Maternità Difficili e Non Solo

Sono la dott.ssa Anna Orfanò, Psicologa.

Questo progetto nasce dalla voglia di sensibilizzare su alcuni temi particolari come ab**to, infertilità, depressione post partum e altro e dal voglia di dare un concreto supporto psicologico.

21/03/2022

Gestire 2 account si è mostrato più complicato del previsto.. così ho deciso di unirli.. vi aspetto su Anna Orfanò Psicologa
Ci saranno post dedicati tutta un argomento che mi resta a cuore, si parlerà inoltre di ansia e altri problemi psicologici, ogni domenica lo spazio alle vostre domande. Voglio dare il 100% come divulgatrice e con due profili diventa difficile..
In progetto un piccolo PDF per affrontare il lutto dell'ab**to
Vi aspetto ❣️
Su fb e Instagram




**tospontaneo

04/02/2022

𝓐𝓷𝓷𝓪 𝓞𝓻𝓯𝓪𝓷𝓸', 𝓟𝓼𝓲𝓬𝓸𝓵𝓸𝓰𝓪
𝓒𝓸𝓷𝓭𝓾𝓽𝓽𝓻𝓲𝓬𝓮 𝓭𝓲 𝓣𝓻𝓪𝓲𝓷𝓲𝓷𝓰 𝓐𝓾𝓽𝓸𝓰𝓮𝓷𝓸
𝓒𝓸𝓾𝓷𝓼𝓮𝓵𝓲𝓷𝓰 𝓼𝓽𝓻𝓪𝓽𝓮𝓰𝓲𝓬𝓸
𝓔𝓼𝓹𝓮𝓻𝓽𝓪 𝓲𝓷 𝓼𝓮𝓼𝓼𝓾𝓸𝓵𝓸𝓰𝓲𝓪
𝓔𝓼𝓹𝓮𝓻𝓽𝓪 𝓲𝓷 𝓭𝓲𝓹𝓮𝓷𝓭𝓮𝓷𝔃𝓮

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27/01/2022

"se fai così la mamma piange!"
"Con tutti i sacrifici che faccio per te"

Sin da piccoli ci insegnano il senso di colpa... Cresciamo con il peso che la felicità degli altri possa dipendere dal nostro comportamento!

Ma anche da grandi...

"Ho paura di disturbare"
"Se prendo del tempo per me, non faccio quello che ci si aspetta"

Quando si diventa cosa succede?
Questo senso di si amplifica!

Impariamo a prenderci cura di qualcun altro prima di noi stesse

Quindi nasce il senso di colpa, l' , , di non essere l'altezza

"Devo dare l'aggiunta, il mio latte non è abbastanza, io non sono abbastanza"
"Non posso lasciarla sola a dormire, se si sveglia e non mi vede?"
"Non riesco a calmarla, forse non sono brava"

Dopo un po', per fortuna, ti rendi conto che le cose vanno.
Ma ricorda sei anche importante per te stessa!!

Il senso di colpa pervade le mamme... Se non riesci a gestirlo chiedi aiuto.
Io ci sono

Questo è altro argomenti vengono affrontati nel gruppo di supporto online "mamma non sei sola"

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28/12/2021

La che, assorbita fisicamente e mentalmente nel suo nuovo ruolo, è portata a sentirsi più mamma che donna. Questo disinteresse è favorito naturalmente da variazioni ormonali, ma intervengono anche numerosi fattori psicologici.

Buoni alleati per superare questo momento nella coppia sono
📌la comunicazione,
📌la condivisione
📌il desiderio di entrambi di trovare un compromesso.

Il ritorno del desiderio e la ripresa dei rapporti sessuali dopo il parto avviene in genere nel giro di tre mesi, sempre considerando la variabilità soggettiva della coppia, anche in relazione alla loro sessualità pregressa.

