Reset Assiprofar
Un manifesto per la farmacia di domani
Per conoscere tutte le opportunità per la farmacia
Seguiteci lunedì 27 luglio alle ore 14.30 per non perdere il settimo e ultimo appuntamento live di , realizzato in collaborazione con Utifar - Unione Tecnica Italiana Farmacisti. Si parlerà delle principali misure fiscali contenute nei Decreti Cura Italia, Liquidità e Rilancio.
Vi aspettiamo con Eugenio Leopardi Presidente Utifar, Alessandro Muradore Dottore Commercialista e Revisore Legale, Studio di Consulenza Giuridico-Tributaria, Carlo Sanna, Dottore Commercialista e Revisore Legale, Studio di Consulenza Giuridico-Tributaria e Lorenzo Trinchera, Avvocato Cassazionista, Studio di Consulenza Giuridico-Tributaria, intervistati da Lorenzo Verlato (Editoriale Giornalidea).
Stay tuned!
CAMMINARE RIGENERA IL CERVELLO, ALLEVIA LA TRISTEZZA E LO STRESS Se ti senti triste, preoccupato o ansioso, uno dei migliori rimedi naturali è camminare. Allontanati, letteralmente, dalla fonte del problema e immergiti nella natura. Non c’è niente di meglio di una bella passeggiata per alleviare il dolore, sbarazzarsi dello stress accumulato e ricaricare le b...
Grazie a tutti!
risultati ufficiali e definitivi
risultati ufficiali e definitivi
Facile cadere oggi nella retorica dell’autocelebrazione, ma la realtà è inequivocabile. A Roma si è girata pagina, si è chiuso un capitolo con l’ingresso di tutti e trenta i candidati della lista Reset, le altre liste si sono dovute accontentare dell’onore delle armi.
Un risultato che dovrà far riflettere a livello di organizzazioni locali e nazionale: esiste un chiaro risveglio nella categoria, un bisogno non di delegare passivamente ma di partecipare alla difesa di quanto rimasto della farmacia italiana. Roma ha rappresentato un chiaro segno di discontinuità con il passato, espressione di un finalmente nuovo modo di intendere il sindacalismo. Non più porto delle nebbie e torre d’avorio, dove le decisioni vengono prese in sussurrati conciliaboli tra pochi, ma una casa trasparente e con le porte sempre spalancate agli iscritti, tutti.
In questi casi si comincia con il ringraziare chi ha voluto dimostrarci la sua fiducia, addossandoci allo stesso tempo il peso di una responsabilità enorme, quella di provare a salvare la farmacia dal baratro dove è stata cacciata. Vorrei invece poter dividere ringraziamenti e responsabilità, ricevere cioè noi il ringraziamento di tutti per l’impegno e i risultati che andremo a ottenere, e condividere al contempo il merito e le congratulazioni con tutta la base. Questo è l’augurio.
Il tempo delle deleghe in bianco è terminato, senza la partecipazione di ciascuno, senza la piena fiducia reciproca, senza la dovuta trasparenza, non si andrà da nessuna parte. Questo è il percorso.
Un ringraziamento doveroso al Consiglio uscente e un applauso alla carriera del dott. Franco Caprino, il giusto omaggio ai colleghi delle altre liste per la correttezza del loro operato e la richiesta di loro collaborazione ai futuri impegni sindacali. Questo è stato slogan vincente:
UNITI E’ MEGLIO
Rapido sunto delle modalità di voto
http://www.resetassiprofar.it/come-si-vota/
Come si vota | Reset Assiprofar L'assemblea elettiva per il rinnovo degli organi sociali per il triennio 2015/2017 si svolgerà secondo il seguente calendario: Domenica 12 Aprile 2015 dalle ore 10:00 alle ore 19:00 Lunedì 13 Aprile 2015 dalle ore 09:30 alle ore 19:00 Martedì 14 Aprile 2015 dalle ore 08:00 alle ore 17:00 Sarà possib…
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=27156
Farmaci e cittadini. Saranno formati “100 pazienti esperti” che parteciperanno ai diversi tavoli... Il progetto europeo Eupati ora attivo anche in Italia. Obiettivi e modalità illustrati oggi a Roma all'Iss. Lorenzin: "Incrementare competenza dei pazienti". Pani (Aifa): "Così i cittadini potranno esercitare i loro diritti". Ricciardi (Iss): "Empowerment pazienti è diventato findamentale". I primi…
Noi della lista non lanciamo vuoti messaggi elettorali, ma abbiamo un programma preciso e già da tempo ci impegniamo per il bene della Farmacia.
