Incontro nella Psicologia

Incontro nella Psicologia

Diagnosi, formazione, riabilitazione, sostegno.

Un padre che si prende cura dei suoi figli non “aiuta”, esercita la paternità 08/09/2022

Si chiama paternità

Un padre che si prende cura dei suoi figli non “aiuta”, esercita la paternità Un padre che risponde al pianto di suo figlio, che lo culla, che gli cambia i pannolini e che gli insegna...

Timeline photos 15/05/2022

"Il QI medio della popolaz. mondiale, che dal dopoguerra agli anni '90 era aumentato, nell'ultimo ventennio è invece in diminuzione...

È l’inversione dell’effetto Flynn.
Una delle cause potrebbe essere l'impoverimento del linguaggio.
Diversi studi dimostrano infatti la diminuzione della conoscenza lessicale e l'impoverimento della lingua.

La graduale scomparsa dei tempi verbali dà luogo a un pensiero quasi sempre al presente: incapace di proiezioni nel tempo.

La semplificazione dei tutorial, la scomparsa delle maiuscole e della punteggiatura sono esempi di “colpi mortali” alla precisione e alla varietà dell'espressione.

Meno parole e meno verbi coniugati implicano meno capacità di esprimere le emozioni/elaborare un pensiero.
Gli studi hanno dimostrato come parte della violenza derivi direttamente dall'incapacità di descrivere le proprie emozioni attraverso le parole.

Senza parole, non c’è ragionamento.

Si sa che i regimi totalitari hanno sempre ostacolato il pensiero, attraverso una riduzione del numero e del senso delle parole.
Se non esistono pensieri, non esistono pensieri critici.

Facciamo parlare, leggere e scrivere i nostri figli, i nostri studenti. Anche se sembra complicato. Soprattutto se è complicato.
Perché in questo sforzo c'è la libertà.”

- Christophe Clavé

08/02/2022

COME CI HA CAMBIATI LA PANDEMIA?
ORA CHI SIAMO?
Tra gli adolescenti e i giovani adulti, soprattutto, si insinuano queste domande cui è difficile trovare risposte, soprattutto se non accompagnati e sostenuti in un percorso di comprensione di tale periodo di vita. "Non mi sento più lo stess*", questa è un'affermazione ricorrente dovuta proprio allo smarrimento, allo stravolgimento della vita quotidiana nonché, in molti casi, ai traumi e alle perdite subite. Dietro tale frase spesso vi sono vissuti depressivi, di ritiro sociale, di paura dell'altro, di bisogno di stare nel proprio nido costruito per fare fronte all'emergenza.
Ed ora come si affronta, invece, il ritorno e le conseguenze psichiche?
Sicuramente è importante andare a comprendere nello specifico la sintomatologia, quale sia il senso del sintomo e cosa voglia indicare. Inoltre, esplorare il proprio nuovo modo di stare al mondo, chi si era prima e ora dove si vuole andare, facendo emergere le risorse e dando continuità interna al proprio essere.

28/01/2022

Le mascherine negli ultimi due anni sono diventate un elemento costante del nostro volto. Spesso fantastichiamo il viso "completo" della persona che abbiamo di fronte e che abbiamo conosciuto in questo periodo per poi scoprire davanti a un caffè o a una cena che il suo viso è totalmente diverso da quello che avevamo immaginato. In molte occasioni le persone ci sembrano strane, per non dire brutte, rispetto a quello che avevamo immaginato, il volto sembra deformato così com'è. È interessante anche capire quanto l'assenza del volto completo influisca sulla percezione che abbiamo dell'altro. Una parte importante del volto rimane coperto così come parte dei muscoli volontari e involontari che ci permettono di leggere le espressioni e quindi le emozioni di chi abbiamo di fronte. È pur vero che gli occhi dicono molto e che gli adulti sono in grado di percepire l'emozione dell'altro anche solo da questi, (per i bambini il discorso è diverso), è pur vero che la comunicazione non verbale seppur mutilata è ancora valida e comunque sostenuta da quella verbale e paravervale, ma il volto nella sua interezza forniva informazioni più "sicure" e chiare, che potevano segnalare pericolo o accoglienza da parte dell'altro in modo più preciso.

21/01/2022

Giornata Mondiale dell'abbraccio
Vi lasciamo questa poesia di Neruda che ci fa riflettere sul valore e il significato dell'abbraccio. Un gesto a volte compiuto con leggerezza, a volte impossibile da compiere, ma del quale tutti abbiamo bisogno.