Durante l’allattamento si registra una caduta del progesterone accompagnata dall’aumento della prolattina e dell’ossitocina. L’aumento della prolattina, ormone che stimola la lattazione, comporta una diminuzione degli androgeni che portano a un calo della libido e a una diminuzione degli estrogeni responsabile di una minore lubrificazione vaginale.
Quindi le problematiche riscontrate in questa fase possono essere:

📌secchezza vaginale e conseguente dispareunia;
📌aumento della sensibilità dei capezzoli;
📌eiezione di latte durante il rapporto sessuale o l’orgasmo;
📌diminuzione del desiderio sessuale;
📌sensazione di provare un orgasmo/eccitazione mentre si allatta il figlio.

Il può mancare anche a seconda del parto che è avvenuto.. ma di questo ne parleremo nel prossimo post 😉

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30/11/2021

Chi si approccia al percorso di parte con un pensiero

🧠" ho fallito per natura… la medicina non può fallire… la medicina è scienza e per definizione non può tradire."
Eppure con la fecondazione assistita non è sempre così.

😔A livello emotivo il mancato risultato ha lo stesso impatto di un che diventa stabile nella misura in cui si riacutizza ogni mese, quando il ciclo mestruale segnala la non gravidanza, conducendo le coppie alla ricerca di nuovi centri ai quali rivolgersi senza concedersi il tempo di fermarsi per riflettere e capire, mossi dal tentativo di placare il ; e che può essere ricorrente per la mancanza di un corpo fisico sul quale piangere la perdita di un figlio mentalmente presente in maniera ossessiva.
Così come avviene anche a chi tenta di avere figli in modo naturale senza successo.

È un dolore molto difficile da gestire perchè non permette quei rituali consolatori che generalmente accompagnano la perdita di una persona cara: non ci sono funerali, veglie, lapidi che in qualche modo mantengono vivo nella memoria il defunto.
La delusione genera vissuti di insicurezza, infelicità e atteggiamenti di passività anche nella con il partner. La accusa fortemente il colpo: calano i livelli di felicità, soddisfazione e orgoglio riportati; ci si chiude rispetto alla relazione e agli affetti; l’entusiasmo cede il posto a e evidenziabili soprattutto negli uomini; scende l’ , fisicamente ci si percepisce e si descrive il partner come meno sani e la sintomatologia è tanto più probabile quanto più si ripetono i tentavi senza ottenere l’esito desiderato.
⚠️Il fallimento condiziona il ricordo dell’esperienza vissuta anche a distanza di tempo incidendo sulla scelta del tentare o meno nuovamente il percorso. In tale ottica appare quasi scontata la necessità di non abbandonare la coppia a se stessa prima, durante e dopo il trattamento dal punto di vista

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19/11/2021

Contro l' della , i sotterfugi della si rivelano inefficaci quanto gli argomenti della ragione

Tentare di combattere l'angoscia della morte affidandosi alla ragione e alla speranza...la maggior parte della gente è vittima e artefice di questa battaglia perduta in partenza

Cambiare in tempi brevi oggi si può

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14/11/2021

Qualche giorno fa ho letto un post con questa frase.. e mi ha fatto tanto sorridere.. e dormi frà

🥱E se non riesce ad addormentarsi???

In realtà non è questione di capacità, ma semplicemente il suo cervello non è ancora in grado.

Ha bisogno di un supporto che lo accompagni dolcemente nelle fasi di sonno, il migliore è il contatto pelle a pelle, ma può essere anche un massaggio, il bagnetto, la fascia, i rumori bianchi ecc.

⚠️Non sono essenziali goccine e Melatonina.
Lo stesso vale per tisane e camomilla, anzi troppa acqua potrebbe mandare i reni in sovraccarico (ricordiamo che l'acqua già è contenuta nel latte che sia materno o artificiale), inoltre l'assunzione di altra acqua da al bambino la sensazione di sazietà

⚔️ Armati di pazienza e cullalo, coccolalo... E se proprio non ce la fai a sentire le urla fatti aiutare dal papà, siate una squadra!

