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02/12/2023

Un intestino malfunzionante crea disequilibri che colpiscono tutti i settori del nostro corpo.

Come disintossicarlo?

Solo un colon pulito e sano garantisce salute e bellezza.

Se il colon non funziona bene, non è solo questa parte del corpo ad esserne colpita, ma l’intero organismo.

Il non pulire internamente l’intestino, specialmente nel suo ultimo tratto (il colon), equivale ad avere il personale addetto alla rimozione dei rifiuti urbani in sciopero.

A tutti gli effetti se si lascia ristagnare il materiale di scarto nel colon, comincerà un processo di putrefazione che irriterà la mucosa rendendola meno permeabile (leaky gut syndrome), ciò permetterà alle sostanze tossiche di penetrare nel circolo sanguigno.

Un’evacuazione quotidiana spesso non è sufficiente per eliminare tutte le scorie che si accumulano nel colon.

È la tossiemia intestinale: tanti ne soffrono senza saperlo.

Che cos’è la tossiemia intestinale e l’autointossicazione?

Il termine “tossiemia” indica un eccesso di tossine nell’organismo. Le tossine circolano nel sangue e nella linfa, per depositarsi nei tessuti, negli organi, nelle cellule, facendo ammalare il corpo.

Questo concetto è fondamentale in Medicina naturale : quando l’organismo viene disintossicato e alleviato dal carico tossiemico la salute migliora da subito!

L’autointossicazione è un processo mediante il quale il corpo si “autoavvelena” mantenendo un autentico “pozzo nero” di materiali in decomposizione all’interno del proprio colon.

Attraverso quali disturbi si manifesta un’intossicazione?

Alcuni segni di questo stato di intossicazione dovuta al persistere di materiale putrescente all’interno del colon, sono: feci e sudore maleodoranti, bocca amara e impastata, candida intestinale/sistemica, cistite ricorrente, gonfiore addominale, alvo alterno, costipazioni, feci caprine, diarrea, feci prive di forma, flatulenze, feci collose e presenza di muco, alito cattivo, lingua ricoperta da una patina bianca, prurito diffuso, dermatite,allergie, prostatite, difficoltà nella perdita di peso, sensazione di un corpo estraneo in gola, necessità di tossire spesso.

29/10/2023

Qual è la funzione della flora batterica intestinale?

La flora batterica intestinale è una barriera protettiva che permette all'intestino di tenere lontani i microbi patogeni; essa svolge diverse funzioni, tra cui: Favorire la digestione e il corretto assorbimento dei cibi. Produrre alcune vitamine importanti come la vitamina B12 e la vitamina K.

29/10/2023

l'iperpermeabilità intestinale ?

Quando le congiunzioni strette si allargano e formano dei piccoli fori nell'intestino, proteine o batteri passano nel sangue.

S'innescano vari meccanismi che possono provocare malattie. Il primo di questi meccanismi è una reazione immunitaria.

prenditi cura del tuo intestino la salute parte da qui!

08/10/2023

I 5 sintomi psicosomatici più diffusi

Cefalea o emicrania: il mal di testa è uno dei sintomi da stress più comuni. E’ spesso il sintomo di un disagio o di un conflitto interiore irrisolto.
Dolore allo stomaco: uno degli organi più sensibili alle “emozioni indigeste” è sicuramente lo stomaco e tutto l’apparato digerente.

Sono molto frequenti le gastriti, le coliti o i disturbi intestinali legati ad ansia e stress.

Dermatiti e allergie: le problematiche della pelle (come psoriasi, acne, pruriti e irritazioni) possono essere la manifestazione di blocchi emotivi legati alle relazioni.

Spesso legate a difficoltà nel comunicare ed esprimere il proprio sentire.

Ipertensione: pressione alta, tachicardia e aritmie sono anche tra i sintomi di chi soffre di ansia e panico.

Quando questa situazione di agitazione e ipercontrollo si prolunga nel tempo può sfociare in patologie a carico del sistema cardiocircolatorio.

Stanchezza eccessiva: il senso di affaticamento viene spesso attribuito ad una stanchezza fisica. Ma la vera causa di questa condizione il più delle volte è dovuta allo stress emotivo o al senso di insoddisfazione.

