Creativity and Art - lavori manuali

Questo mondo che sembra girare sempre più veloce, ci troviamo spesso a giudicare gli altri per ogni piccola cosa: per le parole che dicono, per quelle che non dicono, per le azioni che compiono o per quelle che evitano. Ogni gesto, ogni parola, ogni scelta diventa un pretesto per stabilire chi è migliore e chi no, chi merita attenzione e chi viene messo da parte.

Ma fermiamoci un attimo. Rendiamoci conto che dietro ogni parola, ogni azione, c'è una storia, un vissuto che non conosciamo. Ognuno di noi combatte battaglie di cui gli altri non sanno nulla. Giudicare diventa allora non solo ingiusto, ma anche superficiale. Non possiamo comprendere pienamente le ragioni, i pensieri e i sentimenti che muovono le persone intorno a noi.

Quando sentiamo il bisogno di giudicare, proviamo invece a offrire comprensione. Ricordiamo che l'empatia e la gentilezza possono fare la differenza nella vita di qualcuno. E ricordiamoci anche che nessuno di noi è perfetto. Abbiamo tutti i nostri difetti, le nostre insicurezze e i nostri momenti di debolezza.

Invece di puntare il dito, tendiamo una mano. Invece di criticare, cerchiamo di capire. La vera grandezza non sta nel sentirsi superiori agli altri, ma nell'aiutare gli altri a sentirsi compresi e apprezzati per quello che sono.

Il mondo ha bisogno di più compassione e meno giudizio. Ha bisogno di più cuori aperti e meno menti chiuse. Cambiamo il modo di vedere gli altri, e forse cambieremo anche il mondo.

Viviamo in un mondo dove i bambini sono spesso circondati da feste sfarzose, con torte monumentali che restano intatte e animatori che echeggiano in uno spazio vuoto, assistiamo a un triste scenario. Genitori asserviti agli sguardi altrui e incollati agli schermi dei loro smartphone, pronti a immortalare ogni minimo gesto dei propri figli, persi nella frenesia quotidiana, riempiendo i vuoti delle loro vite con montagne di giocattoli, dolci, vestiti, e capricci superflui, perdendo di vista l'essenziale: crescere i bambini di oggi per farne adulti di domani.

Ci troviamo davanti a bambini che hanno perso la magia dell'immaginazione, incapaci di vivere senza un tablet o uno smartphone in mano, che non conoscono la gratitudine o il rispetto, da cui si implorano affetti, incapaci di accettare un semplice "no". Bambini iperprotetti da ogni errore e insegnamento, cresciuti in una bolla dove non esiste il concetto di scusa, di lettura per piacere, o di socializzazione oltre i confini dei marchi e degli status.

Ragazzine vestite da donne, con trucco e smalti, che si annoiano davanti a un foglio bianco senza sapere cosa disegnare. Ragazzini che scrivono "k" al posto delle "c", in un'epoca dove la grammatica sembra essere diventata obsoleta. Siamo testimoni di un cambio generazionale in un'era che cambia troppo velocemente, dove i genitori diventano amici, i nonni servi e gli insegnanti nemici, perché i bambini sono "troppo stanchi" in un'infanzia costellata di troppi "sì".

Forse è giunto il momento di fermarci.

Dobbiamo fermarci per riappropriarci dell'educazione, in un modo nuovo, non come ieri e neanche come oggi. Dobbiamo dare ai più piccoli la possibilità di essere bambini, e agli adulti l'opportunità di crescere veramente. Perché in questa corsa sfrenata verso il nulla, abbiamo dimenticato l'arte di essere genitori, di essere maestri di vita, di essere custodi di un futuro che stiamo plasmando con le nostre stesse mani. Fermiamoci, e ricominciamo con il cuore.

Siamo tutti colpiti dal profondo dolore per quanto accaduto a Giulia. La sua tragica fine ci fa riflettere amaramente: l'amore vero non dovrebbe mai sfociare in violenza. MAI. È tempo di interrogarci sulle colpe di una società che a volte non educa adeguatamente al controllo delle emozioni, al rispetto della libertà altrui e si trova, troppo spesso, a fronteggiare dolori immensi. Dobbiamo fermare questa spirale di violenza, imparando e insegnando il rispetto, l'empatia e un amore sano e rispettoso. La vicenda di Giulia non è solo una cronaca, è un campanello d'allarme per un cambiamento urgente.

STOP alla violenza sulle donne.
STOP al femminicidio.

Giulia, resterai per sempre nei nostri cuori. ❤️
❤️

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antonella vittoria - La valle delle emozioni Vota l'opera in gara nel Racconti e Favole "Dantebus" - IV Edizione

Benvenuti piccoli esploratori

Buon natale

Antonella Vittoria da Ragusa è l'autrice di un romanzo che affronta diverse tematiche importanti, soprattutto nella vita dei giovani: l’amore, amicizia, il terribile gioco noto come Blue Whale e l’abuso di alcol, oltre che la morte. Una lettura educativa verso la scoperta di un approccio positivo alla vita, che è una sola e va apprezzata e difesa. Scopri di più…
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