Proallattamento

Proallattamento

Maternità consapevole
Allattamento materno
BLW (Autosvezzamento)

03/01/2022

Che dite mamme? Come sono i vostri mariti? 🙃😅

16/08/2020

Buona domenica 🥰

13/08/2020

Ogni quante ore allattare?

Dopo 9 mesi di gravidanza hai finalmente tuo figlio in braccio! Adesso comincia la sfida dell'allattamento, in ospedale con la dimissione ti danno un bel foglio dove c'è scritto che: (dimmi se ti suona familiare) devi dare il seno ogni 3 ore circa 10 min ogni seno... facile no? Purtroppo niente più lontano dalla realtà!

Se pensassimo a noi stesse come mammiferi e lasciassimo che la natura ci guidasse saremmo mamme più felici! Mica le gorilla chiedono ogni quanto si deve dare a mangiare ai loro cuccioli? Non ce l'hanno l'orologio!

L'allattamento al seno secondo l'orologio è un'invenzione, nessun altro mammifero sulla faccia della terra ha mai indossato un orologio per allattare allora perché vogliono farci credere che solo le donne, tra tutti i mammiferi del mondo, hanno bisogno di un orologio per sapere quando il loro bambino deve mangiare? Come mai si è diffusa l'idea di allattare al seno secondo un programma?

Il fatto è che nessuno ma il bebè sa quando e quanto deve mangiare! Ne la ostetrica, ne il pediatra, ne l'infermiera, nemmeno la mamma sa ogni quanto deve mangiare il bebè... è lui stesso a far capire quando ha fame!

Ci sentiamo dire: Come puo il tuo bimbo essere affamato, se l'hai allattato solo mezz'ora fa? Ma allora io quiedo: Se un bambino prende un biberon, e in una delle poppate ne lascia metà, gli daranno l'altra metà a mezz'ora, o lo faranno aspettare quattro ore finché “tocca a lui”?

Non è affatto vero che in 10 minuti i bimbi hanno presso tutto il latte di cui hanno bisogno e hanno anche svuotato il seno,
Ci sono in tanti i bambini che bevono l'80% del latte di cui hanno bisogno in meno di 7 minuti. Ma può volerci molto più tempo prima che il 100% dei bambini beva il 100% del latte, ed è di questo che si tratta.

Specialmente il primo mese è assolutamente normale che il bebè domandi il seno più spesso e che voglia stare attaccato giorno e notte alla mamma quindi al seno, è fisiologico, e non cercano soltanto latte sennò conforto, sicurezza e amore!

Ci sono anche i bimbi dormiglioni, possono dormire 5 ore di seguito e anche di più, questi bimbi però le prime 6 settimane di vita devono essere svegliati ogni 3/4 ore, specialmente quando non ancora raggiungono il loro peso di nascita perché si rischierebbe la ipoglicemia tra altre cose.

I bambini con ittero (gialli) tendono a dormire più del normale, è MOLTO importante svegliarli molto frequentemente per nutrirsi, perché PIÙ fanno p**ì, più la bilirubina viene livellata.

Se poi si tratta di piccoli prematuri o neonati che hanno malattie bisognerebbe essere ancora più vigili e attenti.

Fondamentalmente, come già detto, questa pratica è raccomandata quando i bambini sono sottopeso o hanno meno di 6 settimane. Quando il bambino ha raggiunto e superato il peso alla nascita e comincia ad avere dei “ritmi di poppata regolari”, allora si può lasciarlo dormire senza svegliarlo. E’ comunque raro che un neonato dorma più di 5-6 ore filate nel primo mese di vita.

Detto ciò, non è una schiavitù per la madre allattare ogni volta che lo chiede il bebè. Piuttosto il contrario. La schiavitù è nel guardare l'orologio. Dover passare ore ad ascoltare tuo figlio piangere, o intrattenerlo e cercare di calmarlo, con quanto sarebbe facile allattare al seno quando lo chiede e basta.

