Mare Aperto Coordinamento del Capo di Leuca

Mare Aperto Coordinamento del Capo di Leuca

La pagina del Coordinamento del Capo di Leuca per l’integrazione coinvolgente, contro ogni razzismo.

Photos from Mare Aperto Coordinamento del Capo di Leuca's post 08/08/2024
31/07/2024

REFERENDUM CONTRO “l’autonomia differenziata”

per il MEZZOGIORNO D’ITALIA
FIRMA ON LINE, CON LO SPID, AL SEGUENTE LINK

https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500020

09/07/2024

Cerco una abitazione arredata a Tricase, in affitto per un periodo limitato. 3483960688

05/07/2024
Photos from Mare Aperto Coordinamento del Capo di Leuca's post 08/06/2024

uno dei migliori restauri a Specchia

28/03/2024

Felice della graditissima visita di Francesca Longo che ha accompagnato la giornalista Carmen MancarellArt per un saluto di ritorno dalla loro comune esperienza in Germania

La mostra itinerante "La Parsimonia dell'Acqua" al Castromediano di Lecce - Corriere Salentino Lecce 19/03/2024

https://www.corrieresalentino.it/2024/03/la-mostra-itinerante-la-parsimonia-dellacqua-al-castromediano-di-lecce/

La mostra itinerante "La Parsimonia dell'Acqua" al Castromediano di Lecce - Corriere Salentino Lecce LECCE - Venerdì 22 marzo 2024, alle 18.30, a Lecce negli spazi della Pinacoteca "Antonio Cassiano" presso il Museo Castromediano s'inaugura la mostra "La

15/03/2024

S’inaugura a Lecce, venerdì 22 marzo, alle 18.30, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, �presso il Museo Sigismondo Castromediano, la mostra itinerante “La Parsimonia dell’Acqua”.
Ventotto artisti rendono omaggio all’annaffiatoio salentino. Curatori della Mostra Cintya Concari, Roberto Marcatti con Agostino Branca �per AQP Acquedotto Pugliese e Polo Biblio-museale della Regione Puglia.
La mostra è partita da Tricase lo scorso Agosto e conclude a Lecce il suo itinerario Regionale.

Photos from Mare Aperto Coordinamento del Capo di Leuca's post 04/03/2024

Se sarà la bellezza a salvare il mondo... qui bisogna fare qualcosa

Photos from Mare Aperto Coordinamento del Capo di Leuca's post 01/02/2024

"H2 All” Opera dell’Archi-chef Carlo Olivari - Napoli
Nel suo concept ha scritto: Il mio decoro sull’annaffiatoio rappresenta il ciclo dell’acqua , senza sprechi con la collaborazioni di tutti.
Un bene prezioso che coinvolge tutti.

Photos from Mare Aperto Coordinamento del Capo di Leuca's post 23/01/2024

Ecco l’interpretazione della "parsimonia dell’acqua" da parte del designer di Galatina Antonio Surdo

