Satya Bonasera - Psicologa

Satya Bonasera - Psicologa

Dottoressa Satya Bonasera, laureata in Psicologia Clinica e di Comunità e specializzanda in psicote

29/02/2024

Un giorno tutto nuovo da scrivere

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Il giorno in più

05/01/2024

Weekend alle porte, chi vuole vedere un bel film?

L'articolo, parlando di attualità ed intrattenimento, evidenzia la difficoltà che abbiamo oggi nel rimanere concentrati per periodi prolungati, introducendo il tema della dispersione di attenzione ed energie in più compiti.

Da una parte seguire episodi brevi o un film suddiviso in due tempi aiuta a prendersi un momento per rilassarsi, dall'altra mantenere un'attenzione prolungata "ci aiuterebbe a contrastare uno dei demoni dei nostri giorni: la tentazione di fare una cosa diversa da quella che stiamo facendo in un determinato istante."

Cosa ne pensate?

L’intervallo durante i film al cinema era una ghiotta occasione per sgranchirsi le gambe, fare due tiri di sigaretta se si era tabagisti, o prendersi qualche istante di tregua se non si stava assistendo esattamente a un capolavoro.

Ora però sono successe due cose. L’intervallo per i film al cinema non c’è più, e negli ultimi tempi stanno uscendo nelle sale pellicole sempre più lunghe. Pensiamo ad esempio a Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, che dura la bellezza di tre ore e ventisei minuti (per i curiosi: trentadue in meno di Via col vento). Oppure a Oppenheimer di Christopher Nolan, che ne dura tre precise. Un intervallo al cinema, durante simili film, sarebbe una benedizione? Può darsi, ma almeno in teoria è impossibile: gli accordi tra i distributori statunitensi e i proprietari delle sale proibiscono a questi ultimi di compiere azioni che alterino il contenuto originale. Tra cui, appunto, anche l’inserimento di un intervallo.

La catena di cinema Vue ripristina l’intervallo
Eppure, nel Regno Unito, c'è chi ci ha provato: la catena di cinema Vue ha inserito un intervallo proprio in occasione della proiezione di Killers of the Flower Moon. Una quindicina di minuti, recuperando un’abitudine che in quel paese era in voga sino alla metà degli anni Ottanta.

Come riporta il Guardian, l’amministratore delegato di Vue, Tim Richards, ha dichiarato: “La nostra recente analisi di mercato ha mostrato che i clienti vorrebbero vedere il ritorno degli intervalli. E finora abbiamo riscontrato il 74% di feedback positivi da parte di coloro che hanno provato il nostro intervallo.” Riferendosi nello specifico all'ultima pellicola di Scorsese, Richards ha aggiunto: “Molti clienti hanno affermato di sentirsi intimiditi dalla durata di Killers of the Flower Moon. Molte persone mi scrivono direttamente e abbiamo cento milioni di persone che vanno nei nostri cinema, quindi si tratta di numerosi feedback. Ma quando hanno scoperto che avevamo un intervallo, sono venuti in sala”.

I film lunghi e l’allenamento alla concentrazione
Al di là della pronta risposta dello staff di Martin Scorsese, che ha segnalato la violazione degli accordi da parte di Vue, vale la pena di soffermarsi su un passaggio della dichiarazione di Tim Richards. Quella sul pubblico che sarebbe stato intimidito dalla lunghezza abnorme di Killers of the Flower Moon.

Lo stesso timore, oggi, assale chi si trova a dover affrontare un romanzo di svariate centinaia di pagine (era più o meno la norma, per la grande letteratura dell’Ottocento). Eppure, se una cosa è bella, non dovrebbe valere il principio che più tempo ci prende meglio è? Dovrebbe. Ma purtroppo viviamo nell’epoca della sollecitazione continua, e nella nostra frenesia multitasking stiamo disimparando a concentrarci a lungo, e profondamente, su una sola attività. Fosse anche la visione di un film o la lettura di un romanzo, che dovrebbe garantirci come minimo un po’ di godimento estetico.

D’altronde, con buona pace degli accorati appelli di registi come Nanni Moretti, oggi i film si vedono sempre più volentieri a casa, dove non c’è mai abbastanza buio o abbastanza silenzio (ma anche durante la visione di un film al cinema, diciamo la verità, troppo spesso ci si dimentica di spegnere lo smartphone o di rimandare i commenti sulla scena appena passata sullo schermo).

Per cui, al di là di esigenze fisiologiche non posticipabili, la reintroduzione dell’intervallo durante i film al cinema non ci farebbe troppo bene. Mentre un bella pellicola vista dall’inizio alla fine senza interruzioni ci riallenerebbe alla concentrazione. E in più ci aiuterebbe a contrastare uno dei demoni dei nostri giorni: la tentazione di fare una cosa diversa da quella che stiamo facendo in un determinato istante.

Monologo "Violenza sulle donne" - Laura & Paola del 08/04/2016 25/11/2023

Quest'anno per la giornata contro la violenza sulle donne voglio usare poche parole, davvero poche.

Hanno parlato abbastanza i fatti di cronaca.

