Liberamente.life - Geraldina Neri Mindfulness Counseling e Meditazione
Geraldina Neri - Counselor AssoCounseling, livello Professional Counselor, iscr. n.
A2575-2020
- Mindfulness Counselor e facilitatrice Mindfulness
- Percorsi individuali e di gruppo di Mindfulness, Meditazione e Counseling
In un viaggio lunghissimo iniziato 600 milioni di anni fa, il nostro cervello si è evoluto e sviluppato in tre stadi che corrispondono a tre strati principali:
Il cervello rettile la cui funzione è la sicurezza, quello limbico, tipico dei mammiferi, la cui funzione è ottenere ricompense e la corteccia cerebrale, tipico dei Primati, la cui funzione è prendersi cura dei piccoli, ed essere amati ed accettati dal gruppo.
Il funzionamento di questi tre cervelli è profondamente integrato e le tre funzioni principali sono raggiunte da un’azione coordinata; resta però il fatto che ciascuna funzione è eseguita principalmente da quella parte del cervello che per prima si è evoluta per farlo.
Altra caratteristica è che le parti del cervello più antiche, soprattutto il cervello rettile, sono quelle meno plastiche e tendono ad avere il sopravvento sulle altre.
Scopri di più nel mio blog. Trovi anche una meditazione guidata
Ogni porta, o soglia, indica un punto di passaggio, di entrata, di uscita, un limite oltre il quale tutto cambia e si modifica, non solo nel mondo esterno ma anche dentro di noi senza che ce ne rendiamo conto.
Accade così che attraversando una porta può capitarci di passare dal coraggio alla paura, dalla vergogna alla spavalderia, dall’allegria alla tristezza. A volte dopo aver attraversato una porta può capitare di portiamo ancora con noi situazioni, emozioni, pensieri di ambienti o situazioni precedenti che finiscono per influenzare e guidare le nostre azioni, le nostre parole, le nostre scelte, i nostri gesti.
Ecco che allora le porte diventano luoghi preziosi per lasciare andare, centrarci ed affrontare la nuova situazione in maniera più rilassata, aperta e saggia.
Gesti di quotidiana felicità: Attraversare una porta Ci sono alcuni oggetti, che fanno parte della nostra vita quotidiana, che possono diventare un’ottima palestra in cui allenarci a diventare sempre più presenti a noi stessi, non lasciarci guidare da vecchi schemi, scegliere di volta in volta cos’è più giusto, funzionale o salutare per noi, la...
Ognuno di noi ha una Stella Polare, una motivazione profonda che guida la nostra vita e che non ha nulla a che fare con i doveri quotidiani o i desideri materiali. Magari è cambiata negli anni, magari è formata da tante luci differenti, magari è oscurata dalle nuvole o da altri astri esterni che le tolgono luce, come le incombenze di vita, le necessità o l’influenza delle persone che ci sono o ci sono state accanto, oppure semplicemente ci siamo dimenticati di fermarci ogni tanto e di cercarla nel nostro cielo interiore.
Scopri come al link. C'è anche una meditazione guidata
Gesti di quotidiana felicità: Trovare la stella polare C’è stato un tempo in cui gli uomini per orientarsi di notte avevano un solo modo: individuare la Stella Polare e con essa trovare il Nord. Più la notte era buia, più mancavano punti di riferimento, come in mezzo al mare o in un bosco, più quella stella luminosa che brilla vicino al Grande Car...
Deporre le pietre e i pesi che ci portiamo dietro dal passato è una pratica essenziale per vivere una vita saggia e felice. È solo lasciando andare le aspettative, le speranze, le paure, il dolore, il passato, le storie che hanno una presa su di noi che possiamo calmare le nostre menti e aprire i nostri cuori.
Al link è disponibile una breve pratica guidata.
Gesti di quotidiana felicità: Deponi la pietra/lascia andare Lasciare andare, deporre le pietre e i pesi che ci portiamo dietro dal passato è una pratica essenziale per vivere una vita saggia e felice. È solo lasciando andare le aspettative, le speranze, le paure, il dolore, il passato, le storie che hanno una presa su di noi che possiamo calmare le nostre ...
La connessione col respiro ci permette di uscire dai loop mentali o emotivi e connetterci profondamente a noi stessi e al momento presente.
