Elena DM MassoFisioterapista

Mi prendo una piccola pausa!!

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A presto!!! 👋🏼👋🏼

FIBROLISI

La fibrolisi diacutanea ha come obiettivo la gestione e risoluzione di sindromi algiche mio fasciali, causate principalmente da triger point, densificazioni della fascia e esiti post traumatici.
Si possono trattare le principali patologie come ad esempio:
- Dolori cronici di tutti i distretti osteo articolari
- Dolori acuti
- Trattamento di cicatrici
- Trattamento di strappi muscolari
- Rieducazione funzionale.

I ganci trovano la loro massima applicazione nel creare spazio tra i setti muscolari, rompono le aderenze, riducendo le cicatrici, …
Il genius, invece, trova la sua massima applicazione nel disinnescare i punti triger e dissolvere le stratificazioni di tessuto connettivo.

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Centro commerciale La Piazza a Favaro Veneto

Eh si… molte volte il dolore cervicale è causa di stress, pensieri, sovraccarichi emotivi, preoccupazioni, …
Il mio/nostro lavoro è anche psicologico; a volte basta saper ascoltare, basta saper dire una parola giusta al momento giusto, basta dare conforto, supportare, dare sollievo con attenzioni e piccoli gesti mentre le mie/nostre mani lavorano.

Amo il mio lavoro anche per questo!!!

IL COLLO MI FACEVA MOLTO MALE…

Così ho smesso di indossare abiti stretti, ho cambiato sedia, ho comprato guaine ortopediche, ho fatto yoga, pilates, sono andato/a da chiropratici e medici di tutti i tipi, ma il dolore continuava, un peso, un un carico, un fastidio, un disturbo che non mi lasciava nemmeno dormire e A volte facevo fatica a respirare...

E cosa hai fatto??

Sono andato/a da una Strega, una donna Saggia che mi ha detto che era perché avevo dei carichi e caricavo troppo e da molto tempo.

Come faceva a saperlo??

Solo guardando la mia colonna tesa e compressa, solo sentendomi con il suo tocco di mani vecchie e sagge sulla mia pelle nuda lei lo sapeva...

E cosa ti ha detto???

Ha detto... Tante pressioni hai sopportato nel corso degli anni, tanto dolore e rancore che hai perso il conto, porti il peso del mondo proprio e degli altri ...

E poi ho espirato tutto il respiro che trattengo da più di due decenni...

Ti ha detto come guarire, come curarti?

Lei ha preso le mie mani sulle sue, in quelle mani di vecchia Saggia, mi ha fatto abbassare le mani, mollare le spalle, sollevare il mento e si è fermata dietro di me. Le sue labbra mi hanno sfiorato l'orecchio e mi hanno detto dolcemente:

′′ Non è tutta colpa tua ′′

′′ Non tutto è una tua responsabilità ′′

′′ Non puoi fare tutto ′′

′′ Non puoi risolvere tutto ′′

′′ Non devi accettare tutto ′′

E i miei occhi hanno iniziato a piangere lacrime spessi come cristalli rotti, c'è stato un momento in cui ho pensato che avrei pianto sangue, di tanto dolore che stavo provando.

A poco a poco le mie spalle sono tornate al loro posto, il mio collo si è diventato morbido e si è rialzato, la schiena si è alzata come anni fa non succedeva, e ho ascoltato le mie ossa emettere uno scricchiolio spaventoso...

Il peso del mondo era sceso dalle mie spalle, il peso dei dolori del passato era finalmente sceso a terra e doveva essere usato come scalino...

La strega ti ha detto qualcosa??

I suoi occhi intensi e magnetici mi guardarono in attesa e disse:

′′ Ci sono dolori che si caricano nel cuore e quelli non c'è modo di toglierli facilmente, impara a mollare a lasciare andare il passato o finirai per annegare il tuo futuro... e comprendi anche che la mancanza di perdono non fa più male di chi non può perdonare ".

