Più forti del cancro

Più forti del cancro

Più forti del cancro è un progetto per valorizzare la ricerca oncologica italiana nel mondo

Tumore della cervice uterina: progressi nelle cure dopo un quarto di secolo senza novità 25/10/2023

Di tumore della cervice uterina e dell'endometrio abbiamo parlato proprio in diretta con Domenica Lorusso. Ecco un approfondimento firmato da Vera Martinella...

Tumore della cervice uterina: progressi nelle cure dopo un quarto di secolo senza novità Diverse ricerche indicano come migliorare l'efficacia dell'attuale terapia standard per ritardare le recidive e allungare la sopravvivenza delle pazienti. È un tipo di cancro che potrebbe scomparire

Più forti del cancro 2023 24/10/2023

E anche lo nona edizione è andata! Grazie a tutti, soprattutto del gigantesco successo di pubblico su Corriere della Sera e Corriere Salute.

Più forti del cancro 2023 In diretta streaming la nona edizione del congresso annuale di ESMO, tenutosi a Madrid

Photos from Più forti del cancro's post 23/10/2023

Questa sera sulla home page del corriere della sera (www.corriere.it) alle 18, Fortunato Ciardiello, Giuseppe Curigliano, Domenica Lorusso, Lisa Salvatore, Rosanna Banfi, Francesco Di Raimondo e Claudio Mencacci saranno in onda per raccontarci le novità principali in oncologia e le loro storie. Per essere sempre . Ecco alcune foto delle prove di ieri! Vi aspettiamo!

20/10/2023

In questi 9 anni abbiamo raccontato molte storie di oncologi. Le loro vite, il rapporto con i pazienti e la loro vita 'personale'. Quest'anno lo abbiamo fatto con Lisa Salvatore, oncologa, ricercatrice, al Gemelli di Roma. Ecco una anticipazione di ciò che ci racconterà in diretta lunedi 23 alle 18 sul Corriere della Sera...

D - "Professoressa, lei per il suo lavoro, ha dovuto fare le valigie, e farle fare a suo marito e alla sua famiglia, lasciando la bella spiaggia di Viareggio per trasferirsi a Roma. Com’è stato?"
R - "Una gara contro il tempo e contro il mondo per le difficoltà che una donna e mamma in Italia si trova ad affrontare (in ogni ambito, per la verità). Salti mortali quotidiani per incastrare tutto alla perfezione. E io sono fortunata perché ho avuto, e ho, il supporto della famiglia, dal mio compagno che, Vigile del Fuoco, per me, si è trasferito a Roma, così come i miei genitori per aiutarmi con mia figlia".
D - "Strategie per organizzarsi la vita, strategie di cura come medico per essere ‘più forti del cancro’"...
R - "Esatto. Solo che per il cancro non c’è una sola terapia che funziona contro tutti i tipi di tumore. Anzi due persone che hanno lo stesso cancro possono rispondere in maniera completamente diversa allo stesso trattamento. Per questo oggi i nostri sforzi sono tutti nel cercare di comprendere quale trattamento o combinazione di trattamenti dare a ogni singolo paziente. È quella che chiamiamo medicina di precisione o medicina personalizzata".
(segue)....

19/10/2023

Fortunato Ciardiello (Policlinico, Univ. di Napoli), Giuseppe Curigliano (IEO, Univ. di Milano), Lisa Salvatore (Policlinico Gemelli, Roma), Domenica Lorusso (Univ. Humanitas, Milano) sono i nostri 4 oncologi del 2023. Ci parleranno rispettivamente di Intelligenza artificiale e test genomici, di tumore del seno triplo negativo, di tumore del colon retto, e di tumori ginecologici in particolare dell'endometrio e della cervice uterina. Tutti ambiti dove ci sono importanti novità presentate al congresso Esmo.
Vi aspettiamo online, sul sito del Corriere della Sera, lunedi 23 ottobre dalle 18.