23/09/2023

Ogni anno le Malattie croniche non trasmissibili (MCNT), diabete, obesità, sindrome metabolica, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie e tumori, sono responsabili del 74% dei decessi a livello globale, e milioni di persone vivono con almeno una MCNT.

La loro insorgenza è legata a multipli fattori, come illustrato recentemente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel rapporto “Numeri invisibili: la vera portata delle malattie non trasmissibili e cosa fare a riguardo”, presentato in occasione della prima riunione annuale del Gruppo di Capi di Stato e di Governo per la prevenzione delle Malattie croniche non trasmissibili. Tra questi, fattori di rischio biologici (genetica, sovrappeso, obesità, ipertensione arteriosa, dislipidemia e resistenza insulinica), fattori comportamentali (uso di tabacco, alimentazione non salutare, uso dannoso di alcol e inattività fisica) e fattori ambientali (inquinamento). Inoltre, in questi soggetti si nota un’alterazione cronica del microbiota come cofattore dell’insorgenza delle MCNT.

Prevenzione e corretta gestione delle malattie croniche non trasmissibili, significa, come ben sottolinea il comunicato finale della conferenza dell’OMS, “passare da una cura centrata sulla malattia a una cura centrata sulla persona”.

La “buona salute” e il “benessere” rappresentano uno degli obiettivi dell'OMS per lo sviluppo sostenibile. Infatti, Il mantenimento di uno stile di vita sano può essere considerato un vero e proprio strumento di sostenibilità: agire oggi, migliorando i comportamenti individuali, per preservare la salute che, altrimenti, potrebbe “svanire” in futuro.

05/08/2023

Farmacologia e tossicologia

08/07/2023

Quali sono le problematiche causate da un intestino poroso?

Una volta entrate nel sangue, queste sostanze devono comunque essere eliminate, andando a sovraccaricare il fegato, e questo può dare origine a vari disturbi da sovraccarico tossinico: stanchezza, cefalea, gonfiori e dolori addominali, difficoltà a perdere peso e blocco metabolico, confusione mentale, perdita di memoria, forme reumatiche ed artrosiche (possono essere favorite ed aggravate dalla presenza nel sangue di queste sostanze che, quando non adeguatamente eliminate dal fegato, si depositano nei tessuti e nelle articolazioni, generando infiammazione e dolore), cistite, candida recidiva (oltre alle sostanze trasportate dal circolo sanguigno, quando la mucosa intestinale è diventata porosa, c’è una trasmissione di sostanze ai distretti vicini anche solo per contatto diretto, e questa è una delle ragioni per cui si hanno episodi di candida e cistite così violenti e recidivanti), vaginiti recidive e persistenti, psoriasi, dermatite atopica, patologie della pelle in genere (eczemi, dermatiti).

Un altro “effetto collaterale” dell’immissione nel sangue di queste sostanze è una super-attivazione del sistema immunitario, che può portare a forme di: intolleranze alimentari, allergie, difficoltà respiratorie, patologie di origine autoimmune, nel migliore dei casi si genera una diminuzione della normale capacità difensiva del sistema immunitario, già impegnato a “combattere” contro questa invasione occulta.

La “leaky gut syndrome” può anche causare un cattivo assorbimento di molti importanti micro-nutrienti. Il processo infiammatorio in atto causa infatti un rigonfiamento (edema) tissutale che, associato alla presenza di molti prodotti chimici nocivi, può rendere difficoltoso l’assorbimento delle vitamine e degli amminoacidi essenziali.

Photos from dott.ssa_daniela_cimpeanu_'s post 08/07/2023

L'INTESTINO POROSO È
ALL'ORIGINE DI NUMEROSI
DISTURBI,TRA CUI CISTITE, CANDIDA E COLON irritabile.

Dottoressa cos’è l’intestino poroso o la leakygut syndrome?

Per intestino poroso si intende una alterazione del normale stato della mucosa intestinale, causata dal protrarsi di uno stato infiammatorio, che la rende maggiormente permeabile alle sostanze tossiche che, se trasferite nel circolo sanguigno, possono risultare dannose.

L’intestino poroso è conosciuto come “leaky gut syndrome”, che potremmo tradurre come “sindrome da sgocciolamento intestinale”: direi che rende molto bene l’idea di questo processo lento e subdolo, ma con effetti ad ampio raggio!

