Yogadacasa
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Se hai voglia anche tu di partecipare alle mie pratiche , contattami in privato e ti darò tutte le info necessarie 🙏🏻🌸
Namaste
Francesca
Questa sera pratica di BALANCE FLOW 🧘🏻♀️🌸
Per info e partecipazione scrivimi in privato 😊
Ciao ! Mercoledì ci sarà l’ultima pratica del 2020 e di questo primo ciclo di classi insieme 😊 ( le classi proseguiranno normalmente due volte a settimana !) Per mercoledì ho pensato ad una pratica dove sopratutto nella seconda parte ci dedicheremo al pranayama ( esercizi di respirazione ) questo perché siamo in luna piena e più predisposti quindi a canalizzare tutte le buone energie per il 2021 e allontanare quelle brutte del 2020!
Se vuoi partecipare scrivimi e ti daró tutte le info ... 💕 ti aspetto
Ciao ! Oggi pratichiamo insieme ?
Per info e iscrizioni scrivimi in privato😊💕
Namaste 🙏🏻
Ti aspetto questa sera per una nuova pratica insieme !!!
Per info e iscrizioni scrivimi e sarò felice di rispondere alle tue domande 😊🧘🏻♀️💕
Ti aspetto per una nuova classe !!!
Per info e iscrizioni scrivimi e sarò felice di rispondere alle tue domande 😊🧘🏻♀️💕
Unisciti a noi per la pratica di questa sera !!!
Per info e iscrizione inviami un messaggio e ti dirò come fare 😊
See you on the mat 🧘🏻♀️
Ciao !!! OGGI 17.30 nuova classe di yoga 😀
Per partecipare scrivimi e ti darò tutte le info 💕
Ritornano le lezioni di YOGADACASA 😀🎉
Questa settimana ci vediamo su zoom :
giovedì 19 alle ore 19.30
Domenica 22 alle ore 17.30
Per ogni pratica potrai fare una donazione minima di 5€ che servirà anche per sostenere la piattaforma Zoom . Le donazioni saranno fatte alla fine di un ciclo di 3 settimane dove calcoleremo insieme a quante lezioni hai partecipato . Ma non preoccuparti di questo adesso ... inizia a srotolare il tappetino e mandami un messaggio se sei interessato e per avere le info sul collegamento !
Se hai voglia di condividere la mia pratica ai tuoi amici te ne sarò grato .
Namaste 🙏🏻
Francesca
Ciao , come stai ?
Spero tu abbia passato delle buone vacanze 😊
Yogadacasa é pronto per ricominciare 🧘🏻♀️😍
Volevo fare un piccolo sondaggio per cercare di accontentare tutti sul giorno e orario !
1. Martedì o mercoledì ???
2. Fascia oraria : 19-19.30 o 19.30-20 ???
3.facciamo un programma personalizzato per lezioni one to one?
Mandami un messaggio se può interessarti così possiamo presto ricominciare a praticare insieme 😊🤗
Namaste 🙏🏻 Francesca 🌸
Chandra Namaskara o Moon salutation
Propria come il saluto al sole, il saluto alla luna è uno degli asana yoga più famosi per via dei suoi innumerevoli benefici soprattutto sulla qualità del sonno.
Il saluto alla luna, in realtà, agisce come efficace riequilibratore delle energie del nostro corpo ed è per questo motivo che favorisce il sonno e il benessere.
Chiamato Chandra Namaskara in sanscrito, il saluto alla luna prevede movimenti lenti proprio per fare in modo di scacciare lo stress e le tensioni dal nostro corpo e prepararci alla notte. Si compone di diverse posizioni e può essere praticato sia da seduti che in piedi perché, come accade per il saluto al sole, ne esistono diverse versioni.
Il saluto dovrebbe essere eseguito con il corpo rivolto in direzione della luna e, se il tempo lo permette, la pratica all’esterno è altamente raccomandata.
Questi asana possono essere praticati tutti i giorni ma la loro efficacia raddoppia nei giorni di luna nuova, luna piena e luna calante (14 giorni dopo la luna piena) perché il nostro corpo ha bisogno di più energia.