18/10/2023

EDIZIONE 2023 IN ARRIVO!!!!! Saranno con noi due oncologhe e due oncologi, e tre super ospiti: Rosanna Banfi, reduce dal grande successo di "Ballando con le stelle" torna da noi dopo 6 anni per raccontarci la sua vita di tutti i giorni dopo la guarigione. Anche lo psichiatra Claudio Mencacci torna a trovarci e ci racconta come affrontare il lato psichico del paziente che deve affrontare il percorso di cura del tumore. Infine con l'ematologo Francesco Di Raimondo scopriremo la relazione tra ematologia e oncologia. VI ASPETTIAMO ALLE 18 DI LUNEDI 23 OTTOBRE in streaming sul sito del Corriere della Sera. (corriere.it)

Pillola anti-cancro sviluppata negli Usa, frutto di 20 anni di ricerca in memoria di Olivia - Medicina - Ansa.it 04/08/2023

Si chiama AOH1996, è un farmaco studiato in onore di Anna Olivia Healy, una bambina morta nel 2005 a soli nove anni per un tumore infantile. E' stato sviluppato dal City Hope di Los Angeles. Al momento il farmaco è stato testato in laboratorio con grande successo. Ogni giorno un piccolo passo per essere

Pillola anti-cancro sviluppata negli Usa, frutto di 20 anni di ricerca in memoria di Olivia - Medicina - Ansa.it Sono iniziati sull'uomo i test del farmaco dedicato a una bimba morta a soli 9 anni (ANSA)

01/08/2023

Mappare geneticamente un tumore è essenziale per le cure del presente e del futuro. I ricercatori dell’Università di Harvard stanno mettendo a punto uno strumento in grado di decodificare in tempo reale il Dna di un glioma nel cervello. Questo permetterà di trasformare l’approccio di cura già mentre si è sotto i ferri, fornendo informazioni istologiche importantissime che sinora richiedevano da alcuni giorni e fino a qualche settimana di tempo. Ne parla Noemi Penna su Repubblica.
https://www.repubblica.it/salute/2023/07/25/news/intelligenza_artficiale_mappatura_tumori-408945835/?ref=RHLF-BG-P14-S1-T1

Tumori, in Italia sostegno psicologico garantito soltanto per un malato su cinque 20/07/2023

Solo un malato su cinque può contare su un aiuto per la salute mentale durante il periodo di cura. Sarà uno dei temi di cui parleremo a a Madrid, il 23 ottobre, in diretta su corriere.it.

Tumori, in Italia sostegno psicologico garantito soltanto per un malato su cinque Tra i pazienti oncologici ansia, depressione e disturbi da stress sono molto diffusi, ma l’80% di loro non può utilizzare queste figure ormai ritenute indispensabili. Presentato al Senato il convegno internazionale che si terrà a Milano a fine agosto

Mi volevano 'avvocatessa', io no (Domenica Lorusso) - Più forti del cancro 23/09/2022

Quattro grandi storie di ricerca italiana nel mondo sono state raccontate durante l'ultima edizione di Più Forti del Cancro, durante il congresso ESMO di Parigi. Iniziamo oggi condividendo quella di Domenica Lorusso, Professore Associato Ostetricia e Ginecologia, Componente dell’Unità Operativa Complessa di Programmazione Ricerca Clinica presso la Direzione Scientifica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS Università Cattolica del Sacro Cuore. Anni di lavoro, impegno e sacrifici... ma la professione di avvocato prevista dalla famiglia no, non lo voleva proprio fare! Buona lettura!

https://piufortidelcancro.it/mi-volevano-avvocatessa-io-no/

Mi volevano 'avvocatessa', io no (Domenica Lorusso) - Più forti del cancro Pubblicato il 23 Settembre 2022 di adminMi volevano ‘avvocatessa’, io no (Domenica Lorusso) ESMO CONGRESS 2022 PER PARIGI PIÙ FORTI DEL CANCRO TORNA ALLA HOME SEGUICI SU Mi volevano ‘avvocatessa’, io no Ricorda il momento in cui decise che avrebbe voluto essere un medico? «Fu quando vidi m...