In questo modo si creano delle pause, brevissimi spazi in cui calmarci, riprendere fiato, trovare nuove strade e soluzioni.
Gesti di quotidiana felicità: Tre respiri Meditazione sui tre respiri consapevoli
Quando ci troviamo in un loop mentale, con un problema che anziché risolversi diventa sempre più grande, proviamo a cambiare posizione col nostro corpo, spostiamoci, alziamoci, con consapevolezza.
Quando ci sentiamo trasportare via dai pensieri o dalle emozioni, di essere travolti dalle tempeste della vita proviamo a rimanere saldi, morbidi ed equanimi come un albero.
Gesti di quotidiana felicità: Come un albero Quando ci sentiamo trasportare via dai pensieri o dalle emozioni, di essere travolti dalle tempeste della vita proviamo a a rimanere saldi, morbidi ed equanimi come un albero.
C’è un detto zen che recita: la parte più importante di un vaso è il vuoto che contiene.
È proprio il vuoto, lo spazio, il silenzio che ci permettono di fare chiarezza, di rilassarci, di non ripetere in automatico gli stessi schemi, di percorrere le stesse strade.
Vi è mai capitato di scervellavi inutilmente per giorni per trovare una soluzione e poi mentre stavate facendo altro, come una doccia o una camminata in un bosco, in quel momento di pausa all’improvviso ecco che la soluzione ha fatto capolino?
Ma come si fa a svuotare le nostre tazze e ad ampliare i nostri orizzonti interiori?
Gesti di quotidiana felicità: Svuotare la tazza C’è un detto zen che recita: la parte più importante di un vaso è il vuoto che contiene. È proprio il vuoto, lo spazio, il silenzio che ci permettono di fare chiarezza, di rilassarci, di non ripetere in automatico gli stessi schemi, di percorrere le stesse strade. Vi è mai capitato di scervel...
Se vi sentite persi, se provate un senso di smarrimento, di insoddisfazione e di nostalgia, la mancanza di un altrove, di un luogo dove vorreste stare, un desiderio di “fare ritorno” a quello che è veramente importante per voi, di far pace col vostro passato, di trovare o ritrovare le vostre radici questa è l'occasione giusta!
Ottobre è un mese meraviglioso per salpare per la vostra Itaca interiore. Tutte le informazioni al link.
Tornare a Casa : riscrivi la tua storia col mito di Ulisse Seminario residenziale di trasformazione interiore ispirato al viaggio di Ulisse. Alla scoperta della nostra Itaca interiore, oltre i confini del conosciuto e della nostra confort-zone, incontreremo gli istinti ferini dei Ciclopi, gli inganni della Maga Circe, le tentazioni della ninfa Calipso e il
Dal 19 settembre ti aspetto a Gesti di quotidiana felicità, un percorso in 9 settimane per imparare a portare la pratica meditativa e i suoi benefici nella vita quotidiana.
Il percorso è ad offerta libera.
Per iscrizioni scrivere a: [email protected]
Ti aspetto!
Il Respiro, la nostra fonte di vita e di benessere. Su Viver Sani e Belli oggi in edicola
"Meditare non è solo un modo per rilassarsi e approfondire la conoscenza di sé attraverso l’introspezione, ma anche un modo per mantenersi giovani grazie ai molti benefici che questa pratica assicura al corpo e alla mente, rallentando l’invecchiamento e contrastando le dinamiche psicosomatiche che impediscono di concentrarsi sul proprio benessere, prendendosi cura di sé e assecondando le proprie esigenze in ogni periodo della vita."
Rifugio nell'isola del cuore
Se custodiamo il nostro vuoto interiore, esso diverrà il nostro rifugio, la nostra isola, il cuore dentro il cuore, come scrive l’antico testo taoista: 'Dentro il cuore un altro cuore racchiudi, dentro il cuore un altro cuore è presente. Questo cuore dentro il cuore è pensiero che precede le parole'.
Vito Mancuso
Coraggio significa agire dal cuore e un cuore coraggioso è un cuore che sa accogliere la paura, la fragilità, la debolezza.
