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Una pagina nata per condividere le cose belle che vedo nei miei viaggi.

Photos from arachebeo's post 13/09/2024

IL MUSEO NAZIONALE DEL BARGELLO
"Il Museo Nazionale del Bargello ospita, all’interno del più antico palazzo pubblico di Firenze, la più importante collezione al mondo di scultura italiana del Rinascimento. Da non perdere, i capolavori di grandi artisti come Donatello, Verrocchio, i Della Robbia, Michelangelo, Giambologna e Cellini.
Il palazzo stesso, fondato nel 1255, è un monumento di grande fascino: nato come primo edificio di destinazione pubblica della Firenze medioevale, divenne poi sede dei Podestà – come narrano i tanti stemmi incastonati nelle mura del Cortile – per essere poi destinato a carcere a partire dalla seconda metà del Cinquecento, diventando sede del Bargello, cioè il capo della polizia cittadina".
(Foto Claudio Ruberti)

https://bargellomusei.it/musei/museo-nazionale-del-bargello/

Photos from arachebeo's post 13/09/2024

JESSICA PRATT A FIRENZE
Un "delirio" di nome e di fatto è stato il concerto che Jessica Pratt ha tenuto, ieri, al teatro del Maggio Fiorentino, passando da Lucia e Elvira, da Emilia a Linda con una proprietà stilistica, una forza interpretativa e uno sfavillio di sovracuti da lasciare letteralmente rapito il pubblico, che ha ripagato tanta generosità con un'ovazione interminabile. Serata indimenticabile!
(Testo Marco Gallizioli - foto Claudio Ruberti ).
Jessica Pratt

Photos from arachebeo's post 01/09/2024

IL TEATRO OLIMPICO DI VICENZA
"E' una delle meraviglie artistiche di Vicenza.
Nel 1580 il Palladio ha 72 anni quando riceve l'incarico dall'Accademia Olimpica, il consesso culturale di cui egli stesso fa parte, di approntare una sede teatrale stabile. Il progetto si ispira dichiaratamente ai teatri romani descritti da Vitruvio: una cavea gradinata ellittica, cinta da un colonnato, con statue sul fregio, fronteggiante un palcoscenico rettangolare e un maestoso proscenio su due ordini architettonici, aperto da tre arcate e ritmato da semicolonne, all'interno delle quali si trovano edicole e nicchie con statue e riquadri con bassorilievi".
(Foto Claudio Ruberti)
https://www.teatrolimpicovicenza.it/il-teatro/presentazione

Photos from arachebeo's post 24/08/2024

I MOSAICI DEL DUOMO DI PESARO
Assolutamente da visitare!
"Il Duomo di Pesaro si trova in prossimità di una delle quattro porte di accesso dell’antica città romana di Pisaurum e fu costruito su una basilica del VI secolo d.C., la quale a sua volta sorgeva sui resti di un edificio romano più antico (forse una “Domus ecclesiae”) adibito al culto cristiano. Scavi condotti all’interno del Duomo negli anni ’90 del secolo scorso hanno portato alla luce gli originari pavimenti in mosaico attribuibili agli edifici preesistenti. Il mosaico inferiore, il più antico, è posto a 2,10 m. dal piano di calpestio attuale ed era pertinente ad un edificio sacro paleocristiano distrutto da Vitige re dei Goti nel corso della Guerra Gotica (535-553 d. C.) e del quale si intravedono solo alcune porzioni attraverso le lacune del mosaici superiore. Il secondo mosaico, o litostroto superiore, è posto a 1,60 m. dal piano di calpestio attuale ed è databile al VI secolo in base ad un'iscrizione posta sullo stesso mosaico e rinvenuta durante i lavori di scavo iniziati nel 1990".
(Foto Claudio Ruberti)

24/08/2024

Il XLV Rossini Opera Festival si è concluso, ieri, con una bella esecuzione de "Il viaggio a Reims" in forma di concerto. Sotto ogni punto di vista è stata un'edizione magnifica, degna di Pesaro, capitale italiana della cultura. Il mio più sentito ringraziamento (da spettatore che del Rof ha perso, negli anni, solo cinque edizioni) al sovrintendente Ernesto Palacio, al Direttore artistico, Juan Diego Florez e al Direttore generale, Cristian Della Chiara per aver pensato, organizzato e prodotto un festival che per una ventina di giorni ha saputo fornire straordinari shock musicali, a partire da una produzione storica come quella dell'ERMIONE. Poi, su tutto, per me, rimarranno la grandiosa concertazione di Michele Mariotti e la galvanizzante interpretazione di Anastasia Bartoli proprio in "Ermione", la formidabile performance di Nicola Alaimo ne "L'equivoco stravagante", la bellezza della musica di "Bianca e Falliero", e, infine, l'emozione elevata a potenza del concerto di Daniela Barcellona Vitiello. Cito solo quelle che soggettivamente sono state le vette emotive di un festival meraviglioso e indimenticabile, caratterizzato da una qualità artistica elevatissima... Dunque, grazie Pesaro, grazie Rossini, grazie ROF, in attesa di nuovi e impensati traguardi.
(Foto Claudio Ruberti - testo Marco Gallizioli).