Non sentirti in colpa!!

Se ti trovi in questa fase e hai bisogno di un supporto contattami ❤️
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03/11/2021

Queste sono solo alcune delle frasi che spesso si dicono le e che riportano anche in

Questo modo di pensare può essere comune a tutti e ancora di più in alcuni momenti della giornata quando siamo più stanche.

🌿🌿"L'erba del vicino è sempre più verde"
Eh sì, nei momenti di sconforto, che litighi col partner, che non ti senti soddisfatta lavorativamente o altro... Gli altri sembrano star meglio.

Ma questa è si sicuramente una realtà non oggettiva,ma distorta.

☠️Possono capitare questi pensieri, ma se persistenti possono essere nocivi!

È una trappola mentale che tende a svalutare se stesso e ad idealizzare l'altro... Vedendo in loro caratteristiche amplificate che in quel momento non sentiamo di possedere.
È un che ti fa perdere di vista le risorse che possiedi!

Allora cosa si può fare contro questa trappola mentale?

📌Non possiamo evitare di confrontarci con gli altri, allora prendiamolo come stimolo per crescere,come scambio di idee e non come svalutazione;
📌Prendiamo consapevolezza che questo è un pensiero e non una realtà ;
📌normalizziamo gli aspetti che di noi non ci piacciono;
📌Ogni mattina prendi 3 minuti per te, per fare delle respirazioni profonde.

⚠️le spesso non apprezzano il proprio corpo e hanno bisogno di trovare un nuovo equilibrio... Hanno bisogno di tirar fuori le proprie potenzialità e le loro risorse che faticano ad uscire fuori per i continui sabotaggi.

Tutto questo è un lavoro che si fa in terapia quando una mamma è bloccata in uno stato emotivo infelice e serve soprattutto a preve**re la depressione post parto.

A te è capitato di avere qualche pensiero disfunzionale?
Se vuoi condividilo nei commenti o in direct

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31/10/2021

MANUALE DELLA NEOMAMMA📖

🔹QUANTO MANGIA UN NEONATO? Non c’è una regola precisa. In generale un neonato fa almeno 8-12 poppate nelle 24h. Il numero delle poppate non è importante se allatti il tuo bambino ogni volta che manifesta segnali precosi di fame

🔹QUANTO DURA UNA POPPATA? Ogni bambino e ogni madre rappresentano una storia unica. Una buona poppata può durare 5 minuti o 50. Anche qui non c’è una regola. E’ importante che al termine della poppata il bambino appaia soddisfatto, rilassato e se si addormenta dopo la maggior parte delle poppate è un ottimo segno

🔹COME FACCIO A CAPIRE SE IL MIO BAMBINO SI STA NUTRENDO BENE? Semplice, se qualcosa esce vuol dire che qualcosa è entrato! Se sporca almeno 1-2 pannolini di feci al giorno e almeno 5-6 pannolini di p**i , la sua nutrizione è adeguata. (crescendo la quantità di feci può variare molto e alcuni bambini possono non scaricarsi più tutti i giorni)

🔹QUANTO TEMPO IMPIEGA IL MIO SENO A RIEMPIRSI? Il tuo seno è come un “rubinetto” e non un contenitore. Il latte c’è sempre e non ha bisogno di tempo per riempirsi. Più frequenti saranno le poppate più la produzione di latte aumenta. Mai lasciare che il seno diventi teso e pesante, cos’ facendo viene inviato un segnale di “riduzione della produzione”. UN SENO MORBIDO E’ INDICE DI UN ALLATTAMENTO BEN AVVIATO

🔹QUALI SONO I SEGNALI DI FAME? Non devi attendere che il tuo bambino pianga per allattarlo. Offrigli il seno ai primi segnali di fame: si porta le mani alla bocca, gira la testa di lato in cerca del seno, agita braccia e gambe.

