Laura Viviani Psicologa

"toccare il fondo" nel linguaggio comune significa arrivare talmente in basso...che potremmo pensare di non risalirne più.
Abbiamo paura di restare bloccati nella sofferenza.

Talmente ci sembra profonda, buia, enorme.

"Sembra", non a caso, perché ci immaginiamo che sia così, prima ancora di saperlo davvero, di guardarci dentro. Di descriverla.
E in tanti casi resta dentro di noi come un'ingombro.
Un'ombra, qualcosa sotto al tappeto, un peso, uno scheletro nell'armadio...tanti modi diversi di dirlo.

Mentre rimane lì, ma evitarla ci ruba spazio, consuma energie, ci fa stare sempre in allerta. Ci stanca.

Stanchi del timore di averla sempre lì, costante, ma affrontarla "sembra" impossibile, chissà se se ne esce...

Chissà se è veramente meglio continuare così o provare, davvero, qualcosa di diverso.

Quando dici di aver capito,invece no

🇮🇹 €

💫 Anche quest'anno torna l'iniziativa dell'Ordine degli Psicologi "Studi Aperti".

Vuoi capire se un percorso psicologico fa per te?
Hai la possibilità di fare un colloquio gratuito di orientamento 🍀

Chiedi info per capire come fare!

L'arco di vita

Salgo le scale di un grande condominio, e su un pianerottolo ci sono loro.

Mi fermo a guardare più del dovuto, mi piace pensare alle storie che stanno dietro alle persone e agli oggetti.
Mi è sempre piaciuto, è una parte di me che mi ha indirizzato in questo lavoro:
interessarsi, capire.

Da una parte si impara a essere indipendenti, dall'altra si fa di tutto per restarlo.
Da un lato si sperimenta la novità, dall'altro spesso intimorisce.
Il lato degli inizi, il lato di ciò che va a terminare.

In ogni momento della vita ci si guarda un po'indietro,un po'in avanti e si tirano le fila, per capire dove stiamo andando e perché, per non andare a caso, non buttare via il nostro tempo.
E sono onorata di far parte di alcuni di questi percorsi.

Scorro nei commenti di un post, in cui è stata pubblicata una vecchia foto.
Leggo e mi fa sorridere questo salto mentale tra scorcio e squarcio, è un bel gioco di parole.

Poi mi viene da pensare che forse capita più spesso di quel che sembri che noi intendiamo dire qualcosa, e o non troviamo le parole, o non riusciamo a spiegarci, o veniamo fraintesi.
Molto spesso.
Molto meno divertente.

Per questo si usa sempre del tempo,in seduta, per soffermarsi sulle parole e sulle intenzioni, perché poi scopriamo che mica sempre quello che pensavamo noi viene compreso...anche per i modi che abbiamo noi di dirlo.
E lì il punto di vista cambia, di brutto.

Quei giorni in cui resta tempo "solo per respirare" dalle tante cose che facciamo.

E i giorni restanti?
E le prossime settimane?
Abbiamo tempo per apprezzare dei momenti diversi che non siano solo fatti di doveri?
Riusciamo ad avere pezzetti di cose che sono solo per piacere, svago, leggerezza?

Quel che sta scritto sui dei cessi è la verità, lo sappiamo tutti.

Amo l'elevazione spirituale che ha guadagnato il pensiero.
Dai numeri di cellulare per fugaci e promettenti incontri, arrivando a consigliare ben altro tipo di impegno sociale.

Dal FARE del bene, al FARSI del bene.

Grazie a per la foto!

10 Ottobre, giornata dedicata alla

Spesso pensiamo che da situazioni spiacevoli o alcuni disagi siano la normalità, e andiamo avanti pensando che prima o poi finiranno...

Magicamente,mi chiedo?
Come e quando avranno fine?
Forse quando lo vorremmo noi e ci metteremo in gioco???

Comunque.

In questa settimana è possibile prenotare un colloquio gratuito per avere info su come funziona un percorso psicologico, in cui potersi togliere dubbi e curiosità di ogni tipo, approfittatene e spargete la voce, siate consapevoli di cosa fa per voi!

Leggi e condividi a chi può essere utile!