Non starà al petto tutto il giorno? È buffo quante persone sono convinte che i bambini, se lasciati, allatterebbero tutto il giorno. Se pensi davvero che un bambino abbia bisogno di allattare tutto il tempo, come osi consigliarlo ogni 3/4 ore? In realtà, i bambini allattati al seno su richiesta di solito allattano circa 12 volte al giorno.

Quindi mamme, dare il seno a richiesta al bebè è ciò ch'è giusto fare, non guardate l'orologio e lasciate che siano i vostri figli a farvi capire se hanno fame, soprattutto il primo mese le poppate potrebbero essere lunghissime e non vuol dire che non avete latte, che il vostro latte non è sostanzioso o che i vostri bimbi non sono mai soddisfatti.. semplicemente vuol dire che i bebè vogliono le sue mammine! Lasciatevi guidare dalla natura 🌱

Photos from Proallattamento's post 04/08/2020

Lo scatto di crescita del terzo mese

La cosiddetta "crisi di 3 mesi" è forse la più "delicata" e complessa, poiché colpisce la madre e il bambino e la situazione richiede circa un mese per essere superata: Il bambino non chiede più il seno spesso quanto prima, qualcosa che la madre può interpretare in diversi modi: non ha fame, non vuole mangiare o lo rifiuta.

Il bambino che era felice di trascorrere molto tempo attaccato al petto ora impiega qualche minuto. La madre nota il seno morbido, il che attribuisce a una produzione di latte insufficiente.

Il momento della poppata diventa caotico, il bimbo è distratto da qualsiasi cosa e spesso rompe in lacrime poco dopo aver iniziato ad allattare. Sembra allattare bene e con calma solo quando dorme.

Il bebè prende meno peso di quanto prendeva nelle scorse settimane, il che è perfettamente normale: dal 3zo mese la crescita rallenta, ma può rafforzare la "sensazione di fame e mancanza di latte" davanti agli occhi della mamma.

Spesso c'è una diminuzione della frequenza dei movimenti intestinali del bambino (se fino ad allora aveva fatto la c***a più volte al giorno, puo continuare a fare solo una volta o addirittura passare diversi giorni senza fare). Poiché i movimenti intestinali sono spesso interpretati come misure di assunzione di latte, la madre può interpretare questa frequenza più bassa di movimenti intestinali come un segno di assunzione insufficiente di latte.

Che succede?

Entro tre mesi i bambini sono esperti nell'arte della suzione e in pochi minuti possono prendere tutto il latte di cui hanno bisogno. Inoltre, dopo tre mesi, si verificano grandi cambiamenti nel cervello; Le connessioni neurali si moltiplicano a tutta velocità e questo apre un mondo di sensazioni.

Dopo tre mesi, tuttavia, la visione migliora notevolmente e iniziano a vedere oltre il viso della madre, quindi sono distratti da qualsiasi cosa quando si tratta di allattare: un quadro appeso dietro la mamma, qualcuno che è seduto accanto ad essa, una mosca che vola vicino, la stessa faccia della mamma, che il bambino guarda e sorride, il momento in cui papà entra nella stanza ...

E con il senso di sentire succede la stessa cosa: se qualcuno entra nella stanza e parla, se la TV fa rumore, se un'ambulanza scende per strada ... la sana curiosità del bambino lo spingerà a smettere di succhiare per sentire cosa sta succedendo intorno a lui, e le madri si disperano di quel comportamento irregolare.

Come se ciò non bastasse, da tre mesi i bambini piangono durante l'allattamento: Cominciano a succhiare, iniziano a urlare disperatamente. Ciò non fa che aumentare l'angoscia della madre, poiché i suoi seni sono estremamente morbidi, sente che difficilmente produce latte e potrebbe aver smesso di notare che il latte aumenta. Un'altra combinazione di fattori che spinge le donne a lasciare l'allattamento in anticipo.