Scopri le nostre iniziative già intraprese sul nostro sito:
http://www.resetassiprofar.it/iniziative/
Iniziative | Reset Assiprofar 10apr 2015 Esposto al Garante della Concorrenza e del Mercato ResetAssiprofar Iniziative A qualcuno piace farsi i fatti suoi, al gruppo Reset stanno a cuore gli affari di tutti. Da tempo un network di parafarmacie distribuisce un volantino in cui scommette con il cittadino che “non andrà più in farm…
Intervista a Maurizio Bisozzi http://www.resetassiprofar.it - Intervista al farmacista, Dottor Maurizio Bisozzi
https://www.youtube.com/watch?v=cCswXPRWgws
Reset Assiprofar - Video istituzionale http://www.resetassiprofar.it - Video istituzionale di Reset Assiprofar
Buona Pasqua a tutti!
Oggi c'è stata riunione in Regione Lazio per i problemi di fatturazione elettronica di alcune farmacie. Ovviamente il Presidente si è ben guardato dal convocarmi, pur avendo seguito dall'inizio tutte le procedure.
Il succo dell'incontro è il seguente: le farmacie che aderiscono all'accordo pagamenti per le stomie e i catateri se emettono fattura elettronica per DPC, WEB CARE e CUP, queste ultime gli saranno rigettate.
Il tutto per un conflitto con l'accordo pagamenti.
Per permettere a queste farmacie di inviare le fatture elettroniche di DPC, WEB CARE e CUP, hanno deciso di farle cancellare dalla Regione dall'accordo pagamenti. Quindi tali farmacie si vedranno pagate DPC, CUP e WEB CARE ma poi non saranno pagate per i cateteri e le stomie...
Tra l'altro quindi a rischio pagamenti anche le future erogazioni di stomie e cateteri.
Per le farmacie che invece non aderisco all'accordo pagamenti e che non distribuiscono tramite le ASL i cateteri e le stomie, non c'è alcun problema nella fatturazione elettronica.
Appena riesco ad avere notizie (sempre con estrema difficoltà) vi faccio sapere.
Problemi sulla fatturazione elettronica: alcune fatture vengono respinte dalla ASL Roma C. Non si conosce ancora il motivo. Posso consigliare per il momento di procedere alla chiusura della DPC e della WEB CARE come di consueto, riportarne i valori sulle DCR, consegnare DCR e ricette come sempre. Il file della fattura elettronica può essere anche inviato uno o due giorni dopo, non c'è alcun problema per i pagamenti perché fa fede sempre la distinta contabile. Poi magari vi aggiorno.
La trasmissione televisiva “Porta a Porta “ dell’altra sera ha impietosamente riaperto una piaga mai chiusa, quella dei famelici appetiti della Grande Distribuzione nei riguardi della fascia C. Spalleggiato da ben foraggiati rappresentanti delle associazioni consumeristiche e con la sponda del ministro Guidi, l’alfiere dei supermercati ha detto chiaramente che la partita sulla fascia C è ancora aperta e verranno calate sul tavolo altre e pesanti carte.
Agli infiniti mezzi economici che i poteri forti investono nei giornali e nelle trasmissioni tv, la difesa del Presidente di Federfarma non potrà resistere se mancherà l’apporto fattivo e concreto di tutta la categoria. Non è più tempo di deleghe passive, abbiamo visto e sentito in faccia gli schiaffoni presi negli ultimi anni, dai tracolli dei fatturati SSN ai margini rosicchiati dagli sconti, dagli orari liberi e onerosi alla vendita fuori canale farmacia di prodotti furbamente riclassificati come integratori. Dobbiamo capire che ci possiamo salvare solo mobilitandoci compattamente e con decisione.