“Quanti significati sono celati dietro un abbraccio?
Che cos’è un abbraccio se non comunicare, condividere
e infondere qualcosa di sé ad un’altra persona?
Un abbraccio è esprimere la propria esistenza
a chi ci sta accanto, qualsiasi cosa accada,
nella gioia e nel dolore.
Esistono molti tipi di abbracci,
ma i più veri ed i più profondi
sono quelli che trasmettono i nostri sentimenti.
A volte un abbraccio,
quando il respiro e il battito del cuore diventano tutt’uno,
fissa quell’istante magico nell’eterno. Altre volte ancora un abbraccio, se silenzioso,
fa vibrare l’anima e rivela ciò che ancora non si sa
o si ha paura di sapere.
Ma il più delle volte un abbraccio
è staccare un pezzettino di sé
per donarlo all’altro
affinché possa continuare il proprio cammino meno solo.”

Pablo Neruda

18/01/2022

Il viaggio alla ricerca di sé e della propria rinascita interiore.

14/01/2022

Nell'ultimo periodo, in particolare tra gli adolescenti sono aumentate le problematiche, soprattutto sul versante ansioso-depressivo, tanto che la richiesta di supporto psicologico è sempre più importante e imminente. I dati dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma evidenziano che le consulenze neuropsichiatriche per ideazione suicidaria e tentativi di suicidio sono passate dal 36% dell’aprile 2019, al 63% di gennaio 2021. Le relative ospedalizzazioni sono cresciute dal 17% al 45%. I comportamenti autolesivi sono stati il 52% rispetto al 29% dell’anno precedente (fonte quotidianosanita'.it.

Il governo, pur avendo a disposizione questi dati ha deciso di non includere il bonus psicologico, eliminandolo dalla legge di bilancio.

Cosa ne pensate?

17/12/2021

DAL BUIO ALLA LUCE DEL CAMBIAMENTO!
Siamo abituati a pensare che le emozioni debbano essere positive per accoglierle e goderne, perché quelle invece che ci portano un vissuto difficile da tollerare quale la tristezza, l'angoscia, l'ansia, siano tutte da espellere o risolverle velocemente.
Qui Einstein ci fornisce una chiave di lettura interessante: dal buio nasce la creatività, il cambiamento, la luce per rinascere, guardarsi e guardare il mondo.
Dare un senso ai vissuti negativi per fare spazio a nuove strade.


(Ph dal web)

03/12/2021

Dipendenza affettiva, cos'è e come uscirne.
Nel parlare comune si utilizzano da qualche anno, più frequentemente di prima, parole come Narcisista o dipendenza affettiva. Oggi parliamo di come si presenta una dipendenza affettiva e di come poter agire per sottrarsi a questa modalità disfunzionale dello stare insieme agli altri. La dipendenza affettiva è una condizione, che seppur non riconosciuta nei Manuali Diagnostici, può recare a chi ne soffre una grande sofferenza. Chi è dipendente affettivamente dagli altri, investe costantemente nelle relazioni tutte le proprie energie. La relazione è vissuta come indispensabile e necessaria per la propria esistenza, dove spesso, la persona si dimentica di sé per poter dare tutto all'altro, vivendo in uno stato di profonda angoscia al pensiero di poter perdere la persona su cui ha investito tutto. Tutto ciò che sente, pensa e fa, deve essere convalidato dall'altro, non c'è spazio per l'iniziativa, almeno che non vada incontro al bisogno dell'altro. Come uscirne? Come in tutte le situazioni che creano disagio e che possono rappresentare una patologia, la prima cosa da fare è riconoscere la propria condizione. Per questo è importante che la persona si centri su di sé e si conosca, ovvero che nell'osservare il proprio modo di relazionarsi all'altro possa prendere consapevolezza del malessere che prova, per poi iniziare il rafforzamento o il recupero dell'autostima e della fiducia nelle proprie capacità.

Foto da Santagostino Psiche

26/11/2021

La stanchezza che non trova mai sollievo: L'INSODDISFAZIONE!
Ci chiediamo come mai siamo sempre stanchi, anche fare attività ricreative non porta al riposo, non siamo mai ricaricati...
La risposta, spesso, risiede nel provare insoddisfazione. È un tipo di stanchezza che non trova senso anche quando ci concediamo riposo, è una stanchezza che ci fa sentire inattivi, ansiosi e timorosi, non ci fa dormire con regolarità, è spesso correlata a somatizzazioni che non smettono di dolere.
A quel punto, con questa consapevolezza, occorre fermarsi e capire da dove derivi l'insoddisfazione che viviamo, cosa possiamo fare per cambiare ciò che ostacola la nostra realizzazione; modificare il nostro punto di vista innanzitutto per poi affrontare la/le situazioni o/e le persone che ci fanno stare scomodi e che, alla lunga, ci logorano e spengono!