News di Ottobre!
Per un iniziativa dell'Ordine degli Psicologi, dal 10 ottobre una settimana di incontri gratuiti per capire se un supporto psicologico fa al caso tuo...oppure no!

Pensi che questa opportunità possa servire a qualcuno che conosci?
Inoltragli questo post!

In Bio trovi il mio numero, contattami su WhatsApp per saperne di più.

Quei casi in cui...
Può capitare.

Il problemino o il problemone di salute che ti blocca lì, a dover pensare
"E ora che faccio?"

Con la paura che striscia in sottofondo, che ti distrae, o fa dormire poco e male, coi pensieri fissi sul futuro che prende una forma diversa da quello che sognavamo.
Che a volte poi,questo futuro, neanche lo vediamo più tanto br**ta è la notizia.

O che addirittura, non ci pensi.
Mai.
La paura porta la mente altrove e il problema non esiste più,talmente fa male e ci rompe qualcosa dentro di noi.
Niente più controlli, niente più visite, si naviga a vista.

Dopo il percorso medico da seguire,
una parte FONDAMENTALE è chi abbiamo intorno, che ci ascolta, ci consola e ci accompagna nel percorso.
Così da non essere soli ad affrontare la paura.
Sapere di avere qualcuno a fianco quando si è stanchi e tristi, un luogo sicuro dove riposare la mente.

Se non bastasse, si può provare anche un percorso di sostegno psicologico: per esperienza, è un momento in cui si possono dire anche cose che possono ferire famigliari ed amici, che pensiamo quando si soffre molto.
Trovi i miei contatti in Bio.

(Il testo è preso dal libro "Diario di una talpa" di P.Mastrocola)

💫Ci si può deprimere e farlo anche bene💫
Non sono impazzita, giuro.

Sai quali sono i modi di deprimersi "bene" in modo che duri un tempo limitato e sia facilmente gestibile?

🧾 Prendi appunti,ti sarà utile

-Fai caso al fatto che ti senti giù di morale: evitare di pensarci è controproducente nel lungo periodo

-Accetta i limiti di questa condizione e non insistere a fare tutto come prima. Rallenta!

-Smetti di fare il dittatore con te stessa/o, dicendoti "ma non ho motivo di stare così", "devo essere forte!", "basta lamentarsi, c'è chi sta peggio!".
Ora stai male, stacce.

-Chiedere aiuto e supporto, anche una chiaccherata o una telefonata. Resta in contatto con chi hai intorno, anche se fosse solo scambiarsi reel buffi di gattini.

Ricorda che EVITARE di pensarci crea un effetto boomerang, anche se lì per lì sembra funzionare, in realtà comporta solo un peggioramento.

"Ed ecco che,piano piano, il buco diventò sempre più piccolo"

Ci sono libri che tornano,dopo anni.
Libri che sarebbero per bambini ma fanno pure riflettere tanto gli adulti, perché raccontano in modo semplice cose strane.

Tipo la sensazione di avere un "buco" dentro.
Oppure un'ombra, sentirsi al buio, un vuoto dentro, ci sono mille versioni.

Accade qualcosa di brutto, oppure ci guardiamo indietro, nella nostra vita e notiamo che non è stata tutta 'sta gran festa...ci siamo sentiti soli, non ascoltati, mai abbastanza.

E ci pesa. Tanto.

Il mio lavoro è questo: in quel "buco" tanto angosciante quanto deprimente, ci sta anche la soluzione.
Pandora già ne aveva fatto esperienza, a suo tempo.

Ecco perché non si dovrebbe mai assecondare le altrui...

Perché non andremo mai bene.
Quell'aspettativa è un pensiero astratto che nel 90% dei casi non ha un termine, né un reale.
Oscilla tra l'asticella che si alza sempre di più, da un lato, e la per non aver fatto abbastanza dall'altro.

Il coraggio di sganciarsi, ci libera da questa schiavitù del "fare bene" per paura di non piacere alle persone a cui teniamo.

Potremo scoprire che non succede niente, anche se facciamo un po'

🇮🇹

Pare facile fare progetti per il futuro.
A volte, nei colloqui di lavoro, vengono fatte domande del tipo "Come ti vedi tra 5 anni?"
☠️

Nei colloqui di selezione, sono domande che personalmente odio.

