Eli e Noe into sarvegu

Eli e Noe into sarvegu

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05/12/2021

Anche le foto-trappole, ogni tanto, regalano immagini piacevoli.
Giovane maschio di gatto selvatico, golene del torrente Torre.

18/04/2021

Ci risiamo.

Uno degli ultimi video "virali" vede ancora, per l'ennesima volta, come protagonista una volpe ripresa in atteggiamenti confidenti -addirittura festosi- nei confronti di un essere umano. La persona in questione accarezza e coccola la volpe, parlandole con gridolini e vocine, spogliando totalmente il povero animale della sua dignità da selvatico per ridurlo a una macchietta. Un comportamento simile sarebbe sbagliato persino nei confronti di un animale domestico, figuriamoci nei confronti di un selvatico. Ma tanto ormai funziona così: volpi, cerbiatti e cinghialotti sono perfetto materiale da social.
Questi animali ormai non sono più concepiti come creature nate libere, bellezze naturali da ammirare a debita distanza, ma a quanto pare servono più che altro per soddisfare il narcisismo di chi ha un disperato bisogno di attenzioni. Non può essere altrimenti, vista la morbosità e la ripetitività con cui questi animali selvatici vengono sistematicamente avvicinati, importunati, attirati, resi confidenti e infine fotografati/ripresi per essere buttati su un social media a casaccio. Il tutto corredato da un'infinità di commenti che, oltre a risultare stucchevoli, restituiscono un'immagine davvero avvilente della concezione che le persone hanno degli animali selvatici. Non creature da ammirare e rispettare per/nella la loro selvaticità, ma poco più che peluche respiranti. Basti infatti vedere in che modo vengono spesso trattati gli sventurati animali domestici che hanno la sfortuna di capitare nelle grinfie di certi personaggi. Discorso in cui non mi addentro.
C'è troppa ignoranza in merito a quel che un selvatico è e dovrebbe essere, troppa ignoranza sull'approccio e sulla gestione della natura e dei suoi abitanti. L'emotività esagerata, spinta al limite, morbosa e perniciosa, ormai guida ogni gesto della stragrande maggioranza delle persone.
Resto convinto del fatto che il totale distacco dal mondo naturale imposto dalla fredda e distaccata "società" odierna spinga gli esseri umani a ricercare, più o meno inconsciamente, un "contatto a tutti i costi" col mondo naturale. Dopotutto, è il mondo a cui realmente apparteniamo e ne abbiamo bisogno adesso più che mai. Tuttavia, questo bisogno non può prescindere dall'amore vero per la natura, che va integrato con la conoscenza e le basi per un giusto approccio. Fare le coccole a un animale selvatico, renderlo confidente, produrre video con cui farsi belli in rete e fare incetta di "like" è profondamente sbagliato perchè trasmette un pessimo messaggio e aumenta il rischio di emulazione. I social media hanno dato alle persone un mezzo potente con cui esprimere il proprio disagio, e avanti così sempre più animali selvatici ci andranno di mezzo. Diventando inconsapevolmente i clown del momento e finendo per rischiare addirittura la vita.
L'ho detto e ripetuto all'infinito e lo farò sempre: un selvatico confidente è un morto che cammina. Una volpe che si fida dell'uomo corre un rischio infinitamente maggiore di finire investita, avvelenata, presa a fucilate. In che modo potete pensare di esprimere "amore" per una volpe se le preparate il patibolo?
La volpe del video esprime gioia e sottimissione all'arrivo dell'umana: quante possibilità ha di sopravvivere se si allontana da quell'ettaro di terreno? Si tratta chiaramente di un esemplare cresciuto da mani umane, che di selvatico ha ben poco e che è probabilmente destinato a una triste fine. Ne approfitto per ricordare che per crescere i piccoli selvatici in difficoltà esistono i CRAS che si premurano di usare accorgimenti per rendere i piccoli meno confindenti possibile.
La volpe del video è confidente persino col cane, dal quale non fugge. Ciò significa che è stata cresciuta anche a stretto contatto con un cane, errore (e orrore) indicibile: ogni volpe sa bene quanto un cane rappresenti un pericolo, e ogni volpe sa che deve fuggire a zampe levate da un cane. Una volpe che non fugge dinanzi a un cane non è chiaramente in grado di badare a sè stessa.
Ma va bene così: dopotutto chissenefrega se questa povera volpe è ormai ridotta all'ombra di ciò che dovrebbe essere, e pazienza se di volpe ha soltanto l'involucro. Quell'involucro è carino, piace, ispira pucciosità, ha un alto coefficiente Disney. Merita solo like e cuoricini nei commenti. Poi, tanto, se questa povera volpe morirà nessuno lo verrà a sapere: è molto più comodo vivere nelle favole.

