Dott.ssa Tesone Arianna

Dott.ssa Tesone Arianna

Dott.ssa Tesone Arianna
Psicologa
Colloqui ad indirizzo Sistemico Relazionale Familiare. Interventi mirati per individui, coppie e famiglie.

07/09/2024

La mattina ci affrettiamo per andare al lavoro. Una volta arrivati, cerchiamo di far passare più velocemente le 8 ore.

La sera rientriamo di corsa a casa, di fretta baciamo i nostri cari e ci sbrighiamo per buttarci davanti alla televisione, con il cellulare in mano o il tablet tra le braccia.

Abbiamo fretta fin da giovani.
Abbiamo fretta di crescere, desideriamo che gli anni delle superiori finiscano presto, e poi corriamo per finire l'università.

Poi ci affrettiamo per comprare una casa o un appartamento con debiti lunghi, se non a vita.

Decidiamo di avere figli, che cresciamo in fretta, chiedendoci: "Quando sono cresciuti così in fretta?"

E quando crescono, ci chiediamo perché abbiano tanta fretta di diventare indipendenti e lasciarci così rapidamente...
Solo allora entra nel nostro vocabolario l’espressione:
"Aspetta un attimo…" Ti suona familiare, vero?

Ultima visita a casa della tua nonna, ti affretti a tornare a casa tua, mentre lei ti tiene per mano e con voce tremante ti dice: “Aspetta un po’ di più, figlio mio, chissà se ti rivedrò ancora…"

Circa un secolo e mezzo fa, John Ruskin, che proveniva da una famiglia molto ricca, scrisse:
"La ricchezza non è preziosa quanto la vita stessa. Pensa a quante volte senti la domanda: 'Cosa hai fatto con tutto quel denaro che hai accumulato?'"

"E quante volte hai sentito qualcuno chiedere: 'Cosa hai fatto della tua vita?' Quindi vivi oggi, il domani non esiste! Questo può sembrare scioccante, ma è la realtà: moriamo e non portiamo via nulla.

Per questo gli italiani dicono semplicemente: "Oggi sei sulla Terra, domani sarai nella tomba.” "Sulla Terra puoi lasciare tracce o ombre. Nella tomba, non sei più né una traccia né un'ombra."

Che tristezza analizzare la nostra vita e vedere che siamo così preoccupati per le cose materiali da far morire o ammalare il nostro essere spirituale, i nostri sentimenti, la semplicità delle cose.

Autore: Sconosciuto

06/09/2024

La scuola è quasi all'inizio e voglio chiedervi un favore. . Siediti con tuo figlio per 5 minuti e spiega che non c'è mai motivo di prendere in giro qualcuno per la sua altezza, il suo peso, il suo tono di pelle, la sua vita familiare o le cose che gli piacciono.

Spiega che non c'è niente di male a indossare le stesse scarpe tutti i giorni.

Spiega loro che uno zaino usato porta gli stessi sogni di uno nuovo.

Insegna loro a non escludere nessuno perché "essere diverso"

Spiegagli che le prese in giro fanno male e che la scuola serve per IMPARARE, NON per competere o diffondere negatività.

Ricorda loro che alcuni bambini non vanno a casa con famiglie amorevoli, quindi è importante essere gentili.

Tutto inizia a casa!

06/09/2024

____"Mi piace settembre.
Comincia con un sapore malinconico.
Ma poi sa di rivoluzione.
Di rinnovamento.
Più della primavera."🍂

~Angelo De Pascalis~

05/09/2024
05/09/2024

Mi piacciono le persone che si tengono per mano. Per cercarsi, per proteggersi, per trasmettersi sentimenti, emozioni. Mi piacciono le persone che attraversano la vita insieme, tenendosi per mano. E’ forse il gesto d'amore più tenero e rassicurante, prendersi per mano. Significa: “ Sii fiducioso. Conta su di me.”❤️

-Agostino Degas

04/09/2024

- Ai nuovi inizi, a settembre, ai buoni propositi, ai momenti per sé, ai momenti con chi si ama, alla voglia di fare sempre meglio, alla condivisione, alla fragilità che ci rende più forti, a tutti i giorni no che verranno, a tutti quelli sì che saranno di più. A ogni momento, all’oggi, nel qui e ora, senza guardare troppo indietro o troppo avanti, al domani. - ♡
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Arte e Parole: Lilybris - Cecilia Roda

31/08/2024

Tutti noi abbiamo una borsa.

