi l'articolo completo sul sito del (📸 Del Gatto / Imagoeconomica)

13/07/2023

123 i medici che hanno chiesto con una lettera al Presidente genovese dell'Ordine, Luigi Bonsignore, di prendere in esame i comportamenti di Matteo Bassetti, la ViroStar onnipresente del piccolo schermo.

I medici chiedono un provvedimento disciplinare per le seguenti violazioni delle più elementari norme del codice deontologico:

A partire dal primo paragrafo del giuramento per cui il medico deve esercitare la professione in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento, contrastando ogni indebito condizionamento che limiti la libertà e l’indipendenza della professione e di curare ogni paziente con scrupolo ed impegno, senza discriminazione alcuna, promuovendo l’eliminazione di ogni forma di diseguaglianza nella tutela della salute.

Bassetti, stando ai colleghi, avrebbe inoltre offeso e denigrato illustri medici.
Il professore è stato condannato, in particolare, per quanto detto a proposito del Premio Nobel Luc Montagnier durante un dibattito a Sutri, in provincia di Viterbo, nel 2021. In quell’occasione, il virologo aveva definito lo scienziato: “Un rincoglionito con problemi di demenza senile”.
Per quelle parole Bassetti era stato anche condannato in tribunale.

I 123 medici che hanno scritto all’Ordine di Genova hanno anche aggiunto: “Ha attaccato i colleghi che volevano informare i loro pazienti sui vantaggi e svantaggi della inoculazione definendoli cattivi maestri” e ha “insultato i colleghi che in scienza e coscienza trattavano i loro pazienti con farmaci tradizionali (antinfiammatori, idrossiclorochina, cortisonici, eparina) poi rivelatesi estremamente efficaci alla pari di stregoni esaltando allo stesso tempo le linee guida ministeriali (paracetamolo e vigile attesa) violando il principio che obbliga un medico a non farsi condizionare dalla burocrazia o da conflitti d’interesse”.

I medici firmatari hanno sottolineato nella lettera come Bassetti avrebbe “propagandato la sicurezza e l’efficacia di un farmaco tutt’ora in via di sperimentazione (BionTech-Pfizer e Moderna) e di aver prestato la propria immagine per pubblicità non di natura sanitaria (Facile Ristrutturare) ledendo il decoro dovuto alla figura del medico”.

Entertainment su TikTok 16/05/2023

Entertainment su TikTok I parlamentari M5S restituiranno l'assegno di fine mandato, ovvero la liquidazione da 45mila per ogni legislatura? È uno dei cavalli di battaglia della lotta anti-casta dei Cinque Stelle, poi modificato a due terzi della cifra. Con Filippo Roma e Marco Occhipinti siamo andati da Luigi Di Maio, Vito...

25/01/2023

«Giorgio Gaber aveva visto lontano, i suoi brani sono ancora attualissimi, perché affrontava delle tematiche che riguardavano tutti. Io credo che andrebbe studiato nelle scuole. Penso sia giusta questa riscoperta di un cantante che è riuscito a fotografare un’epoca complicata. Il suo era un pubblico di sinistra, acculturato, con cui doveva fare i conti. Ma era molto amato.

Non voleva solo cantare le sue “canzoncine” e venderle. Per questo incontrò Sandro Luporini, poeta, scrittore, con il quale inventò “Il Signor G”, che ha fatto molto discutere ma ha anche narrato quel periodo lì. Erano gli anni di piombo, gli anni delle proteste e i cantanti dovevano essere “impegnati”. Attraverso il Teatro Canzone, genere di cui Gaber fu l'inventore, rifletteva su tutto ciò che accadeva. Negli anni Settanta lui era controcorrente, critico, ma era anche discutibile. C’era uno sdoppiamento da parte sua, come ci indica anche il titolo dell'album “Dialogo fra un impegnato e un non so”. Una sua frase della canzone “Un’idea” diceva: “Se potessi mangiare un’idea avrei fatto la mia rivoluzione”. Quando uscì il brano “La libertà”, in cui cantava che la libertà era uno spazio di partecipazione, non uno spazio libero, fu accusato di essere ambivalente».

👉 https://bit.ly/3iXB5jb

Arriva la moneta da 2 euro col volto di Raffaella Carrà 06/09/2022

Arriva la moneta da 2 euro col volto di Raffaella Carrà Vera e propria icona di costume a livello internazionale, la showgirl è scomparsa l'anno scorso

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