Coordinamento Garda - #sanitapubblica

"E il vecchio ospedale diventerà un albergo....."

Salò, ok della Regione alla nuova struttura territoriale socio-sanitaria È un traguardo che il sindaco Giampiero Cipani inseguiva da decenni, prima cercando il recupero del vecchio ospedale, poi invocando per Salò un Presidio socio sanitario territoriale (PreSST).Salò avrà la Casa della Comunità e la Centrale Operativa Te

“La Giunta – ha spiegato il presidente di Regione Lombardia – ha approvato questa delibera destinata al potenziamento della sanità di prossimità, così come previsto dalla legge. Stiamo parlando della realizzazione di Case di comunità e di Ospedali di comunità, il cui progetto simbolo, quello della città di Milano, verrà poi replicato negli altri territori lombardi. A partire dalle province che hanno sofferto di più durante la pandemia”.
“Regione Lombardia – ha continuato – è la prima a presentare un provvedimento concreto di attuazione del Pnrr, che è inserito nella proposta di legge di riforma sanitaria, e che prevede tempi certi di attuazione”.
Il cronogramma del Pnrr prevede che entro settembre 2021 venga realizzata una ricognizione dei siti idonei per la realizzazione di Cdc (Case di comunità), Cot (Centrali operative territoriali) e Odc (Ospedali di comunità); entro dicembre 2021 l’individuazione precisa dei siti per la loro realizzazione; ed entro marzo 2022 la sottoscrizione dell’accordo col Governo per realizzazione delle strutture, con un contratto istituzionale di sviluppo.

Sul Garda, riviera bresciana, si auspicano novità per Salò, dove da tempo si cerca di dare un futuro al vecchio ospedale.

Case e Ospedali di comunità: parte da Milano il “modello” lombardo di sanità di prossimità Un documento predisposto dall’Ats Città Metropolitana, in coerenza con le indicazioni del Ministero della Salute, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), e che pone l’acce

DESENZANO DEL GARDA - L’assessore Moratti l'altro ieri a Desenzano per inaugurare il nuovo "blocco parto" dell'ospedale. L'annuncio: «La realizzazione di un nuovo ospedale, avanzato e più funzionale, agli stessi costi di una ristrutturazione completa, potrebbe diminuire i disagi e contenere il taglio dei servizi agli utenti. Abbiamo già stanziato 110 milioni».

Il Blocco ha una superficie complessiva di 740 metri quadrati e si compone di:

3 sale parto, di cui una predisposta per l’assistenza al travaglio e parto in acqua;
1 sala operatoria, dedicata ai parti con taglio cesareo e ad eventuali emergenze ostetriche;
3 isole neonatali;
1 stanza a due letti per l’assistenza semi-intensiva riservata alle neo-mamme che necessitano di monitoraggio e osservazione prolungati dopo il parto, prima del trasferimento in reparto;
locali tecnici.
Che ne pensate?

Desenzano, Moratti: “Si valuta la realizzazione di un nuovo ospedale” La vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia è stata mercoledì 1 settembre a Desenzano del Garda per tagliare il nastro del nuovo "blocco parto" del presìdio ospedaliero che sorge in località Montecroce e visitato quindi i locali del

Questo articolo ha oltre un anno ma la speranza è che si riparta dagli errori fatti per costruire un nuovo modello realmente efficace.
Noi cercheremo di monitorare se le cose andranno meglio o peggio e di certo non resteremo in silenzio.

Si parta dal fallimento della Lombardia per ricostruire la sanità italiana In quarant'anni demoliti i servizi socio-sanitari territoriali. In Lombardia si è aggiunta la privatizzazione del sistema sanitario. Risultato: è stata indebolita la capacità di risposta all'epidemia

Meno male!

E quelli che ci vanno di mezzo son sempre i pazienti....
per un motivo o per un altro, andiamo avanti cosi ?!

