Fisiocare

Buona Pasqua dallo Staff Fisiocare 🩵🕊️

🔹Qualche peccato di gola e un sano riposo in compagnia dei nostri cari sono medicine per la mente.

🔸Da martedì non dimentichiamoci dell’attività fisica per prenderci cura anche del nostro corpo.

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🆕 NOVITÀ :

🗓️ Mercoledì 6 marzo,
il Gruppo Pan si apre ai familiari dei pazienti con fibromialgia e cefalea cronica.

👨‍⚕️ Inoltre, nella stessa occasione, ci sarà un intervento del Dottor Mario De Marco che parlerà dei meccanismi del dolore in questi quadri patologici e sarà disponibile per domande, discussioni e approfondimenti.

🌀Alla fine chi vuole può sperimentare una breve sessione di Mindfulness.

📌 Mercoledì 06 marzo alle 18:00
Studio Fisiocare Piazza Giorgini 5-6 R, Firenze

📲 chiamare o scrivere al 351 7441068 (Dott.ssa Ginetta Fusi)

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📢 📢 Annuncio:

Fisiocare apre le porte in Via Vittorio Emanuele 20 a-b (Firenze), per un Open Day volto a presentare alcuni servizi attivi presso i nostri studi.

☝️Durante le giornate di Open Day sarà possibile:

- prenotare una consulenza muscolo-scheletrica gratuita 🧑‍⚕️
- provare una breve lezione di Pilates individuale o di coppia gratuita 🤸‍♂️

🆕 E due NOVITÀ:

- Sessione di prova di Fisiocare personal training© gratuita 🏋️‍♀️

- Provare una breve lezione di Mindfulness gratuita 🧘‍♀️

🥨 Inoltre, sarà previsto un piccolo rinfresco !

🗓️Quando: venerdì 2 febbraio dalle 14:00 alle 20:00.

📍 Dove: Via Vittorio Emanuele 20 a-b (Firenze) Si trova proprio vicino al giardino dell’Orticoltura, in zona Ponte Rosso.

Contattaci per avere più informazioni:

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Fisiocare Un gruppo di professionisti, supportati dalle migliori tecnologie, al tuo fianco per la tua salute.

Un sincero augurio di Buone Feste da tutti noi 🎄💫🥂

📌Anche durante le Feste per urgenze potete contattarci ai seguenti recapiti telefonici:

☎️Telefono: 055 5381390
📱Whatsapp: 334 8456454.

📆 La segreteria rimarrà chiusa dal 25 dicembre al 1 gennaio compresi.

🎅🏻

☝️Ecco alcuni punti emersi dalla condivisione delle proprie esperienze di dolore, tra i partecipanti al gruppo Pan.

🔎 Il gruppo Pan è un gruppo psicoeducativo, costituito da un insieme organizzato di interventi basati sul cognitivismo e sul comportamentismo, sostenuti da prove scientifiche di efficacia.
Nel gruppo omogeneo, il processo di identificazione favorisce un’esperienza evolutiva e la condivisione di una cultura comune.

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📚 Fisiocare ha ospitato i docenti dei moduli sul rachide cervicale del Master in Fisioterapia Muscoloscheletrica dell’Università di Bologna, Padova e Perugia.

👥 Un’occasione di confronto e aggiornamento tra professionisti e professioniste di alto livello che si occupano di cervicalgia, cefalee e vertigini.

La Mindfulness è detta anche Pratica della Consapevolezza: si presta attenzione alla realtà nel momento presente, in maniera oggettiva e non giudicante.

🌍 Ma quali sono le sue origini?
Sebbene il concetto di Mindfulness nasca in un contesto geografico e temporale non ben identificabile, esistono fonti storiche che testimoniano l’esistenza di pratiche simili già tra 2.800 e 2.200 anni fa, in un ampio territorio compreso tra la Cina e la Grecia.
Il tema della consapevolezza è tradizionalmente espresso dalla dottrina e pratica buddista, ma negli anni ‘70, negli Stati Uniti, un biologo (Jon Kabat-Zinn) elabora un approccio terapeutico basato su tali principi che viene presto adottato in alcune discipline della medicina occidentale (ad es. terapia del dolore, psichiatria, etc.).