📍I benefici del saluto alla luna
Previene l’insonnia.
Regolarizza il sistema ormonale nelle donne.
Allevia lo stress.
Riduce i sintomi della depressione.
Come detto sopra, il saluto alla luna è una sequenza calmante, particolarmente indicata per chi soffre di stress. È un modo ottimale per bilanciare l’energia prima di arrivare all’esaurimento delle forze fisiche e psichiche. Soprattutto se praticato alla sera, in quei momenti di passaggio tra il giorno e la notte, quando c’è un equilibrio fra luce e buio. E la mente e il corpo, dopo una lunga giornata, si trovano anch’esse in fase intermedia tra queste due dimensioni temporali, con le energie fredde e calde in equilibrio.
Secondo la filosofia yogi, all’interno del nostro corpo esistono due differenti energie:
Yan: maschile, rappresenta il sole e simboleggia energia ed estroversione.
Yin: femminile, rappresenta la luna, simbolo di calma, rilassatezza ed introversione.
Ed è importante curarle entrambe. Quindi se il saluto al sole ha l’obiettivo di energizzare e riattivare il corpo, il saluto alla luna fa bene per riequilibrare e compensare il livello energetico.
Namaste 🙏🏻🌺
Francesca
COSA SONO I MUDRA ?
Un sigillo che porta gioia – così si potrebbe tradurre liberamente dall’antico indiano, il sanscrito, il concetto di “mudra”. Riguardo alla precisa origine dei gesti si sa poco. Sicuro è che da secoli i mudra vengono impiegati a fini terapeutici nella cultura orientale e a sostegno di preghiere e rituali in tutto il mondo.
📍La pratica dei mudra:
Praticare i mudra è estremamente semplice: assumete una postura del corpo dritta e rilassata e con calma fate aderire mani e dita le une alle altre. La sensazione è di una sorta di forza di attrazione tra due magneti che le tiene unite palmo a palmo. Se percepite stanchezza potete concedervi una breve pausa e sciogliere la posizione delle mani abbassando le braccia e rilassando le mani stesse e le dita.
📍Posture per I Mudra
A seconda della situazione i mudra possono essere praticati in differenti posture:
•seduti : assumete la vostra abituale posizione di meditazione oppure sedetevi sul bordo di una sedia con il busto dritto; quindi appoggiate bene i
piedi sul pavimento. Questa postura favorisce il flusso dell’energia terrestre
in grado di trasmettere calma, sicurezza e forza;
•distesi: nella posizione supina l’energia fluisce al meglio attraverso il corpo se mettete un piccolo cuscino dietro il capo e sotto le ginocchia. Il cuscino
dietro il capo vi permette di tenere la nuca ben allungata e di essere maggiormente ricettivi per il flusso di energia;
•in piedi: posizionate i piedi a una distanza corrispondente alla larghezza delle anche e piegate leggermente le ginocchia;
•in movimento: camminando potete mantenere la posizione di un mudra,
per esempio lungo il tragitto che vi porta alla metropolitana o durante una passeggiata. State attenti a conservare un passo uniforme e tranquillo.
📍Tempistiche dei Mudra
Per quanto tempo e con quale frequenza dovete praticare un mudra è un fatto soggettivo. Per questo ho deciso di rinunciare a precise indicazioni in termini di tempo
Consigli
•L’effetto dei mudra si rafforza se all’inizio fate in modo di respirare aria fresca e bevete lentamente e a piccoli sorsi un bel bicchiere di acqua.
•Prima di iniziare fatevi un accurato massaggio: massaggiatevi le singole dita, i rilievi dei palmi, i dorsi e le articolazioni delle mani.
📍Dove indirizzare i pensieri
In primo luogo concentrate tutta la vostra attenzione sul massaggio delle mani.
Poi eseguite il mudra e per qualche secondo orientate i vostri pensieri sulla superficie di appoggio delle dita e/o delle mani. Poi rivolgete la vostra attenzione al respiro, aprite le porte all’immaginazione o ripetete l’affermazione al ritmo del respiro stesso.