Cosa accade in caso di intestino poroso?

Accade che la trama di questo immaginario colino diviene più rada e la mucosa dell’intestino non riesce più a filtrare adeguatamente le sostanze da immettere nel circolo sanguigno.

Quando l’intestino diviene “poroso”, infatti, tossine, batteri, virus, miceti, parassiti ed altre sostanze che dovrebbero rimanere all’interno del tratto gastro-intestinale per essere eliminate, passano invece nel sangue e nella linfa e, attraverso la circolazione, in moltissimi altri distretti, causando una miriade di disturbi, prevalentemente dovuti ad una attivazione anomala del sistema immunitario, che attacca queste particelle “estranee” generando una reazione immunitaria ed infiammatoria.

30/06/2023

La vitamina B5 è la vitamina della pancia piatta e del metabolismo.

Un'altra azione utile della vitamina B5 è l'effetto sull'intestino: favorisce la motilità e contrasta la stipsi risolvendo il gonfiore. In più, migliora la salute della flora batterica, messa a dura prova da un'alimentazione troppo ricca di zuccheri, carne e poche fibre.

La vitamina B5 ha un effetto benefico sui batteri che sono presenti nel nostro intestino e agisce contrastando gonfiori e fermentazioni, evitando che gli alimenti che possono generare gas rimangano a lungo a contatto con le pareti intestinali.

La sua è anche un’azione antinfiammatoria sulle mucose, cosa che la rende indicata se si soffre di colon irritabile (magari acuito dallo stress), disturbo che ha tra i suoi sintomi caratteristici il gonfiore addominale.

Il metabolismo riparte con la vitamina B5

La vitamina B5 sblocca il metabolismo e permette di trasformare carboidrati e grassi in energia anzichè in adipe, aiutandoti a dimagrire.

Sempre più spesso si parla dell'importanza delle vitamine del gruppo B, specialmente in quest'ultimo periodo in cui molte persone scelgono di eliminare o di ridurre nella propria dieta i prodotti di origine animale. Tra le vitamine del gruppo B, la vitamina B5 serve a utilizzare al meglio il cibo che introduciamo, cioè i suoi nutrienti (carboidrati, proteine e grassi), trasformandoli in energia e non in accumuli di adipe.

La vitamina B5 è coinvolta nel metabolismo di carboidrati, grassi e proteine e, se assunta in dosi maggiori di quelle "standard", aiuta anche a bruciare il grasso in eccesso.
Occorre però sapere che la vitamina B5 si trova soprattutto nel lievito di birra, nelle uova e nella carne di manzo.

La vitamina B5 contrasta la fame nervosa

La vitamina B5 aiuta anche a contrastare la fame nervosa dovuta all'ansia e allo stress, in quanto favorisce la sintesi degli ormoni steroidei, che ci consentono di resistere meglio sotto pressione, evitando inutili sprechi di energia e sentendo meno la fatica.

Una carenza di questa vitamina si manifesta con sintomi di irritabilità, scarsa concentrazione, calo dell’umore e fame nervosa.

29/06/2023

Quando l’intestino è pigro l’intero organismo è nei guai .

Un intestino mal funzionante crea disquilibri che colpiscono tutti i settori del nostro corpo, come ci spiega l’esperta, la dr.ssa Daniela Cimpeanu.

L’intestino è il motore che dà ritmo a tutti gli organi. Un intestino pigro non smaltisce le scorie più pericolose che, se rimangono in circolo, ci possono far ammalare. Se le scorie non vengono eliminate il sistema linfatico le riassorbe e le rimette in circolo. La maggior parte dei problemi di salute oggi diffusi nelle società industrializzate è dovuta a un cattivo stato di pulizia intestinale.

Cosa succede al nostro organismo se non si va regolarmente di corpo?

«La difficoltà a svuotare l’intestino dal materiale di scarto è un problema che colpisce un numero crescente di persone. Il cibo impiega normalmente diciotto ore per attraversare l’organismo ed essere eliminato. Se consumiamo tre pasti al giorno e abbiamo un solo stimolo evacuativo ogni cinque giorni, ci saranno i residui di quindici pasti da eliminare.

La stipsi è un disturbo da non sottovalutare perché può avere effetti gravi sulla salute dell’intero organismo. Innanzitutto, se le feci rimangono troppo a lungo nell’intestino i capillari e il sistema linfatico finiscono per riassorbire una quantità di sostanze che dovrebbero al contrario essere espulse.