Il link al video è nei commenti.
Curiosamente, è stato condiviso anche dal governatore del Veneto. Uno che è sempre stato a favore della caccia ma che curiosamente in quest'occasione celebra la bellezza della volpe (forse per beccarsi qualche like anche lui?), dimostrando ben poca coerenza e ben poca conoscenza dell'argomento approccio-selvatici.

27/03/2021
05/03/2021

La rana della foresta dell'Alaska si congela in inverno, non respira più, non batte più il cuore, e quando arriva la primavera torna a vivere.

20/02/2021

Nuova pubblicazione scientifica

Con molta soddisfazione comunico l'avvenuta pubblicazione del nostro ultimo lavoro:

"Vipers of Major Clinical Relevance in Europe: Taxonomy, Venom Composition, Toxicology and Clinical Management of Human Bites";

una extensive review che tratta assetto tassonomico, composizione del veleno e informazioni sulla gestione clinica del morso per le sei specie di Vipera maggiormente diffuse in Europa.

L'articolo è stato pubblicato dall'importante rivista Toxicology (Elsevier) e a questo link è visibile il pre-print (non ancora impaginato) in open access:

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0300483X21000470

Grazie a tutti i coautori (Giovanni Paolino, Jean Lou Dorne, Ignazio Avella, Andrea Pontara, George Kass, Nynke Kramer, Riccardo Pampena, Santo Raffaele Mercuri)

19/02/2021

YELLOW SUBMARINE

The rare yellow penguin standing next to a “normal” black king penguin. The penguin’s strange coloring is due to a condition called leucism, which results in a loss of pigmentation.

Photo by Yves Adams/Kennedy News

“I’d never seen or heard of a yellow penguin before,” the photographer tells Kennedy News. “There were 120,000 birds on that beach and this was the only yellow one there.”

Full story:
petapixel.com/2021/02/18/wildlife-photographer-captures-never-before-seen-yellow-penguin/

16/02/2021

LA SPIROTROMBA DELLE FARFALLE

Gli apparati boccali degli insetti si sono evoluti in svariati modi, adattandosi allo spettro alimentare dei vari ordini e famiglie. Tuttavia, la direzione evolutiva imboccata (è proprio il caso di dirlo) dai lepidotteri è sorprendente. Farfalle e falene hanno evoluto la cosiddetta spirotromba, o spiritromba, chiamata talvolta impropriamente "proboscide". La spirotromba è il risultato della fusione dei due lobi esterni delle mascelle ("galee"), particolarmente allungati e uniti a formare una struttura simile a quella di una cannuccia. Ed è proprio come una cannuccia che funziona la spirotromba, poichè i lepidotteri si nutrono esclusivamente di sostanze liquide. Viene tenuta arrotolata sotto il capo, fra i palpi, e srotolata al momento di alimentarsi: si è evoluta per essere introdotta nelle strette corolle dei fiori e suggerne il nettare, liquido zuccherino che alla farfalla serve per ricavare le energie necessarie a svolgere il suo ciclo vitale. In alcuni casi, la spirotromba può essere utilizzata anche per succhiare acqua e sali minerali da fango o escrementi. Alcune specie possono srotolare e utilizzare la spirotromba direttamente in aria, mantenendosi in volo stazionario sui fiori (ad esempio, alcune specie della famiglia Sphingidae). Alcune famiglie di lepidotteri presentano una spirotromba particolarmente lunga, che misura quanto il corpo stesso dell'insetto, alcune specie invece (perlopiù notturne) hanno una spirotromba piuttosto corta che non ha nemmeno bisogno di essere tenuta arrotolata. Infine, in alcune specie di falene la spirotromba può essere addirittura assente: questo perchè la vita adulta di questi individui è così breve che essi non hanno bisogno di alimentarsi, e sopravvivono con le riserve accumulate da bruchi il poco tempo necessario alla riproduzione.