Potete anche indirizzare la vostra attenzione fin da subito al respiro oppure, dopo circa dieci/quindici
inspirazioni,concentrare i vostri pensieri
sull’immaginazione, come pure sull’affermazione ad essa correlata.
Magari invece preferite riflettere sul quesito collegato al mudra in questione:
in questo caso fatelo, ma in maniera positiva, chiarendovi le cause primarie del vostro problema e cercando delle soluzioni.
📍Respirazione
Un respiro consapevole, lento, ritmico e delicato ottimizza l’azione dei mudra. Il respiro, come descritto qui di seguito, porta quiete e pace interiore, abbatte lo stress e dà forza.
Inspirate profondamente e avvertite come addome e petto si inarchino
leggermente verso l’esterno. Trattenete il respiro fino a tre secondi e tornate a espirare con lentezza tendendo appena la parete addominale. Poi aspettate pazientemente che giunga il successivo impulso e inspirate di nuovo.
Le pause dopo l’inspirazione e dopo l’espirazione sono particolarmente
importanti. Durante la pausa dopo l’inspirazione entra nel sangue una quantità maggiore di ossigeno, che riveste un ruolo essenziale per ogni singola cellula, per la funzionalità del cervello e anche per i diversi stati umorali. Durante la pausa dopo l’espirazione vengono generate le energie sottili interiori.
La respirazione avviene sempre attraverso il naso.
Eseguite questa operazione al ritmo che vi è proprio e mantenete il respiro profondo, uniforme, lento e delicato.
•Inspirare profondamente.
•Trattenere il respiro dai due ai tre secondi.
•Espirare profondamente e scrupolosamente.
•Attendere con pazienza il successivo impulso a respirare.
📍Consigli
•Se volete ristorarvi con un mudra rafforzate l’inspirazione e allungate la pausa seguente.
•Se volete distendervi e raggiungere una condizione di quiete rallentate e date maggiore profondità all’espirazione, quindi allungate la pausa
seguente.
•Se volete ottenere una condizione di equilibrio fate in modo di allungare subito i tempi di inspirazione ed espirazione.
ANAHATA CHAKRA
In sanscrito anahata significa “non ferito, non colpito, pulito, fresco“. Si chiama così per la sua relazione con il cuore, che pulsa pur non essendo percosso da nulla.
Lo possiamo trovare all’altezza del cuore, nel centro del petto e corrisponde al ganglio nervoso chiamato plesso cardiaco.
L’elemento associato al chakra del cuore è l’aria ed infatti governa i processi che sono correlate con questo elemento come la respirazione ed i polmoni.
L’aria è leggera, libera e si disperde occupando tutto l’ambiente.
Questo elemento si comporta così perché la sua caratteristica principale è il movimento.
L’aria è l’elemento che governa la respirazione e attraverso questo processo l’aria entra nei polmoni, da qui passa nel sangue sotto forma di ossigeno ed infine arriva a tutte le cellule del corpo.
L’aspetto della pratica dello yoga che più si avvicina a questo elemento è il pranayama( ti invito a cercate il tag pranayama per approfondire ) cioè il processo grazie al quale possiamo modificare il respiro.
Il respiro nella tradizione dello yoga è chiamato prana, l’energia vitale da cui nasce tutta la vita, e scorre nel corpo attraverso le nadi, i canali energetici.
Il respiro è lo strumento più potente e più utile che possiamo usare per modificare il nostro corpo. Oltre a mantenere in vita ogni singola cellula del nostro organismo la respirazione influenza le nostre emozioni, la nostra coscienza e la nostra mente.
Anahata é anche responsabile della salute del cuore e del timo.
Il colore di questo centro è il verde ed il senso correlato è il tatto.
E’ il chakra che è responsabile dell’amore ed è proprio da questo centro che hanno origine sentimenti come il dolore, la gioia, il perdono, la compassione, la sofferenza, la pace interiore e l’amore incondizionato.
Quando anahata chakra non funziona correttamente può provocare numerosi squilibri sia fisici che mentali.
A livello fisico uno squilibrio si può manifestare con disturbi che interessano il sistema respiratorio, il sistema circolatorio, in particolare il cuore, e anche con problemi che riguardano il sistema immunitario provocati da un non funzionamento ottimale del timo.