Comunque, se ce la poniamo a noi stessi, zitti zitti, è una domanda stupenda.
Apre l'orizzonte davanti ai nostri occhi.

Chi vorrò essere?
Cosa vorrei fare?
Chi vorrei accanto?
Dove vorrei ?
Come mi immagino, più grande di oggi?
Preferisco programmare o improvvisare?
E se non va...?

E ancora, ancora.
Ci sogniamo nel nostro
anche per scappare dalle che dobbiamo sopportare oggi.

Buon ⛵

💫Ma che ci sta sotto?💫

Perché ci arrabbiamo?
Per mille motivi: ci dobbiamo difendere da attacchi fisici o verbali, o perché abbiamo un conto in sospeso con quella persona che basta che apra bocca e "ce la mangiamo viva", oppure quel preciso argomento ci tocca un nervo scoperto.

In un millesimo di secondo sentiamo male, ciò che è stato detto o fatto ci provoca dolore.
Più in profondità, avvertiamo una paura strana, difficile da descrivere: quello che accade ci spaventa a tal punto che per evitare eventuali guai, attacchiamo l'altro.

Ci difendiamo.

Prova a pensare a quali momenti di rabbia "strana", ti accadono,
cosa pensi che ci sia sotto??

Il lavoro in seduta è anche questo, capire i motivi nascosti che stanno sotto le nostre azioni (e reazioni!)

🇮🇹

Quello che facciamo per proteggerci, può limitarci, a lungo andare.

Ti è mai successo?

Per esempio, non dire cose spiacevoli agli altri per paura di ferirli e sentirsene responsabili, fino ad arrivare a gestire da soli problemi e preoccupazioni e pensare di non poter chiedere aiuto.

Il timore di mostrarsi invadenti e "appiccicosi", che ci porta a non "disturbare" gli altri con richieste e proposte di uscire, porta a isolarsi, nel tempo.

Non mi concedo più di potermi aprire verso gli altri, perché sono stato ferito in passato, mi preclude la possibilità di costruire altri rapporti sani e piacevoli.

Chissà quanti altri esempi??

Prendere consapevolezza del meccanismo è il primo passo per poter cambiare ciò che prima era automatico ed era fuori dal nostro controllo, per poterci liberare dal circolo vizioso!

📲 Contatti in Bio

🇮🇹 #

💫Non c'ho più voglia💫

Lo percepiamo in qualche angolo della mente e poi lo ammettiamo.

Zero voglia, e quello che abbiamo sempre fatto non ci stimola più.
È un bel colpo, per cosa impegniamo le nostre giornate allora?
Per cosa sopportiamo i problemi a lavoro o le discussioni?
Chi ce lo fa fare??

Questi momenti arrivano se sentiamo il bisogno di avere uno SCOPO e di dare un SENSO in termini di soddisfazione personale e di valore più profondo alle nostre azioni.
(Per esempio, il lavoro che non è un insieme di mansioni ed obiettivi, ma ha dei risvolti positivi sulle persone e nel mondo...e sentiamo che stiamo contribuendo a questo!)

Attenzione però a non confondersi con una fisiologica stanchezza, o col pensare che ogni giorno si debba provare felicità ed entusiasmo (che sarebbe irrealistico e frustrante!).
Senso e Scopo hanno a che fare con obiettivi di soddisfazione a lungo termine e non per forza dipendenti a gratificazioni immediate (anche se fanno piacere!) e cioè:

"Non ho voglia di gestire questo progetto, ma mi servirà per la promozione"

"Non ho voglia di spendere così il mio stipendio, ma mi serve per vivere per conto mio"

"Non ho voglia di studiare, ma vorrò fare una professione che richiede un certo titolo di studio"

Quindi, facciamo molta attenzione!!

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🇮🇹

💫Il Vuoto 💫

Non conoscevo il termine inglese "void" come vuoto, ma spesso nel mio lavoro viene fuori durante le sedute.

Spesso,tanto spesso, dopo un sacco di ricerche faticose a cercare i motivi e le spiegazioni ai nostri sentimenti e comportamenti.

Poi si esauriscono.
E lì, SBAM, il vuoto.

Come se si fosse arrivati alla fine, non ci sono più logiche né parole che calzano.

Panico.