29/01/2021

L ' albero che non si arrende. 🌳 ❤️

Scoperto il primo nucleo riproduttivo di sciacalli dorati del Trentino 28/01/2021

Scoperto il primo nucleo riproduttivo di sciacalli dorati del Trentino Si tratta del primo nucleo riproduttivo individuato sul territorio trentino, l’esperto Luca Lapini: “In base agli ululati è possibile stimare la presenza di un branco di sciacalli dorati formato da 3 o 5 esemplari”...

27/01/2021
Il ritorno del "cane procione": dopo la val di Non, anche a Bolzano: ecco come riconoscerlo 26/01/2021

Il ritorno del "cane procione": dopo la val di Non, anche a Bolzano: ecco come riconoscerlo Nuovo avvistamento, a sud di Bolzano, del «cane procione». Una spcie che in Italia non si vedeva da tempo, ma che il naturalista Sergio Abram ha ormai documentato più volte.

Photos from Canis lupus italicus - Lupo appenninico's post 21/01/2021
Imperia, il suggestivo video di una genetta a caccia di notte 20/01/2021

Imperia, il suggestivo video di una genetta a caccia di notte Imperia, il suggestivo video di una genetta a caccia di notte

30/12/2020

⚠️ALIMENTARE QUALSIASI ANIMALE SELVATICO È SBAGLIATO. ⚠️

Se amate veramente gli animali non fatelo !!

Quando un animale selvatico viene alimentato dall'uomo per mesi, perde la capacità di sostentarsi autonomamente.

Qui il triste caso della lupa catturata nelle settimane scorse a Potenza.
La lupa, che si aggirava negli scorsi mesi in alcuni quartieri periferici della città, è stata in più occasioni avvistata presso le abitazioni, dove è stata alimentata dalle persone.
Dato il pericolo per l'incolumità sua e delle persone, la lupa era stata catturata, per essere trasferita in aree naturali più sicure.
Il 24 Dicembre la lupa è stata rilasciata, dotata di radiocollare, nei pressi del Parco dell'Appennino Lucano.
Ma evidentemente, ormai incapace di sostentarsi, è tornata presso i centri abitati, per alimentarsi presso cassonetti e rifiuti.
Il futuro di questo animale, probabilmente ormai segnato, deve essere da monito per i numerosi casi che rischiano di crearsi nei prossimi anni.
Alimentare un lupo (e qualsiasi altro selvatico) significa condannarlo a morte o cattività a vita.

20/12/2020

Wildlife Photographer of The Year - 2019 - Un'aquila reale guarda con curiosità una telecamera installata nel suo territorio sulla costa della Norvegia settentrionale.
Audun Rikardsen, (Norvegia) ci ha messo tre anni a fare questo scatto, ma alla fine l'aquila si è fidata della fototrappola e si è avvicinata fino a pochi centimetri di distanza. 😄

12/12/2020
08/09/2020

L'abitudine di cercare o scavare una tana è comune a una grandissima varietà di specie anche molto distanti fra loro da un punto di vista tassonomico, dagli invertebrati ai mammiferi.

07/09/2020

Una cimice sui monti 😱😅

04/09/2020

Cinghiale ripreso dalla fototrappola mentre si ciba di una carcassa di cinghiale.