A livello mentale invece se il chakra del cuore è bloccato la prima cosa che si sperimenta di solito è una mancanza di amore per se stessi e che di conseguenza provoca una chiusura proprio come un meccanismo di difesa.
Quando invece questo centro energetico funziona eccessivamente succede l’opposto, cioè si è concentrati totalmente sugli altri e perdiamo di vista noi stessi. Spesso in questi casi l’amore eccessivo che si cerca di dare al partner o agli altri serve solo per nascondere le nostre ferite.
📍Ma come riequilibrare muladhara?
✔️Questo centro energetico si trova nel centro del petto perciò tutte le posizioni yoga che agiscono in questa zona sono ottime per lavorare su anahata. Solitamente i piegamenti all’indietropermettono un’apertura del cuore.
✔️usare la meditazione.
Per esempio potresti usare delle visualizzazioni, dei mudra o anche alcuni mantra.
📍Quando focalizzarsi sul quarto chakra ?
✔️per vivere con serenità ed equilibrio i sentimenti
✔️per favorire gli incontri
✔️per rendere più amorevole l’atmosfera in cui si vive
✔️per amare e essere sinceramente amato incondizionatamente
✔️per proteggersi dai sentimenti negativi altrui
✔️per l’espressione della propria sensibilità.
Prendi per mano l’ignoto – Osho
Tempo di lettura : 3 minuti
Si racconta che un giovane pienissimo d’ego andò a incontrare un grande mistico Sufi, Hassan. Il ragazzo aveva tutte le ragioni di essere egoico. Faceva parte della famiglia reale e aveva avuto come insegnanti i più illustri precettori della nazione. Aveva conosciuto gli illustri maestri di ogni eccelsa disciplina e si era recato da ogni illuminato di cui fosse venuto a conoscenza. Sapeva molte cose, aveva raccolto una vasta conoscenza, ed era un grande intellettuale. La sua memoria era perfetta e conosceva alla perfezione tutto il Corano, quindi aveva ogni ragione per essere egoico.
Quando arrivò da Hassan, cominciò col raccontargli che aveva vissuto con quel maestro e quell’altro, che aveva letto questo e quest’altro. Hassan iniziò a ridere e quindi il giovane disse: “Perché ridi?” e si sentì un po’ irritato.
Hassan rispose: “Sarebbe stato meglio se avessi permesso a questi maestri di studiare te, piuttosto che tu studiare loro. Che grande sventura averli studiati e non aver permesso loro di studiare te. Avrebbero dovuto essere loro a studiarti, sarebbe stato molto meglio”.
Esistono misteri che è meglio non comprendere, piuttosto, lascia che il mistero comprenda te, ti darà una beatitudine più grande. Lascia che sia il divino a comprendere te, permettigli di conoscerti, perché non c’è altro modo per noi di conoscerlo. La nostra conoscenza non può che essere limitata.
Perciò, ti dico, invece di conoscere, partecipa. Tutto ciò che accade è mistico. Non è metafisica. Dissolviti in esso. Lascia andare la mente perché la mente cerca continuamente di capire solo per potere avere il controllo. La conoscenza è violenza e in profondità è conflitto. E ancora più in profondità è paura.
Per questo abbiamo paura di un estraneo. Dopo aver capito chi è, da dove arriva, a quale comunità appartiene, hai meno paura, perché pensi di sapere qualcosa di lui. E se ci vivi insieme per un anno hai ancora meno paura perché ne capisci gli umori, lo stile, ogni cosa. E se vivi con lui per vent’anni, te ne dimentichi totalmente. Che entra o esca dalla stanza non fa differenza. Ma quando lo hai incontrato, il primo giorno, era uno straniero. Avevi paura perché non potevi controllarlo, ora sai come farlo.
Quindi ricorda, il bisogno stesso di conoscere è frutto della paura. Partecipa, piuttosto, rilassati, prendi per mano l’ignoto e seguilo. Abbi fiducia e succederanno molte cose.
