Motomorfosi perché qualsiasi moto può essere trasformata e a qualsiasi moto va data la possibilità di vivere una seconda Vita e Personalizzarsi
Chi siamo e cosa facciamo: il senso è nel nome
Metamorfosi. Ovvero mutamento, cambiamento. In biologia, questa parola è associata alla variazione fisica e chimica di un essere vivente. In botanica, lo stesso processo riguarda una pianta. In chimica e mineralogia, una roccia o un cristallo. Nel mondo delle due ruote, è la trasformazione di una motocicletta. E dato che di questo ci occupiamo, abbia
mo scelto di mutare anche la parola: da Metamorfosi a Motomorfosi. Perché l'idea che sta alla base dell'apertura della nostra Officina Italiana è quella di prendere una moto, preferibilmente "datata" e a carburatori, per personalizzarla e rinnovarla. Regalandole una nuova vita, un look capace di riflettere le nostre idee attraverso un serbatoio lavorato e verniciato come piace a noi, una sella realizzata a mano e la scelta dei pezzi "azzeccati". Capaci di incastrarsi alla perfezione nel progetto, proprio come tessere di un puzzle. Modelli e tipologie non sono importanti, perché qualsiasi moto può essere trasformata e a qualsiasi moto va data la possibilità di vivere una seconda vita. Del resto, il nostro motto è:
Bastano una moto, una chiave e un pieno di sogni! Il motto è nostro perché siamo due: Emanuele gira per Roma da tre lustri con una Ducati Monster 600 piuttosto "particolare". Tra lui e il Mostro è una storia d'amore. Non l'ha mai tradita e c'è chi scommette che arriveranno insieme alle nozze d'argento. Con i lavori di carrozzeria, verniciatura e meccanica ha un'esperienza ventennale e ha sempre sognato di realizzare, un giorno, i suoi progetti motociclistici. Come un pittore davanti alla tela, sviluppa la sua personale vena artistica saldando, tagliando, lucidando e assemblando. Federico, "motociclisticamente" parlando, non è fedele: partito da un'Aprilia RS 50 Max Biaggi Replica, è arrivato (per ora) a una Kawasaki ZRX 1200 R Lawson Replica. Passando per Ducati Monster 600, Kawasaki ZZR 600 e Yamaha XJ 600. E un paio di scooter su cui sorvolare. Da quindici anni è nel mondo della comunicazione a due ruote, e nell'Officina Motomorfosi prova a metterci la sua fetta di idee e esperienza. E una storia familiare forte di quarant'anni di cultura motociclistica. Se ci aggiungiamo che i due sono anche "cognati", si fa presto a capire con quale spirito sia nata "Officina Italiana Motomorfosi". A proposito di legami, la falsamaglia che unisce la nostra catena, l'anello di congiunzione che ha permesso tutto questo ha un nome:
grazie Claudio, grazie papà.