Tre infermieri no-vax, il reparto taglia 10 posti letto Succede in Cardiologia a Desenzano del Garda

Ricordiamo le associazioni aderenti al coordinamento Garda:

Gargnano per Passione, Scelgo Salò, Città Futura Salò, 6000 Sardine Lago Di Garda e Salò, SPI Pensionati Salò e Alto Garda, Arci Salò - Circolo Vittorio Zambarda, Idee in Comune a San Felice, Portese, Cisano, Medicina Democratica Brescia

E' stato importante manifestare, questa volta a Gargnano, la nostra preoccupazione verso la linea che sta perseguendo la Regione nel campo sanitario: sempre più privatizzazione e meno servizi territoriali pubblici. Sempre meno prevenzione e sempre più necessità di cura.
Oltre il 50% della spesa sanitaria regionale va alla sanità privata che paghiamo quindi sia con le nostre tasse sia con le visite a pagamento che sempre più spesso ci vediamo costretti a prenotare se non vogliamo accodarci in mesi e mesi di attesa. La salute pubblica va tutelata, come ricordava ieri Laura, è sancita dall'articolo 32 della nostra Costituzione.
Vogliamo un'inversione di rotta e la vogliamo subito! Riteniamo giusto e doveroso manifestare in un momento delicato come questo: in autunno ci saranno le audizioni per la riforma sanitaria. Non possiamo disinteressarcene perchè è sulla nostra pelle che prenderanno le decisioni per il futuro della sanità nei nostri territori.

Un minuto di silenzio è stato dedicato ad Adil Belakhdim, sindacalista travolto e ucciso da un camionista durante un presidio per i diritti del lavoro di fronte alla Lidl a Biandrate (Novara).

VI RICORDIAMO L'APPUNTAMENTO PER SABATO A GARGNANO !
CONDIVIDETE L'EVENTO E FATE GIRARE LA LOCANDINA. GRAZIE
VI ASPETTIAMO!

Continua l'informazione sullo stato in cui versa la Sanità pubblica lombarda e l'appello a tutte le forze politiche e sociali, nonchè agli amministratori dei comuni del comprensorio Alto Garda, Valtenesi e Valsabbia, per invertire immediatamente lo stato di abbandono in cui la medicina del territorio si trova da anni!

PROSSIMO APPUNTAMENTO: SABATO 19 GIUGNO ORE 16:00
PIAZZALE BOLDINI - GARGNANO

Vi aspettiamo numerosi! perchè la salute interessa tutti, nessuno escluso.

Continua l'informazione sullo stato in cui versa la Sanità pubblica lombarda e l'appello a tutte le forze politiche e sociali, nonchè agli amministratori dei comuni del comprensorio Alto Garda, Valtenesi e Valsabbia, per invertire immediatamente lo stato di abbandono in cui la medicina del territorio si trova da anni!

PROSSIMO APPUNTAMENTO: SABATO 19 GIUGNO ORE 16:00
PIAZZALE BOLDINI - GARGNANO

Vi aspettiamo numerosi! perchè la salute interessa tutti, nessuno escluso.

Oggi pomeriggio abbiamo avuto diversi interventi, che nei prossimi giorni andremo a postare qui nell'evento del presidio a Nozza.
Ogni intervento ci ha regalato: o amare verità, o inconfutabili numeri e statistiche di come la sanità pubblica venga sempre meno sostenuta e finanziata dalla nostra Regione, a favore di quella privata, o riflessioni personali, esperienze vissute, che fanno riflettere; tante persone, tanti anziani non ci sono più per carenze, ritardi e falle nel sistema sanitario territoriale che, con la pandemia, ha messo a n**o la fragilità del sistema stesso.
Nei prossimi giorno posteremo i video e anche gli articoli usciti in questi giorni di politici che parlano di come la sanità pubblica sarà potenziata, di quanto noi siamo bravi a scendere in piazza e farci sentire ma la verità è, come diceva oggi Laura, che i nostri politici dovrebbero rappresentarci e portare avanti i nostri bisogni senza aspettare che, esasperati, scendiamo in piazza a chiederli! perchè quando lo facciamo, vuol dire che siamo esasperati, vuol dire che i danni grossi sono stati già fatti. E' da decenni che si stanno facendo danni consapevolmente ed ora è arrivato il momento di cambiare rotta.
Seguiteci e condividete e partecipate, presto un nuovo presidio.

