Tutte le bugie di Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli

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Si dichiara "giornalista freelance", o comunque successivamente "attiva nell'ambito del giornalismo musicale".

Detto che il giornalismo musicale non esiste proprio nella sostanza stessa (al di là che non sia definibile tale oggettivamente, visto che non viene richiesto per forza a tutti di aver fatto certi studi, essere iscritti all'albo dei giornalisti e avere il relativo tesserino), tantomeno in Italia e in lustri recenti e sul web, e che esiste solo una marea di stronzate perlopiù di bambocci - o meno, a volte - e di opinioni e gusti personalissimi di ogni "imbrattatore" in giro (tranne giusto in database seri, oggettivi e affidabili, enciclopedici, e dove quindi non sono espressi giudizi personali, o solo nello spazio recensioni dove presente anche quello, ma nulla c'entra col corpo principale e fondamentale di quei siti), oltre che spessissimo di interessi diretti economici o non di tutte le parti e quindi non può esserci per definizione nemmeno sincerità nel giudizio in quei casi, vediamo la prima sparata, ancora più grossa appunto, per ovvi motivi.

Il termine "freelance" vuol dire solo che uno non scrive in modo più o meno fisso e costante nel tempo per una sola testata, quindi con un contratto solo con quella, ma è un libero professionista diciamo, autonomo, che accetta di scrivere con cadenza regolare o meno a seconda dei singoli casi, per più testate che apprezzano o vogliono comunque pubblicare i suoi articoli per qualsiasi motivo. Quindi non è questa cosa la discriminante vera e il punto del discorso, ma il primo termine, come sempre. E inoltre, ovviamente, si tratta di professionisti che rilasciano fattura ecc. e tutto regolare, visto che lo fanno di lavoro essendo professionisti veri e pubblicando su certe testate o siti, non su roba da ridere con 4 co****ni in tutto a leggere (spesso solo le cose che riguardano direttamente, tipo le recensioni o altro del proprio gruppo, mai anche roba su altri), non parolai scemi millantatori analfabeti arrivisti del c***o.

Ribadiamo: per essere giornalista in Italia si deve fare un certo corso di studi, superarli, prendere il tesserino ed essere iscritto all'Ordine relativo, dei giornalisti appunto.

Stiamo ancora aspettando di vedere queste cose da parte della poveretta... sono anni ormai, chissà dove le ha messe, che non le trova... ahahahahahah!