Autore sconosciuto

Massaggio drenante pre e post trattamento dopo la prima seduta. 👇🏼

Che cos’è il nassaggio drenante o linfodrenante?

È un particolare tipo di massaggio che agisce sulla circolazione linfatica, elimina o riduce i ristagni di linfa e ne attenua i sintomi o i disturbi che ne possono conseguire.
In particolare è utile per contrastare il gonfiore e l'edema che tipicamente si manifestano quando la circolazione linfatica non è ottimale.

Apporta benefici anche a livello muscolare e mentale, esercitando un'azione rilassante complessiva.

Diversi tipi di massaggio linfatico possono essere eseguiti sia in ambito medico (qualora ci sia la necessità di stimolare e favorire una circolazione linfatica rallentata e i disturbi da essa indotti); sia in ambito prettamente estetico, ad esempio, come trattamento adiuvante contro gli inestetismi della cellulite.

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🥂❤️BRINDIAMO AL NOSTRO PRIMO ANNIVERSARIO! 🥂❤️

È già passato un anno dal trasferimento della nostra attività al nuovo studio, in Via Triestina 54, interno 22!
Un collega è in ferie ma la psicologa e la masso fisioterapista ci sono 🤪

Anche per me è arrivato il momento di prendermi una piccola pausa!!! 😎

Sarò chiusa per corso di aggiornamento e Ferie da oggi al 14 luglio
Tornerò operativa a lavoro da Lunedì 15 Luglio

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👋🏼 👋🏼

MUSCOLO PSOAS
SEMPRE CONTRATTO?

Ecco perché il solo
STRETCHING non aiuta

Una strategia estremamente comune utilizzata per alleviare tensione al livello dello Psoas è quella di fare
stretching all’infinito senza ottenere benefici nel lungo periodo.

PERCHÈ QUESTO
DA SOLO NON BASTA?

Lo Psoas, per essere precisi lleopsoas, è in realtà un muscolo composto, costituito dal Grande Psoas (che ha origine dal tratto della colonna tra T12 e L5)
e dal muscolo Iliaco (che origina dalla parte interna della fossa iliaca).
Questi si uniscono poi nella cavità pelvica per formare l'leopsoas e si dirigono verso il fronte mediale del femore.

Ma quello che spesso non viene considerato è che il suo ruolo cruciale per il corpo dipende anche dal fatto che si congiunge ad un altro muscolo molto importante, il DIAFRAMMA, nel punto chiamato plesso solare. Cioè un'area dietro lo stomaco che coincide in un vero e proprio network di numerosi nervi.
Questo fa si che i flessori dell'anca vengono percepiti sempre contratti e quindi essere limitanti
nella funzione di estensione o rotazione

Ciò può dipendere dalla poca capacità di utilizzare il diaframma!

Per questo stretchare lo Psoas può portare sollievo imminente ma non nel lungo periodo, se non si fa un lavoro specifico sulla respirazione.

Durante l'inspirazione il diaframma si contrae e si abbassa
Mentre durante l'espirazione risale e si rilassa

Ma cosa succede se si respira in modo disfunzionale?
(Ossia si nota un diaframma incapace di contrarsi e rilassarsi appieno?)

Ciò ha un effetto diretto sullo stato del muscolo ILEOPSOAS
- Inspirazione breve e toracica (il diaframma non si contrae adeguatamente)
- espirazione breve e debole,
- Gabbia toracica nel tempo perde sempre più mobilità rimanendo bloccata anteriormente
- Il Bacino tende ad orientarsi in avanti
- Il tratto lombare tende a iperestendere
Di conseguenza l’Ileopsoas diventa cronicamente contratto

Questo tipo di dinamiche avvengono per tutti i gruppi muscolari del corpo

Di conseguenza è inutile incolpare questo o quel muscolo se si percepiscono troppo tesi, contratti, o deboli...
Se certe articolazioni o segmenti ossei sono bloccate, questo dipende da come la struttura lavora nell'insieme!