Il primo assalto del ministro Guidi è stato respinto grazie all’opposizione quasi eroica del ministro Beatrice Lorenzin, alla quale ha fatto molto comodo, nella difesa, poter esibire le oltre 40.000 firme raccolte in soli quattro giorni da circa duecento farmacie romane che hanno aderito all’appello della lista Reset Assiprofar.
L’iniziativa della lista Reset ha scoperchiato il vaso di Pandora della voglia di tanti colleghi di non restare passivi di fronte agli attacchi portati alle nostre attività, il test romano ha dimostrato quanto la capillarità territoriale delle farmacie sia un’arma tanto affilata quanto pochissima usata. Dobbiamo e possiamo usare ancora e meglio la potenzialità dei nostri milioni di contatti giornalieri con i cittadini, utenti del servizio sanitario più apprezzato in tutte le rilevazioni condotte negli ultimi anni.
Siamo dei giganti della comunicazione e le aziende lo sanno bene, ci riempiono le farmacie di cartelli promozionali e usano il nostro nome nella pubblicità stampata e televisiva. Siamo rimasti solo noi a non utilizzare questa risorsa, giganti per gli altri e nani per i nostri interessi. In tv l’altra sera è stato ufficialmente annunciato l’attacco alla diligenza della farmacia da parte di forze economiche e politiche preponderanti, non dobbiamo lasciarci travolgere senza combattere dai fiumi di parole dei mercenari televisivi del Grande Capitale e dalle mareggiate dei decreti e dei disegni di legge politici.
Il tempo del “poteva andare peggio” è finito molto prima delle affermazioni tranquillizzanti di alcuni, siamo al peggio da anni e metteremo in campo ogni risorsa per difendere la sopravvivenza delle nostre farmacie, superando inutili rivalità e personalismi all’interno della categoria, degne dei polli del Manzoni.
UNITI E’ MEGLIO!
In tutte le farmacie in arrivo il nostro depliant con i punti fondamentali del nostro programma, le modalità di voto e la lista completa dei nostri
http://www.resetassiprofar.it/wp-content/uploads/2015/03/pieghevole.pdf
www.resetassiprofar.it http://www.resetassiprofar.it/wp-content/uploads/2015/03/pieghevole.pdf
Da tempo un network di parafarmacie sta diffondendo questo volantino in cui scommette con il cittadino che "non andrà più in farmacia" perché da loro "trovi tutto e se non c'è vuol dire che non esiste".
Siamo STUFI di subire attacchi da chiunque senza essere difesi.
Pertanto, visto che chi avrebbe dovuto farlo non l'ha fatto, vi comunichiamo che noi della lista RESET abbiamo presentato un esposto al garante della Comunicazione e il Mercato per far sentire le nostre ragioni.
Vi garantiamo che questo è solo un assaggio, amici… Da adesso in poi cominciamo a farci rispettare!!!
Mancano 2 settimane al voto!
2 settimane per risollevare le sorti della nostra categoria.
Per farlo, sarà FONDAMENTALE scrivere tutti e 30 i nomi e cognomi della nostra lista. Solo così possiamo voltare pagina veramente...http://www.resetassiprofar.it/wp-content/uploads/2015/03/Lista-Reset.pdf
www.resetassiprofar.it http://www.resetassiprofar.it/wp-content/uploads/2015/03/Lista-Reset.pdf
Gli uomini cambiano ma le Istituzioni restano: gli accordi attuali ci sono e rimarranno in vigore chiunque sia al vertice. Sicuramente possiamo affermare che, con gli attuali cambi generazionali a tutti i livelli, questi rapporti possano solo migliorare...
Presto in tutte le Farmacie il manuale che raccoglie il nostro manifesto, il nostro programma, la lista e le modalità di voto.