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22/08/2024

Il Rossini Opera Festival ha la sua Imperatrice: Daniela Barcellona Vitiello. Il concerto di Belcanto di oggi non solo è stato straordinariamente ricco e superbamente cantato, ma è risultato commovente. Lo devo proprio confessare: con la cavatina di Tancredi mi sono scese le lacrime per tante ragioni. Lacrime di riconoscenza nei confronti della vita che mi ha permesso di godere di tante forme di bellezza; lacrime di nostalgia per quel ragazzo che ero, oltre per la folta chioma perduta; lacrime di pura emozione nel ricordo di uno spettacolo che segnava il mio primo ROF senza un amico carissimo, venuto a mancare davvero nel fiore dei suoi gentili anni... Lacrime che sono la vita, con le sue assurde, impreviste, inimmaginabili giravolte e contraddizioni, quella vita che Daniela ha saputo risvegliare in me, ma credo - in forme differenti e personali - in moltissimi dei presenti. Un canto che in-canta è quello che Daniela, grazie al superbo accompagnamento di suo marito, Alessandro Vitiello (eccellente pianista), ha saputo regalarci. Grazie al Rof e grazie a chi questo Rof l'ha pensato e curato per donarlo a noi semplici e riconoscenti spettatori!
(Foto Claudio Ruberti - testo Marco Gallizioli).

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20/08/2024

Cosa vuol dire recitar-(benissimo)-cantando(superbamente)? Lo spiega, senza parole ma con l'autorevolezza della sua arte magistrale, Nicola Alaimo, che ho ancora una volta avuto il piacere di applaudire al Rossini Opera Festival di Pesaro ne "L'EQUIVOCO STRAVAGANTE". È grazie ad artisti del suo calibro che il mondo operistico può vivere e prosperare. Grazie davvero a Nicola e, con lui, a tutti gli altri bravissimi artisti impegnati nell"esilarante produzione, con menzione speciale per un direttore davvero maiuscolo, quale è Michele Spotti. W Rossini e W il ROF!
(Foto Claudio Ruberti - testo Marco Gallizioli).

17/08/2024

CONCERTO DI BELCANTO: SARA BLANCH
Bravissima e piena di charme, in primo luogo vocale e poi anche nell'abitare il palcoscenico, la cantante sp****la ha accarezzato il Belcanto da camera, come mi piace chiamarlo, con dolcezza, simpatia e sfrontatezza, a seconda delle diverse atmosfere, per approdare alle grandi pagine rossiniane. In particolare, la meravigliosa SQUALLIDA VESTE E BRUNA, dal "Turco in Italia", interpretata come se fosse in scena. Come bis, Zarzuela e Massenet, da brivido.
Alessandro Benigni, oltre ad accompagnare al pianoforte la cantante, ha poi superbamente interpretato due "Péchés de vieillesse".
Quindi, mi ripeto: W la musica, W Rossini e W questo bellissimo ROF. Sì, bellissimo e lo dico in barba a tutti i lamentanti cronici.
(Foto Claudio Ruberti - testo Marco Gallizioli)

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15/08/2024

CONCERTO DI BELCANTO: PIETRO SPAGNOLI
Questa edizione del Rossini Opera Festival continua a sorprendere con un'offerta musicale di straordinaria levatura. Pietro Spagnoli, a 35 anni dal debutto a Pesaro, può sfoggiare una voce potente, con acuti sicuri e timbratissimi, a servizio di un modo raffinatissimo e vibrante di porgere la parola cantata, che sia Rossini, Verdi o Puccini. In questo concerto, poi, è stato superbamente accompagnato al pianoforte da Giulio Zappa, di cui sorprende ogni volta di più la capacità di elevare a potenza le qualità dell'artista al quale offre il suo magistero. Commoventi i due momenti affidati alla sua interpretazione. Personalmente, sono stato colpito e affondato dalla Barcarola di Alfredo Casella.
Sempre di più: W IL ROF.
(Foto Claudio Ruberti - testo Marco Gallizioli)