Quindi cosa è più utile fare nel caso dell’Ileopsoas?
Tutto inizia e finisce sempre con la zona del CORE.
A prescindere dal tipo di disallineamento è fondamentale capire perchè il core non consente al bacino
ed al torace di essere
"migliori amici".
Bisogna quindi partire dal ruolo del:
Muscolo DIAFRAMMA,
Muscolo TRASVERSO,
PAVIMENTO PELVICO
e dall’utilizzo della MUSCOLATURA DEL BACINO

Per saperne di più contattami.

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DI COSA MI OCCUPO

• Massaggi:
decontratturanti,
sportivi,
drenanti,
anticellulite,
rilassanti, …
• Digitopressione
• Terapia manuale
• Riabilitazione
• Ginnastica posturale e rinforzo muscolare
“ Terapia fisica:
Tecar,
Ultrasuono,
Elettrostimolazione,
Tens
• Bendaggi funzionali
• Kinesiotaping

Presto altre novità!

Per informazioni chiamate o scrivete al: 333 977 1090

Mi trovo presso:
Centro Commerciale La Piazza 54
Favaro Veneto

TECARTERAPIA

La definizione completa di Tecarterapia é: “Trasferimento energetico capacitivo-resistivo”

La Tecarterapia è un metodo di cura non invasivo che si basa sull’utilizzo di radiofrequenze in grado di stimolare risposte biologiche nei tessuti, sia superficiali che profondi.

Il suo grande vantaggio è quello di permettere la regolazione dell’intensità delle frequenze, in modo da controllare la profondità di azione e agire direttamente e precisamente sulla parte di tessuti lesionati o infiammati.

Queste onde radio, portate a contatto con i tessuti, generano calore in profondità e stimolano così la guarigione dei tessuti stessi, grazie all’aumento della microcircolazione e alla vasodilatazione.

La microcircolazione è uno dei fattori più importanti per la auto-rigenerazione e la auto-riparazione dei tessuti.

Uno dei modi migliori per stimolare la circolazione è quella di generare calore e la Tecarterapia fa esattamente questo: sfrutta la diatermia per generare calore nel punto specifico in cui è necessario agire.
“Diatermia” significa: calore attraverso. Nel caso della Tecar si indica: calore generato dall’interno.

É quindi una termoterapia perché genera calore ma, a differenza di altre, il calore è endogeno, ossia: non è il macchinario a produrre il calore. L’energia che la macchina emana e direziona stimola i tessuti così da far produrre a loro il calore.

COME FUNZIONA

Con la Tecar si possono utilizzare due diverse tipologie di elettrodi: capacitivo e resistivo.
Il primo agisce sui tessuti molli ad alto contenuto di acqua come i muscoli e i vasi sanguigni; il secondo ha maggior effetto in tessuti con minor concentrazione di acqua come tendini, ossa, tessuto adiposo e articolazioni.
Durante il trattamento è possibile utilizzare entrambi gli elettrodi in maniera alternata.

In opposizione al punto da trattare viene posizionata una piastra metallica, che dialoga con l’energia trasmessa dall’elettrodo e permette di “guidare” le onde radio a frequenza controllata.

In base alla differente patologia il terapista regola la quantità di energia da trasferire ai tessuti. Così determina anche la profondità d’azione delle radiofrequenze.

BENEFICI

La Tecarterapia è particolarmente indicata per la cura di queste patologie:
* Contratture
* Stiramenti
* Strappi muscolari
* Distorsioni
* Micro fratture
* Traumi
* Ematomi
* Edemi
* Tendiniti e Tendinosi
* Epicondiliti e Epitrocleiti
* Artrosi
* Tensioni
* Cervicalgie
* Lombalgie
* Sciatalgie
* Ernie del disco
* Colpi di frusta
* Gonartrosi
* Condropatie
* Fascite plantare
* altre patologie infiammatorie di natura muscolo-scheletrica.