Scarica la versione in PDF aggiornata!http://www.resetassiprofar.it/wp-content/uploads/2014/02/RESET-DEF.pdf
Nel gergo borsistico il toro simboleggia il rialzo delle quotazioni, periodo euforico e florido, di vacche grasse, quelle che ringalluzziscono gli investitori. E tutto sommato, credo pure il toro. L’orso, al contrario, è l’animale delle perdite, del crollo dei valori , della crisi finanziaria. Si definisce orso il periodo borsistico caratterizzato da un calo di almeno il 20% delle quotazioni. A noi farmacisti, metaforicamente, sono anni che ci cade in testa un orso. Ora un morso a smembrare i fatturati Ssn, ora le unghiate della concorrenza, sempre l’alito pesante sul collo a minacciare abrogazione della pianta organica e vendita della fascia C nei supermercati. Mettici ancora i siti internet a sottrarre risorse, inondando i gonzi di Vi**ra fasulli, dimagranti miracolosi e anabolizzanti che promettono lo sviluppo di tutto tranne il cervello. Impresa comunque titanica. Fatto sta che ormai l’orso sta diventando il simbolo del farmacista, e mica solo nell’accezione borsistica.
Del simpatico plantigrado abbiamo assunto le consuetudini letargiche. C’è una galassia di interessi economici che preme per impossessarsi del mondo della salute e trasformarlo in un immenso luna-park di luci colorate e giostre, dove la malattia è un termine da sfigato e conta solo il benessere e la forma fisica.
Dei malati non frega niente ai candidati futuri gestori della sanità sul territorio, degni epigoni di quanti già oggi considerano la farmacia più un supermarket che un riferimento sanitario.
E noi ci giriamo dall’altre parte, russando.
Ci vessano con mille obblighi burocratici, ci strappano dal bancone professionale per mutarci in ragionieri della spesa regionale o estetisti d’accatto. E noi ci grattiamo la schiena sulla corteccia d’albero e riprendiamo a ronfare, beati.
Soffocano il sistema distributivo farmaceutico, svuotano le farmacie da validi collaboratori che i bilanci consentono più di mantenere per lanciarli nell’altro circo festoso dell’apertura delle parafarmacie.
Giovani colleghi, dal battagliero piglio imprenditoriale, indebitano se stessi e le famiglie di provenienza per inseguire un sogno di autonomia professionale.
Aspirazione santa e benedetta, ma pochi, troppo pochi, dispongono del coraggio necessario a sfidare l’impopolarità, ricordando ai giovani colleghi che la fascia C nei supermercati potrà danneggiare le farmacie, ma metterà al tappeto le para dei piccoli imprenditori.
E noi sogniamo beati, nelle nostre tane, qualche barattolo di miele, generosamente regalato dal ministro Lorenzin.
E allora mi chiedo: cosa ci ha spinto, negli anni, a chiuderci nelle nostri anfratti, avviliti dormiglioni, delegando ciecamente il nostro futuro, abdicando ogni ruolo partecipativo? Forse siamo vittime della delusione, dello scoramento di aver subito senza reagire ogni tipo di schiacciamento e vessazione, dalla sparizione dai nostri cassetti dei farmaci importanti, innovativi, agli obblighi dell’art 50.
Ai medici convenzionati la Regione finanzia l’acquisto e l’uso dei computer a scopi professionali, a noi ci obbliga alla raccolta e invio dei dati di consumo dei farmaci. Invece di retribuirci per il supporto dato alla gestione e al controllo della spesa pubblica, abbiamo sanzioni che spesso superano il valore della ricetta stessa. Però, “poteva andare peggio” è stato il ritornello narcotizzante a cullare l’orso nei suoi beati letarghi.
Forse siamo vittime di quel senso di inutilità, di marginalità decisionale, di “non contare” nelle stanze dove si prendono le decisioni, dentro e fuori la categoria. E allora abbiamo lasciato i mille obblighi a inchiodarci al banco, sperando in cuor nostro che altri facessero qualcosa di buono per noi.
Ma Babbo Natale non esiste o almeno ha tante altre cose da fare, allestire balocchi per bambini e non prendersi cura di farmacisti che si baloccano nelle illusioni. Abbiamo preso tempo, senza accorgerci che intanto il tempo stava prendendo noi, dobbiamo renderci conto che è finito il tempo delle deleghe in bianco, il futuro di ciascuno è solo nelle proprie mani.