E non a caso i successi olimpici di questi giorni sono nati attraversando paure e insicurezze. ❤🤍💟💚🧡
Nutrirsi é un gesto semplice ma anche molto complesso perché dentro c'è tutta la nostra storia .
Impareremo molto di noi, dei nove tipi di fame, dei nostri schemi e delle nostre abitudini.
Vi aspetto!
“Nutrire i sensi, nutrire il cuore”
Aprirsi ad un rapporto consapevole con il cibo
Con Marcella Cannalire e Geraldina Neri
“Il dolce e intenso sapore della vera presenza ci riempie e tutti i tipi di fame svaniscono.
Ogni cosa è fonte di perfetta soddisfazione, semplicemente per quello che è”
Jan Chozen Bays
Nutrirsi può sembrare un gesto semplicissimo, e in un certo qual modo lo è, visto che lo si impara dal primo momento in cui si viene al mondo.
Ma se lo si osserva attentamente si rivela invece come un atto molto complesso al quale concorrono tanti fattori: i cinque sensi, i processi metabolici e ormonali, i nostri pensieri, le nostre emozioni, la nostra storia personale, abitudini e stili di vita, schemi acquisiti nel tempo dai quali è difficile liberarsi, soprattutto perché sono diventati automatismi e ritornano in modo inconsapevole.
Attraverso la mindfulness, la heartfulness, meditazioni guidate, ascolto profondo e condivisione in gruppo, impareremo a conoscere i nove tipi di fame, a individuare gli schemi interni che si attivano quando mangiamo e ad accogliere le emozioni che ci spingono verso determinate abitudini alimentari, aprendoci ad un rapporto più consapevole col cibo e con noi stessi.
In questo modo impareremo a goderci pienamente ogni boccone, a sentirci piacevolmente pieni, ad aprirci ad una maggiore convivialità con gli altri; scopriremo che non c’è un cibo “buono” ed uno “cattivo” e che ci si può nutrire alleggerendo o eliminando sensi di colpa, giudizio o sacrificio, alimentando gentilezza, consapevolezza e piacere.
È possibile affiancare al percorso consulenze individuali on-line con Monia Talenti, Biologa Nutrizionista specializzata in Terapia Nutrizionale.
A chi si rivolge
Per chi vuole esplorare o approfondire il rapporto con il cibo, per chi ha problemi con il cibo o per chi soffre di disturbi legati o collegabili all’alimetazione (gastrite, reflusso gastro-esofageo, colite, emicrania, sonno disturbato)
Non è necessario avere già praticato o praticare la meditazione.
Per la partecipazione al percorso è necessario un colloquio individuale.
Costo
275 euro più la tessera associativa di 25 euro da versare tramite bonifico bancario a:
Associazione Progetto PienEssere
IBAN IT06W0521610901000000001859
(per conti esteri BIC BPCVIT2S)
Causale: Cognome e Nome del partecipante – Iscrizione Nutrire i sensi, Nutrire il cuore
Quando
8 incontri di gruppo settimanali al giovedì dalle 19.30 alle 21.30
Giorni: 7-14-21-29 ottobre 4-11-18-25 novembre 2021
Dove
Spazio Aurea, via Giovanni Masera 6, Milano (MM Lima)
Conduttori
Marcella Cannalire, Psicoterapeuta di formazione psicoanalitica, con approccio integrato (pratiche di meditazione, ascolto somatologico del corpo, EMDR).
Geraldina Neri, Mindfulness Counselor e Professional Counselor Assocounseling.
Dentro ognuno di noi c’è un mondo infinito, pieno di tesori e bellezza. Ti va di scoprire il tuo?
Il Mandala Interiore
con Geraldina Neri
“Esplorò la sua anima con un telescopio.
E tutto quanto vi appariva irregolare
egli dimostrò essere splendore di costellazioni.
E aggiunse mondi e mondi nascosti alla coscienza”
Samuel Taylor Coleridge
Quando?
Il 22-24 ottobre 2021, presso il Centro d’Ompio – Lago D’Orta.
Il ritiro:
Ci sono momenti nella vita in cui ci sentiamo un po’ persi e confusi, durante i quali sentiamo il bisogno di nuove forze, di nuove idee, di nuove direzioni oppure solamente di fermarci e ricontattarci, riscoprire il ricchissimo universo che ci abita, fatto di risorse, capacità, talenti, luoghi e relazioni.