📚 La sua efficacia nei disturbi di ansia e depressione è supportata da prove scientifiche.
La Mindfulness infatti influisce positivamente sugli schemi di pensiero nocivi che causano o aumentano lo stress, l’insicurezza e gli stati depressivi.
Inoltre, la pratica Mindfulness ci aiuta a non perderci nel rimuginio sul passato o su un futuro catastrofico, spostando la nostra attenzione “con gentilezza sul qui ed ora”, insegnandoci ad adottare nuove abitudini e strategie mentali, migliorando il nostro equilibrio emotivo.
Potenziando la consapevolezza su corpo e mente, aumenteranno le risorse cognitive come l’attenzione e la memoria, oltre che la capacità di gestire il dolore e le altre esperienze corporee.
💡Questo tipo di approccio è indicato nel trattamento del dolore cronico: imparare a gestire i sintomi fisici e mentali infatti ci aiuterà finalmente a migliorare la nostra qualità di vita!

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RINFORZO DI CORE ADDOMINALE, GLUTEI E ARTI SUPERIORI ATTRAVERSO ESERCIZI MODULABILI PER DIVERSI OBIETTIVI E LIVELLI DI PREPARAZIONE
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3 esercizi di forza al Reformer o alla Cadillac | Fisiocare RINFORZO DI CORE ADDOMINALE, GLUTEI E ARTI SUPERIORI ATTRAVERSO ESERCIZI MODULABILI PER DIVERSI OBIETTIVI E LIVELLI DI PREPARAZIONE In precedenza abbiamo spesso parlato di esercizi da poter svolgere a casa o all’aperto, ad es. il plank o lo squat, con tutte le loro varianti. Questa volta parliamo ...

Primo incontro di approfondimento sulla RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO portato a termine! 💪🏻

🗣️ Ascoltare la dott.ssa Silvia Giagio è stato illuminante. Poter discutere di clinica e di nuove prove scientifiche emergenti con un'esperta di questa caratura è stato un prezioso momento di crescita.

👩🏼‍⚕️ Ora la dott.ssa Costanza Delli e la dott.ssa Alessia giuliani, che si occupano della riabilitazione del pavimento pelvico a Fisiocare, continueranno il percorso di approfondimento con altri incontri che verranno su argomenti specifici Non vediamo l'ora!

👏🏻 Un ringraziamento alla dott.ssa .physio , a presto!

Il team di Fisiocare

QUANDO È INDICATA LA TERAPIA DECONGESTIVA COMBINATA DEGLI EDEMI?

➡️ La TDC è rivolta a tutti coloro che presentano un linfedema o edema cronico.

🔎Questa condizione è definibile, anche se tal volta non vi è uniformità terminologica, come un “eccesso di liquidi” o edema che perdura da almeno tre mesi e che non consente un adeguato compenso da parte del sistema linfatico.

☝️ La TDC è indicata sia per il linfedema primario, dovuto ad un “difetto” del sistema linfatico su base genetica o congenita, che per il linfedema secondario, dovuto a una causa estrinseca, ad esempio interventi oncologici, vascolari, ortopedici (es. protesi d’anca, ginocchio…), estetici.

❗️Tuttavia, può essere secondario anche a infezioni, lesioni/traumi, lesione iatrogena, farmaci, chemioterapia, etc.

💡Angiologo e fisioterapista possono tal volta utilizzare il bendaggio multicomponente anche in pazienti con alcuni tipo di trombosi venosa profonda, per promuovere il deflusso venoso nei circoli collaterali.


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Fibromialgia o cefalea cronica? Il gruppo PAN non è una nuova cura, esotica e miracolosa, e nemmeno un'alternativa alle terapie specifiche (farmacologiche, fisioterapiche, etc.), con le quali al contrario agisce in sinergia. E' uno strumento per migliorare la propria QUALITA' DI VITA. Ecco qualche parola della dott.ssa Ginetta Fusi, che ha prima ideato e poi realizzato questo progetto...

GRUPPO PAN
PSICOEDUCATIVO E MINDFULNESS
AFFRONTARE FIBROMIALGIA E CEFALEA CRONICA

ℹ️ Informazioni utili di questo nuovo progetto attivato.

📌 MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE:

🗓️ Il gruppo si riunisce due volte al mese e le sessioni hanno durata di circa 90 minuti.

🏠 Gli spazi sono messi a disposizione dallo studio FISIOCARE, Piazza Giorgini 5-6/R,Firenze.

❇️ PER MAGGIORI INFORMAZIONI O PER PARTECIPARE:

📲 Chiamare o scrivere al
351 7441068
(Dott.ssa Ginetta Fusi).