Questo porterà nel tempo ad accusare disturbi come stanchezza, mal di testa, difficoltà a perdere peso, dolori e gonfiori addominali, disturbi digestivi, sonnolenza dopo i pasti.

Quando l’intestino è ipoattivo, i residui tossici possono essere assorbiti più facilmente attraverso la parete intestinale nel flusso sanguigno e da questo depositati nei tessuti. Se altri sistemi preposti all’eliminazione sono ipoattivi, una maggiore quantità di residui rimane all’interno.

Quando ogni tessuto avrà raggiunto lo stadio degenerativo, sarà evidente che l’insediamento tossico avrà soverchiato le difese organiche. È quindi il momento di disintossicarli – di eseguire una pulizia dei tessuti.»

28/06/2023

Adotta la dieta dell’indice glicemico, così conservi linea e salute.

Potremmo ribattezzarlo l’indice della salute e della longevità: l’indice glicemico indica la velocità con cui gli zuccheri presenti in quello che mangiamo entrano nel sangue.

Maggiore è il suo valore, più esposti siamo a picchi della glicemia.

Le conseguenze? Sovrappeso, infiammazione sistemica, più alto rischio di diabete e malattie cardiovascolari. Adottare un’alimentazione che sia a basso indice glicemico è dunque una delle migliori mosse per prolungare la propria giovinezza.

26/05/2023

Quando l’umore è una questione di pancia?

La fondamentale relazione tra intestino e cervello.

Il nostro apparato digerente e la nostra mente comunicano costantemente in un’autostrada di segnali che viene definita asse intestino-cervello.
Il suo funzionamento non è ancora del tutto chiaro ma è noto che i batteri intestinali producono moltissime molecole simili ad ormoni o neurotrasmettitori, ovvero i messaggi preferiti delle cellule del sistema nervoso.

Queste molecole escono dall’intestino e, come tante e-mail, vengono ricevute dal sistema nervoso addossato all’intestino (enterico) che le legge e ne fa giungere la loro interpretazione anche al cervello.

Patologie mentali e microbiota

La relazione tra microbiota intestinale e cervello diventa ancora più profonda se si comincia a parlare di condizioni patologiche come depressione e ansia.

E’ stato infatti rilevato un collegamento molto forte tra disbiosi, infiammazione e queste patologie mentali.

Normalmente tali disturbi tendono a presentarsi in persone che hanno una costante alta presenza di segnali infiammatori in circolo. Questi segnali mantengono attivo un particolare circuito nervoso che coordina la risposta allo stress, il che è tipico della condizione di depressione e ansia patologiche.

Un po’ come accade quando si aggiunge continuamente legna sul fuoco: sarà difficile che il falò si spenga, anzi potrebbe anche divampare.

Per chi ormai ha familiarità con i batteri intestinali sa che, quando il microbiota non è in equilibrio, l’intero organismo ne può risentire.

Alcuni batteri più di altri, come ad esempio le Enterobacteriaceae, sono presenti normalmente in scarsa abbondanza ma se aumentassero vistosamente sarebbero più inclini a generare uno stato infiammatorio.

La continua sollecitazione dei tessuti intestinali con molecole infiammatorie può arrivare a danneggiare il tessuto stesso: l’infiammazione, da piccolo falò concentrato nell’intestino, può divampare a tutto l’organismo. Non è un caso se la presenza di infezioni intestinali sia spesso concomitante con l’insorgenza di patologie come l’ansia.

20/05/2023

Quali sono le regole d’oro dell’intestino sano?

Tra le regole d’oro per la salute di questo prezioso organo, indicate anche dal fondo mondiale per la ricerca sul cancro (Wcrf), ci sono:

📌CONTENERE IL SOVRAPPESO e in particolare il grasso addominale; è importante mantenere un indice di massa corporea compreso, secondo quanto stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, fra 18,5 e 24,9.