04/01/2024

Polo Biblio-museale della Regione Puglia
S’inaugura a Trani, venerdì 12 gennaio alle ore 17.30
negli spazi della biblioteca “Giovanni Bovio” la mostra itinerante
“La Parsimonia dell’Acqua”.
Ventotto artisti rendono omaggio all’annaffiatoio
a cura di Cintya Concari, Roberto Marcatti in collaborazione con Agostino Branca per AQP Acquedotto Pugliese e Polo Biblio-museale della Regione Puglia.
alle ore 17.30 a Trani negli spazi di comunità della Biblioteca s’inaugura “La Parsimonia dell’Acqua”, curata da Cintya Concari e Roberto Marcatti, dell’Associazione no profit H2O – Milano e realizzata in collaborazione con il ceramista Agostino
Branca per Acquedotto Pugliese e il Polo Biblio-museale della Regione Puglia.
Interverranno: Leo Amoruso, Assessore all’Ambiente, e Lucia de Mari, Assessore alle Culture, dell’Amministrazione comunale della Città di Trani; Andrea Roselli, presidente dell’Ordine degli architetti della Prov. BAT; Cintya Concari e Roberto Marcatti, curatori della mostra e il ceramista Agostino Branca.
Dopo l’inaugurazione di Tricase, la successiva sosta nel palazzo dell’Acquedotto Pugliese a Bari, il Museo “F. Ribezzo” di Brindisi, il Museo di storia naturale di Foggia, la “Parsimonia dell’Acqua” continua, a Trani, il tour programmato dal Polo Biblio-museale della Regione Puglia – che attivamente partecipa al progetto – nei suoi spazi a Taranto, a Lecce, nella Bat e a Foggia. Un’itineranza che svela l’urgenza del “tema acqua” nella nostra contemporaneità e la necessità di divulgarlo e condividerlo con un pubblico quanto più ampio possibile.
“Parsimonia” è parola magica, poco amata e poco usata, una ‘virtù’ che ci aiuterebbe a far riparo, se accolta e resa pratica di vita. Serve oggi, nell’immediatezza di un contemporaneo preda di una voracità tutta volta al presente, senza sguardo, senza visione, muto di fronte ai dettati del dover consumare per sopravvivere, per soddisfare desideri senza più orizzonte. Aver parsimonia significa saper preservare e, quale bene ha oggi più bisogno di tutela, di accuratezza, di sobrietà, di una nuova consapevolezza nell’uso se non l’acqua? Basta spreco, basta dissolutezza nel rapporto con i doni della natura.
La mostra rende omaggio all’annaffiatoio - straordinario alleato nelle pratiche di relazione con la terra, con i coltivi, con la natura - e coinvolge un vero e proprio “popolo” di artisti, ventotto, con diverse provenienze e sensibilità. L’oggetto è uno per tutti: una tradizionale terracotta salentina, ognuno l’ha interpretata secondo il proprio sentire creativo, esaltandone la funzione per sollecitare le Comunità e le persone a riconsiderare il loro rapporto con il “bene” più caro ed essenziale alla vita: l’acqua.
La biblioteca “Giovanni Bovio” di Trani ospiterà la mostra fino al 12 febbraio.
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Mauro Marino
Ufficio Comunicazione Polo Biblio-museale di Lecce mobile: +39 389 1252739
mail: [email protected]
Venerdì 12 gennaio 2024,
la mostraLa biblioteca è a Trani in piazzetta San Francesco.Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 19.30, il sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00.
Info e contatti: // mail: [email protected]

22/12/2023

Libere Fenomenologie del 23 dicembre 2023
di Alfredo De Giuseppe

(Su questo giornale cartaceo di otto facciate, che viene stampato da oltre un quarto di secolo, ho scritto per molti anni, ogni benedetta settimana (o quasi). Ho cercato di variare tra le sensazioni personali e le notizie del momento, tra il Mondo e il paesello, cercando di districare le bugie del potere dai dati di fatto storici, per come poi sono andati evolvendosi. È stato un impegno bello, gratificante ma che mi ha anche molto impegnato. Tra l’altro da questi brevi interventi sono stati pubblicati due libri: “Anni di getto” e “Oltre le mie colonne”, rintracciabili come altri sul web. La rubrica che in quest’ultima versione si intitola “Libere Fenomenologie” va in letargo e per ora cessa le sue pubblicazioni. Pur rimanendo vicino al “Volantino”, vorrei potermi esprimere solo quando ne sentirò la necessità o quando lo riterrò davvero utile e non come impegno fisso (non essendo tra l’altro un giornalista professionista). Ringrazio pertanto tutti gli affezionati lettori, senza dire addio, ma un più semplice “ci sentiamo di tanto in tanto”.)
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È chiaro che a volte la stanchezza ci assale e pervade ogni singola molecola. È chiaro anche che il nostro cervello è oggi molto più allenato di un secolo fa (forse anche meno) a ricevere stimoli, immagini, video, informazioni. Siamo più preparati, nella media, a gestire oggetti per la casa, strumenti tecnologici e fantasticherie voluttuose, dal cibo alla cura della nostra persona. Insomma siamo già esseri diversi rispetto all’immaginario che ci siamo fatti di noi stessi. Quella sedimentazione durata qualche millennio ci pare oggi stanca nella sua più comune interpretazione, forse dispersa nei tempi e nei luoghi più sconosciuti.

L’uomo è partito dalla pura sopravvivenza in mezzo agli altri animali, poi ha costruito gli imperi, le dominazioni di un popolo sull’altro, ha fatto importanti scoperte, ha capito come girano le stelle e i pianeti, ha infine conosciuto l’agiatezza delle cose costruite da lui stesso. E lì non si è fermato più, né poteva fermarsi, consapevole com’è della morte e quindi intrinsecamente votato all’autodistruzione finale.