19/11/2021

Che cos'è la gelosia e che significa quando si prova.
La gelosia è il timore di perdere l'oggetto amato, spesso si associa alla possibilità che la perdita sia dovuta alla presenza di qualche rivale. Il sentimento della gelosia lo si accosta soprattutto alle relazioni sentimentali, ma in realtà può investire tutte le relazioni interpersonali, infatti durante tutte le fasi del suo sviluppo, l'individuo è stato accompagnato dalla possibilità di provare gelosia, verso i genitori, verso oggetti per lui particolarmente significati, verso amici o colleghi. La gelosia è un sentimento umano, ma può diventare patologico se investe e modifica i comportamenti, i pensieri, le intenzioni degli altri, se interpreta un comportamento sganciandosi dal piano di realtà, ovvero in assenza di dati oggettivi, verificati o verificabili su qua

12/11/2021

GELOSIA TRA FRATELLI: come si manifesta e come comportarsi!
Bisogna partire dal presupposto che la gelosia è un sentimento normale, da capire in ottica evolutiva perché fa parte dell'esperienza dell'essere fratelli. Sì può manifestare con comportamenti regressivi (tornare ad essere maggiormente dipendenti dei genitori, per i fratelli più grandi), nei confronti ( è stato dato più a lui/lei che a me), nei litigi o nella competizione.
I genitori non possono negare questo vissuto né sminuirlo: è dannoso, infatti, adottare comportamenti di protezione verso il fratello maggiormente geloso in cui, però, si sminuisce la presenza, e le esigenze dell'altro fratello. L'intento protettivo diventa una menzogna, i bambini hanno bisogno di coerenza e lealtà! Occorre, quindi, dare spazio ad ogni figlio rispettando la sua unicità e i suoi bisogni.
La gelosia deve essere eseprita, compresa, gestita dai genitori che, di conseguenza, aiuteranno i figli a digerirla, solo così sarà da insegnamento prezioso per la vita anche da adulti!

29/10/2021

Lo spazio nella coppia.
Ogni coppia mette in atto dinamiche proprie, che come abbiamo visto vengono ereditate per similitudine o contrapposizione alle relazioni primarie che ognuno ha vissuto. Quando sentiamo parlare una coppia di quanto sia affiatata perché fa tutto insieme e perché si sente una cosa sola, dobbiamo chiederci se per quelle persone immaginare uno spazio tra loro è intollerabile. Spazio non vuol dire distanza, vuol dire osservarsi in modo funzionale, appunto dalla giusta distanza, permettendosi momenti per sé e tollerando momenti in cui il partner ha bisogno di vivere esperienze individuali, sapendo che si ritroveranno nel loro percorso insieme, uno affianco all'altro senza sovrapporsi e soffocarsi. All'estremo opposto troviamo chi fa tutto individualmente, senza coinvolgere il partner e senza farsi coinvolgere da esso. Spesso queste coppie si definiscono moderne, con un alto grado di fiducia nell'altro. Anche in questo caso la giusta distanza è il modo per essere coppia, ma restare individui, che si incontrano, si scelgono portando nel rapporto ognuno il proprio prezioso contributo.

22/10/2021

I CAPRICCI DEI BAMBINI: COSA NASCONDONO E COME AFFRONTARLI!
Spesso diciamo o sentiamo dire che un bambino "fa i capricci", ma cosa c'è dietro?
È importante che il genitore comprenda cosa voglia comunicare il figlio con quel comportamento perché il capriccio è espressione di un'emozione che trova poi nel comportamento capriccioso una soluzione. Il capriccio è stanchezza, rabbia, frustrazione, angoscia...Spesso è un modo che il bambino trova per comprendere il limite che l'adulto gli mette e capire le possibilità che il mondo esterno gli offre. Mettendo alla prova il genitore, il piccolo valuta anche quanto è resistente l' amore protettivo delle sue figure di riferimento, lo accontenterà o no?
Bisogna sempre ricordare che i genitori svolgono sia la funzione affettiva sia quella normativa...il bambino deve essere accolto, compreso nelle sue emozioni del momento e trovare insieme al genitore un compromesso tra ciò che desidera e il limite che il genitore deve sempre tenere presente! Il bambino ne ha bisogno...solo così imparerà la gestione delle emozioni, si sentirà sicuro e capace di affrontare la realtà esterna!

