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Ti sei mai fermat* a pensare a quanto inquini ogni volta che prepari il caffè con le capsule? Sul blog affronto il problema e ti racconto la mia esperienza con le capsule riutilizzabili in acciaio inox ⬇️⬇️⬇️

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CAFFÈ #ZEROWASTE: DALLA MISCELA ALLA TAZZINA SENZA SENSI DI COLPA | NaturalmenteJo Tutti i segreti per NON RINUnCIare alla pausa caffè e limitare la produzione di rifiuti Secondo ANSA.it il 97% degli italiani consuma in media 4 tazzine...

AD OGNUNA IL SUO pH!
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In questa giornata uggiosa ho pesato di affrontare nella rubrica NaturalmenteJo Inci Tips il tema del . Ti sento già sbuffare al solo pensiero, ma sai che tanti piccoli disturbi come , e secchezza dell’area intima sono dovuti a sbalzi del pH a cui tutte, nell’arco della vita, andiamo incontro?
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Scegliere quindi un con il giusto pH potrebbe già essere buona parte della soluzione, in quanto un prodotto delicato e ben bilanciato rispetterà la mucosa vaginale e non andrà ad intaccarne la flora batterica.
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Ricorda quindi che:
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🌱 per bambini in età prepuberale dovrai optare per detergenti a pH 5.5
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🌱in età fertile o in gravidanza è preferibile scegliere referenze con pH tra 4.2 e 4.5
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🌱in menopausa, quando il pH tende nuovamente a salire avvicinandosi ai valori di neutralità, acquista referenze a pH 5.5 per rispettare le condizioni fisiologiche naturali della zona intima.
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E tu controlli sull’etichetta del Detergente Intimo i valori del pH prima di acquistarlo?
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Se questo post ti è stato utile non dimenticare di salvarlo e seguire l’hashtag per non perderti nuovi post a tema INCI. Ti ricordo inoltre che sul blog (link in bio) trovi tante recensioni di detergenti intimi ad da cui trarre spunto per i tuoi .
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@ Genova, Italy

QUANDO IL BALSAMO DIVENTA LATTE
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Di Struccanti sono certa che tu ne abbia provati numerosi, ognuno con la sua peculiare texture: duri, morbidi, granulosi, troppo uniti, troppo poco efficaci. Oggi però vorrei soffermarmi con te a commentare il Radiance Cleansing Balm firmato , perché credo che un prodotto così particolare meriti un po’ di spazio nella mia Bacheca.
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C’è chi per praticità lo definisce un b***o, ma b***o non è. Personalmente trovo che la dicitura Balsamo sia decisamente azzeccata. Come tutti gli altri prodotti della linea di cui ti ho già parlato (nel caso ti fossi persa qualche post poi recuperare nella sezione guide del profilo) è formulato con stabilizzata e , deterge per affinità e sfrutta l’innovativa tecnologia (switch oil phase) che gli consente di trasformarsi in latte a contatto con l’acqua.
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L’ho trovato efficace?
Si, una noce di prodotto porta via senza difficoltà il trucco lasciando la pelle morbidissima e illuminata. Avendo io però una pelle molto reattiva, debbo concedermi questa coccola a piccole dosi in quanto tendo, in generale, a mal sopportare gli struccanti su base oleosa a meno che non applichi un makeup ben strutturato.
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Te lo consiglierei?
Si purché la tua pelle ami questa tipologia di struccante o tu non abbia la pelle eccessivamente reattiva. Se così fosse per te sono decisamente più indicate le micellari della linea di cui trovi un breve video dimostrativo sul mio canale YouTube.
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E tu ami utilizzare i burri e i balsami struccanti? Hai già provato qualcosa della linea Radiance di Gyada?
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3 BUONI MOTIVI PER CUI DOVRESTI SMETTERE DI UTILIZZARE L’ACETO
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Chi come me bazzica nel mondo Ecobio da diverso tempo saprà che da sempre l’ingrediente maggiormente consigliato per pulizie casalinghe è certamente l’Aceto.
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Recentemente però la sembra aver fatto un passo indietro in quanto l’ si è rivelato, dati alla mano, decisamente meno consigliabile di quel che si pensasse. Come mai?
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▪️l’Acido acetico contenuto nell’aceto è fortemente corrosivo e alla lunga danneggia irrimediabilmente grandi e piccoli elettrodomestici accorciandone la vita.
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▪️l’Aceto a contatto con i metalli libera Nichel e se utilizzato al posto dell’ammorbidente nella lavatrice potrebbe dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione in soggetti predisposti.
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▪️Le conseguenti acque di scarico ricche di Nichel e con pH acido risultano tossiche per la fauna ittica e per l’intero ecosistema Marino.
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Direi quindi che è decisamente arrivato il momento di appendere il tuo spruzzino all’Aceto al chiodo e passare a qualcosa di meno inquinante! Cosa? All’ACIDO CITRICO di cui trovi info e diluizioni nell’ultimo post di 😁
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E tu eri a conoscenza della nocività dell’aceto nei confronti dell’Ecosistema Marino? Per rimanere sempre aggiornata sulle ultime notizie del mondo ecobio non dimenticarti di seguire l’hashtag 💚 @ Genova, Italy