La situazione ha una spiegazione logica e, naturalmente, la madre ha abbastanza latte e la capacità di soddisfare tutte le esigenze del bambino in qualsiasi momento. Ma il corpo materno è molto saggio e modifica il sistema di produzione del latte per ottimizzare il processo. Ora la ghiandola mammaria è pronta per produrre il latte quando il bambino lo richiede e bastano solo 2,2 minuti affinché il corpo attivi il riflesso di espulsione e fornisca al bambino tutto il latte di cui ha bisogno.

La verità, tuttavia, è che i bambini tendono ad essere arrabbiati con questo cambiamento. Erano abituati a trovare la quantità di latte che desideravano subito, ma ora devono succhiare, aspettare qualche minuto e suzionare di nuovo finché arriva il latte, giustamente non essendoci abituati tendono a innervosire e piangere!

La quantità di latte che bevono è esattamente ciò di cui hanno bisogno, non ci sono problemi di mancanza di latte.

Come conseguenza di quanto scritto sopra, la crisi di tre mesi è spesso il momento in cui inizia l'integrazione con il latte artificiale e il progressivo abbandono dell'allattamento al seno. La sensazione di rifiuto e mancanza di latte fa dubitare alla mamma e la sconvolge, anche se in realtà ciò che sta accadendo è perfettamente sopportabile e superabile se viene compreso e gestito correttamente.

Tutti i fattori che intervengono nella crisi di tre mesi la rendono molto complessa e se i meccanismi con cui si manifesta non sono noti, il risultato è un abbandono precoce dell'allattamento al seno con la sensazione sbagliata di mancanza di latte o rigetto dal bambino.

Quindi mamme adesso lo sapete! Continuate ad allattare i vostri bimbi e non dubitare mai delle vostre capacità ❤

03/08/2020

Un gioiello fatto gioiello

Ci siamo 🤗 e come tutti gli anni la nostra azienda che da sempre supporta l'allattamento al seno festeggia la Settimana Mondiale dell'allattamento con un importante iniziativa.

WWW.GIOIELLIDILATTE.IT è da sempre un'azienda leader nel trasformare il tuo latte materno 🤱 in un gioiello unico 💍

Poche gocce del tuo latte 🧪 e per te creiamo un ricordo per sempre.

Per chi approfitta del codice "Breastfeeding20" da inserire sul sito riceverà in omaggio un splendido cuore realizzato con il proprio latte.

02/08/2020

Dimmi se ti sembra familiare: . .

Il tuo bambino ha il seno in bocca, si addormenta profondamente e quando lo metti nella culla ... Zaaz! ⚡️ si sveglia. .

Ma se lo tieni tra le tue braccia, dorme in pace 😴🤤 . È come se la culla brusciasse dopo 10-15 minuti, o come se avesse un radar per rilevare che la mamma si è separata da lui: certo che ce l'ha. . ⬇️

Tuo figlio ha trascorso settimane in un posto in cui è dentro te, ascoltando il tuo cuore💗, respirando la tua voce, dondolando in un ambiente acquoso💦 che gli dà la totale libertà nonostante il piccolo spazio, e non vuole altro che ripetere questa sensazione quando è fuori. .

Nonostante dormano, i bambini hanno una fase di sonno profondo BREVE (non REM) e trascorrono invece quasi tutte le loro ore addormentati in fasi superficiali (REM) che consentono loro di essere vigili 🚨 come meccanismo di difesa contro il pericolo. .

Non sanno che la culletta è un posto sicuro; per loro, la separazione dalle tue braccia alla culla è un abisso - per non parlare di una stanza diversa - un luogo di pericolo🐆 poiché l'unico posto in cui si sentono pienamente è in cima alla mamma🤱🏻. .

Quando il pericolo "incombe o si sentono minacciati", si svegliano "e piangono" per avvisare, questo è antico. . .