Grazie a tutti per aver partecipato !🙏🏻🌺
Grazie a tutti per essere presenti , attivi e costanti durante le mie classi !!! Fiera di tutti voi 😊
Tratto da “Un indovino mi disse “ di Tiziano Terzani
Tempo di lettura : 3 min
La prima ora di meditazione, ancor prima che il sole si alzasse, era la più bella.
Un vento fresco, sfumato di odori, soffiava dalla valle, attraversava la terrazza, sfiorava quelle masse triangolari, immobili, di gente avvolta nelle coperte e scompariva nella foresta ancora nerissima sulla collina. John, nella sua coperta bianca che gli copriva metà della faccia, era un'incoraggiante presenza .
Ai suoi piedi, il generale era la riprova che meditare era possibile: stava immobile, ma era, in qualche modo, lontanissimo.
Seduto, guardavo a lungo questa muta scena di pace, prima di chiudere anch'io gli occhi.
Mi pareva che il gruppo come tale sprigionasse una grande energia e che lo sforzo comune elevasse lo sforzo di ciascuno.
La mattina dell'ottavo giorno elevò anche il mio.
Le gambe mi facevano malissimo, stavo di nuovo per cedere, ma d'un tratto la sofferenza s'acquietò, il dolore non mi fece più paura, cominciò a sciogliersi e sparì.
Ce l'avevo fatta.
La mente non era più una scimmia che saltava di ramo in ramo.
Era lì.
Era mia.
Fu un grande piacere.
Poi sentii le parole di John: «Lascia andare... Lascia andare... Non attaccarti a niente... Non desiderare niente».
Anche quel piacere d'aver domato la mente, d'aver dominato il dolore, era passeggero, era "aniiccia" e lasciai che se ne andasse.
Tornai al punto dove il respiro toccava la pelle e mi parve di vedermi separato: la mente, fuori di me, che guardava il corpo ridotto a uno scheletro insensibile, attraverso il quale sentivo, vedevo soffiare la brezza dell'alba.
Una sensazione che non avevo mai provato prima. Sentii la voce di John dire il suo "amen", sentii il gong annunciare la colazione, ma rimasi ancora immobile, come avessi perso un po' della mia pesante materialità.
Le ore successive non furono così belle, ma il tempo passava, senza che ne aspettassi più con impazienza la fine.
Meditare non era più una prova di resistenza contro l'orologio, come stare sott'acqua finché i polmoni non scoppiano.
Meditare era diventato quello che doveva essere: un esercizio di concentrazione.
Ebbi l'impressione di aver «imparato» qualcosa, come a nuotare, a leggere.
Ora toccava a me.
Avevo messo la cavezza a questa bestia che era la mia mente; si trattava adesso di decidere in che direzione cavalcare.
Namaste 🙏🏻🌺
Francesca
Cos’è un Saluto al Sole?
Il saluto al sole o, in sanscrito, Surya Namaskara, è tradizionalmente una serie di 12 posture che alternano piegamenti in avanti e indietro, flessioni e allungamenti della colonna e di tutti gli arti.
Possiamo vedere il saluto al sole come una sequenza che racchiude al suo interno tutta la pratica yoga (unitamente al canto di mantra, tecniche di pranayama – respirazione e prana – e meditazione).
Negli ultimi anni, questa pratica si è diffusa anche in occidente e con il passare del tempo sono state create numerose variazioni.
Esistono vari tipi di Saluti al Sole, variano a seconda dello stile di yoga di riferimento, e dal livello del praticante
La pratica costante del saluto al sole porta ad una vita sana, vigorosa ed attiva, preparando allo stesso tempo il praticante per il risveglio spirituale e la conseguente espansione della coscienza.
Il saluto al sole rappresenta un modo di praticare yoga quotidiano che si può riuscire ad inserire nei ritmi incalzanti della vita moderna, anche solo come pratica fisica che si svilupperà nel tempo fino a toccare aspetti più profondi.
