Una via verso la consapevolezza

Una via verso la consapevolezza

Tecniche di ascolto del sè interiore

21/11/2022

NATURA: TERRA E ACQUA
Come l’energia maschile è collegata all’aria e al fuoco, così la Dea lo è alla terra e all’acqua, e perciò la donna è incline a seguire la natura, ed è tonda come il globo. L’acqua è l’elemento della primordialità, l’origine della vita. E’ il liquido amniotico che la donna porta in grembo quando aspetta un bambino. E’ la vastità dell’oceano, profondo ed insondabile. E’ il fluire, è la rotondità sinuosa delle onde, come nel mito di Venere, nata dal mare. E’ il movimento dell’energia, intesa sia come energia emotiva, sia come energia vitale e sessuale, che scorre. E’ il sommerso, l’inconscio. E’ l’intuizione. La terra è la Grande Madre, è la concretezza della donna, è il corpo. E’ la fertilità, colei che nutre, che sostenta. E’ l’abbondanza, la sicurezza. E’ la passività, colei che si fa fare,che si fa plasmare, che si facoltivare. E’ la ricettività, terra che accoglie e custodisce il seme nelle sue viscere, nell’oscurità, e in segreto e insilenzio lo nutre, lo preserva, lo accompagna a schiudersi e a germogliare.
LA LUNA
Come il principio maschile è collegato al sole, quello femminile lo è alla luna. La luna simboleggia la ricettività, in quanto riceve la luce e la riflette. Così è la donna: illuminata dalla luce della consapevolezza, principio maschile, la assorbe, la riflette.
La sua presenza è evidente anche quando la consapevolezza non è attiva. Perciò la luna è simbolo della consapevolezza rilassata, leggera: la donna è paga di sé. La luna illumina l’oscurità quando è in fase chiara, altrettanto fa la donna, capace di rischiarare con una luce soffice aspetti dell’inconscio dove il solo principio maschile non può arrivare. Ma per fare questo, la donna ha bisogno di attivare in sé anche il principio maschile, la consapevolezza. Senza la luce del sole, la luna non brillerebbe.

21/11/2022

ENERGIA ARCAICA, ENERGIA SELVAGGIA
La Dea è arcaica, è selvaggia, ha la forza primitiva della Terra non ancora piegata ai voleri dell’uomo. La ritroviamo nelle statuette preistoriche che raffigurano la donna con seni abbondanti, simbolo di fertilità, come la Venere di Willendorf. Molti millenni fa il principio femminile guidava la società umana, che non era patriarcale come quella moderna, ma matriarcale. Quel periodo remoto è insito nel DNA di ogni donna, è la fonte della sua saggezza e concorre a conferirle quel potere femminile immenso che ladonna sta riscoprendo nella nuova era. Per quanto lontano nel tempo, quel retaggio non è andato perduto. E’ sconosciuto all’intelletto, ma si può conoscere con altre vie. La donna in un cammino di riscoperta del femminile lo contatta nel corpo, ascoltando la propria energia e lasciandosi trasportare in quel campo morfogenetico dove lei ritorna ad essere la Signora, la Sovrana, la Matriarca potente e saggia.
Da lì può attingere molto, può tornare ad essere libera da ciò che la condiziona nell’attuale modello culturale. Soprattutto, può percepire che quel modoa ntichissimo di vivere non è meno reale di quello di oggi: è solo questione di connettersi alle energie giuste, quelle che contribuiscono a farle ritrovare il suo potere, la sua bellezza infinita e sfrenata. E non si tratta di attaccamento al passato, tutt’altro. Si tratta di usare bene la tendenza femminile conservatrice dello spazio. La donna che si riconnette autenticamente al femminile arcaico, è la pioniera, l’esploratrice, la sognatrice. Lungi dal fare di quei tesori un’icona da vagheggiare con nostalgia, ella non si rassegna alla perdita di territorio che ha colpito lei come altri animali selvaggi nell’era moderna, ma vuole ed esige riprendersi il suo spazio, tutto lo spazio infinito che contraddistingue l’energia femminile.