I bambini non si svegliano per infastidirci 😓 stanno rispondendo al loro istinto, sarebbe bene per noi rispettarlo✊🏼 e lasciare da parte così tante raccomandazioni accademiche che ci allontanano dalla natura🌿, per iniziare a vivere di più una maternità fluida, consapevole e felice🍃🤰🏻🤱🏻

Abbraccia, coccola, ama ❤
Tutto passa, in fretta pure!
Presto dormirai, riposerai e farai tutto ciò che vorrai.. ma per adesso sei per il tuo figlio, tutto quello che ha! 🤗

A volte pensi di non fare niente quando lo stai facendo tutto! Mamma lasciate andare e goditi questi giorni caotici con il tuo bebè 🥰

01/08/2020

1 al 7 Agosto SETTIMANA MONDIALE DELL'ALLATTAMENTO

Dall’1 al 7 agosto si celebra la Settimana Mondiale dell’Allattamento per ricordare che oggi poco più del 40% dei bambini sotto i 6 mesi nel mondo è esclusivamente allattato.

Le ricerche mostrano anche che per i bambini con meno di un anno di età che vivono nelle zone rurali i livelli di allattamento sono più elevati rispetto ai bambini delle città.

Nei Paesi a reddito medio-alto, i tassi di allattamento sono stati i più bassi (23,9%), in diminuzione rispetto al 28,7% del 2012.

Aumentare i tassi di allattamento nel mondo potrebbe prevenire ogni anno le morti di 823.000 bambini sotto i 5 anni e di 20.000 madri per cancro al seno.

L’allattamento dà ai bambini il miglior inizio di vita possibile perché promuove lo sviluppo cognitivo e rappresenta il primo vaccino di un bambino, in quanto lo protegge da malattie e morte.

Allattare riduce il rischio di malattie per il bambino e la madre e riduce i costi dell’assistenza medica, creando famiglie più sane. Quando una madre allatta, ognuno ne beneficia.

Le donne che lavorano non ricevono abbastanza supporto per continuare ad allattare: nel mondo, solo il 40% delle donne con un neonato gode delle agevolazioni per la maternità più elementari sul posto di lavoro.

Questa disparità si allarga tra i paesi dell'Africa, dove solo il 15% delle donne con neonati ha qualche beneficio per continuare ad allattare.

L’UNICEF ricorda che per supportare l’allattamento sono necessari: tempo, risorse e politiche di protezione.

Politiche a misura di famiglia – congedo di maternità retribuito, accesso a cure di qualità per l’infanzia, pause per l’allattamento e spazi dedicati all’allattamento – forniscono a madri e bambini il tempo di affrontare il parto, di creare un legame con i propri figli e allattare nelle prime settimane e mesi di vita, fondamentali per un bambino.

Credito: UNICEF.it

31/07/2020

Il seno sgonfio la sera???

“Non capisco cosa sia successo: prima avevo latte da vendere e ora non ne ho più”.

“Purtroppo devo iniziare a dare la giunta, perché ho meno latte”.

“Fino a pochi giorni fa avevo un sacco di latte, ma ora mi è diminuito”.

“La sera il latte non mi basta”.

“La richiesta del mio bambino supera la mia calibrazione” (questa è la versione 2.0 della mamma che “ha studiato”)

Allora bene, il fatto che tu senta il seno più o meno “pieno” non significa che tu abbia più o meno latte.

Se il seno è sgonfio nella maggior parte dei casi è proprio perché, dopo sei settimane dal parto, è calibrato bene nella produzione di latte rispondendo perfettamente alle richieste di tuo figlio. Non cadere nella tentazione di offrirgli l’aggiunta di latte artificiale per la paura che il bambino non assuma abbastanza latte.

