Dott.ssa Giuseppina Gargiulo

Dott.ssa Giuseppina Gargiulo

Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, iscritta all'Ordine TSRM e PSTRP n°565

14/06/2020

"Il bambino nel movimento e nel gioco ci racconta la sua storia, la sua realtà presente e le sue aspirazioni future.
Nella reazione con gli adulti e i coetanei intraprende il viaggio dalla dipendenza all'autonomia costruendo le basi della sua personalità"
- Mauro Vecchiato
👩‍👦

02/06/2020

Leggere per imparare,
leggere per divertirsi. 👩‍👦📚

19/05/2020

Ricordo ancora i pomeriggi insieme a mio fratello, a veder chi ne pescava di più.
E allor perché non proporre ai miei bambini quel gioco che piaceva tanto anche a me?😎

È proprio lui, il gioco della pesca, per divertirci e stimolare:

🎯 Motricità fine;
🎯 Coordinazione oculo - manuale;
🎯 Impugnatura;
🎯 Rispetto delle regole;
🎯 Gestione delle emozioni;
🎯 Flessibilità;
🎯 Pianificazione;
🎯 Attenzione.

Chi vincerà questa volta? 👩‍👦
Non ci resta che contare chi ha preso più pescioli! 🐟🐬🐳

Photos from Dott.ssa Giuseppina Gargiulo's post 15/05/2020

Giornata mondiale della marsupio terapia. 🦘🤱

Scorri le immagini per saperne di più. 👩‍👧

Photos from Dott.ssa Giuseppina Gargiulo's post 12/05/2020

𝗦𝗧𝗘𝗥𝗘𝗢𝗚𝗡𝗢𝗦𝗜𝗔
La stereognosia è la capacità di riconoscere un oggetto mediante il tatto senza il supporto della vista (molto sviluppata in noi donne quando cerchiamo le chiavi dell'auto nella borsa senza guardarci dentro). 🧠🤚👀
In stanza per allenarla insieme ai miei bambini utilizzo quella che a noi piace chiamare la 𝘀𝗰𝗮𝘁𝗼𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗶𝗰𝗮 che permette di stimolare non solo la stereognosia, ma anche altre abilità tra cui attenzione e linearità temporale.🕵️‍♀️🧙‍♂️
🔸Contattami in direct per sapere come. 📲

🔸Scorri le immagini per scoprire perchè è importante la stereognosia. ⏩

10/05/2020

A te che sei mamma
A te che stai per diventarlo
A te che cerchi un contatto attraverso il vetro
A te che ci speri ogni mese
A te mamma di un bambino speciale
A tutte voi, guerriere senza saperlo
buona festa della .🦸‍♀️

Il Tnpee lavora anche come supporto alle mamme, sostenendo le loro debbolezze ed offrendo loro consigli, strategie efficaci e funzionali da poter adattare.
All'interno del trattamento neuropsicomotorio la rende parta attiva, tale che l'intervento possa essere continuativo e globale. 👩‍👧

05/05/2020

Barattolo della calma ispirato al metodo Montessori.🌀

Semplice da creare e da far funzionare, basta infatti scuoterlo ed i brillanti cominceranno a fluttuare creando un effetto magico e tranquillizzante. ✨

Può essere utilizzato nella pratica psicomotoria in associazione al rilassamento, per aiutare il bambino ad autocalmarsi.

05/05/2020

Stamattina ho ripreso le consulenze al centro dove lavoro e posso dire che nonostante tutto, nonostante tutti i dpi, la visiera protettiva, le mascherine, i guanti, è stato bellissimo rivedervi. ✨
Dopo due mesi, nel vedermi mi è esploso il cuore.💖
È bastato poco, il nostro sguardo si è incrociato, gli occhi hanno sorriso, eravamo pronti ad entrare nella nostra stanza dei giochi, dove anche se per soli 50 minuti abbiamo dimenticato il virus e ci siamo divertiti da matti.
Avete mostrato un grande spirito di adattamento, supereroi con la mascherina, sono fiera di voi che continuate a dare amore a noi sciocchi adulti. 👩‍👧🌈

04/05/2020

È l'ora della pappa!😋🥳
Aiutiamo il nostro amico Beppe a mangiare un bel piatto di spaghetti.🍝

Intanto stimoliamo:
🎯Coordinazione oculo - manuale
🎯 Motricità fine
🎯 Controllo tonico - cinetico
🎯 Dissociazione dei movimenti
🎯 Distribuzione differenziata