🔹COSA SIGNIFICA ALLATTARE A RICHIESTA? Significa dimenticare l’orologio. Non ci sono orari da rispettare o durate da cronometrare. Dovrai solo offrire il seno tutte le volte che il bambino lo vuole.

🔹DEVO ALLATTARE DA ENTRAMBI I SENI OGNI VOLTA? Offri il seno e dai il tempo affinchè il bambino prenda tutto il latte che vuole da quel seno. Così facendo prenderà sia la quota di latte più acquosa che è quella iniziale, sia la quota di latte più grassa che è quella terminale. Al termine di una buona poppata ad un seno se ti sembra ancora affamato dai anche l’altro. Lasciati guidare dal tuo seno per decidere cosa fare. Se i seni sono gonfi e tesi dovrai drenarli tutti e due.

🔹DEVO PESARE IL MIO BAMBINO? Non è consigliato effettuare pesate casalinghe. Le bilance ad uso domestico sono poco precise e possono creare enorme confusione. Lascia che sia il pediatra a farlo in occasione dei bilanci. Quello che interessa a te è il tuo bambino! E’ sereno, tranquillo, mangia, dorme, sorride.... sta bene.

🔹HO DOLORE DURANTE LA POPPATA. Il dolore è un campanello d’allarme, mai ignorarlo. Chiama subito la tua consulente.

🔹QUALI CIBI DEVO EVITARE? Nessuno! Puoi mangiare ogni cosa. Non ci sono cibi sconsigliati in allattamento. Alcuni cibi molto aromatici possono cambiare l’aroma del latte, ma questo è un vantaggio! Stai preparando il tuo bambino a quando arriverà lo svezzamento

🔹SE STO MALE POSSO ASSUMERE DEI FARMACI? La maggior parte dei farmaci comuni si possono usare in allattamento. Sono soprattutto farmaci particolari ad essere vietati, come i chemioterapici, litio e pochi altri. Per sicurezza chiedi alla tua consulente che ti dirà cosa puoi assumere nel tuo caso specifico.

🔹LA SERA IL MIO SENO E’ MORBIDISSIMO MI SEMBRA VUOTO! La sera, dopo una lunga giornata di poppate ,il tuo seno appare vuoto e morbido, ma niente paura c’è sempre latte! Quando il seno appare svuotato in realtà contiene un latte molto grasso e calorico, a differenza di quando è teso e al suo interno c’è anche una grossa parte di latte più acquoso e dissetante. Tranquilla, la natura sa fare. Allatta il tuo bambino serenamente

🔹DEVO ASSUMERE TISANE O INTEGRATRORI PER AUMENTARE LA PRODUZIONE DI LATTE? Nulla serve davvero ad aumentare la produzione di latte se non l’allattamento stesso. Se passi da 8 poppate a 12, ad esempio in corrispondenza di uno scatto di crescita, in pochi giorni il tuo latte inizierà a produrre molto più latte. Se invece il tuo bambino inizia a dormire tutta la notte , la produzione si adeguerà e calerà, ma niente paura è tutto normale, il seno si adegua alle esigenze del bambino e la produzione aumenta e diminuisce in base alle richieste. Questo processo continua finchè c’è la suzione.

🔹POSSO DARE IL LATTE ARTIFICIALE SE HO BISOGNO DI SEPARARMI DAL BAMBINO? E’ utile sapere che la somministrazione di latte in formula non è scevra da rischi. Un solo biberon di formula può essere sufficiente a sensibilizzare il bambino e a predisporlo ad allergie alimentare. Il latte artificiale altera la flora batterica intestinale e favorisce l’infiammazione dell’intestino. La sua somministrazione, iniziata precocemente e prolungata nel tempo, predispone a malattie quali il diabete, obesità, malattie infiammatorie intestinali, allergie e aumenta l’incidenza di infezioni (otite, bronchioliti,gastroenteriti etc). Bisogna valutare bene rischi e benefici. Consideralo al pari di un medicinale, ci sono sempre delle controindicazioni e degli effetti avversi, ma se il beneficio della sua assunzione supera i rischi allora va bene assumerlo. Se devi allontanarti qualche ora, niente paura, utilizza un tiralatte manuale o elettrico, oppure chiedi alla tua consulente come si esegue la spremitura manuale. Lascia una scorta di latte a chi si prende cura del bambino e starai serena.