PER PIACERE NON CHIAMARLO SAPONE!
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Da quando il mercato cosmetico si è aperto alla sempre più spesso mi è capitato di imbattermi in contenuti di utenti che chiamavano quelli che erano Detergenti Solidi.. e quelli che erano palesemente Saponi! Sicuramente errori fatti in buona fede ma che rischiano di veicolare informazioni errate. Ho pensato quindi fosse utile fare un po’ di chiarezza sul perché i Detergenti Solidi e i Saponi siano effettivamente referenze simili nell’aspetto ma profondamente differenti nella composizione e nell’efficacia.
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I Saponi vengono ottenuti appunto tramite processo di dei grassi - animali o vegetali - per mezzo di basi forti quali l’idrossido di sodio o l’idrossido di potassio e possono avere un alto potere lavante.
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I moderni detergenti solidi sono invece un agglomerato di in polvere compattati tra loro da una piccola percentuale d’acqua, olii, burri, estratti o comunque attivi specifici addizionati alle componenti lavanti per rendere maggiormente performante il prodotto.
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Qual è quindi la differenza sostanziale che devi tenere bene a mente quando sei indecisa tra l’acquisto di un Sapone o di un Detergente Solido?
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Il ! Un sapone avrà sempre pH basico che poco si adatta a detergere zone delicate come il viso, il cuoio capelluto o l’area dei genitali ma che ben si presta alla detersione di mani, piedi e corpo.
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Per le zone delicate o semplicemente per le pelli più sensibili è invece maggiormente indicato un Detergente Solido con un pH acido affine a quello cutaneo, ovvero compreso tra 4.2 e 5.6.
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E tu eri a conoscenza della differenza tra detergenti solidi e saponi? Quali preferisci utilizzare? Se hai apprezzato il post non dimenticare di sostenermi con un like e di seguire l’hashtag per nuovi contenuti a tema . @ Genova, Italy

IMPERFEZIONI DA MASCHERINA
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Ormai da un anno siamo tutti costretti ad indossare la , la quale può dar luogo ad più o meno fastidiose.
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Nei prossimi giorni su Naturalmentejo.it troverai un approfondimento gratuito, realizzato in collaborazione con e relativo proprio a questa tematica. Si tratta di un articolo al quale abbiamo lavorato davvero molto e che spero possa esserti utile! 💚
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Nel frattempo però, vorrei darti un piccolo assaggio di quello che a breve vedrai pubblicato, parlandoti di una referenza che negli ultimi mesi è diventata un’alleata irrinunciabile nella lotta alle imperfezioni da mascherina: lo Spray per Mascherina .
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Lo Spray è stato pensato per igienizzare i dispositivi di protezione aiutando indirettamente a prevenire la proliferazione batterica sul viso nonché la conseguente formazione di brufoli e comedoni.
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Al suo interno trovi il 90% di alcohol di derivazione vegetale e puri di Bergamotto, Canfora, Salvia, Litsea e Pompelmo.
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𝗖𝗼𝗺𝗲 𝘃𝗮 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼?
Lo Spray per mascherina Flora può essere utilizzato per disinfettare le mascherine di tipo chirurgico. Ricordati che non va mai vaporizzato sul dispositivo indossato per evitare che il prodotto possa entrare accidentalmente in contatto con occhi e mucose irritandole.
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Personalmente trovo che 4 erogazioni di igienizzante (due per lato) siano sufficienti per una disinfezione ottimale. Una volta applicato il prodotto dovrai lasciarlo agire per 20 minuti, al termine dei quali potrai nuovamente indossare il tuo dispositivo di protezione. Davvero semplice ed efficace, non credi?
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Se fossi interessato anche tu a questo Spray puoi acquistarlo sullo shop Flora.bio o presso i rivenditori del marchio ( , o ).
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E tu hai un prodotto che ti aiuta a contrastare le imperfezioni da ? Se ti va, riportalo nei commenti in modo da aiutarci l’un l’altro ad alleviare questo fastidioso problema 😘