21/07/2022

Molti tumori sono resistenti alle terapie a bersaglio molecolare. Un gruppo di scienziati ha quindi provato a trovare le spiegazioni utilizzando un approccio che combina modelli matematici ed esperimenti di laboratorio. Ne è uscito uno studio molto interessante di cui parla la redazione salute del Corriere. Ecco il testo integrale (https://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/22_luglio_20/perche-molti-tumori-sono-resistenti-terapie-bersaglio-molecolare-risposte-possono-arrivare-anche-modelli-matematici-67a24e3c-0144-11ed-a2e9-56cc9c4b9e1f.shtml)

Una delle strategie terapeutiche più promettenti per i pazienti oncologici è costituita dalle terapie a bersaglio molecolare: veicolando il farmaco in modo specifico alle cellule tumorali che portano in superficie un determinato bersaglio, le cosiddette target therapy garantiscono una maggiore precisione e una minore tossicità rispetto alle chemioterapie tradizionali. La loro efficacia è però spesso limitata dallo sviluppo di tolleranze e resistenze da parte dei tumori, che possono così dare luogo a metastasi. Capire in che modo il cancro riesca ad aggirare l'ostacolo è stato l'obiettivo che si sono prefissi i ricercatori italiani che hanno pubblicato uno studio sull’autorevole rivista scientifica Nature Genetics .
Un approccio che combina matematica e biologia
Lo sviluppo di metastasi e di resistenza alle terapie sono la principale causa di ricadute nei pazienti oncologici: in alcuni casi la recidiva è rapida, ed è dovuta ad alterazioni genetiche già esistenti nella massa tumorale prima della somministrazione del trattamento. In altri, invece, il tumore riappare dopo molto tempo, anche anni dopo la diagnosi, e in motivi ancora non sono chiari. La capacità di prolungare l'efficacia di un trattamento è a oggi limitata dalla scarsa conoscenza dei molteplici meccanismi che portano allo sviluppo della resistenza. Un passo avanti in questa direzione è però stato fatto dai ricercatori di IFOM, Università di Torino, Università degli Studi di Milano e Candiolo Cancer Institute FPO IRCCS, guidati da Marco Cosentino Lagomarsino e Alberto Bardelli, grazie al sostegno di Fondazione AIRC e di un grant ERC dell’Unione europea. Il gruppo interdisciplinare, costituito da fisici e biologi, ha investigato la resistenza alle terapie a bersaglio molecolare da un punto di vista quantitativo e con un approccio inedito che combina la matematica alla biologia. Più precisamente, grazie agli strumenti matematici le cellule tumorali sono state caratterizzate nelle loro diverse sottopopolazioni, raggiungendo ottimi livelli di dettaglio e approfondimento.

Sulla scia dei premi Nobel
«Abbiamo adottato un metodo molto simile a quello originariamente utilizzato, nel 1943, da Salvador Luria e Max Delbrück per studiare lo sviluppo di resistenza nei batteri – dice Marco Cosentino Lagomarsino, di IFOM e Università degli Studi di Milano –. Quell’esperimento pionieristico diede un impulso fondamentale alla moderna genetica sperimentale e si dimostrò cruciale allo sviluppo della biologia molecolare, al punto che i due scienziati ricevettero il premio Nobel per la fisiologia e la medicina nel 1969. Lo stesso approccio era però stato utilizzato finora in modo assai limitato nelle cellule umane, verosimilmente per la complessità e la durata degli esperimenti richiesti. Occorre infatti campionare e caratterizzare tantissime cellule, nel nostro caso ottenute da pazienti affetti da tumore al colon retto, sia durante il trattamento farmacologico che in condizioni normali di crescita». «I risultati ottenuti con gli esperimenti di laboratorio si sono arricchiti delle analisi matematiche e viceversa – spiega Alberto Bardelli – e la collaborazione è stata essenziale per la buona riuscita del progetto. Da un lato le considerazioni teoriche preliminari basate sui modelli matematici ci hanno permesso di progettare gli esperimenti in maniera ottimale per i nostri scopi. Dall'altro, i risultati degli esperimenti di genetica e biologia molecolare ci hanno permesso di applicare modelli matematici per pensare a protocolli di trattamento innovativi, che possano in prospettiva portare a una riduzione della resistenza alle terapie».
Le cellule cancerose vanno a dormire
Cosa hanno evidenziato i ricercatori in laboratorio? «Abbiamo osservato che le terapie a bersaglio molecolare inducono nelle cellule tumorali la transizione a uno stato di letargo, rendendole in grado di tollerare temporaneamente il trattamento - racconta Mariangela Russo, prima autrice dell’articolo, dell’Università di Torino e Candiolo Cancer Institute –. Queste cellule, chiamate appunto “persistenti”, essendo tolleranti alla terapia, hanno potenzialmente tempo di acquisire mutazioni genetiche che le rendono in grado di replicarsi in presenza del farmaco, causando così una recidiva di malattia. I nostri studi ci hanno permesso di capire che la terapia induce un aumento significativo della capacità di mutare delle cellule persistenti: non solo le cellule tumorali persistenti hanno del tempo per sviluppare mutazioni a loro favorevoli, ma la terapia rende questo processo più veloce». Quali risposte hanno fornito i modelli matematici? «Ci hanno permesso di interpretare e predire con maggiore precisione il comportamento delle cellule tumorali durante i trattamenti – risponde Simone Pompei di IFOM, che è co-primo autore dell’articolo e ha sviluppato i modelli matematici utilizzati –. In questo modo abbiamo calcolato che le cellule persistenti mutano fino a 50 volte più velocemente delle cellule tumorali. Questo significa che le cellule persistenti, anche se presenti in piccolo numero, comportano un’alta probabilità di recidiva».Quali i prossimi passi? «Oltre a portare una maggiore comprensione dei meccanismi molecolari alla base della resistenza alle terapie i risultati ottenuti nello studio aprono a nuove possibilità per prevenire l’insorgere della resistenza e impedire lo sviluppo di metastasi – concludono Cosentino Lagomarsino e Bardelli –. In futuro i medici potrebbero modulare le dosi e i tempi di somministrazione dei farmaci antitumorali in modo da minimizzare la probabilità di recidiva di malattia». Ma la strada è ancora lunga.