🔹POSSO USARE IL CIUCCIO? Si sconsiglia l’utilizzo del ciuccio almeno nei primi mesi di vita per un motivo molto importante. La modalità di suzione del ciuccio è diversa da quella del seno. Un bambino che prende il ciuccio e che magari ha ancora delle difficoltà ad attaccarsi al seno efficacemente, ogni volta che passerà dal ciuccio al seno, vi si attaccherà male, potrà causarti dolore e anche ragadi. Solo quando la suzione al seno diventa perfetta (chiedi alla tua consulente se lo è) potrai decidere se dare o meno il ciuccio, anche se spesso arrivati a questo punto la madre lo ritiene inutile.

🔹QUANTO TEMPO DOVREI ALLATTARE? Oggi l’OMS raccomanda di allattare ALMENO fino ai due anni e anche oltre se mamma e bambino lo desiderano. Non esistono controindicazioni ma solo benefici ad un allattamento prolungato. Ma di questo parleremo più avanti, per ora goditi il tuo neonato!

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⚕️Dott.ssa Tramontano Roberta
Consulente Allattamento
📳Cell.3319545794
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29/10/2021

Un figlio che mette le ali in grembo
è un figlio che è esistito.

La società non comprende un così grande per un essere così piccolo.

È come se il dolore dovesse essere proporzionato alle sue dimensioni: meno è grande, meno è concesso versare lacrime e soffrire.

🌹Un figlio che mette le ali in grembo
è come una rosa rossa piena di spine.

Si accarezzano i petali con amore e ammirazione ma, non appena la si prende in mano, le spine provocano un dolore che rimane impresso nella pelle.

Un figlio che mette le ali in grembo è un figlio che rimarrà per sempre con i suoi genitori, ogni giorno, anche quando si farà spazio per un'altra creatura.

È giusto che ci siano lacrime per lui.
È giusto che ci sia amore per lui.
È giusto che si rinasca, piano piano, conservando dentro di sé, per sempre, lui.

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**to **tospontaneo

22/10/2021

L'anniversario della e del nostro bambino può creare per diversi giorni. Può essere l'anniversario di quel test di gravidanza, di quell'interruzione, di quell'intervento...

Il presente lascia spazio ai ricordi del passato..a quella gravidanza e ai tante "se"

📌Accogli quel giorno con tutte le sue emozioni, sono più che normali!

📌Dai un significato a quel giorno, organizza un'attività ricorrente!

📌Parlane

Ci sono alcune ferite che rimangono lì in sospeso e in alcune date si fanno sentire un po' più forte

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**to **tospontaneo **toterapeutico

15/10/2021

si è anche quando quel bambino non nasce

A voi mamma e papà, che avreste voluto accarezzare quella pancia fino al nono mese..
A voi, che avete pianto di nascosto..
A voi, che avete il vostro amore più grande in una scatola bianca e l'unica cosa che potete fare è portarle dei fiori...
A voi, alla frase “non c’è più battito”...
A voi, che ogni giorno pensate a come sarebbe andata se non fosse andata così..
A voi, e al vostro piccolo angelo custode..
A voi, che il pensiero di un’altra gravidanza vi terrorizza..
A voi, che avete provato il dolore più grande che un papà e una mamma possano provare..
A voi, che anche se non potete stringerlo fra le vostra braccia siete papà e mamma..
A voi che siete un po' più forte degli altri...