Questo universo interiore ha il suo simbolo nel Mandala che, secondo Jung, è il simbolo della totalità dell’essere e l’archetipo dell’ordine interiore di ogni persona.
Il simbolo del mandala, quindi, non è solo un’affascinante forma espressiva artistica e spirituale presente in molte antiche civiltà e tradizioni religiose ma esercita anche un’azione sull’autore del disegno perché in questo simbolo si nasconde un effetto magico molto antico: un recinto sacro della personalità più intima, un cerchio protettivo che evita la dispersione e tiene lontane le preoccupazioni provocate dall’esterno.
In questo ritiro/ laboratorio, attraverso Mindfulness, Heartfulnes, meditazioni guidate e condivisioni in gruppo, ognuno prenderà contatto col il proprio Mandala Interiore e gli darà forma, colore e spazio sulla carta.
Cosa portare?
Porta con te un cartoncino del colore che desideri (dimensioni 50 x70) e materiale per colorare a tua scelta (matite, pastelli, pennarelli, etc.) E ricorda: non è importante che tu sappia o meno disegnare. Sarà l’energia a guidarti!
Costo
Il percorso è a offerta libera ed è necessaria l’iscrizione all’Associazione (25€) che ci aiuta a sostenere chi sostiene.
La pratica del dãna (offerta libera) è una modalità proveniente dalle antiche tradizioni di riconoscere di aver ricevuto qualcosa di prezioso per la vostra vita. Il Buddha nei suoi insegnamenti enfatizzava il valore della generosità e della condivisione di ciò che abbiamo con gli altri quale pratica essenziale per coltivare la felicità e il benessere. Nel ricevere con gratitudine e nel dare con generosità, diveniamo più pienamente coscienti e partecipi della rete interconnessa della vita che ci sostiene tutti.
La generosità permette alla trasmissione degli insegnamenti di Dharma di proseguire e di rimanere accessibili a tutti coloro che desiderano riceverli.
I pagamenti per la Tessera Associativa e la donazione dovranno essere effettuati tramite bonifico bancario a:
Associazione Progetto PienEssere
IBAN IT06W0521610901000000001859
(per conti esteri BIC BPCVIT2S)
Causale: Cognome e Nome del partecipante – donazione ritiro/laboratorio con Geraldina Neri e Tessera Associativa (25€)
Per informazioni ed iscrizioni, scrivere a: [email protected]
SELF-COMPASSION NELLA VITA QUOTIDIANA
❤ Per praticare la self-compassion nella vita quotidiana basta anche solo un piccolo gesto di auto-accudimento, come mettersi una o entrambe le mani sul cuore, o abbracciarsi, o accarezzarsi una guancia nel momento in cui qualcosa ci fa soffrire, ci ferisce, ci fa paura.
Potrà sembrare strano all’inizio ma il nostro corpo non sa distinguere chi è l’autore, se noi o un’altra persona. Esso risponderà al gesto di cura e di calore così come un bimbo nelle braccia della propria madre. Il tocco fisico infatti rilascia ossitocina, l’ormone dell’amore, che ci fa sentire più aperti verso il mondo, sicuri e felici, e riduce il cortisolo, l’ormone dello stress.
💛 Possiamo prenderci cura di noi praticando la self-compassion dedicandoci ad attività che ci fanno stare bene, anche cose semplici come un bagno caldo, ascoltare musica, leggere un libro, camminare nella natura.
💚 Possiamo prenderci cura di noi allontanandoci dalle situazioni o dalle persone che ci fanno soffrire, imparando a mettere dei confini o a dire di no.
💙Nei momenti di difficoltà o di sofferenza possiamo anche dedicarci una breve pausa di self-compassion, in questo modo:
1. Riconosco l’emozione, le do un nome, sentendola nel corpo: rabbia, paura, vergogna, dubbio, autocritica, sfiducia…
2. Qualunque cosa sia non creo resistenza ma l’accolgo. Riconosco che è “umano” provare quell’emozione in quella situazione, che non sono l’unico al mondo ma che altri come me la provano o la stanno provando.