E’ ora di chiedere davvero conto di cosa e quanto è stato fatto per difenderci, è ora di tornare nelle stanze e nelle assemblee di categoria, è ora di permettere alla voce di tutti di essere ascoltata, è ora che l’orso esca dal buio della tana e si unisca agli altri.
Un branco di orsi, tanto più se inferociti, può irrompere in quel Palazzo ove “ vuolsi così colà ove si puote” e digrignando i denti ruggire in faccia a lor signori che esistiamo, che siamo il servizio sanitario più gradito al cittadino, abbiamo competenza scientifica, radicazione territoriale e culturale, forniamo il servizio sanitario convenzionato al costo più basso e qualità più alta.
Abbiamo denti e artigli, a questo punto continuare a belare giustifica solo chi vuole sgozzarci.
UN NUOVO PATTO DI CATEGORIA
Era l’Italia di fine anni Settanta: gli anni della disco-music e di un papa “venuto da molto lontano”.
Alcuni di noi erano appena laureati, altri erano solo dei bambini, altri ancora non erano nemmeno nati.
Erano gli anni in cui il nostro Presidente del Consiglio pronunciava le sue prime parole… gli stessi anni in cui la farmacia romana vedeva l’ultimo avvicendamento alla propria presidenza.
All’epoca parole come “distribuzione per conto”, “generici” e “parafarmacie” non esistevano nemmeno e la nostra categoria viveva ancora uno splendore che, di lì a poco, sarebbe inesorabilmente finito, perdendo una battaglia alla volta con la filosofia del “poteva andarci peggio”.
In questo periodo non abbiamo saputo fare altro che subire il cambiamento, incapaci di abbozzare la benché minima reazione perché troppo impegnati ad assomigliare a noi stessi.
E così, anno dopo anno, la Farmacia italiana è diventata la parente povera di quella di un tempo, della quale siamo riusciti a conservare unicamente l’odiosa nomea di “casta” e le medesime persone a rappresentarci.
In un mondo che cambia sempre più rapidamente, abbiamo il dovere di proporre soluzioni al passo coi tempi, per gestire il cambiamento interpretandolo a nostro vantaggio, rimanendo fedeli alle nostre tradizioni, ma con lo sguardo rivolto al futuro.
Non possiamo permetterci di affrontare il mondo di oggi e le battaglie di domani con gli strumenti di ieri: abbiamo bisogno di nuove idee, nuovi progetti, nuove motivazioni. Abbiamo bisogno di guardarci negli occhi e stringere un Nuovo Patto di Categoria, per rilanciarci con coraggio verso le sfide che verranno, con una nuova mentalità, un nuovo spirito, una nuova immagine, ma sempre con rispetto per il lavoro di chi ci ha preceduto e di chi verrà dopo di noi.
UNITI E' MEGLIO
Lista .
Ecco la lista Reset: continuità e innovazione...
Cari colleghi,
In questi giorni vi sarà consegnato in farmacia un piccolo manuale, snello e di facile lettura, di presentazione delle prossime elezioni Assiprofar, nei giorni 12-13 e 14 aprile.
La pubblicazione illustra il manifesto e il programma per la "Farmacia di domani" stilati dalla lista Reset Assiprofar. In poche pagine vi disegneremo la farmacia che vorremmo e quanto il sindacato può e deve fare perché si realizzi.
Per una farmacia al passo con i tempi, serve un sindacato che i tempi li sappia precorrere, che anticipi e non rincorra gli eventi e le evoluzioni. Serve un nuovo modo di proporci alle Istituzioni e al cittadino, una trasparenza che invogli la partecipazione degli iscritti, una ritrovata collaborazione interna alla categoria.
Perché UNITI E' MEGLIO
La parte finale del libretto è dedicata alla presentazione dei candidati della lista Reset. Il tentativo fatto fino all'ultimo di trovare un accordo con il Consiglio uscente ed evitare quindi una dannosa spaccatura è stato rifiutato da una parte dei Consiglieri, costringendo i fautori dell'unità di categoria presenti nel Consiglio ad uscire dallo stesso e mettere a disposizione degli iscritti passione e capacità, all'interno della lista Reset.