Al vostro piccolo angelo..

che possa questa giornata sensibilizzare su un dolore così grande e così coperto da un grasso tabù

**tospontaneo


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05/10/2021

I che vanno in li riconosci subito, vanno sempre di fretta... La può entrare 4 volte al giorno per allattare e deve essere puntuale per non perdere quell'occasione e il può entrare solo una volta, separato dalla mamma, per 20min al giorno. Entrano prima in una zona grigia, depositano tutti gli oggetti personali, telefono,chiavi, orologio, ecc. si rivestono con camice verde, cuffia e copriscarpe e vanno dal loro bambino/a. Depositano tutto, quindi non hanno la possibilità di fare una foto al loro piccolo/a. La mamma avrà a disposizione il nel caso in cui in quell' ora non riesce ad o non si attacca e le dovrà dare il biberon, tutte preoccupate per il latte "sarà abbastanza il mio?".
I genitori che arrivano entrano nella stanza con un espressione immobile e cauta, come chi ha paura di farsi altro male, sembrano quasi non ascoltare le istruzioni che vengono date loro dalle infermiere, non fanno domande. I genitori che stanno lì da più tempo arrivano, sorridono agli altri scambiano battute spiritose, parlano con tranquillità di , , e .
All'ora di pranzo si mangia di corsa per ritornare poi puntuali in TIN in quella realtà fatta di cullette termiche, sensori acustici, flebo attaccate al cordone ombellicale. Dopo qualche giorno il reparto diventa familiare, le altre mamme sono sempre pronte a dire una parola di rassicurazione, a farsi coraggio tra di loro, a sorridere, sembrano serene, a volte scherzano, ridono, parlano di cose normali; hanno bisogno di quella normalità. Sono diversi questi genitori, eppure qui sembrano tutti uguali, quando stanno in piedi davanti ai lettini e fissano in silenzio i loro piccolissimi bambini si somigliano tutti. Tutte le mamme raccontano di gravidanze problematiche, ospedalizzazioni lunghissime e parti traumatici, eppure sorridono, qui si diventa scaramantici e si vive col fiato sospeso, per il riposo non c'è spazio.
I genitori della TIN vivono alla giornata. I medici sono sempre cauti, quasi mai si espongono a rassicurare, a consolare.
Poi arrivano le , il giorno stesso non un giorno prima.

Quella normalità non è più un sogno.

Io sono stata una di quelle mamme♥️

Se stai vivendo questa esperienza chiedi un sostegno

Se vuoi raccontare la tua storia scrivi in privato o sotto nei commenti!
Nel prossimo post parleremo delle dimissioni della mamma, mentre il piccolo rimane ricoverato.

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06/09/2021

Oggi è nato il mio piccolo arcobaleno 🌈
Shana 💕

Dopo i 2 aborti finalmente lei è con noi.
Per quanto la tempesta sia stata forte, torna sempre la quiete. La luce che rende possibile una nuova speranza tarda ad arrivare, ma arriva.
Oggi è una giornata speciale e volevo condividere con voi ❤️ oltre a dirvi che mi assenterò per un po' .

Un abbraccio dalla vostra doc
Anna Orfanò Psicologa

26/08/2021

Il rientro a lavoro della , ma anche del può essere emotivamente destabilizzante.

Cosa puoi fare per star meglio?

📌 Razionalizza: inizia a pensare con chi lasciare tuo figlio, il momento del rientro a lavoro è inevitabile. Tornare a lavoro può essere utile per te! Stacchi la spina dalla routine, e ricorda non è importante quanto tempo passi con tuo figlio/a ma come lo passi..la qualità di quel tempo.

📌 Scegli chi si prenderà cura del tuo bimbo/a: nonni, baby Sitter, asilo nido.
Valuta i pro e contro

👉🏻Nonni: la scelta è quella più serena emotivamente, si conoscono e c'è un rapporto di fiducia. Ma ci sono anche dei contro, il rapporto confidenziale può fare si che operano delle scelte senza consultarvi, senza ascoltare le vostre direttive. Potrebbero non coincidere i vostri impegni con i loro (anche i nonni hanno una vita dopo anni di lavoro o se ancora lavorano).