21/11/2022

ENERGIA FEMMINILE: CHE COS’È
Secondo il Tao l’Energia è una, e nell’esperienza umana appare come dualità di yin e yang, femminile e maschile, è evidente che non esiste la conoscenza di una polarità senza considerare anche l’altra. Così, ora sto usando il maschile, attraverso la parola e la forma, per evocare il femminile, che è prima della parola, prima della forma.
Definire cosa sia l’Energia Femminile è impossibile. E’molto più facile parlare dell’Energia Maschile, che per sua natura è chiara, orientata, manifesta. Il principio maschile si conosce grazie all’essere, il principio femminile grazie al non essere. In altre parole, l’energia femminile è tutto ciò chel’energia maschile non è. Conosci il maschile, e implicitamente avrai conosciuto il femminile. Ma è pur vero che senza il femminile non si può conoscere il maschile. Ciò è ben evidenziato dal simbolo del Tao,che racchiude lo yin e lo yang, compenetrati l’un l’altro. L’analogia tra il femminile ed il non essere, l’oscurità, il vuoto, non deve sembrare sminuente per la donna, perché non si esprime un giudizio di valore, ma la natura delle cose e perché sia l’uomo che la donna hanno in sé entrambe le energie.
La differenza è che nell’uomo il principio maschile è manifesto e quello femminile è inconscio, nella donna il principio femminile è evidente, quello maschile è latente nella psiche. In molte tradizioni spirituali si parla del Principio Femminile a proposito della sostanza che costituisce l’Universo. Le cosmogonie di varie culture affermano che all’inizio di tutto, prima della creazione di ciò che è, vi era la pura energia femminile: immobile, oscura, misteriosa. Nera come una notte senza stelle, e ovunque infinita. Il maschile è venuto dopo,quando da questo puro potenziale si è manifestato ciò che è visibile: astri, mondi, forme. Dunque il femminile ha a che fare col non manifesto, il maschile col manifesto.
Le società matriarcali hanno preceduto quelle patriarcali. Il femminile precede, e il maschile viene dopo. Ritroviamo questa evidenza in molti fenomeni che sono sotto i nostri occhi ogni giorno. Eccone alcuni:
- Il foglio vuoto viene prima, è puro potenziale, è spazio disponibile, che accoglie. Do una direzione al mio discorso e scrivo delle parole con un filo logico. Ciò che stai leggendo è la creazione, frutto dell’unione del femminile e del maschile. Vi sono le parole, elemento maschile, e glispazi, elemento femminile. Infatti si dice che le donne siano le più brave a leggere tra le righe.
Se la donna eccelle in qualcosa, si ricordi della potenza della Dea, che le dà questa possibilità. E si ricordi anche di non escludere l’uomo, ma di coinvolgerlo in ciò che lei sta creando. Ciò attiva nell’uomo l’energia maschile, e insieme potranno andare lontano.

21/11/2022

ENERGIA FEMMINILE ED ENERGIA MASCHILE
Sia nella donna che nell’uomo, contattare la Dea conduce a sviluppare anche l’energia maschile, e viceversa.
Esse sono intrinsecamente connesse, la crescita dell’una promuove l’altra senza antagonismo tra di esse. Il conflitto sta solo nella mente, nell’ego. L’uomo che teme, connettendosi alla Dea, di perdere qualcosa della sua mascolinità, è prigioniero di un modello, di un condizionamento. Altrettanto lo è la donna che, contro un eccesso di mascolinità nella sua vita, vuole sviluppare il femminile polarizzandosi in atteggiamenti considerati femminili (in realtà modelli conformati per attirare attenzione). La donna che si connette con la Dea, diverrà più femminile e più maschile, per poi trascendere la dualità e realizzare ciò per cui le due energie si sono differenziate: l’Uno.