15/10/2021

Come scegliamo il partner? Molte volte, nel raccontare l'incontro con il partner, le persone parlano di caso. L'ho incontrato per caso, ci siamo messi insieme per caso. È davvero il caso a far iniziare una relazione? Probabilmente è un caso trovarsi in un posto dove si incontra una persona che poi diventerà il nostro partner, ma non è un caso se quella persona diventerà il nostro partner. È una scelta, spesso inconsapevole, mossa da ciò che ad un livello più profondo ci risulta familiare. Riconosciamo nell'altro ciò di cui abbiamo fatto esperienza e che ricerchiamo per poter sentirci al sicuro. Se questo non è consapevole si rischia di riprodurre, attraverso i processi di copia, situazioni che ci portano a ripercorrere le nostre relazioni primarie.

05/10/2021

Rapporto genitori-figli: l'importanza del dare REGOLE!

05/10/2021

Rapporto genitori-figli: l'importanza delle REGOLE!

24/09/2021

Le relazioni di coppia, come le relazioni in generale, sono importanti per la sopravvivenza dell'essere umano, per quanto si venga delusi e ci si prometta di non commettere l'errore di innamorarsi un'altra volta, si è sempre alla ricerca dell'altro.
Perché?
Le relazioni rispondono a un bisogno profondo, primario, il più importante dell'uomo. Il conforto, il contatto e il sostegno che l'altro può dare è vitale per ogni persona. La relazione di coppia infatti riattiva l'attaccamento sperimentato nell'infanzia con le figure di riferimento che determina il nostro modo di avvicinarci all'altro. Quando entriamo in relazione portiamo all'interno del nostro rapporto, i nostri vissuti e le aspettative che negli anni si sono strutturate dentro di noi.

17/09/2021

SI TORNA A SCUOLA!!

Punti importanti che i genitori possono tenere presente per ricominciare un nuovo anno scolastico!

03/09/2021

LE VACANZE SONO FINITE O STANNO PER....E SI TORNA ALLA REALTÀ QUOTIDIANA!!
Il ritorno porta con sé tante emozioni, spesso disturbanti, a volte contrastanti. La nostalgia della natura, del tempo all’aria aperta, delle ore sospese dall’orologio, delle cene lunghe oltremisura, delle nuove conoscenze, delle pagine di un libro, dell’amore della famiglia; la tristezza del distacco dai luoghi che ci hanno coccolato e accolto; la gioia e la gratitudine per il tempo avuto e goduto.
Certamente il rientro a lavoro, il ritorno in città, gli orari da rispettare, la monotonia settimanale spaventano e possono generare nervosismi, irritabilità e a volte anche sconforto e ansia.
Ma si può combattere!
Come?
Portando con sé i ricordi di tutto quel tempo, dei momenti speciali, inattesi che ci hanno fatto vibrare ed emozionare; apportando, inoltre, nella vita di tutti i giorni, le scoperte su di sé che il tempo estivo ci ha regalato, le abitudini nuove, le novità che abbiamo vissuto e che vogliamo continuare a coltivare, dalle persone ad un hobby a parti di noi sopite prima e riaccese in vacanza.

Tuffiamoci nella ripresa con nuove consapevolezze gioiose!

06/08/2021

Sembra che gli atleti delle Olimpiadi in corso abbiamo preso in seria considerazione questa frase di Einstein. Tutti gli atleti di cui stiamo vedendo le gesta in questi giorni hanno utilizzato due frasi: non ci posso credere e mi sono concentrato su di me, volevo farcela. Queste frasi rappresentano l'essenza delle loro vittorie, una è lo stupore, la sorpresa nell'aver centrato un obbiettivo che solo attraverso la loro motivazione è stato possibile raggiungere, l'altra è essersi concentrati su se stessi, senza guardare gli ostacoli, gli avversari e le statistiche negative. È quello che dovremmo fare tutti. Concentrarci sui nostri obiettivi senza guardare e lasciarci fermare da tutto ciò che può diventare il vero ostacolo, la nostra mente, il nostro pensiero negativo. Tutti possono raggiungere i propri obiettivi, prendiamo come esempio i nostri atleti che ci stanno rendendo orgogliosi.

