Giulia Cori - Psicologa

Giulia Cori - Psicologa

Prevenzione, diagnosi, attività di abilitazione/riabilitazione, sostegno psicologico per la persona, il gruppo, gli organismi sociali e la comunità.

22/09/2021

Impariamo ogni giorno a spostare confini, a ridefinirli. È la vita che ce lo impone, continuamente. Perché le cose non sempre vanno secondo i nostri piani.

È la sfida costante del crescere, quella di trovare il modo a sé piú congeniale di abitare questo mondo, di stabilire con gli altri rapporti autentici.

In questo flusso costante di "riaggiustamenti" si inseriscono delle esperienze che possono essere altamente trasformative: diventare genitori, affrontare una malattia, superare un lutto, cambiare città (e molto altro).

Qual è il motore del cambiamento? Quale forza ci permette di spostare i nostri confini e di ridefinirci?

Il motore è la paura, la rabbia, la tristezza. Il motore è la gioia, la sorpresa.

È sempre il mondo emotivo che ci guida, anche quando non ce ne accorgiamo.
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[Nella foto una mamma e un bambino che scoprono, giorno dopo giorno, una vita nuova.]

06/07/2020

A volte ci affanniamo così tanto per far stare tutto in equilibrio che finiamo col dimenticarci dove volevamo andare.

02/06/2020

Cucinare è un'attività potente:
🔹 ️allena la memoria e la concentrazione;
🔹 ️stimola l'immaginazione e le strategie di risoluzione dei problemi;
🔹️ aiuta ad essere più consapevoli e più pazienti;
🔹️ è un modo di prendersi cura di sé e degli altri;
🔹️ allena la motricità fine e potenzia l'autonomia;
🔹️ rafforza il legame costruttivo tra le persone e le generazioni;
🔹️ distrae dalle preoccupazioni e dai pensieri negativi;
🔹️ aiuta a scaricare la rabbia e lo stress;
🔹️ insegna la magia della trasformazione.

Cucinare con i fiori poi è una goduria!

Timeline photos 29/05/2020

A volte scopriamo i nostri talenti in modo un po' casuale. Magari perché ci ritroviamo a fare qualcosa che non avevamo mai fatto. E ci accorgiamo che ci viene bene, che ci fa stare bene.
Così, senza farci troppo caso, scopriamo vie di fuga e trampolini di lancio.

28/05/2020

Dottoressa, perché faccio sempre così? Perché non riesco a comportarmi diversamente? Perché continuo a fare gli stessi errori? Perché non riesco a non soffrire?

E poi.

Dottoressa, ma perché fa così? Perché non riesce a comportarsi diversamente? Perché continua a fare gli stessi errori? Perché non riesce a non soffrire?

I miei pazienti mi fanno spesso domande come queste.
E vi dirò una cosa, me le faccio spesso anche io.

Tutti noi, per la stessa natura di esseri umani, siamo naturalmente portati a interrogarci sul funzionamento psicologico nostro e degli altri.
Il funzionamento psicologico è il modo in cui una persona “funziona” (pensa, sente, si emoziona, si esprime, si comporta) nei suoi contesti di vita, e quindi in famiglia, sul lavoro, con gli amici, ecc.

Questa propensione ci viene dalla necessità di capirci e capire gli altri intorno a noi, per poterne prevedere i comportamenti e le reazioni.
E ci serve per sentirci sicuri e al sicuro, e per trovare modi utili di costruire qualcosa insieme.

Spesso a queste domande rispondiamo sulla base delle nostre esperienze precedenti, di quello che pensiamo di sapere sull’altro, o di quello che abbiamo imparato in base al senso comune.

Qualche volta ci prendiamo.
Altre volte no.

E lì ci viene in aiuto il sapere psicologico.

E il mio lavoro è questo: guido le persone alla scoperta delle trappole e delle risorse della loro mente.

21/05/2020

«Ma insomma che lavoro faresti?»

«Faccio la psicologa.»

«Sarebbe che curi gli infelici*?»

«Non proprio, io non curo nessuno, le persone che si rivolgono a me non hanno bisogno di essere curate.»

«E allora perché vengono da te?»

«Qualche volta lavoro con persone che hanno delle disabilità evidenti, ma non le curo. Le aiuto solo a trovare il loro modo di vivere al meglio delle loro possibilità. Che è poi quello che faccio anche con tutti gli altri, quelli che bussano alla mia porta senza nessuna disabilità che si vede, eppure mi dicono di fare tanta fatica ad affrontare le cose della vita. Si sentono sempre arrabbiate, non riescono a prendere decisioni, hanno paura di essere giudicate, non sono mai soddisfatte, sono tanto tristi, insomma non riescono a vivere come vorrebbero.»

«E tu che gli faresti?»

«Le aiuto a guardare dove non hanno ancora guardato.»

« Ho capito. In effetti quella amica mia da quando va da una pissicologa sta meglio e non c’ha più li dolori che c’aveva sempre.
Magnamo va, che se scoce la pasta.»

*infelice : termine utilizzato fino ai primi anni Settanta per indicare una persona con una disabilità psico-fisica evidente.

La psicologia spiegata a mia nonna - Puntata 1

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