Ognuno di noi la riempie in modo diverso.

Alcuni viaggiano leggeri.

Altri sono accumulatori segreti che non hanno mai lasciato andare un ricordo in tutta la loro vita. Credo che tutti siamo chiamati a capire come portare la nostra borsa nel miglior modo possibile, come svuotarla e come affrontare il disordine che c’è dentro. Penso che una parte del crescere consista nell'imparare a sedersi a terra con tutte le nostre cose e capire cosa portare con noi e cosa lasciare indietro.

Testo di: Hannah Brencher / Power of Word

30/08/2024

Ti consiglio di leggerlo quando avrai tempo, con calma, per poterne godere appieno. È un vero gioiello... di Jorge Luis Borges, scrittore e poeta. Al di là dell'incanto... al di là di tutto ciò che è esterno a me.

"VALGO"

Perdere tanto mi ha insegnato a vincere; piangere tanto mi ha disegnato il sorriso che ho. Conosco così bene il pavimento che ormai guardo solo il cielo. Ho toccato così tante volte il fondo che, ogni volta che scendo, so già che domani risalirò. Mi stupisco così tanto della natura umana, che ho imparato a essere me stesso. Ho dovuto sentire la solitudine per imparare a stare con me stesso e scoprire che sono una buona compagnia. Ho provato tante volte ad aiutare gli altri, che ho imparato a lasciarmi chiedere aiuto. Ho sempre cercato la perfezione in ogni cosa e ho capito che in realtà tutto è così imperfetto come dovrebbe essere (incluso me stesso). Faccio solo ciò che devo, nel miglior modo possibile, e lascio agli altri la libertà di fare ciò che vogliono. Ho visto tanti cani correre senza senso, che ho imparato a essere tartaruga e a godermi il percorso. Ho imparato che in questa vita nulla è sicuro, tranne la morte... per questo mi godo il momento e ciò che ho. Ho capito che nessuno mi appartiene, e ho imparato che resteranno con me finché vorranno e dovranno esserci, e chi è davvero interessato a me me lo farà sapere in ogni momento e contro ogni cosa. Che la vera amicizia esiste, ma non è facile trovarla. Che chi ti ama te lo dimostrerà sempre, senza bisogno che tu glielo chieda. Che essere fedeli non è un obbligo ma un vero piacere quando l’amore è il padrone di te. Questa è la vita... La vita è bella con i suoi alti e bassi, con i suoi sapori e insapori... Ho imparato a vivere e a godere di ogni dettaglio, ho imparato dagli errori ma non vivo pensando ad essi, perché sono sempre un ricordo amaro che ti impedisce di andare avanti, perché ci sono errori irrimediabili. Le ferite profonde non si cancellano mai dal cuore, ma c'è sempre qualcuno davvero disposto a guarirle con l'aiuto di Dio. Cammina mano nella mano con Dio, tutto migliora sempre. E non sforzarti troppo, perché le cose migliori della vita accadono quando meno te le aspetti. Non cercarle, saranno loro a cercare te. Il meglio sta accadendo...

29/08/2024

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29/08/2024

IL FENOMENO DEL BENCHING NELLE RELAZIONI.
Il termine "benching" deriva dall'inglese "to bench," che significa "mettere in panchina". In ambito relazionale, il benching si riferisce a una situazione in cui una persona mantiene l'altra in una sorta di limbo affettivo. Non c'è un rifiuto esplicito né un vero impegno, ma piuttosto un alternarsi di segnali di interesse e distacco. La persona "benched" viene quindi tenuta "in panchina," ossia in attesa, senza sapere se la relazione avrà mai un seguito significativo.

✅ Sintomi del Benching

1. Messaggi inconsistenti: La persona che pratica il benching invia messaggi o dimostra interesse a intervalli irregolari, mantenendo viva la speranza di un possibile rapporto.
2. Assenza di piani concreti: Nonostante i segnali di interesse, chi pratica il benching evita di prendere impegni concreti per uscire o per portare avanti la relazione.
3. Ambiguità nelle intenzioni: Le conversazioni rimangono spesso sul vago, senza mai chiarire esattamente dove stia andando la relazione.
4. Continua procrastinazione: Le proposte di vedersi o di fare qualcosa insieme vengono spesso rimandate, con scuse generiche.