La nostra volontà di accordo a tutti i costi ha quindi superato i tempi di stampa, e la decisione di alcuni candidati già in lista di fare un nobile passo indietro per accogliere l'esperienza dei Consiglieri è giunta dopo la pubblicazione dei loro nomi nel libretto di presentazione.
Ai colleghi Wanda Viggiani, Renzo Poggi, Vincenzo Nicotra e Luca De Michele vanno l'apprezzamento e la riconoscenza per il loro impegno e per il contributo di idee e entusiasmo riversato in Reset Assiprofar. Insieme al plauso che troppo spesso non viene tributato ad una virtù elevata come la modestia. Grazie, amici e colleghi.
Al loro posto, come da lista allegata, troverete i nomi dei colleghi Giuseppe Califano, Andrea Cicconetti, Laura Cesaroni e Andrea Ferretti, preceduti, quattro giorni prima, da Osvaldo Moltedo che è, infatti, già presente nel nostro manuale.
Vi salutiamo con l'incipit del libretto, una citazione di Agostino Rocca che ben rispecchia la nostra posizione:
"Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che vogliono fare e quelli che vogliono avere il merito di ciò che si fa. Meglio appartenere alla prima categoria, dove vi è assai meno concorrenza"
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Lista
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Esiste una lunga e irrisolta querelle su una frase incisa in acquaforte da Francisco Goya in calce ad una delle sue opere più famose: il sonno della ragione genera mostri. Alcuni sostengono che la traduzione immediata di sueno in “sonno” sia imprecisa e che vada piuttosto letta come “sogno della ragione”, quindi “fantasia”.
Quale che sia la corretta volontà dell’autore, entrambe le interpretazioni calzano alla perfezione a quanto accaduto in Assiprofar. Il comunicato dei colleghi Andrea Cicconetti e Osvaldo Moltedo è chiaro e spazza via ogni dubbio sul travaglio vissuto in Consiglio Direttivo e quanto ragione e/o fantasia abbiano latitato, impastate in un sonno profondo.
La ragione che sarebbe servita per fare le appunto ragionevoli considerazioni sulla necessaria opportunità di iniettare nuove forze, idee, persone in un momento storico di grandi cambiamenti nel mondo della farmacia. La fantasia di immaginare realtà ed evoluzioni diverse dal consueto e abituale, legate a quell’inevitabile trascorrere del tempo che irrigidisce giunture articolari e mentali.
Dal travaglio descritto e dalla conseguente centrifuga emotiva si sono messi in salvo non solo i già citati Segretario e Tesoriere uscenti, ma insieme a loro il Vicepresidente Rurali Giuseppe Califano, con Andrea Ferretti, Laura Cesaroni, e Pietro Ameli. Tutti confluiti in Reset.
Ora, escludendo per motivi di stima e conoscenza personale, che i soggetti costretti alla difficile scelta abbiano preso decisioni sotto l’effetto temporaneo di allucinogeni o sostanze alteranti le capacità percettive e di giudizio, viene da pensare ad un percorso giunto alla fine, non certo per gli scopi, ma per i mezzi utilizzati.
Se una responsabilità vuole essere addebitata – e siamo certi qualcuno lo farà nei prossimi giorni- alla lista Reset, è quella di aver indirettamente provocato il terremoto finale in una struttura con evidenti profili di instabilità, facendo emergere le contraddizioni di una volontà maggioritaria elusa e poi delusa dalle decisioni presidenziali. Atteggiamento più nobiliare, da Marchese del Grillo, che da presidente pro tempore democraticamente eletto.
Da parte nostra, la lista Reset ha già da tempo ribadito la volontà di unire e non dividere, di accogliere quindi volentieri i contributi di esperienza e passione di quanti hanno militato nel sindacato e vogliano ancora mettersi al servizio della categoria in un’ottica, forse nuova, di collegialità e condivisione.
UNITI E’ MEGLIO
Intervista a Emilia De Cesaris http://www.resetassiprofar.it - Intervista alla farmacista, Dottoressa Emilia De Cesaris
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Rest Assiprofar - Promo 15'' http://www.resetassiprofar.it - Video istituzionale di Reset Assiprofar