Saper distribuire la propria forza e dissociare i movimenti degli arti superiori insieme alle altre abilità allenate sono un requisito psicomotorio necessario per l'apprendimento della scrittura. 🖋️

03/05/2020

"Ridere non è solo contagioso, ma è anche la migliore medicina" - R. Williams

Oggi è la giornata mondiale della risata, ma quali sono i benefici di una sana e bella risata? ☺️

🎯Rigenera
🎯Riossigena
🎯Ricarica
🎯Avvicina le persone
🎯Migliora la memoria
🎯Ci fa sentire bene

Allora continua a ridere, ridi ogni volta che vuoi perché prima o poi riprenderemo a ridere insieme. 👩‍👧

Photos from Dott.ssa Giuseppina Gargiulo's post 01/05/2020

𝑰𝑳 𝑹𝑰𝑺𝑪𝑯𝑰𝑶 𝑪'𝑬̀: 𝑬̀ 𝑵𝑬𝑳𝑳'𝑨𝑩𝑼𝑺𝑶 𝑬 𝑵𝑬𝑳 𝑪𝑨𝑻𝑻𝑰𝑽'𝑼𝑺𝑶

"Mio figlio ha un anno e sa già utilizzare il cellulare." 📱
"Mio nipote sceglie da solo i video da guardare su youtube ed ha solo 2 anni. " 🎥
Quante volte hai sentito questo tipo di affermazione?
Purtroppo troppo spesso, rispondo io.😶
I nativi tecnologici nascono in un mondo sommerso dalla tecnologia, sono bambini e in quanto tali sono propensi alla ricerca, alla scoperta, sono attratti dai colori, dai continui stimoli che provengono dai devices elettronici che vengono individuati come il nuovo gioco, il gioco del secolo.
Ecco cosa rende un touch così attraente.
L'uso della tecnologia non è nocivo, quello che è nocivo è l'abuso e il cattiv'uso di essa. 👩‍👦
Scorri le immagini. 🌬️

Photos from Dott.ssa Giuseppina Gargiulo's post 29/04/2020

Un giorno gli abbiamo detto che non
potevano più andare a scuola e non hanno dubitato che fosse la cosa migliore.

Gli abbiamo detto che non potevano vedere i loro amici e si sono accontentati di vederli su uno schermo.

Gli abbiamo detto che non potevano andare in piazza né a giocare all'esterno e ci hanno creduto.

Gli abbiamo detto che non potevano
abbracciare i loro nonni e hanno
trasformato i loro baci e l'amore in
disegni.

Gli abbiamo detto che il nemico si
batte lavandosi le mani e sono diventati
esperti.

Gli abbiamo detto che i nuovi supereroi non indossano mantelli ma mascherine.

Ci mostrano una capacità di adattamento enorme e non si stancano mai di darci amore.

Sanno che per sconfiggere il nemico
dobbiamo stare a casa.

Sono saggi... trasformano un angolo di
casa in un castello delle fate e la tovaglia della sala
da pranzo in una grande pista di auto.

Applausi a loro,
i nostri amati bambini.
👩‍👦🦸‍♂️💛
Dal Web.

Photos from Dott.ssa Giuseppina Gargiulo's post 28/04/2020

𝘎𝘐𝘖𝘊𝘖 𝘚𝘐𝘔𝘉𝘖𝘓𝘐𝘊𝘖

"Il "far finta" ha a che fare con le emozioni e con i sentimenti che i bambini provano più che la "realtà" oggettiva. Esprime la soggettività infantile, un modo di intendere e di sentire le cose". 🧙‍♂️👩‍👦

Il gioco simbolico è un'attività spontanea che si sviluppa intorno al secondo anno di età e progredisce fino ai 7 anni.
La realtà viene alterata, distorta, per lasciar posto alla fantasia.
Attraverso il gioco di finzione il piccolo entra in un nuovo mondo, crea nuovi scenari ed interpreta nuovi ruoli, trasforma oggetti facendoli diventare ciò che gli serve per il suo gioco (un bastone che diventa un cavallo, una sedia che diventa una macchinina... ). 🧙‍♂️
Differisce dal gioco di finzione che si sviluppa prima, intorno ai 12 - 18 mesi, dove i gesti e le azioni di far finta sono eseguite utilizzando oggetti che continuano a svolgere la loro funzione "reale", ne è un classico esempio quello del far finta di bere il tè (la tazza utilizzata dal piccolo svolge la sua reale funzione).
📌Ma quali sono i benfici?
➡️Aumenta la creatività e l'immaginazione;
➡️Aumenta la consapevolezza delle proprie emozioni e quelle degli altri;
➡️Aumentano l'autostima e permette di esternare paure e debolezze;
➡️Potenzia le relazioni;
➡️Potenzia il pensiero astratto;
➡️Arricchisce i contenuti lessicali;
➡️È un'ottima occasione di osservazione del bambino per l'adulto

11/04/2020

perfetta o mamma ?