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COME GESTIRE IL LINFEDEMA A MEDIO-LUNGO TERMINE?
UNA VOLTA RIDOTTO L’EDEMA…
CALZA ELASTICA E CONTROLLI PERIODICI

👩‍⚕️Una volta raggiunto un miglioramento stabile, il fisioterapista ed i medico suggeriranno un dispositivo sanitario come la calza elastica, solitamente a trama piatta, al fine di contenere un eventuale nuovo aumento dell’edema, conservando i risultati ottenuti.

☝️Parallelamente all’utilizzo della calza elastica sono raccomandati controlli periodici (follow-up) al fine di monitorare ed, eventualmente, intervenire per preservare quanto ottenuto.

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👐 PRATICA DI FERRAGOSTO CONGIUNTA PER FISIOCARE E BGM FISIOTERAPIA
Lo Staff di Fisiocare e quello di BGM Fisioterapia vi augurano un buon Ferragosto e vi ricordano che sono a disposizione per le urgenze.

🏖️🏄

Fisiocare:

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📲 scrivi 334 8456454

📧 [email protected]

🏠 Piazza G.Giorgini 5-6/R, Firenze

🏠 Via V.Emanuele II, 20 a-b, Firenze

BGM Fisioterapia:

📞📲 chiama e scrivi 333 1089979

📧 [email protected]

🏠 Via E. De Fabris,18, Firenze

CHE COS’E’ LA TERAPIA DECONGESTIVA COMBINATA DEGLI EDEMI?

La Terapia Decongestiva Combinata (TDC) è considerata il trattamento d’elezione per la gestione nel tempo dell’edema cronico (o linfedema) dalla Società Internazionale di Linfologia (ISL). La sua efficacia è supportata da solide prove scientifiche.Si tratta di un approccio multidisciplinare e multimodale, che prevede:

1️⃣ BENDAGGIO MULTICOMPONENTE
Elemento cardine, in grado di ridurre drasticamente e in tempi brevi il volume del linfedema. Prevede l’utilizzo di più materiali per garantire un duplice effetto: meccanico (compressivo) e termico (trasformazione della parte “gelatinosa” in liquida, più riassorbibile).

2️⃣ ESERCIZIO TERAPEUTICO
Ottimizza i vantaggi derivanti dal bendaggio multicomponente. Spesso vengono consigliati esercizi in “triplice flessione” (effetto compressivo delle stazioni linfonodali). Da alcuni studi scientifici emerge come non vi sia un tipo di esercizio preferibile. Sarà quindi un fisioterapista esperto nella gestione degli edemi ad indicare il programma di esercizio più adatto.

3️⃣ CURA ED IGIENE DELLA CUTE
Importanti per mantenere la pelle integra e prevenire l’instaurazione o il peggioramento di processi infettivi locali. Infatti, la pelle di chi soffre di linfedema è spesso fragile ed esposta a infezioni.

4️⃣ LINFODRENAGGIO MANUALE
Tecniche manuali, applicate sulla cute, per mobilizzare i fluidi (linfa) attraverso i linfonodi e favorirne il riassorbimento. Come terapia isolata non è sostenuta da prove scientifiche, ma può essere utile come coadiuvante. Indicato anche per linfedemi lievi in aggiunta al bendaggio, per raggiungere zone in cui questo non è applicabile, come auto-trattamento (facilità di esecuzione) e in quelle condizioni cliniche in cui il bendaggio è controindicato (scarso compenso cardiovascolare, alterazioni della sensibilità, arteriopatia obliterante periferica, etc.).

POSOLOGIA: Il dosaggio e la modalità di somministrazione dipendono dalle caratteristiche cliniche e dalle esigenze/obiettivi/preferenze del paziente. Solitamente la TDC è somministrata in cicli di sedute consecutive, a breve distanza tra loro.

COME AIUTARE IL CLINICO AD AIUTARCI?

☝️È molto utile, anche in autonomia, tenere un diario del proprio mal di testa, questo sarà prezioso sia in fase diagnostica che per pianificare il trattamento.

📔Il diario consiste nella raccolta quotidiana delle caratteristiche del mal di testa, tra le informazioni principali:

* cefalea sì/no;
* intensità da 0 (nessun dolore) a 10 (il peggior dolore possibile);
* durata dei sintomi in ore;
* sintomi associati, ad es. parestesie (“formicolii”), fotofobia (ipersensibilità alla luce), fonofobia (ipersensibilità ai suoni), nausea/vomito, etc.;
* farmaci assunti e loro effetto.