12/08/2024

Anastasia Bartoli, questa sera, alla prima dell'ERMIONE di Rossini, in scena al XLV Rof di Pesaro, ha scritto una pagina storica nella storia del Festival, ispirata dalla bacchetta magistrale di Michele Mariotti e dalla ricercata atmosfera da "Empire à la fin de la decadance" proposta dalla regia di Erath. La voce di Anastasia, potente e sicura, ha perlustrato ogni anfratto della difficilissima parte della protagonista, senza arretrare di un passo davanti alle volate belcantistiche, agli acuti lancinanti come il pugnale che viene offerto a Oreste perché uccida il fedifrago Pirro, ai "pianissimo" resi dolenti della nostalgia e del rammarico. Tuttavia, ciò che più mi ha colpito in lei è stato lo scavo interpretativo con cui ogni parola è stata concepita, il cesello con cui anche il respiro diventa espressivo, a servizio di uno spettacolo che lascia letteralmente "bouche bée". Da spettatore, da fan di Rossini, non posso che dire grazie a questa artista che con la sua sensibilità rende la vita di noi appassionati decisamente più bella. Beh, poi ci sono anche la classe di Juan Diego Florez e il virtuosismo di Enea Scala, ovviamente, che con il soprano, creano momenti di indimenticabile bellezza, ma chi mi ha folgorato a 220 volt, lo devo confessare, è stata questa magnifica Ermione. W Rossini e W il ROF!
Anastasia Bartoli
(foto Claudio Ruberti - testo Marco Gallizioli)

10/08/2024

BIANCA E FALLIERO ha inaugurato con successo la 45° edizione del Rossini Opera Festival: la partitura, sublime, meravigliosa ci regala, tra tanti momenti incantati, due duetti di un ricamo vocale stupefacente, ieri eseguiti da Jessica Pratt, BIANCA, in stato di grazia e Aya Wakizono, puntualissima ed espressiva, anche se un po' chiara, come mezzosoprano, per una parte come quella di FALLIERO, che non è fatta solo di acuti. Korchak è stato un padre crudele e meschino come solo nell'opera se ne incontrano, e vocalmente sfolgorante. Il giovane Capellio ha sfoggiato un nobile portamento e una voce espressiva e vellutata. Regia e scene? Bah, da insegnante direi: 6-, ossia una di quelle sufficienze tirate perché si vede l'impegno, ma il genio è altra cosa. Un plauso speciale al mio anziano vicino di poltrona, che si è agitato, preoccupato, commosso fino al pianto durante i diversi passaggi emotivi dell'opera, tanto da sembrarmi il contrappunto della misteriosa donna anziana che la regia ha fatto muovere qua e là in scena in maniera - diciamolo - pretestuosa e inutile. Se lei era (forse) una proiezione anziana di Bianca, allora, chissà, io avevo vicino un FALLIERO agé molto più interessante e vitale. Comunque, viva Rossini e viva il ROF!
(Foto Claudio Ruberti - testi Marco Gallizioli).

Photos from arachebeo's post 29/07/2024

PIENZA
La storia della città ideale è strettamente legata a Papa Pio II, che realizzò il sogno di ripensare il borgo natale, trasformandolo in un centro urbano ispirato ai principi architettonici e urbanistici del Rinascimento. Giovanni Pascoli lo descrisse come “nato da un pensiero d'amore e da un sogno di bellezza”.
Pio II affidò la rielaborazione di Pienza a Bernardo di Matteo Gambardelli detto il Rossellino, allievo del più famoso Leon Battista Alberti. I lavori durarono tra il 1458 e il 1462 e interessarono l'antico borgo fortificato di Corsignano.
(Foto di Claudio Ruberti)
travel

29/07/2024

Un maggiolino di Toscana!
(Foto di Claudio Ruberti)

Photos from arachebeo's post 28/07/2024

IL CASTELLO DI SORTEANO
"La struttura, massiccia e imponente, permette una visita che riporta alle suggestioni della vita delle guarnigioni che ospitava, sia percorrendo i passaggi di ronda fino ai torrioni laterali, sia salendo le ripide scale del mastio fino a giungere alla sommità da cui si gode un bel panorama.
Anche il parco intorno al Castello, composto di lecci secolari, amplifica la bellezza del luogo, creando un distacco e un isolamento dal paese sottostante che rende ancora più suggestivo l'insieme e permettendo momenti di pace e di relax nell'attiguo Parco della Pace".
(Foto di Claudio Ruberti)

Photos from arachebeo's post 21/07/2024

Qualche scatto da Cingoli (Marche).