3. Mi nutro di cura e di attenzione. Faccio un gesto di auto-accudimento, mi connetto con lo spazio del mio cuore e mi rivolgo mentalmente parole di conforto, le stesse che direi ad un caro amico nella mia stessa situazione.
4. Resto per un po' nella pace e nella atmosfera calda del mio cuore.
SELF-COMPASSION
Se spesso ci è più facile provare compassione per gli altri ci è molto più difficile indirizzare questo sentimento verso noi stessi. Ma perché la compassione sia veramente completa è necessario partire da noi stessi e la pratica formale di karuna prevede proprio che si inizi da sé stessi per poi aprirsi agli altri.
Come dice Chandra Candiani ne Il silenzio è cosa viva “Si parte da dove siamo, onestamente scoprendo i nostri angoli bui. La compassione come pratica non mette enfasi sul sentimento che dovremo a tutti i costi provare, fa semplicemente accedere ad un luogo, il cuore, spesso trascurato e ammutolito e ci inizia a un lavoro, a spazzarlo, arieggiarlo, a svuotarlo e a conoscerlo”.
❤ Praticare la self-compassion, ovvero la compassione verso se stessi, significa prendersi cura di noi nello stesso modo in cui ci prenderemmo cura del nostro miglior amico in un momento di difficoltà. Non significa auto indulgenza, non è un atteggiamento debole.
🧡 Self-compassion significa “sono qui per me” (mi abbraccio) e mi chiedo cosa posso fare per me (mi aiuto) A volte l’atteggiamento compassionevole prende la forma di conforto in un momento di difficoltà emotiva, a volte di un’azione protettiva come dire un NO deciso e allontanarsi da una situazione pericolosa o che ci fa soffrire; a volta prende la forma di calore e tenerezza altre di connessione con i nostri bisogni più profondi.
💛 La self-compassion è diversa dall’autostima, non si basa su standard da raggiungere bensì significa vedersi e accogliersi per quello che si è, momento per momento, riconoscendo ed accogliendo in uno spazio più vasto, lo spazio del cuore, tutto quello che avviene in noi (le emozioni, i pensieri, il dolore) e prendendocene cura.
💙 Negli ultimi anni molti studi e ricerche sulla self-compassion hanno evidenziato benefici sull’umore di chi la pratica che risulta meno ansioso, stressato, depresso e incline all’autocritica ed è più felice, resiliente ed ottimista verso il futuro.
KARUNA - LA COMPASSIONE
Se Metta ovvero l’amorevole gentilezza è il desiderio che tutti gli esseri siano felici, Karuna, la compassione è il desiderio che tutti gli esseri siano liberi dalla sofferenza.
La compassione è un fremito nel cuore che sorge quando si entra in contatto con la sofferenza di qualcuno accompagnato da un impulso ad agire per alleviarla. La compassione com’è intesa nel buddhismo ha infatti una dimensione femminile, di accoglienza e accudimento, ma anche una dimensione maschile di azione e protezione. Non è quindi un atteggiamento debole bensì un impulso pieno di forza.
Se spesso ci è più facile provare compassione per gli altri ci è molto più difficile indirizzare questo sentimento verso noi stessi. Ma perché la compassione sia veramente completa è necessario partire da noi stessi e la pratica formale di karuna prevede proprio che si inizi da sé stessi per poi aprirsi agli altri.
GENTILEZZA AMOREVOLE NELLA VITA QUOTIDIANA
Tradizionalmente la pratica di Metta prevede di rivolgere un’intenzione beneaugurante inizialmente verso sé stessi, poi verso le persone a cui vogliamo bene, poi verso quelle neutre e, infine, verso quelle con cui abbiamo dei problemi.
Ma possiamo estendere questa pratica a tutti gli esseri, visibili o invisibili che siano: persone, animali, divinità…
Solitamente nella pratica si utilizzano questi 4 auguri “; che io /tu possa essere al sicuro; che io/tu possa avere la salute fisica, che io/tu possa avere la salute mentale che io/tu possa vivere con agio”.
Ma nella pratica possiamo trovare le frasi più adatte alla nostra situazione o a quella degli altri.