Il Novecento è stato l’emblema della massima aspirazione al dominio, alla conquista, all’ingordigia e quindi alla distruzione del pianeta Terra, che pure è stato meraviglioso di doni e bellezza. Per un breve periodo, alla fine della seconda guerra mondiale, si è sperato che si potesse dare inizio ad un’era di pace tra i popoli, ma fu subito chiaro che la speranza era vana. L’unica promessa mantenuta fu il miglioramento delle classi meno abbienti, a costo però di uno straordinario stress quotidiano, di una foga consumistica che via via ha contagiato tutti, rendendoli quasi tutti infelici. È passato quel modello americano che è frutto, in definitiva, del vuoto di un popolo che non aveva Storia, non aveva coscienza di sé, e si è inventato il desiderio per l’oggetto più inutile, a sua volta desiderato da persone ancora più povere, che hanno ritenuto solo l’oggetto come paradigma della felicità. L’Occidente è stato il primo a perdersi dentro il sogno “consumistico”, poi di volta in volta, nel breve volgersi di un quarto di secolo, quasi tutti gli altri.

Oggi è in vigore una vera e propria guerra tra i molti che non vogliono cambiare nulla intorno a questo sistema di cose e i pochi che vorrebbero un mondo migliore e non sanno ancora come fare, cosa fare, quale condivisione delle masse vada davvero creata. Quale costo si è davvero disposti a pagare.

Per queste feste c’è da augurarsi che anche con meno soldi ci sia più empatia, meno regali e più attenzione ai nostri simili, meno case e più alberi, più arte e meno guerre, più letteratura e meno twitt, meno cose intorno a noi e un po’ più di noi.

Cento anni fa, nel 1923, nasceva Italo Calvino. Vorrei chiudere quest’ultima “Fenomenologia” proprio con una citazione di Calvino, che insieme a Carlo Levi, Elio Vittorini e Pier Paolo Pasolini, rappresenta quell’intellettuale del Novecento italiano che ha saputo unire poetica e impegno civile, l’amore per le cose semplici attraverso lo studio della complessità, che ha intuito i processi evolutivi, mettendo in guardia dai pericoli dell’abisso del fanatismo. (Quanto ci mancano!).

Nel 1962 Calvino coglieva i danni già visibili del boom economico, sperava che qualcuno lo ascoltasse:
“E' inutile che vi guardiate intorno cercando di identificare i barbari in qualche categoria di persone. I barbari questa volta non sono persone, sono cose. Sono gli oggetti che abbiamo creduto di possedere e che ci possiedono; sono lo sviluppo produttivo che doveva essere al nostro servizio e di cui stiamo diventando schiavi; sono i mezzi di diffusione del nostro pensiero che cercano di impedirci di continuare a pensare; sono l'abbondanza dei beni che non ci dà l'agio del benessere ma l'ansia del consumo forzato; sono la febbre dell'edilizia che sta imponendo un volto mostruoso a tutti i luoghi che ci erano cari; sono la finta pienezza delle nostre giornate in cui amicizie affetti amori appassiscono come piante senz'aria e in cui si spegne sul nascere ogni colloquio, con gli altri e con noi stessi.”

- Dal saggio del 1962 di Italo Calvino, “I beatniks e il sistema” pubblicato anche sulla raccolta “Una pietra sopra” (Einaudi, 1980)

il Volantino n 41 – 23/12/2023
alfredo

vedi tutto sul sito www.alfredodegiuseppe.it

29/08/2023

COMUNICATO STAMPA 29/08/2023

L’Associazione “Tricase, che fare?”, assieme ai soci e a tutti i simpatizzanti, è lieta di presentare IMPRESSIONI DI SETTEMBRE 2023.

IMPRESSIONI DI SETTEMBRE è un festival che nasce dall’idea di promuovere nel nostro territorio una serie di incontri/dibattiti pubblici su tematiche attuali che interessano direttamente e/o indirettamente la vita di ognuno di noi.

Per questa prima edizione, settembre 2023, abbiamo individuato tre questioni ancora aperte e di difficile risoluzione: tutela e promozione dell’ambiente (qualità della vita e salute), violenza sulle donne (prevenzione e sostegno), nuove e vecchie dipendenze (in particolare la ludopatia in età adolescenziale).

IMPRESSIONI DI SETTEMBRE, tre giorni per guardarci dentro e proiettarci intorno a noi, per PROMUOVERE VALORI e COLTIVARE IDEALI.