29/06/2024

ROMA: INFUOCATA DI BELLEZZA.
Sospesi tra sogno e realtà, cercando di sopravvivere ai 37° di temperatura, vi dedichiamo queste immagini dalla meravigliosa Roma.
Claudio Ruberti

Photos from arachebeo's post 08/06/2024

UNO SCRIGNO INASPETTATO
“The Prince of Goldsmiths. Rediscovering the Classics”
Scintillante e scenografica retrospettiva delle creazioni della maison Buccellati. Ospitata a Venezia negli spazi di Oficine 800 sul canale della Giudecca, l'esposizione mette in luce la maestria e la preziosità del ‘classico’, inteso come un armonioso fil rouge che si snoda fra tematiche ricorrenti nel tempo.

29/04/2024

TRAMONTO A PALINURO
Come per magia ho ritrovato una foto di uno dei tanti, meravigliosi tramonti a cui abbiamo assistito a Palinuro.

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Photos from arachebeo's post 29/04/2024

LA RISIERA DI SAN SABBA
A volte, nel nome della mia pagina, il termine "bello" può andare in contrasto con i temi affrontati. Ma, in questo caso, lo associo al fatto che esistano ancora delle testimonianze così impattanti di un nefasto passato.
Verso la fine di ottobre del 1943, la Risiera di San Sabba viene convertita in Polizeihaftlager (Campo di detenzione di polizia), destinato sia allo smistamento dei deportati in Germania e in Polonia e al deposito dei beni razziati, sia alla detenzione ed eliminazione di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei.
Il numero di persone che ha perso la vita nella Risiera di San Sabba varia tra le 3 mila e le 5 mila. Ma in numero ben maggiore sono stati i prigionieri e i ”rastrellati” passati dalla Risiera e da lì smistati nei lager o al lavoro coatto.
Foto Claudio Ruberti

Photos from arachebeo's post 28/04/2024

CENOTAFIO DI WINCKELMANN
Il monumento sepolcrale privo del corpo del defunto, impossibile da recuperare in quanto sepolto in una tomba comune, fortemente voluto da Domenico Rossetti, procuratore civico e studioso di storia, a cui si deve anche l'idea costitutiva del museo, fu realizzato dallo scultore bavarese Antonio Bosa.
Il cenotafio, di gusto neoclassico, dedicato al grande archeologo e storico dell'arte, fu inaugurato nel 1833, sessantacinque anni dopo la morte del Winckelmann, assassinato a Trieste nel 1768, nella Locanda Grande, sul luogo, ormai dismesso, in cui si trovava l'antico cimitero cittadino, già trasferito altrove.
L'idea del Rossetti era quella di creare in quest'area verde della città, una sorta di "giardino delle memorie", ma successivamente vi si costituì invece l'Orto Lapidario, dove furono raccolte le collezioni di antichi frammenti architettonici e scultorei, e di lapidi. L'8 giugno del 1843, in occasione del settantacinquesimo anniversario della morte di Winckelmann, la raccolta, affidata alle cure di Pietro Kandler, venne ufficialmente aperta al pubblico.
(Foto di Claudio Ruberti)

Photos from arachebeo's post 07/04/2024

NUOVI ORIZZONTI
Dopo una pausa, dovuta ad un lungo ed impegnativo cantiere, arachebero torna alla ricerca di cose interessanti per ricaricare le pile della creatività!
"Milan l'è un gran Milan"!
(Foto di Claudio Ruberti)

19/01/2024

Un occhio attento trova il bello anche da dentro una impalcatura!

arachebeo 03/01/2024

TRA CIELO E MARE
Parallelamente al diminuire dei residenti, si assiste all'aumento di questi simpatici personaggi, sempre capaci di rubare un sorriso, mentre nuotano starnazzando tra cielo e mare!

(Foto di Claudio Ruberti)

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Photos from arachebeo's post 10/12/2023

LA SCALA DEL MASCARINO AL QUIRINALE
Ottaviano Mascarino, che dà il nome a questa magnifica scala, fu l’architetto che progettò alla fine del ‘500 il primo nucleo del palazzo del Quirinale.
La scala costituiva l’accesso principale ai piani superiori della villa e Mascarino la progettò con particolare cura, scegliendo la tipologia elicoidale basata su una originale pianta a forma ellittica. Coppie di colonne in travertino sostengono e ingentiliscono la rampa, mentre la luce naturale che scende dall’alto nel pozzo centrale crea suggestivi effetti chiaroscurali in rapporto alla penombra della gradinata.
Questa scala è una delle opere architettoniche più note di Mascarino e fu sempre particolarmente ammirata, tanto che Francesco Borromini ne costruì una replica fedele a Palazzo Barberini.
(Foto di Claudio Ruberti)

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