👉🏻 babysitter: sarà lei a ve**re a casa, può andar bene come scelta se si tratta di poche ore al giorno. Rispetterà le vostre direttive senza obiettare o imporre le sue idee. I contro, inizialmente può non esserci un rapporto di fiducia, può "abbandonarvi", c'è da valutare l'aspetto economico

👉🏻Scelta del nido: affiderai il tuo bimbo a persone qualificate, a delle educatrici, che lo aiuteranno a crescere , ed . I contro, i bambini si ammalano molto più frequentemente, se malati non potranno andare al nido, dunque sono necessari comunque altre figure come i o la , alcuni nidi sono a numero chiuso.

Qualunque sia la tua scelta, tieni a mente che:
‼️come ogni cambiamento, fa paura e ci saranno molte emozioni contrastanti.. vivile, esplorale, parlane

‼️Ricorda che non stai abbandonando il tuo figlio/a

‼️ Se la scelta fatta si rivela sbagliata, puoi sempre cambiare rotta

‼️ricordati che non sei sola

‼️Parlate in

‼️ Se il senso di colpa è eccessivo ed influenza la tua normale quotidianità contatta uno psicologo

09/08/2021

A chi è capitato almeno una volta, dopo l' **to o lo marte , di essere stata zittita o interrotta mentre stava raccontando la sua storia a chi non l'ha vissuta.

A chi è capitato di vedere girare gli occhi, cambiare discorso, svalutare la propria storia.

Ancora esiste il TABÙ
Ancora si evita di parlane per "non Mettere e/o " alle altre persone o alle altre future mamme.

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**toprecoce **toritenuto **tospontaneo

08/07/2021

Cosa può accadere subito dopo il parto?
In gravidanza, ed in particolare nel periodo successivo alla nascita, sono frequenti nelle donne sbalzi e modifiche dell’umore. A seconda del periodo dell’insorgenza e della gravità dei sintomi, si possono distinguere tre quadri clinici:

▪️Baby blues o, più correttamente, Maternity blues;
▪️depressione post partum (DPP)
▪️psicosi post partum.

La parola blues in inglese descrive uno stato d’animo che possiamo tradurre come malinconia, tristezza. Molte madri sperimentano questa sensazione in un periodo variabile che inizia generalmente 3-4 giorni dopo il parto e tende a risolversi spontaneamente circa un mese dal parto stesso.

Quello che le madri descrivono è una sensazione di:

📌malinconia, tristezza;
📌irritabilità, inquietudine, ansietà;
📌disturbi del sonno;
📌facile tendenza al pianto;
📌stanchezza;
📌inappetenza.
Si tratta di un fenomeno molto frequente e temporaneo che può interessare molte madri (tasso di incidenza variabile tra il 35% – 85 % secondo diversi studi clinici). Nel le madri non perdono la capacità di accudire il neonato o di provare sentimenti di gioia, anche se permane sempre il sottofondo malinconico. E’ necessario quindi, una volta che la mamma ed il neonato sono a casa, creare un ambiente circostante , che sostiene la coppia madre-bambino, e che permetta alla neo mamma di dedicarsi con serenità all’accudimento del neonato.

Nelle donne affette da baby blues aumenta il rischio di

‼️É importante non giudicare una donna che sta per diventare madre, non caricarla di aspettative anche semplicemente con battute che possono sembrare innocenti "già mi immagino che sarai appiccicosa" "aah voglio proprio vedere se la lasci con noi" o quando nasce "dallo a me, le faccio calmare io" "non lo attacchi bene" lo tieni troppo in braccio"
Possono sembrare consigli, ma la madre potrebbe sentirsi inadeguata.

Soprattutto il primo mese è importante un aiuto domestico e non un invasione nella diade madre-bambino

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18/06/2021

Health Canada ha vietato i baby walker (i ) nel 2004, ma già 15 anni prima i principali rivenditori avevano iniziato a rispettare un divieto volontario‼️
In base al divieto, in Canada non è più possibile acquistare un nuovo o usato, e le persone che ne possiedono già uno sono invitati a smontarli e buttarli.