14/07/2022

La terapia genica con le cellule staminali del sangue, sviluppata in Italia e oggi impiegata per cinque malattie rare, potrebbe rappresentare una nuova frontiera contro il cancro. Le ricerche sono cominciate molti anni fa all’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica (SR-Tiget) di Milano (e cioè esattamente dove questi trattamenti sono stati messi a punto). E oggi, da Science Translational Medicine, arrivano nuovi dati incoraggianti. Ce ne parla Tiziana Moriconi su la Repubblica. Clicca qui per leggere l'articolo completo: https://www.repubblica.it/salute/dossier/oncoline/2022/07/13/news/verso_una_terapia_genica_contro_il_cancro-357698817/?ref=RHTP-BH-I357649892-P3-S3-T1

19/05/2022

Anticorpi monoclonali coniugati. Un nome difficile che però porta con sé un concetto semplice: quello del cavallo di T***a. Esattamente come nel mito dell'Eneide, infatti, questi farmaci portano la chemioterapia direttamente dentro la cellula tumorale. E stanno dando degli importanti risultati proprio contro il cancro al seno. Un altro passo per diventare . Ne parla Tiziana Moriconi su Repubblica:
https://www.repubblica.it/salute/dossier/saluteseno/2022/05/13/news/tumore_al_seno_farmaci_intelligenti_che_combattono_il_nemico_con_un_cavallo_di_troia-349345562/

19/05/2022

La Pandemia ha fatto diventare popolari termini legati alle vaccinazioni, come RNA. Quello dei vaccini, però, non è solo l'unico ambito di applicazione medica di questa molecola. Ad esempio si è lavorato in questi anni per sviluppare l’RNA interference (RNAi), un meccanismo naturalmente presente all'interno delle cellule che può essere sfruttato per trattare malattie dovute al malfunzionamento di alcune proteine. Un tema fondamentale per lo studio dei tumori e delle malattie rare. Piccoli passi, ma fondamentali, per cercare sempre di essere .
Ne parla Stefano Vella intervistato da Anna Lisa Bonfranceschi per Repubblica
https://www.repubblica.it/salute/dossier/frontiere/2022/05/18/news/dalle_malattie_rare_ai_tumori_i_farmaci_che_mettono_ko_le_proteine_sbagliate-350132463/

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Esmo 2018: contributo di Roberto Burioni
Rosanna Lambertucci interviene durante ESMO 2016
Prof. Fortunato Ciardiello intervistato al TG1