Se la sera ti sembra di avere un seno troppo morbido e tuo figlio non la smette di piangere il consiglio è sempre lo stesso per quanto possa sembrare ovvio e scontato: stai tranquilla va tutto bene! Certo la sera la produzione di latte cala rispetto alla mattina ma questo non significa che tu non abbia abbastanza latte per cedere alla tentazione di offrirgli un biberon di latte artificiale.

Il latte della sera è più denso, cremoso, grasso e calorico. Anche per questo motivo la fuoriuscita è più difficile rispetto alla fluidità del latte mattutino, dovuto anche alla stanchezza della mamma che inibisce il riflesso ossitocinico e favorisce il rallentamento. Ti capiterà quindi che tuo figlio popperà il suo latte, si staccherà dal seno, piangerà per poi ricominciare. Anche in questo caso allattarlo ogni volta che te lo richiede durante la giornata può essere favorevole anche alla buona riuscita delle poppate notturne.

Il latte materno gioca poi un ruolo fondamentale nel far comprendere al bambino il ritmo sonno-veglia. Questo fattore è determinato dalla melatonina, un ormone prodotto quando la retina umana non è esposta alla luce e il neonato la assume attraverso il latte materno.

Il tuo latte materno è sprovvisto di melatonina di giorno mentre lo contiene durante la notte perché non ricevi stimolazioni luminose. La melatonina aumenta anche i livelli di prolattina che oltre a favorire la produzione di latte ha un effetto rilassante sulla mamma rendendola più disponibile nei confronti del bambino.

I risvegli notturni quindi, da te spesso tanto temuti, hanno un ottimo alleato nella prolattina, aiutandoti a garantire una migliore capacità di assecondare i bisogni di tuo figlio in questi momenti critici e ad avere un migliore riposo. L’irrequietezza serale del bambino potrebbe quindi essere dovuta anche al fatto che occorre modificare il fiume di ormoni che gli arrivano attraverso il latte materno.

Se tuo figlio è comunque più agitato la sera mentre lo allatti cerca di ridurre al minimo le sollecitazioni per entrambi, cercando di favorire nel migliore dei modi riposo e tranquillità. E’ fondamentale anche per te il riposo notturno: cerca di allattarlo sdraiata in modo da favorire la possibilità di addormentarvi insieme. E’ ideale sia per recuperare le ore di sonno p***e e sia per aumentare il contatto con il tuo bambino. Credito: www.allattamento.org

30/07/2020

Che cos'è il ?

Il colostro è un liquido più denso del latte e di colore giallo che la madre produrrà durante i primi 3 o 4 giorni dopo il parto. È il miglior alimento che un neonato possa prendere, è adattato alle sue esigenze. Per il suo colore giallastro e tutte le sue proprietà benefiche, è anche noto come "oro liquido".

È di colore giallastro perché ha una sostanza antiossidante che gli conferisce questa proprietà (beta-caroteni).

Questo alimento è composto da anticorpi, acqua, proteine, grassi e carboidrati che il neonato deve ricevere per soddisfare i suoi bisogni nutrizionali e immunologici durante i primi giorni di vita. Non bisogna dare niente altro al bebé "le gocce"di colostro sono tutto ciò che il bebè ha bisogno di prendere: lo stomaco del bebé i primi giorni è delle dimensioni di una ciliegia e bastano poche gocce per riempirlo... quindi queste gocce di oro liquido oltre tutte le sue proprietà, preparano lo stomaco del bebè per l'arrivo della montata lattea e gli fanno cominciare a praticare la suzione e deglutizione! La madre natura è perfetta ❤

Ecco 5 fatti sorprendenti su questo oro liquido:

1. Il colostro inizia a essere prodotto molto prima di quanto si pensi: Immediatamente dopo la gravidanza, le ghiandole mammarie iniziano a svilupparsi. Questa è la ragione della sensibilità nel seno come uno dei tanti sintomi della gravidanza. Durante il secondo trimestre di gravidanza, queste ghiandole saranno pronte per iniziare a produrre colostro, producendo così tanto che molte donne ne hanno spesso perdite anche se la probabile data del parto non è ancora vicina.