📱E per i più “digitali”, esistono anche delle app davvero comode per raccogliere le suddette e molte altre informazioni utili.

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TERAPIA DECONGESTIVA COMBINATA DEGLI EDEMI:

I 3 PUNTI CHIAVE DI QUESTO NUOVO SERVIZIO.

1️⃣ PERCHE’ TERAPIA DECONGESTIVA COMBINATA?

La Terapia Decongestiva Combinata (TDC) è considerata il trattamento d’eccellenza per la
gestione nel tempo dell’edema cronico (o linfedema) dalla Società Internazionale di
Linfologia (ISL).

Si tratta di un approccio multidisciplinare e multimodale, che prevede:
a. bendaggio multicomponente;
b. esercizio terapeutico;
c. cura ed igiene della cute;
d. linfodrenaggio manuale.


2️⃣ E LA CALZA ELASTICA?

Una volta raggiunti gli obiettivi a breve termine ed una certa stabilità della condizione, può
essere indicato un dispositivo sanitario come la calza elastica od il bracciale compressivo,
solitamente a trama piatta, che consenta di mantenere i risultati a medio termine,
limitando l’aumento dell’edema a livello della zona interessata.


3️⃣ QUANDO È INDICATA LA TERAPIA DECONGESTIVA COMBINATA DEGLI EDEMI?

La TDC è rivolta a tutti coloro che presentano un linfedema o edema cronico ("gonfiore" o "ritenzione di liquidi"), primario (difetto del sistema linfatico su base genetica o congenita), o secondario, dovuto a cause estrinseche, quali interventi oncologici vascolari, ortopedici, estetici, ma anche infezioni, lesioni/traumi, lesione iatrogena, farmaci, chemioterapia, etc…

*️⃣… ma non solo, anche in pazienti con alcuni tipo di trombosi venosa profonda, per promuovere il deflusso venoso circoli collaterali.



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☀️ Nell'augurarvi una buon'estate, vi ricordiamo che resteremo operativi sia in presenza (con i locali climatizzati), che on-line.

✳️ LA SEGRETERIA SARA’ CHIUSA DI PERSONA DAL 14/08 AL 18/08, MA SAREMO SEMPRE A DISPOSIZIONE PER INFO E APPUNTAMENTI !

CHIAMARE:

📞 055-5381390

O SCRIVERE:

📱 334-8456454

LO STAFF FISIOCARE 🩵

Fisiocare Un gruppo di professionisti, supportati dalle migliori tecnologie, al tuo fianco per la tua salute.

Cefalea: RACCOMANDAZIONI

😵‍💫 Viene proposto di tutto come rimedio per il mal di testa, spesso però senza alcuna prova scientifica a sostegno.

☝️Pertanto, è bene consultare in prima battuta un clinico esperto.
Ma perché?

❗️Esistono condizioni gravi che possono mimare quadri benigni come quelli di emicrania, cefalea tensiva, cefalea cervicogenica, etc.

💊Inoltre, l’eccessivo uso di farmaci sintomatici può determinare una Medication-Overuse Headache (MOH), una condizione nella quale l’abuso di farmaci determina un peggioramento della cefalea e, anche non trattare gli episodi di mal di testa, a lungo termine, può portare a un peggioramento di questa.

⚕️Senza una diagnosi accurata non è possibile scegliere il percorso terapeutico adatto.

🤔È meglio fare un esame prima di prenotare una visita?
❌Non esiste un esame strumentale (risonanza magnetica, TAC, radiografia…) o di laboratorio (esami del sangue…) utile per tutte le forme di cefalea.
Tutt’al più, sarà lo specialista a suggerire un approfondimento diagnostico per escludere altre cause.