✅ Cause del Benching

1. Insicurezza: Chi pratica il benching potrebbe non essere sicuro dei propri sentimenti o del proprio desiderio di impegnarsi in una relazione.
2. Desiderio di mantenere opzioni aperte: Alcune persone fanno benching per non escludere altre possibilità romantiche, mantenendo così un "piano B" disponibile.
3. Paura del rifiuto: La persona che pratica il benching potrebbe avere paura di essere rifiutata, quindi preferisce non esporsi completamente.
4. Narcisismo: In alcuni casi, il benching può essere una manifestazione di un comportamento narcisistico, in cui la persona cerca solo di ottenere attenzione e conferme.

✅ Terapie e Soluzioni

1. Consapevolezza: Riconoscere di essere vittima di benching è il primo passo per uscirne. Bisogna prendere atto dei segnali di una relazione che non progredisce.
2. Comunicazione chiara: Parlare apertamente con l'altra persona può aiutare a chiarire le intenzioni e capire se c'è un futuro nella relazione.
3. Imparare a lasciar andare: Se dall'altra parte non c'è un impegno concreto, è importante avere il coraggio di interrompere la relazione per non rimanere intrappolati in un limbo.
4. Supporto psicologico: In alcuni casi, confrontarsi con un terapeuta può essere utile per superare il benching, specialmente se si tratta di un comportamento ricorrente che influisce negativamente sull'autostima.

➡️Il benching può essere una situazione frustrante e dolorosa, ma riconoscerlo e prendere misure per affrontarlo è fondamentale per tutelare il proprio benessere emotivo.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

20/08/2024

L'ascolto è lo strumento di pace più potente: presuppone silenzio, attenzione e amore.
Significa "In questo preciso istante sono qui, in me, con te."
È la forma di presenza più nobile.

Mario Bucci

20/08/2024

Riposati.
Non devi renderti conto di tutto, non devi essere una super madre, una super moglie, una super casalinga, una super professionista, una super donna.
Quando il tuo corpo si stancherà, saranno pochi quelli che ricorderanno che hai cercato di essere tutto questo in una sola persona.
Quindi lascia la casa per dopo, vai a camminare, vai al parco, inizia la palestra, comprati vestiti, vai in salone, dormi, sii tu, abbi cura di te, amati, e fallo esclusivamente per te e per te.
I figli crescono, il marito a volte se ne va, il lavoro trova sostituzione, la casa si sporcherà di nuovo, ma tu non avrai una seconda possibilità.

18/08/2024

"Non vi è altra soluzione, per sopravvivere è necessario sorvolare.

Andare oltre le parole, le persone.

Superare le delusioni, le sconfitte che diventano l'unica vittoria.

Perseverare, sorvolando anche noi stessi.

Il dramma della vita è atterrare sui fatti, analizzarli, entrare in essi e, insieme, sprofondare.

Allora, con leggerezza, con leggerezza sorvolare..."

- Maria Ida Sorrentino

17/08/2024

Sforzatevi di eliminare i termini negativi dal vostro vocabolario, sostituendoli con parole che vi trasformino da vittime a padroni della situazione.
Ostacolo diventa sfida...
Problema diventa progetto...
Crisi si trasforma in opportunità...
Fallimento diventa esperienza...
Contrattempo diventa pausa di riflessione...
Sb****re contro un muro diventa correzione di rotta...
(A. Cohen)

12/08/2024

Invece di dire: «So cosa si prova» diciamo: «Non posso immaginare il tuo dolore».

Invece di dire: «Sei forte, ce la farai» diciamo: «Soffrirai, e io ti sarò accanto».

Invece di dire: «Sembri stare bene» diciamo: «Come stai oggi?».

Invece di dire: «La guarigione richiede tempo» diciamo: «Presto guarirai».

Invece di dire: «Tutto accade per una ragione» diciamo: «Non sempre c'è una spiegazione, ma io sono qui con te».