La mia risposta è:
solo se si è felici, si può essere perfetti.
Allora mamme, indaffarate dalle mille faccende, intimorite di non essere abbastanza per i vostri bambini, non dimenticate che prima di tutto siete delle e come tali vi è permesso di rompere gli schemi, alleggerirvi lo zaino dalle mille preoccupazioni ed essere felici! 🦸‍♀️

07/04/2020

Pronti a creare nuovi ritmi restando a casa? 👩‍👦

💢Occorrente : cartoncini colorati, fantasia e voglia di divertirsi.

📌Favorisce:
➡️ Coordinazione
➡️ Reazione specchio
➡️ Ritmo
➡️ Linearità temporale (prima - ora - dopo)
➡️ Pensiero creativo
➡️ Concentrazione
➡️ Attenzione sostenuta e selettiva
➡️ Memoria di lavoro
➡️ Funzioni esecutive
➡️ Divertimento

04/04/2020

𝗠𝗜𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗣𝗔𝗡𝗡𝗢𝗟𝗜𝗡𝗢! 🚽🏆
Togliere il pannolino ai figli è spesso un momento abbastanza traumatico per i genitori e bambino, ma allo stesso tempo una tappa estremamente importante per tutta la famiglia.
Il controllo degli sfinteri si acquisisce mediamente intorno ai 20 mesi e 3 anni di vita e numerosi sono i meccanismi implicati; sono coinvolti non solo processi neurofisiologici, ma anche aspetti evolutivi e fattori socio – ambientali (educazione e ruolo della famiglia).
Di solito il controllo rettale viene raggiunto qualche mese più tardi rispetto a quello vescicale e all’inizio il bambino mantiene il pannolino durante la notte quando è più difficile avvertire lo stimolo della minzione, successivamente sarà pronto ad abbandonare il pannolino anche durante il sonno.
Raggiungere il controllo sfinterico è una tappa complessa costituita da varie operazioni connesse e che deve coinvolgere in modo diretto non solo il bambino e la famiglia, ma anche le educatrici e nel caso anche gli operatori socio – riabilitativi.
È importante che questa tappa non diventi fonte di disagio, preoccupazione e stress per bambino e genitore.
Quando si decide di togliere il pannolino bisogna essere sicuri e senza esitazione; è necessario che una volta partiti con la missione pannolino essa non venga interrotta ed evitare di mettere e togliere il pannolino in maniera altalenante in quanto rischiamo di togliere sicurezza al bambino e si rischia che viene considerato un gioco da poter fare solo quando si vuole.
Durante tale missione è fondamentale mantenere una linea comune, per cui il pannolino va tolto sempre ed in tutti i momenti e con tutti quindi anche durante il week- end, a scuola, al parco, in automobile, in terapia.
È necessario spiegare al bambino cosa sta succedendo con parole chiare e reali, non innescare strane idee sulla cacca/pipì e renderlo partecipe di questa fase (comprare e scegliere insieme le mutandine, vasetto/riduttore).
All’inizio non aspettare che sia il bambino a chiederti che deve andare in bagno, ma devi essere tu a chiederglielo e magari esortarlo a provare e portarlo in bagno senza esitare.
È importante comunque non forzare il bambino ed esortarlo e lodarlo durante il rilasciamento degli sfinteri in modo tale che si sente capace di saper far e pronto ad affermare la sua autonomia personale. 🥳
Durante i primi giorni è importante che il bambino venga accompagnato al bagno circa ogni venti minuti (con il passare dei giorni la capacità di attesa aumenterà).
Come per il ciuccio (vedi post relativo) anche per il pannolino questa fase sarà graduale; il pannolino verrà tolto all’inizio per un’ora al giorno, poi per 3 – 4 ore, ricordando comunque di portare il piccolo a fare la p**i in bagno regolarmente, fino a toglierlo poi per l’intera giornata. 🏆
Hai bisogno di ulteriori consigli? Non esitare a chiedere. 📞📲
Intanto ti lascio un libro che ho trovato molto valido e che può essere divertente e d’aiuto al tuo piccolo durante la MISSIONE Pannolino. 🦸‍♂️