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CONDIZIONI CHE POSSONO DETERMINARE UNA CEFALEA SECONDARIA

☝️Sono molte le condizioni che possono determinare una cefalea secondaria o, in alternativa, possono aggravare un quadro di cefalea primaria dando vita a quadri misti.
Tra queste:

⏺️ Traumi o lesioni a testa o collo (es. colpo di frusta, trauma cranico, craniotomia);
⏺️ Patologie vascolari di testa e collo (es. arterite a cellule giganti o arterite di Horton), ictus ischemico, emorragia intra-cranica, malformazioni vascolari (es. aneurismi o malformazioni artero-venose);
⏺️ Patologie intra-craniche non vascolari (es. ipertensione intra-cranica idiopatica o secondaria, ipotensione intra-cranica, neoplasie, meningiti asettiche, etc…)
⏺️ Uso di una sostanza o cessazione di tale uso (monossido di carbonio, cocaina, farmaci, estrogeni).
❗️Una forma particolare è la così detta Medication-overuse headache, associata ad un abuso di farmaci sintomatici in una persona che soffre di mal di testa;
⏺️ Infezioni intra-craniche, come la meningite e la meningo-eencefalite (virali o batteriche), o sistemiche;
⏺️ Condizioni di ipossia (ridotta concentrazione di ossigeno) o ipercapnia (aumentata concentrazione di anidride carbonica), anche in situazioni comuni quali in altitudine / in volo, facendo sub, se si soffre di apnee notturne, etc.
⏺️ Alterazione dei livelli di pressione arteriosa;
⏺️ Altre alterazioni dell’omeostasi;
⏺️ Disturbi o patologie non traumatiche di testa (compreso lo splancnocranio, la “faccia”) e collo, ad es. disturbi cervicali / cervicalgia (cefalea cervicogenica), disturbi temporo-mandibolari (l’articolazione della mandibola con il cranio), problematiche a carico del naso e dei seni paranasali (rino-sinusiti), patologie dell’orecchio, malattie dell’occhio (come il glaucoma ad angolo chiuso), etc…
⏺️ Patologie psichiatriche.

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LE CARATTERISTICHE PIU’ RILEVANTI DELLE CEFALEE PRIMARIE

👥 Il mal di testa, o cefalea, è un sintomo che colpisce almeno una volta nella vita la maggior parte di noi.

👉❗️ Prevalentemente la cefalea è benigna, sporadica e non disabilitante ma altre volte può necessitare di attenzione poiché sintomo di una condizione patologica sottostante o in quanto sindrome che, anche se benigna, può interferire anche in modo significativo con le attività della vita quotidiana e ridurre la qualità di vita.

Le caratteristiche più rilevanti, solitamente, sono:
1️⃣ l’intensità, la localizzazione e la qualità del dolore;
2️⃣ la presenza e la tipologia dei sintomi associati all’attacco di mal di testa, ad es. segni o sintomi neurologici focali transitori (aura), nausea/vomito, ipersensibilità alla luce (fotofobia), ipersensibilità ai suoni (fonofobia), etc.;
3️⃣ la durata dell’attacco;
4️⃣ la frequenza degli attacchi;
5️⃣ l’effetto del disturbo sulle attività di vita quotidiana.

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SOFFRI DI MAL DI TESTA (O CEFALEA)? 🤕
FACCIAMO CHIAREZZA.

Classificazione cefalee: primarie e secondarie.

1️⃣ CEFALEE PRIMARIE: sindromi (segni e sintomi) che costituiscono esse stesse la patologia.
☝️Queste condizioni sono del tutto benigne, e l’obiettivo terapeutico sarà quello di curare i sintomi: ridurre l’intensità, la durata, la frequenza degli attacchi di cefalea, diminuendo quindi la disabilità associata e migliorando la qualità di vita.

Tra le forme più diffuse di cefalea primaria possiamo annoverare:
* l’emicrania, con o senza aura;
* la cefalea di tipo tensivo;
* le cefalee autonomico-trigeminali (ad es. la cefalea a grappolo).

🔜 La classificazione ed il conseguente trattamento di queste forme di mal di testa si basa sulle caratteristiche degli episodi ➡️ SEGUE POST!

2️⃣ CEFALEE SECONDARIE: sintomi secondari (causati) da una patologia sottostante.
In questo caso l’obiettivo terapeutico sarà quello di risolvere/gestire la condizione patologica che sta causando dolore alla testa.

📚 In aggiunta, le società scientifiche di riferimento (l’International Headache Socety e l’International Association for the Study of Pain), individuano un’altra classe di disturbi: le neuropatie dolorose dei nervi cranici e gli altri dolori oro-faciali.

🔺Uno dei motivi che rende complesso l’inquadramento delle cefalee è che tutte le condizioni che possono determinare una cefalea secondaria, possono anche peggiorare le caratteristiche cliniche (ad es. intensità, frequenza, durata) di una cefalea primaria preesistente.