23/07/2021

Esiste davvero la felicità e che cos'è? Definire e descrivere la felicità è un'impresa ardua. Spesso siamo portati a pensare che quanto più si ha, tanto più si sarà felici. Se poi ci guardiamo intorno però vediamo persone di successo che sprofondano in abissi senza fine. Sonja Lyubomirsky, psicologa della Stanford University, ha calcolato che la felicità dipende per il 40% dalle nostre azioni e dai nostri pensieri.Qualcuno sostiene che è meglio pensare negativo, ovvero, se le nostre vittorie fossero state sconfitte? se le nostre soddisfazioni, fossero stati dei fallimenti? Apprezzeremmo ciò che di bello abbiamo. Noi non la pensiamo così, riteniamo che pensare positivo invece sia la chiave del successo, del darsi possibilità e del trovare opportunità, anche dove sembra non ce ne siano. Come si fa? Davanti alle difficoltà concentrarsi su ciò che ci impedisce di raggiungere un obiettivo che ci renderebbe felici e fieri di noi e provvedere a eliminare gli ostacoli. Spesso gli ostacoli sono formati da nostri pensieri, da ciò che pensiamo non essere in grado di fare, non da un ostacolo oggettivo e men che meno da un ostacolo esterno. Se ci pensate spesso è così. La felicità è una scelta, impegnativa, che richiede dedizione e costanza, ma è una scelta personale che tocca solo ad ognuno di noi fare.

25/06/2021

È tempo di VACANZE! È tempo del sole, del caldo, della voglia di uscire e divertirsi tra canzoni leggere, risate con gli amici e con le persone che si amano. E quest’anno, come lo scorso, ancora di più sale il desiderio di godere del tempo estivo, del riposo, del recuperare tutti gli spazi di socialità ridotti e persi fino a qui per via delle misure ristrettive, allontanarsi dalle proprie abitazioni, evadere dalla routine e possibilmente riprendere a viaggiare.
Ma cosa vuole dire “vacanza”? Non è solo andare al mare per un lungo periodo, prenotare hotel o case vacanze, prendere aerei e visitare nuove città; la vacanza è uno stato mentale, è il nostro spazio interno in cui riusciamo a godere di noi stessi, dei nostri desideri, allontanarsi dalle abitudini, aprirsi a nuove esperienze, scoprirsi e prendersi cura di noi stessi. Fare cose che ci fanno stare bene e che durante il lavoro o la scuola non sono possibili, ad esempio svegliarsi tardi, fare colazione con calma, praticare sport, leggere senza limiti d’orario, scoprire nuovi posti fuori o nella stessa città in cui abitiamo, passeggiare e perdersi un po’ nello spazio e nel tempo…
Il beneficio della vacanza è proprio nel cambiare ritmo, nell’aprirsi a esperienze nuove o con maggiore tempo rispetto al quotidiano, è essere padroni del proprio tempo, sentirsi liberi dai vincoli della routine…e tutto questo è possibile ovunque, in casa, in un’altra città, al mare o in montagna!

18/06/2021

La scorsa settimana ci siamo soffermate sulle relazioni tossiche e sul perché anche riconoscendole molti non riescono ad allontanarsi da esse. Ci sono anche le relazione positive, quelle dove la maturità dei partner permette di camminare insieme, mantenendo ognuno il proprio spazio, che è spazio vitale e rispetto per sé e per l'altro. In una relazione positiva la coppia porta sé nella coppia e accetta l'altro, con le sue peculiarità, condividendo momenti e lasciandosene qualcuno per sé, senza l'ansia di perdere l'altro. I partner sanno stare in piedi sulle proprie gambe sapendo però che nel momento del bisogno l'altro c'è, ma riconoscendosi, anche, un valore che non passa attraverso l'approvazione dell'altro. Se qualcosa non va, ne parlano, non interpretano le intenzioni e le azioni dell'altro ma chiedono di capire, avvicinandosi al sentire dell'altro, dando fiducia al partner e soprattutto a sé stessi.