Ma, una volta capito che non accade nulla in questo galleggiare di mancata razionalità, è lì che inaspettatamente, emergono cose mai immaginate.
È lì il bello del vedere il cambiamento delle persone, quando osano andare un po' più in là di quello che hanno sempre pensato finora.

📲Contatti in bio

🇮🇹

💫2 pesi, 2misure💫

Non esiste un modo univoco di sentire amore e affetto per gli altri,
MA
è importante riflettere su come lo si comunica e in che modo arriva il messaggio.

Questo perché le nostre intenzioni,che sono nella nostra mente,devono fare i conti con la realtà:
Quello che penso viene davvero capito come lo intendo io?
Oppure devo modificare COME lo comunico, perché in tale modo può essere frainteso o mal interpretato?
Mi è stato mai fatto notare questo fatto?
Ho capito cosa mi è stato detto?
Come ho reagito?

📲Link in Bio per i miei contatti

🇮🇹 🇮🇹

💫Fiducia nel futuro💫
Caro portale di ricerca immobiliare,
ti capisco.

Siamo tutti stanchi di credere in un futuro che non anticipa e non dà quel che promette.

Perché l'ottimismo a prescindere ci sta un po' sulle b***e.
Che non tolleriamo chi soffre della Sindrome di Pollyanna (andatela a cercare,vi divertirete) e ci vuole convincere che andrà tutto bene.

Vogliamo vedere i fatti,le parole non ci bastano.
Non vogliamo l'illusione di una promessa e basta: dopo le parole, servono comportamenti coerenti!

🌈 Alla prossima per altri voli pindarici psicologici😬

📲 Cerchi un sostegno psicologico a Pontassieve o Firenze?
Contattami, trovi dettagli in Bio

e 🇮🇹 🇮🇹 ❤️

💫Fiducia nel futuro💫
Caro portale di ricerca immobiliare,
ti capisco.

Siamo tutti stanchi di credere in un futuro che non anticipa e non dà quel che promette.

Perché l'ottimismo a prescindere ci sta un po' sulle b***e.
Che non tolleriamo chi soffre della Sindrome di Pollyanna (andatela a cercare,vi divertirete) e ci vuole convincere che andrà tutto bene.

Vogliamo vedere i fatti,le parole non ci bastano.
Non vogliamo l'illusione di una promessa e basta: dopo le parole, servono comportamenti coerenti!

🌈 Alla prossima per altri voli pindarici psicologici😬

📲 Cerchi un sostegno psicologico a Pontassieve o Firenze?
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🇮🇹 🇮🇹 ❤️

💫 Come stai? BOH💫

Ti capita mai di non sapere bene come ti senti?
Che girano nella mente tante parole, ma nessuna sembra descriverti bene.

Magari sono accadute tante cose e le stai realizzando solo adesso quante ne hai viste!
E finalmente sei in un momento tranquillo,ma un po' confuso...
Può succedere di passare un momento in cui i pensieri corrono veloci e sembriamo intenti a fare ordine, diverso è se spesso non riusciamo a descrivere i nostri stati d'animo!

Ci mancano le parole giuste per descrivere le nostre emozioni e le loro sfumature, causando frustrazione e incomprensione da parte degli altri, e tutto sembra avere un sottofondo confuso, oppure ci adattiamo alle parole degli altri che ci vengono in aiuto.

Un po' è utile,ma non è roba nostra.
Le parole che scegliamo con cura per noi stessi sono ciò che ci fa sentire stabili nel mondo.

Hai ripreso le vostre abitudini pre-pandemia??

Sono cambiate le persone con cui condividerle o non vi piacciono proprio?

E...sono i gusti ad essere cambiati?
Sei te che non sei più come prima?
E come mai??

Cambiare e adattarsi è normale, ma monitoriamo il PERCHÉ e COME certe cosa sono cambiate, cioè se siamo noi ad averlo voluto o sono stati gli eventi..

Eccome se cambia, se non abbiamo deciso noi!
Essere passivi di fronte agli eventi ha ripercussioni sul nostro umore, sulla nostra capacità di sentirci efficaci e di percepirsi legati emotivamente agli altri, non lasciare che le cose cambino senza farci caso!

#2022

Vignetta del giorno 💫

#2022