SEGUE PROGRAMMA

TRICASE
PARCO BIBLIOTECA COMUNALE

8 – 9 – 10 SETTEMBRE (INGRESSO LIBERO)

VENERDI’ 8 SETTEMBRE

SALENTO AMBIENTE E SALUTE
Prospettive per il futuro

ORE 19:00
Dialogano
Antonella Nicolì (Presidente Ricerca e Informazione Sociale Salento)
Tiziana Caminada (Regista)
Edoardo Winspeare (Regista)
Luana Prontera (Il Quotidiano di Lecce)
Miriam Resta Corrado (Servizio Orientamento Tavolo Tecnico CEI per le comunità energetiche)
Dott. G. Serravezza (LILT)

Ore 21:15
Proiezione del film documentario INFERNO in PARADISO

Ore 23:00
Uno stupido consumo di suolo di Alfredo De Giuseppe –
Musica popolare salentina a cura di Maria Rimini e i suoi musicisti

SABATO 9 SETTEMBRE

DONNE E VIOLENZA
La resistenza di chi resta

Ore 20:00
Dialogano
Brizio Montinaro – Terra Somnia Editore (fratello di Antonio Montinaro, caposcorta del giudice Giovanni Falcone)
Don Antonio Coluccia (Prete antidroga, Comunità San Basilio)
Daniela Fracasso (Avvocato)
Paolo Miggiano - Autore del libro C’è ancora tempo. Storie di donne che resistono
Brani a cura di Pasquale Santoro - musiche Armando Ciardo

Ore 22:00
Omaggio a Rocco Scotellaro a cura di ALIBI TEATRO

Ore 22:30
LIVE
Gaetano Cortese, Mino De Santis, Davide Sergi in concerto … A tarallucci e vino

DOMENICA 10 SETTEMBRE

VECCHIE E NUOVE DIPENDENZE
La ludopatia in età adolescenziale

Ore 19:00
FILM
ANIMA BELLA
Regia di Dario Albertini

Ore 21:00
Dialogano
Valentina Murrieri (LeccePrima)
Luigi Spedicato (Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, UNISALENTO)
Don Lucio Ciardo (CARITAS)
Roberto Enrico Barletta (Presidente Fondazione Antiusura “San Matteo Apostolo”)
Giuseppe Negro (Presidente ASCLA)
Dott. Salvatore Della Bona (Dipartimento Dipendenze Patologiche ASL LE)

Ore 22:15
LIVE
Un viaggio nella musica con la BEAT GENERATION

Photos from Ci vuole un paese - Mostra diffusa a Lucugnano's post 19/06/2023
17/04/2023

L'Associazione "Tricase, che fare?", nel trentennale della morte di don Tonino Bello, ha organizzato un evento in sua memoria presso Punta Cannone in Tricase Porto. La manifestazione vedrà una testimonianza di don Donato Bleve, parroco di Tricase, e un omaggio in versi a cura del Prof. Donato Chiarello e del Maestro Armando Ciardo.

In caso di condizioni meteorologiche avverse, la manifestazione, per gentile concessione di don Lucio Ciardo, si terrà presso la Sala Parrocchiale San Nicola, sempre in Tricase Porto.

03/03/2023

Copio da Marcello Lecc

i J'accuse alla politica dell'Ammiraglio della Guardia Costiera Alessandro (Fonte RaiNews, nei commenti):

"Salvare le vite nostro vanto poi la politica ha fermato tutto.

Salvavamo centinaia di migliaia di vite umane e nonostante il grandissimo lavoro e lo sforzo immane, per tutti noi era un vanto, un orgoglio portare a terra ogni persona. E soprattutto ti arrivava il riconoscimento, la stima di un Paese intero, persino l'invidia. Ed è stato per tutta Italia un grande arricchimento poter dire: se hai salvato una vita, hai salvato il mondo.

È cambiato che a un certo punto le nostre motovedette sono diventate i 'taxi del mare', i nostri uomini da eroi sono diventati la cinghia di trasmissione, le nostre navi, come la Diciotti e la Gregoretti, che avevano fatto niente più che il loro dovere salvando i migranti in pericolo, sono state lasciate fuori dai porti italiani'. Con il Conte I, ministri Salvini e Di Maio, è cambiato il clima politico, ma sono cambiate anche le regole d'ingaggio ed è cambiata l'immagine stessa del Corpo e improvvisamente, l'attività di salvataggio dei migranti è persino scomparsa dalle foto dei calendari del Corpo.

I limiti dell'azione della Guardia costiera sono sempre stati quelli della zona Sar, ma centinaia di volte ci siamo spinti fuori e nessuno si sognava di bacchettarci. Poi 'diciamo che qualche decreto interministeriale ha in qualche modo imbrigliato l'attività. Tutto si muove su un piano non normativo e la Guardia costiera, che prima si spingeva molto al di là delle acque territoriali, è stata in qualche modo ritirata. Il Viminale ha assunto un ruolo strategico nell'assegnazione del porto di sbarco. E se è vero che il soccorso in sé non rientra nelle prerogative del ministero dell'Interno, è anche vero che, se l'asse si sposta indietro, c'è il rischio che non si veda l'esigenza del soccorso e resti in primo piano un'esigenza di polizia".

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