Profilo Basso Fanzine

Summertime up north.

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BRISTOL ED IL SUD-OVEST INGLESE.

"Percorriamo così le principali arterie da sud verso nord e all’ora di pranzo siamo alla Marlborough Tavern per assaporare il più classico dei sunday roast inglesi accompagnato da un paio di pinte di Gem della locale Bath Ales. Circumnavighiamo l’iconico Crescent con il suo prato verde scintillante, attraversiamo il caratteristico Circus e ci dirigiamo verso est, per poi superare il Pulteney Bridge e dare un’occhiata allo stadio della nota squadra di rugby cittadino posto proprio a ridosso del centro. Raggiungiamo così i Sidney Gardens, ormai lontani dai turisti che normalmente si concentrano in un raggio piuttosto ristretto e, superata la dolce collina, discendiamo verso il Kennet and Avon Canal che costeggiamo per un paio di chilometri godendo delle sue verdi sponde e della vista delle tante boat house che l’affollano, attraversando così il quartiere di Bathwick per poi virare verso ovest in direzione della stazione.
Una splendida passeggiata lontano dal brusio dei turisti e accompagnati da un fantastico sole".

From Profilo Basso Fanzine issue 54.

NON SI ESCE VIVI DAGLI ANNI '90.

"Dopo che i ragazzi hanno terminato la loro seconda pinta decidiamo di avviarci verso il Fabrique per non perderci il concerto d’apertura di un redivivo Jake Bugg, il quale ha sfoderato una gran bella prestazione totalmente in acustico e acceso l’atmosfera con i grandi classici, tra i quali Seen It All, Two Fingers e Lightning Bolt. Alle 21 salgono sul palco i “nostri”. Liam, tra l’altro, sfoggia la nuova giacca della collezione spring '24 della SPZL di Gary Aspden. Che dire, sempre una garanzia.
Il concerto parte subito con il primo singolo dell’album ovvero Just Another Rainbow, e amaramente mi tocca dirlo, si alzano in contemporanea una sfilza di telefoni pronti a riprendere e immortalare il momento piuttosto che viverlo."

From Profilo Basso Fanzine issue 53.

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HA' WAY THE LADS

"Manca un’ora e mezza al fischio di inizio, ci rechiamo al Colliery Tavern, pub dei tifosi di casa, immortalato tra gli altri nella serie tv.
Il clima inizia a scaldarsi, tra supporters attempati agghindati di spille e sciarpe e lads più giovani, con i loro atteggiamenti guardinghi e addobbati da giacche CP Company o Stone Island e cappellini Aquascutum.
Al di là della facile mitizzazione che può derivare dalla visione della serie tv, io e il mio socio siamo estasiati e intenti a osservare e immergerci in quella che è l’atmosfera media di ogni pre-partita britannico che si rispetti. Qui forse assume un valore ancor più forte, perché riferito a un club di medio-basso livello, che vanta una partecipazione e un’affezione che esula dal blasone calcistico e dai risultati sul campo. E soprattutto si percepisce il forte legame comunitario tra la gente e i colori bianco e rosso, per tutte le età e per tutti gli stili."

From Profilo Basso Fanzine issue 54

The new Profilo Basso Fanzine issue will be released on June, 4th.
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Last week. Cambridgeshire and Nortfolk.

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più attivi

PRIDE OF SUFFOLK

"Espletate le formalità di rito la prima tappa è il C**k and Pye, pub di proprietà della Greene King, storico birrificio della vicina Bury St Edmunds. Tempo di una pinta e di una Steak & Ale Pie che attraverso tutto il centro cittadino per recarmi al The Greyhound, storico ritrovo dei tifosi dei Tractor Boys. E qui una Ipa del birrificio Adnams mi fa compagnia prima di riprendere la strada verso Portman Road, casa dell’Ipswich Town Football Club.
Ma non è ancora tempo per il football e così lo splendido Black Horse Inn è l’ultima tappa prima del kick off e una pinta di scura in uno dei pub più belli di Ipswich è un ottimo preludio in vista del match."

From Profilo Basso Fanzine issue 53.

THE NORTH WILL RISE AGAIN

"Il tramonto mancuniano, nel frattempo, incombe, ma la pioggia e il vento paiono non voler mollare il colpo. Ci congediamo dal prode George, dandoci appuntamento al match casalingo previsto per sabato contro il Marine, e ci dirigiamo finalmente verso l’appartamento a Salford per recuperare un po’ di forze, viste la levataccia mattutina. La serata che ci attende si prospetta altrettanto scoppiettante.
Un’auto chiamata con Uber ci riporta in centro, direzione Yes, un piccolo club al piano superiore di un pub incastonato all’angolo tra Pritchard Street e Charles Street, riconoscibile dall’incastro squadrato di mattoni rossi. Suonano gli Hotel Lux, giovane band di Portsmouth che porta sul piccolo palco le sue atmosfere post punk sferzanti insieme a un mood new wave e pub rock".

From Profilo Basso Fanzine issue 53.

NEWCASTLE AND DURHAM COUNTY

"Proprio sulle sponde del Tyne atterriamo alle prime ore di un sabato pomeriggio e ad accoglierci c’è il solito cielo grigio del nord e qualche goccia di timida pioggia. Il centro città lo raggiungiamo rapidamente con la metropolitana e liberatici dei bagagli ci riversiamo per le strade ansiosi di conoscere la famosa vita notturna tanto decantata. Al tramonto mancano però alcune ore e, avendo volato a ora di pranzo, ne approfittiamo per concederci un afternoon tea al Vermont Hotel. Una volta saziatici sale la voglia di mandar giù una buona hand pump e per assecondarla scegliamo il vicino Bridge Hotel che sì ha stanze ai piani superiori ma che è soprattutto noto per la public house al piano terra contraddistinta da un lungo bancone e varie stanze arredate con gusto vittoriano. La Pennine Pale che proviamo va giù così rapidamente che scegliamo di bissare immediatamente, coccolati dall’ambiente caotico ma comunque famigliare."