➡️https://www.amazon.it/Posso-guardare-pannolino-Ediz-illustrata/dp/8862580614

➡️https://www.youtube.com/watch?v=930T92DpsMM

02/04/2020

In lingua Maori la parola autismo si pronuncia “takiwatanga”, che tradotto vuol dire “nel suo tempo e nel suo spazio”.
Una persona con autismo non ti sta ignorando, sta semplicemente aspettando che tu entri nel suo mondo. 🧞‍♂️
Da quando ci sono entrata un po’ di anni fa, non sono più riuscita ad uscirne perché lavorare con l’autismo per me è un viaggio.
Amo vedere questi bambini che raggiungono un successo (uno sguardo prolungato, una richiesta intenzionale, un gioco condiviso) ed i genitori sorridono, sorridono tanto e sono felici.
Amo i sorrisi dei bambini, gli abbracci che hanno un valore diverso, amo sentire i racconti delle famiglie.
Ma autismo significa anche stare lì, in un sentiero fatto di fatiche quotidiane, di desiderio di capire e di speranza, significa solitudine per i genitori in un Paese dove si investe ancora troppo poco sulla ricerca.
È la vita spezzata di genitori che si svegliano ogni mattina per combattere contro i fantasmi dell’Autismo, ciò nonostante continuano a lottare e lo faranno sempre.
Ai “non ce la faccio più”, “non so cosa fare”, “sono distrutto” si associano fortunatamente anche i “Simone oggi mi ha detto mamma” “Luigi oggi mi ha sorriso”.
E allora leggiamo, informiamoci affinché questa società che comincia finalmente a parlare di Autismo, possa cominciare a pronunciare questa parola senza paura.
E allora che aspetti ad entrare nel suo mondo? Lui è lì che ti aspetta nella sua bolla di cristallo.
Non voltarti dall’altra parte, alimenta la tua consapevolezza. 👩‍👧🧩💙

31/03/2020

𝗧𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗲 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗺𝗼𝘁𝗿𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗲𝘁𝗮̀ 𝗲𝘃𝗼𝗹𝘂𝘁𝗶𝘃𝗮, 𝗰𝗵𝗶 𝗲̀?👩‍👧
Il terapista della neuro e psicomotricità ( 𝗧𝗡𝗣𝗘𝗘 o anche 𝗡𝗘𝗨𝗥𝗢𝗣𝗦𝗜𝗖𝗢𝗠𝗢𝗧𝗥𝗜𝗖𝗜𝗦𝗧𝗔 ) è una figura sanitaria iscritta ad un albo professionale che si occupa, in collaborazione con l’equipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e in collaborazione con altri professionisti dell’area pediatrica, riabilitativa (logopedista, psicologo, fisioterapista…) ed educativa (scuola), dello sviluppo tipico ed atipico del bambino e dell’adolescente di età compresa tra 0 – 18 anni.
Il suo compito è quello di abilitare, riabilitare e prevenire i disturbi e le disabilità dell’età evolutiva considerando il bambino non solo dal punto di vista motorio, psichico, cognitivo o affettivo, ma interviene con una presa globale sul bambino e sulla famiglia, andando dunque a favorire l’acquisizione o recupero di funzioni, competenze, autonomie ed abilità favorendo uno sviluppo armonico del soggetto. 🍃
Ha una stanza magica con giochi che spesso trova in commercio, ma molti sono creati appositamente da lui per adattarli al meglio ai suoi bambini.🎪
Prima di tutto osserva e valuta come il bambino approccia al mondo; in che modo si relaziona con gli altri, quali strategie mette in atto per risolvere dei problemi, come conosce l’ambiente, quali competenze ha acquisito e se le utilizza in modo funzionale. Queste ed altre abilità vengono valutate all’interno delle varie aree dello sviluppo: affettivo-relazionale; comportamento, motricità globale, motricità fine, grafismo, ludica, comunicativo-linguistica, cognitiva. Tali aree non possono essere considerate, però, come separate tra di loro, sono piuttosto interconnesse, per questo l’approccio neuropsicomotorio è globale.
Una volta effettuata un’attenta osservazione funzionale del bambino, si inizia a 𝙜𝙞𝙤𝙘𝙖𝙧𝙚!
𝗚𝗜𝗢𝗖𝗔𝗥𝗘?
"𝐼𝑙 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑜 𝑒̀ 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑠𝑒𝑟𝑖𝑎. 𝐴𝑛𝑧𝑖 𝑡𝑟𝑒𝑚𝑒𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑒𝑟𝑖𝑎", così diceva Jean Paul. 🤹‍♀️
Effettivamente il bambino, attraverso il gioco, apprende competenze, impara a comprendere ciò che lo circonda e a gestire le difficoltà che potrebbe incontrare. Il gioco è un’attività altamente stimolante per il bambino, ma proprio perché è una cosa seria, il gioco all’interno del setting terapeutico, è modulato alle esigenze del bambino e veicolato dal terapista.
𝙌𝙪𝙖𝙡𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙜𝙡𝙞 𝙖𝙢𝙗𝙞𝙩𝙞 𝙙𝙞 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙫𝙚𝙣𝙩𝙤?
Il TNPEE svolge interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo.
Tra tali disturbi di sviluppo si annoverano: i disturbi neurologici, i disturbi sensoriali e i disturbi neuromotori (paralisi cerebrali infantili; distrofie; paralisi ostetriche, ecc.), i disturbi della coordinazione motoria (disprassia evolutiva), i disturbi dello spettro autistico, i ritardi psicomotori e cognitivi, i disturbi dell'attenzione, i disturbi specifici di linguaggio e di apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia), le sindromi genetiche.
𝗗𝗼𝘃𝗲 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮 𝗶𝗹 𝗧𝗻𝗽𝗲𝗲?
➡️Servizi di Neuropsichiatria Infantile Universitari e Ospedalieri
➡️Servizi Materno – Infantili e/o Riabilitativi Territoriali
➡️Centri di Riabilitazione Convenzionati con il S.S.N.
➡️Centri di Riabilitazione Privati
➡️ Attività libero professionale.
Per esercitare la professione di TNPEE occorre conseguire la laurea e la corrispettiva abilitazione in terapista della neuro psicomotricità dell'età evolutiva presso università italiane o straniere. 👩‍🎓