Essendo una sequenza completa, lavora in maniera fluida su vari muscoli del corpo attraverso una serie di asana. In origine era un rituale del mattino, ma lo si può praticare in qualunque momento della giornata. Se viene praticato dai 15 ai 20 minuti al giorno, seguendo le fasi di inspirazione ed espirazione per ogni asana che si esegue , i suoi effetti sono paragonabili a quelli di una seduta completa di yoga.
I benefici
Il Saluto al sole apporta profondi benefici per il corpo, la mente e lo spirito:
▪️migliora la circolazione del sangue;
▪️tonifica e rafforza il corpo;
▪️migliora la digestione;
▪️aiuta a combattere l’insonnia;
▪️allevia stress e ansia;
▪️rafforza il sistema immunitario;
▪️aiuta le condizioni cardiache;
▪️aumenta la flessibilità di schiena e gambe;
▪️rafforza la schiena combattendone i dolori;
▪️favorisce l’eliminazione di tossine;
▪️è il miglior amico delle donne, diminuisce dolori mestruali e le difficoltà della menopausa, migliora le condizioni di utero e ovaie;
▪️e tanto altro ancora…
Namaste 🙏🏻🌺
Francesca
SVADISTHANA CHAKRA
Svadhisthana significa dolcezza e dimora, è il luogo del piacere e della forza emotiva e si trova nella zona del plesso sacrale (tra ombelico e genitali) .
É conosciuto sopratutto come il centro delle emozioni e della sessualità, chi non lascia scorrere liberamente l’energia vitale si contrae e trattiene le emozioni, per cui la chiusura di questo chakra provoca uno spiacevole senso di colpa e frustrazione sessuale.
L’elemento associato al secondo chakra è l’ACQUA e infatti questo centro energetico governa le funzioni corporee che sono correlate con i liquidi: la riproduzione, la sessualità, la formazione e l’eliminazione delle urine e la circolazione. Possiamo percepire l’elemento acqua quando facciamo un movimento fluido, delicato e senza sforzo tra una posizione e l’altra. E’ importante che il movimento sia ripetuto più volte e che sia fatto a ritmo del proprio respiro.
Il movimento dell’acqua è associato anche al cambiamento, un’altra caratteristica correlata a svadhisthana. Nel secondo chakra ritroviamo dunque le caratteristiche come il flusso, il mutamento, l’adattamento e il lasciar andare.
Il colore di questo chakra è l’arancione ed il simbolo è un fiore di loto con 6 petali.
All’interno del simbolo del secondo chakra si trova la luna.Il senso correlato a questo centro energetico è il gusto.
Svadhisthana chakra controlla la capacità di provare emozioni, il desiderio di unione con il proprio partner, il bisogno di socializzare, la sensibilità e anche la creatività.
📍Come riequilibrare svadhisthana chakra?
✔️Sicuramente le posizioni yoga possono essere un ottima maniera abbinare ad una pratica di vinyasa che richiama le caratteristiche dell’acqua cioè fluida, morbida e con molto movimento.
✔️Un altro modo è quello di usare la meditazione, puoi utilizzare dei mudra , gesti con le mani (ad esempio VARUNA Mudra , pollice e mignolo uniti) oppure puoi anche utilizzare dei mantra , suoni ripetuti (come la sillaba VAM ) che vanno a lavorare sull’elemento acqua .
✔️Anche il cibo può aiutare a riequilibrare un chakra se è squilibrato. In particolare si consiglia l’assunzione di cibi ricchi di acqua nonché bere molti liquidi .
📍Quando focalizzarsi sul secondo chakra:?
migliorare i rapporti con gli altri
aumentare il fascino
vivere serenamente la propria sessualità
se vuoi stimolare l’intuizione
Namaste 🙏🏻🌺
Francesca
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Namaste 🙏🏻🌺
Francesca
Qualunque fiore tu sia ...
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Muladhara Chakra
Muladhara è il primo dei sette chakra e per chiunque fa yoga, meditazione o comunque pratica delle discipline simili, la conoscenza di questo centro energetico è molto importante.
Muladhara in sanscrito significa radice perciò muladhara chakra è il chakra della radice.
Secondo la filosofia del Samkhya ( dalla quale discendono sia lo yoga che l’ayurveda) noi siamo composti dai 5 elementi (Terra, acqua , fuoco , aria , etere) ad ognuno dei quali è associato un chakra .