2. Il colostro è il "primo vaccino" del bambino. Il colostro è la prima immunizzazione che il bambino riceve. Il valore della sua concentrazione immunologica è molto più alto di quello del latte maturo. Inoltre, il colostro è una sostanza molto ricca di leucociti, che sono globuli bianchi che attaccano virus e batteri. Contiene anche immunoglobulina A (IgA), un anticorpo che protegge i bambini da tutti i tipi di germi che possono attaccare la mucosa del bambino in aree come la gola, i polmoni e il sistema digestivo.

3. Il colostro aiuta il neonato a eliminare il meconio quindi agisce come un lassativo naturale che aiuta a eliminare l'eccesso di bilirubina dal bambino attraverso il meconio: le prime feci del bambino di colore verde scuro e di consistenza viscosa. L'eliminazione della bilirubina è importante in quanto aiuta a prevenire l'ittero fisiologico del neonato.

4. Cellule viventi. La leche League rileva che contiene un gran numero di cellule viventi che proteggono il bambino da molti batteri e virus con cui la madre è venuta in contatto e che possono causare malattie. Le informazioni immunologiche trasmesse da madre a figlio non solo attivano la protezione a breve termine, ma tale effetto dura per molti più anni.

Sapevi che un bambino allattato al seno ha maggiori possibilità di successo se deve sottoporsi a un trapianto di organi da sua madre? Questo perché il suo corpo, che ha ricevuto ed elaborato queste informazioni, riconosce e accetta l'organo trapiantato come proprio.

5. Il colostro copre l'intestino del bambino con uno strato protettivo, essendo il sistema digestivo del neonato non completamente sviluppato e molto poroso, diventa più vulnerabile a qualsiasi agente straniero. Ma il colostro interviene sigillando il tratto gastrointestinale con una barriera che impedisce l'ingresso di sostanze nocive.

Il colostro contribuisce alla crescita e allo sviluppo del sistema nervoso, del cuore e del cervello del bambino.
È un alimento molto ricco di proteine, povero di zucchero e meno grasso del latte maturo. Tutte queste proprietà lo rendono l'alimento perfetto per ogni neonato.

27/07/2020

Il peso del bebè: quanto deve aumentare?

La cosa che ci preoccupa di più quando allattiamo è se il nostro bimbo sta prendendo abbastanza latte, per cui il peso ci permette capire se la tecnica di allattamento è giusta e nostro bebè cresce correttamente.

La leche league indica che: La crescita del bambino va misurata a partire dal peso più basso raggiunto dopo la nascita, e non dal peso del bambino alla nascita. Questo perché nei primi giorni un calo di peso fino al 7-10% è fisiologico. In pratica se il tuo bambino alla nascita pesa 3 kg e 500 grammi, nei primi giorni potrà perdere fino a 350 g. circa, arrivando a pesare 3 kg e 150 g. circa, senza che ci sia bisogno di preoccuparsi. Questo nuovo peso sarà quello da utilizzare come base per calcolare la crescita del tuo bambino
Il recupero del calo fisiologico dovrebbe avvenire intorno al settimo-ottavo giorno, al massimo nell’arco di due settimane.

La crescita media, a quel punto dovrebbe essere di circa 30 g. al giorno, ma il tuo bambino può prendere anche di più o di meno di questo peso indicativo ed essere comunque soddisfatto. Non è necessario pesare ogni giorno il bambino, basta pesarlo una volta alla settimana e calcolare poi la media, dividendo il peso guadagnato dalla pesata precedente per i numeri di giorni tra una pesata e l’altra.

Se il bimbo prendesse di meno di 600gr il primo mese, si dovrebbe controllare la tecnica dell'allattamento: l'attacco del bimbo al seno, accertarsi che non abbia il frenulo linguale corto tra altre cose, quindi occorre verificare dov'è il problema e correggere!