E quando non ci sono parole da dire, non devi cercarle. Anche il silenzio può esprimere amore…

Da Piccole Storie

12/08/2024

Ci convinciamo che la vita sarà migliore dopo che ci sposiamo, dopo che avremo un bambino, e poi un altro ancora. Poi ci frustriamo perché i bambini non sono ancora abbastanza grandi, e pensiamo che saremo più soddisfatti quando lo diventeranno. Successivamente, ci lamentiamo perché dobbiamo gestire gli adolescenti, e siamo sicuri che saremo felici quando usciranno da quella fase. Ci diciamo che la nostra vita sarà completa quando il nostro partner metterà la testa a posto, quando avremo una macchina migliore, quando potremo andare in vacanza, o quando andremo in pensione.

La verità è che non c'è momento migliore per essere felici di adesso. Se non ora, quando? La vita sarà sempre piena di sfide. È meglio accettarlo e decidere di essere felici comunque.

Una citazione di Alfred D. Souza dice:
"Per molto tempo mi è sembrato che la vita stesse per cominciare - la vera vita. Ma c'era sempre qualche ostacolo sul cammino, qualcosa da superare prima, qualche lavoro incompiuto, tempo ancora da servire, o un debito da pagare. Poi la vita sarebbe cominciata. Alla fine mi sono reso conto che questi ostacoli erano la mia vita."

Questa prospettiva mi ha aiutato a capire che non esiste una strada verso la felicità. La felicità è la strada.

Quindi, apprezza ogni momento che hai e apprezzalo ancora di più perché lo hai condiviso con qualcuno di speciale, abbastanza speciale da meritare il tuo tempo... e ricorda che il tempo non aspetta nessuno.

Quindi, smetti di aspettare di perdere dieci chili, di guadagnare dieci chili, di avere figli, di vedere i tuoi figli lasciare casa, di iniziare a lavorare, di andare in pensione, di sposarti, di divorziare, fino a venerdì sera, fino a domenica mattina, di avere una nuova macchina o una nuova casa, di aver pagato la tua macchina o la tua casa, fino a primavera, fino a estate, fino a inverno, fino a quando suona la tua canzone, fino a quando hai bevuto un drink... non c'è momento migliore di adesso per essere felice.

La felicità è un viaggio, non una destinazione.

Lavora come se non avessi bisogno di soldi,
Ama come se non fossi mai stato ferito,
E balla come se nessuno stesse guardando.

07/08/2024

“Cercatela, tutti i giorni, continuamente. Chiunque mi ascolta ora si metta in cerca della felicità. Ora, in questo momento stesso, perché è lì. Ce l’avete. Ce l’abbiamo. Perché l’hanno data a tutti noi. Ce l’hanno data in dono quando eravamo piccoli. Ce l’hanno data in regalo, in dote. Ed era un regalo così bello che l’abbiamo nascosto come fanno i cani con l’osso, che lo nascondono. E molti di noi lo fanno così bene che non si ricordano dove l’hanno messo. Ma ce l’abbiamo, ce l’avete. Guardate in tutti i ripostigli, gli scaffali, gli scomparti della vostra anima. Buttate tutto all’aria. I cassetti, i comodini che c’avete dentro. Vedrete che esce fuori. C’è la felicità. E anche se lei si dimentica di noi, non ci dobbiamo mai dimenticare di lei. Non bisogna mai aver paura di morire ma di non cominciare mai a vivere davvero.”