30/03/2020

IL CIUCCIO! 🆘
C’è chi lo ama e chi lo odia, chi lo reputa un “tappo” o silenziatore che azzittisce il bambino e chi invece lo reputa un valido strumento consolatorio. 💤
💢E allora: il ciuccio è un amico o un nemico? 😇👿
In realtà la tettarella può essere utile o controproducente a seconda di come e quando la utilizziamo.
Tra le capacità innate del neonato troviamo quella di succhiare; lo fa facilmente attaccandosi al seno, ma perché spesso seppur allattato al seno, rifiuta il succhietto?
Spesso questi bambini rifiutano il ciuccio per una questione sensoriale, esso viene infatti percepito come un corpo estraneo e non naturale. In questi casi se l’adulto non insiste, il bambino non lo prenderà mai, in caso contrario sarà l’adulto che abitua il piccolo ad utilizzarlo.
In genere per questi neonati la prima reazione sarà quello di fare strane “faccette” indice di ipersensibilità nei confronti del nuovo materiale.
💢Qual è l’utilità del ciuccio?
Il bimbo si consola, allena la suzione e sviluppa la coordinazione suzione – DEGLUTIZIONE. 😍
💢Quando diventa negativo l’uso della TETTARELLA? 😩
Quando il suo uso è prolungato nel tempo. Compriamo quello adatto ai 3, 6, 9 mesi e facciamo crescere il bimbo e con lui anche la tettarella.
💢Quali sono le conseguenze dell’uso prolungato del ciuccio?
Può avere ripercussioni negative sullo sviluppo delle abilità di alimentazione e di articolazione del linguaggio.
Ad esempio la punta della lingua può diventare ipotonica e il bimbo parlerà male, con suoni alterati e portando la lingua in fuori (la cosiddetta “zeppola”).
Anche la deglutizione sarà alterata: il bambino deglutirà con una spinta linguale fuori dalla bocca e ci saranno problemi sulla chiusura delle arcate dei denti, così da dover ricorrere alle cure dell’odontoiatra quando sarà più grande. 🤯
💢Quando eliminare la tettarella?
I pediatri raccomandano di eliminare la tettarella entro e non oltre i mesi 24 mesi.
In realtà è possibile anche prima, intorno ai 7 – 9 mesi. Il bambino infatti a quell’età sviluppa l’abilità di mordere e non ha più la necessità di succhiare ed inoltre può essere consolato in altri tanti modi.
💢Come eliminarlo?
Il metodo più raccomandato è quello di toglierlo in maniera graduale, quindi limitandone l’uso in certi momenti.
Possiamo inoltre evitare di adattare il ciuccio all’età del bambino quindi di lasciarglielo sempre della stessa misura così che a mano a mano che l’anatomia del bambino cresce, la bocca diventa più grande e lui non trae più soddisfazione dal ciuccio.
Possiamo creare una “casetta del ciuccio” nella quale il bimbo dovrà riporlo in attesa dell’utilizzo successivo, oppure spiegare al bambino che adesso è diventato grande e che non ne ha più bisogno e quindi regalarlo al suo orsacchiotto preferito. 🧸👩‍👧