Così, l’uomo che si connette col principio femminile vedrà la sua presenza maschile arricchirsi ed espandersi, fino all’unione suprema. Non c’è da temere di sviluppare troppo una delle due energie a scapito dell’altra, perché una chiama l’altra, incessantemente: ciò sta nella natura delle cose. La Dea per la donna e l’energia maschile per l’uomo sono i punti di partenza che essi hanno scelto, nella presente incarnazione, per evolvere.
Se si ha l’impressione che una delle due energie sia cresciuta troppo, e l’altra sia rimasta indietro, significa che non si è contattata l’energia, ma un suo surrogato, sotto forma di atteggiamenti, modelli di comportamento, posture, per gratificare l’ego, e non a scopo evolutivo.

Per una donna i conflitti con gli uomini esteriori indicano un conflitto con l’uomo interiore. Contattare la Dea è un’apertura ad affrontare e sciogliere questi temi. Ecco perché divenire Donna fa divenire “più uomo”: si può accede con facilità a qualità maschili luminose, senza rinunciare ad essere donna.

Anche gli uomini cadono nella trappola di un maschile di posa, o in un femminile fasullo (“machismo” o modelli maschili, obsoleti, ereditati dai padri) restando disconnessi dal vero maschile.

21/11/2022

L'ENERGIA FEMMINILE: LA DEA
L'energia femminile è un principio universale ed è presente sia nella donna che nell’uomo.
La donna che segue un percorso di crescita personale e spirituale, sente l’esigenza di conoscere meglio se stessa come donna, di vivere meglio il proprio corpo, la propria sensualità e sessualità, imparare a volersi più bene e a prendersi cura di sé, fino a sviluppare le doti femminili importanti sulla via dell’auto realizzazione.
Colei che sente connetersi con la Dea può essere spinta dal bisogno di dare più spazio al femminile nella propria vita, dove l’elemento maschile risulta prevalere a causa di condizionamenti familiari e sociali o impegni lavorativi pressanti che la vedono impegnata in ruoli mascolini. Altra motivazione è il desiderio di relazionarsi più serenamente con l’uomo; approfondendo il contatto con la Dea infatti, la donna può appianare molti conflitti nella coppia e rendere il rapporto più appagante su tutti i livelli.

L’uomo avverte l'interesse alla Dea attratto dalle donne che incontra; vuol capirne di più, la diversità tra la donna e l’uomo lo attrae e lo sconcerta. L’uomo coinvolto nel proprio percorso evolutivo sente il richiamo a interessarsi alla Dea spinto dalla propria Dea interiore Regina del suo inconscio; più egli va dentro di sé (più elementi inconsci diventano consci) più il suo lato nascosto viene fuori e con esso il femminile che è in lui. Comprendendo che per raggiungere la meta spirituale prefissata (l’illuminazione, il risveglio o la realizzazione di Sé) ha bisogno di ascoltare la propria Dea, fonte di sensibilità, intuizione e saggezza.

Per la donna connettersi alla Dea ed espanderla, è uno dei punti di partenza per essere Donna, sentirsi nel corpo, emanciparsi, piacersi, affrontare i cambiamenti, diventare indipendente, nutrendo sé stessa e chi le è attorno. Lei saprà attrarre e scegliere l'uomo giusto ed altrettanto farà col lavoro. Una donna che non si riconosce tale e che è disconnessa dalla propria Dea potrà seguire maestri e pratiche spirituali per una vita intera vanamente.

Per l’uomo, scoprire la propria Dea non è immediato come per la donna, ma è altrettanto importante: pottrà andare più in profondità dentro di se, aprire il cuore, permettersi la vulnerabilità ed arrendersi a ciò che è.
Se l’evidenza del sentire gli indicherà una strada di realizzazione diversa da quella che la società patriarcale (che regna da millenni) prevede per i maschi di successo, egli non esiterà a percorrerla, esprimendo così la
forza e il coraggio maschile unito alla sensibilità femminile.
L’uomo disconnesso dalla Dea o cammina per la via del conformismo sociale, in una routine priva di autenticità, o fa il “turista spirituale” sulla strada New Age, riempiendosi la testa di belle teorie.

Website