Roberto Benigni

05/08/2024

Certe volte le donne hanno molta fame. Aprono il frigorifero e vorrebbero ingoiare tutto quello che c’è dentro. Entrano in una pasticceria e vorrebbero ingurgitare ogni cosa, fino a scoppiare. Mangiano la cioccolata e vorrebbero non smettere mai. Mangiano i biscotti e ne finiscono due pacchi. Mangiano le patatine e vanno avanti fino a star male.
C’è una bocca affamata dentro di loro: grida per essere riempita, scalpita come una bestia selvaggia per ricevere ciò che vuole: cibo! cibo! cibo!
Ma il cibo è solo l’involucro di quello che la bocca affamata pretende. Dietro quella voglia famelica c’è di più: c’è la voglia di qualcosa che faccia sentire vive. È la donna che arde di fame di se stessa, pallida della sua passione, a digiuno della sua anima.
Le donne affamate spesso non seguono la loro vera natura: hanno smesso di cantare, hanno intrappolato le loro parole da qualche parte, hanno appoggiato la penna, hanno scelto di essere “troppo in ordine”, “troppo carine”, “troppo compiacenti”, “troppo perfette”, “troppo simpatiche”, “troppo disponibili”.
Sono lontane dalla loro vita profonda, passionale, nutriente, rigenerante: svalutano il proprio lavoro, dicono a se stesse che sono sbagliate perché non hanno fatto abbastanza, si autoimpongono di stare zitte, si sentono in colpa se non sono disponibili per tutti. Mettono sotto sale i loro desideri, fanno conserve con i loro sogni, ripongono in frigorifero necessità personali con l’etichetta «più avanti». C’è chi arrotola la passione stringendo un laccio attorno, chi scrive la parola “rassegnazione” sul muro della camera, chi appoggiato la penna sul tavolo e non la riprende in mano, chi getta la tela e poi giura a denti stretti di guardare sempre dall’altra parte.
Spesso queste donne hanno la sensazione di essere “immobilizzate” e in questo immobilismo si costringono a non andare, a non fare un passo, a non pretendere, a non diventare, a non scoprire. La loro vita è “una bocca vuota” e il cibo diventa la metafora di un nutrimento che non arriva da un’altra parte.
Ma non è una situazione irreversibile.
È semplicemente necessario “un risveglio”.
Bisogna avvicinarsi all’anima, che giace da qualche parte con le ossa spezzate, e ricomporla.
Come fare?
Chiedendo a noi stesse cosa davvero desideriamo. Non è così difficile come sembra. Nel momento in cui ci chiniamo pietose sulla nostra anima esangue e ferita lei si rianima. Le basta poco. Un po’ di ascolto, una riflessione vera, una risposta sincera: rivolta a noi. Le donne sanno molto bene cosa vogliono, quando se lo chiedono con voce sincera. Conoscono il motivo di quella bocca affamata, di quelle mani tese per ricevere altro cibo. Quando risvegliamo la nostra anima lei non parla in modo criptato: ci dice a chiare lettere quale direzione prendere. È un’amica sicura, fidata, compassionevole, stimolante… lei ha le risposte che cerchiamo… e allora, come per magia, quella bocca affamata si chiude e dentro di noi nasce una nuova forza, la voglia di vivere davvero la nostra vita...
Simona Oberhammer

27/07/2024

**Non si tratta di essere sempre innamorati al massimo, si tratta di non lasciarsi mai, di scegliersi ogni giorno sapendo che là fuori ci possono essere opzioni migliori, ma nessuno così incredibile come chi è al tuo fianco.
Non si tratta di evitare litigi, conflitti o malintesi, si tratta di fare in modo che non siano mai più grandi del desiderio di rimediare a tutto, di non aver paura di sporcarsi le mani e ricucire ciò che si è rotto, se la stoffa è ancora sufficiente.

Non si tratta di se arriverà qualcuno di migliore, si tratta di lottare per quella persona che già hai, e di non dimenticare mai i bei nervosismi delle prime uscite, delle prime risate e delle prime canzoni.
Non si tratta di stare con la persona giusta, si tratta di far sì che qualsiasi persona diventi quella giusta... con dettagli, azioni, affetto, sostegno e costanza, dimostrando quanto ha aspettato qualcuno come te.
Non si tratta di trovare l'amore della tua vita, si tratta di costruire quell'amore... mattone dopo mattone, palmo a palmo, fino a quando un giorno ci si rende conto di avere davanti una casetta fatta per rifugiarsi solo in due.
Non si tratta di una silhouette pronunciata, di un sorriso simmetrico o di tratti perfetti, si tratta di chi ti fa sentire fuori da questo mondo con una parola, una carezza e uno sguardo.
Non si tratta di farfalle nello stomaco, si tratta di stabilità, calma e tranquillità, di cambiare gli amori fugaci, passeggeri e intensi, per riempirti il petto di tramonti e giornate di campo colme di pace, perché le guerre le offre chiunque.
Non si tratta di essere sdolcinati, o di discorsi triti pieni di promesse e eternità, si tratta di baci sulla fronte, di arrivare senza avviso, di mandare lettere, fiori e di restare... restare accanto a quella persona.**
🤞☕️

27/07/2024

ADORO QUESTA ANALOGIA!