22/03/2020

Filastrocca della primavera 🌺🔊👩‍👧

Photos from Dott.ssa Giuseppina Gargiulo's post 14/03/2020

Psicomotricità a distanza. 👩‍👧

Photos from Dott.ssa Giuseppina Gargiulo's post 12/03/2020

Scegli quello più adatto al tuo bambino e se hai dubbi, contattami. 📳👩‍👧

11/03/2020

I miei bambini restano a casa, ciò nonostante continuano a lavorare e divertirsi, intanto
🎨
-S., 4anni 👩‍👧

Photos from Dott.ssa Giuseppina Gargiulo's post 11/03/2020

Attività per i più piccoli. 👩‍👧

Photos from Dott.ssa Giuseppina Gargiulo's post 10/03/2020

A causa dell'emergenza Covid - 19, molti sono i genitori che mi chiedono attività da proporre a casa ai più piccoli.
Di seguito le prime proposte. 👩‍👧

06/03/2020

Oggi da per acquistare due nuovi prodotti.

Hai deciso di cominciare ad allenarti a casa?
Eh no! Anche questi pensati per i miei piccoli.👩‍👧

📌Con il cuscino ad aria e le famose p***e sensoriali lavoreremo su:
➡️ Schema corporeo
➡️ Consapevolezza del proprio corpo
➡️ Propriocezione
➡️ Equilibrio
➡️Controllo tonico - cinetico
➡️ Coordinamento
➡️Rilassamento

04/03/2020

Quella sensazione di disagio, imbarazzo e inadeguatezza sociale con cui possiamo empatizzare facilmente anche da neurotipici ma che può farci immaginare come potrebbero essere alcuni rituali sociali vissuti nell'autismo.
" Qualcuno per cortesia ha scoperto cosa dovremmo fare mentre ci cantano 'buon compleanno'? " 🎂

29/02/2020

Un giorno raro per i malati rari!

In una data piuttosto rara, si celebra oggi la XIII edizione della Giornata delle Malattie Rare.
In Italia sono oltre 780 mila le persone con una malattia rara accertata, che per oltre il 70% dei casi si manifesta in età pediatrica (cioè inferiore ai 14 anni). Circa il 30% dei malati rari non ha una diagnosi e rischia di convivere con una malattia che resterà senza nome e della quale non si comprende l’origine dei sintomi.

Ma cosa vuol dire ?
Raro non è così raro come si pensi.
Per noi terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, raro significa restare al fianco di bambini e ragazzi speciali.

Il TNPEE, infatti, insieme all'equipe medico - riabilitativa interviene con appositi interventi precoci, indivualizzati e globali al fine di evocare competenze non comparse nel corso dello sviluppo, cercare formule facilitanti alternative, impedire una regressione andando dunque a sostenere lo sviluppo psicomotorio, affettivo - relazionale e cognitivo del bambino. 👩‍👧🎨

22/02/2020

È tempo di scartare. 🎁

Stamattina è arrivato il corriere, in serbo quattro nuovi giochi per stimolare la motricità fine, l'organizzazione spazio - temporale, lavorare sulle prassie, creatività e fantasia dei più piccini. 👩‍👧

Si divertiranno tanto quanto me?

28/01/2020

C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede
ancora la marca di fabbrica
“Schulze Monaco”.

C’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio
di scarpette infantili
a Buchenwald.

Più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald.
Servivano a far coperte per i soldati.
Non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas.

C’è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald.
Erano di un bimbo di tre anni,
forse di tre anni e mezzo.
Chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni,
ma il suo pianto
lo possiamo immaginare,
si sa come piangono i bambini.

Anche i suoi piedini
li possiamo immaginare.
Scarpa numero ventiquattro
per l’eternità
perché i piedini dei bambini morti
non crescono.

C’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald,
quasi nuove,
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.

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