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📚Fisiocare al Master in fisioterapia in ambito muscoloscheletrico e reumatologico dell'Università di Perugia!

👉Il dott. Mario De Marco e il dott. Michele Schiappoli si sono occupati del primo seminario.

🍀Un in bocca al lupo ai nuovi iscritti e ai colleghi che affronteranno questo percorso!

🚫Ci sono molte condizioni che possono rendere difficile, scomoda o controindicata la posizione di caviglia e piede propria del plank.
Pensiamo ad un alluce valgo o rigidus, specie se dolente, a una distorsione di caviglia recente, a una tendinopatia del tibiale anteriore, a una fascite plantare molto irritabile, etc…

❇️Sappiamo però quanto possa essere utile il plank sia in allenamento che in riabilitazione!

💡Ecco una proposta per poter svolgere quest’esercizio senza sovraccaricare il complesso caviglia-piede, usufruendo di un mattoncino Yoga.

📚 E’ stato dimostrato da studi recenti che questo tipo di esercizio determina un’attivazione muscolare simile a quella del plank tradizionale a terra e, di conseguenza, che questo esercizio costituisca una valida alternativa per chi, per qualsiasi motivo, non desideri svolgere il plank con i piedi a terra.

🏠 Se vogliamo allenarci a casa e non disponiamo di un mattoncino Yoga,possiamo utilizzare dei libri o una serie di asciugamani per riprodurre un’altezza di circa 10 centimetri.

❗️ E’ importante infine ricordare i principi del plank statico al pavimento.

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FISIOCARE plank con piedi in scarico DOLORE O FASTIDIO ALLE CAVIGLIE O AI PIEDI FACENDO IL PLANK? E' SUFFICIENTE UN PICCOLO RIALZO PER ESEGUIRE QUESTO ESERCIZIO SENZA PROBLEMI Non è la prima vol...

Le Dott.sse Anna Sofia Fabrizi e Alessia Giuliani ci svelano i punti chiave dell’approccio fisioterapico ai vari problemi legati all’edema linfovenoso, dopo il percorso di perfezionamento frequentato a Mestre con Jean Paul Belgrado, PhD, fisioterapista-ricercatore.

A breve seguiranno un articolo sul nostro sito e dei post sui nostri social su quest’argomento.

Seguiteci per rimanere aggiornati ✨

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Ormai il 2022 è terminato, ma l'attenzione verso alcune patologie, quali la cefalea di tipo tensivo, deve rimanere❗️

🔎Approfondiremo a breve questo disturbo...

🌀 Stay tuned 🌀

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FACCIAMO CHIAREZZA: DEFINIZIONI, SEGNI, SINTOMI E DIFFICOLTA’

🦵Tendinopatia achillea: condizione persistente caratterizzata da dolore a livello del tendine d'Achille (tra il polpaccio e il calcagno) e da una perdita di funzione ("difficoltà di movimento"). 
È una patologia molto diffusa (sportivi professionisti, amatoriali ma anche sedentari), la prevalenza è superiore al 6% e talvolta bilaterale. 

➡️ Tendinopatia della porzione media: sintomi dolorosi a livello del terzo medio del tendine (fig.1). Può essere presente un ispessimento o un gonfiore più generalizzato (riscontrabili ad occhio nudo/palpazione o ecografia/risonanza magnetica).

➡️ Tendinopatia inserzionale o entesopatia: sintomi in zona inserzionale a livello del calcagno (vedi figura 2). Alla radiografia possibile presenza di speroni calcaneari/calcificazioni entesopatiche. 

❗️N.B. Il valore dei suddetti reperti identificabili mediante esami strumentali non è ancora stato chiarito fino in fondo. 

🪫Il dolore tendineo è tipicamente legato al carico, quindi agli stimoli meccanici. Chi soffre di tendinopatia achillea avrà probabilmente difficoltà a svolgere alcune attività: scendere le scale, correre o camminare, saltare, andare sulle punte, svolgere specifiche attività sportive o lavorative,etc.

‼️N.B. Il dolore tendineo, presente a inizio attività, tende a migliorare dopo una fase di "riscaldamento".  Si parla di irritabilità se tale dolore si ripresenta e perdura fino al risveglio. Questo secondo fenomeno spesso indica che il carico (stimolo meccanico) somministrato al tendine era eccessivo in quella determinata fase. 

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