Hai in mano una tazza di caffè e qualcuno ti urta accidentalmente, facendolo rovesciare ovunque.

Perché hai rovesciato il caffè?

"Perché qualcuno mi ha urtato."

Risposta sbagliata.

Hai rovesciato il caffè perché c'era del caffè nella tazza. se ci fosse stato del tè nella tazza, avresti rovesciato il tè.

Ciò che c'è dentro il bicchiere sarà ciò che ne uscirà.

Così, quando la vita ti scuote, tutto ciò che è dentro di te verrà fuori.

È facile far finta che tutto vada bene finché non sei scosso.

quindi dobbiamo chiederci: "Cosa c'è nel mio bicchiere?" "

Quando la vita si fa dura, cosa si riversa? Gioia? Gratitudine? Pace? Umiltà? Mania? Amarezza? Una mentalità da vittima? Tendenza a smettere?

Ricorda che la VITA ti dà il calice; Scegli tu con cosa riempirlo

27/07/2024

Vivere lontano da casa non è per tutti.
Devi avere un cuore grande, grande a sufficienza per far da valigia a tutto ciò che lasci:
gioie e dolori, amici e amori.
Questo bagaglio cardiaco che batte anche quando tocchi un suolo che non ti appartiene o quando sei steso su un materasso che non ha la tua forma e un cuscino scomodo, e guardi il soffitto chiedendoti dove stai andando.
Amici che non sono i tuoi, una città che non è tua.
Devi avere un cuore grande, così grande da far spazio a cose nuove.
Un cuore che a volte temi che altri si siano scordati, perché il presente ha preso il sopravvento nelle loro vite.
Un cuore grande, ma non troppo forte.
Allora è lì che si ferma un attimo.
Va in arresto, ti confonde e non sa più chi sei.
Così ti stendi sul materasso che ora ha subito un po' il tuo peso, e il cuscino è più molle da una parte e ti chiedi chi stai diventando più che dove stai andando.
Perché quando parti, più che muoverti verso una destinazione, vai verso un destino, il TUO.

Testo: Marco Giannetti
Immagine: dal web

26/07/2024

"I legami sono stati sostituiti dalle “connessioni”. Mentre i legami richiedono impegno, “connettere” e “disconnettere” è un gioco da bambini. Su Facebook si possono avere centinaia di amici muovendo un dito. Farsi degli amici offline è più complicato. Ciò che si guadagna in quantità si perde in qualità. Ciò che si guadagna in facilità (scambiata per libertà) si perde in sicurezza."

Zygmunt Bauman

25/07/2024

L'estate non è per tutti periodo di relax e spensieratezza. Un po' come per le festività natalizie, può portare una tristezza tipica stagionale (summer blues).

La causa principale è la pressione sociale che spinge a fare confronti. Magari siamo soli, magari non abbiamo le ferie o i soldi per andare in vacanza ed ecco che siamo costretti a guardare gli altri che si divertono.

La cosa migliore da fare è accettare che quest'anno sia andata così. Investite su voi stessi, anche in attività individuali, aspettando tempi migliori. L'importante è ritagliare tempo di qualità, ricaricando le batterie.

24/07/2024

Ci vorrebbe più delicatezza nei confronti di quello che è importante per gli altri.
Invece la gente di solito misura tutto sul proprio metro: Quello che non fa male a me non fa male a nessuno. Quello che non è importante per me non è importante per nessuno.
Ci vorrebbe più cura, per ciò che non è nostro.
Se ci mettessimo ogni tanto nei panni degli altri sarebbe una bella rivoluzione umana.

17/07/2024

In una relazione ci sono sempre 3 tappe, il primo è dove tutto è buono, un sacco di parole belle, nessun problema e tutto va bene.
La seconda è quando inizi a conoscere gli errori della persona, iniziano combattimenti senza senso, discussioni per cose sciocche, gelosia (questa fase è la più difficile, perché non si è sempre disposti a sistemare le cose e quindi rinunciano)
E il terzo è il più bello; quando ci si innamora davvero, oltre ad accettare le qualità, si accettano i difetti, si risolvono i problemi senza la necessità di parole offensive e combattimenti inutili, quando ci si vuole davvero, si ottiene tutto.
🍀

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