SABATO 5 GIUGNO

Vestone Valsabbia - Dopo Salò la protesta arriva a Nozza Si fa un gran parlare di sanità territoriale, ma le strutture sul territorio continuano a perdere servizi. Così a Salò, così in Valle Sabbia. Sabato 5 giugno si manifesta a Nozza

Tre minuti di conteggi semplici semplici...

Sanità, un fiume di denaro ai privati convenzionati Gli esami vengono rimborsati il triplo rispetto ai privati puri

NON SOLO SALO'

" Si stanno muovendo tutti per invertire lo stato di abbandono che la medicina sul territorio sta subendo da anni. Tutti tranne i valsabbini" cosi lo sfogo di un lettore di Vallesabbianews.it, riferendosi al presidio di Nozza.
Sfogo che condividiamo e comprendiamo, i cittadini devono iniziare ad interessarsi di più, informarsi, rendersi più consapevoli e più attivi nelle questioni del proprio territorio. "Partecipazione attiva alla vita pubblica politica", non è una parolaccia! ma significa poter dire la propria, poter protestare pacificamente quando i numeri dimostrano palesemente che la sanità pubblica ha subito un importante depotenziamento negli ultimi 5 anni, mentre quella privata al contrario ha avuto una crescita.
Ci sembra normale che per una visita in ospedale dobbiamo aspettare settimane se non addirittura mesi, mentre pagando una struttura privata, in pochi giorni venir accontentati?
in un periodo dove la pandemia ha dimostrato la carenza della sanità pubblica, non solo per il covid ma per tutte le altre patologie che ne hanno sofferto, ritardi, annullamenti, spostamenti etc... e dove la pandemia stessa ha portato ad un ulteriore crisi economica, dobbiamo silenziosamente e a testa bassa, dover decidere se rischiare la nostra salute o rischiare di non pagare l'affitto per poterci permettere visite mediche in tempi brevi???
E' davvero questo che le persone vogliono in una delle regioni più ricche e all'avanguardia del nostro Paese?
Se la risposta è NO, bisogna agire: interessarsi, informarsi per poter ribadire il diritto alla salute, non accettare passivamente tutto, cercare di partecipare a dibattiti e decisioni che ci riguardano.
Non c'è più tempo per rimandare e la pandemia ce lo sta dimostrando.

Vestone Valsabbia - Medicina di territorio, belle parole ma... «Si stanno muovendo tutti per invertire lo stato di abbandono che la medicina sul territorio sta subendo da anni (vedi le proteste a Salò). Tutti meno che i valsabbini». Così un lettore, riferendosi al Presidio di Nozza

Serve impegno e volontà da parte dell'amministrazione di Salò per riportare la sanità pubblica a Salò; servono soluzioni attuabili e percorribili e in tempi brevi non soluzioni alternative che allungherebbero tempi e costi. Abbiamo visto e vissuto una pandemia che ha mostrato palesemente le fragilità della sanità pubblica, quanto abbiamo perso in sanità pubblica e prevenzione e quanto sono cresciuti i numeri della sanità privata, sia in Italia che nel nostro territorio.
Serve un cambio di rotta e noi siamo solo all'inizio.

Nonostante il brutto tempo e la giornata festiva, oltre 100 persone hanno partecipato a questa manifestazione. Nei prossimi giorni pubblicheremo i video degli interventi delle associazioni che hanno organizzato l'evento.


Arci Salò - Circolo Vittorio Zambarda
CGIL SPI Pensionati Salò e Alto Garda
CGIL Sanità Pubblica Brescia
Città Futura Salò
Scelgo Salò
Idee in Comune a San Felice, Portese, Cisano
6000 Sardine Lago di Garda e Salò
Medicina Democratica Brescia

Il primo maggio siamo scesi in piazza, con le dovute e rispettate precauzioni covid, per chiedere di avere la medicina del territorio a Salò.
Un centinaio di persone hanno partecipato e vari interventi sono stati fatti.
E' stato soltanto l'inizio di un percorso che vogliamo fare da cittadini attivi e consapevoli.
Ecco il testo del volantino che abbiamo distribuito in Valtenesi e Salò nei giorni precedenti la manifestazione.