La terra è quello correlato a muladhara.
Nella vita è importantissimo stabilire un ottimo contatto con questo elemento e radicarsi bene a terra come ad esempio fa un albero con le sue radici o una casa con le fondamenta.
Quando non siamo ben radicati, perdiamo il contatto con il momento presente, sogniamo ad occhi aperti e così creiamo un futuro e delle situazioni spesso precarie. Quando succede questo probabilmente abbiamo uno squilibrio a livello del primo chakra.
Molte persone infatti non riescono andare avanti e trovare la loro strada perché non sono ben radicati, probabilmente perché non hanno trovato le loro radici.
Secondo lo yoga il corpo è il tempio dove è custodita la nostra anima e se non ce ne prendiamo cura siamo disconnessi con quello che veramente siamo.
Questa disconnessione inoltre ci blocca e non ci permette di proseguire nel sentiero spirituale.
Prendersi cura del nostro corpo fisico riequilibra il primo chakra.
📍Ma come riequilibrare muladhara?
✔️Sicuramente le posizioni yoga possono essere un ottima maniera.
✔️Saltare può essere un altro esercizio molto semplice per stimolare muladhara.
✔️Anche il cibo può aiutare a riequilibrare un chakra se è squilibrato. In particolare si consiglia l’assunzione in questo caso di cibi ricchi di proteine.
✔️Un altro modo è quello di usare la meditazione, puoi utilizzare dei mudra , gesti con le mani (ad esempio Prana Mudra ) oppure puoi anche utilizzare dei mantra , suoni ripetuti in(come la sillaba LAM) che vanno a lavorare sull’elemento terra.
📍Quando focalizzarsi sul primo chakra?
✔️situazioni di lavoro precarie
✔️decisioni importanti da prendere per il futuro
✔️spese ingenti da effettuare
✔️quando siamo alla ricerca di stabilità
✔️quando pratichiamo sport soprattutto a livello agonistico
📌scopri gli olii essenziali da usare e molto di più sul Muladhara nella seconda foto !
Namaste 🙏🏻 🌺
Francesca
Avrete sicuramente almeno una volta nella vostra vita sentito parlare di CHAKRA ...!
📍Cosa sono in realtà i chakra ?
I chakra ( dal sanscrito vortice, ruota o cerchio )sono centri energetici ( simboleggiati da un fiore di loto ) che aiutano a ricevere i vari tipi di energia (Prana ) e informazioni dall’universo. Non si sa quanti siano negli esseri umani dal momento che il loro studio è in continuo sviluppo ma quelli considerati principali sono 7 e sono localizzati lungo la colonna vertebrale.
📍In che modo agiscono nel nostro corpo ?
Ogni chakra ha specifiche caratteristiche e ad ognuno , in base della posizione che occupa nel nostro corpo, viene associata anche una specifica ghiandola endocrina.
Le ghiandole endocrine hanno il compito di rilasciare nel corpo gli ormoni, e la loro funzionalità è soggetta ad uno stato di equilibrio che, se compromesso, può generare stress, ansia e malfunzionamento dell’organismo.
Pertanto , quando l’energia di un chakra è attiva, anche la ghiandola endocrina corrispondente, o gli organi ad essa associati, riescono a svolgere al meglio le loro funzioni vitali.
Tuttavia, a causa di traumi, o tensioni fisiche ed emozionali, i chakra possono chiudersi temporaneamente, oppure, al contrario, possono essere eccessivamente stimolati, e quindi sovraccarichi di energia.
Questo determina uno squilibrio, che può manifestarsi in disturbi emozionali.
Conoscendo il funzionamento dei chakra, è quindi possibile comprendere i nostri squilibri energetici, e capire dove andare a lavorare per ristabilire un equilibrio psico-fisico .
Per essere in grado di farlo dobbiamo ovviamente conoscere le caratteristiche specifiche di ogni chakra…
Namaste 🙏🏻🌺
Francesca
E tu sai cosa è lo Yoga?
tempo lettura :4 minuti
Oggigiorno si parla tanto di Yoga e diverse definizioni vengono attribuite a questa parola sanscrita. Alcuni definiscono lo Yoga come una filosofia, altri come un esercizio fisico, altri ancora come uno stile di vita.