Non pensare che non hai abbastanza latte e subito dare "l'aggiunta" di latte artificiale perché questo solo finirebbe l'allattamento!

Se il bimbo prendese di più di 600gr il primo mese, va benissimo, quindi non c'è niente da correggere e continua come vai perché stai andando benissimo!

Fino ai 6 mesi di vita non si deve dare ai bimbi altro che il latte della mamma, non occorre la frutta perché il bimbo è "obeso" oppure i cereali perché sta "al di sotto della media"

Lo strumento più usato per valutare l’accrescimento del bambino sono le tabelle percentili o curve di crescita standard dell’OMS, che descrivono il ritmo di crescita dei bambini rispetto all’età e alla loro costituzione.

(I percentili https://www.facebook.com/103030744816621/posts/116067903512905/ )

"Naturalmente l’andamento individuale di un bambino non sarà mai esatto come quello di una curva perfetta: ogni bambino è diverso; però la cosa importante è che si mantenga abbastanza fedele alla curva del percentile di appartenenza, e non si discosti più di due fasce percentili." Antonella Sagone, Psicologa e IBCLC

Quindi, la crescita di un bimbo si deve valutare individualmente perché ogni uno ha un suo ritmo e una sua curva di crescita, la cosa più importante è sempre lo stato generale del bimbo, il suo sviluppo e la sua salute: il peso è un indicatore importante da valutare ma non l'unico, quindi se il tuo bimbo bagna 5-6 pannolini al giorno, fa la c***a al meno 1 volta al giorno (dal secondo mese, prima le deposizioni devono essere al meno 3 al giorno) ed è tranquillo, felice e cresce, solitamente non c'è di cui preoccuparsi!

Mamme, il latte materno È ORO LIQUIDO! Non dubitare mai delle vostre capacità di crescere i vostri figli perché così come i vostri corpi hanno fatto nascere i bimbi possono anche alimentarli!

26/07/2020

Finalmente ci sono riuscita 😅 e voi?

25/07/2020

Quando iniziare lo svezzamento?

È opinione condivisa da molte Società Scientifiche Internazionali e fortemente sostenuta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che lo svezzamento non debba essere iniziato prima dei 6 mesi compiuti, sia nel caso il piccolo sia allattato con latte materno che nel caso di latte formulato.

L”Organizzazione Mondiale della Sanità e l’UNICEF, considerano il latte umano l’alimento ideale per un bambino fino a sei mesi di vita in modo esclusivo.

La ragione per la quale molte madri tendono a introdurre cibi solidi precocemente risiederebbe nella percezione di una riduzione della produzione del latte materno, associata alla osservazione di una suzione troppo breve, essendo il bambino ormai più grande e forte (e quindi in grado di succhiare il latte più rapidamente) avendo raggiunto i 3-4 mesi.

Inoltre, si rileva una riduzione dell’incremento di peso settimanale rispetto ai mesi precedenti. In verità questi due fenomeni sono assolutamente normali e fisiologici, e non devono destare preoccupazione alcuna nella mamma. Il riferimento deve rimanere la curva di crescita del bambino.
(Percentili e curva di crescita https://www.facebook.com/103030744816621/posts/116067903512905/ )

Quando el bebè è pronto per lo svezzamento?

I segnali sono vari, e generalmente si presentano proprio intorno ai 6 mesi:

• Il bambino si mantiene seduto autonomamente e tiene la testa dritta;;
• Il bambino ha perso il riflesso di estrusione: ingoia il cibo invece di sputarlo, diversamente da come avrebbe fatto solo qualche giorno o settimana prima;
• Ha sviluppato la coordinazione mano-occhio ed è pertanto in grado di guardare il cibo, prenderlo con la manina (successivamente con il cucchiaino) e portarlo alla bocca.