CONTROINDICAZIONI

La terapia va evitata in caso di:
* angina e importanti disfunzioni cardio-vascolari
* tromboflebiti
* tumori
* pacemaker e impianti attivi in generale
* impianti ferromagnetici (protesi, clips, ecc.)

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Pronti!!! 💪🏻💪🏻

GINNASTICA POSTURALE

È una disciplina che ha l’obiettivo di migliorare la postura tramite un percorso di rinforzo del tono muscolare.

I problemi posturali possono infatti essere la causa di numerosi dolori e fastidi che vanno da un semplice mal di schiena a problemi più importanti, come ad esempio scoliosi o cifosi.

La ginnastica posturale può basarsi su un approccio preventivo oppure essere antalgica: per chi ha dolori e patologie.

Si tratta di un’attività basata su trattamenti specifici, che cambiano a seconda del paziente, volti a rinforzare i muscoli statici e dinamici del corpo, ovvero tutta la muscolatura che influisce su sostegno e movimento.

I benefici che si possono ottenere attraverso la ginnastica posturale sono molteplici:
* Migliorare la postura e acquisire gli adeguati schemi motori
* Prevenire dolori articolari e muscolari
* Sciogliere le tensioni muscolari e articolari
* Rinforzare tutta la muscolatura che viene coinvolta nell’equilibrio
* Migliorare l’elasticità, la coordinazione e le abilità motorie
* Migliorare la gestione dello stress grazie a una corretta respirazione
* Aumentare le performance sportive
* Ridurre i rischi di infortunio

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Via Triestina 54, interno 22
Presso Centro commerciale La Piazza 😉

Si ricomincia a pieno ritmo!!!
Dopo le feste natalizie 🎄
di nuovo operativa 💪🏻

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Freddo e acciacchi ❄️

Con l'arrivo del freddo e della stagione invernale, molte persone avvertono un aumento del dolore muscolare.
Perché accade?

Il freddo può avere un impatto significativo sui muscoli in diversi modi:
- Contrazione muscolare
- Ridotta circolazione
- Meno attività fisica

Cosa si può fare?
Sicuramente i rimedi principali sono lo Stretching: per detendere tutte le tensioni muscolari che si formano, e fare un ciclo di Massaggi per decontratturare e rilassare la muscolatura

Per saperne di più e per aiutarti a risolvere anche questi acciacchi Contattami!!

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Novità in studio!

Che abbiamo cambiato lo studio di FAVARO, ve lo avevo già detto.
Che oltre al Dr. Massimo Agnoletti - Psicologo e me, troverete anche Elena De Minicis invece, ve lo dico ora! ☺️

Ci trovate a Favaro Veneto, presso il centro commerciale La Piazza, via Triestina 54, int. 22.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI 💪💪💪
Ritrovo Porta Rossa alle ore 9.00 - Parco San Giuliano Mestre con i nostri istruttori qualificati
🔝🔝🔝🔝🔝💪💪
info 345 111 7985

💪🏻

💪🏻💪🏻

Eccoci!
Siamo Elena, Nada e Marco.
Il 15 e 16 Aprile saremo all’UMF al Parco di San Giuliano.
…a correre??? NOOOO
…ai ristori??? NOOO
…a scandire il tempo? NOOO
Saremo i “vostri scaccia mali”! Ci prenderemo cura di Voi per rimettervi in forma se durante la gara ci fosse necessità e per rigenerarvi alla fine della vostra prestazione.
Saremo i Vostri massaggiatori (Nada e Marco) e massofiosioterapiata (Elena).

…ecco un’altra ragione per iscrivervi alla 6H, 12H, 24H e 24H staffette…se non lo avete ancora fatto 😉

Ultramarathon Festival Venice

PIEDE VARO

Il piede equino-varo ( o piede torto) è caratterizzato da flessione plantare, inclinazione verso l'interno del calcagno e dall’adduzione dell'avampiede, visivamente riconoscibile dal calcagno piegato verso l’esterno (iI piede appoggia al suolo solo con il bordo esterno mentre l’interno resta sollevato).