ORIGINE DELLA PAROLA YOGA:
La parola Yoga deriva dalla radice sanscrita “Yuj” che significa Unione. Lo yoga è generalmente inteso come quell’insieme di pratiche che portano l’individuo a unire le sue tre dimensioni: fisica, spirituale ed energetica. Attraverso questa unione, il singolo può poi sperimentare l’unione della coscienza individuale con quella universale.
lo Yoga é, quindi, una pratica che comincia ad un livello più profondo, parte infatti dalla necessità di sviluppare le capacità dell’essere umano per realizzare la più alta aspirazione dell’esistenza: vivere pienamente e felicemente. Per raggiungere l’abbondanza e la felicità è necessario liberarsi da tutti quei preconcetti, che costituiscono un ostacolo alla nostra crescita.
UNA VITA IN YOGA:
Lo Yoga non si limita ad una serie di esercizi fatti nella Shala ( studio , stanza) . Possiamo applicare gli insegnamenti dello Yoga nella nostra vita quotidiana, traendo grandi benefici sia a livello mentale che fisico. Infatti, la pratica ci insegna a vivere nel QUI ed ORA , nel momento presente tralasciando preoccupazioni future o angosce del passato, ci insegna il valore e la bellezza della gratitudine, ci mostra l’arte del rilassamento e ci dimostra che la Vita è molto più che l’aspetto materiale!
Entriamo in Yoga (Unione) in determinati momenti, grazie alla respirazione e alla costante consapevolezza del momento presente.
La pratica di Yoga è per TUTTI : non è per giovani o vecchi, o per chi è in salute o malato. Lo Yoga è per ESSERI UMANI e non consiste nel sostituire il sistema di credenze occidentali per un qualcosa di esotico e più attraente o alla moda , così come non è una risposta disperata per cercare di colmare il vuoto spirituale creatosi nelle società moderne.
Attraverso la disciplina e la pazienza che sono richiesti dalla pratica, si percepisce la delicatezza, l’attenzione e il rispetto per tutta la Creazione. Questo è nella visione dello Yoga.
Lo Yoga è, quindi, un insieme di pratiche psicofisiche che portano l’individuo ad avere piena consapevolezza di Sè e a vivere una vita più equilibrata e più consona alle sue esigenze. Troppo spesso viviamo con il pilota automatico inserito, ovvero prendendo decisioni e compiendo azioni che non corrispondono ai nostri desideri reali, quanto alle aspettative della società. Non essere consapevoli di se stessi, dei propri sogni e delle proprie esigenze porta il singolo a vivere uno stato di angoscia profonda, stress, rabbia e frustrazione. Tutto ciò può degenerare in stati di ansia, depressione e insoddisfazione.
Grazie alle ASANA (posizioni fisiche ) iniziamo a scoprire il nostro corpo, che molto spesso viene dimenticato e maltrattato. Lo Yoga ci insegna ad essere gentili e amorevoli con esso, in quanto tempio della nostra coscienza, della nostra anima. Attraverso la pratuca costante impariamo ad accettarci per quello che siamo: esseri umani imperfetti dove però risiedono l’equilibrio e la bellezza della creazione. Come vi dico sempre , Adattiamo sempre le asana al nostro corpo e non viceversa .
Gli esercizi di PRANAYAMA (respirazione ) i MUDRA (gesti fatti con le mani ) i MANTRA (ripetizione di suoni ,parole o suoni) e le ASANA ci mettono in contatto con le energie più sottili del nostro corpo. Al contempo attraverso la MEDITAZIONE impariamo a conoscere la nostra mente e a controllarla.
Una volta che il corpo è alleggerito da tensioni muscolari, disintossicato e la mente è stabile, purificata dai condizionamenti sociali, possiamo essere pronti per raggiungere quella felicità che percepiamo come una sensazione di pace profonda e eterna.
Namastè 🙏🏻 🌺
Francesca