I bambini prima dei 6 mesi non sono pronti né neurologicamente né fisiologicamente a mangiare altro che non sia latte materno o artificiale.

Nemmeno le tisane/camomilla/acqua vanno bene. (Posso dare acqua al mio bebè https://www.facebook.com/103030744816621/posts/108295137623515/ )

Anche se accettano di buon grado il cibo proposto, il loro apparato digerente e i reni immaturi fanno molta fatica ad assimilarlo.

ll fulcro della questione è che un bimbo prima dei 6 mesi non ha ancora gli strumenti fisici (la funzionalità dell’apparato gastroenterico, ecc.) né quelli psico-motori (interesse verso alimenti diversi dal latte, postura, coordinazione occhio-mano, ecc.) adatti a consentirgli di affrontare lo svezzamento senza futuri danni.

Un allattamento esclusivo fino ai 6 mesi non provoca assolutamente nessuna carenza e non aumenta il rischio di allergie. Una pediatra che promuove uno svezzamento precoce perchè un bambino non cresce nel modo corretto non è la giusta direzione da prendere, piuttosto bisogna pensare che ci sia un problema di allattamento. La strada giusta dovrebbe essere correggere il problema, non dare la frutta. (Peso del bebè https://www.facebook.com/103030744816621/posts/121781882941507/ )

Se la vostra pediatra vi propone di inserire la frutta ai 4 mesi o prima dei 6 mesi compiuti, chiedete il perchè e informatevi.

24/07/2020

Sei bella mamma, mentre ti guardi allo specchio e con stupore e meraviglia ti accarezzi quella pancia, prima cosi piccola poi cosi grossa.

Sei bella mamma mentre tra sudore e dolore e lacrime metti al mondo il tuo bambino.

Sei bella mamma mentre lo allatti 🥰

Sei bella quando piangi mamma, per la stanchezza, i capricci e per la giornata che è stata più dura delle altre.

Sei bella quando sfogliando un album di foto ti commuovi e ti stupisci, perché non è possibile che sia già passato tutto cosi in fretta.

Sei bella mamma mentre cammini nel buio della notte, cullando, consolando, mentre i tuoi occhi di collaborare non ne vogliono sapere.

Sei bella mentre abbracci.
Mentre consoli.
Mentre curi le bue.
Mentre ridi
E anche quando ti arrabbi.
Sei bella mamma, sei sempre bella, ma sopratutto ricordati sempre che per il tuo bambino sei la cosa più PREZIOSA CHE HA

23/07/2020

Mamma e papà ecco un consiglio molto utile 😅

23/07/2020

Di quanto latte ha bisogno il neonato?

Il primo giorno di vita il bambino ha lo stomaco grande come una ciliegia. Essendo così piccolo la quantità di latte necessaria per riempirlo è davvero limitata: 5-7 ml cioè un cucchiaino. La produzione di colostro, ovvero il primo alimento di cui il bebè si nutre, è condizionata dal suo effettivo fabbisogno. Per questo motivo, all'inizio, vedrai soltanto gocce e non "latte" vero e proprio. Questa quantità minima è quella ideale per le esigenze specifiche del neonato.

Il colostro è ricco di componenti immunologici che supportano il sistema immunitario del bambino!

Tornando all'evoluzione della dimensione dello stomaco del bebé, dopo 3 giorni esso è come una noce e dopo una settimana è come un’albicocca. Soltanto quando compie un mese lo stomaco assume le dimensioni di un uovo.

Inutile, dunque, preoccuparsi troppo di non avere abbastanza latte: questo breve excursus dovrebbe essere d’aiuto a tutte le neomamme alle prese con le prime poppate.

Se il bimbo piange, non dobbiamo pensare che si tratti esclusivamente di fame: i suoni e le stimolazioni che è costretto a subire rappresentano uno stress dopo i nove mesi di vita intrauterina.

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