From Profilo Basso Fanzine issue 53

STAND OR FALL

"L’autobus che ci porta allo stadio arriverà già pieno e solo con un paio di gomitate riusciremo a salirvi, stipati come sardine. Nel frattempo una pioggia battente costringe il mezzo ad andare a passo d’uomo visto anche il traffico causa l’ora di punta.
Dopo quasi un’ora (di bestemmie causa l’impellenza di svuotare la vescica) giungiamo al Falmer Stadium, impianto relativamente recente (inaugurato nel luglio 2011) sperduto nel verde.
Oltrepassato il ponte che sovrasta i binari giungiamo a ridosso della tribuna e circumnavigando l’impianto giungiamo nel nostro settore. Nonostante manchi poco meno di mezz’ora al calcio d’inizio sugli spalti c’è pochissima gente. Il grosso dei tifosi è presente nell’anti-stadio intenti a mangiare hot dog e ingollare pinte di ale. La mia attenzione invece cade sui murales presenti all’interno dello stadio che racchiudono i momenti epici di questo club fondato nel 1900".

From Profilo Basso Fanzine issue 53

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Bramber. West Sussex.

Alfriston. East Sussex.

Brighton & Hove Albion vs Brentford.

In this Profilo Basso Fanzine issue we had a chat with Marco, voice of the Lightinf., a Bologna based band that mixing HC Punk and Madchester sound.
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MILLWALL: SOMEBODY LIKES YOU

"Quel che è certo è che, non appena si aprono le porte del South East Train Service, ti rendi conto che questa è una Londra diversa, ben lontana dagli schermi luminosi di Piccadilly Circus, dalle ville posh di Kensington e dai locali fancy di Soho. Qui l’aria diventa più pungente, la pioggia battente e si respira la vera essenza dell’Inghilterra.
Ti lanci nel tunnel che ti porta fuori dalla stazione, per poi decidere che forse vale la pena aspettare che la morsa della pioggia si allenti un pochino e occupi il tempo guardando i passanti e captando i discorsi che tengono banco in un classico game day: “We’re fu***ng sh*te this year mate. Sack the gaffer for f**k’s sake!”. Questo è il leitmotiv della breve permanenza nell’unico luogo di riparo nei pressi della stazione."

From Profilo Basso Fanzine issue 52.

COME IN UN LIBRO

"Lo scenario che si apre davanti ai nostri occhi è quello che immaginavo e speravo, gente allegra che beve spensierata, nessuno parla della partita, ci sono volti rilassati e sorridenti, è vero che lo Stockport County arriva da dieci vittorie consecutive, ma sono sicuro che avrei trovato la stessa atmosfera anche se quelle fossero state tutte sconfitte. Al maxi schermo danno Brentford vs Chelsea, ma a me interessa guardare la gente, studiare i loro atteggiamenti, come parlano, come si muovono, come si vestono e il “movimento” è subito chiaro, è una sfilata di adidas di ogni tipo, soprattutto le più esclusive “City Series”, non a caso da queste parti, al Nord, si sviluppò quella sottocultura che tutti oggi conosciamo con il nome di “Casuals”."

From Profilo Basso Fanzine issue 52.

QUALCHE GIORNO IN BRETAGNA

"La piccola cittadina difatti vanta un’affascinante atmosfera medievale che è possibile respirare passeggiando lungo le sue strade acciottolate su cui affacciano sbilenche case a graticcio. La vera perla di Dinan è però Rue du Jerzual circondata dai sui edifici del XII secolo che supera i bastioni della città e digrada ripidamente sino al Vieux Pont il quale collega le due sponde del piccolo porto canale su cui affacciano diversi café e ristoranti e ove sono ormeggiate chiatte e vecchi battelli.
Tra le tante offerte gastronomiche individuiamo un birrificio artigianale (e sì, in questo
angolo di Francia non è il vino a farla da padrone, bensì sidro e birra) dove possiamo degustare le cozze alla bretone (un’altra delle specialità regionali) accompagnate da una corposa ale ambrata."

From Profilo Basso Fanzine issue 52.

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A few days in Berlin.

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UN WEEKEND A VIENNA.

All’ingresso delle squadre in campo le coreografie di entrambe le curve sono semplici ma d’impatto ma è il tifo a stupire con manate e cori secchi davvero imponenti e un’ atmosfera elettrica con uno stadio diviso praticamente a metà, anche se la predominante bianconera dello Sturm si nota leggermente.
La partita è soporifera, come tutto il calcio austriaco a dir la verità, e a svegliare tutti ci penserà lo spettacolo pirotecnico della curva dello Sturm ad inizio ripresa.

From Profilo Basso Fanzine issue 50.

IDEAS OF MASSIMO OSTI

Bastano pochi passi in direzione ovest e si raggiunge il civico 72 A, un edifico di due piani dal classico intonaco color mattone.
E’ qui che Lorenzo Osti e la sorella Agata qualche hanno fa hanno creato un luogo divenuto una vera e propria Mecca per gli amanti della moda e dello sportwear.
Inizialmente pensato per offrire consulenza ai soli addetti del settore, dallo scorso anno anche i “comuni mortali”, possono fare un tuffo negli anni ’80 e ’90 e toccare con mano (nel vero senso della parola) le creazioni di Massimo Osti, assoluto pioniere che quattro decadi or sono seppe portare lo stile sportivo e militare sulle passerelle dell’alta moda.

From Profilo Basso Fanzine issue 50.