C'è un nostro video su questo argomento sul nostro canale youtube

https://www.youtube.com/watch?v=cH0NcTsswUE

03/09/2020

Il castello della Pietra (O Castello da Pria in genovese) è un'antica fortificazione sita nel comune ligure di Vobbia, ubicato nell'omonima valle tributaria del torrente Scrivia. Esso è il principale e più caratteristico monumento dell'entroterra genovese, polo d'attrazione culturale e paesaggistico del Parco naturale regionale dell'Antola ed inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani.

02/09/2020

Lucertola

Alcuni gruppi di lucertole possiedono la peculiarità di poter perdere la coda se soggette ad attacchi da parte di predatori (autotomia). La parte della coda tranciata possiede dei centri nervosi relativamente indipendenti dal cervello, che possono determinarne un movimento di contorsione anche se la coda è staccata dal corpo. Il predatore viene così distratto dalla coda credendo si tratti della metà viva dell'animale, mentre la lucertola, rimanendo in uno stato immobile di morte apparente (tanatosi), tenterà la fuga nel momento più opportuno.

01/09/2020

Maggiociondolo

I frutti sono legumi dai numerosi semi neri contenenti citisina (un alcaloide), estremamente velenosi (per l'uomo, ma anche per capre e cavalli) specie se immaturi. Alcuni animali selvatici tuttavia (come lepri, conigli e cervi) se ne possono cibare senza problemi, e per questo in alcune regioni è ritenuta una pianta magica.

31/08/2020

Bosco di faggio 😍

28/08/2020

Una buca scavata dai cinghiali in cerca di cibo 😱

27/08/2020

Luna

la luna con le sue diverse fasi potrebbe influire su molti aspetti della vita dell'essere umano, degli animali e della natura in genere.

26/08/2020

Daini
La riproduzione del daino avviene tramite un periodo degli amori che inizia tra la metà di ottobre e l’inizio di novembre: i maschi, generalmente solitari, si congiungono ai gruppi di femmine e cuccioli, allontanando i giovani maschi e definiscono un proprio territorio che verrà difeso strenuamente contro altri altri pretendenti a suon di cornate. I maschi arrivano anche ad interrompere l’alimentazione per meglio tenere d’occhio il proprio harem, rivendicando il possesso di quest’ultimo con il proprio bramito. Soltanto in alcune occasioni si verificano combattimenti con ferite serie, poiché all’atto della sfida tra maschi per il controllo di un territorio si segue un preciso rituale e la forma appiattita dei palchi degli adulti evita danni di grossa entità. Gli esemplari femmina vanno in estro varie volte durante la stagione degli amori, anche se tendono ad accoppiarsi ed a portare avanti la gravidanza solo al primo estro stagionale.

Elisa

25/08/2020

Pur nutrendosi principalmente di materiale vegetale, come ghiande, frutti, bacche, tuberi, radici e funghi, il cinghiale non disdegna nella propria dieta con materiale di origine animale, come insetti e altri invertebrati, uova e talvolta anche carne provenienti questi principalmente da carcasse dissotterrate o trovate nei pressi dell'acqua.

Elisa💋💋

Photos from Eli e Noe into sarvegu's post 24/08/2020

Il fungo che puzza 🤪 (Phallus impudicus)

L'odore sgradevole viene emanato da una gleba mucillaginosa contenente le spore che è ubicata sulla parte superiore del carpoforo; il suo scopo è quello di attirare su di sé mosche ed altri insetti che ne resteranno imbrattati e che, di conseguenza, diffonderanno le spore del fungo anche a grande distanza dal luogo di origine.

Elisa ❤

21/08/2020

Ritrovamento di una carcassa di cinghiale,
riconoscibile dalla conformazione del cranio!
La natura è anche questo.

Elisa 💋

Photos from Eli e Noe into sarvegu's post 20/08/2020

La presenza delle libellule in un determinato ambiente è il dato che racconta la qualità, lo stato di salute e i cambiamenti dell’habitat causati dall'inquinamento.

Elisa 💋

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FARFALLE
Riccio vagante in paese!
Daino palancone
Volpe
Tasso
Ghiandaia
Capriolo bellissimo fototrappolato nei boschi di Pannesi!!

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