Quando pratichiamo metta, lo facciamo senza aspettarci nulla: è come se piantassimo dei semi, i semi dell’amore, e riconosciamo che la natura farà il suo corso e a tempo debito i semi daranno i loro frutti. Alcuni matureranno prima altri dopo, altri mai: il nostro compito è semplicemente piantarli.
Per praticare Metta nella vita quotidiana puoi:
❤ fermarti per 10 secondi ogni ora ed augurare il bene a una persona diversa ogni volta;
❤ concentrare il tuo augurio verso una persona in particolare in difficoltà o con la quale hai qualche problema di relazione;
❤ quando sei in fila, o stai aspettando qualcuno o qualcosa puoi guardarti attorno ed augurare il bene alle persone intorno a te;
❤ augurare il bene mentre sei sull’autobus, o in metro o sul treno;
❤ augurare il bene alle persone che incontri mentre camminiamo per strada;
❤ augurarti il bene ogni volta che incontri la tua immagine riflessa (nello specchio, su un vetro, durante le riunioni su Zoom)
❤ augurare il bene ogni volta che qualche immagine o notizia drammatica ti colpisce;
❤ augurare il bene ai tuoi animali, o ad animali che ti fanno paura.
METTA - GENTILEZZA AMOREVOLE
L’amore, come scrive Hervè Clerc ne “Le cose così come sono”, è innanzitutto un potere: quello di dare gioia e rendere felici. Ma il vero amore, privo di attaccamento e che dimora nell’equanimità, non rende felice solamente colui che è amato ma anche colui che ama.
L’amore ha la felicità per vocazione. Amore e felicità quindi sono intrinsecamente legati e secondo il Buddha tutte le pratiche messe in opera per raggiungere la felicità non valgono un sesto dell’amore.
Il Buddha descrisse minuziosamente i benefici per il praticante di Metta, ovvero l’amore incondizionato.
Gli dei lo colmano di benefici: dorme sereno, senza incubi, si sveglia leggero e bendisposto, si concentra con facilità, il suo colorito è luminoso, il fuoco non lo brucia, il veleno non lo uccide, l’inondazione non lo trascina via. Avrà un bell’aspetto, una morte serena e una rinascita propizia.
Tradizionalmente la pratica di Metta prevede di rivolgere un’intenzione beneaugurante inizialmente verso sé stessi, poi verso le persone a cui vogliamo bene, poi verso quelle neutre e, infine, verso quelle con cui abbiamo dei problemi.
Ma possiamo estendere questa pratica a tutti gli esseri, visibili o invisibili che siano: persone, animali, divinità.
Solitamente nella pratica si utilizzano questi 4 auguri “; che io /tu possa essere al sicuro; che io/tu possa avere la salute fisica, che io/tu possa avere la salute mentale che io/tu possa vivere con agio”.
Ma nella pratica possiamo trovare le frasi più adatte alla nostra situazione o a quella degli altri.
Quando pratichiamo Metta, lo facciamo senza aspettarci nulla: è come se piantassimo dei semi, i semi dell’amore, e riconosciamo che la natura farà il suo corso e a tempo debito i semi daranno i loro frutti. Alcuni matureranno prima altri dopo, altri mai: il nostro compito è semplicemente piantarli.
#
Chi sono
Mi chiamo Geraldina, ma gli amici mi chiamano Jerry.
Ho due anime: una occidentale, rapida, moderna, performante, una orientale, lenta, riflessiva, saggia e antica. Sono esperta di Comunicazione , Media e TV (lavoro in televisione da quasi trent’anni) e mi interesso da sempre di filosofia occidentale ed orientale, di psicologia e di terapie naturali.
Pratico meditazione (Shamatha e Vipassana) da molti anni e, da alcuni, guido gruppi di meditazione e di Mindfulness. Ho ricevuto insegnamenti e fatto molti ritiri di meditazione con Maestri ed insegnanti qualificati (Ghe Pel ling, Fondazione Maitreya, Associazione Mudita, ILTK, Pian dei Ciliegi).
Mi sono diplomata Mindfulness Counselor , con una formazione triennale, presso la Scuola Counseling Transpersonale Mindfulness Project , con sede presso l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, una scuola che integra i più recenti approcci occidentali alla relazione d’aiuto con la meditazione e con l’approccio buddhista per lo sviluppo delle qualità fondamentali dell’uomo.