Puoi calcolare il tuo indice di massa corporea dividendo il tuo peso in kilogrammi per altezza in metri moltiplicata per se stessa. Ad esempio se pesi 60,6 kg alto 1,65 devo fare: 60 : (1,65×1,65) = 22,03(quindi nella norma);

📌ELIMINARE IL CONSUMO DI BEVANDE GASATE e con zuccheri aggiunti ed eliminare il consumo di cibi ricchi di grassi;

📌LIMITARE L’ASSUNZIONE DI CARNE ROSSA (la più rischiosa per il cancro all’intestino) ed evitare, per quanto possibile, quello di carni conservate, ovvero gli insaccati.

📌MANGIARE IN MODO VARIO, soprattutto verdura e alimenti non raffinati, il più possibile naturali, anche per quanto riguarda la cottura e la preparazione culinaria;

📌BERE REGOLARMENTE durante la giornata, senza arrivare ad avvertire lo stimolo della sete;

📌EVITARE FUMO e il consumo di alcolici;

📌MASTICARE BENE per iniziare correttamente la digestione e non affaticare l’intestino.

12/05/2023

Cosa succede all’asse intestìno - cervello quando si è stressati?

In una situazione di forte stress mentale vengono attivati i circuiti ed i processi mentali legati all’ansia ed alla paura.

Questi solitamente hanno un effetto immediato sull’intestino, causando un’accelerazione della motilità intestinale, rilascio di citochine infiammatorie ed un aumento dell’infiammazione, soprattutto a livello della mucosa intestinale.

Secondo questo meccanismo, possono svilupparsi anche situazioni fastidiose come infiammazioni intestinali e sindrome del colon irritabile.

Tutto ciò porta ad un peggioramento della qualità della vita, creando un circolo vizioso che può sfociare in uno stato depressivo.

E quando si è felici?

Quando siamo molto felici, possiamo dire di sentirlo quasi in pancia. La maggior parte della serotonina viene prodotta proprio a livello dell’epitelio intestinale.

Questa è un neurotrasmettitore, noto anche come l’ormone della felicità, in grado di farci stare “bene”. Viene prodotta in seguito da stimolazione dei 5 sensi, ma il 95% della serotonina viene rilasciata proprio dall’intestino in seguito al consumo di alcuni alimenti piuttosto che di altri (non è un caso che, quando siamo stanchi ed infelici, ci venga voglia di cioccolato, un alimento ricco in serotonina).

Alla luce di tutto ciò emerge che è fondamentale curare il benessere dell’intestino: con il termine prevenzione non si dovrebbe indicare solo la riduzione del rischio di malattia (in acuto ed in cronico), ma anche il porre attenzione all’aspetto emotivo.

disbiosi

07/05/2023

Limone: scopri tutte le proprietà e i benefici.

Il limone è un vero e proprio rimedio curativo: disinfetta, stimola le difese dell’organismo aumentando i globuli bianchi e aiuta a eliminare i gas e le intossicazioni intestinali. Il limone, considerato un alimento acido, nel nostro corpo si comporta invece da alcalino e fa abbassare l'acidità del sangue, nemica di molte malattie.

Limone: ecco le sue eccezionali proprietà benefiche:

🔻Sgrassa i vasi sanguigni: il limone pulisce i vasi sanguigni dalle tossine accumulate, ed è quindi uno dei più potenti anti-aterosclerosi naturali. Come dimostrato dal dipartimento di Farmacia dell’università di Pisa, il limone, grazie ad un particolare flavonoide chiamato naringenina, proteggerebbe dal rischio di ischemie.

🔻Sconfigge i dolori dell’artrosi: i dolori articolari sono spesso legati all’accumulo di acidi urici e alla presenza di cristalli acidi nelle articolazioni. Il succo di limone, grazie alle sue proprietà depurative e all’azione alcalinizzante, contribuisce a diminuire e a dissolvere la presenza di accumuli acidi, favorendone l’eliminazione attraverso la diuresi.

🔻Agevola la digestione: il limone aiuta concretamente a digerire e ad assimilare i nutrienti presenti nei cibi e ciò è dovuto alla presenza di acido citrico e vitamina C. Il succo di questo frutto stimola la produzione di saliva e di succhi gastrici e serve anche a regolarizzare il transito intestinale, dove avviene il processo di assimilazione dei nutrienti. Inoltre, anche se può sembrare strano, in realtà il succo di limone è raccomandato per chi soffre di acidità gastrica, poiché è un efficace antiacido.