Classificazione:
- Piede cavo posteriore ,dovuto ad una verticalizzazione del calcagno;
- Piede cavo anteriore, derivato da una plantarflessione dell’avampiede;
- Piede cavo misto, che interessa entrambe le parti del piede.

Può dipendere da diverse cause; scheletriche, post traumatiche o neurologiche (da non sottovalutare).

Queste deviazioni vengono riscontrate in epoca prenatale e tenute sotto controllo per tutta la prima infanzia.
Nella maggioranza dei casi sono utili semplici accorgimenti come ad esempio l’ortesi (plantare).

Sintomi nell’adulto
- Calli;
- Crampi muscolari;
- Dolore al Piede;
- Dolore al Tallone;
- Metatarsalgia;
- Perdita di equilibrio.

Più raramente:
- Dito a martello;
- Dolore all'anca;
- Dolori Articolari;
- Iperlordosi;
- Mal di Schiena;
- Rigidità articolare;
- Talloni Screpolati.

Conseguenze:
- Instabilità della caviglia;
- Artrosi della caviglia;
- Disturbi del tendine peroneo;
- Fratture da stress del 5° metatarso;
- Sindromi da impingement della caviglia;
- Deformità delle dita (dita ad artiglio);
- Mal di schiena;
- Iperlordosi;
- Rigidità articolare;
- Squilibrio del ginocchio.

In età adulta lo specialista può consigliare diverse terapie conservative che prevedono l’utilizzo di scarpe e di plantari ortopedici associati a sedute fisioterapiche e di ginnastica correttiva.
Nei casi più gravi è necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico.

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SPALLA CONGELATA

Detta anche capsulite adesiva, è una condizione dolorosa della spalla che si manifesta appunto con dolore, rigidità articolare e limitazione nei movimenti.
Colpisce specialmente le donne.
E’ una sindrome che può diventare cronica e portare ad una progressiva perdita di mobilità ed elasticità dell’articolazione.
Nella spalla congelata, la capsula si ispessisce cicatrizzando i tessuti (aderenze) che la compongono sino a rendere i movimenti sia attivi che passivi, molto difficili.

Le cause non sono sempre note ma tra alcuni fattori di rischio che possono portarne allo sviluppo si elencano:
- Immobilizzazione forzata dell’arto ( a seguito di fratture, interventi chirurgici o traumi);
- Diabete;
- Morbo di Parkinson;
- Alcune patologie legate alla tiroide;
- Malattie cardiovascolari.

I sintomi tipici sono dolore, rigidità articolare e limitazione del movimento ed hanno in genere 3 fasi:
- Il “congelamento”, la fase dolorosa ( 2 -9 mesi). Rigidità e limitazione nei movimenti aumentano gradualmente. Il dolore può peggiorare durante la notte e quando si dorme sul fianco interessato.
- Fase “congelata” ( 4-12 mesi) Il dolore si riduce poco alla volta ma la rigidità e la limitazione nei movimenti permangono e possono peggiorare. Sono coinvolti tutti i movimenti della spalla ma il più colpito è la rotazione esterna dell'articolazione..
- II "disgelo ( da 1 a 3 anni). Il dolore e la rigidità man mano scompaiono e il movimento ritorna gradualmente alla normalità.

Trattamenti:
- Farmaci antinfiammatori (FANS);
- Fisioterapia;
- Iniezioni di corticosteroidi per alleviare il dolore e migliorare la mobilità articolare;
- Riposo assoluto per qualche giorno della spalla e dell’arto coinvolto;
- Applicazioni di acqua calda o acqua fredda sulle zone doloranti, specialmente in fase acuta;
- Intervento chirurgico in artroscopia, nei casi più gravi.

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Buon 2023 a Tutti!!!