⚠️Se vendi, pubblicizzi o importi un girello, dovrai pagare una multa fino a $ 100.000.

👉Il governo federale ha vietato la vendita a causa dei pericoli:
I bambini semplicemente non hanno le capacità, i riflessi o l'abilità cognitiva per usarli in sicurezza.
⚠️In molti casi i più piccoli si sono fatti male anche sotto la supervisione di un adulto, perché il girello consente loro di muoversi più velocemente.. fino a un metro al secondo!

e professionisti sanitari NON raccomandano l'uso di girelli per bambini neanche in Italia. Ci sono due ragioni principali per questo:l
➡️ : anche sotto supervisione, ogni anno viene registrato un numero elevato di incidenti, tra cui; caduta dalle scale, ferite alla testa, ustioni, scottature e braccia / gambe intrappolate.

➡️ ritardato: molti studi hanno dimostrato che i baby walker non incoraggiano lo sviluppo e spesso ritardano effettivamente il raggiungimento delle tappe motorie.

Contrariamente alla credenza popolare, NON insegnano a un bambino a . Possono indurre un bambino a camminare sulle dei piedi con il rischio che ciò possa continuare quando camminano in modo indipendente.

Per incoraggiare lo sviluppo senza un baby walker, si possono adottare le seguenti alternative:

✅Incoraggiare il bambino a giocare con la pancia sul pavimento
✅Incoraggiarlo a rotolare e sedersi
✅Incoraggiarlo a gattonare e tirarsi su per stare in piedi

Queste attività aiuteranno il piccolo a:

👍Imparare a conoscere il suo corpo
👍Esplorare l'ambiente circostante
👍Approcciarsi al camminare

Oltre che favorire il corretto sviluppo motorio del bambino.

Fonte:

Association of Paediatric Chartered Physiotherapists

15/06/2021

"riprovaci subito!così sopprimi il dolore!"
“Perché non ne fate un altro?!”

C’è ancora chi pensa che per elaborare un lutto perinatale occorra provare a fare un altro bambino il più velocemente possibile.
Questo nonostante si sappia da tempo che è un consiglio estremamente rischioso.
Si sa dalle storie cliniche delle donne che hanno affrontato questa esperienza e in qualche modo hanno dovuto fare i conti con tante complicanze psicologiche e biologiche.. si sa dagli studi longitudinali che misurano il benessere delle famiglie colpite da lutto perinatale per decenni.
📌Quello che sappiamo oggi è che prendersi almeno sei mesi/un anno di tempo per elaborare il è un investimento molto saggio per la propria salute di e e per quella dei figli .
Perché aspettare?
Perché nei primi sei mesi il cervello traumatizzato è sottoposto a una serie di riorganizzazioni furibonde.

Lavora alla gestione del trauma, con l’obiettivo di ripristinare un , gestire le memorie traumatiche al meglio e ricominciare a fare neurogenesi, aumentando le sinapsi che spesso con i traumi vengono inibite.
Tutto questo lavoro avviene senza che ce ne accorgiamo, mentre noi cerchiamo di usare le altre parti del cervello non travolte dal trauma per funzionare il meglio possibile, per tornare in piedi e lasciarci il lutto alle spalle alla svelta, come ci viene chiesto dalla società.

Ecco, il modo migliore per lasciare il lutto alle spalle è prendersi un po’ di mesi di tempo per elaborarlo e tornare a respirare.
Il nostro benessere conta tantissimo.
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Prendersi un tempo giusto di per noi stesse dovrebbe essere scontato, e invece pressioni esterne e interne a fare presto.

Dott.ssa Anna Orfanò Psicologa
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Il mio incontro con la psicologia è nato mentre frequentavo la scuola superiore. E' stato un amore a prima vista, che negli anni è cresciuto ed oggi è ancora un amore appassionato.