🔻Antinfiammatorio e alleato contro le infezioni: il limone ha anche un uso terapeutico perché aiuta efficacemente a disinfettare la gola in caso di infezioni, abbassa la febbre, allevia i disturbi respiratori come la tosse e i reumatismi.

07/05/2023

Microbiota intestinale: L’organo dimenticato che nessuno sa di avere.

Il microbiota intestinale è costituito dall’insieme dei microrganismi che vivono nell’apparato digerente.

Negli esseri umani esso contiene decine di migliaia di miliardi di microrganismi, tra cui almeno 1000 diverse specie di batteri noti con oltre 3 milioni di geni (150 volte più dei geni umani) arrivando complessivamente a pesare fino a 2 kg.

Un terzo di esso è comune alla maggior parte delle persone, mentre due terzi sono specifici per ogni individuo. In altre parole, il microbiota del nostro organismo ci caratterizza in maniera simile alla carta d’identità o alle impronte digitali.

L’interesse nei confronti della relazione esistente tra esseri umani e il microbiota è notevolmente aumentato negli ultimi anni e le ricerche in tale ambito si fanno sempre più promettenti.

Questi microrganismi, ad esempio, non vengono più definiti «flora intestinale», termine che è più legato al mondo vegetale, né vengono considerati dei semplici ospiti, ma al contrario ora sappiamo che gli esseri umani sono a tutti gli effetti dei «superorganismi» governati in parte dal microbiota che vive al loro interno.

Questa numerosa comunità viene definita come l“organo dimenticato” a causa dell’immensa influenza che esercita sul benessere del nostro corpo.

È ora evidente che il microbiota intestinale si evolve con noi e i cambiamenti che coinvolgono questa micro popolazione possono avere conseguenze importanti, sia benefiche che dannose, per la salute umana.

06/05/2023

Asse Intestino-Cervello e il Riflesso Infiammatorio

L'asse intestino-cervello è un sistema di comunicazione tra il tratto digestivo e il cervello ed è costituito da una complessa rete di nervi, ormoni e cellule che inviano segnali avanti e indietro tra questi due organi.

Il riflesso infiammatorio è un esempio di come questo sistema di comunicazione lavori: quando mangi qualcosa di irritante come il cibo piccante, innesca l'attività in alcuni nervi nella parete intestinale che poi inviano segnali al cervello attraverso il nervo vago.

Il risultato è che si prova nausea o vomito, questo processo ci aiuta a proteggerci dalle tossine dannose che entrano nel nostro flusso sanguigno invece di stare dove dovrebbero, cioè dentro la nostra pancia invece di circolare incontrollate attraverso il nostro corpo.

Il riflesso infiammatorio, quindi, è un meccanismo che aiuta il corpo a mantenere l'omeostasi e prevenire l'infiammazione e funziona inviando segnali al cervello quando sei leso e dice al tuo corpo di produrre ormoni antinfiammatori come cortisolo e interleuchine che aiutano a ridurre il gonfiore e il dolore impedendo all’organismo di ammalarsi.

Il sistema immunitario è parte integrante dell'asse intestino-cervello e del riflesso infiammatorio in quanto influenza la connessione tra questi due sistemi, così come la loro funzione complessiva.
Il sistema immunitario aiuta a mantenere un sano equilibrio combattendo batteri e virus dannosi e proteggendo anche da malattie autoimmuni come allergie o asma.

Giocano un ruolo importante anche i neurotrasmettitori che sono messaggeri chimici che viaggiano tra i neuroni, o cellule cerebrali, per trasmettere informazioni da una regione del cervello a un'altra.

Oltre al loro ruolo nella comunicazione tra i neuroni, i neurotrasmettitori possono anche influenzare il modo in cui il tuo corpo reagisce allo stress e ad altri stimoli.

L'asse intestino-cervello si riferisce alla comunicazione tra l'intestino e il cervello, che svolge un ruolo nella regolazione dell'umore, del sonno e del sistema immunitario.

30/04/2023

L’INTESTINO in cattive condizioni può scatenare la Cistite.

È l’equilibrio della sua flora batterica a ripararci dalle infezioni urinarie. Prendersi cura dell’intestino potrebbe essere la soluzione definitiva al problema.

La salute intestinale, infatti, è connessa a molte condizioni cliniche extra-intestinali.