Lascio parlare questi due bravissimi attori, che mostrano come una storia normale, carina, dolce, così quotidiana, può sfociare in gelosia e possesso. Violenza.

Tutti hanno bisogno di educazione emotiva. E nei rapporti, alla prima avvisaglia di violenza, non bisogna farsi sole, aspettare che passi, ma darsi credito, cercare supporto.

Bisogna denunciare, starsi vicine, sempre.

Monologo "Violenza sulle donne" - Laura & Paola del 08/04/2016 GUARDA LE PUNTATE http://bit.ly/23u40sjhttp://www.lauraepaola.rai.it - Paola Cortellesi, Laura Pausini con Claudio Santamaria e Giuliano Sangiorgi (Negramar...

16/11/2023
13/09/2023

Quando ci relazioniamo con gli altri siamo sicuri di condividerne il contesto?

A volte, anche presi dalle migliori intenzioni, si ascolta giusto il tempo per rispondere a quella che pensiamo sia la situazione presentata dall'altro ed invece potrebbe esserne solo una parte.

Fermarsi per dare il tempo a sé di comprendere ed all'altro di esprimersi presentando il proprio punto di vista facilita la comunicazione.

Nella vignetta di Liz Climo:
"non riesco a capire come farlo"

"No. Non riesco proprio a prendere la penna!"

Fonte: https://lnkd.in/dgTGxjMX

18/08/2023

"Hai difficoltà a chiedere una mano? - io "

Cosa spinge una persona a fare tutto da sola?

La risposta può sembrare semplice - misantropia, orgoglio, credersi insuperabili - ma potrebbe derivare da come la persona si è relazionata con le sue figure di attaccamento. Credersi "non abbastnza da poter chiedere" oppure "amabili fintanto che faccio tutto da me" sono messaggi che inconsciamente accumuliamo fin dall'infanzia per poi filtrare informazioni sull'affidabilità propria e degli altri.

Come ti senti nel condividere un compito con qualcuno?

Hey, it’s me.

28/07/2023

La capacità cerebrale di ricordare gli stimoli positivi.

Così come i nostri sensi ci avvisano di qualcosa di potenzialmente dannoso (il gusto amaro per qualcosa che potrebbe essere velenoso o la sensazione tattile del fuoco che brucia) così le funzioni più elevate della neocorteccia ci aiutano a ricordare stimoli complessi positivi.

Meglio ancora se qualcuno ci modella dandoci il buon esempio

LO SAPEVATE CHE... Un solo incoraggiamento può modificare un errore commesso più di quanto facciano i rimproveri? Voi cosa ne pensate?

01/07/2023

A volte anche le scelte più piccole - prendo la pizza a cena? - sono difficilissime. Figurarsi quelle più complesse, che coinvolgono altre persone o tappe importanti quali una scelta lavorativa o di convivenza. In che modo ci impediamo di scegliere?

Ci sono diversi errori cognitivi che portano a rimandare una scelta o a farla tralasciando alcuni dati di realtà, per esempio la famosa euristica del giocatore d'azzardo: continuo a provare la stessa giocata con gli stessi numeri perché prima o poi DEVO vincere ed aver fortuna, quando in realtà le probabilità si azzerano ogni volta.

In quali casi hai difficoltà a scegliere o ti sei trovat* insoddisfatt* della tua scelta?

22/05/2023

Come funziona il Burnout?

La capacità di rispondere agli eventi ambientali stressanti - dalla metallurgia "che modificano la struttura", mettono sotto pressione - ci consente di impiegare le risorse in maniera flessibile in caso di particolari eventi più impegnativi del solito. Se la condizione di stress, e quindi il carico di lavoro, divengono invece costantemente superiori alle risorse dell'individuo questo nel tempo esaurirà la sua flessibilità e quindi sarà meno capace di rispondere alle richieste dell'ambiente a causa di un generale affaticamento psico-biologico.

Come ti accorgi di essere stressat* e cosa fai per fronteggiarlo?

"Non puoi dover fronteggiare *sempre* un volume di chiamate maggiore della media. Non è così che la media funziona!"

11/05/2023

Lo stato d'allerta è utile per rispondere a situazioni pericolose, in cui la mancanza di risorse o supporto possono portare grane rischio all'organismo. Cosa succede quando impariamo a proteggerci così bene che...

"Come insegno al mio corpo che la risposta attacco o fuga serve per le situazioni di pericolo mortale e non quando devo rispondere ad una mail?"

Today was a dooozy 🙄🙄

25/04/2023

Gianni Rodari, giornalista, pedagogista e maestro

Siamo schiavi dell’idea che più siamo impegnati e meno ci rilassiamo, più valiamo come persone 13/04/2023

Come cambia la percezione di noi stessi in base a quanto ci osservano gli altri sul "dacci dentro"?:

"Se siamo sempre molto impegnati, oggi in teoria vuol dire che siamo molto richiesti e competenti e di conseguenza il nostro valore aumenta. È questa la spirale del “busy bragging”, la tendenza a vantarsi di essere sempre occupati e che ci porta a sentirci soddisfatti di noi stessi solo se non abbiamo neanche una mezz’ora di tempo libero"

Siamo schiavi dell’idea che più siamo impegnati e meno ci rilassiamo, più valiamo come persone Riempirsi di cose da fare e di impegni equivale a sentirsi importante, utile agli altri e alla società. Dobbiamo riscoprire il valore dell'ozio.