12/06/2021

Il dizionario della Treccani definisce la relazione tra persone o gruppi, come rapporto, legame o vincolo reciproco. Fin dalla notte dei tempi l'essere umano ha avuto come bisogno vitale e di sopravvivenza, la relazione con i suoi simili. Diversi studi, tra i quali quelli di Lorenz, Harlow, Zimmermann, hanno evidenziato, come fosse fondamentale per la sopravvivenza dei piccoli, il contatto e il conforto dell'altro, chiamato caregiver. Nel nostro mondo fatto di relazioni, possiate renderci conto di quanto queste funzionino o meno. Per esempio con il/la partner, si può sperimentare una relazione insoddisfacente eppure rimanere lì, senza la possibilità apparente di potersi allontanate e terminate una relazione tossica. Questa scelta può essere legata ad un senso di inadeguatezza o di dipendenza, come se lontano da quella persona non si è in grado di fare nulla, fino ad arrivare a pensare che non si è nulla. C'è poi un altro aspetto da tenere in considerazione, il pensare che ci si meriti di essere trattati male, che la colpa di un atteggiamento sbagliato o violento del partner è per qualcosa che si è fatto o ancora che malgrado i suoi modi di disprezzo e violenza di base ci sia l'amore. Sappiamo che non è così e l'interrogativo su cosa ci spinga a rimanere lì malgrado tutto e quale bisogno quella relazione sta esaurendo è il primo passo per poterne uscire e quindi provare e darsi amore da sé.

04/06/2021

Relazione GENITORE-FIGLIO: alcuni aspetti importanti da tenere presente!

28/05/2021

IL PADRE, IL PAPA’, IL BABBO… sono diversi i modi per chiamare l’altra figura genitoriale fondamentale per lo sviluppo emotivo-affettivo del figlio. Ha subito trasformazioni il suo ruolo, è cambiato nel tempo e sempre più si riflette sulla sua importanza, trascurata o sottovalutata in precedenza per dare unica centralità alla mamma. E invece il papà non è solo il lavoratore, come è nell’immaginario comune, non è solo colui che gestisce l’aspetto economico, è affettivamente presente, con le sue caratteristiche specifiche e diverse dalla madre.

Sostiene l’autonomia del figlio, interrompendo gli aspetti simbiotici con la madre, l’esplorazione e la ricerca del proprio posto nel mondo, dialoga con lui, dà protezione, impartisce e sostiene gli aspetti normativi, le regole, essenziali per uno sviluppo sufficientemente equilibrato della personalità del figlio.

Non si tratta di scegliere quale figura genitoriale sia più importante o abbia le funzioni di maggior rilievo, bisogna comprendere l’importanza della diversità che entrambi possono e devono apportare alla crescita del bambino (poi adolescente e adulto) e che contribuiscono al funzionamento familiare, condividendo insieme gli aspetti educativi, trasmessi ognuno con le proprie caratteristiche specifiche!

(Foto presa dal web)

22/05/2021

In questo nuovo filone, vogliamo affrontare il mondo delle relazioni. Sappiamo che l'adulto porta con sé il bagaglio delle relazioni di cui ha fatto esperienza nell'infanzia. Le prime relazioni sono fondamentali per lo sviluppo del bambino e di come, quando si troverà ad entrare in relazione con gli amici, i partner, i colleghi, lo farà. Attendiamo i vostri commenti!

14/05/2021

“CREDI IN TE STESSO”, ci sentiamo dire spesso, “devi credere in te, nessuno lo farà al posto tuo”, “se tu non credi in te stesso come possono gli altri credere in te?”-…
Sono frasi che si ripetono, che ci sentiamo ripetere come sprono a fare qualcosa di bello e buono per noi, come incentivo motivazionale, per avere successo, per non arrendersi davanti alle difficoltà per esempio, o per consolare e supportare qualcuno che ci sta a cuore; troviamo anche test sulle riviste, on line, sui social proprio per vedere il livello di fiducia che abbiamo in noi….
ma che vorrà dire realmente “credi in te stesso”?
Potremmo affermare che credere in sé voglia dire avere CONSAPEVOLEZZA delle proprie risorse e delle proprie fragilità, di quanto si sia realizzato e costruito, di come e con quali strumenti si possa progettare il futuro e di come si voglia vivere il presente, con quali persone accanto, con quali valori interni. Vuol dire GESTIRE le EMOZIONI, saper ascoltarsi e comportarsi in modo adeguato a quello che si prova davanti ad una situazione. Vuol dire anche saper ACCETTARE I CAMBIAMENTI, maggior è il grado di elasticità con cui riusciamo ad adattarci alle nuove avventure interne e/o esterne maggiore sarà il nostro benessere fisco e psichico, tenendo presente gli strumenti che abbiamo a disposizione per affrontare la vita con le sue tante strade!

(foto dal web)

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I figli hanno bisogno di REGOLE!
I figli hanno bisogno delle REGOLE per crescere sereni!
Guida per i genitori!
Relazione GENITORE-FIGLIO: alcuni aspetti da tenere a mente!

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