Sappiamo che le infezioni delle vie urinarie risentono enormemente delle migrazioni batteriche che dal colon raggiungono la vescica. Infatti se nel colon c’è una presenza importante di batteri patogeni, riusciranno ad infiltrarsi fino a infettare le vie urinarie.

L’intestino può essere chiamato in causa? Può essere uno dei fattori scatenanti della cistite?

“L’intestino e la sua motilità svolgono un ruolo fondamentale nella dinamica delle patologie urinarie, in particolare della cistite. Un gran numero di infezioni ricorrenti sono legate all’enorme frequenza di alterazioni della flora batterica intestinale (disbiosi intestinale), e da batteri che popolano il colon, nella maggior parte dei casi si tratta di Escherichia Coli.

Le disbiosi intestinali diventano vere e proprie sorgenti autogene di infezioni urinarie, specialmente nella donna per le caratteristiche anatomiche dell’apparato urinario, ma che sono ormai comuni anche nell’uomo a causa dei disturbi prostatici.

Anche altri batteri possono incorrere in questo processo, per esempio, lo Stafilococcus Epidermidis (9% dei casi di cistite) e lo Streptococcus Fecalis (3% dei casi di cistite), oppure altri germi aerobi della flora fecale come Proteus, Klebsiella, Serratia, Enterobacter e Pseudomonas.

Sappiamo che le infezioni delle vie urinarie risentono enormemente delle migrazioni batteriche che dal colon raggiungono la vescica.

29/04/2023

Disintossicazione organica e alimentazione

🔻La scelta corretta degli
alimenti,rappresenta un
approccio fondamentale
per l'esecuzione di un
buon drenaggio.

🔻Non possiamo infatti pensare
di disintossicare un organismo
senza eliminare potenziali
sostanze tossiche veicolate-
attraverso il cibo.

🔻Naturalmente l'approccio sa
differente a seconda del
quadro clinico presentato dal
paziente, l'età e la sua capacità
adattativa.

RIEQUILIBRIO ALIMENTARE:

🔻Sospendere il sovraccarico tossico
🔻Ridurre l'infiammazione
🔻Recuperare energia
🔻Ripristinare la regolazione

salute

25/04/2023

Quale dieta scegliere per rafforzare il nostro microbiota intestinale?

Un microbiota performante è la chiave per un sistema immunitario potenziato e una migliore resistenza alle malattie. Non privarti del benessere, pensa e mangia per il tuo microbiota!

Ecco alcuni accorgimenti importanti per nutrire e migliorare la flora batterica intestinale:

🔻Evita zuccheri raffinati e preparati industriali. Gli alimenti trasformati sono il nemico del tuo microbiota e della tua salute.
🔻Consuma frutta e verdura in tutte le loro forme e, perché no, sotto forma di succo. Combina frutta e verdura, mescola colori e sapori per fare scorta di vitamine e minerali.
🔻Introduci almeno una volta al giorno i cosiddetti cibi prebiotici. Questi alimenti permettono ai batteri buoni già presenti nell’intestino di crescere. 🔻Le banane, i carciofi, i pomodori, l’aglio, le cipolle e i porri, ad esempio, ne fanno parte.
🔻Scegli anche cibi fermentati. Il processo di fermentazione favorisce naturalmente la crescita di batteri buoni. Crauti, yogurt, latte fermentato e sottaceti sono gli alleati del tuo microbiota.
🔻Fai spazio ai sapori nel preparare i tuoi piatti. Spezie come lo zenzero, la curcuma, l’anice e il fi*****io favoriscono una buona digestione.
🔻Scopri i semi di sesamo, chia, zucca o canapa ad alto contenuto di fibra che i batteri apprezzano. Da consumare senza moderazione!

alimentare

25/04/2023

Formazione e specializzazione 🦠🔝🙏🏻

Straordinario corso basato sulla Metabolomica che è lo studio sistematico dei Metaboliti, gli scarti delle reazioni chimiche del nostro corpo che variano in relazione alla fisiologia e sviluppo delle cellule, dei tessuti e degli organi dell'organismo.

In questo modo la Metabolomica permette di verificare la condizione biochimica del metabolismo cellulare per rilevare ogni possibile disordine. E' una tecnica di recente acquisizione nel campo clinico, fino a pochi anni fa era usata esclusivamente in campo di ricerca.

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