05/04/2023

Rompere il ciclo di trasmissione intergenerazionale del trauma

It’s not easy to be a cycle breaker.

Paura e disgusto rendono i succhi gastrici più acidi? - Focus.it 25/03/2023

Emozioni e corpo:
"Avete presente quella sensazione da "stomaco chiuso" che ci coglie dopo un brutto spavento o davanti a una scena disgustosa? Ha basi biologiche precise: secondo uno studio italiano ancora in prepubblicazione, paura e disgusto sono collegati a una maggiore acidità dei succhi gastrici, le secrezioni presenti all'interno dello stomaco."

Paura e disgusto rendono i succhi gastrici più acidi? - Focus.it Il "pugno in pancia" non è solo metaforico: le sensazioni sgradevoli sollecitate da paura o disgusto sono legate a un più acido pH nello stomaco.

09/02/2023

Come divertirsi mantenendo attiva la mente:
https://fb.watch/iALwnCLoWB/

05/02/2023

Più provi le tue emozioni più diventa facile comprenderle

💛
created by Mansi Jikadara B

Photos from Alessia Torchia Psicologa's post 28/01/2023

Memoria, null'altro da aggiungere più di quanto non abbia detto la collega Alessia Torchia Psicologa

16/01/2023

🤍

11/01/2023

C'è differenza tra osservare gli eventi valutando una scelta e rimanere passivi lasciando che gli eventi esterni prendano una direzione trovando così la scelta già fatta.

La consapevolezza delle proprie motivazioni, per quanto ciò che accada al di fuori di noi sia imprevedibile, aiuta a direzionare il proprio agire ed essere coerenti (in pace) con sé

24/12/2022

"Non mostrarsi contenti non significa essere ingrati": regali, gratitudine ed accettazione sociale.

Sebbene vi siano manifestazioni corporee innate per le emozioni (ad esempio sgranare gli occhi per la sorpresa o lo spavento) ciò che ciascuno vive nel momento in cui riceve un regalo è differente.

Per motivi culturali, familiari o personali una persona può mostrare espressioni diverse da ciò che "socialmente" si accetta.

Allo stesso modo potrebbe esservi un vissuto più profondo per cui la persona non si sente degna oppure decide che non può accettare un regalo per una regola implicita.

Sii gentile, questo Natale ascolta chi ami e condividi con lui i tuoi doni se lo desideri, accetta le sue reazioni spontanee e parla delle tue impressioni lasciando sempre posto al dialogo.

Original drawing - Genlee Art

20/12/2022

“Ciò che seminai nell’ira crebbe in una notte rigogliosamente ma la pioggia lo distrusse. Ciò che seminai con amore germinò lentamente, maturò tardi ma in benedetta abbondanza. ” -
Peter Rosegger

Le parole fanno male.
Fai attenzione.

25/11/2022

25 novembre: giornata contro la violenza sulle donne

21/10/2022

Un po' di dati: quando le misure ci sono a richiederle sono in tanti, in particolare la fascia under 35. Più bravi col computer? più informati? O che hanno vissuto un maggior disagio psicologico?

Sarebbe interessante monitorare anche l'utilizzo del buono dopo la richiesta e le motivazioni riportate dagli interessati.

Ben 336.441 domande pervenute all'Inps per ricevere il “bonus psicologico” a meno di una settimana dal 24 ottobre, ultimo giorno utile per richiedere il sussidio.
Secondo i dati oltre il 60% delle richieste è arrivata da under 35, di cui in maggioranza persone tra i 19 e i 35 anni.
Colpisce, in particolare, il numero degli under 18: sono 50 mila i ragazzi, infatti, che hanno fatto domanda per poter accedere a questa misura.
Una percentuale così alta di adolescenti e giovani che si rivolgono allo psicologo evidenzia due aspetti, come ha spiegato a la Repubblica il Presidente CNOP David Lazzari "Da un lato, che questa è la fascia di popolazione che ha sofferto di più negli anni di pandemia; dall'altro che uno strumento agile come il bonus è più accessibile per le persone giovani. Il bonus psicologico è un supporto che intercetta malesseri e disagi che possono condizionare in negativo la vita futura ed è un bene avere la possibilità di risolverli in età precoce.” La grande distanza tra richieste e disponibilità è un chiaro indicatore della necessità di mettere in campo risposte ulteriori.

Mobile uploads 11/10/2022

Attaccamento sicuro: la possibilità di allontanarsi ad esplorare liberamente sapendo che tornando alla base si potrà esser consolati e protetti.

10/10/2022

La Giornata Mondiale della Salute Mentale è una occasione per sostenersi a vicenda.

Ascolto, Legittimazione, Rispetto, sono le chiavi per abbattere lo Stigma.

Insieme si può! ❤️